Non ho mai preso in considerazione simili liquidi. Mi scuso per la svista ed invio cordiali saluti.
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Il vino si fa anche con l'uva
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Originalmente inviato da Cinghiale Visualizza messaggioNon ho mai preso in considerazione simili liquidi. Mi scuso per la svista ed invio cordiali saluti.
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Originalmente inviato da Iso Visualizza messaggioOk, giusto!! Ma alla base comunque ci sta della solforosa (altrimenti non si mantiene 3/4 anni, fidati).
Comunque spiegami tu in una sociale come si puo fare!? Abbiamo circa 750 serbatoi.
Vieni tu a mettere o togliere l'olio ogni qualvolta il si svuota un serbatoio o lo si riempie?
Ah, non hai risposto alla domanda che ti ho fatto sopra.
ciao vincenzo
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Originalmente inviato da vinceco Visualizza messaggioScusami, Iso, io ho del vino anche di 25 anni imbottigliato da me e ti posso dire che ci sono delle bottiglie che faresti fatica a distinguere come vino casareccio: non si sono ne rovinate anzi hanno acquistato. Io, per vedere se sono buone, (me lo ha insegnato una persona) le porto alla luce e se vedo al di la sono buone, infatti (imbottiglio rosso, tipo rubino)una volta ho aperto una bottiglia di 16 anni, l'ho messa in caraffa 1 ora prima ,ti posso giurare che mi hanno fatto i complimenti per la bontà (gente abituata a bere dell'ottimo vino imbottigliato). Quindi, vedi? Il vino mantiene anche più di 4 anni senza nessun trattamento: solo spremuta d'uva. Questo, s'intende, è un mio parere.
Ciao.
Vincenzo
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Originalmente inviato da Iso Visualizza messaggioSimili liquidi, secondo me, sono da considerare di più rispetto ad un vino in bottiglia di buona qualità e dal prezzo "elevato".
Tanti, suppongo, in casa bevono questo vino, invogliati dalla comodità del packaging e dal suo basso costo.
La grande distribuzione ricarica di solito dal 5 al 10% sui prodotti che vende, e poi mi spiegate perchè dopo lo scandalo i vini in brick sono scomparsi dagli scaffali(tranne un noto marchio)??Tosi Alessandro
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Il vino è un prodotto quasi commercialmente sterile: ovvero, alla temperatura di 20°C non permette l'attività dei batteri, e, dato il suo Ph relativamente basso tende quasi ad "ucciderli" i batteri.
Per di ridurre al minimo indispensabile la presenza di SO2 in vinificazione l’enologia suggerisce di utilizzare uve sane e integre, raccolte preferibilmente a mano per essere riposte in cassette, opportunamente refrigerate all’interno di efficienti celle adibite alla frigo conservazione del prodotto fresco. L’utilizzo di celle di frigo conservazione in atmosfera controllata permetterebbe di evitare l’instaurarsi di fermentazioni indesiderate senza dover ricorrere all’impiego della SO2 mentre nel contempo consentirebbe di ridurre la velocità con cui decorrono sia lo sviluppo delle popolazioni microbiche sia i processi degenerativi responsabili della sovra maturazione e quindi della senescenza dell’uva utilizzata. È comunque consigliabile, prima di inviarle alla vinificazione, sottoporre le uve ad un’accurata cernita per eliminare dai grappoli le parti ammuffite o comunque lesionate. Infatti l’utilizzo di una materia prima in uno stato sanitario ottimale consente di minimizzare i rischi connessi alla presenza di micotossine e richiede l’impiego di quantitativi di SO2 nettamente inferiori per controllare lo sviluppo dei lieviti selvaggi che, eventualmente si siano riprodotti durante le fasi di raccolta e trasporto.
@Alle: so per certo che una nota azienda che produce vini in brik, utilizza vasche di fermentazione da 25.000 Hl. Visto che sei tecnico, come puoi tenere una fermentazione controllata e corretta in tale serbatoio?
Si riesce ad ottenere del Vino con questi sistemi? Poi chiaramente il vino ha bisogno di essere corretto in maniera non naturali, e con un'analisi approfondita riesci a smascherare.
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Vino in contenitori alternativi, non vuol solo dire tavernello o simili... molte cantine, oltere alla classica offerta di prodotto imbottigliato, hanno ormai già da anni affiancato una linea confezionata in brik...
ma come al solito c'è chi, come nel caso trucioli, difende a spada tratta una pratica, o un contenitore, solo perchè...da sempre si fa così, senza considerare innovazione, richiesta di mercato, ecc, ecc...
Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggioLavori in una cantina, io ho vigneto e ho un diploma da tecnico della vinificazione mi spieghi come fanno a produrre un vino che la grande distribuzione vende a 0,60€ al litro quando a una normalissima cantina produrre una bottiglia da 750cl costa 1,10€??
La grande distribuzione ricarica di solito dal 5 al 10% sui prodotti che vende, e poi mi spiegate perchè dopo lo scandalo i vini in brick sono scomparsi dagli scaffali(tranne un noto marchio)??
