Ho un NH TNF 90 del 2000. Ha circa 1000 ore. Funziona più che bene ma a freddo d'inverno non ne sa di partire. Controllo batteria e vedo che monta una piccola 100 Ah. Ho un Ford 4110 con una 180 Ah e un cingolato Fiat 605 con 180 Ah. Mi chiedo come mai una macchina di questo tipo e costo monti solo una batteria così piccola
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Batterie
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Originalmente inviato da Ale83hai controllato il livello dell'elettrolito? Comunque spesso montano batterie piccole come dice benny, per spazio..e per risparmiare..
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Ciao a Tutti - a riguardo , il fatto che mettano delle batterie ai liminti della possibilità di far girare il motorino è vero , di conseguenza gli elettrodi sono sottoposti a scrolloni non indifferenti , specialmente quando la temperatura e fredda . Sarebbe buona abitudine , prima di fare aviamento ,( che è il carico più grosso che subisce ) di accendere le luci per fare muovere gli elettroni qualche secondo prima (10-15sec) in modo da non prendere la botta tutta insieme .
Comunque la vita media di una batteria è dai 4 ai 5 anni , poi va a seconda del modo che si usa , e anche da batteria a batteria , perchè quando si sostituisce si cerca sempre di spender meno , ma -chi - spende + spende .
Ciao GIANCARLO
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- Mi è venuto in mente un particolare . Il mio Bonetti , mi faceva girare le p. per fare aviamento , sostituisco la batteria ed il problema rimane . Dopo aver smontato motorino di aviamento e controllato il tutto , era solo la treccia di massa tra telaio e motore troppo piccola e si era cotta con i tre anni di aviamento ed aveva poca conducibilità . Sostituita quella , montato la vecchia batteria , funziona ancora adesso come un orologio a pendolo .
ciao GIANCARLO
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Originalmente inviato da p.berniCiao a tutti,
Posso far partire un trattore con impianto a 24 volt e batterie scariche, usando due trattori da 12 volt collegandoli a diversa batteria (il 24 volt ha due batterie da 12 in serie)???
Qualche trucco particolare?
Grazie
Paolo
Si ogni trattore per ogni batteria del 24 rispettando le singole polarità,è anche possibile che ne basti uno solo(12 su12).
Sempre che le batterie del 24 siano solo scariche e non esaurite,
nel caso siano troppo scariche può essere necessario o aspettare che si ricarichino o isolarle.Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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mmmhhh,
Le vecchie batterie sono da 60Ampere, una porta 6 volt, l'altra 7,5.
Ho provato a sostituirne una sola, per poco si accendeva il trattore, ma è pure un po' ingolfato ed è un vecchio 4 cilindri, insomma non ce l'ha fatta.
Per paura di perdere anche la batteria buona ho lasciato perdere appena ho visto un abbassamento della carica. Ho comperato una caricabatterie su ebay, ma è arrivato rotto e non mi va di aspettare il tempo che me lo sostituiscono.
Pensavo di essere tranquillo utilizzando le due batterie dei trattori da 12 volt lasciandole collegate ai trattori in moto, userei i cavi che si usano per le autovetture.
GRAZIE
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io di solito porto vicino al trattore senza batteria le batterie buone, e ho dei cavi che saranno 12-14 mm di diametro che non si scaldano mai, a differenza di quelli del supermercato che dopo 30 secondi non riesci a tenerli in mano tanto scottano. Eviterei di mettere una batteria buona in serie con una non buona, perchè essendo a circa la metà dei volt nominali si combina poco a parte lo scaricare quella buona. Per eperienza dico che se il trattore che tira è di dimensioni maggiori( abbastanza maggiori) di quello da tirare anche i cingoli vanno in moto a trazione..Però se è a precamera ne devi fare di strada prima che parta..
