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Come va in vigneto?

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  • Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
    Domanda da un milione di euro. Abbiamo avuto il periodo delle vacche grasse, adesso è arrivato il periodo di quelle magre e non abbiamo ancora toccato il fondo. Se l' azienda è sana e non ci sono grossi indebitamenti, ci si dovrebbe riuscire a farci fronte. Presto o tardi ne usciremo, però di sicuro non è una cosa imminente.
    Ciao a tutti, a Vitality vorrei dire che non intendevo polemizzare anzi hai tutta la mia stima;
    poi, volevo chiedere a tutti voi:
    "Cosa proponete nelle assemblee delle vostre cantine sociali per uscire dalla crisi?
    Avete belle esperienze di zonazioni, studio dei terreni o viticoltura di precisione?
    Potrebbero essere proposte che aiutano a dare una piccola svolta a delle cantine che non ne hanno mai voluto sapere?
    Grazie e buone feste in anticipo.

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    • Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
      I tagli rasi nel guyot non vanno mai bene perchè si rischia di non avere fuoriuscite di tralci dove servono. Con una potatura sporca questo problema non esiste più e si avrà sempre una bella disponibilità di germogli tra cui scegliere. Questa non è una novità, non so se vi è mai capitato di fare qualche giro in Francia nella zona della Champagne, in Borgogna o anche nella vicina Alsazia, lì i guyot vengono tenuti molto bassi e nella parte più alta del ceppo negli impianti più vecchi si nota proprio un bel blocco legnoso. Le prime volte che li ho visti mi sembravano orribili, ma dopo con il tempo ho capito che quello è proprio il sistema che va adottato.

      Per Giovannic, se nel tendone arrivi tranquillamente a 21 gradi e nel guyot invece fatichi vuol dire che devi lavorare di più nel rapporto quantità grappoli e foglia. Nel guyot è facilissimo sbagliare questo rapporto, infatti basta rimanere anche 20 cm più bassi con la cimatrice che si perde subito un grado Babo o più.
      Nel tendone con tutti gli svataggi che ha rispetto alla spalliera si ha invece un grande vantaggio sul rapporto quantita grappoli e foglie che ti permette anche un buon margine di errore, poi c'è il vantaggio dell' esposizione delle foglie che sono perpendicolari ai raggi del sole e tutta la superficie del vigneto è esposta. Nel guyot invece i raggi del sole sono longitudinali ai filari e pertanto con questo sistema c'è sicuramente più arieggiamento e meno umidità a vantaggio della sanità ma si perde in fatto di esposizione.
      Anch' io nella pergola ho più gradazione e più produzione rispetto al guyot ci sono però più svantaggi per quanto riguarda la sanità e la meccanizzazione.
      Cmq per ovviare al problema nel guyot non bisogna mai impacchettare troppo i tralci ma lasciare anche uscire qualcosa e regolare la cimatrice in modo da lasciare la parte alta un po' più larga.
      Grazie tantissimo c'era qualcosa che non tornava con le mie sbagliate accortezze non
      sono riuscito ad avere un bellissimo prodotto, cioe' prodotto bello ma con pochi gradi e' colore, la prossima settimana prima di natale iniziero' a potare il montepulciano a fialre speriamo bene...
      deciso per il guyot non mi sento pronto per lo speronato faro' una prova su un appezzamento piu' piccolo in caso soddisfa l'anno prossimo vedremo.

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      • Secondo voi le viti che sono già state potate e legate con questo freddo possono subire traumi?
        Da me si è arrivati a -11° ieri notte...

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        • Originalmente inviato da FIAT 27C DIESEL Visualizza messaggio
          Secondo voi le viti che sono già state potate e legate con questo freddo possono subire traumi?
          Da me si è arrivati a -11° ieri notte...
          Dipende da quando le hai potate: se le hai potate da almeno una settimana prima del freddo, il taglio dovrebbe già essere cicatrizzato e non dovrebbero esserci problemi.
          Poi, il condizionale è d'obbligo...

