se sono fatti per andare col biodisel non è detto che vadano altrettanto bene con l'olio. Biodisel e olio non sono la stessa cosa; quest'ultimo brucia peggio del biodisel di conseguenza rende meno ed inquina di più
X benny 69 l'essiccatoio in questione è il frutto della tesi di laurea del mio docente di meccanizzazione e sistemi energetici, più oculata di così.....
comunque il sistema è semplicissimo: Il tetto del capannone prefabbricato è incatramato per catturare la radiazione solare, sopra al tetto c'è una intercapedine di circa 30 cm di altezza coperta da un banalissimo tetto in ondulina gialla, la facciata anteriore è aperta per consentire l'ingresso dell'aria da scaldare, i lati sono chiusi da due scossaline e il lato posteriore ha una canalizzazione che scende a terra e entra in una camera con un ventilator eche insuffla l'aria nelle celle contenenti l'erba medica da seccare.
Un sistema molto economico perchè in gran parte autocostruito che consuma poca energia per il funzionamento, posso spedire i miei appunti con i calcoli di rese, consumi ecc ma prima devo ricopiarli in bella calligrafia
Fantastico!
Per quanto concerne l'economicità delle fonti solari e delle Biomasse, piuttosto che delle altre fonti rinnovabili, ahimè vi devo dire calcoli alla mano, che senza contributi non si va da nessuna parte.
Andando leggermente più nello specifico, quando si paragonano le rese degli impianti in esame rispetto alle altre fonti e l'aleatorietà per non dire i livelli della resa (nell'eolico parliamo di 35% dove tutto va benone, il solare scende) diventa difficile (che non vuol dire impossibile) prendere soldi a prestito per finanziarli a meno di fornire adeguate garanzie e ciò rende la realizzazione dei progetti meno appetibile.
In poche parole bisogna metterceli di tasca nostra, ma con i costi che richiedono le realizzazioni diventa veramente difficile (ovvero bisogna averne di palanche diremmo a Genova), soprattutto perchè è vero che ci puoi anche guadagnare nel tempo, ma non ti tornano subito, ci vogliono anni...poi per carità gente che sviluppa gli impianti, soprattutto piccoli la conosco, ma nessuno di questi signori ha problemi di liquidità , anzi!
Vorrei essere costantemente contraddetto, ma analizzo questi progetti spesso.....e finisce sempre così!
Se volete approfondire la discussione sono qui (è esattamente il mio mestiere).
Ciao ciao
Purtroppo quello che dice Cascina è vero...senza finanziamenti pubblici non si va da nessuna parte, i tempi per ammortizzare un investimento simile sono bibblici senza contare che spesso tali impianti necessitano di manutenzione che spesso è molto costosa (praticamente non si ripagano mai). Probabilmente negli anni non sono stata fatti abbastanza investimenti per sviluppare tali tecnologie (sicuramente sono stati fermati anche dai petrolieri) ma se il petrolio venisse a costare di + (come si prevede) ed in italia si pensasse di fare realmente le cose sul serio questi potrebbero diventare realmente concorrenziali e l'agricoltura potrebbe ricavarci qualcosina (sempre se non si sceglierà la strada del nucleare...)
Nuove tecnologie per risparmio energetico delle abitazioni
In questo forum c'è una discussione interessante.
Ecco come inizia.
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scresan
post 5/03/2005, 20:06
Messaggio #1
Salve a tutti
leggendo qua' e la' nel forum mi è venuta una idea,ma devo prima spiegarvi che:
sono un "appassionato"di meccanica
mi arrangio ad autoripararmi le mie attrezzature(agricole)
dispongo di una "discreta"officina
ho il materiale gia in casa a costo "zero"
ecco l'idea:
usare un motore diesel leggero(il mio è uno di tipo diesel praticamente nuovo) da collegare ad un motore trifase per generare corrente e calore da usare al posto della caldaia.
direte voi certo che non ho scoperto l'acqua calda,esistono gia' in commercio belli e fatti !!!e questo io lo so!!!
ma volete mettere il gusto ad auto costruirselo????
