Salve, ce ne sarebbero cose da raccontare, ma credo qui non convenga... Come si puo pretendere di raccontare qualcosa quando qui esistono persone che solo perchè usano un simulatore credono di essere autisti, persone che su un camion ci so salite raramente e con un semplice giro in campo prova credono di fare la recensione su un camion.. quando io dello stesso camion dopo una giornata intera in assetto operativo non me la sento di sprimere le stesse fesserie...ma che ne sanno ste persone di nottate al gelo tedesco.. senza riscaldamento? Che ne sanno di cosa sia viaggiare in condizioni pietose? Che ne sanno di camion che so delle carrette con le quali si pariva dal cuore della Germania e si scendeva sino in Calabria? Che ne sanno di camion rotti per strada e riparati alla bell'è meglio per rientrare? Che ne sanno coloro che oggi guidano dei camion che a confronto la mia auto è scomoda, dei camion "veri"? Che ne sanno di strade non asfaltate? Chi sono coloro che giudicano un autista di ribaltabili dicendo che loro non sono degni di essere autisti perchè fanno sempre lo stesso lavoro.. Ma io che le tipologie di lavoro sui camion le ho vissute tutte potrei giudicare loro.. ma a farlo escono degli incompetenti ad alzare la voce accusandomi di essere superba e "cattiva".. ma chi non ha vissuto certe cose che ne sa? Che diritto ha di giudicare? Che diritto ha di esprimersi? Il diritto che gli da sto forum.. ma si sa, l'essere umano a dargli il dito... si prende la metà del corpo.. Ahh se certe persone imparassero a tacere, se leggessero cercando di capire che ci sta chi ne sa di sicuro piu di loro... ma per mettersi in mostra cosa non si farebbe... Ed il bello che chi davvero sa qualcosa, da sto forum, per amor loro si è allontanato... Il forum del "mi hanno detto", "ho sentito dire che...", "ho letto su tale rivista che..." e poi chi davvero certe cose potrebbe dirle, tace, perchè sarebbe accusata di protagonismo da gente ignorante e superba davvero.... Come detto nell'altro post.. come si stava bene prima...
già....in effetti mi domando la stessa cosa di chi non ha mai guidato un bel 634N, oppure, proprio per considerare gli Autisti che hanno avuto camion Veri , un fantastico Fiat 18 (bl)!
Se invece si segue il topic alla lettera "storie d'altri tempi" raccontando,senza niente di personale contro nessuno,la cosa funzionerebbe meglio!Solo però se si parte da se stessi e lì si rimane si risolvono parecchi problemi!
Le critiche sia dall'una che dall'altra parte hanno un punto in comune:si presentano male!!
E non mi riferisco solo quando le si leggono,ma in tutti i sensi!
sperando di non essere frainteso e di non uscire fuori argometo, io quando sento i racconti di gente più anziane di me o per lo meno con più esperienza, (anche se non faccio il camionistadi professionevi ricordo che io ho 17 anni di patente C ho portato sempre ribaltabili, 180, 682, 662) rimango sempre affascinato diciamo che sono un gran ascoltatore, ma a patto che non si sminuisca quello che faccio io, perche io o qualcunaltro come me che ha vissuto questa era, che colpa ne abbiamo se una volta i camion non avevano i riscaldamenti, oppure come capitava nelle nostre zone per andare Messina ci impiegavi oltre 4 ore e in certe salite di dovevi sorbire le ire degli automolibisti visto che con il 682 non riuscivi ad andare più veloce di una formica, che colpa ne abbiamo noi se ora i camion sono facili a guidare, e in autostrada puoi anche togliere il piede dall'acceleratore adesso i tempi sono cambiati, ma ripeto mi piace ascolare le varie storie, e penso che dovremmo farlo tutti io dovessi raccontare le storie che sono successe a me ci metto 2 righe poi insieme a mio padre e mio fratello magari la lista si allungha, ma sono cose che credo capiteranno a tutti ( magari rimanere a secco in piena salita col 215 caricato sul lancia non credo che umanamente sia possibile a noi è successo ) comunque ragazzi raccontate raccontate.
