MMT Forum Macchine

Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Come va in vigneto?

Collapse
Questo argomento è stato chiuso.
X
X
 
  • Filtro
  • Data
  • Visualizza
Cancella tutto
new posts

  • Originalmente inviato da ziopeppino Visualizza messaggio
    Scusami Eno, non credo che nessuno si lamenterà se scriverai il tuo messaggio molto lungo, sei uno che sa il fatto suo e ciò che scrivi è letto con attenzione da molti di noi. Sempre se naturalmente non ti dispiace ciao
    Scusate per la lunga assenza, ma ho avuto giornate abbastanza impegnative...

    Il solfitaggio è un'aggiunta di anidride solforosa (come metabisolfito o soluzioni acquose di anidride solforosa), un prodotto che nel vino svolge principalmente tre funzioni: antisettico, antiossidante, aumenta l'estrazione del colore; nel tuo caso sarebbe consigliata per l'azione antisettica, in modo da inibire, almeno momentaneamente, le alterazioni dovute a fermentazioni batteriche che potrebbero portare ad avere un vino difettoso.

    Per evitare che il problema si ripresenti ti consiglierei di agire cosi:
    cerca di reperire dei lieviti selezionati o lieviti secchi attivi (cerca in nnegozi che trattino materiale per vinificazione)
    Al momento della pigiatura aggiungi un po' di metabisolfito (8-10 g*q.le di uva), dopo aver messo il mosto nel tino, reidrata i lieviti e aggiungili alla massa e quindi cerca di mogeneizzare tutto (prendi alcuni secchielli di mosto, dalla valvola di fondo, o anche da sopra il tino, per poi rivuotarli nel contenitore.
    Allo stesso momento aggiungi un attivante di fermentazione, in modo da essere sicuro che ai lieviti non manchi il nutrimento.
    La fermentazione dovrebbe attivarsi più velocemente rispetto al solito.

    Durante la fermentazione assicurati di mantenere il cappello di vinaccia bagnato, facendolo affondare con un bastone o bangandolo con del mosto prelevato dal tino, due volte al giorno da inizio fermentzione, per poi farlo una volta soltanto quando vedi che il processo rallenta.

    Puoi controllare l'andamento del processo con un densimetro, vedrei che durante i primi giorni di fermentazione il grado zuccherino del mosto diminuirà velocemente, per poi, via via che ci si avvicinerà alla fine, rallentare.

    Giunto a fine fermentazione svina (separa le vinacce dal mosto), aggiungi dinuovo un po' di metabisolfito, e tieni il vino nuovo il più possibile riparato dall'aria ( chiudi il tino, mettendo il coperchio il piu vicino possibile alla superficie del liquido, senza per che la tocchi.

    una volta al mese, travasa il vino, eliminando la feccia che si deposita sul fondo.

    Cosi tutto po zucchero del mosto dovrebbe essere trasformato in alcol, eliminando quindi la dolcezza del vino.

    Chiedo sucusa per eventuali errori di scrittura o per concetti spiegati poco chiaramente, ma, purtroppo sono di corsa anche oggi, quindi non ho avuto tempo di rileggere.... sono comunque sempre a disposizione per chiarimenti discussioni, opinioni...

    Commenta


    • Salve a tutti...
      X Eno... potrei scrivere il mio metodo di fare il vino (Sangiovese di Romagna), Che è un po' diverso dal tuo... così magari ci scambiamo un po' di consigli?

      Commenta


      • Certo...sempre un piacere scambiare opinioni e consigli... aiuta a ampliare le conoscenze....

        Commenta


        • Per Eno 2005 e tutti!

          Per Eno 2005 in rif. msg.#135: quindi se ho capito bene "stimolare il germoglimento" significa avere germogli più vigorosi e non "anticipare il germogliamento", giusto?

          Per Eno 2005 in rif. msg.#155: quindi se non intervengo con il solfitaggio per fermare le fermentazioni batteriche corro il rischio che il mio vino diventi acido?

          Ho anche altre domande da farti su alcune cose che dici nel msg. #155, ma per ora ho già approfittato abbastanza della tua disponibilità.
          Buon lavoro,
          Valerio.

          Commenta


          • Originalmente inviato da pvg10 Visualizza messaggio
            Per Eno 2005 in rif. msg.#135: quindi se ho capito bene "stimolare il germoglimento" significa avere germogli più vigorosi e non "anticipare il germogliamento", giusto?

