Ti ringrazio Lorenzo per avere esaudito molto celermente alcune mie domande.e però vorrei insieme a te chiarire ancora qualche dubbio: riguardo alla preparazione del terreno ,assodato quel che dici a proposito della necessità di fare le analisi per capirne la composizione anche strutturale,il mio quesito rigurdava la scelta di scavare una trincea solo sulla fila, interrare il letame che in questo caso sarebbe localizzato o spargerlo su tutto il terreno e arare tutto l'appezzamento.
Per quanto rigurda il sesto e la forma dell'impianto:visto che da queste parti viene usato quasi esclusivamente il doppio capovolto(in minima parte Sylvoz) con rese molto alte a scapito qusi sempre della qualità, la mia idea era di puntare su quest'ultima con il cordone speronato che mi risulta essere più adatto allo scopo che mi prefiggo(oltre naturalmente ad altre operazioni agronomiche che di volta in volta mi saprai certamente suggerire). Per cui pali di testa belli tosti in legno e piantati profondi in modo di evitare tiranti,sulla fila di acciaio zincato(mi piacerebbero quelli CORTEN se non costassero troppo)e tutori sulle viti di tondino di ferro da edilizia magari zincato.Nel precedente intervento avevotralasciato di dire altre tre cose molto importanti: la prima è che in questo sito purtroppo grandina molto frequentemente anche se c'è un cannone antigrandine a 50mt di distanza, per cui ho bisogno di sapere quale è il sistema migliore per difendere sopratutto le giovani barbatelle(astenersi sulle assicurazioni).La seconda cosa è che essendo praticamente in mezzo al bosco non vorrei piantare per fare piacere ai caprioli o alle lepri: la terza cosa (che era da sfondo al desiderio di coltura bio)è che nei posti più disagiati vorrei piantare frutti di bosco.
Aspettando notizie saluto tutti
Per quanto rigurda il sesto e la forma dell'impianto:visto che da queste parti viene usato quasi esclusivamente il doppio capovolto(in minima parte Sylvoz) con rese molto alte a scapito qusi sempre della qualità, la mia idea era di puntare su quest'ultima con il cordone speronato che mi risulta essere più adatto allo scopo che mi prefiggo(oltre naturalmente ad altre operazioni agronomiche che di volta in volta mi saprai certamente suggerire). Per cui pali di testa belli tosti in legno e piantati profondi in modo di evitare tiranti,sulla fila di acciaio zincato(mi piacerebbero quelli CORTEN se non costassero troppo)e tutori sulle viti di tondino di ferro da edilizia magari zincato.Nel precedente intervento avevotralasciato di dire altre tre cose molto importanti: la prima è che in questo sito purtroppo grandina molto frequentemente anche se c'è un cannone antigrandine a 50mt di distanza, per cui ho bisogno di sapere quale è il sistema migliore per difendere sopratutto le giovani barbatelle(astenersi sulle assicurazioni).La seconda cosa è che essendo praticamente in mezzo al bosco non vorrei piantare per fare piacere ai caprioli o alle lepri: la terza cosa (che era da sfondo al desiderio di coltura bio)è che nei posti più disagiati vorrei piantare frutti di bosco.
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