Dipende da come è infetta la pianta se cioè la parte asportata era la sola parte colpita,altrimenti nelle prossime settimane dovresti vedere un peggioramento della situazione delle viti. Difficile prevedere come sarà il livello qualitativo dell’uva rimasta,dipende dalla superficie fogliare rimasta e se le sostanze nutritive raggiungono i grappoli senza ostacoli,oppure se la circolazione linfatica è ostacolata perché i tralci sono danneggiati,in questo caso è possibile un raggrinzimento e/o appassimento dei grappoli. Dopo l’invaiatura dovresti avere un quadro più preciso della situazione,perché se l’invaiatura è normale,cioè tutti gli acini cambiano colore,le probabilità di avere una produzione. seppur limitata. ma di livello qualitativo buono,aumentano. Se invece gli acini rimangono verdi la produzione sarà di qualità scadente.
Per il nuovo impianto non serve disinfettare il terreno.,la Flavescenza Dorata non si trasmette per via radicale per contatto cioè tra le radici di due piante,né attraverso i residui lasciati nel terreno,e nemmeno con i tagli di potatura,,ma solo tramite il solo vettore,per ora accertato, cioè lo Scafoideo,oppure attraverso l’innesto. Quindi occorre materiale sicuramente sano quando impianti le nuove viti,e una lotta costante allo Scafoideo per limitare il’insetto vettore del fitoplasma,seguendo le indicazioni del locale consorzio fitoiatrico,o della regione se non esiste un consorzio fitoiatrico.
Ciao Roberto.
Per il nuovo impianto non serve disinfettare il terreno.,la Flavescenza Dorata non si trasmette per via radicale per contatto cioè tra le radici di due piante,né attraverso i residui lasciati nel terreno,e nemmeno con i tagli di potatura,,ma solo tramite il solo vettore,per ora accertato, cioè lo Scafoideo,oppure attraverso l’innesto. Quindi occorre materiale sicuramente sano quando impianti le nuove viti,e una lotta costante allo Scafoideo per limitare il’insetto vettore del fitoplasma,seguendo le indicazioni del locale consorzio fitoiatrico,o della regione se non esiste un consorzio fitoiatrico.
Ciao Roberto.
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