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insilati di cereali

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  • #31
    x teo 81

    sugli incroci da altte molto e' stato fatto in australia e nuova zelanda e argentina
    se ne parlava gia all'inizio degli anni 90 , quando mi dplomai, ma non essendo un allevamneto del mio genere non mi son piu interessato

    cosi' a onore della cronaca, se voglamo fare un paragone
    sia nel campo avicolo, sia uova , che carne, che nell'alevamento dei bovini da carne di importazione francese, che nell'allevamaneto dei conigli e dei maiali,
    son quasi tutti casi di incrocio.... tranne nei casi di ingrasso di razze autoctone

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    • #32
      Credo che stiamo partendo per la tangente... il discorso era insilato di mais....
      Per genetica vi apro un argomento specifico?

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      • #33
        insilati di cereali

        Ciao a tutti,ho voluto aprire questo argomento per avere informazioni a riguardo degli insilati di cereali,chi li ha usati o li usa che vantaggi o svantaggi danno,i tipi di cereali più adatti da trinciare,più indicato alle vacche o ai tori da carne?
        Spero sia un argomento di interesse.grazie

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        • #34
          gran bel argomento..
          pre prima cosa farei una classificazione tra insilati intergrali e pastoni.
          i primi sono derivati dall'isilamento della pianta intera trinciata
          i secondi sono essenzialmente l'insilamento della granella umida di mais , intera o macinata, oppure della spiga del mais , trinciata o macinata.
          In questi ultimi anni si sono fatti strada gli insilati di erba , fatti principalemte di loietto, e in seconda piano fatti con il quarto taglio di prato polifita, non piu essicabile come fieno,marginalmente con il sorgo sudanese e suoi ibridi, con il panico, come graminacee, e con i primi tagli di erba medica preappassita.
          Sull'uttilizzo degli insilati , fatti nella trincea, bisogna tenere conto di 2 considerazioni
          la prima e' il tipo di bovini a cui si somministra l'unifeed,
          il secondo e' quanto se ne preleva, per rendersi conto delle fermentazioni e delle micotossine , che si formano , lasciando un fronte di taglio molto tempo.
          In genere il maggior numero di insilati e' quello di mais integrale, per molti motivi.
          il primo e' ke comunque essendo la base dell'unifeed,ne faiin condizioni di terreni irrigui , circa 60ton a ettaro, a BASSO COSTO x unita di energia.
          Il problema e' farlo bene, rinnovare il fronte di taglio giornalemte, per cui avre trincee di larghezza adeguata, e comunque insilare mais di primo raccolto che tendenzialmete rispondono meglio agli attacchi di piralide, e hanno un contenuto di muffe piu basso, anche se varia molto da ibrido a ibrido
          e daeventuali grandinate.
          per quanto riguarda il pastone di pannocchia, c'e' da dire , che illimite e' proprio nella quantita che se ne asporta giornalemte, perche' e' un prodotto ke acidifica piu facilmete dell'insilato integrale, ha preticamnte piu del doppio dell'enrgia, per cui ti serve una trincea piu corta, e si usa molto spesso negli allevamenti da carne
          Ultima modifica di ggyno; 26/01/2007, 08:01.

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          • #35
            oltre alle tipologie elencate ottimamente da gyyno, vi sono pure insilati di granelle umide, polpe di bietola, ed altri sottoprodotti che si prestano all'insilaggio.

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            • #36
              gyyno ti ringrazio molto e ho capito che sei veramente ferrato in materia!!
              Molto interessante la domanda di challenger

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              • #37
                Comunque mi son dimenticato di dire, che la scelta tra i vari tipi di insilato , sopratutto tra gli integrali , deve essere fatta in relazione al tipo di terreno che hai, se irriguo o coltura seccagna.
                Preche' comunque al di delle considerazioni del razionamento prettamente tecniche , negli stati uniti , e in qualche zona in italia, si insila il sorgo , sia il tipo da biomassa, che il sudanese e i suoi ibridi, che quello da granella, ma non come rotopressa fasciata, ma come trinciato integrale.
                Mentre i primi due in pratica si fa un erbaio,e li viene comodo avre una semovente con testata kemper nel sorgo da granella essendo seminato a file singole, e io anni fa lo avevo seminato con una seminatrice a righe in secondo raccolto dopo loietto , a file binate, con un interfila di 60cm, e tra le bine di 15cm, e poi lo avevo insilato prima che i colombi me lo devastassero, e ottenni un discreto insilato , ricco di zuccheri , ma un po povero di proteina, ma per il ciclo di vaccanutrice, vitello andava abbastanza bene.

