Qui, nel Monferrato Acquese, è appena caduta una pioggia con bufera di vento: la Campana non tarderà a tirare già questa settimana.
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Fitopatologie della Vite
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Buon giorno,
nel bel mezzo di luglio o agosto con uva grossa sulla pianta vedi che dissecca il ceppo con foglie che assumono il colore del periodo di ottobre. E si che si tratta di piante giovani (5 - 6 anni) Ed io ogni volta che vedo questo scempio della natura, con il frutto appeso sulle migliori piante, si stringe il cuore. Ma che malattia è? Da noi dicono apoplessia. Ma è troppo generico e poi non c'è una cura?.
saluti
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Potrebbe essere, come suggerito da Cinghiale, Flavescenza Dorata o Legno Nero. In tal caso nessuna cura è possibile.
Potrebbe anche essere, però, mal dell'esca: anche in questo caso non c'è cura.
Il consiglio è di fare un taglio di ritorno molto severo (a circa 50-60 cm da terra) e provare l'anno prossimo ad allevare un pollone.
Pota queste piante con forbici "dedicate" e abbi cura di disinfettare le lame con sali quaternari d'ammonio dopo l'uso per evitare di propagare l'infezione.
Lorenzo
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che malattia è ?
buongiorno a tutti, da 3 anni ho una vite Regina nell'entroterra ligure che faccio crescere su una pergola addossata ad un muro in pietra. Allego le foto che spero siano utili per identificare la malattia che era apparsa anche lo scorso anno. Se può aiutare posso dirvi che l'anno scorso ha fatto solo un paio di grappolini che sono marciti prima di maturare, quest'anno neanche quelli. La vite nonostante la malattia è molto vigorosa, i nuovi tralci sono perfetti, ma durante la crescita poi appaiono quelle maculature che vedete nelle foto, ho trattato periodicamente anche prima che iniziasse a vegetare (ogni 30/40 gg) con fungicida a base di Tebuconazolo spero nell'aiuto di qualche esperto, grazie.
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Originalmente inviato da tex29 Visualizza messaggiobuongiorno a tutti, da 3 anni ho una vite Regina nell'entroterra ligure che faccio crescere su una pergola addossata ad un muro in pietra. Allego le foto che spero siano utili per identificare la malattia che era apparsa anche lo scorso anno. Se può aiutare posso dirvi che l'anno scorso ha fatto solo un paio di grappolini che sono marciti prima di maturare, quest'anno neanche quelli. La vite nonostante la malattia è molto vigorosa, i nuovi tralci sono perfetti, ma durante la crescita poi appaiono quelle maculature che vedete nelle foto, ho trattato periodicamente anche prima che iniziasse a vegetare (ogni 30/40 gg) con fungicida a base di Tebuconazolo spero nell'aiuto di qualche esperto, grazie.
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Anche se si tratta di una sola vite,fare trattamenti a base solo di Tebuconozolo,non preserva la pianta da possibili infezioni.
Le principali avversità della vite sono la peronospora,l'oidio e la botrite;storicamente la peronospora è stata combattuta ricorrendo all'uso di sali di rame,mentre si è usato lo zolfo contro l'oidio,poi la botrite è una conseguenza di una cattiva lotta a questi due patogeni.
Il Tebuconozolo è un anti oidio specifico,da usarsi comunque in miscela con zolfo bagnabile,posizionato nel periodo di maggior rischio d'infezioni per la vite e comunque limitato come numero d'interventi nella stagione dei trattamenti,come pure da alternare negli anni con altri principi attivi,onde non invalidarne la specifica funzione.
Anche se tardiva è bene trattare questa vite con rame da ossicloruro,o Poltiglia Bordolese più zolfo bagnabile al dosaggio pari di 200 grammi per 100 litri d'acqua.
Per l'anno prossimo è il caso di fare almeno questo tipo di trattamento con intervalli di tempo minore rispetto agli attuali 30/40 giorni,e comunque almeno nei periodi di maggiore sensibilità della vite ai patogeni.
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il prodotto che ho utilizzato contiene il 4,5% di Tebuconazolo e il 70% di zolfo, il trattamento è iniziato prima che iniziasse a vegetare e ripetuto a intervalli di circa 30 gg. A questo punto o intensifico i trattamenti o cambio prodotto (quale ?). In ultima analisi potrebbe essere una varietà particolarmente sensibile e consigliabile la sostituzione ? Le mie esigenze sono x una buona vite da tavola e gradirei una varietà robusta che non richieda trattamenti particolarmenti intensivi, a fianco ho anche un'uva fragola che non ha nessun problema, grazie
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Il tebuconazolo e lo zolfo servono per combattere il mal bianco, alias OIDIO, alias Uncinula necator.