La mia idea è di costruire un cogeneratore molto surdimensionato,per capirci:
il motore ha una potenza massima di una 60 tina di CV io non vorrei sfruttarlo per piu di 5-7 kw in modo di farlo lavorare ad un regime molto basso (1500g) ed allungare la vita "meccanica"e limitare il rumore.
la parete meccanica non è un "grosso" problema anche se non la sottovaluto,
la resa in energia elettrica non è fondamentale visto che la recupero in calore per riscaldamento
non necessito di "vendere" energia all'enel ,piuttosto lo reimmetto nel sistema con delle resistenze
Il mio progetto è finalizzato ad inserirsi come fosse una caldaia risparmiandomi la corrente mentre brucia il gasolio !!!!
il punto è generare corrente monofase "pulita" e potermi inserire sulla linea enel autoescludendola fin quando non si ferma il tutto e qui la vecchia "cara" enel ritornera' a succhiarmi il sangue...tutto in modo trasparente e senza sbalzi,so che esistono gia congegni che lo fanno (dove trovo informazioni??)
Seconda questione il mio bel diesel monta una pompa di iniezione di tipo autobilistico:
(praticamente si comporta come un motore quasi-a-benzina cioè l'autoregolatore non tiene il regime ben fisso ma tende ad oscillare in base al carico)sostituirlo con uno adatto comporta sui300 euri di spesa.
Qui mi è tornato in mente il sistema delle piccole turbine idroelettrice che mantengono il regime applicando resistenze quando manca il carico (perfetto per il mio scopo riutilizzo il calore per il riscaldamento!?!?!)
come sono fatte e dove posso trovare informazioni specifiche???
Per cominciare penso basti ed avanzi...
per completezza dico che il tutto lo voglio incapsulare in un contenitore isolato sia termicamente che acusticamente ,applicando dei scambiatori allo scarico e ottimizando il tutto per la massima resa termica .
__________________________
beh.... già che ci sei perchè non pensi di alimentarlo con olio di colza.... che costa meno del gasolio ma soprattutto inquina molto meno ( e visto che ti inquini in casa è meglio )
sempre che il motore che usi sia ad iniezione indiretta
Eppoi comunque, a meno che tu non abbia una richiesta di energia elettrica da paura che te ne fai del surplus prodotto????? Un generatore elettrico ha rendimenti di oltre 0,9, il che significa che se usi un motore da 100 kw e lo tari ad un regime più basso del massimo (x farlo durare molto d+) al quale erogherà circa 30 kw.... (x la scelta del regime ottimale al quale operare sarebbe l'ideale disporre delle curve di coppia e potenza max e vedere dove si ottine il minor consumo specifico sempre ricordando che tali curve si ottengono "a tavoletta" e non a gas parzializzato per cui minime differenze sono inevitabili) si otteranno ben 27 kW di energia elettrica e spannometricamente quasi il doppio in energia termica (che ci scaldi un capannone da 1500 metri cubi) se invece parti da un motore piccolo piccolo... es. lombardini bicilindrico da circa 5 Kw ottieni una quantità di energia elettrica sufficiente x la casa ma una quantità di calore con cui puoi riscaldare max 1 locale..... ora quindi, se usi il motore grosso devi pensare anche a riscaldare la casa non solo con il calore recuperato (dall'impianto di raffreddamento e anche dai gas di scarico) ma anche con una serie di resistenze (e-o condizionatori con pompa di calore che useresti pure d'estate x rinfrescare).....
Per riscaldare una casa di medio-grandi dimensioni, isolata (300-400 metri cubi) che non sia in montagna a 2000 metri dovrebbero bastarti (e avanzarti) 18 kw di energia termica fornita di continuo anche a -15°C esterni.... tienine conto x non sovradimensionare troppo l'impianto....
