ok è quello che penso io, perchè possiamo parlare per ore per confrontarci ma non dimentichiamo dhe ogni situazione è differente dall'altra e sarà comunque sempre un giudice a decidere. grazie e buona giornata
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Corte comune
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Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggioLe situazioni potranno anche essere differenti, ma le regole sono sempre le stesse.
non so se è ancora attiva la discussione visto che l'ultimo messaggio risale al 2012.
Anche io ho un problema con una corte "che esiste almeno dal 1824".
Posso raccontarvi?
saluti
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Originalmente inviato da arcano75 Visualizza messaggioEhy salve
non so se è ancora attiva la discussione visto che l'ultimo messaggio risale al 2012.
Anche io ho un problema con una corte "che esiste almeno dal 1824".
Posso raccontarvi?
salutiOgnuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da Potionkhinson Visualizza messaggioOk! Perfetto!
Appurato che si tratta di corte comune, come ti ha già detto il Geometra, non è di proprietà di nessuno.
La corte comune è a "servizio" dei mappali e degli enti urbani indicati.
Saluti
Grazie. Saluti
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Originalmente inviato da falcone1944 Visualizza messaggioMi allaccio a questo post del passato per chiedere cortesemente in merito a quanto sopra affermato se in effetti la "Corte comune ai mappali x,y, z", che non figura agli atti di trasferimento, di acquisto per qualsivoglia motivo è "di nessuno o è di tutti"?
Grazie. Saluti
Saluti.
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Una domanda un po' tecnica..
Un fabbricato viene diviso nei primi del '900, in due porzioni. La vecchia aia viene "mantenuta comune".
Ossia era di proprietà del proprietario preesistente e diviene comproprietà di entrambi gli eredi che acquisiscono i due lotti generatisi dalla divisione attuata.
Questo per quanto attiene i titoli.
Catastalmente tale corte comune viene censita invece come "Accesorio comune ad ente rurale ed urbano" e nel dettaglio "Comune ai numeri 111,222,333 e ad enti urbani del foglio 4"
Il riferimento non è quindi a Tizio e Caio, gli eredi, bensì a fondi, e non è posto in termini di proprietà, bensì di "diritto di accesso"
Questo solo a catasto, perché il titolo specifica ovviemente chi sono i neo proprietarii (Tizio e Caio)
Ora, in seguito a vendita Tizio intende vendere la propria quota di corte comune a Caio.
Lo Studio Notarile avanza dubbi non tanto in merito alla possibilità di indicare nell'atto di compravendita la cessione di quote e di diritti, bensì in merito alla modalità di realizzazione della variazione catastale.
Mi si dice che, anche a seguito dell'atto notarile non sarebbe possibile variare lo stato catastale della particella corrispondente alla corte comune (chiamiamola 555) da "accessorio comune ai mapp ..." a fondo di proprietà esclusiva di Caio, poiché tale particella non appartiene, catastalmente, né a Tizio né a Caio......
Ora, credo che il notaio dica il giusto, ma anche si sbagli.
Perché è vero che una corte comune, in assenza di titoli che ne determinino la proprietà debba intendersi accessorio a cui più enti urbani hanno diritto (tipicamente gli enti preesistenti alla corte e quelli edificati successivamente), ma nel caso in questione la proprietà è nota, essendo risaliti all'atto di divisione in cui da un unico proprietario della corte si è passati a due comproprietarii del medesimo fondo.
Quindi a mio avviso i proprietarii sono noti (i titoli sono certi e la catena dei passaggi di proprietà successivi è nota e continua), e il problema è "solo" in termini catastali, in quanto si è deciso in passato di censire tale particella come "comune a fondi" e non come comproprietà di Tizio e Caio (persone...gli eredi insomma).
Il perché di tale scelta nella modalità attuata durante il censimento catastale mi è ignoto, ma mi sembra improbabile che tale cessione non possa essere recepita catastalmente a seguito della stipula dell'atto notarile..
A me pare un caso che dovrebbe avere una certa ricorrenza.. non sarò certo il primo... quindi chiedo se qualcuno ha già affrontato la problematica o sa fornire gentilmente indicazioni..
Grazie
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buongiorno, premetto che non sono nè tecnico nè notaio, ma soltanto una persona che si è documentata tanto per una questione personale di diritti su una corte comune.
Innanzi tutto bisogna fare le ricerche storiche al catasto per verificare quando e come è stata costituita la corte comune in questione. Se è nata prima la corte e fu accatastata come accessorio comune non si poteva nè acquistare, nè vendere, nè usucapire. Forse ha commesso un errore il notaio che ha redatto il rogito indicando che la corte era di proprietà esclusiva di Tizio e di Caio.