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                • #38
                  e dell'insilato di orzo e frumento che mi dici?

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                  • #39
                    non li ho mai usati, ne ho conuscìuto amci che ne hanno fatto uso, a differenza degl'insilati integrali di mais , pastoni di spighe di mais, granelle umide, insilati si erba, ect ect
                    So da quanto mi hanno speigato gli alimentaristi, che l'insilato di orzo ha un valore nutritivo di poco superiore a quello di loietto, che va insilato appena dopo la fioritura, per evitare che le ariste della spiga diventino troppo dure e ricche di silice, per cui nel bolo alimentare vadano a danneggiare le pareti del rumine , il millefogli, e l'intestino tenue.
                    Per quanto riguarda il granoda insilato , mi spiegavano che e' un prodotto , che gradualmente e' stato sostituito dall'insilato intergale di triticale per avere sia un contenuto di proteine simile al frumento, ma anche una produzione simile alla segale.
                    Per conto mio , e questo e' solo un parere teorico, il proplema grosso, e' se queste tipologie di colture si allettano, per cui aumentano le muffe e aflatossine , e cosa che non piace ASSOLUTAMENTE , ai contoterzisti, si imbratta di terra (aumentandone pure la quantita di clostridi), e nelle falciatriciacaricatrici la cosa produce non pochi problemi; inoltre sono prodotti che hanno una appetibilita inferiore agli altri insilati.
                    Cioe' a quel punto se hai un medicaio, ti conviene fare un insilato di erba appassita, visto che con le ultime selezioni, non ce piu' il limite dell'acidita dei terreni, ma solo piu quello della quantita di calcio disponibile.
                    E anche se una volta affrancato il medicaio, comunque ti durasse solo 2 anni, ha una coltura in cui riescoi a fare dai 3 ai 5 tagli, facendo solo nel primo anno le operazioni colturali di semina.

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                    • #40
                      ho capito.e per quanto riguarda i tagli dell'insilato di mais quale migliore,eventuale peggiore?
                      Lunghezza insilati di erbai?

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                      • #41
                        Originalmente inviato da Fabio1 Visualizza messaggio
                        ho capito.e per quanto riguarda i tagli dell'insilato di mais quale migliore,eventuale peggiore?
                        Lunghezza insilati di erbai?
                        Scusa ma non comprendo. Se ti riferisci alla qualità e sanità è fondamentale la scelta dell'ibrido. La pratica insegna che i secondo raccolti siano peggiori; generalmente i secondi sono più esposti agli attacchi di piralide di seconda generazione.
                        Per gyno il silosorgo è competitivo al silomais solo in alcune condizioni. Poi vorrei rammentare che la medica non è certo uno dei foraggi che si presta meglio all'insilamento a meno che si facciano opportuni accorgimenti.