Se dovessi spararla lì ad occhio (senza fare calcoli) userei un vecchio motore VW 1600 cc turbodiesel a iniezione indiretta alimentato a olio di colza puro e tarato per girare a 1800-2200 giri accoppiato ad un generatore da 7-10 kW circa e fornirei la corrente anche al vicino (a tariffa agevolata rispetto all'ENEL). L'unica modifica che gli farei è l'applicazione dell'intercooler posto all'esterno del contenitore silenziato e isolato termicamente per aumentarne un pochetto il rendimento e un sistema di pre o post-riscaldamento dell'acqua di refrigerazione fatto con uno scambiatore acqua aria dove al posto dell'aria ci sono i gas di scarico in uscita dalla turbina....
p.s. se fai veramente qualcosa di tutto ciò fammelo sapere....
X Davide.
L'argomento l'ho scoperto per caso, cercavo risposte sui sistemi di
raffreddamento e casualmente ho trovato quest'argomento.
La Tua idea di alimentarlo a olio di colza aumenterebbe ancora la
convenienza.
Non so se in futuro farò qualche esperimento, ma lo ritengo
inprobabile, per avere assistenza apecializzata per una cosa del
genere dovrei viaggiare.
Penso che questo sistema sia più utile solo d'inverno. Per l'energia
superflua converrebbe immagazzinarla riscaldando un certo
quantitativo di acqua, accumularla in batterie non penso sia
conveniente.
Concordo con l'approccio di DAVIDEMI, aggiugo che è bouna norna dimensionare un gruppo di cogenerazione in base al carico termico ricettore in quanto come è stato scritto è circa il 70% del totale. Con ciò è interessante che ci siano dei Pensieri che ruotano intorno all'argomento "ENEL sanguisuga" oppure "produgo energia solo quando serve un supero di potenza"
Saluto
Maurizio
ottima l'idea,ho seguito i vari post,beato te che disponi di tutte le conoscenze tecniche per portare a termine il progetto,personalmente affinerei il progetto nel seguente modo.mirerei molto al bilancio energetico,nel senso che non metterei in primo piano il riscaldamento della casa, ma bensì la produzione di corrente, avendo un generatore ed un motore che non esuberino la richiesta di energia elettrica,durante il periodo di non riscaldamento il surplus di corrente non impiegata potrebbe servire per riscaldare acqua calda da imagazzinare in idoneo contenitore coibentato, in modo che serva ad integrare trammite scambiatore di calore il riscaldamento prodotto dal motore.In proposito sembra che esistano già degli stuti tedeschi in proposito, in quanto hanno constatato che imagazzinando 10000 litri di acqua calda riscaldata in estate con pannelli solari,questo stock energetico rende quasi autosufficiente una casa di normali dimensioni per tutto il periodo invernale.Altro punto,se alimenti il motore ad olio di colza,ricordati di riscaldare il combustibile prima che entri nel circuito di alimentazione del motore,ciò ti da maggiori garanzie sul buon funzionamento dello stesso,in quanto rende l'olio ad una viscosità più vicina al gasolio evitando inutili stress alla pompa e a tutto, l'impianto,se poi sei in grado di esterificare l'olio riuscendo a togliere la glicerina che sarebbe potenzialmente pericolosa per il motore , in quanto a lungo andare forma lacche, oterresti il max delle prerogative.
1) d'estate che ci faccio col calore che produco??? o ho un'essicatoio conto terzi oppure dovrei fare un mini-impianto tipo centrale termica per produrre vapore e con questo alimentare una turbina che fa girare un'altro generatore......