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Certo che no Eno2005, non vuol dire solo quelle marche lì.. Noi da molti anni facciamo i bag in box da 3lt (biologico), 5 lt, 10 lt e 20 lt (per alcuni casi particolari).
La qualità del vino è la stessa, cambia qualche componente (zuccheri) perchè, il consumatore preferisce un vino di bag in box più amabile..
Poi noi facciamo anche le dame da 5lt, oltre alle bottiglie da 2 lt, 1,5 lt, 1 lt, 0,75 lt e 0,375 lt...
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Originalmente inviato da Iso Visualizza messaggioCerto che no Eno2005, non vuol dire solo quelle marche lì.. Noi da molti anni facciamo i bag in box da 3lt (biologico), 5 lt, 10 lt e 20 lt (per alcuni casi particolari).
La qualità del vino è la stessa, cambia qualche componente (zuccheri) perchè, il consumatore preferisce un vino di bag in box più amabile..
Poi noi facciamo anche le dame da 5lt, oltre alle bottiglie da 2 lt, 1,5 lt, 1 lt, 0,75 lt e 0,375 lt...
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Io non critico i metodi di vinificazione lo sò benissimo che anche in una vasca da 20 Hl si fà fatica a controllare le fermentazioni, quello che metto in discussione è come fanno a produrre a quel prezzo.
Abbiamo fatto il bilancio preventivo in cantina venerdì e a noi produrre una bottiglia da 750 ripeto ci costa 1-1,10 €, quelli che fanno il brick cosa fanno rubano l'uva??Noi l'abbiamo fatto per alcuni anni per una catena di supermercati ma a meno di 0,90€ abbiamo smesso ci rimettavamo, quindi cosa c'è nel vino a basso prezzo???
Ricordatevi che è meglio bere meno ma bere meglio.Tosi Alessandro
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Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggioIo non critico i metodi di vinificazione lo sò benissimo che anche in una vasca da 20 Hl si fà fatica a controllare le fermentazioni, quello che metto in discussione è come fanno a produrre a quel prezzo.
Abbiamo fatto il bilancio preventivo in cantina venerdì e a noi produrre una bottiglia da 750 ripeto ci costa 1-1,10 €, quelli che fanno il brick cosa fanno rubano l'uva??Noi l'abbiamo fatto per alcuni anni per una catena di supermercati ma a meno di 0,90€ abbiamo smesso ci rimettavamo, quindi cosa c'è nel vino a basso prezzo???
Ricordatevi che è meglio bere meno ma bere meglio.
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Originalmente inviato da Iso Visualizza messaggioIl vino è un prodotto quasi commercialmente sterile: ovvero, alla temperatura di 20°C non permette l'attività dei batteri, e, dato il suo Ph relativamente basso tende quasi ad "ucciderli" i batteri.
Per di ridurre al minimo indispensabile la presenza di SO2 in vinificazione l’enologia suggerisce di utilizzare uve sane e integre, raccolte preferibilmente a mano per essere riposte in cassette, opportunamente refrigerate all’interno di efficienti celle adibite alla frigo conservazione del prodotto fresco. L’utilizzo di celle di frigo conservazione in atmosfera controllata permetterebbe di evitare l’instaurarsi di fermentazioni indesiderate senza dover ricorrere all’impiego della SO2 mentre nel contempo consentirebbe di ridurre la velocità con cui decorrono sia lo sviluppo delle popolazioni microbiche sia i processi degenerativi responsabili della sovra maturazione e quindi della senescenza dell’uva utilizzata. È comunque consigliabile, prima di inviarle alla vinificazione, sottoporre le uve ad un’accurata cernita per eliminare dai grappoli le parti ammuffite o comunque lesionate. Infatti l’utilizzo di una materia prima in uno stato sanitario ottimale consente di minimizzare i rischi connessi alla presenza di micotossine e richiede l’impiego di quantitativi di SO2 nettamente inferiori per controllare lo sviluppo dei lieviti selvaggi che, eventualmente si siano riprodotti durante le fasi di raccolta e trasporto.
@Alle: so per certo che una nota azienda che produce vini in brik, utilizza vasche di fermentazione da 25.000 Hl. Visto che sei tecnico, come puoi tenere una fermentazione controllata e corretta in tale serbatoio?
Si riesce ad ottenere del Vino con questi sistemi? Poi chiaramente il vino ha bisogno di essere corretto in maniera non naturali, e con un'analisi approfondita riesci a smascherare.av salùt tòt
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Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggioScusa un pò ,ma questo vino quanto viene poi a costare con simile procedura da me mai sentita prima. Ciao
Anche se di Cantina Sociale, posso dirti che il prodotto è più che buono e negli spacci della cantina costa più di 5 € a bottiglia.
@ Vinceco: che informazioni ti servivano? (per curiosità)
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Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggioIo non critico i metodi di vinificazione lo sò benissimo che anche in una vasca da 20 Hl si fà fatica a controllare le fermentazioni, quello che metto in discussione è come fanno a produrre a quel prezzo.
