Salve afro,
utilizzo la presente discussione per rispondere alle domande postate in altra discussione (dove l'argomento sarebbe O.T.).
Premesso che non sono un esperto in materia (nonostante la forte passione in materia di anatomia e fisiologia, ma anche e soprattutto di etologia):
1° quindici animali su due ettari di pascolo... non sono troppi? (oppure si tratta di pascolo seminato?);
2° concentrati?... quale tipologia & con quale finalità? Io mi sono sempre limitato all'avena (una sessola/giorno) ma solo per le asine in pre-parto e fino ai primi 3-4 mesi di lattazione (in funzione dello stato corporeo dell'animale).
3° confermo che la sulla è una foraggera con ottima resistenza alla siccità, io l'ho sconsigliata perché le leguminose accentuano il rischio di coliche negli equidi. Ovviamente, però, è solo una questione di quantità (basta ridurre il loro apporto nella razione alimentare), Per esempio: nel miscuglio del fieno da seminare metto il loietto (non oltre il 5%), inoltre, il pascolo è caratterizzato da graminacee ma con una buona percentuale di trifoglio spontaneo. Quindi, il mio non vuole essere un "no! assoluto"... ma moderato.
Ad ogni modo, quale futuro medico veterinario, sarai a tu a spiegarmi cosa & come fare
Saluti
utilizzo la presente discussione per rispondere alle domande postate in altra discussione (dove l'argomento sarebbe O.T.).
Premesso che non sono un esperto in materia (nonostante la forte passione in materia di anatomia e fisiologia, ma anche e soprattutto di etologia):
1° quindici animali su due ettari di pascolo... non sono troppi? (oppure si tratta di pascolo seminato?);
2° concentrati?... quale tipologia & con quale finalità? Io mi sono sempre limitato all'avena (una sessola/giorno) ma solo per le asine in pre-parto e fino ai primi 3-4 mesi di lattazione (in funzione dello stato corporeo dell'animale).
3° confermo che la sulla è una foraggera con ottima resistenza alla siccità, io l'ho sconsigliata perché le leguminose accentuano il rischio di coliche negli equidi. Ovviamente, però, è solo una questione di quantità (basta ridurre il loro apporto nella razione alimentare), Per esempio: nel miscuglio del fieno da seminare metto il loietto (non oltre il 5%), inoltre, il pascolo è caratterizzato da graminacee ma con una buona percentuale di trifoglio spontaneo. Quindi, il mio non vuole essere un "no! assoluto"... ma moderato.
Ad ogni modo, quale futuro medico veterinario, sarai a tu a spiegarmi cosa & come fare

Saluti
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