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                        • #42
                          be fabio1 io non riesco a capire cosa intendi per lunghezza dei tagli.
                          Se intendi la larghezza del taglio del fronte dell'insilato ,generalmente non deve essere inferiore a 25cm al giorno in media su tutto il fronte, come regola generale, poi si sa che comunque in inverno puo' durare un girono in piu'...
                          Se intendi la lunghezza di taglio del trinciato, li si deve prendere in considerazione un paio di cose:
                          La prima e' che mentre in passato si tendeva a trinciare piu fine possibile , fino ad arrivare al di sotto dei 5 mm, ora si e' scoperto ke la fibra ottimale per i ruminanti non deve essere al di sotto degli 8 mm.
                          Pero' a questo punto si ha il problema di avere un efficente corn croker, cioe' di avere comunque la granella rotta, anche con una trinciatura piu lunga, cioe' senza avere le rondelle di spiga nel trinciato.
                          Se tu intendi la lunghezza del ciclo del mais, bisogna vedere in che epoca vai a seminare il mais e se il terreno e' irrguo o meno
                          in prima epoca, diciamo con semine entro il 1maggio,in terreni molto vocati ,irrigui vai tranquillamnete con un classe 700, man mano che tu seminerai tardivamnte scegli la classe adeguata fino ad arrivare con i classe 400, DA TRINCIATO, in secondo raccolto.
                          un discorso a parte per i terreni seccagni, in cui ce la possibilita' di seminare i mais di classe 400 DA TRINCIATO, in prima epoca , da insilare nella seconda meta di luglio, unico accorgimento e' se e' basso di umidita, mentre si pesta, prendere una gomma di acqua potabile e bagnarlo, per idratarlo e usare degli acidi organici per far si che la fermentazione lattica , (ac. propionico , e sali derivati)abbia un decorso regolare, senza picchi di calore.
                          Come dice il GiancaMi , il sorgo da granella tribciato e usato come silosorgo,e' una coltura di terreni molto maginali, che comunque , puo' entrare in competizione con i mais corti, in quei casi avessimo bisogno di di un prodotto che non abbia altre concentrazioni nutritive, di buono ha che non ha problemi di essere una coltivazione ogm free, per ora...
                          Sulla erba medica, farei solo una precisazione, visto che per diversi anni , anche se avevo 8 /9 anni , lo visto fare da mio padre.
                          il taglio da insilare , e' il primo , per 2 ragioni
                          il primo e' che a fine aprile , voglio vedere chi riesce a affienare , quello che non rieci a dare verde
                          il secondo e' che i primi tagli hanno un rapporto proteina /cellulosa-zuccheri che con l'appassimento e una buona dose di acidificanti ,distribuiti sulla andana prima della trinciatura, o imballazione/fasciatura, ci si riesce a insilare.
                          Secondo il mio parere, e' comiunque piu facile insilare il primo taglio di erba medica , che l'ultimo taglio di prato stabile, tagliato quando l'erba e' gia gelata
                          poi ognuno dei prodotti , e dei terreni che ha ne fa quel che vuole...

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                          • #43
                            scusate se non mi sono spiegato bene ,intendevo il taglio quando viene trinciato però ho visto che ne hai parlato.
                            grazie

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                            • #44
                              Il momento giusto del mais e' quando la sostanza secca e' tra il 33/38% stq,
                              mentre per gli erbai c'e lo sfalcio , l'appassimento , e la imballatura/fasciatura o trinciatura per insilati da trincea.
                              Cosa intendevi per lunghezza degl'insilati di erbai?

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                              • #45
                                Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                                Il momento giusto del mais e' quando la sostanza secca e' tra il 33/38% stq,
                                mentre per gli erbai c'e lo sfalcio , l'appassimento , e la imballatura/fasciatura o trinciatura per insilati da trincea.
                                Cosa intendevi per lunghezza degl'insilati di erbai?
                                intendevo la lunghezza della trinciatura cioè se vanno tagliati corti o lunghi stesso discorso del silomais

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                                • #46
                                  per gli insilati di erba appassita, partendo dallo stesso prodotto iniziale, c'e' chi usa le trince ,trinciandolo a una lunghezza tra il centrimetro e 1,5cm , con il pick up tipo imballatrice , e chi lo imballa tal quale, poi lo fascia.
                                  Sulle imballatrici , con la serie di coltelli , posizionato sull'infaldatore posizionato tra il pick up e la camera di compressione, che riesce a sfaldarare l'erba appassita di una lunghezza trta i 10 e i 20cm , sul fatto che le rotopresse a camera variabile , siano migliori di quelle a camera fissa, quale diametro e' migliore e su chi ultimamente riesce a fasciare anche le balle parallelogrammi di dimensioni che all'incirca sono 80 x120 x250 lascio il campo su chi ne sa piu di me...

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                                  • #47
                                    ciao a tutti.a proposito di insilati di mais,mi sapreste dire se più ottimo un insilato con granella vitrea,o è meglio un mais con granella di morbida.ho una stalla da vacche da latte ,è faccio molto insilato,ma negli ultimi anni ,usando sempre la stessa ditta sementiera molto famosa qua nel bresciano,notavo nelle feci molti chicchi di mais rotti dalla trincia ma indigeriti dal animale. e a me sembra antieconomica la cosa.voi che pensate?