          Lorenzo
          Az. Agr. Il Tralcio

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          • Io ho finito di potarle e legarle il 6 dicembre, poi nei grossi tagli gli ho spennellato una poltiglia con ossicloruro di rame e olio bianco, il grande freddo è arrivato il 18-19 mi pare , ma andare a -11 solo la scorsa notte ...
            Un vecchietto stamattina mi ha detto che non dovevo legare i tralci perchè se ci rimane la neve sopra risciano di accecarsi gli occhi , e io gli ho risposto, nei cordoni speronati allora? Non ha detto più niente...
            Speriamo che vada tutto bene...

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            • Originalmente inviato da FIAT 27C DIESEL Visualizza messaggio
              Io ho finito di potarle e legarle il 6 dicembre, poi nei grossi tagli gli ho spennellato una poltiglia con ossicloruro di rame e olio bianco, il grande freddo è arrivato il 18-19 mi pare , ma andare a -11 solo la scorsa notte ...
              Un vecchietto stamattina mi ha detto che non dovevo legare i tralci perchè se ci rimane la neve sopra risciano di accecarsi gli occhi , e io gli ho risposto, nei cordoni speronati allora? Non ha detto più niente...
              Speriamo che vada tutto bene...
              Anzi la neve semmai protegge le gemme e le mantiene verdi
              La neve d' inverno è sempre stata l' amica più grande delle vigne. Gli inverni nevosi hanno sempre protetto i vigneti e non ci sono mai grosse mortalità. Gli inverni secchi sono invece quelli pericolosi e il terreno ghiacciato (spece se lavorato) puo' arrivare anche a 80 100 cm di profondità e far morire le vigne a febbraio per asfissia radicale, spece se tirano forti venti. Se invece il terreno è molto umido o meglio coperto da neve, al massino ghiaggia uno strato di 10 cm e a febbraio quando la vigna inizia a tirare acqua ne trova in abbondanza.
              Per il discorso taglio sarebbe molto più pericoloso tagliarle a febbraio quando subito dopo iniziano a piangere e avere un brusco calo di temperatura da andare qualche notte un bel po' sotto zero.
              Ora invece la vigna è proprio ferma e non si dovrebbero mai avere grossi problemi. Stavolta però uso anch' io il condizionale

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              • Grazie ragazzi!
                Almeno mi sento un po' più sollevato...

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                • ho letto che molti concimano con il letame in autunno.io abitualmente lo faccio a fine febbraio-inizio marzo.è un pratica sbagliata?

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                  • Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
                    Anzi la neve semmai protegge le gemme e le mantiene verdi
                    La neve d' inverno è sempre stata l' amica più grande delle vigne. Gli inverni nevosi hanno sempre protetto i vigneti e non ci sono mai grosse mortalità. Gli inverni secchi sono invece quelli pericolosi e il terreno ghiacciato (spece se lavorato) puo' arrivare anche a 80 100 cm di profondità e far morire le vigne a febbraio per asfissia radicale, spece se tirano forti venti. Se invece il terreno è molto umido o meglio coperto da neve, al massino ghiaggia uno strato di 10 cm e a febbraio quando la vigna inizia a tirare acqua ne trova in abbondanza.
                    Per il discorso taglio sarebbe molto più pericoloso tagliarle a febbraio quando subito dopo iniziano a piangere e avere un brusco calo di temperatura da andare qualche notte un bel po' sotto zero.
                    Ora invece la vigna è proprio ferma e non si dovrebbero mai avere grossi problemi. Stavolta però uso anch' io il condizionale
                    La vite è una bestia grama,quindi molto resistente,ne ho avuto le prove anche con i grandi freddi primaverili che secondo me sono i peggiori.Saluti a tutti.