dimenticavo una volta mi sono slogato un polso con lo sterzo senza servo del 662 passando su un sasso
A me piace un casino ascoltare le storie del passato raccontate da chi le ha vissute di persona
La settimana scorsa per esempio ero in una logistica dove ci si stava veramente tanto prima di essere scaricati e dovendo aspettare cosi tante ore in un posto dove non c'è niente intorno fai amicizia con i colleghi che sono nella tua stessa situazione e fra loro c'erano 2 autisti sulla 50ina che si sono messi a raccontarmi quando facevano le polpe con i 180 4+4 e andavano a scaricare in posti assurdi,di quando facevano le granaglie a Genova e magari venivano lasciati in attesa 4 o 5 giorni prima di essere caricati ma in fondo erano contenti perchè guadagnavano di piu con le soste che con il viaggio o delle prime volte che andavano a caricare container a Trieste con i primi 142 e c'era la bora a più di 100km e vestiti bardatissimi e con i riscaldamenti al massimo in cabina gelavano
Insomma loro hanno parlato per delle ore e io li ad ascoltare e li vedevi che comunque nonostante fino ad ora abbiano fatto una vita di sacrificio comunque sono orgogliosi e non se ne pentono
Certo ogni tanto fanno apposta a dire e se tornerei indietro farei il prete e cose simili ma per come la penso io se tornano indietro farebbero esattamente le stesse cose
Spero di arrivare anchio fra qualche decina d'anni con quello spirito ma la vedo sempre piu dura per il futuro
Comunque penso sempre che il rispetto deve essere reciproco sia verso i veterani che verso i novellini ma la gente educata lo sa senza bisogno di ricordarlo
sarebbe bello magari farsi raccontare da queste persone cosa raccontavano a loro volta gli autisti ancora più vecchi
( oddio ho detto vecchio a uno a 51 anni )
magari aspettavano 4-5 giorni ma non veniva pagata la sosta.
Ciao a tutti, visto che qualc'uno ha dato del "vecchio" a uno di 51 anni, mi domando come possa inserirsi in storie di altri tempi se non ha l'età ( come la Cinquetti) per raccontarle! Una domanda: con che andavano a spasso i camionisti di altri tempi? La parola Habarth rimembra qual'cosa a qualche "vecchietto"? Dalle mie parti e ai miei tempi, gli autisti non avevano una lira, i loro datori viaggiavano con le Alfa Romeo Giulia o Alfa GT o le 1750, comunque tassativamente Alfa Romeo. Gli autisti invece si dovevano accontentare di vecchie Fiat 600 o anche 5oo, acquistate di terza o quarta mano e da rattoppare ma, essendo camionisti e un po' corsaioli con i camion, ecco che scatta la molla della fantasia e vecchi catorci vengono riesumati e trasformati, grazie ai prodotti della Habarth, in schegge impazzite capaci di tenere testa alle blasonate auto dei loro datori di lavoro. Se qualcuno ha da raccontare qualche episodio in merito lo dica. Tanto per solleticarvi un po', vi posso dire che c'è stato un tizio capace di mettere sotto il cofano di una Fiat 600, il motore della A112 HABARTH 70HP...............
be il motore del 112 abarth è il 982cc oppure 1050cc ad aste bilancieri 3 supporti di banco che alla fin fine è derivato dal 633cc delle vechcie fiat 600,l'attacco sul cambio è lo stesso percui operazione alquanto facile,un po meno tenere a bada i bollori.Gia scaldavano da originali quei macinini.......
So di gente che usando il cambio del 900E furgone han messo il motore del 112 sulle 500.ragazzi che tempi,ci giravan per strada come se nulla fosse!!
Visto che il forum è "storie d'altri tempi", io la butto lì così, tanto per vedere che succede: c'è qualcuno che ha avuto a che fare con i bellissimi ALFA MILLE? Dedicato a chi ha pochi capelli, magari bianchi. L'idea mi è nata leggendo l'ultimo n° di "Auto &Moto Storiche" che dedica sempre un'articolo agli autocarri d'epoca.