Dipende se si possono caricare le batterie, se sono molto scariche e rimaste scariche molto a lungo può partire il processo di solfatazione (o solvatazione non so) e allora anche se si caricano non durano o non danno corrente perchè uno o più elementi sono partiti, e potrebbe essere così, 2 volt a elemento, dovrebbero essere 12 volt, se sono 6 0 7 potrebbe non essere solo scarica ma che qualche elemento sia ko. Anche perchè normalmente dovrebbero stare sui 12.6 circa e se scende sotto a 12 già potrebe non partire il motore
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Allora il fiat che ha le batteria scariche è un Fiat 315, 4 cilindri 33 cv.
Il problema principale è che soffro di solitudine e dificilmente ho qualcuno che mi aiuta per cui il traino è escluso.
Non ho cognizioni di elettrotecnica, ma i cavi porterebbero ognuno 12 volt, non credo che gli ampere siano poi così tanti tale da rendere pericolosa l'operazione.
Certo non vorrei rischiare di fermare anche gli altri due mezzi.
Le batterie misuravano 6 o 7 volt all'inizio, poi le ho montate a motore acceso su altri mezzi e dopo pochi minuti sono tornate a 12 volt abbondanti.
Grazie
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Visto che si va da un fine settimana all'altro vediamo di ciaccolare dicendo anche qualcosa di utile...senza avere la pretesa di essere un esperto vorrei sottolineare alcune cose diciamo prioritarie:
Negli impianti a 12 volt la corrente assorbita dal motorino di avviamento è tanta... ma davvero tanta. Pensate che per fare 1 kWatt al motorino servono un centinaio di Ampere... la sezione dei cavi e soprattutto la bontà dei contatti (se a maggior ragione i cavi sono corti) devono essere buoni e vicino al monoblocco se no non trasmetteremo mai energia e quindi potenza, al motorino di avviamento. Provate a mettere più cavi in parallelo quando con batterie buone il motorino gira poco.. vedrete la differenza.
Quanto sopra per dare ragione a chi consiglia collegamenti corti, con cavi di buona sezione... e aggiungo appunto buoni contatti.
Negli impianti a 24 Volt nominali poi ci sono altri problemi legati al fatto di accoppiare due batterie, una precisazione ovvia: disponendo di una tensione doppia, a parità di corrente, di cavi e di contatti, si può erogare una potenza doppia (mica fessi), se ci mettono due batterie un motivo ci doveva essere... Ritorniamo a noi, se una delle due batterie va a putt... diciamo si guasta, è bene cambiare anche l'altra e soprattutto è da pazzi mettere una batteria carica in serie ad una scarica ( se è danneggiata ormai è irecuperabile ma se era solo scarica le diamo il colpo di grazia) la batteria buona forzerebbe corrente attraverso quella vecchia danneggiandola appunto... sarebbe addirittura meglio usare solo la batteria buona... davvero... e in più l'alternatore non sarebbe in grado di ricaricare le baterie proprio perchè anche se una è buona ha in serie quella scassata... concludo dicendo che gli alternatori soffrono molto il dover caricare batterie a zero o quasi (le dinamo erano limitate ma ormai nemmeno se ne ricordano tutti). Mai far partire un mezzo a spinta se la batteria è scarica e pretendere di fargliela ricaricare tutta.. a volte si brucia l'alternatore, ne sanno qualcosa i turisti che sui loro camper facevano ricaricare la batteria ausiliaria dopo averla scaricata durante la notte...
Concludo.... anche perchè ho scritto un tema.. scusatemi.. dicendo: si, si possono collegare due mezzi con impianto a 12 per aiutare un mezzo con impianto a 24, alcuni mezzi con frizione idrostatica non li accendi... ma occhio!! La massa del mezzo che avrà il polo positivo della sua batteria collegata al 24 del mezzo soccorso sarà a 12 Volt rispetto alla massa dell'altro mezzo e rispetto alla massa del mezzo soccorso... se ci fosse anche solo un filo di ferro a collegare i telai sai che botto...