Abbiamo fatto il bilancio preventivo in cantina venerdì e a noi produrre una bottiglia da 750 ripeto ci costa 1-1,10 €, quelli che fanno il brick cosa fanno rubano l'uva??Noi l'abbiamo fatto per alcuni anni per una catena di supermercati ma a meno di 0,90€ abbiamo smesso ci rimettavamo, quindi cosa c'è nel vino a basso prezzo???
Ricordatevi che è meglio bere meno ma bere meglio.
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Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggioilo mio vicino dice, il mio vicino racconta... io parlerei solo per esperienza o conoscenza, non per sentito dire...
ciao Iso,le informazioni me le state già dando,cioè era solo una mia curiosità sapere (da chi sta al dentro delle cose)tutto sulla vinificazione da persone che lavorano in cantine ecc.
Mi è sembrato di capire che più o meno lavorate tutti in cantine sociali e cooperative(o sbaglio?)cioè vini di basso e medio livello,qual'è la differenza fra queste e il doc e docg?i procedimenti sono gli stessi?zuccheraggio?solfiti?ecc.
ciao a tutti
vincenzo
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Originalmente inviato da vinceco Visualizza messaggiocomunque sono sempre del parere che la "roba mia è sempre meglio in quanto è più naturale possibile dal momento che non uso nient'altro che spremuta d'uva".
Resta poi da valutarne la qualità....ACTROS"CB COMINO"
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@Vinceco: Noi trattiamo uve Doc, proveninti da zone Doc e quindi pagate al produttore per quello che sono (quindi in maniera "diversa" dalle uve IGT). La differenza sostanziale del Doc, quindi (da quello che so io), è solo il vitigno di provenienza. Il procedimento per la vinificazione è lo stesso delle uve normali. Per questo genere di prodotto, utilizziamo diraspatrici dedicate..
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Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggioVinceco, non mi riferivo ai tuoi messaggi, ma a quelli di altri, che spesso iniziano con queste frasi.
certo actros,io dico sempre per me il mio è migliore ,ma concordo sul fatto che ci sono dei vini ottimi.Anchio bevo vino in bottiglia quando sono in compagnia ecc.di solito si prende un vino doc un vino che dia delle garanzie (apparentemente)poi nessuno può sapere com'è stato fatto,bisogna anche fidarsi (sigh)qualche volta.diciamo che anchio come la massa delle persone che a tavola bevono vino mi sono trovato a bere del vino non al massimo....purtroppo capita non è che sempre si può dire questo si e questo no(non si è sempre a casa propria).ciao
vincenzo
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Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggioVinceco, non mi riferivo ai tuoi messaggi, ma a quelli di altri, che spesso iniziano con queste frasi.
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X ISO
La produzione di uve e vino D.O.C. è regolamentata da disciplinari di produzione dove sono riportati resa ad ettaro e tecniche di vinificazione....
...tanto per parlare di prezzo...il costo al kg di uva di un vitigno che rende 80 ql./ha è nettamente diverso dal costo di un vitigno che rende 300 ql./ha....
ciao ciao
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Originalmente inviato da TNV65 Visualizza messaggioX ISO
La produzione di uve e vino D.O.C. è regolamentata da disciplinari di produzione dove sono riportati resa ad ettaro e tecniche di vinificazione....
...tanto per parlare di prezzo...il costo al kg di uva di un vitigno che rende 80 ql./ha è nettamente diverso dal costo di un vitigno che rende 300 ql./ha....
ciao ciao
chi controlla chi?ognuno si controlla da solo?alla fine se non c'è un controllo a monte della produzione e vinificazione il vino è tutto uguale.ciao
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Da quest'anno i controlli li faranno i tecnici del consorzio di produzione...partendo dalla campagna fino ai registri di vinificazione, questo per quanto riguarda il D.O.C. della mia zona.
...ben vengano i controlli se fatti con "la testa" da persone qualificate...ben vengano le aziende con "la testa" volte al miglioramento continuo...
ciao ciao
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Originalmente inviato da TNV65 Visualizza messaggioDa quest'anno i controlli li faranno i tecnici del consorzio di produzione...partendo dalla campagna fino ai registri di vinificazione, questo per quanto riguarda il D.O.C. della mia zona.
...ben vengano i controlli se fatti con "la testa" da persone qualificate...ben vengano le aziende con "la testa" volte al miglioramento continuo...
ciao ciao
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Con il termine "più spinte" non intendo tarroccate: alcune operazioni, tendono ad appiattire il vino, ad impoverirlo; io per "più spinte" volevo indicare questo tipo di lavorazioni, che, dal punto di vista professionale, non sceglierei mai, se il mio obiettivo è l'ottenimento di un vino di un certo tipo, ma che si prestano benissimo per produrre un vino da pasto, a basso costo, quale, ad esempio, il famoso Tavernello.
Sta all'enologo prendere le decisioni, nel rispetto dell'etica professionale, scegliere con che tecnica produrre, in relazione all'obiettivo che l'azienda si propone
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