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Come va in vigneto?

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  • Originalmente inviato da pvg10 Visualizza messaggio
    ma perchè il mio calcolo è sbagliato?
    per la distanza tra vite e vite calcolo partedo dalla base, giusto?
    per la distanza tra i filari io non penso di doverla calcolare perchè se per assurdo avessi una distanza di 10 mt. tra loro, la quantità di prodotto da utilizzare sarebbe esagerata.
    Dove sbaglio nel ragionamento? Tieni presente che io non ho un trattore che passa in mezzo ai filari e spruzza il prodotto a sx e dx, devo dare il prodotto fila per fila. Oltretutto, sullo stesso filare non passo 2 volte ma alterno, cioè faccio un trattamento dalla parte sopra e al trattamento successivo passo dalla parte sotto.
    Fai, come nei post precedenti, dei discorsi PRIVI DI SENSO. Quando dico "non si capisce una mazza" intendo dire proprio questo.

    COSA E' LA BASE?!?!?!?! Cosa vuol dire? Per calcolare la distanza tra le viti pigli un metro e guardi a che distanza sono tra loro! Mica è difficile!

    COSA VUOL DIRE AVERE FILARI A 10 METRI PER ASSURDO? Se vuoi sapere quanti mq di vigneto hai pigli un metro (lo stesso di prima) e guardi a che distanza sono i filari. Anche questo non è difficile.

    COSA C'ENTRA LA QUANTITA' DI PRODOTTO? Quella è sempre uguale, INDIPENDENTEMENTE dalla distanza tra i filari!

    COSA C'ENTRA il fatto che tratti da una parte sola?

    Ma soprattutto....
    COSA SIGNIFICA CHE UNA VOLTA TRATTI SOPRA E UNA VOLTA TRATTI SOTTO? Usi l'elicottero in un trattamento e nell'altro un Tifone? Hai la vigna in orizzontale? I tuoi terreni sono privi di forza di gravità e quindi usi il modulo lunare?

    Ecco, discorsi privi di senso.

    Lorenzo
    Az. Agr. Il Tralcio

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    • Lorenz,
      perdonami le mie domande prive di senso ma mi sfugge qualcosa di fondamentale...
      se uno volesse sapere quanti mq sono occupati ad una sola fila di viti o da una singola vite che calcolo dovrebbe fare?

      posso scriverti in MP ? Così evito di sottoporre le mie domande poco utili, anche agli altri

      P.s. Zolfo in polvere che ha preso umidità: come fai tu per farlo asciugare?

      Vale
      Ultima modifica di pvg10; 06/06/2009, 08:05.

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      • Posto alcune foto di questa indiscutibile bellissima zona vitivinicola toscana, che è quella del Brunello di Montalcino.
        Dopo averla visitata nello scorso fine settimana mi preme però fare alcune considerazioni avendo avuto qualche perplessità e mi piacerebbe avere qualche commento di qualcuno di voi che magari conosce meglio di me la situazione.
        Questa terra da quanto ho capito è in mano prevalentemente a delle grosse multinazionali tedesche, francesi e inglesi che circa una trentina di anni fa hanno individuato questa zona molto bella sotto il profilo paesaggistico, turistico e molto economica in fatto del valore del terreno e intuirono che investendo qui poteva essere veramente un buon affare. In quegli anni a differenza di adesso il terreno valeva veramente poco. Le poche piccole aziende ancora esistenti faticano a tirare avanti e a sbarcare il lunario mentre i grossi continuano a guadagnare alla grande.
        Il Brunello sinceramente mi è piaciuto meno rispetto sicuramente ad un Barolo delle Langhe dove effetivamente la storia di questo vino è ben più antica.
        La mia perplessità è che qui si cerca di far vedere una cosa molto più ingrandita di quella che è effettivamente e molto è improntato a far presa sui turisti. Una persona della proloco mi raccontava che qui a settembre se si gira per i vigneti si vede tutta uva tagliata a terra e non è certo una novità per noi viticoltori operazioni colturali di questo tipo nel periodo dell' invaiatura che sicuramente sono indispensabili per l' ottenimento di un vino di qualità, ma mi chiedo come faccia una grossa multinazionale proprietaria di centinaia di ettari di vigneto, dove il lavoro non viene svolto in prima persona, ma con l' impiego di manodopera esterna a fare questo lavoro in due settimane, che è il tempo che si ha a disposizione? Devono reclutare centinaia di persone, iscriverle regolarmente e insegnargli bene quale siano i grappoli che devono lasciare e quelli da togliere. Boh secondo me fanno bene i vigneti più accessibili alle persone esterne e il resto cercano di fare come possono. Che volete che vi dica, a me sembra tanto di specchietti per le allodole e direi che ci sono riusciti alla grande. Potrei anche sbagliarmi ma mi piacerebbe sentire il vostro parere.