Io ebbi modo di avere un paio di clienti lavoravano coi Mille Alfa. Presto vi dirò le mie esperienze da meccanico con questi camion, belli ma che non ballano anzi ballavano Un saluto a tutti
C'era una volta l'Alfa Romeo, prestigiosa casa automobilistica nota per le sue auto sportive, che volle cimentarsi anche con gli autocarri e in particolare il Mille, creato per fare concorrenza al Lancia Esagamma e Fiat 682: non l'avesse mai fatto!! Non sarebbero andati in giro dei bidoni, e già, proprio dei bidoni. Se il Lancia Esagamma era perfetto in tutto tranne che per il motore un po' fiacco e non molto duraturo, il Mille era proprio un macello: più fiacco del Lancia e sempre a pezzi col motore e il cambio. Se le due testate in alluminio dell'Esagamma davano qualche problemino con le piastre portavalvole e le guarnizioni, il Mille ne aveva tre di testate in alluminio che davano solo noie. Una volta me ne è capitato uno che aveva bruciato e sputato via un pezzo di guarnizione della testata posteriore, senza convogliare la compresssione nel circuito dell'acqua, ma soffiando all'esterno in direzione dell'ultimo prigioniero di serraggio, dopo aver tolto tutto ciò che serviva per levare la testata, ho impiegato due giorni solo per sfilarla dato che la fuliggine compressa nello spazio tra prigioniero e testata aveva fatto corpo unico: pali, paletti, leve, sgrippante, acido delle batterie, cannello da taglio ecc, non c'è stato verso di smuoverla. Ad un certo punto, molto scoraggiato e incavolato, ho rimontato il castelletto delle punterie, iniettori, collettori scarico e aspirazione e ho cercato di farlo partire sperando che la compressione e lo scoppio l'avrebbe schiodata ma, pur essendo partito a quatro cilindri, fumo e caos totale in cabina, l'ultima testa si staccava solo nella parte anteriore dal piano del cilindro, schizzi d'olio alle stelle fiammate sotto la testata ma non c'è stato verso di schiodarla. Alla fine mi sono dovuto arrendere e costruire un estrattore molto simile a quello delle teste dell'Esagamma, e già, anche L'Esa non scherzava mica quando i prigionieri delle teste si inchiodavano anzi, tutti i motori con teste in alluminio e serraggi con prigionieri e non bulloni, erano molto soggetti a bloccarsi: vedi le Lancia Appia, Fulvia, Flavia, le Alfa Romeo e una volta o due mi è capitato con i motori della Fiat 128, anzi uno era una 1X9. Comunque, motore e cambio a parte, il Mille era un bel camion a vedersi, rivoluzionario nello stile della cabina. Hanno tutti finito la carriera con il motore e il cambio del Fiat 682: inevitabile!!! Almeno per l'Esagamma c'ha pensato la Fiat a far uscire gli ultimi modelli con i motori del 619, meno belli da sentire in moto, più vibranti, più rumorosi ma almeno andavano.
Almeno per l'Esagamma c'ha pensato la Fiat a far uscire gli ultimi modelli con i motori del 619, meno belli da sentire in moto, più vibranti, più rumorosi ma almeno andavano.
Che vuol dire, Rommel?...Che gli ultimi «Esagamma» sono usciti dalla catena di montaggio con il motore del «619»?
Salve.
Non mi ricordo molto bene,perchè a suo tempo, alcune volte mi è capitato di adoperarlo in cantiere, quando ci si scambia il camion per provarlo, per fare anche un solo scarico, mi sembra di ricordarmi che per cambiare con il riduttore, ci fosse stato un interruttore elettrico, come quelli piani che si trovano ancora nelle abitazioni un pò più vecchie.
Saluti M.R.
Ma che tipo di cambio montava il Mille?
Era interamente meccanico come l' 82, o aveva il preselettore come L'Esagamma?
