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insilati di cereali

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  • #91
    percolato nei silos a trincea

    Buon giorno a tutti.
    sono un tecnico incaricato della progettazione di varie strutture agricole presso un'azienda del lodigiano.
    Tra le altre strutture , vi sono due silos a trincea per cereali.
    Mi viene richiesto dall'ARPA di dimensionare i pozzetti di raccolta del percolato che si sviluppa nella fermentazione, ma non sono riuscito a trovare in nessun luogo i dati che dicano quanto liquido si produce nella fermentazione dei cerali (calori mkedi, ovviamente).
    qualcuno sa darmi una mano?
    grazie in anticipo.

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    • #92
      i valori possono essere vari in funzione della tipologia del prodotto insilato, in piu ovviamente si deve tenere conto della pluviometria della zona, che inevitabilmente non puo essere incanalata in altra direzione.Mi sembra strano che chi deve giudicare un progetto(arpa) non sia in grado di dare valori di riferimento, diversamente dovresti fare un calcolo sempre poco attendibile nel risultato finale, sull'umidita del prodotto all'insilamento, da questo prendere una media umidita all'estrazione del prodotto, il tutto calcolato sul peso totale della massa deposta nella trincea risalire ad un valore vicino alla quantita di percolato prodotto

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      • #93
        Originalmente inviato da trz Visualizza messaggio
        Buon giorno a tutti.
        sono un tecnico incaricato della progettazione di varie strutture agricole presso un'azienda del lodigiano.
        Tra le altre strutture , vi sono due silos a trincea per cereali.
        Mi viene richiesto dall'ARPA di dimensionare i pozzetti di raccolta del percolato che si sviluppa nella fermentazione, ma non sono riuscito a trovare in nessun luogo i dati che dicano quanto liquido si produce nella fermentazione dei cerali (calori mkedi, ovviamente).
        qualcuno sa darmi una mano?
        grazie in anticipo.
        Dipende dall'umidita dell'insilato,teoricamente non dovrebbe esserci percolato,altrimenti è evidente che l'umidità è eccessiva,ma non è raro vedere trincee che ne perdono in abondanza.
        Mi spiace,sò che non è la risposta che volevi.
        Nella mia azienda abbiamo fatto due linee di scarico,una per le acque bianche che scarica in acque di superfice,ed una per i coli che scarica in una vicina vasca liquami
        Ultima modifica di GiancaMI; 07/09/2008, 18:02.
        Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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        • #94
          teoricamente mi risulta che le vasche di raccolta delle superfici tipo silos trincea, paddoc nelle stalle ecc, debbano corrispondere ad almeno la quantità di pioggia per 3 mesi. di conseguenza se la piovosità media della zona è di 800 mm si dimensionerà 0.2 metri/cubi ogni metro quadrato di superficie. non sono esperto ma mi risulta questo. controlla anche la normativa nitrati. ciao

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          • #95
            macinatura pastone di granella

            ciao a tutti
            volevo porre una domanda: il pastone di granella come è meglio macinarlo?fine o abbastanza grosso? in base alla tipologia di animale a cui viene somministrato cambia la granulometria?
            grazie

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            • #96
              sui bovini basta la rottura della cariosside, su altri animali non mi esprimo non avendo esperienza
              Ultima modifica di challenger; 07/09/2008, 17:52.

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              • #97
                mais

                Più il mais viene macinato fine più è maggiormente attaccabile dagli enzimi e flora batterica, ossia più fermentescibile.
                credo che ogni razione sia a se...
                Se una razione è più povera di energia si può macinare più fine... ma non troppo, sennò problemi di acidosi..

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                • #98
                  Originalmente inviato da dana13 Visualizza messaggio
                  Più il mais viene macinato fine più è maggiormente attaccabile dagli enzimi e flora batterica, ossia più fermentescibile.
                  credo che ogni razione sia a se...
                  Se una razione è più povera di energia si può macinare più fine... ma non troppo, sennò problemi di acidosi..
                  Già e poi è come se il cane si mordesse la coda... Acidosi minore ingestione di sostanza secca quindi siamo daccapo no?
                  Ricordiamoci che le vacche non sono monogastrici.
                  Saluti

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                  • #99
                    beh ma io gli animali li faccio ruminare con la fibra e non con la granulometria della farina
                    Ultima modifica di GiancaMI; 07/09/2008, 18:01. Motivo: ortografia

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                    • non entro in merito alla macinazione più o meno fine dei concentrati; penso che sia più opportuno ricondurre tutto al rapporto tra concentrati e foraggi. ricordandosi di mantenere nella razione almeno il 40% di foraggi. nella produzione dell'unifeed la macinazione dei foraggi non deve essere troppo spinta, in modo da mantenere una certa aliquota di fibra lunga che consente una corretta attività digestiva.