            Per Eno 2005 in rif. msg.#155: quindi se non intervengo con il solfitaggio per fermare le fermentazioni batteriche corro il rischio che il mio vino diventi acido?

            Ho anche altre domande da farti su alcune cose che dici nel msg. #155, ma per ora ho già approfittato abbastanza della tua disponibilità.
            Buon lavoro,
            Valerio.
            In rif. msg.#135: si, effettivamente non mi sono espresso al meglio. Per stimolare il germogliamento intendo il miglioramento della fase fenologica in se, quindi si può parlare di maggiore vigoria, di minori problemi di gemme che non germogliano, maggiore uniformità sia tra le piante che, maggiormente, nell'ambito della stessa pianta. Non è possibile influenzare la data di germogliamento tramite concimazione, in quanto, come detto, è regolata da fattori ormonali indipendenti dal metabolismo.

            In rif. msg#155: senz'altro corri questo rischio. Il vino, soprattutto se è ancora ricco di zuccheri e poco protetto, è molto instabile. Le probabilità di fermentazione a carico di batteri acetici o lattici sono più alte, con il rischio di andare in contro a problemi di aumento dell'acidità, sia intesa in termini di acidità totale, quindi quella dovuta a acidi tipici del vino che non danno sentori di aceto, ma causano l'aumento del sentore acido al gusto, sia in termini di acidità volatile (sentori di aceto sia nell'odore che nel gusto). Protrebbero verificare anche altri fenomeni, come l'agrodolce (il vino aumenta di acidità ma non vengono esauriti tutti gli zuccheri, e quindi si ha un sapore, così come dice il termine, agrodolce).
            Nel periodo invernale, soprattutto se il vino è al freddo, queste fermentazioni risultano piuttosto bloccate a causa delle temperature basse che non consentono l'attività di questi batteri; con il sopraggiungere della primavera, e con il conseguente aumento delle temperature, i rischi aumentano, compresi quelli dovuti a rifermentazioni dovute a lieviti, che portano ad un intorbidimento del vino, a odori tipici e, se il vino è imbottigiato, a perdite tovute a tappi che saltano o bottiglie che si rompono.
            La risoluzione è rappresentata da una qualche forma di stabilizzazione, quale uno di solforosa, o filtrazione detta "sterilizzante" (ottimo metodo per i vini bianchi, nei rossi causa un'impoverimento in termini di colore e sostanze polifenoliche in genere) allo scopo di ridurre la carica microbica.

            Per altri chiarimenti non ci sono problemi, non garantisco una risposta rapida, ma comunque non ho davvero nessun problema.

            Commenta


            • Per Eno 2005 e tutti!

              Per Eno 2005 in rif. msg #155: se ho capito bene io farei così: nel tino dove ho l'uva (noi la mettiamo senza raspo) nel momento in cui schiaccio il cappello di vinaccia per portarlo di nuovo in basso, devo aggiungere la quantità che mi hai detto, di metabisolfito, giusto?
              Poi dovrei "reidratare i lieviti e aggiungerli alla massa" ... scusa ma in pratica cosa vuol dire?
              Significa che come hai scritto devo prendere alcuni secchielli di mosto, metterci qualcosa dentro per reidratare i lieviti e poi risvuotare il tutto nel tino?

              Mi stavo dimenticando di ringraziarti delle precedenti risposte: sono state chiare ed esaustive.
              Valerio.

              Commenta


              • Originalmente inviato da pvg10 Visualizza messaggio
                Per Eno 2005 in rif. msg #155: se ho capito bene io farei così: nel tino dove ho l'uva (noi la mettiamo senza raspo) nel momento in cui schiaccio il cappello di vinaccia per portarlo di nuovo in basso, devo aggiungere la quantità che mi hai detto, di metabisolfito, giusto?
                Poi dovrei "reidratare i lieviti e aggiungerli alla massa" ... scusa ma in pratica cosa vuol dire?
                Significa che come hai scritto devo prendere alcuni secchielli di mosto, metterci qualcosa dentro per reidratare i lieviti e poi risvuotare il tutto nel tino?