L'Alfa 1000 costruito nelle due serie montava un cambio ZF tutto sincronizzato a 4 rapporti +il riduttore elettrico a 2 rapp.La prima versione del 1000 fu costruita dal 1958-59 con motore 11050cc e 163cv di potenza,dopo pochi mesi di produzione furono numerose le unità appiedate per rotture al cambio e al motore,tanto che l'Alfa dovette rilanciare il prodotto introducendo la versione A,prodotto fino al 64.I miglioramenti si notarono al cambio differenziali e semiassi,mentre il motore portato a 174 cv rimase quasi immutato come affidabilità.Quest'ultima versione inoltre si notava esteticamente dai finestrini posteriori cuccetta di grande volume.Venne poi predisposto per l'allestimento anche a 4 assi 220ql. mantenendo il rimorchiabile di 180ql.Abbastanza diffuso tra i cisternisti e i corrieri.Le sue prestazioni furono deludenti,veloce in autostrada,quando affrontavano le salite fumavano parecchio e dovevano cedere il passo agli "82" e "90".La sua coppia motrice piuttosto scarsa lo penalizzava al traino di rimorchi e tutti quelli che lo usavano si lamentavano perchè tirava meno di un "82" N2,in realtà bisognava tenerlo sempre su di giri.Oltre alle facili rotture anche i consumi erano elevati.Cito anche la versione trasporto auto allestita da Bartoletti per la rete Alfa,il telaio derivato autobus con il motore a sogliola centrale e bella cabina più squadrata era molto diffusa nella versione bicolore bianco e rosso.Diciamo che le versioni autobus ebbero più fortuna,dovendo lavorare in condizioni meno gravose.Le foto le trovate forum "gli autocarri Alfa Romeo.Ricordo un personaggio malefico che ne ha avuti ben 3 ,nel suo frantoio lungo il Marecchia...
Dear Friends,
the picture shows the famous DEMAG Portalkran from 1935 at the Teltowkanal in Berlin after the Second World-War. Look at the four interesting trucks with a load of coal. In front an Austro Fiat 6 D 100 with MAN-engine, then an ex GMC of the Second World-War with a Cabine of an "Einheitsdiesel", third a FIAT 666 N and at least a FAUN Z 150. In my opinion the picture shows a typical situation in Germany after the Second World-war with various trucks and lorries from Europe.
The Oaf does' nt have the triangle towing-trailer on the top of the cab.
It seems with a semitrailer but also in this way it must have had the warning signaler or not in Germany?
In Italy it was obligatory of law.
Hello JUNKER,
well observed. Yes, you are right, no triangle no trailer or semitrailer behind. Therefore another picture with side-view of the Austro-FIAT.
Greetings
Edgar
Thanks, Krupp-Fan!
However in the new photo it seems that also the Einheits cab truck with trailer does'nt have the triangle. Probable for internal use only in the factory ?
Greetings
Paolo
Credo che nel momento in cui la Fiat rilevò la Lancia, sia come produzione di autovetture che di autocarri, avesse ancora degli ordini di Esagamma e ne consegnò le ultime poche decine allestite con il motore e cambio del Fiat 619, forse aveva delle giacenze di telai, cabine, ponti ecc. e magari doveva produrre i motori e ha preferito montarci i fiat. Non so bene le motivazioni di quella decisione ma sta di fatto che gli ultimi Esagamma sono usciti coi motori Fiat. Sulle vetture invece ha continuato per un po' la produzione originale fino a cessare la produzione dei modelli strettamente Lancia per continuare a produrre nuove vetture col marchio Lancia ma interamente copiate dalle Fiat. Comunque, anche le Lancia prodotte dopo l'entrata della Fiat (Fulvia e Flavia), si distinguevano da quelle prodotte prima dell'acquisizione da parte della Fiat nella bulloneria, che aveva stampata sulla testa la scritta fiat. Poi è finita come tutti sappiamo: Fiat, Lancia e Alfa Romeo sono diventate un gruppo unico che costruisce auto meccanicamente uguali con carrozzerie differenti, un po' come la Volkswagen e l'odierna Skoda. Per quanto riguarda il cambio dell'Alfa Mille, avendone avuto sottomano solo uno originale, ricordo che il cambio era molto simile a quello del Fiat 693 con marce sincronizzate e preselettore elettrico per le ridotte, con un interruttore simile a quello della luce di casa posto sulla leva del cambio. Anche questo ha finito la carriera con motore e cambio del 682.
Certo che la Fiat ha salvato più di qualc'uno dal dover buttare il camion e comprarselo nuovo.
Io vi dico questa me l'ha raccontata mio zio che ha fatto per 40 anni il camionista passando per autocarri e autoreni!
Era a bordo di un esagamma, una giornata di sole dopo giorni di pioggia, stava trasportando terra in un cantiere dalle parti del ticino, era il suo ultimo viaggio prima di rientrare a casa..