2) dalle nostre parti, non si sa bene perchè e per come ma queste cosucce che farebbero risparmiare a tutti un sacco di quattrini sono un pochino boicottate a livello governativo....... mi sorge un dubbio ... sarà mica perchè chi decide x noi pijia mazzette da chi vende petroliferi e energia in regime di simil-monopolio-legalizzato
3) Il controllo dell'inquinamento e l'abbattimento delle emissioni di una serie di motori sparsi per il territorio è più problematico del controllo di una centrale sola
il processo di transesterificazione per degommare l'olio è un po' costoso, ed è uno sbattimento immane, oltre al fatto di ritrovarti con del glicerolo che poi non sai più come smaltire..... basta usare iniettori autopulenti e ogni tanto fare 1 pieno con il gasolio v-power della shell..... Per il preriscaldamento (es. elettrico) non è necessario dato che un gruppo di cogenerazione lavora pressochè di continuo e il gasolio (pardon l'olio di colza) ricircola continuamente dal motore al serbatoio basta coibentare il serbatoio oppure far passare il tubicno di aspirazione della pompa nei pressi del collettore di scarico
Già, appunten, gli stuti teteschi ci sono ma ci sono anche stuti itagliani che dicono che se tu fai una bella trivellazione moooolto profonda (un par de kilometri) e ci ficchi un tubo doppio concentrico dove in quello interno immetti l'aqua e in quello esterno la estrai, con la prte superiore del tubo esterno coibentata (diciamo l'ultimo kilometro), tu puoi scaldare tutto quello che vuoi con l'energia geotermica......
Sarrebbe bello anche questo......
cmq (a occhio) coibentare adeguatamente 10000 litri di acqua affinchè ceda poco calore dall'estate all'inverno la vedo una cosa poco fattibile
Cacchio ragazzi, che post impegnato!!!!!
Vi faccio una domanda?!?!?
Io progetto impianti di raffineria...se voi boicottate il gasolio, io come faccio a campare????
Scherzi a parte, sicuramente è un progetto molto bello e da valutare attentamente. Logicamante in Italia tutto ciò che fa risparmiare o inquinare meno viene boicottato...Grillo docet!!!!!
Ciao
Actros
x davide, noto con piacere che hai un ottimo livello di conoscenza della materia,non so se per caso hai visitato le ultime fiere del settore,io da apassionato con poca conoscenza di base, macon molta voglia di studiare edapprendere tutte le nuove notizie del settore, ho avuto modo di parlare con chi attuava gli impianti geotermici all'ultimo solarexpo di verona.in una conversazione abbastanza dettagliata ho appreso che la trivellazione si fa generalmente su profondità di 50 mt, più che sufficienti per avere una differenzatermica per fare funzionare una pompa di calore.Trivellazioni profonde di alcuni km a cui ti riferivi, sicuramente danno acqua oltre i 60° gradi, ma hanno un costo di attuazione insostenibile,l'unica applicazione che conosco in tal senso deriva da una trivellazione agip che ha fatto flop, poi attenti imprenditori agricoli della zona del mantovano hanno preso oculatamente in gestione il pozzo riuscendo a riscaldare alcuni ettari di serre di fiori.coibentare una cisterna di 10000 litri specie se interrata non ha un costo proibitivo,non so se tu hai avuto modo per fare un esempio parallelo di vedere in funzione un moderno congelatore casalingo della classe a++, dove la coibentazione è stata portata dai normali 4 cm ai 8-10 cm,impressionante come tiene i -25° e le poche volte che va in funzione il gruppo refrigerante.In una ristrutturazione globale di una casa o nella costruzione ex novo si possono trovare altre interessanti apliccazioni di risparmio energetico pure sul recupero del calore su un eventuale impianto di climatizazzione della casa recuperando il calore residuo in uscita dall'impianto di ventilazione,ma credo che attualmente il sistema più vantaggiosamente applicabile sia quello del riscaldamento a pavimento,con questo con acqua in entrata anche a 40° ottenibile facilmente anche in inverno in molte regioni italiane con i soli pannelli solari ad acqua)riesci ad avere un completo benessere delle stanze riscaldate.
x davide, con iniettori autopulenti potrai risolvere i problemi degli iniettori, ma difficilmente quello delle gomme che si possono verificare attorno ai pistoni ed altri organi del motore,il problema di tali gomme oltre che ostruire alcuni passaggi è quello di rendere impermeabili i metalli alla lubrificazione,con conseguente pericolo potenziale di grippaggi,non so se esperti dellalubrificazione possono suggerire oli lubrificanti atti a prevenire e rimuovere il problema.