        Ultima modifica di Vitality; 06/06/2009, 20:59.

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        • buonasera amici,
          giovedi scorso ho trattato i miei vigneti con Curit linea Electis e Vivando (metrafenone) e ho avuto la brillante idea di aggiungere 400 cc di Karathane star per ettaro ( consigliato da un tecnico amico il quale ha detto che l'oidio è alle porte...). Ho iniziato il trattamento nel Riesling alle ore 14, per ragioni di tempo e per potere eseguire tutto il trattamento nella stessa giornata. Oggi però ho trovato diverse foglie che sembrano ustionate. Ho combinato un danno grave?
          Grazie per la risposta che gentilmente mi vorrete dare
          Claudio

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          • Originalmente inviato da eagle56 Visualizza messaggio
            buonasera amici,
            giovedi scorso ho trattato i miei vigneti con Curit linea Electis e Vivando (metrafenone) e ho avuto la brillante idea di aggiungere 400 cc di Karathane star per ettaro ( consigliato da un tecnico amico il quale ha detto che l'oidio è alle porte...). Ho iniziato il trattamento nel Riesling alle ore 14, per ragioni di tempo e per potere eseguire tutto il trattamento nella stessa giornata. Oggi però ho trovato diverse foglie che sembrano ustionate. Ho combinato un danno grave?
            Grazie per la risposta che gentilmente mi vorrete dare
            Claudio
            Che il fosetil-al sia un prodotto difficile per miscibilità è una cosa di fatto, ma dai prodotti che hai indicato non mi sembra ci siano incompatibilità. Non capisco però avendo messo il Vivando che è un antioidico tu abbia aggiunto anche il Karathane che è un altro antioidico, io avrei usato o uno o l' altro.
            Il problema delle ustioni sulle foglie io credo siano state create dal Karathane fatto alle 14 magari sotto il sole. Il karathane va impiegato solamente nelle ore più fresche della giornata, cioè al mattino presto o di sera.
            Cmq in questa stagione per un po' di foglie ustionate non dovrebbero crearti grossi problemi in quanto la vite arriva ancora a rifarsi, perciò non vedo nulla da preoccuparsi. Maggiori problemi si sarebbero avuti invece a fine luglio o agosto, che ustionando le foglie delle femminelle si sarebbe perso qualcosa sul grado zuccherino .

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            • cimatura

              Scusate, ho bisogno di capire meglio il discorso della cimatura e delle "femminelle" (dalle mie parti significa un'altra cosa!!!).
              Cmq, ho capito che, affinchè venga apportata la maggior quantità di zuccheri all'uva queste femminelle devono avere almeno 40 gg. di vita all'atto della vendemmia; ipotesi: vendemmia 30 settembre; tolti i 40 giorni necessari per la formazione delle femminelle arriviamo al 20 agosto: a ferragosto (giorno prima o giorno dopo) bisogna cimare? ho capito bene?
              Grazie - Lorenzo