Retromarcia per scaricare e....una gemellata postreriore affonda (manovra che aveva fatto per tutta la giornata, ma, forse a causa della stanchezza, ha azzardato troppo arretrando fino alla zona fangosa)... Quindi una restava in presa, l'altra slittava a vuoto, le ha provate tutte, ridotte, mica ridotte..Alla fine dopo mezz'ora, il camion sembrava irrecuperabile, stava a km dal paese, aveva a disposizione solo un cavo d'acciaio ma niente ruspe o trattori
Morale: ha attaccato il cavo al distanziale tra le gemellate che slittavano, dall'altra parte un palo in ferro a cui a sua volta ha fissato il cavo, retromarcia e....... a casa!
Io vi dico questa me l'ha raccontata mio zio che ha fatto per 40 anni il camionista passando per autocarri e autoreni!
Era a bordo di un esagamma, una giornata di sole dopo giorni di pioggia, stava trasportando terra in un cantiere dalle parti del ticino, era il suo ultimo viaggio prima di rientrare a casa..
Retromarcia per scaricare e....una gemellata postreriore affonda (manovra che aveva fatto per tutta la giornata, ma, forse a causa della stanchezza, ha azzardato troppo arretrando fino alla zona fangosa)... Quindi una restava in presa, l'altra slittava a vuoto, le ha provate tutte, ridotte, mica ridotte..Alla fine dopo mezz'ora, il camion sembrava irrecuperabile, stava a km dal paese, aveva a disposizione solo un cavo d'acciaio ma niente ruspe o trattori
Morale: ha attaccato il cavo al distanziale tra le gemellate che slittavano, dall'altra parte un palo in ferro a cui a sua volta ha fissato il cavo, retromarcia e....... a casa!
Sembra la scena finale del film "Il Bestione"......
Salve a tutti, vecchie cariatidi abbarbicate ai volanti e giovani leve affamate di chilometri, mettiamo momentaneamente da parte le vecchie storie e godiamoci ste meritate vacanze (per chi ci andrà), poi al ritorno riprenderemo a raccontarci ciò che la mente ci ha riproposto sotto l'ombrellone. Buone ferie a tutti
Oggi, percorrendo l'autosole nel tratto che va dal raccordo anulare di Roma; al casello d'ingresso di Fiano Romano, mi è tornata alla mente la retromarcia più lunga della mia vita. Alcuni anni fa, meglio non dire quanti, sono andato a soccorrere un OM Tigrotto che aveva rotto la cinghia del ventilatore proprio in vista del casello. Con la Fiat 500 di servizio e una manciata di attrezzi con alcune cinghie di varie misure, ho raggiunto il malcapitato: il Tigrotto era del tipo che aveva il bocchettone del radiatore che passava all'interno della cinghia, la fretta era tanta, da più di un'ora stava fermo sulla corsia d'emergenza e ancora bolliva. Il bagno di liquido bollente è stato d'obbligo ma, nonostante la fretta, in poco tempo l'ho rimesso in marcia e, non appena mi sono tolto da sotto il veicolo, l'autista è partito a razzo. Raccolgo le mie cose e mi appresto a raggiungere il casello per uscire e rientrare dalla corsia opposta ma, mi accorgo di non avere con me ne soldi ne patente ne i documenti dell'auto, solo la tuta che indossavo. Cosa fare? Mi è parso di aver passato da poco l'uscita di Settebagni che immette sulla Salaria, quasi quasi me la faccio in retromarcia, altrimenti cosa racconto al casellante? Ma si, lo svincolo deve essere qua vicino. Non ci penso più, apro il tettino e tutti i finestrini, il sole picchiava forte, del resto era Agosto, ingrano la retromarcia e via sulla corsia di emergenza con il motore imballato quando non sopraggiungeva nessuno, e quasi fermandomi non appena c'era un minimo di traffico, occhi spalancati per distinguere qualche probabile auto della polstrada. La puzza dei gas di scarico m'intossicava, il caldo mi sciogliva come neve al sole e sto dannato svincolo che non arrivava mai. Eppure all'andata c'avevo messo n'attimo da Settebagni al casello. Avevo perso di vista il casello e non vedevo lo svincolo, ma che fare? Stavo in ballo e dovevo ballare, mi fumo una sigaretta e riparto in retromarcia. 2 ore, c'ho messo 2 ore di retromarcia, un mare di km, non si arrivava mai, saranno na 20na di km, la 500 era un forno, il motore era arrostito e puzzava di bruciato, pure la stecca dell'olio s'è sfilata un paio di volte. Ma la perseveraza paga, ecco che scorgo lo svincolo di Settebagni, penso tra me e me: finalmente ce l'ho fatta ma, nonostante lo svincolo fosse in vista, quell'ultimo tratto è stato interminabile. Non appena è stato possibile imboccare la rampa che immette sulla Salaria, ho ingranato la prima e tutte le altre a razzo e ho ripreso a respirare. Mezzo serbatoio di benzina se n'è andato e un paio di litri di sudore anche ma avevo raggiunto lo scopo. D'allora, ogni volta che faccio quel tratto di autosole, non posso non ricordare quella retromarcia che è rimasta il mio segreto per molto tempo. A pensarci oggi è roba da matti, anzi da galera ma, è andata fin troppo bene e non l'ho fatto più.