P.s.
Ricordate: la massa si collega per ultima e si scollega per prima... sempre!
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Perché complicarsi la vita? Come saggiamente dice Babydriver vendono dei "booster" a 12 o 24 V oppure 12/24V che servono esclusivamente a far partire i motori, sono leggeri, portatili e occupano lo spazio di una valigetta da trapano piccolo.
Caricati per qualche ora a casa ti scaricano poi tutto di colpo nelle batterie del mezzo da far partire in modo brutale ed efficace.
Per chiarezza bisogna dividere bene le due cose e non confondere tra caricamento lento di una batteria a casa e far partire motori stanchi a calci (Ampères) nel … volano.
Vi sono anche modelli che fanno le due cose, naturalmente con modalità ed in tempi differenti, non è che avendolo usato come booster ti trovi anche le batterie cariche un attimo dopo, devi caricarle poi lentamente a casa come dice sergiom.
Diffidare di quelli a pochi euro dei brico e dei supermercati ma andare sulle grandi marche, è lo stesso discorso dei cavi d’avviamento.
Molti hanno anche una presa accendisigari per collegarvi una lampada d’ispezione, utilissima se il lavoro si fa di notte e da soli.
Può solo essere pericoloso per le centraline elettroniche dei mezzi più moderni che scariche del genere a volte trasformano in barbecue, ma per i mezzi tradizionali è il non plus ultra.
E non è un grande investimento, basta rinunciare a una cena
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Le tue batterie sono da 60 Ah (si legge ampere ora): è una misura di "durata" e significa che sono in grado di erogare una corrente di 60 ampere per ora.
In relazione a un singolo avviamento, ti interessa la corrente di spunto, ossia la corrente massima che la batteria è in grado di fornire: questa è dell'ordine delle centinaia di ampere.
Collegando due batterie in serie si somma la tensione tra i poli, mentre la corrente è limitata dalla batteria con spunto minore. In pratica se hai due batterie da 12 volt, una con spunto di 300 A e l'altra di 250, in serie otterrai un sistema a 24 V e 250 A.
Per quanto riguarda strani giochi con la saldatrice, sono da evitare anche se uno sa quello che sta facendo.
Se si va a tentativi c'è davvero il rischio, se non la certezza, di farsi male
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Ciao a tutti,
ho finalmente avuto il tempo di ricaricare le vecchie batterie e sembra che la cosa sia andata bene. Ho avuto modo di fare diverse accensioni senza problemi.
Ora però il punto è: E' la dinamo del trattore che non le ha caricate oppure l'uso che ne faccio è talmente breve che non ce la fanno a ricaricarsi?
Per meglio dire: anche solo orientativamente quanto ci mette la dinamo a ricaricare le batterie per compensare l'accensione? Parlo di 30 sec di candelette + 5/6 secondi di motorino per un 4 cilindri da 33 Cv (fiat 315).
Grazie
Paolo
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Salve,
scusate la latitanza ma sono diventato babbo 10 gg fa e anche prima ero presotto dall'evento.
Chiariamo il concetto di capacità della batteria e di corrente di spunto:
gli Ampere-ora dicono la capacità della batteria ovvero se hai 60 Amper-ora puoi dare 6 Ampere per dieci ore o 60 per un ora o 600 per un decimo di ora ovvero sei minuti. Questo però in teoria perchè più corrente prendiamo maggiori sono le perdite. La corrente di spunto invece è la massima corrente che la batteria può erogare: Se abbiamo due batterie da 60 Ampere-ora con corrente di spunto diversa, ad esempio di 200 Ampere una e 250 l'altra avremo che la seconda batteria avrà una potenza di spunto massima del 20% superiore quindi considerate questo parametro in modo corretto.