effettivamente 10 metricubi di acqua interrati sono già quasi coibentati, basterebbero una 20 cm di poliuetano espanso o simili intorno al cemento armato e il gioco è fatto..... qualche pannello solare ad accumulo di calore, una pompa e un pannello fotovoltaico giusto giusto per far andare la pompa completerebbero il quadro dell'ivestimento nel mio caso stimabile a occhio e croce in
500 euro x lo scavo
1000 euro max per il calcestruzzo
0 euro x le armature (chi fa da se fa x tre)
700 euro per la schiuma poliuretanica x coibentare
500 euro per i pannelli fotovoltaici
0 euro per i panneli solari ad accumulo di calore (ne ho giusto un paio regalatimi da un amico idraulico che mi ballano in giardino da un annetto)
0 euro per progettazione e invio pratiche in comune
500-600 euro tra tubi e centralina x interfacciarsi all'impianto a gas con caldaia a condensazione già eistente
tot. 3200 euro circa.... abbastanza economico......
rimane (ma solo nel mio caso specifico) un problemuccio......
L'acqua calda della cisterna da 10 metri cubi raggiungerà prevedo a fine estate circa 85-90° per essere ad inizio inverno a 65-70° se ho coibentato bene e così com'è non posso immetterla nell'impianto che è a pannelli radianti e nel quale l'acqua va immessa a circa 35°C.... ma il problema si può sempre risolvere con uno scambiatore acqua-acqua aggiungendo max 150-250 euri.....
per ora non ho cash..... ma ci penserò seriamente......
Ciao, sto seguendo con interesse il post...perchè non cambiare il titolo in "nuove tecnologie per risparmio energetico"?
E' un argomento che mi affascina molto e spero che verra molto presto preso seriamente in considerazione da chi progetta nuove case...resto dell'idea che pochi soldi spesi in più all' inizio, fanno risparmiare molto poi.
Ciao e compliementi per la vostra preparazione.
Actros
x davide,se devi immettere acqua a 35° non vedo dove sta il problema,per aver parlato con chi gia installa riscaldamenti a pavimento, ho esposto analogo problema per un impianto misto, in parte termosifoni(dove devi viaggiare almeno attorno ai 60° e impianto integrativo a pavimento integrativo ove voglio rifare le piastrelle del pavimento(ovviamente aprofitto,prima di mettere le piastrelle sotto metto i tubi del riscaldamento),il tecnico mi ha detto che le due diverse esigenze caloriche potevano benissimo essere esaudite pure in presenza di una moderna caldaia a condensazione(rendimento 110-120% con ausilio elettrico sull'aspirazione dei fumi) semplicemente montando un miscelatore che miscelava acqua di ritorno dall'impianto abassando la temperatura per il riscaldamento a pavimento e facendo invece lavorare i termosifoni ai loro gradi richiesti senza alcuna miscelazione.
okkio: il rendimento del 110-120% è un'utopia..... è scritto solo sui depliant pubblicitari e si riferisce (penso) alla differenza di rendimento rispetto alle tradizionali fatto 100 il rendimento delle tradizionali.....
in realtà NON ESISTE PROPRIO!!!!!
trova qualsiasi cosa che abbia un rendimento maggiore del 100%, anche solo del 10,000000001% e sarai in grado di realizzare il moto perpetuo guadagnandoti un bel Nobel sicuro sicuro!!!!
Eppoi (così mi ha spiegato un ingegnere che lavora per Vaillant) se la caldaia a condensazione deve scaldare poco l'acqua (es a 35° come nel mio caso) rende di + rispetto a scaldarla a 60° (come nel tuo caso)..... seppur la sua resa rimarrà sempre maggiore rispetto ad una caldaia tradizionale.
eppoi c'è un piccolo ulteriore problema..... nell'impianto a pannelli radianti l'aqua calda viene immessa praticamente in modo continuo mentre solitamente viene immessa in modo discontinuo in un impianto a caloriferi....
quindi la soluzione ideale (secondo me) sarebbe quella di abbassare ulteriormente la temperatura dell'acqua che va ai caloriferi in modo da elevare il rendimento della caldaia e consentirne un funzionamento pressochè continuo così come avviene per la parte a pannelli
cmq se ne hai la possibilità l'investimento migliore per abbattere la bolletta del gas (o del gasolio) è il termocamino, per inetndersi il caminetto chiuso da un vetro che esiste sia a convezione naturale sia a convezione forzata.....