Buona giornata a tutti ora vi racconto una storia dell’altro giorno ma con mezzi di altri tempi e con molta jella , cioè un po’ di giorni fa abbiamo fatto un riempimento e c’era mio padre con la FL10 che caricava ed io e un'altra persona che lavora con noi , con il 170f35 (quello verde che ho postato nell argomento che parlava dei 190 ) e con il 160om26 (anche questo l’ho postato nell argomento che parla del 160 ) .
La sera prima di cominciare riempiamo i camion con del materiale cosi che di mattina appena arriviamo già si può partire .
Di mattina (6.00) arrivo al magazzino , metto in moto il 160om26 e nel frattempo che carica l’aria prendo lo starter per mettere a moto il 170f35 (alla sua prima uscita) e la FL10 (che ha una batteria bucata e grazie alla mia poltroneria di non volerla uscire dal vano batterie e portarla a riparare) , poi porto la FL 10 al posto dove si doveva caricare . Nel frattempo il 160om26 aveva già caricato l’aria e vado a scaricare (6.20) , al ritorno poso il 160om26 e vado a scaricare con il 170f35 , quando ritorno trovo a mio padre e l’altro ragazzo che caricano , quando riparte il 160om26 vado per mettermi sotto con il 170f35 ma nella salita per arrivare dove si carica sento che c’è qualcosa che non va come se mancasse gasolio (però c’era più di mezzo pieno) , nonostante arriva a finire la salita e riprende a funzionare bene . Mentre mio padre carica rifà lo stesso problema come se mancasse gasolio io do un accelerata e il v8 va di nuovo bene , nel frattempo mi arriva una telefonata dall’altro ragazzo che mi dice che si spaventava a scendere nel posto in cui si doveva scaricare (in effetti con il 160om26 veniva un po’ male ad andare nel posto in cui si scaricava perche era una discesa a terra abbastanza ripida con una leggera curva , e da fare in retromarcia , siccome il 160om26 ha la retromarcia che non è molto ridotta non si poteva scendere di freno motore , si doveva scendere con il freno ma se frenavi troppo il camion si alzava d’avanti e tirava dritto senza fare la curva ) . Nel frattempo ero già carico , e parto . Appena parto il 170f35 si spegne e non da più segni di vita (non arrivava più gasolio ) , si erano intasato il filtro del gasolio , quindi alziamo la cabina e svitiamo il filtro gli diamo una sbattuta e facciamo uscire un po’ sporcizia poi diamo una svuotata al decantatore di vetro , diamo un paio di pompate con la pompetta . Riabbassiamo la cabina e proviamo a mettere in moto ma le batterie ancora non erano abbastanza cariche e non c’è la fanno quindi essendo ancora nel magazzino prendo lo starter e metto in moto , do un po’ di sgasate e riparto . Arrivato nel posto dove scaricare (prima di arrivare nella discesa di terra che dicevo prima c’era una bella salita asfaltata , in quel tratto dallo scarico del 170f35 usciva una sinfonia che mi faceva venire i brividi ) mi prendo il 160 e lo scarico poi passo a scaricare il 170 , ma quando ho finito di scaricare e vado per staccare la presa di forza mi dimentico di avere la marcia messa e lascio andare la frizione e di nuovo il 170 si spegne , essendo lontano dal magazzino non avevo lo starter a portata di mano , quindi ?? Quindi assieme all’altro ragazzo togliamo le batterie nel 160 e le mettiamo al posto di quelle 170 mettiamo in moto e le leviamo per riportarle nel 160 (una sfacchinata perche il 160 era alla fine della salita ) . Poi siamo ritornati a caricare e il 160 lo abbiamo lasciato in magazzino , perche all’altro ragazzo veniva male a scendere , e ho viaggiato solamente con il 170 ( un giorno intero a sentire la voce rauca dell’otto cilindri a v , quando facevo la salita stracaricato di materiale mi sentivo il padrone del mondo sentendo il rombo che faceva ) .