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                    • Originalmente inviato da grupel Visualizza messaggio
                      ho letto che molti concimano con il letame in autunno.io abitualmente lo faccio a fine febbraio-inizio marzo.è un pratica sbagliata?
                      Le concimazioni con letame, fosforo e concimi complessi trovano il loro periodo ottimale di applicazione in autunno, precisamente subito dopo la raccolta.
                      In questa fase, infatti, l'attività radicale è ancora molto alta e la vite immagazzina sostanze di riserva per l'inverno assorbendo elementi dal terreno.
                      Ovviamente, alla ripresa vegetativa questi elementi sono subito disponibili.
                      Diverso, invece, il discorso per l'azoto, la cui dilavabilità elevata e l'effetto "fiammifero" (cioè molto rapido) portano a preferire un'applicazione primaverile.

                      Personalmente, in primavera non faccio alcuna concimazione.
                      Ogni 2-3 anni distribuisco letame maturo bovino in autunno e, all'occorrenza, fosforo se ho problemi di scarsa vegetazione o stentata crescita di qualche vigneto.
                      Con l'azoto meglio andarci piano sempre... almeno nella mia zona! Il potassio, poi, è proprio da non dare vista la dotazione super di queste terre.
                      Diventa più importante, secondo me, distribuire in forma fogliare nei primi trattamenti microelementi quali magnesio, boro, manganese, ecc... che troppo spesso sono trascurati nell'alimentazione.
                      Ciao!

                      Lorenzo
                      Az. Agr. Il Tralcio

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                      • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                        Le concimazioni con letame, fosforo e concimi complessi trovano il loro periodo ottimale di applicazione in autunno, precisamente subito dopo la raccolta.
                        In questa fase, infatti, l'attività radicale è ancora molto alta e la vite immagazzina sostanze di riserva per l'inverno assorbendo elementi dal terreno.
                        Ovviamente, alla ripresa vegetativa questi elementi sono subito disponibili.
                        Diverso, invece, il discorso per l'azoto, la cui dilavabilità elevata e l'effetto "fiammifero" (cioè molto rapido) portano a preferire un'applicazione primaverile.

                        Personalmente, in primavera non faccio alcuna concimazione.
                        Ogni 2-3 anni distribuisco letame maturo bovino in autunno e, all'occorrenza, fosforo se ho problemi di scarsa vegetazione o stentata crescita di qualche vigneto.
                        Con l'azoto meglio andarci piano sempre... almeno nella mia zona! Il potassio, poi, è proprio da non dare vista la dotazione super di queste terre.
                        Diventa più importante, secondo me, distribuire in forma fogliare nei primi trattamenti microelementi quali magnesio, boro, manganese, ecc... che troppo spesso sono trascurati nell'alimentazione.
                        Ciao!

                        Lorenzo
                        Ciao Lorenzo a che punto sei con il nuovo vigneto?

                        Secondo voi qual'è il miglior medoto di allevamento Cordone semplice, doppio cordone o cordone speronato?

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                        • Originalmente inviato da guardian72 Visualizza messaggio
                          Ciao Lorenzo a che punto sei con il nuovo vigneto?
                          Quale dei tanti?

                          Originalmente inviato da guardian72 Visualizza messaggio
                          Secondo voi qual'è il miglior medoto di allevamento Cordone semplice, doppio cordone o cordone speronato?
                          Mah, difficile a dirsi! Ogni forma di allevamento ha pro e contro: sincereamente fare una classifica risulta difficile.
                          Oltretutto, il terroir influenza moltissimo le scelte d'allevamento: tanto per fare un esempio... qui da noi (in terreni molto vigorosi) è importante fare vigneti che consentano di deprimere la vegetazione o, comunque, controllarla.
                          Poi, naturalmente, ogni terra è diversa!

                          Lorenzo
                          Az. Agr. Il Tralcio

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                          • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                            Quale dei tanti?
                            Perchè quanti ne stai facendo?



                            Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                            Mah, difficile a dirsi! Ogni forma di allevamento ha pro e contro: sincereamente fare una classifica risulta difficile.
                            Oltretutto, il terroir influenza moltissimo le scelte d'allevamento: tanto per fare un esempio... qui da noi (in terreni molto vigorosi) è importante fare vigneti che consentano di deprimere la vegetazione o, comunque, controllarla.
                            Poi, naturalmente, ogni terra è diversa!