                Mi stavo dimenticando di ringraziarti delle precedenti risposte: sono state chiare ed esaustive.
                Valerio.
                Per l'aggiunta di metabisolfito ti consiglio di fare così: stimi o pesi l'uva; pesi la dose di metabisolfito necessaria, lo sciogli in un po' d'acqua (0,5 - 1 L) e mentre riempi il tino lo aggiungi versandone un po alla volta man mano che il tino si riempie. Una volta finito di pigiare e di riempire il tino mescoli l'intera massa.

                Per i lieviti attendi un po' di tempo dall'aggiunta del metabisolfito. Per reidratarli procedi in questo modo, in circa 1 litro d'acqua a temperatura di 38-40°C aggiungi un po di zucchero (100 g) quindi i lieviti, attendi 10 minuti mescola, attendi 10 minuti e aggiungi un po' di vino, attendi 10 minuti e aggiungi nel tino quindi mescola l'intera massa.

                Contemporaneamente all'aggiunta dei lieviti aggiungi anche l'attivante di fermentazione, sciogliendolo sempre in un po' d'acqua.

                Spero di essermi spiegato in modo chiaro, in ogni caso non hai che da chiedere.
                Ciao

                Commenta


                • Grazie Eno2005,
                  ci sentiremo presto, ora vado a sistemare pali, traverse, finisco di raccogliere i rami della potatura e lego i tralci...non tutto oggi!
                  Valerio

                  Commenta


                  • Ciao a tutti! Spero che abbiate passato delle buone feste...
                    Per Eno 2005 e tutti quelli che vogliono dire la loro opinione:
                    la scorsa settimana (17/12) mio papà ha deciso di spargere del concime a granuli a cessione controllata (oltretutto ha pensato che siccome c'era la neve sarebbe penetrato meglio nel terreno una volta che si fosse sciolta) COMPO "Nitrophoska Top" composta da percentuali di diversi elementi (15% Azoto, 10% Anidride Fosforica, 15% Ossido di Potassio, 2% Ossido di Magnesio, 15% Anidride Solforica, 0.02% Boro, 0.01% Zinco). Se non ho capito male, da quello che abbiamo discusso su questo forum, non era questo il periodo migliore per concimare, giusto?
                    Avete già sentito parlare di questo concime della COMPO? Cosa ne pensate?
                    A detta di mio papà dovrebbe servire per rinforzare la vite, siccome non abbiamo mai dato il letame. Che ne dite?
                    Cosa significa concime a cessione "controllata"?

                    Buona fine e buon inizio 2008 a tutti!
                    Valerio.

                    Commenta


                    • Noi concimando con il "nitrophoska", abbiamo ottenuto un buon risultato in gradi zuccherini rispetto ad altre annate e la vite ha sofferto meno "la sete". E' stato concimato nei primi giorni di marzo a solco aperto. Dose utilizzata 4 q.li/ha considerando che ho i filari a 3,20mt di distanza e 2 viti ogni 4 mt nel filare...
                      Ultima modifica di Iso; 27/12/2007, 19:17. Motivo: -

                      Commenta


                      • Salve a tutti sono un nuovo membro del forum,volevo congratularmi con voi per l'uso del nitrophoska vista l'ottima qualità(l'ho utilizzato anch'io quest anno, un 16 9 16), ma non ritenete che il prezzo sia piuttossto elevato?

                        dagli studi edalle ricerche effettuate, la cessione controllata riguarda l'azoto, che viene ceduto al terreno in periodi diversi; questo grazie alla presenza di diverse componenti azotate: dovrebbe essere presente una porzione organica, una ammoniacale e una nitrica.
                        Ultima modifica di olmo; 30/12/2007, 01:35. Motivo: Unione messaggi consecutivi

                        Commenta


                        • il nitrophoska è un concime minerale e non fa le veci di un organico ed è un cessione controllata di tutti gli elementi NPKMg,dovuta alla pellicola che ricopre il granulo di concime.
                          La pellicola è un brevatto basf,che in base all'umidita del terreno rilascia, per la porosita della pellicola POLIGEL ricoprente il granulo,se rifletti, non credo che l'inverno sia il momento piu adatto per distribuirlo dato l'abbondanza di acqua
                          Io preferisco la metilurea come concime a dosaggio controllato in quanto è la flora microbica a sciogliere il granulo che è un condensato di ureametile
                          e la flora batterica è attiva quando sono attive le radici ciao

                          Commenta


                          • Per quanto riguarda la cessione controllata non so dare una risposta...mi documenterò...
                            il momento è pessimo per la concimazione, la vite, ormai in riposo, ha attività radicale molto bassa, quindi solo piccole quantità di concime possono essere assorbite, con il rischio, quindi, di avere grandi perdite.