Comunque il catasto al giorno d'oggi non ha alcun valore legale, quello che conta sono i titoli di proprietà trascritti alla Conservatoria dei Registri Immobiliari.
Per variare i dati al Catasto occorre far vedere un titolo legale di proprietà esclusiva della corte comune.
Pertanto se Tizio e Caio sono proprietari esclusivi della corte comune e possono dimostrarlo con un titolo legale trascritto alla Conservatoria , non ci sono problemi, si recano al Catasto e fanno fare la variazione della Corte da accessorio comune a Particella in comproprietà.Ultima modifica di effegi; 23/05/2016, 16:37.
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salve mi intrometto...
sono proprietario del 50% dei fabbricati all'interno di un cortile comune, ora mi accingo ad acquistare il resto... la corte al catasto risulta come corte comune ai numeri..... ecc ecc, poi vedo un (partita 2)....
in sostanza vorrei capire cosa succede nel momento in qui divento proprietario di tutto, credo il cortile non sia di nessuno ora e continui a non esserlo anche dopo, ma non ne sono sicuro, domanda,,, posso poi recintare??? posso evitare ad altri di passare?? se non mio posso in qualche modo acquisire il diritto alla proprietà? grazie...
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E' lo stesso cortile di cui in passato avevi scritto esistesse anche una servitù di passaggio per un terzo?Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da boiamondo Visualizza messaggiosalve mi intrometto...
sono proprietario del 50% dei fabbricati all'interno di un cortile comune, ora mi accingo ad acquistare il resto... la corte al catasto risulta come corte comune ai numeri..... ecc ecc, poi vedo un (partita 2)....
in sostanza vorrei capire cosa succede nel momento in qui divento proprietario di tutto, credo il cortile non sia di nessuno ora e continui a non esserlo anche dopo, ma non ne sono sicuro, domanda,,, posso poi recintare??? posso evitare ad altri di passare?? se non mio posso in qualche modo acquisire il diritto alla proprietà? grazie...
Per le parti che non hanno un proprietario puoi in sede di rogito inserirle nella vendita,cosi vengono registrate a tuo favore,anche se con riserva decennale.
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Originalmente inviato da boiamondo Visualizza messaggioquindi dico al notaio di inserire il cortile comune mappale N°,,,, nella vendita e dopo dieci anni se nessuno protesta è di fatto mio??? e il catasto??? le tasse ???
grazie..
Per le tasse,regolari come una vendita ordinaria.
La riserva,perchè il codice prevede anni dieci per poter pretendere il diritto di proprietà ( che non esiste!) da parte di chi lo fosse.
Di fatto è tuo dal momento che il rogito è registrato.
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Sono in attesa della sentenza della mia causa sui diritti in una corte comune censita in catasto come accessorio comune alla partita speciale 2.
Dopo aver studiato tanto sulla questione mi permetto di dire che le corti comuni accatastate alla partita speciale due non hanno proprietari, non si possono nè vendere, nè acquistare , nessuno ci paga le tasse sopra, nessun notaio può redigere un rogito di acquisto di proprietà di queste corti.
Diversa è la particella in comproprietà . Ma la corte censita accessorio comune alla partita speciale 2 non si può neanche usucapire.
Se trovate un notaio che fa il rogito meglio per voi...
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Era la risposta che temevo....cioè in realtà uno anche se compara tutto alla fine non avrà mai possesso sulla Corte....Non capisco questa cosa.... e le recinzioni, i cancelli, le aie, pozzi ? Nelle aree comuni non appartengono a nessuno ? E difronte alle manutenzioni in ufficio tecnico come ci si presenta ???? Esempio voglio creare un area in cemento se non mi appartiene non posso....
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Originalmente inviato da boiamondo Visualizza messaggioEra la risposta che temevo....cioè in realtà uno anche se compara tutto alla fine non avrà mai possesso sulla Corte....
Originalmente inviato da boiamondo Visualizza messaggioNon capisco questa cosa.... e le recinzioni, i cancelli, le aie, pozzi ? Nelle aree comuni non appartengono a nessuno ? E difronte alle manutenzioni in ufficio tecnico come ci si presenta ???? Esempio voglio creare un area in cemento se non mi appartiene non posso....
dici voler acquistare,ma non hai ancora chiesto consulenza ad un tecnico competente?Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da effegi Visualizza messaggioSono in attesa della sentenza della mia causa sui diritti in una corte comune censita in catasto come accessorio comune alla partita speciale 2.