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                                    • #48
                                      Originalmente inviato da misterdupiò Visualizza messaggio
                                      .....è meglio un mais con granella di morbida.
                                      Cosa si intende? Forse inntendevi dire farinosa; in teoria la farinosa è meglio per i ruminanti; la vitrea è meglio per i monogastrici (suini e polli),

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                                      • #49
                                        x Mister quel problema potrebbe essere anche causato da 2 cause... stato di raccolta troppo avanzato e per concludere lo spacca granella della tinca mal regolato o non a posto. Io in azienda metto il 90%, per non dire il 100%, Piooner che è risaputo da tutti che sono mais molto vitrei ma non ho avuto grandi problemi

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                                        • #50
                                          Mi hai battuto sul tempo Teo81 Lì l'unico tuo modo è anticipare di qualche gg la raccolta si è vero perdi nella resa ma se poi passa nel rumine e lo cagano via..... che resa è di proteine....... Anch'io uso Pionner ma faccio anche una prova visto lo stressamento di maroni da parte di un venditore del prodotto Dekalab..... Vediamo come andrà.....

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                                          • #51
                                            qui i molti usano i kws , limaigrain , vernail , lg , per gli insilati oltre ai pioneer,e si trovano molto bene, gli ibridi della asgow decalb , vanno anche bene , ma hanno una finestra di insilamento piu breve , ma con un rapporto spiga/stocco piu favorevole, secondo me, poi de gustibus non prende l'autobus....

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                                            • #52
                                              ciao a tutti, nella mia azienda dopo anni di confronti fra le varieta sul mercato .stò abbandonando pionner per altre ditte. nk kws maisadour ecc.....x me pionneer è un gran produttore di granella ma con il silomais nn ci siamo granella vitrea e gamba ligninosa nn sono il max per le vacche.
                                              il mio pref. è pampero di nk, buona produzione in amido ottimo rapporto spiga pianta e una finestra di raccolta lunghissima senza perdere in digeribilità buoni anche klaxon e kilkis di kws li semino da 2 anni e mi danno buoni risultati.
                                              morale pionneer nella mia azienda va solo a granella accoppiato a kermess di kws .
                                              da quello che vedo a casa mia pionneer ha massimizzato la produzione di granella (cmq la conc. si è fatta sotto) ha fatto piante dure che seccano velocemente e nn ha considerato l'utilizzo per silomais, infatti dalle mie parti chi alleva vacche sta pian piiano abbandonando pionneer

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                                              • #53
                                                grazie a tutti per i consigli.lo spacca granella sembra che lavori bene,anche se son macchine che anno 8 ,9 con un pò di guerre alle spalle.ma il lavoro è sempre stato uguale.io ho sempre piantato pioner ,con k18 n27 ottimi produttori di massa e amido.ma con una pecca che assai me è un pò importante che ai fini della qualità del insilato.è che le pannocchie non son complete fin in punta e molte volte non coperte,dando origine alle muffe.mentre la kws una ditta mai sentita fino a 3 anni fa ,lavora bene sulla pannocchia rendendola completa, e con una granella al momento della trinciatura assai piu morbida di un pionner.non voglio far nessun tipo di publicità.da allora faccio metà pionner e metà kws.

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                                                • #54
                                                  in questi giorni mi è stato proposto un trattamento a base di enzimi e lattobacilli per insilati in genere (naturalmente ogni insilato ha un suo tipo specifico) e mi hanno raccontato che riducono notevolmente la temperatura di fermentazione e se nn ho capito male addirittura la fermano e rendonno la fibra molto piu digeribile sono di una ditta inglese che si chiama biotal qualcuno l'ha provati ? ne sapete qualcosa?