                            Lorenzo
                            Il problema è proprio quello della terra che da me cambia dal tufo all' argilla in poce decine di metri, già scegliere il portainnesti diventa un impresa, poi scegliere come allevarle è ancora peggio anche se molto importante

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                            • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                              Le concimazioni con letame, fosforo e concimi complessi trovano il loro periodo ottimale di applicazione in autunno, precisamente subito dopo la raccolta.
                              In questa fase, infatti, l'attività radicale è ancora molto alta e la vite immagazzina sostanze di riserva per l'inverno assorbendo elementi dal terreno.
                              Ovviamente, alla ripresa vegetativa questi elementi sono subito disponibili.
                              Diverso, invece, il discorso per l'azoto, la cui dilavabilità elevata e l'effetto "fiammifero" (cioè molto rapido) portano a preferire un'applicazione primaverile.

                              Personalmente, in primavera non faccio alcuna concimazione.
                              Ogni 2-3 anni distribuisco letame maturo bovino in autunno e, all'occorrenza, fosforo se ho problemi di scarsa vegetazione o stentata crescita di qualche vigneto.
                              Con l'azoto meglio andarci piano sempre... almeno nella mia zona! Il potassio, poi, è proprio da non dare vista la dotazione super di queste terre.
                              Diventa più importante, secondo me, distribuire in forma fogliare nei primi trattamenti microelementi quali magnesio, boro, manganese, ecc... che troppo spesso sono trascurati nell'alimentazione.
                              Ciao!

                              Lorenzo
                              grazie mille...cercherò di cambiare questa mia brutta abitudine

                              Commenta


                              • Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
                                I tagli rasi nel guyot non vanno mai bene perchè si rischia di non avere fuoriuscite di tralci dove servono. Con una potatura sporca questo problema non esiste più e si avrà sempre una bella disponibilità di germogli tra cui scegliere. Questa non è una novità, non so se vi è mai capitato di fare qualche giro in Francia nella zona della Champagne, in Borgogna o anche nella vicina Alsazia, lì i guyot vengono tenuti molto bassi e nella parte più alta del ceppo negli impianti più vecchi si nota proprio un bel blocco legnoso. Le prime volte che li ho visti mi sembravano orribili, ma dopo con il tempo ho capito che quello è proprio il sistema che va adottato.
                                Ciao Vitality avresti foto da postare? Ma se si lascia una potatura sporca sul ceppo non vengono fuori troppi tralci, di ridotte dimensioni e quindi non utilizzabili?
                                ciao grazie e buone feste!

                                Commenta


                                • Originalmente inviato da apo Visualizza messaggio
                                  Ciao Vitality avresti foto da postare? Ma se si lascia una potatura sporca sul ceppo non vengono fuori troppi tralci, di ridotte dimensioni e quindi non utilizzabili?
                                  ciao grazie e buone feste!
                                  Sinceramente... no!
                                  La potatura "sporca", cioè preservando almeno la gemma della corona innestata sul cordone, è la cosa migliore che esista.
                                  Si mantiene un centro vitale utile per evitare invecchiamenti del cordone e, al tempo stesso, si consente alla vite di sfogare la propria forza e di avere il legno necessario l'anno successivo.
                                  Oltretutto, con la potatura sporca si evitano i famigerati nodi "ciechi" che non buttano più, tipici dei tagli eseguiti troppo vicini al cordone.
                                  Naturalmente, parlo di potature corte su cordone permanente. Sul guyot, lascio parlare gli altri.

                                  Lorenzo
                                  Az. Agr. Il Tralcio

                                  Commenta


                                  • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                    Sinceramente... no!
                                    La potatura "sporca", cioè preservando almeno la gemma della corona innestata sul cordone, è la cosa migliore che esista.
                                    Si mantiene un centro vitale utile per evitare invecchiamenti del cordone e, al tempo stesso, si consente alla vite di sfogare la propria forza e di avere il legno necessario l'anno successivo.
                                    Oltretutto, con la potatura sporca si evitano i famigerati nodi "ciechi" che non buttano più, tipici dei tagli eseguiti troppo vicini al cordone.
                                    Naturalmente, parlo di potature corte su cordone permanente. Sul guyot, lascio parlare gli altri.