Io con il mio termocamino Palazzetti a ventilazione forzata + caldaia a condensazione e pannelli radianti per l'inverno 2004-2005 ho speso circa 400 Euro di Gas e ho bruciato circa 30 q.li di legna (recuperata a costo 0).
La mia casa è isolata su 3 lati (è una bifamiliare) ed è di circa 360 metri cubi
Nono vorrei deludere le aspettative di molti.....
ma proviamo a fare 2 conti
Considerando che per elevare di un grado centigrado la temperatura di 1L di acqua sono necessarie 1000cal o 1kcal, un litro di acqua a 70º e' carico di una energia termica stimabile in 70kcal. Quindi l'accumulo coibentato di 10m cubi se portato a 70º costituisce una riserva di 700000kcal.
Una casa di media grandezza mal coibentata ha un fabbisogno termico di circa 18000kcal/h il che vuol dire che se l'unica risorsa e' l'accumulo di 10m cubi esso cedera' il calore accumulato in pochi giorni.
Negli impianti con caldaie a legna, a causa del particolare funzionamento di quest' ultime si usa inserire un bollitore ad accumulo: in pratica la caldaia brucia la sua carica di legna indipendentemente dal fatto che ci sia immediata richiesta da parte dell'utenza ed il calore prodotto viene stoccato nel bollitore ad accumulo opportunamente calcolato in funzione della potenza della caldaia e del fabbisogno termico dell'utenza. Caso tipico una caldaia 42000kcal/h per una casa da 200m viene abinata ad un accumulo da 2000L. La caldaia si caricata alla sera consuma la legna nel giro di poche ore ed il calore accumulata dai 2000L torna utile per avere la casa calda fino a meta' mattinata!
okkio: il rendimento del 110-120% è un'utopia..... è scritto solo sui depliant pubblicitari e si riferisce (penso) alla differenza di rendimento rispetto alle tradizionali fatto 100 il rendimento delle tradizionali.....
esiste il pci = potere calorico inferiore ed il pcs = potere colorico superiore.
Nel calcolare il rendimento delle caldaie viene considerato solo il potere calorico inferiore in quanto il pcs che altro non e' che il calore latente sotto forma di vapore acqueo va disperso in atmosfera. In una caldaia tradizionale il rendimento puo' arrivare fino al 95% (nella migliore delle ipotesi) nelle caldaie a condensazione si arriva ad un 95% piu' 10% del pcs ovvero del calore recuperato facendo condensare il vapore acqueo in appositi condensatori.
Il vapore acqueoviene prodotto dalla combinazione delle molecole d'idrogeno presenti nel combustibile con le molecole di ossigeno presenti nell'aria comburente.
Spero di non avervi ammorbato troppo con questo pistolotto ma l'argomento mi appassiona
okkio: il rendimento del 110-120% è un'utopia..... è scritto solo sui depliant pubblicitari e si riferisce (penso) alla differenza di rendimento rispetto alle tradizionali fatto 100 il rendimento delle tradizionali.....
in realtà NON ESISTE PROPRIO!!!!!
trova qualsiasi cosa che abbia un rendimento maggiore del 100%, anche solo del 10,000000001% e sarai in grado di realizzare il moto perpetuo guadagnandoti un bel Nobel sicuro sicuro!!!!
Eppoi (così mi ha spiegato un ingegnere che lavora per Vaillant) se la caldaia a condensazione deve scaldare poco l'acqua (es a 35° come nel mio caso) rende di + rispetto a scaldarla a 60° (come nel tuo caso)..... seppur la sua resa rimarrà sempre maggiore rispetto ad una caldaia tradizionale.