              Commenta


              • Originalmente inviato da maddylor Visualizza messaggio
                Scusate, ho bisogno di capire meglio il discorso della cimatura e delle "femminelle" (dalle mie parti significa un'altra cosa!!!).
                Cmq, ho capito che, affinchè venga apportata la maggior quantità di zuccheri all'uva queste femminelle devono avere almeno 40 gg. di vita all'atto della vendemmia; ipotesi: vendemmia 30 settembre; tolti i 40 giorni necessari per la formazione delle femminelle arriviamo al 20 agosto: a ferragosto (giorno prima o giorno dopo) bisogna cimare? ho capito bene?
                Grazie - Lorenzo
                Attenzione a non fare questi calcoli con la calcolatrice!
                Le variabili in gioco sono moltissime: intanto se "taglio" il 15 agosto la vite per almeno 1 settimana-10 giorni non butta dalle gemme pronte. Quindi bisogna calcolare anche questo tempo.
                In secondo luogo, i 40 giorni sono il MINIMO per avere una buona vegetazione in grado di eseguire il suo compito.

                La femminella altro non è che nuova vegetazione. Le foglie hanno una specie di ciclo vitale, che si esaurisce quando diventano "vecchie". Continuano a vivere, per carità, ma non apportano più nulla alla pianta.
                Quindi bisogna prestare molta attenzione.
                La regola generale, comunque, è che non bisogna MAI e poi MAI tardare questa operazione di cimatura: piuttosto, meglio anticiparla leggermente.
                Ciao!

                Lorenzo
                Az. Agr. Il Tralcio

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                • Ma perchè l'ossicloruro di rame costa così tanto??? 10 Kg 60 euro

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                  • Grazie anche a quei vili che lo vanno a rubare, il prezzo del Rame è salito a dismisura.

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                    • Originalmente inviato da pvg10 Visualizza messaggio
                      P.s. Zolfo in polvere che ha preso umidità: come fai tu per farlo asciugare?
                      devi usare il phon,quello per i capelli!!!!!!!Scusa per l'ironia,ma lorenz ha proprio ragione...............credo proprio sia da buttare

                      Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                      Le variabili in gioco sono moltissime: intanto se "taglio" il 15 agosto la vite per almeno 1 settimana-10 giorni non butta dalle gemme pronte. Quindi bisogna calcolare anche questo tempo.
                      In secondo luogo, i 40 giorni sono il MINIMO per avere una buona vegetazione in grado di eseguire il suo compito.

                      La femminella altro non è che nuova vegetazione. Le foglie hanno una specie di ciclo vitale, che si esaurisce quando diventano "vecchie". Continuano a vivere, per carità, ma non apportano più nulla alla pianta.
                      Quindi bisogna prestare molta attenzione.
                      La regola generale, comunque, è che non bisogna MAI e poi MAI tardare questa operazione di cimatura: piuttosto, meglio anticiparla leggermente.
                      ciao lorenz,a proposito di cimature,per una varietà a maturazione precoce,quindi prima settimana di settembre,quando pensi sia il termine oltre il quale non conviene andare a cimare.Io di solito comincio a cimare dopo il 13 di giugno e mi fermo ad un giro di cimatura sia per le varietà precoci che per quelle tardive
                      Ultima modifica di Potionkhinson; 07/06/2009, 15:28. Motivo: il regolamento vieta di inserire post consecutivi nell'arco di 24 ore (utilizza la funzione "Modifica Messaggio").

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                      • Ma se lo zolfo prende umidità fa i pallotti, basta abbaccarli e ritorna polvere, certo dipende dalla quantità e dalla voglia

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                        • Distendere lo zolfo su di un nylon resistente in strato sottile sotto il solo cocente, poi schiacciare i grumi con una cazzuola da muratore.