                                                  Commenta


                                                  • #55
                                                    Originalmente inviato da cadelbi Visualizza messaggio
                                                    in questi giorni mi è stato proposto un trattamento a base di enzimi e lattobacilli per insilati in genere (naturalmente ogni insilato ha un suo tipo specifico) e mi hanno raccontato che riducono notevolmente la temperatura di fermentazione e se nn ho capito male addirittura la fermano e rendonno la fibra molto piu digeribile sono di una ditta inglese che si chiama biotal qualcuno l'ha provati ? ne sapete qualcosa?
                                                    Io da quel poco che so le polverine magiche fanno poco o nulla.
                                                    Il tipo e quantità di fibra(emicellulolse cellulose e lignina) sono dovuto più che altro alla genetica dell'ibrido e stadio di maturazione a cui si raccoglie.
                                                    La lignina che io sappia è intaccata solo dalle termiti. Le altre frazioni sono il substrato dei batteri cellulosolitici presenti nel rumine.
                                                    Non vedo come questi prodottini cosa possano fare.
                                                    Secondo che io sappia in un buon insilato la fermentazione lattica ci deve essere che è il conservante naturale.
                                                    Cmq magari ho letto male e intendevi dire qualcosaltro.

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                                                    • #56
                                                      Originalmente inviato da misterdupiò Visualizza messaggio
                                                      grazie a tutti per i consigli.lo spacca granella sembra che lavori bene,anche se son macchine che anno 8 ,9 con un pò di guerre alle spalle.ma il lavoro è sempre stato uguale.io ho sempre piantato pioner ,con k18 n27 ottimi produttori di massa e amido.ma con una pecca che assai me è un pò importante che ai fini della qualità del insilato.è che le pannocchie non son complete fin in punta e molte volte non coperte,dando origine alle muffe..
                                                      Strano che il K18 non finisca la spiga è un ibrido a spiga determinata. Eleonora e N27 sono indeterminati cioè non finisco mai la spiga in punta è di costituzione genetica.

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                                                      • #57
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                                                        Io sostengo che,se tratti un prodotto scadente di pessima qualità,non penso che il prodotto diventi migliore e sempre secondo me invece che investire in questi prodotti sarebbe meglio fare trattamenti proteggendo il mais in campo con il fine di trinciare un prodotto sano che una volta ben sigillato sia ottimo

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                                                        • #58
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                                                          io non ho mai trattato niente e ti garantisco che ho sempre avuto un silomais che quando viene qua qualsiasi alimentarista mi fa i complimenti e con analisi perfette! poi io come qualità ho sempre messo per la maggiore Eleonora di primo e di secondo raccolto e non ho mai trovato le grandi muffe che si dice in giro... certo una pianta a spiga indeterminata è più soggetta però non cadiamo nel tranello di alcuni venditori della concorrenza che buttano fumo negli occhi x' i mais a spiga indeterminata in molte condizioni permettono di avere valori energetici ragguardevoli che altri ibridi vedono con il binocolo...
                                                          x me i migliori da insilare sono i Pioneer, Dekalb(guardate che molti commercializzati da altre ditte sono i Dekalb come base...) e anche Kws (vedi discorso precedente) non è male, anzi... cmq non è una ditta che è nominata da 2 o 3 anni, ma molto d+...

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                                                          • #59
                                                            per la prima volta nella mia azienda ho insilato segale da usare per vacche da latte.
                                                            avevo programmato di condizionarlo con maturazione 30\40% di spighe muoverlo con il girello lsciarlo appassire 1\2 giorni andanarlo e trinciarlo con il pick up con la semovente. poi causa maltempo e sopratutto allettamento con il fondo bagnato, la maturazione è passata a quasi 100% di spigatura e quindi siamo passati alla trinciatura diretta con la barra di taglio del frumento montata sulla semovente e obbiettivamente il prodotto in trincea piace molto, è ben tagliato 3 cm e pulitissimo anche perchè stando un pelo alti con la barra nn abbiamo raccolto la parte bianca allettata sul fondo .
                                                            ora sta uscendo acqua dalla trincea ( con relativi zuccheri ) ma nn si poteva fare altrimenti visto l'andazzo stagionale , vedremo cosa uscirà siamo fiduciosi ,l'ho pesato tutto su 70 pb (5 ha scarsi) abbiamo prodotto 1700 ql nn male considerando che abbiamo lasciato in campo un bel po di roba allettata .
                                                            fra 50 gg aggiornamento qualitativo con analisi alla mano.

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                                                            • #60
                                                              pienamente daccordo con francis
                                                              ma in fin dei conti farsi un mangime buono non e' difficile, e' molto piu difficile riuscire un insilato di mais , nelle annate difficili, come si preannuncia questa , vista la scarsita di acqua nel po

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