Sempre per discutere di rischi ricaricandole in modi più o meno audaci si genera non solo idrogeno ma anche ossigeno... è l'elettrolisi dell'acqua, per questo quando sono basse di livello si rimette acqua distillata e non acido diluito, quella che va via è solo l'acqua. Il rischi di esplosione è quindi altissimo perchè in ogni cella creiamo sia il combustibile, l'idrogeno, che il comburente, l'ossigeno e se insistiamo restano dentro la cella. Aprendo il tappo, in ambiente ventilato si disperde la miscela esplosiva e non si rischia troppo.
Per il resto avete già detto tutto, aggiungo che il regolatore di un impianto a 12 Volt forse si arrabbia se gli date 24 volt, non so come sia fatto e nel dubbio non lo farei.
Vi saluto.
Ciao.
Mauro
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Originalmente inviato da p.berni Visualizza messaggioCiao a tutti,
ho finalmente avuto il tempo di ricaricare le vecchie batterie e sembra che la cosa sia andata bene. Ho avuto modo di fare diverse accensioni senza problemi.
Ora però il punto è: E' la dinamo del trattore che non le ha caricate oppure l'uso che ne faccio è talmente breve che non ce la fanno a ricaricarsi?
Paolo
Io investirei in batterie nuove.
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Originalmente inviato da p.berni Visualizza messaggioCiao a tutti,
ho finalmente avuto il tempo di ricaricare le vecchie batterie e sembra che la cosa sia andata bene. Ho avuto modo di fare diverse accensioni senza problemi.
Ora però il punto è: E' la dinamo del trattore che non le ha caricate oppure l'uso che ne faccio è talmente breve che non ce la fanno a ricaricarsi?
Per meglio dire: anche solo orientativamente quanto ci mette la dinamo a ricaricare le batterie per compensare l'accensione? Parlo di 30 sec di candelette + 5/6 secondi di motorino per un 4 cilindri da 33 Cv (fiat 315).
Grazie
Paolo
Nel tuo caso probabilmente la dinamo ha bisogno di una ripassata e le batterie sono da sostituire, infatti se ad ogni accensione vengono tirate fino al limite possono "soffrire" (termine usato dagli elettrauto) non riuscendo più a tenere la carica (elementi interni fusi)
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Ciao p.berni allora...
-Due batterie in serie ai morsetti d'uscita presentano la stessa corrente ma tensione diversa nel tuo caso sono due batteria da 12V 60A allora in serie diventano 24V ma sempre 60A.
-Due batterie in parallelo ai morsetti d'uscita presentano la stessa tensione ma corrente diversa nel tuo cado 12V e 120A capito?
Puoi provare a mettere in parallelo le due batterie ma se sono scariche come hai detto no riuscirai mai a metterlo in moto perchè c'è un calo di tensione enorme!!!Porta due batterie cariche e collegale in serie, + con - e gli altri due poi al motore..vedrai che parte!!Se vuoi provare in parallelo devi collegare + con + e - con -!!!Max187
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Provo ad ampliare leggermente la discussione ponendo questa domanda:
- ma al giorno d'oggi (esclusi motori enormi), non è forse superfluo montare ancora impianto a 24 V, considerando il livello di potenza raggiunto dalle batterie moderne a gel ed anche ai sistemi di iniezione più moderni che in genere mettono subito in moto il motore ? Per fare un'esempio, una AD7 oggi potrebbe andare a 12 V ? Indubbiamente il 24 V si porta con sè un bel pò di problemi tipo:
- maggior posto necessario per le batterie
- ricarica non ottimale fra le due batterie
- difficoltà nell'avere un'altro trattore a 24 V pronto per collegare i cavi al bisogno
- durata delle batterie non maggiore di un impianto a 12 V (diciamo uguale se va bene ...
- caricabatterie più costosi
Cosa ne dite ?