                                    Lorenzo
                                    Si io chidevo per il guyot , volevo sapere se si riesce a rimanere sempre sulla stessa altezza come dice Vitality evitandogrossi tagli

                                    Commenta


                                    • confermo quanto detto da vitality evitando la potatura a raso, a maggior ragione per il guyot dove la teoria raramente si sposa con la pratica e dove l'emissione di tralci validi dagli speroni non è così automatica.
                                      malgrado da noi sia pratica diffusa, personalmente ho smesso di tagliar raso in potatura anche sulla pergola (anche se preciso che il sistema d'allevamento a pergola nella nostra zona è molot particolare e si discosta dalle pergole presenti nel Nord-Est).
                                      per me è molto importante preservare il rinnovo proprio perché anni fa non adottando questa tecnica sono andato incontro a dei problemi, sia con la spalliera sia con la pergola; meglio faticare un po' di più con l'eventuale (e non per forza automatico) affastellamento della vegetazione piuttosto che avere buchi sui cordoni, problemi a rinnovare il capo a frutto del guyot ovvero problemi nel tenerlo basso.

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                                      • nel mio vigneto vorrei mettere delle reti antigrandine ma non so come comportarmi, quanto dev'essere larga la rete? tra una fila e l'altra ho 2 metri, dovrei fare delle file da un metro? oppure coprire totalmente la vigna? se volete potete risp anche qui grazie: http://uvabonarda.scioccoblocco.com

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                                        • se si fa si copre interamente la vigna ma dalle mie parti e sconsigliato preferiscono affidarsi al cannone antigrandine

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                                          • Ciao a tutti, ho 10 barbatelle da innestare e mi interesserebbe farlo con barbera. Il problema che dalle mie parti (sud est barese) nessuno ha questo tipo di vite.

                                            Secondo voi come potrei reperire alcuni rami di tale vitigno?

                                            Grazie e ciao a tutti.

                                            Commenta


                                            • Da un vivaista... comunque ti conviene prendere barbatelle già innestate.

                                              Lorenzo

                                              Originalmente inviato da JonnyGuitar Visualizza messaggio
                                              Ciao a tutti, ho 10 barbatelle da innestare e mi interesserebbe farlo con barbera. Il problema che dalle mie parti (sud est barese) nessuno ha questo tipo di vite.

                                              Secondo voi come potrei reperire alcuni rami di tale vitigno?

                                              Grazie e ciao a tutti.
                                              Az. Agr. Il Tralcio

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                                              • Originalmente inviato da apo Visualizza messaggio
                                                Ciao Vitality avresti foto da postare? Ma se si lascia una potatura sporca sul ceppo non vengono fuori troppi tralci, di ridotte dimensioni e quindi non utilizzabili?
                                                ciao grazie e buone feste!
                                                Scusami se ti rispondo solo adesso ma sono stato via per un viagetto per alcune settimane.
                                                E bene che escano più tralci dalla stessa altezza e poi a maggio quando si fa la spollonatura si fa una piccola selezione e si eliminano quelli più deboli lasciandone due o tre tra quelli più belli fra quelli usciti dai speroncini.
                                                Da questi verrà lasciato il tralcio a frutto nella potatura invernale.
                                                In questo modo si avranno sempre tralci a frutto su legno di un anno alla stessa altezza.

                                                Ecco alcune foto di un guyot potato correttamente già dal secondo anno, dove è stato tagliato il pollone 10 cm sotto il primo filo di ferro e mantenuto sempre la fuoriuscita dei tralci alla stessa altezza adottando una potatura sporca.














                                                Queste che seguono sono invece dei guyot potati scorrettamente già dall' inizio. Si era già allevato il pollone all' altezza del primo filo di ferro e si è continuato negli anni successivi sbagliando potatura. Qui per tornare sotto il filo di 10 cm si è costretti a dover fare tagli grossi e prima di arrivare ad ottenere un impianto corretto ci si potrebbe impiegare anche qualche anno.