Concordo il rendimento delle caldaie a condensazione è piùomeno del 110% ma sempre rispetto alle caldaie tradizionali. é impossibile produrre più energia di quella che si consuma per ottenerla.
Io ho installato 4-5 anni fa una caldaia a condensazione e vi assicuro che il risparmio è notevole rispetto a una caldaia a metano tradizionale.
In più il mio impianto è collegato a una termocucina con scambiatore d'acqua, quando il calore non basta alzo il termostato e faccio intervenire la caldaia.
Devo anche dire che la stufa tiene la temperatura sui 16° per 3 piani da 80m2.
i dati da me riportati sono da fonti depliants,reportage divulgazioni del settore,io li riporto in buona fede,poi della loro autenticità sul piano pratico non posso giurarci non avendo finora fatto sperimentazione diretta,se qualcuno dispone di esperienze dirette,ben vengano i propri dati ed esperienze.Il camino può essere un buon supporto, ma il suo rendimento se pur elevato dalle moderne tecnologie resta sempre inferiore ad una caldaia a fiamma inversa progettata per combustibili solidi,proprio oggi navigando nel net ho scoperto unaaparecchiatura in grado di gestire due caldaie una traqdizionale ed una a combustibile solido, unendo le due o intervenendo quando quella a legna ha finito il combustibile.Bisogna ricordare che il prezzo del barile è ormai attorno ai 60 dollari,guardare al futuro prendendo in considerazione solo fonti fossili può rivelarsi costoso,personalmente se posso preferisco avere un riscaldamento ambivalente ed integrabile, poi il futuro mi dira se sono lungimirante o solo inutilmente dispendioso.Dando per scontato che un buono, meglio ottimo isolamento deve essere alla base di ogni impianto di riscaldamento,se abbassi sotto i 60 ° l'acqua con dei termosifoni, in pieno inverno non so se riesci a riscaldare adeguatamente,a meno che i termosifoni siano sovradimensionati,la massa radiante alla fine è troppo piccola,il riscaldamento a pavimento vi riesce in quanto trasforma un lato del cubo stanza in massa radiante,questo unito alla corrente ascensionale da un senso di benessere anche a temperature inferiori a 20° dell'aria della stanza, in quanto il calore viene dal basso ed è distributo uniformemente.Esistono studi in proposito che dimostrano che si raggiunge un senso di benessere maggiore con 4-5° meno di temperatura dell'aria della stanza rispetto ai tradizionali termosifoni.
Dalla mia piccola esperienza, e dallo scambio di informazioni con amici, mi sono fatto queste convinzioni.
Se nell'abitazione ci stai abbastanza, se non hai pareti e soffitto coibentati, meglio un riscaldamento a pavimento che ti da un calore omogeneo e ben ditribuito e non hai i vortici d'aria fatti dai radiatori che riscaldano al contrario, tetti caldi e pavimenti freddi, e problemi di caldaia non c'è nè, se la caldaia è troppo grossa basta montare un serbatoio di accumulo e tenerlo a 40°.
Per chi invece nell'abitazione ci sta poco gli conviene investire in controsoffitti e pareti coibendate, e usare il tradizionale radiatore, così hai una temperatura confortevole in pochi minuti dall'accenzione della caldaia.
Ma se uno è costretto ad usare la nafta chissà quando risparmierebbe con un cogeneratore?
psq dice: Considerando che per elevare di un grado centigrado la temperatura di 1L di acqua sono necessarie 1000cal o 1kcal, un litro di acqua a 70º e' carico di una energia termica stimabile in 70kcal. Quindi l'accumulo coibentato di 10m cubi se portato a 70º costituisce una riserva di 700000kcal.
Una casa di media grandezza mal coibentata ha un fabbisogno termico di circa 18000kcal/h il che vuol dire che se l'unica risorsa e' l'accumulo di 10m cubi esso cedera' il calore accumulato in pochi giorni....
questi conti ragionando ieri in metropolitana avevo deciso di farli oggi..... quindi, facendo 4 conti della serva.......
