mai provato in fertirrigazione cinque parti di solfato di ferro e una di acido citrico?
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Come va in vigneto?
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studiando da perito agrario e svolgendo la professione sento parlare anche voi di concimazione fogliare, personalmente sono titubante(se non vedo non credo) qualcuno di voi li usa REALMENTE?? pregi difetti.....tempo fa inoltre sentivo parlare di BIOSTIMULANTI ma non ho ancora capito se portano reali vantaggi!!
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Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggiostudiando da perito agrario e svolgendo la professione sento parlare anche voi di concimazione fogliare, personalmente sono titubante(se non vedo non credo) qualcuno di voi li usa REALMENTE?? pregi difetti.....tempo fa inoltre sentivo parlare di BIOSTIMULANTI ma non ho ancora capito se portano reali vantaggi!!
La concimazione fogliare se fatta regolarmente con costanza per più trattamenti in fila porta sicuramente a dei vantaggi visibili.Logico se ho delle carenze nel terreno queste le devo compensare con delle concimazioni via terra, però nel frattempo per avere dei risultati immediati ci si puo' aiutare anche via foglia. Tu pensa una bella chioma di foglie di una pianta e su tutte le foglie ho dato una copertura di un concime fogliare e attraverso gli stomi in poche ore il prodotto viene assorbito e va in circolo per via sistemica, non pensi che possa portare vantaggi?
Per quanto riguarda i biostimolanti, sono in pratica dei concimi fogliari come il fosfito di potassio, ora anche il fosfito d' ammonio o d' urea che sono risultati efficaci nella lotta antiperonosporica.
Il meccanismo d'azione dello ione Fosfito, oltre ad apportare nutrimento alla coltura, manifesta una forte attività fungistatica, inducendo la pianta ad una maggiore produzione di sostanze naturali (Fitoalessine) unitamente ad una contemporanea attività, dovuta alla sua trasformazione in acido fosforoso, che rappresenta il prodotto finale ad alta attività fungistatica.
Questi prodotti sono entrati ormai a far parte nella mia lotta antiperonosporica già da qualche anno e i risultati sono stati ottimi. C'è solo un problema che essendo concimi fogliari se usati con una certa frequenza su vigne non bisognose mi possono creare dei problemi di eccesso di vigore e questo l' ho potuto constatare di persona.
Io non finirò mai di ripetere che non è un solo trattamento che mi puo' dare il risultato, ma è la costanza e la continuità del trattamento che mi puo' portare al risultato finale, cioè se ho una carenza di ferro nella pianta non è un solo trattamento di un concime fogliare a base di ferro che mi risolve la cosa ma devo farne alcuni in fila ad una distanza di una settimana fino a che non ottengo il risultato desiderato.
E' un po' il discorso della qualità dell' uva. Non è una sola operazione colturale che me la fa ottenere ma una serie messe assieme (e a volte per tanto che si faccia non riesce ugualmente, ma quello è un altro discorso)
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Grazie dei consigli ,infatti ora ho le idee piu' chiare ,faro' una prima concimazione a base di solfato di ferro,e poi con dei chelati di ferro tre o quattro trattamenti scaglionati, semmai ogni quindici giorni,purtroppo la fertirrigazione e' quasi impossibile perche'nella parte del vignetodove c'e maggior ingiallimento fogliaree seccume dei tralci nuovi e' pieno di pietre ,quindi diventa quasi impossibile infilare la siringa per fertirrigazione vicino le radici.
Apensare che l'anno scorso il dottore agrario della zona mi aveva fatto fare dei trattamenti contro la cicalina ,insomma ho speso tantissimo in klartan, e magister,ogni settimana che non lo posso dire spero di riuscire quest'anno.
Allego delle foto per far vedere come si presentava il vigneto in modo di presentare un quadro generale piu' ampio, ringrazio tutti dei preziosi consigli,un ultima cosa ,noto una certa stabilita'nel vigneto solo nella parte ,diciamo a monte del terreno dove non ci sono le pietre il problema quasi non esiste. ho letto il link inserito nella risposta di Vitality,infatti come si legge appena effettuo una lavorazione sia con vanga, erpice vibrocultorew dopo quattro cinque giorni le foglie ingialliscono e si seccano allora ho pensato quest'anno di non effettuare lavorazioni solo trincia e decespugliatore,e per il concime come faro'? dovro utilizzare quello fogliare non avevo calcolato questo quando in precedenza.
Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggiomai provato in fertirrigazione cinque parti di solfato di ferro e una di acido citrico?
dovrei sciogliere il solfato di ferro ,oppure in forma liquida sciolto esiste? mettere dell'acido citrico e poi fertirrigare con il paletto,o siringa il nome preciso non so' quale'
dei due gli effetti sono immediati?Ultima modifica di giovannic; 18/04/2009, 20:58. Motivo: il regolamento vieta di inserire post consecutivi nell'arco di 24 ore (utilizza la funzione "Modifica Messaggio"!).
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Originalmente inviato da giovannic Visualizza messaggio
non ho mai provato .forse e' la volta buona non so', che cosa e' l'acido citrico,
dovrei sciogliere il solfato di ferro ,oppure in forma liquida sciolto esiste? mettere dell'acido citrico e poi fertirrigare con il paletto,o siringa il nome preciso non so' quale'
dei due gli effetti sono immediati?
solfato ferroso credo non esista liquido
io lo chiamo palo iniettore ,ma lo faccio ogni 2 anni con l'impianto a goccia come prevenzione
l'effetto non è immediato come i gelati.. di ferro, ma ho provato su piante clorotiche a dosi elevate e ...funziona!!
un certo prof. di cognome Lacconè sull'informatore agrario lo consigliava per via fogliareav salùt tòt
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Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggioacido citrico è un'acido organico non costa molto a differenza del ac. tartarico
solfato ferroso credo non esista liquido
io lo chiamo palo iniettore ,ma lo faccio ogni 2 anni con l'impianto a goccia come prevenzione
l'effetto non è immediato come i gelati.. di ferro, ma ho provato su piante clorotiche a dosi elevate e ...funziona!!
un certo prof. di cognome Lacconè sull'informatore agrario lo consigliava per via fogliare
x Alle ma non si perde sul terreno ,almeno che' non usi grandi quantita' di acqua .
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Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggioIo il chelato lo dò in superfice senza iniettarlo e funziona (nelle pere e nei kiwi)
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Originalmente inviato da giovannic Visualizza messaggioil professore Lacconè consigliava solfato di ferro e acido citrico direttamente per via fogliare, nelle dosi di cinque parti di solfato e una parte di acido citrico, ho capito bene ? .
semmai prova con 2 piante e..aspetta una settimana
Dato in fertirrigazione è più sicuro , puoi andare su quantità maggiori e acidifichi leggermente la zona bagnata
salùtav salùt tòt
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Causa continue piogge la trinciatura è stata rimandata a questo sabato appena passato e lo sfalcio dell'erba a oggi pomeriggio.
Ho notato un ritardo dell'insecchimento e dell'ingiallimento dell'erba diserbata due sabati fa,credo a causa della pioggia.
Siccome sabato prossimo ho in programma di andare a concimare non rischio di ''pompare'' l'erba non ancora del tutto secca?
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Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggiola memoria mi tradisce (sai oramai son troppo vecchio ) ma di sicuro ricordo che il rapporto solfato ferroso \ ac. citrico era di 5\1 ------ prova con solfato a 250 gr e citrico a 50 gr.
semmai prova con 2 piante e..aspetta una settimana
Dato in fertirrigazione è più sicuro , puoi andare su quantità maggiori e acidifichi leggermente la zona bagnata
salùt
di giorni e poi vado ,sara' tardi o presto come periodo per quattro cinque volte in due mesi,eccessivo?Ultima modifica di giovannic; 22/04/2009, 18:01.
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Originalmente inviato da giovannic Visualizza messaggioGrazie provero' con quetse dosi ,tramite il paletto irrigatore,aspetto ancora una ventina
di giorni e poi vado ,sara' tardi o presto come periodo per quattro cinque volte in due mesi,eccessivo?.4 o addirittura 5 volte?? ma che vuoi perder tutto il tempo ? fallo in una sola volta, se lo dai in terra e stai sù con la dose(es. 2kg.\q.acqua solfato+......)non girar con acqua chiara
buon lavoro.....Tocia.....av salùt tòt
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Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggioAnch' io mi trovo nella tua stessa situazione e ho fatto il taglio delle radici lo scorso anno. Io direi che per quest' anno dovremmo essere a posto mentre il prossimo anno la cosa va ripetuta in quanto si andrà incontro ad una maggiore vigoria.
Il taglio delle radici a quanti cm dal ceppo l' hai fatto? L' hai fatto da tutte due le parti o solo da una parte?.
Io sconsiglierei farlo da ambedue le parti nello stesso anno, ma piuttosto un anno da un lato e l' anno dopo dall' altro.
Il taglio delle radici è una operazione molto valida nella nostra zona ( io sono a nord della Rotaliana) e ti porta vantaggi che ti costringe la vigna a spingere le radici più in profondità con la conseguenza che si ha meno mortalità a causa del freddo invernale a causa dell' asfissia dello strato di terreno ghiaggiato in superfice.