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                          • Ieri ho anticipato il trattamento con Melody+penconazolo+zolfo(avrei dovuto farlo mercoledì prossimo) in quanto in questi giorni sta piovigginado e vi è un molta umidità dovuta alle temperature altine....cosa ne dite? ho fatto bene?il melody ha cadenze a 7-10gg ,vorrei ridare di mercoledì ,circa 11-12 gg ci sono coi tempi oppure rischio? dipende dalle temperature ed andamento climatico oppure posso rischiare secondo voi (non volevo fare più di 2 tratt.col melody)e poi passare al rame -zolfo nei primi di luglio....ciao grazie
                            vincenzo

                            Commenta


                            • Originalmente inviato da Cinghiale Visualizza messaggio
                              Distendere lo zolfo su di un nylon resistente in strato sottile sotto il solo cocente, poi schiacciare i grumi con una cazzuola da muratore.

                              Si, al sole e riparato dal vento, non dimenticando di proteggersi bene specialmente gli occhi durante le operazioni effettuate, specialmente quando lo zolfo sarà asciutto.

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                              • ringrazio Vitality per la cortese e celere risposta che mi tranquillizza alquanto. Mi è stato suggerito di utilizzare il Karathane per eradicare eventuali focolai di oidio....
                                Grazie ancora e cordiali saluti
                                Claudio

                                Commenta


                                • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                  Attenzione a non fare questi calcoli con la calcolatrice!
                                  Le variabili in gioco sono moltissime: intanto se "taglio" il 15 agosto la vite per almeno 1 settimana-10 giorni non butta dalle gemme pronte. Quindi bisogna calcolare anche questo tempo.
                                  In secondo luogo, i 40 giorni sono il MINIMO per avere una buona vegetazione in grado di eseguire il suo compito.

                                  La femminella altro non è che nuova vegetazione. Le foglie hanno una specie di ciclo vitale, che si esaurisce quando diventano "vecchie". Continuano a vivere, per carità, ma non apportano più nulla alla pianta.
                                  Quindi bisogna prestare molta attenzione.
                                  La regola generale, comunque, è che non bisogna MAI e poi MAI tardare questa operazione di cimatura: piuttosto, meglio anticiparla leggermente.
                                  Ciao!

                                  Lorenzo

                                  ...come al solito grande precisione e professionalità (non per niente ti chiami Lorenzo ...)

                                  Grazie, ho capito che è meglio anticipare alla fine luglio/primi di agosto questa operazione.

                                  Lorenzo, Benevento

                                  Commenta


                                  • Zolfo umido

                                    Marti ma ti avanza dello zolfo che diventa umido lo butti veramente? Dimmi dove abiti che lo vengo a prendere.
                                    Ringrazio Fiat, Corsaro e Cinghiale per le risposte meno ironiche e più pratiche
                                    Lorenz che ne pensi? Tu anche lo butti via?
                                    Vale

                                    Commenta


                                    • in effetti è vero..siamo tutti Lorenzo in questo forum, un nome una garanzia di sapienza.

                                      Comunque, sabato fatto il trattamento con erresei triplo.

                                      Una curiosità, dare solo fosetil al, va male?? il presso degli altri prodotti è esorbitante!!

                                      Commenta


                                      • Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio

                                        Una curiosità, dare solo fosetil al, va male??
                                        Assolutamente sì, il fosetil-al lo devi sempre fare in miscela ad un prodotto di contatto, perchè altrimenti rischi, in caso di una infezione, di avere delle foglie belle pulite da macchie ei grappoli malati di peronospora.
                                        Ad un mio amico che era alle prime armi è accaduto proprio questo.
                                        I prodotti sistemici lavorano bene sulla foglia e meno bene sul frutto, che sia uva, mele,pere, pesche o altro.
                                        Sulle barbatelle dove ancora non si raccoglie lo puoi fare invece tranquillamente anche da solo.
                                        Stefano

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                                        • Ieri sera ho trattato con R6 e Oidimenol ed è il quarto trattamento.
                                          Qui da me sta iniziando l'allegagione.

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                                          • In questi giorni nel mio piccolo vigneto dovrei effettuare la prima irrigazione, di solito dalle mie parti si aggiunge miscelato all'acqua un po di concime per aiutare la crescita.