E' da un po che nessuno scrive storie vissute, del resto anche io manco da MMT da un po' di tempo. A volte la vita ci riserva dei momenti, che poi durano anni, in cui all' improvviso ti piovono addosso delle grane che ti costringono da subito a stravolgere vita e abitudini. Quando poi riesci a riappropriarti della tua vita ti rendi conto che quel momento di enpass e durato anni. Lo stesso succede con episodi vissuti: ti tornano in mente in una situazione analoga e credi di averli vissuti ieri, invece t' accorgi che sono passati anni, come mi è capitato recentemente in un autogrill: m' ero fermato per un caffè e, cercando un parcheggio libero, mi sono fermato vicino ad un furgone con una gomma a terra. Di ritorno dal bar, vedo due persone che s' affannavano per allentare la ruota da sostituire, capisco subito, da come si muovevano, che erano un tantino imbranati: tanto per cominciare anzichè allentare i bulloni prima di alzare il veicolo, volevano farlo con la ruota alzata e quella gli girava, uno dei due si stava impiccando per tenere aperta la portiera e tenere premuto il freno con una mano, di sicuro avrà anche esaurito la piccola scorta di vuoto che rimane nel servofreno a motore spento, per cui spingeva con la mano sul freno e all' altro la ruota gli girava lo stesso. Scenetta da joutube, avendo una videocamera a portata di mano ma, se l' avessi avuta una trentina di anni fa, quando mi capitò una scenetta analoga in tutto e per tutto a questa, solo che il veicolo di allora era un Fiat 242 furgonato, ci sarebbe stato da ridere per un bel po': chi ha conosciuto il Fiat 242, sa bene che di Fiat aveva solo la targhetta e che in realtà era un veicolo francese della Citroen con freni ad alta pressione e motorizzazione derivata dalla vettura CX, chi lo ricorda sa pure che i bulloni delle ruote erano con esagono da 23 mm. (misura anomala) e quelli delle ruote di sinistra erano con filettatura sinistra quindi, per allentarli bisognava girarli dal verso che comunemente si usa per stringerli, così quei due (erano in due anche allora), stavano smadonnando di santa ragione per allentarli, erano arrivati a infilare due tubi innocenti (quelli usati per i ponteggi) nella chiave a croce e forzavano a scoppia ernia nel verso sbagliato. Li per li non ho dato peso a questi due che s' ammazzavano con la chiave a croce e neanche avevo realizzato subito che stringevano anzichè allentare, me ne sono andato incurante a prendermi un caffè poi, mentre lo sorseggiavo e mi gustavo la scena dalla vetrina del bar, ho avuto la folgorazione mentale: ma che ca..volo stanno facendo, da quella parte il 242 ha i bulloni sinistri, se continuano così quando l' allentano, neanche se infilano un palo della luce nella chiave. Mi affretto a bere il caffè e corro fuori, si fa per dire corro, con il tragitto a labirinto che c' è da fare negli autogrill, comunque li raggiungo che stavano ancora al punto di partenza e m' intrometto dicendogli cosa dovevano fare, non l' avessi mai fatto: m' hanno riempito d' insulti e improperi; che mi dovevo fare i ca..voli miei e che non capivo un ca...volo e come mi ero permesso di dire a loro come dovevano fare, loro che da una vita guidavano e che non s' allentavano perchè quel cogli.... del gommista l' aveva stretti con la pistola pneumatica e che quando mai un bullone bisogna stringerlo per allentarlo ecc ecc. Insomma m' hanno sotterrato e, più sbigottito che mai dal loro comportamento, sono risalito sul mio (allora) Esagamma E pullman Barbi andandomene riflettendo su chi me l 'avesse mai detto di intromettermi negli affari degli altri.
Commenta