Dopo aver studiato tanto sulla questione mi permetto di dire che le corti comuni accatastate alla partita speciale due non hanno proprietari, non si possono nè vendere, nè acquistare , nessuno ci paga le tasse sopra, nessun notaio può redigere un rogito di acquisto di proprietà di queste corti.
Diversa è la particella in comproprietà . Ma la corte censita accessorio comune alla partita speciale 2 non si può neanche usucapire.
Se trovate un notaio che fa il rogito meglio per voi...
Vero è che le corti censite come accessori comune nn hanno "proprietari", ma certamente hanno enti (urbani o meno, tipicamente altre particelle catastali) che godono di diritti sulla corte.
Immaginando il caso più semplice in cui siano solo due enti ad avere tali diritti (esemplificando, la part. 234 e la part. 235 godono di diritto di accesso alla corte 665) in sede di stipula dell'atto notarile è sufficiente che i proprietarii di una delle due particelle cedano tutti i diritti all'altra parte.
Non viene insomma venduta la corte ma i diritti su di essa.
Cosicché la parte beneficiaria si troverà, pur non proprietaria, a godere di tutti i diritti sulla cort (compreso lo ius excludendi).
Un'aggiornamento dei pubblici registri immobiliari che sancisca l'avvenuta cessione dei diritti rendendola opponibile a terzi è ovviamente opportuno, ma verrà effettuato in automatico mediante la trascrizione dell'atto notarile.
Quanto alla voltura, non avverrà in automatico, ma potrà essere effettuato (sempre che sia utile) un aggiornamento catastale anche successivo, proprio allegando copia dell'atto notarile.
Non ci sarà un "proprietario", ma la corte risulterà a quel punto assegnata all'unica delle due particelle che prima vantavano diritti su di essa.
Chi ha la proprietà della particella in questione di fatto possiede anche tutti i diritti sulla corte.
Mera opinione personale, sempre da verificare col notaio scelto, possibilmente esperto.... cosa non automatica.....
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Originalmente inviato da boiamondo Visualizza messaggioEra la risposta che temevo....cioè in realtà uno anche se compara tutto alla fine non avrà mai possesso sulla Corte....Non capisco questa cosa.... e le recinzioni, i cancelli, le aie, pozzi ? Nelle aree comuni non appartengono a nessuno ? E difronte alle manutenzioni in ufficio tecnico come ci si presenta ???? Esempio voglio creare un area in cemento se non mi appartiene non posso....
Nel momento che diventi l'unico proprietario,chi è che può pretendere un diritto su questa area comune,oltre a te?
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Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggioSe non è acquisibile la proprietà,lo è il diritto di usufruirne,che passa insieme con il bene ceduto da un soggetto ad un'altro.
Nel momento che diventi l'unico proprietario,chi è che può pretendere un diritto su questa area comune,oltre a te?
capisco... infatti credo problemi non ce ne siano, solo non capisco come si fa a concepire qualcora senza proprietà, cioè, le strade sono di tutti ma hanno una proprietà, i marciapiedi le piazze... non è che le corti comuni sono del comune???? se voglio chiedere un permesso per una qualsiasi opera, anche solo la recinzione e ammesso che si possa fare, chi firma un eventuale dia??? e se le corti comuni confinano con strade, o terreni.... questi che diritti hanno ??? uno su un campo confinante fa una casa e poi diventa pure utilizzatore della corte. no??
non esiste un modo per fare un passaggio da corte comune a corte privata??
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Originalmente inviato da boiamondo Visualizza messaggio, solo non capisco come si fa a concepire qualcora senza proprietà.....Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da boiamondo Visualizza messaggiointanto ringrazio tutti......
capisco... infatti credo problemi non ce ne siano, solo non capisco come si fa a concepire qualcosa senza proprietà, cioè, le strade sono di tutti ma hanno una proprietà, i marciapiedi le piazze... non è che le corti comuni sono del comune???? se voglio chiedere un permesso per una qualsiasi opera, anche solo la recinzione e ammesso che si possa fare, chi firma un eventuale dia??? e se le corti comuni confinano con strade, o terreni.... questi che diritti hanno ??? uno su un campo confinante fa una casa e poi diventa pure utilizzatore della corte. no??
non esiste un modo per fare un passaggio da corte comune a corte privata??
"la proprietà è un furto!"
I terreni sono di proprietà dello stato,per il cittadino vale il possesso,che da diritto all'uso o al godimento di un bene.
Il concetto di proprietà,non è esattamente quello che si pensa di essere,si è proprietari,ai fini fiscali,perchè si può trasferire un bene,ma non si è il dominus assoluto!