                                            Secondo voi dovrei seguire questa tecnica oppure fare una irrigazione solo con acqua?
                                            Evetualmente che concimi mi consigliate di utilizzare? Il vigneto è di circa 5000mq.
                                            Un signore mi disse che l'anno scorso ha utilizzato un prodotto chiamato "sangue di bue", ho cercato in internet e ho notato che è molto utilizzato per le piante ornamentali, di qui il mio dubbio sulla bontà di utilizzo su una pianta alimentare.
                                            Che cosa mi consigliate?

                                            Grazie e ciao a tutti.

                                            Commenta


                                            • Posto alcune foto della defogliatura meccanica che si sta svolgendo da noi in questa settimana con la defogliatrice pneumatica della Olmi sulla pergola trentina.Le foto mostrano cem' era la situazione prima e dopo.








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                                              • Ciao a tutti, anche nel mio vigneto in questi giorni abbiamo fatto la sfogliatura con la Olmi, ecco il video:


                                                Ultima modifica di asartori; 11/06/2009, 22:42.

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                                                • Bel video Sartori.
                                                  Massacrante lavorare con questa macchina, quando è tutto il giorno, però fa un gran bel lavoro.

                                                  Commenta


                                                  • Massacrante ed interminabile anche eseguirlo tutto manualmente, senza contare il contatto con residui di fitofarmaci, la soffiatura dei grappoli (eliminato utilizzo di antibotritici) e la mancata tempestività dell'operazione.
                                                    Gran bella macchina.

                                                    Commenta


                                                    • concime fogliare

                                                      salve, scusate se insisto sui concimi fogliari, ma vorrei essere certo che non faccio guai:

                                                      Un tecnico mi sta facendo usare (400 ml/hl) questo : N P (mg) 3 39 (7).
                                                      Mi ha detto che è fosfito di potassio (antipersonsporico per eccellenza e sembra che non crea ceppi resistenti) con aggiunta di magnesio.
                                                      Secondo voi questa formula a cosa corrisponde e potrebbe lasciare tracce nel vino? (mi ha consigliato di usarlo fino alla fine e non esiste alcun rischio del genere).

                                                      Grazie a voi in anticipo

                                                      Commenta


                                                      • Originalmente inviato da maddylor Visualizza messaggio
                                                        salve, scusate se insisto sui concimi fogliari, ma vorrei essere certo che non faccio guai:

                                                        Un tecnico mi sta facendo usare (400 ml/hl) questo : N P (mg) 3 39 (7).
                                                        Mi ha detto che è fosfito di potassio (antipersonsporico per eccellenza e sembra che non crea ceppi resistenti) con aggiunta di magnesio.
                                                        Secondo voi questa formula a cosa corrisponde e potrebbe lasciare tracce nel vino? (mi ha consigliato di usarlo fino alla fine e non esiste alcun rischio del genere).

                                                        Grazie a voi in anticipo


                                                        Il fosfito di potassio è formato da anidride solforosa(P2O5) 30% e ossido di potassio K2O al 20%.
                                                        Non so dirti se il concime fogliare che ti ha consigliato quel tecnico funziona contro la peronospora , ma se te lo ha consigliato penso che l' abbia testato.
                                                        Quello da te indicato è formato da 3 di N, 39 di P e 7 diK ?
                                                        L' azoto dopo la fioritura io lo eviterei in quanto puo' incidere negativamente sulla qualità dell' uva.
                                                        E' vero che i fosfiti di potassio non creano ceppi di resistenza, praticamente lo ione fosfito stimola la pianta a produrre fitoalessine rendendola resistente alla peronospora.
                                                        Da noi però non consigliano di superare i 4 trattamenti con fosfiti a stagione, perchè altrimenti rimarrebbero residui troppo alti nel vino.