                                                Ultima modifica di Potionkhinson; 11/01/2010, 23:20. Motivo: sistemato (come da richiesta dell'utente).

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                                                • Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
                                                  Scusami se ti rispondo solo adesso ma sono stato via per un viagetto per alcune settimane.
                                                  E bene che escano più tralci dalla stessa altezza e poi a maggio quando si fa la spollonatura.... ecc...
                                                  Ciao ! Ti ringrazio tantissimo per l'esauriente risposta grazie ancora Andrea
                                                  Ultima modifica di Potionkhinson; 13/01/2010, 20:15. Motivo: ridimensionata la citazione.

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                                                  • E'h già, mio nonno mi ha insegnato che le viti non devono MAI passare sopra il filo portante! (nel mio caso sopra al primo filo)

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                                                    • Ciao a Tutti, trovo il forum molto interessante, devo assolutamente chiedervi consiglio: devo impiantare circa 2 ha di nuovo vigneto (filare) in una collina con forte pendenza (circa 60%), il terreno è argilloso-limoso; lo stesso terreno arato, quest'inverno a subito diversi fenomeni di erosione, si sono formati ruscelli profondi 20 cm. Come posso evitare l'erosione? pensare di formare delle balze (2)nella collina con una ruspa è una buona idea? meglio interrare dei tubi di drenaggio per catturare l'H2O? una volta realizzato un invaso vorrei inerbire l'interfilare, nessuno in zona sa darmi consigli, sono in Abruzzo....AIUTO.
                                                      L'inerbimento consuma molto acqua? anche scegliendo erbe adatte e per una larghezza limitata? magari un interfilare si e uno no...? grazie

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                                                      • Ciao, le possibilità sono numerosissime variabili a seconda di varie caratteristiche. innanzitutto come pensi di sistemare i filari, che grado di meccanizzazione prevedi, com'è il regime pluviometrico della zona, ecc.

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                                                        • i filari saranno sistemati per la massima pendenza, la vendemmia conto di realizzarla a mano, mentre vorrei prendere una cimatrice, qualche lavorazione del terreno e trattamenti. Regime pluviometrico? il Comune è Atri, Abruzzo, dove posso trovarlo?indicativamente in zona cadono 750 mm di pioggia annui, concentrati in marz-apr-magg-giu sett-ott-nov-dic
                                                          Ultima modifica di montepulciano; 24/01/2010, 17:33. Motivo: nuovi dati

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                                                          • ti posso dare un consiglio generale, in quanto sarebbe più adatto qualcuno della zona: inerbimento appena si può (dal secondo terzo anno), se non balze ma almeno fossi di intercettazione delle acque di superficie almeno per il periodo in cui non è presente l'inerbimento, poche lavorazioni del terreno; sicuramente un derenaggio sottosuperficiale per scongiurare rischi di frane.

                                                            però ti ripeto, una conoscenza del territorio in questione sarebbe auspicabile, le variabili sono molte!

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                                                            • ciao a tutti!

                                                              Tempo fa , vedendo la foto di alcune vigne e apprezzandone molto la curatezza , ho deciso di fare alcune foto anche io

                                                              niente di che , pero' volevo lo stesso condividere con voi.

                                                              Per qualche secondo si vede anche la foto della bottiglia con pubblicita' occulta spero non sia un problema.



                                                              Spero la potutatura proceda bene per tutti.
                                                              Noi abbiamo iniziato la potatura meccanizzata convertendo vecchie vigne allevate ad archetto ad un simil-cordone speronato, sveltendo le operazioni di stralaciatura, ma dobbiamo ancora capire come si comportera' nel futuro e se dovremo rinnovare i capi spesso.

                                                              Gia' che ci sono posto anche questo video di stralciatrice meccanica: passando a prepotare manualmente si preocede poi con questo dispositvo molto semplice .
                                                              qualcuno sa dirmi su che forma di allevamento è usata questa macchina?

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