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Originalmente inviato da agrisodi Visualizza messaggioProvo ad ampliare leggermente la discussione ponendo questa domanda:
- ma al giorno d'oggi (esclusi motori enormi), non è forse superfluo montare ancora impianto a 24 V, considerando il livello di potenza raggiunto dalle batterie moderne a gel ed anche ai sistemi di iniezione più moderni che in genere mettono subito in moto il motore ? Per fare un'esempio, una AD7 oggi potrebbe andare a 12 V ? Indubbiamente il 24 V si porta con sè un bel pò di problemi tipo:
- maggior posto necessario per le batterie
- ricarica non ottimale fra le due batterie
- difficoltà nell'avere un'altro trattore a 24 V pronto per collegare i cavi al bisogno
- durata delle batterie non maggiore di un impianto a 12 V (diciamo uguale se va bene ...
- caricabatterie più costosi
Cosa ne dite ?
Non me ne intendo ma forse è per avere impianti più potenti senza aumentare gli Ampère ma i Volt (legge di Ohm docet).
Fate una ricerca in rete, se ne parla molto.
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Dopo anni di tentativi e prove, la mia esperienza mi porta a dire che la marca della batteria è fattore importante ma per nulla decisivo! Vanno infatti valutati altri fattori fondamentali:
- In primo luogo la manutenzione. Se il trattore non è utilizzato in maniera quotidiana, occorre ricaricare periodicamente le batterie aggiungendo, se necessario, acqua distillata: i manuali parlano di solito di 1 volta al mese.
- In secondo luogo vanno considerate le condizioni dell'impianto elettrico: si possono comperare batterie ultracostose e tecnologiche ma se l'impianto disperde oppure se la dinamo/alternatore non caricano il risultato è lo stesso! Quindi occhio a tenerlo sempre in ordine.
- Occorre sempre comperare batterie che garantiscano un elevato spunto di accensione. E' questo a mio parere il vero termine di paragone tra le batterie di marche diverse.
Ciò che dico si basa sulla mia esperienza diretta:
Ho utilizzato per anni sul mio vecchio trattore OM 35/40CL batterie TUDOR 80ah di prima qualità (costo attuale 120 euro). Poi qualche anno fa ho provato a comperare 2 batterie URSUS 80ah (40 euro al brico) e la durata è stata pressochè la stessa. Con ciò non voglio assolutamente dire che le marche di prima fascia siano bidoni...hanno sicuramente qualcosa in più! Tuttavia eseguendo una buona manutenzione, tenendo in efficienza l'impianto elettrico e comperando batterie con adeguato spunto si può a mio parere ottenere un ottimo rapporto costo/qualità.
Riguardo ai prezzi elevati delle batterie, io non credo affatto che possa dipendere dalla scarsità di piombo: ho studiato un pò i dati e ho notato che vi è un'ottimo sistema di riciclaggio delle batterie esauste: questo già basterebbe per abbattere i costi!
Saluti
apozzo
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Originalmente inviato da brac Visualizza messaggiopuo essere che una batteria si sia esaurita dopo soli 4 anni ? ringrazio in anticipo ciaoOgnuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Posso confermare a pieno che, più che la marca della batteria, è lo stato d'uso e manutenzione del trattore sui cui è montata che fa la differenza!
I consigli che posso dare sono i seguenti:
- In inverno smontare la batteria dal trattore e metteterla in luogo asciutto e caldo oppure applicare al trattore uno staccabatteria sempre che questo non sia all'aperto altrimenti converrebbe comunque smontarla;
- Controllare spesso il livello del liquido e, nel caso sia scarso, rabboccare con acqua distillata;
- Tenere in efficienza l'impianto elettrico del trattore;
- Evitare tentativi di avviamento ripetuti quando il trattore non vuole saperne (per es. quando ci sono problemi di avviamento a freddo, problemi al motorino di avviamento ecc. ecc.).
Confermo inoltre, per esperienza diretta, che le batterie TUDOR sono tra le migliori in assoluto.
Saluti
apozzo
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