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                      • Certo...ma la domanda non era rapporto concentrati/foraggi ma la granulometria! Ok unifeed con taglio non troppo corto...
                        Durante caldo dare foraggi ottima qualità, appetibili e star attenti col dare troppo concentrati (col caldo le vacche mangerebberio solo quelli!). Durante estate mi capita spesso di trovarmi di fronte ad animali con mastiti e problemi ai piedi conseguenza di errata razione? Anche a voi...?

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                        • è ovvio! con il caldo oltre al maggior proliferare dei batteri ove c'è umidita, allo stress da caldo(la vacca già a 25 gradi a caldo e sopra i 28 va in crisi). Rapporto concentrati foraggi? deve essere perfetto perchè se si scende troppo con i concentrati si arriverà quasi ad avere gli stessi problemi che con l'eccesso. Le vacche con il caldo mangiano meno e potrebbero andare sottotono diventando così più indifese verso acciacchi etc...
                          i problemi alle mastiti e i piedi sono causati sia dall'alimentazione che da problemi ambientali(ricordiamoci che ci sono pure animali programmati geneticamente ad autodifendersi nei limiti del possibile da questi fattori). Nel cercare la causa di questi problemi come nel cercare la causa dell'infertilità io darei una bell'occhiata alla qualità degli insilati e al rapporto di energia e grassi in razione soprattutto per la fertilità estiva

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                          • Ed anche eventuali sostanze antinutrizionali presenti, antifermentativi e non dimentichiamo la nostra odiata aflatossina!!!!

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                            • Originalmente inviato da Teo81 Visualizza messaggio
                              i problemi alle mastiti e i piedi sono causati sia dall'alimentazione che da problemi ambientali(ricordiamoci che ci sono pure animali programmati geneticamente ad autodifendersi nei limiti del possibile da questi fattori). Nel cercare la causa di questi problemi come nel cercare la causa dell'infertilità io darei una bell'occhiata alla qualità degli insilati e al rapporto di energia e grassi in razione soprattutto per la fertilità estiva
                              Concordo e sottolineo! Per risolvere i problemi è necessario dare uno sguardo all'insieme e non solo ad un solo fattore (cosa che fanno spesso i cosidetti "rivenditori di sacchetti")

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                              • Dalla recente fiera di Saluzzo (CN) questo dispositivo da applicare al sollevatore frontale quando si pressa in trincea... Qualcuno di voi lo conosce o l' ha vista all' opera?




                                Thanks to ImageShack for Free Image Hosting
                                Ceppi c'è!

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                                • ecco un video che qualche tempo fa ho trovato

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                                  • ciao a tutti
                                    mi incuriosisce molto il discorso inerente alla lunghezza del taglio del silomais, e mi sorgono dei dubbi ora spiegho........
                                    Dato che il silomais è l'alimento principale in una razione unifeed quanto è importante la lunghezza di taglio?
                                    grazie

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                                    • Ciao, dalle mie parti hanno cominciato a fare insilati di prato polifita essiccato al 90% come sostituzione dei balloni di fieno.Voi che ne pensate?È conveniente?Ecome alimento com' è?

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                                      • Originalmente inviato da Fiat Winner Visualizza messaggio
                                        Ciao, dalle mie parti hanno cominciato a fare insilati di prato polifita essiccato al 90% come sostituzione dei balloni di fieno.Voi che ne pensate?È conveniente?Ecome alimento com' è?
                                        L'insilato si conserva per l'abbassamento del PH a seguito di fermentazioni,che non possono avvenire in un prodotto essiccato.
                                        Cosa volevi intendere?
                                        Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                                        • Si questo lo so, ma un azienda delle mie parti al posto di imballare il primo taglio lo ha insilato, per risparmiare su spaghi e reti.L' insilato in trincea non fermenta ma matura come farebbero i balloni in capannone, e il risultato ho sentito dire che è molto buono.

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                                          • Originalmente inviato da Fiat Winner Visualizza messaggio
                                            Ciao, dalle mie parti hanno cominciato a fare insilati di prato polifita essiccato al 90% come sostituzione dei balloni di fieno.Voi che ne pensate?È conveniente?Ecome alimento com' è?
                                            Di solito è chi riporta pratiche diverse dall'ordinario a doverle perlomeno illustrare,"insilato" dove,con quale cantiere di raccolta?