                            X ISO: ciò che hai scritto è derivato solo da un confronto con altre annate o hai confrontato anche diversi tipi di concimazione nel corso della stessa annata?
                            Di che tipo di viticoltura ti occupi? non ho mai sentito di impianti come il tuo, però c'è sempre da imparare...

                            Commenta


                            • si ha ragione carpatrattore per quanto riguarda l'organicità del nitro, ma per quanto riguarda la cessione, (mi avevano detto) che era dovuta alla presenza di azoto in diverse forme(ammoniacale, nitrica), poi per la pellicola non lo so,cerco conferma?
                              Probabilmente il prezzo sarà dovuto a quello?

                              Commenta


                              • grillo 131 l'azono Nitrico, Ammoniaco ,Urea ,ha si diversi tempi di assorbimento dovuti alla
                                decomposizione della flora microbica ma si va da un giorno,per azoto nitrico,tre giorni per azoto ammoniacale una settimana per azoto ureico (circa) mentre l'organico occorre molto piu tempo
                                invece per i nuovi concimi a rilascio controllato andiamo anche a sei mesi,il nitro è all'avanguardia perchè rilascia graduatamente tutti gli elementi,
                                non solo l'azoto ma anche fosfoforo, potassio, magnesio,e tutti gli altri elementi.Ma l'importante sono AZOTO per la dilavazione e il FOSFORO per la retrogradazione cioè,essendo il fosforo rilasciato gradualmente viene assorbito dalle radici e non mineralizzato assieme al calcio o al magnesio come succede di norma con concimazioni abbondanti tutte in una volta
                                Se vai sul sito della COMPO ti spiegano cosa è il poligel LA COMPO è della BASF ti basti Questo

                                Commenta


                                • @ Eno2005
                                  E' ovvio che il confronto è stato fatto con altre annate ed altri tipi di concimazione...
                                  Noi coltiviamo uve da vino di qualità: pinot grigio, incrocio manzoni (6013), verduzzo friulano, cabernet sauvignon e raboso..

                                  Commenta


                                  • sembra ovvio... ho già avuto modo di discutere con viticoltori della mia zona che per confronto intendono valutazioni tra annate o vigneti differenti, quindi ormai mi aspetto di tutto.

                                    con 2 viti ogni 4 metri ogni pianta ha a disposizione 2 metri di parete, non è un po' troppo? qui al max le mettiamo a un metro - un metro e venti?

                                    Commenta


                                    • Ciao a tutti, una domanda a tutti gli amici viticoltori, ma dopo la vendemmia, della vostra uva cosa ne fate?
                                      La vendete , producete vino?!?!?

                                      Commenta


                                      • vendo, per ora, la maggior parte, e in parte vinifico... ma presto vinificherò tutto io.

                                        Commenta


                                        • Ciao a tutti io l'uva che produco a casa mia la mangio (ho 6 viti di merlot). Acasa di mio nonno invece produco circa 3 quintali di merlot e 2 di verduzzo friulano che vinifichiamo io e mio nonno.
                                          Dove lavoro produciamo circa 4000 quintali di uva (quest'anno) che viene tutta vinificata in azienda.

                                          Commenta


                                          • A sentir dire, pare che non convenga molto la vendita diretta dell'uva, voi cosa ne dite?visto che la vinificazione da come osservo nel mio caso occupa molto tempo!

                                            Commenta


                                            • Vendere l'uva significa veder partire il lavoro di un anno in cambio di poco denaro, mentre le cantine asociali fanno il bello ed il cattivo tempo.

                                              Commenta


                                              • Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio
                                                A sentir dire, pare che non convenga molto la vendita diretta dell'uva, voi cosa ne dite?visto che la vinificazione da come osservo nel mio caso occupa molto tempo!
                                                Tocchi un tasto dolente. Vendere l'uva, in molti casi non è, purtroppo, per niente conveniente, ma allo stesso tempo, non è possibile pensare di vinificare in proprio a causa delle spese da sostenere per iniziare l'attività. Certo che se si vinifica in proprio con lo stile dei nostri nonni i costi sono minori, ma nel caso in cui arrivino controlli di vario genere, il tutto si tramuta in rovina (multe molto alte, se bastano solo quelle).
                                                Quindi molti viticoltori continuano a vendere l'uva, è a questo punto entra in gioco la varietà. Chi, nelle mie zone, ha moscato o nebbiolo sta abbastanza bene (moscato =,98... €/kg); se hai barbera vai un po' peggio (0,5...€/kg), se poi hai barbera, ma sei nell'alessandrino, fai la fame (0,27...€/kg)... questi esempi parlano da soli....