Anch' io ho avuto sicuramente un bel miglioramento di qualità dell' uva e meno lavoro in estate. Adesso vedo un po' come le viti reagiscono quest' anno e semmai farò un taglio da un solo lato e piuttosto distante a fine giugno su una pergola o due per vedere se si notano differenze. Cosa vuoi nei vigneti dobbiamo continuamente fare prove e anche i tecnici di san Michele vengono da noi per imparare.Se ti va tieniti in contatto con questo forum così possiamo confrontarci le esperienze nei prossimi mesi.
Ho effettuato il taglio da entrambi i lati alla distanza di ca.50/60 cm. e una profondita di ca.30/40 cm., in primavera con germogli gia' di 10 cm. Gli anni scorsi ho tentato strade alternative per ridurre la vigoria, (ad. es. lasciando i tralci lunghi, accorciandoli in prefioritura) senza alcun apprezzabile risultato.
Vorrei tanto perpetuare l'ottimo risultato ottenuto lo scorso anno, ma temo che ripetere un taglio cosi' drastico potrei combinare dei guai, credo faro' come te, sperimentando un blando taglio su alcune pergole.
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Io non ho ancora iniziato i trattamenti nella mia zona se ne parla fra 10-15 giorni.
Il mio agronomo mi ha consigliato di usare per i primi tre trattamenti un prodotto a base di fosetil-al(66,7%) e fluopicolide (4,4%) escudendo il primo che è già conosciutissimo questo secondo funghicida appartenente alla nuova classe chimica
delle Acilpicolidi chi di voi lo usa o l'ha usato?
Con che risultati?
queste sono le informazioni che ho trovato:
Fluopicolide presenta un meccanismo d’azione assolutamente nuovo ed innovativo.
Tale sostanza attiva interferisce sulla stabilità della membrana cellulare
fungina mediante la delocalizzazione delle proteine spettrino-simili che legano
la membrana cellulare al citoscheletro.La ridistribuzione di tali proteine
nel citoplasma determina un aumento della permeabilità dalla membrana
all’attraversamento dei liquidi. Questo porta la membrana ad indebolirsi gradualmente,
provocando quindi il rapido collassamento della cellula fungina e
causandone la morte.Fluopicolide, grazie al suo nuovo ed
innovativo meccanismo d’azione, non presenta resistenza incrociata con altri
fungicidi attualmente conosciuti
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Originalmente inviato da guardian72 Visualizza messaggioIo non ho ancora iniziato i trattamenti nella mia zona se ne parla fra 10-15 giorni.
Il mio agronomo mi ha consigliato di usare per i primi tre trattamenti un prodotto a base di fosetil-al(66,7%) e fluopicolide (4,4%)
Una cosa mi preme sottolineare e cioè da come posso notare, in qualunque parte d' Italia la situazione non cambia.
Io ho grande rispetto per i tecnici e gli agronomi che senza dubbio svolgono il loro lavoro con grande preparazione e professionalità, però e qui mi rivolgo a tutti gli utenti del forum , vi posso assicurare che se io seguissi alla lettera tutto ciò che i tecnini nei bolettini emettono giornalmente consigliando gli agricoltori i prodotti che devono trattare, io penso che spenderei più del doppio di ciò che spendo normalmente in prodotti fitosanitari.
Un agronomo che consiglia 15 giorni prima di iniziare i trattamenti, senza neppure sapere come sarà il meteo, e consiglia di fare già i primi tre trattamenti con un prodotto a base di fosetil-al mi fa già riflettere e non oso pensare cosa farà trattare nel mese di giugno in poi. I prodotti vanno scelti al momento in base al dilavamento e al grado d' infezione consultando sempre anche il meteo dei giorni successivi. Se io fossi un tecnico di zona mi comporterei sicuramente nello stesso modo in quanto la responsabilità che ho su una vasta zona è sicuramente grande, ma il singolo viticoltore DEVE essere lui il primo tecnico e la lotta deve imparare a gestirsela autonomamente seguendo i bolettini solo per sapere se in quel periodo il volo delle spore è più elevato del solito.
Lo scorso anno noi viticoltori siamo stati messi a dura prova nella lotta antiperonosporica, specialmente in certe località, però è stato per noi un' esperienza talmente grande che dobbiamo farne tesoro.
Da noi i tecnici di zona la scorsa stagione hanno fatto trattare prodotti sistemici costosissimi per tutta la stagione con intervalli di 10 giorni. Ebbene molti si sono beccati infezioni spaventose. Chi è stato pulito da macchie non è stato colui che ha usato prodotti costosi, ma chi non ha mollato la presa in nessun momento ed è intervenuto tempestivamente anche con prodotti normali ad una cadenza breve anche di 5 6 giorni nei momenti più critici. Hanno avuto migliori risultati coloro che hanno trattato anche con una velocità d' avanzamento più alta ad un intervallo breve rispetto coloro che hanno trattato con prodotti costosissimi ad intervalli di solo 2 giorni in più.