                                            Originalmente inviato da Fiat Winner Visualizza messaggio
                                            Si questo lo so, ma un azienda delle mie parti al posto di imballare il primo taglio lo ha insilato, per risparmiare su spaghi e reti.L' insilato in trincea non fermenta ma matura come farebbero i balloni in capannone, e il risultato ho sentito dire che è molto buono.
                                            Insilare il primo taglio è una pratica diffusa,ma il prodotto è solo appassito,con un umidità ottimale per un poifita intorno al 50%.
                                            Non lo si fà certamente per risparmiare spaghi e reti.
                                            Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                                            • ....anche per la facilita di utilizzazione, ad esempio per fare l' unifeed basta desilarlo come un normale insilato. Al' agricoltore non importa che fermenti ma solo che si conservi e faccia il "boio" cioè la maturazione tipica del fieno essiccato.

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                                              • Originalmente inviato da Fiat Winner Visualizza messaggio
                                                ....anche per la facilita di utilizzazione, ad esempio per fare l' unifeed basta desilarlo come un normale insilato. Al' agricoltore non importa che fermenti ma solo che si conservi e faccia il "boio" cioè la maturazione tipica del fieno essiccato.
                                                Che fermenti è una necessità per permettere la conservazione,tutte le altre considerazioni non dovrebbero essere trattate così banalmente.
                                                Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                                                • Anche il fieno essiccato al 90% fermenta, meno rispetto ad un fieno appassito e comunque si riesce a conservare. Io non ne so molto su questa pratica volevo solo sentire se qualcuno ne avesse sentito parlare o che la applicasse.

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                                                  • Anche il fieno essiccato al 90% fermenta, .[/quote]Un fieno essiccato in campo non arriva al 90%di S.S.

                                                    Originalmente inviato da Fiat Winner Visualizza messaggio
                                                    meno rispetto ad un fieno appassito e comunque si riesce a conservare..
                                                    In quel caso pero la conservazione è permessa dal basso valore di umidità e non dall'esito delle fermentazioni che devono essere limitate.


                                                    Originalmente inviato da Fiat Winner Visualizza messaggio
                                                    Io non ne so molto su questa pratica volevo solo sentire se qualcuno ne avesse sentito parlare o che la applicasse.
                                                    Se sei tu che la riporti, descrivi almeno come viene eseguita,partendo dal cantiere di raccolta.
                                                    Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                                                    • Può darsi che la % di s.s sia inferiore al 90. la procedura dovrebbe essere la stessa per l' insilato passito.Si essicca il fieno in campo fino a quando si ritiene ideale da imballare, ma si entra in campo con la trincia con barra da foraggio, la modalità di pressatura è la stessa per l' insilato passito ed infine si copre con il film di plastica.
                                                      È come conservarlo in capannone solo che si risparmia spazio nel fienile.

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                                                      • Originalmente inviato da Fiat Winner Visualizza messaggio
                                                        Può darsi che la % di s.s sia inferiore al 90. la procedura dovrebbe essere la stessa per l' insilato passito.Si essicca il fieno in campo fino a quando si ritiene ideale da imballare, ma si entra in campo con la trincia con barra da foraggio, la modalità di pressatura è la stessa per l' insilato passito ed infine si copre con il film di plastica.
                                                        È come conservarlo in capannone solo che si risparmia spazio nel fienile.
                                                        Se lo mettono in trincea è solo perchè ancora con umidità elevata(anche se a te può essere sembrato secco),oltretutto trinciare un fieno secco significherebbe perderne una gran parte in atmosfera.
                                                        Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                                                          Magari se vuoi più informazioni chiedi a qualcun altro e se hai novità mi riferisci.

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                                                          • Non vorrei essere nei panni di chi sta nella trincea a calcare quel fieno...
                                                            come fa a calcare una sostanza secca come dici tu?
                                                            Questa trincea è stata aperta? com'è il prodotto?
                                                            secondo me ci sarà un sacco di scarto.....

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                                                            • Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggio
                                                              Se lo mettono in trincea è solo perchè ancora con umidità elevata(anche se a te può essere sembrato secco),oltretutto trinciare un fieno secco significherebbe perderne una gran parte in atmosfera.
                                                              ciao a tutti l'unica cosa che mi viene in mente di questo modo di fare fieno è caricare le andane con l'autocaricante e invece di metterlo in cascina e pestarlo coi piedi come una volta pestarlo con il trattore ma senza trimciarlo(??)

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