1- con l'H2O al di sotto dei 30°C mi ci posso giusto fare il bidet.... x cui io potrò disporre con 1000 metri cubi d'acqua a 99°C (sperando di farglieli raggiungere coi pannelli) di 99-30 = 69°C di delta t
che moltiplicato x 500.000 litri costituiscono una riserva intorno alle 34.500.000 kcal......
ora però seppur il serbatoio sia super-coibentato una perdita del 10% non ce la mettiamo?????
quindi le kcal diventano circa 31.050.000
Ora supponiamo di aver coibentato in grazia di dio la casetta (max 100 mq ovvero 300 metri cubi), di non aver fatto i crostoni in costruzione , e di non abitare dalle parti di Merano a 2500 metri di quota con Messner come vicino di casa...... quindi facciamo che ci abbastano 12.000 kcal/h......(nei mesi di dicembre e gennaio)
avremo una riserva di calore bastante per quasi 2600 ore di funzionamento continuo....
oki... potrebbero bastare..... dato che nei mesi non freddissimi l'impianto funzionerà in modo discontinuo......
peccato che:
1- i metri cubi d'acqua sono diventati 500
2- il che comporta una spesa per il serbatoio non certo limitata
3- il numero di pannelli per scaldarla aumenta
4- se pianto un po' di robinie risparmio anche sul condizionamento estivo perchè mi ombreggiano e ogni 5-6 anni una giornata o due di motosega e ti fai la legna x l'inverno
x davide ,ho riportato dati di futuristi del settore,probabilmente come spesso accade nelle trasmissioni televisive ed affini(geo&geo) viene data solo la notizia di scoop senza rivelare i retroscena,ti ringrazio per aver fatto adeguati calcoli,i retroscena molto probabilmente sono un riscaldamento a pavimento(acqua max 40°)una ottimale esposizione della casa con adeguata veranda vetrata rivolta a sud(in questo caso la stanza più usata viene riscaldata per efetto serra) altro accorgimento possibile una contropareta ad irraggiamento solare(una vetrata continua sulle pareti esposte al sole,con dietro un muro tinteggiato nero o scuro, intercapedine dai 10-15 cm,aperture in basso per captare aria fredda, ed in alto per distribuirla nelle stanze)insomma una di quelle case con nuove tecniche di bioedilizia,comunque ho sentito che a ferrara è partita una sperimentazione con una serie di villette costruite con tali metodologie,ho un figlio di un cugino che si è recentemente laureato con tesi sulla domotica(non so se il termine è esatto) e su altre cose di risparmio energetico,proverò chiedergli se una simile tesi è energeticamente sostenibile,ti ringrazio nuovamente per i tuoi calcoli energetici,almeno così abbiamo sfatato una chimera.
1- i metri cubi d'acqua sono diventati 500
2- il che comporta una spesa per il serbatoio non certo limitata
3- il numero di pannelli per scaldarla aumenta
se non ho fatto male i conti...
1m2 di superficie netta di pannelli con assorbitore selettivo ha un rendimento di circa 800kcal/h.
Per portare 500m3 di acqua alla temperatura di 70º sono necessarie nientemeno che 35000000kcal. considerando il sole irradiato per 8 ore al giorno per 183 giorni (maggio-ottobre) servirebbe una superficie assorbente netta di circa 30m2
x psq,se i tuoi calcoli corrispondono 30metri quadrati di pannelli se non erro si ottengonop con un rettangolo di 5x6mt,i conteggi iniziano a rientrare, al tutto unisci pareti della casa radianti,una metratura della casa sugli presumibili 80 mt altri accorgimenti studiati ad hoc il tiri energetico non è poi così inarrivabile,se pensi che una parete captante ed iraggiante puo riscaldarti la stanza per il giorno,opportuni materiali a volano termico trattengono il calore durante la notte,personalmente ho sperimentato in una casa costruita con betoncell che spegnendo i termosifoni la sera al mattino la temperatura era scesa di un solo grado,comunque una casa così mi piacerebbe provarla a vivere per constatare se tali teorie sono applicabili.
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