NON SI USANO questi prodotti prima dell'inizio vegetativo, ma solo dopo e mai più di 2-3 volte all'anno per evitare ceppi resistenti di oidio. In ogni caso è perfettamente INUTILE utilizzarli ogni 30 giorni! Per l'oidio bisogna trattare molto, molto, molto più spesso.
Sono pronto a scommettere che i grappolini marciti l'anno scorso presentavano spaccature verticali sull'acino e una muffetta bianca (oidio, per l'appunto).
Quest'anno probabilmente hai avuto un attacco di peronospora talmente violento da far abortire e scomparire i grappolini ancor prima della fioritura.
Mai trattato contro la peronospora?!?!? Secondo me i tuoi tralci hanno subito una fortissima infezione e quindi faticano a lignificare.
Se vuoi arrivare a fare dell'uva, devi trattare. Oppure sperare in condizioni meteo incredibilmente favorevoli.
Lorenzo
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Questa vite è rimasta esposta sia a possibili attacchi peronosporici che all'oidio,e le macchie dei tralci ne possono essere una conseguenza,come pure l'infezioni non sono state finora particolarmenti violenti.
Purtroppo non è possibile coltivare delle viti ( anche una di numero ) ed essere indenni da attacchi di malattie,in particolare l'oidio che da solo la pianta non l'abbandona più se non quanto l'ha distrutta!
Ora volendo restare in una coltivazione il più naturale,bisogna comunque far uso di Poltglia Bordolese e zolfo va bene anche quello polverulendo.
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Originalmente inviato da tex29 Visualizza messaggioringrazio tutti per i pareri, volendo riprovare il prox anno, mi potreste consigliare una tabella di trattamenti, in modo dettagliato con prodotti, tempi, e modalità ? tenete presente che sono un profano grazie
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Prezzi prodotti chimici
Buon giorno,
Una settimana fa ho ricevuto alla mail l'invito a iscrizione al sito di fito web per l'acquisto di prodotti chimici (fungicidi , diserbanti ecc.). Facendo un giro ho visto che c'è un abbattimento di costi di un buon 30 %, almeno, confronti con rivenditori del luogo (brindisi).
Ora, la mia domanda è la seguente: voi conoscete questo sito? C'è da fidarsi?
Chi mi risponde?
saluti
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Ciao vori! Incuriosito dal tuo post mi sono registrato.
I prezzi sono eccezionali, ma voglio provare a telefonare per capire se sono affidabili o no.
Rispetto alla tua valutazione, ho notato un abbattimento di circa il 20% sui prezzi che quest'anno il mio fornitore ha fatto a me (con quasi 20 ettari di vigneto...).
Se qualcun altro ha notizie si faccia avanti!
Lorenzo
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Originalmente inviato da vori Visualizza messaggioBuon giorno,
Una settimana fa ho ricevuto alla mail l'invito a iscrizione al sito di fito web per l'acquisto di prodotti chimici (fungicidi , diserbanti ecc.).Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggioLa legge vieta la vendita di determinate categorie di prodotti al di fuori di strutture autorizzate.
Oltretutto all'atto della registrazione chiedono il numero del patentino per i fitofarmaci.
La struttura è autorizzata a quanto pare...
Lorenzo
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i prodotti rameici sono miscibili con zolfo? vi chiedo questo perché in etichetta c'è scritto che i rameici non sono miscibili con polisolfuri, ma non dice nulla in merito ai monosolfuri come lo zolfo.si tratterebbe di risparmiare tempo.grazieUltima modifica di grupel; 04/11/2013, 12:43.
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Salve a tutti! Ho un problema su un vigneto, in sicilia occidentale.
Durante la potatura, abbiamo notato come una buona parte delle piante sia dimora di formiche per il periodo invernale. In particolare scortecciando o segando i fusto, vi si trovavano all'interno copiosissime colonie di formiche, in concomitanza con un infiacchimento della piante. Cosa posso fare in questo periodo, seguendo però i dettati dell'agricoltura biologica.
Amici mi hanno proposto di lavare le piante singolarmente con polisolfuro di calcio o di bario (anche se quest'utlimo non mi sembra ammesso). Ma riesce a penetrare?