In base all' esperienza dello scorso anno il mio consiglio è quello di usare di più la nostra testa e meno quella degli altri. Ascoltare sì i tecnici che sono sicuramente preparati ed esperti in quanto seguono parecchie aziende con problemi sicuramente diversi l' uno dagli altri, ma dobbiamo imparare a selezionare con la nostra intelligenza ciò che è meglio per la nostra azienda anche a volte sbagliando qualcosa. Altrimenti diventeremo solamente dei burattini.Naturalmente questo non è riferito a nessuno del forum e neppure a nessuno altro in particolare e la mia intenzione non è neppure quella di sollevare polemiche o vespai ma solo di mettere sull' avviso molti, che si possono avere risultati uguali o addirittura migliori spendendo decisamente molto meno.
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Io che sono biologico (ancora per poco)ieri sono uscito con il primo trattamento con Poltiglia Bordolese e Zolfo e come al solito i vicini mi hanno criticato
..............però io gli ho ricordato che l'anno scorso ho perso solo il 30% del raccolto mentre loro non hanno neppure vendemmiato
Tosi Alessandro
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un vecchio mi diceva che dava sempre acqua(rame e zolfo)anche quando pioveva che male non faceva ,certo io non è che dò lacqua quando piove ,ma se il meteo mi dice pioggia nei giorni a venire io comunque do sempre,poi casomai ritratto a breve.L'altranno i miei vicini avevano la vigna "sderenata" dalla peronospora io ho fatto ilmio raccolto con qualche grappolo colpito ,ma su quella da tavola a pergola.ciao
vincenzo
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Nella scorsa annata nota per la grande infezione di peronospora io non ho avuto nessun danno e non ho seguito in todo i consigli del mio agronomo ne tantomeno i bollettini di zona, ho sempre trattato secondo quello che ritenevo giusto.
Volevo solo sapere se qualcuno ha usato quel funghicida e come si è trovato.
O.T. Sono il primo sostenitore nel dire che i rivenditori di mezzi, prodotti di qualsiasi genere per l' agricoltura (concimi, insetticidi, e tutto il resto) pensano ai loro affari non certo alle nostre colture e alle nostre tasche.
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Originalmente inviato da guardian72 Visualizza messaggio...Volevo solo sapere se qualcuno ha usato quel funghicida e come si è trovato......
Il fosetil- al e fluopicolide è consigliato farlo in fioritura, che per la vite è un momento delicato, e oltrettutto in questo momento è sicuramente meglio evitare il rame.
Mi dispiace contraddire il tuo agronomo, ma se ti ha consigliato di fare i primi tre trattamenti con questo prodotto ti ha consigliato veramente male in quanto ad inizio vegetazione fare prodotti sistemici sono soldi buttati al vento perchè la vegetazione è troppo poca e i germogli non riescono ancora ad assorbire il prodotto per via sistemica. Ad inizio vegetazione basta solo che sulla foglia ci sia qualcosa di contatto tipo un mancozeb o rame a basso dosaggio.
Oltrettutto questo prodotto si puo' usare in tutta la stagione al massimo per tre trattamenti e bruciare un prodotto simile ad inizio vegetazione è proprio sconsigliato.
I prodotti sistemici vanno usati semmai in casi sporadici quando ce n' è bisogno, cioè in fioritura per distanziare l' intervallo di tempo o quando ha piovuto tanto e mi trovo fuori con le ore di bagnatura e il rischio di beccarmi un' infezione, è alta.
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Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggioAscoltare sì i tecnici che sono sicuramente preparati ed esperti in quanto seguono parecchie aziende con problemi sicuramente diversi l' uno dagli altri, ma dobbiamo imparare a selezionare con la nostra intelligenza ciò che è meglio per la nostra azienda anche a volte sbagliando qualcosa. Altrimenti diventeremo solamente dei burattini..
Da parte mia ho imparato a selezionare un buon tecnico e con esperienza, piuttosto che selezionare i prodotti da usare rischiando a volte di sbagliare qualcosa!
Fin'ora m'è andata bene, questa è la mia opinione
Salùt da tociaav salùt tòt
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Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggioIo che sono biologico (ancora per poco)ieri sono uscito con il primo trattamento con Poltiglia Bordolese e Zolfo e come al solito i vicini mi hanno criticato
..............però io gli ho ricordato che l'anno scorso ho perso solo il 30% del raccolto mentre loro non hanno neppure vendemmiato
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