Originalmente inviato da Brig
E' leggittimo da parte di un proprietario controllare una linea di confine,altrettanto fare un invito al confinate per una eventuale rettifica del confine.
Qua si è proceduto senza l'invito!!
L'unica cosa saliente scritta dal tecnico è che "i cippi rilevati sono validi",ma non si capisce cosa non è regolare?
Come pure dove vuole andare a parare,con un confine che è andato bene per ventisette anni,ed anche precedentemente ( non sappiamo per quanti altri anni ).
La validità degli strumenti,precisione ecc non è di alcuna validita al fine di dimostrare che la linea di confine rilevata sia effettivamente quella che delimita le due proprietà.
(Posto che sulla mappa misuro con lo scalimetro tra un punto A ed un puntp B m 100,con lo strumento "preciso" rilevo sul terreno tra A e B m 99 ,questo dimostra solo che che quella distanza è in realtà 99 m e che la misura in mappa NON E' ATTENDIBILE !! )
Di assoluta attendibilità sono i cippi in pietra presenti sul terreno,ed il possesso del terreno!!!!!!
Allo stato dei fatti si è già instaurato un contenzioso,che spero si possa dirimere pacificamente,ma stando a quel che il tecnico sostiene è inevitabile una querela di parte contro il tecnico stesso,che a parer mio,è la causa dei disguidi e contro il confinante.
Aggiunta
Brig,ipotezziamo che il tecnico abbia lavorato con "scrupolo"e che la linea di confine da lui determinata sia effettivamente quella reale.
Avendo comprato dal tuo vecchio proprietario il terreno che ti ha venduto per cosi come è attualmente,il confinante aveva diritto di proporre una richiesta legale di rivendica della sua proprieta entro dieci anni dal giorno del tuo atto notarile.
art 1159 cc.
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