Anche un insetticida piretroide sarebbe inutile, secondo me.
Grazie anticipatamente.
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Originalmente inviato da vori Visualizza messaggioBuon giorno,
da noi in puglia, quando vediamo formiche sui tronchi di uluvo li trattiamo con spennelate di solfato di rame. Stavo pensando che potresti irrorare con una miscela con poca calce e solf. rame , dovrebbe funzionare. Anche la calce è caustica
saluti
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Questo scorso anno ho avuto un attacco massiccio di peronospora, dovuto ad errori nel trattamento delle viti e al tempo che ci ha messo la sua parte. Premetto che sono un viticultore alle prime armi ... vorrei sapere se è opportuno fare un trattamento con prodotti rameici già verso fine febbraio, o anche prima, sulle piante ancora a legno. Sono nel Cilento in collina 650 m. Grazie
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Il 2013 è stato duro per tutti,vuoi il continuo maltempo,vuoi i maggiori e frequenti trattamenti,ed è un anno in cui son venuti fuori vari inconvenienti con i trattamenti,quindi va fatto tesoro degli errori commessi onde evitarli in futuro.
Questo dei trattamenti precoci,l'ha sto sentendo spesso,ed anche dei benefici derivati,ma personalmente non ho specifiche esperienze,ma di certo preso la peronospora,anche a causa di un solo trattamento inefficace,questo è un inquilino che si istaura nel terreno e resiste per i cinque anni successivi.
Questo significa che al primo errore riparte un attacco ed il ciclo dei cinque anni ricomincia!!
Dalle nostre parti la peronospora non dovrebbe essere particolarmente presente ed ancor meno ai 650 metri dovi ti trovi tu,salvo ad aver fatto errori madornali.
Per quello che ti può essere d'aiuto segui il Forum,e in caso di dubbi chiedi spiegazioni,troverai sempre chi ti dara un'indicazione utile.intanto comincia con fare "seri"trattamenti al verificarsi delle condizioni della regola dei tre dieci,non usare prodotti ad azione sistemica nei primi trattamenti,perchè non funzionanano,fai uso di preventivi tradizionali come Mancozeb o meglio usa l'idrossido di rame,ed in caso di previsione di piogge consistenti oltre i 40 mm aggiungi un componente citotropico che regge fino ai 120mm,questi prodotti vanno limitati nell'uso, cioè solo se indispensabili.
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Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggioIl 2013 è stato duro per tutti,vuoi il continuo maltempo,vuoi i maggiori e frequenti trattamenti,ed è un anno in cui son venuti fuori vari inconvenienti con i trattamenti,quindi va fatto tesoro degli errori commessi onde evitarli in futuro.
Questo dei trattamenti precoci,l'ha sto sentendo spesso,ed anche dei benefici derivati,ma personalmente non ho specifiche esperienze,ma di certo preso la peronospora,anche a causa di un solo trattamento inefficace,questo è un inquilino che si istaura nel terreno e resiste per i cinque anni successivi.
Questo significa che al primo errore riparte un attacco ed il ciclo dei cinque anni ricomincia!!
Dalle nostre parti la peronospora non dovrebbe essere particolarmente presente ed ancor meno ai 650 metri dovi ti trovi tu,salvo ad aver fatto errori madornali.
Per quello che ti può essere d'aiuto segui il Forum,e in caso di dubbi chiedi spiegazioni,troverai sempre chi ti dara un'indicazione utile.intanto comincia con fare "seri"trattamenti al verificarsi delle condizioni della regola dei tre dieci,non usare prodotti ad azione sistemica nei primi trattamenti,perchè non funzionanano,fai uso di preventivi tradizionali come Mancozeb o meglio usa l'idrossido di rame,ed in caso di previsione di piogge consistenti oltre i 40 mm aggiungi un componente citotropico che regge fino ai 120mm,questi prodotti vanno limitati nell'uso, cioè solo se indispensabili.
Sono interessato al trattamento biologico della vite, oltretutto il mio vigneto è per uso familiare ed hobbistico. Ho utilizzato Coprantol. Leggo dall'articolo di cui allego il link che non sono consigliati trattamenti anticipati, perché inutilmente inquinanti.
Ultima modifica di giantrt; 18/01/2014, 15:20. Motivo: Consiglio di consultare il seguente sito, parla della tossicità del Mancozeb. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archiv
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