La corte è uno spazio asservito ad un fabbricato,quando è comune,vuol dire che più soggetti ne possono usufruire.
Le cose comune,non possono essere usate ( in esclusiva ) da un solo individuo,mentre il rapporto giuridico cambia quando i diritti di più soggetti vengono riuniti in uno solo.
Per le recinsioni,basta chiedere all'ente preposto ad autorizzare.
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Originalmente inviato da effegi Visualizza messaggioSono in attesa della sentenza della mia causa sui diritti in una corte comune censita in catasto come accessorio comune alla partita speciale 2.
Dopo aver studiato tanto sulla questione mi permetto di dire che le corti comuni accatastate alla partita speciale due non hanno proprietari, non si possono nè vendere, nè acquistare , nessuno ci paga le tasse sopra, nessun notaio può redigere un rogito di acquisto di proprietà di queste corti.
Diversa è la particella in comproprietà . Ma la corte censita accessorio comune alla partita speciale 2 non si può neanche usucapire.
Se trovate un notaio che fa il rogito meglio per voi...
Grazie
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Salve, sono nuova del forum. Ho un problema con i diritti nella corte comune in cui abito e vorrei un vostro parere. La mia corte è divisa in 3 particelle. La mia casa confina con una di queste. Dopo 5 anni che ci abito il mio vicino mi scrive una lettera chisedendo spiegazione su come mai non parcheggio la mia auto dentro il mio cancello ma nella corte davanti al mio cancello, sostenendo che io ho solo il diritto di transito. NOi siamo caduti dalle nuvole perché quando si acquistò 15 anni fa la casa i vecchi proprietari ci dissero che la corte era a comune e pure un pozzo e un forno che ne fanno parte. Abbiamo recuperto il rogito e purtroppo c'è solo scritto che la casa confina con corte a comune e neppure del forno e del pozzo...all'epoca eravamo appena ventenni e non abbiamo controllato. Dalla visura catastale risulta che la particella in questione hanno diritto le altre 6 abitazioni (tranne la mia) e enti urbani. Abbiamo fatto indagine al catasto fabbricati prendendo il censimento del 1943 e sulla particella ci sono riportate tutte le case della corte (compresa la mia) tranne le 6 che sono nella visura cat. terreni. Mi hanno detto che all'epoca la mia casa era già casa e è riportata nel catasto fabbricati mentre le altre 6 sono riportate nell'altro perché all'epoca erano capanne e poi sono state ristrutturate e diventate abitazioni. 3 di loro che sono gli ultimi che hanno comprato però il diritto lo hanno scritto nel rogito gli altri tra cui il mio vicino non so. A questo punto non so quale catasto devo considerare. Ho diritto di comunanza (spero si chiami cosi) oppure no? Aspetto un vostro parere.Grazie
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Salve allora vi spiego il mio caso.
abito in una casa dove davanti casa mia ho una corte comune insieme alla mia vicina di casa. Nelle carte catasto risulta scritto DIRITTO ALLA CORTE COMUNE. Poco tempo fa ho trovato una carta dove è stato riportato che la mia vicina ha il passaggio agrario in quanto essa ha un fabbricato rurale ma non abita qui. Lei ha messo un cancelletto chiudendo parte della corte comune ma ad oggi lo fatto togliere e si è fatta una piattaforma in cemento abusiva per parcheggiare l auto, pretende di parcheggiare ma di sistemare la mura che sta cedendo non gli interessa. Al momento lei quando arriva pretende che logicamente il passaggio sia libero come dovrebbe essere per parcheggiare l auto e poi se ne va via. Io non parcheggio l auto perché ho il mio posto auto ma mia figlia per uscire dalla porta di casa deve stare attenta alla sua macchina e alla manovre. Le ho spiegato più volte con delle carte del catasto che ha diritto alla corte sia davanti che dietro ma lei non usufruisce mai del dietro per dispetto nei miei confronti. Cosa devo fare ?
nelle mappe catastali la vicina risulta senza numero catasto ma nella corte comune è presente il suo numero però.
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premesso che il messaggio è un pò confuso.... di principio la corte comune, è comune, punto e basta, e quindi qualsiasi tipo di tutilizzo privato non è corretto. la corte dovrebbe essere libera e destinata al solo servizio dei fabbricati, quindi per assurdo anche solo il parcheggiare l'auto non sarebbe consentito. poi aggiungerei che le mappe catastali hanno valore relativo, per conoscere i reali diritti fa fede il rogito indi la conservatoria.
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