                                                Originalmente inviato da Cinghiale Visualizza messaggio
                                                Vendere l'uva significa veder partire il lavoro di un anno in cambio di poco denaro, mentre le cantine asociali fanno il bello ed il cattivo tempo.
                                                Non è sempre così: se parli di grossi produttori, ti posso dar ragione, mentre per le cantine sociali, se ben gestite, sono ancora una buona opportunità per i viticoltori di riuscire ad ottenere una discreta remunerazione per il loro lavoro. Il problema è però quello della gestione, i soci (ATTENZIONE: i soci sono i viticoltori stessi), badano solo ad arrivare, pesare, e scaricare l'uva, senza minimamente rendersi conto che tutto ciò che avviene all'interno della cantina valorizza il loro prodotto. In poche parole trattano la cantina sociale come un grosso centro di raccolta, ed è per questo che molte cantine sociali hanno grossi problemi. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

                                                Commenta


                                                • eno 2005 ai proprio ragione è un difetto intrinseco dei viticultori e di tutti i lavoratori in agricoltura ,non curarsi di cio che avviene in cantna ma lamentarsi dopo.
                                                  e spesso lamentarsi dopo aver portato in cantina porcheria.
                                                  Sarebbe ora che cambiassimo mentalita,perchè la cooperativa sociale penso sia un alternativa validissima per il viticultore.Ma la cantina sociale comincia dal campo e da quello che porti in cantina

                                                  Commenta


                                                  • ciao a tutti,domanda:quando iniziate voi con la concimazione?e che prodotti usate grazie accetto consigli di ogni genereciao

                                                    Commenta


                                                    • In questo periodo solo poco prima del germogliamento, con azoto, utilizzando concimi semplici, tutto il resto lo distribuisco in autunno...

                                                      Ps: c'è un argomento dedicato alla concimazione del vigneto... meglio spostarsi li'

                                                      Commenta


                                                      • spero di non andare O.T.
                                                        devo rifare l'impianto di irrigazione in vigneto errazzato.adesso ho i getti una fila si e una no,con il risultato che mi si bagna la vegetazione e non mi va bene. volevo chiedere...dove trovo irrigatori a bassa pressione da montare rovesciati ?(magari che bagnao un'area rettangolare e non circolar)e non posso usare qualcosa con una buona portata perchè l'infiltrazione è difficile
                                                        la mia idea è di trovare qualcosa che in 3/4 ore mi porti una ventina di mm per metro quadro in modo da salvarmi perchè ho un turno settimanale di irrigazione e non ho cisterne

                                                        Commenta


                                                        • Quando concimare?

                                                          Per Eno 2005, e chiunque voglia intervenire:
                                                          stavo pensando in questi giorni di dare il Nitroposka (cessione controllata). Faccio bene?
                                                          In quante trance sarebbe opportuno che lo dessi? Fino a quando? Io pensavo di darlo da fine inverno a inizio estate (mi sembra di averlo letto nel forum).
                                                          Valerio.

                                                          Commenta


                                                          • Ops, mi richiamo da solo...ignorate la mia domanda.
                                                            ho visto che c'è un forum completamente dedicato alla concimazione.
                                                            Scusate.
                                                            Valerio.

                                                            Commenta


                                                            • Piange piange piange... ho ancora un paio di ettari da potare: spero di non arrivare lungo! Da voi come vanno le cose?

                                                              Il legno quest'anno è stato molto bello in potatura: il leggero calo di uva del 2007 ha probabilmente consentito alle piante di lavorare in modo diverso.
                                                              Le gemme al momento sono ferme: dalle vostre parti? Secondo voi a quando la buttata? Stimo il 10 aprile... che ne dite?
                                                              Az. Agr. Il Tralcio

                                                              Commenta

                                                              Caricamento...
                                                              X