                                                        Originalmente inviato da asartori Visualizza messaggio
                                                        Massacrante ed interminabile anche eseguirlo tutto manualmente, senza contare il contatto con residui di fitofarmaci, la soffiatura dei grappoli (eliminato utilizzo di antibotritici) e la mancata tempestività dell'operazione.

                                                        Gran bella macchina.


                                                        Pienamente d' accordo
                                                        Ultima modifica di Vitality; 12/06/2009, 13:25.

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                                                        • Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
                                                          Il fosfito di potassio è formato da anidride solforosa(P2O5) 30% e ossido di potassio K2O al 20%.
                                                          Non so dirti se il concime fogliare che ti ha consigliato quel tecnico funziona contro la peronospora , ma se te lo ha consigliato penso che l' abbia testato.
                                                          Quello da te indicato è formato da 3 di N, 39 di P e 7 diK ?
                                                          L' azoto dopo la fioritura io lo eviterei in quanto puo' incidere negativamente sulla qualità dell' uva.
                                                          E' vero che i fosfiti di potassio non creano ceppi di resistenza, praticamente lo ione fosfito stimola la pianta a produrre fitoalessine rendendola resistente alla peronospora.
                                                          Da noi però non consigliano di superare i 4 trattamenti con fosfiti a stagione, perchè altrimenti rimarrebbero residui troppo alti nel vino.



                                                          Pienamente d' accordo
                                                          Ho capito bene: AZOTO-3; FOSFORO-39 e POTASSIO-7

                                                          ...mi manca il magnesio (mg)
                                                          mah, forse è meglio lasciar perdere, visto che non sono un chimico
                                                          Cmq, grazie

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                                                          • Io ieri ho fatto il terzo trattamento, ho dato l' erresei sbr 37 (ossicloruro e mancozeb) e penconazolo, e oggi ho dato per la seconda volta il diserbo sottofila, anno scorso avevo fresato ma quest'anno lascio inerbito perchè quando piove mi fa dei gran solchi nella terra, poi almeno quest'inverno ha piovuto abbastanza, invece anno scorso c'era una gran siccità quindi decisi di fresare per evitare la traspirazione dell'acqua... vedremo bene saluti

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                                                            • Originalmente inviato da maddylor Visualizza messaggio
                                                              salve, scusate se insisto sui concimi fogliari, ma vorrei essere certo che non faccio guai:

                                                              Un tecnico mi sta facendo usare (400 ml/hl) questo : N P (mg) 3 39 (7).
                                                              Mi ha detto che è fosfito di potassio (antipersonsporico per eccellenza e sembra che non crea ceppi resistenti) con aggiunta di magnesio.
                                                              Secondo voi questa formula a cosa corrisponde e potrebbe lasciare tracce nel vino? (mi ha consigliato di usarlo fino alla fine e non esiste alcun rischio del genere).

                                                              Grazie a voi in anticipo

                                                              IL FOSFITO DI POTASSIO è composto da:
                                                              Anidride fosforica (P2O5) totale .................................................. ........................30 % p/p
                                                              Ossido di potassio (K2O) solubile in acqua .................................................. ... 20 % p/p

                                                              Il fosfito di potassio è un prodotto di sintesi da impiegare in agricoltura integrata, su tutte le colture (arboree, erbacee e floricole), dalla fase di risveglio vegetativo fino all’invaiatura, come fonte di FOSFORO, POTASSIO e microelementi, in applicazione fogliare e/o radicale.

                                                              Cosa fa:

                                                              E' una fonte efficiente, attiva e concentrato di Fosforo, Potassio e talvolta con aggiunta di microelementi, viene assorbito velocemente per via fogliare e/o radicale, per entrare nel circolo linfatico.

                                                              Come immunizzante, per lottare contro funghi e batteri

                                                              Il Fosforo quindi, con il suo ruolo energetico:
                                                              - Condiziona la biosintesi proteica rallentando l’invecchiamento dei tessuti;
                                                              - Interviene nei processi enzimatici responsabili dell’assorbimento radicale;
                                                              - Riduce lo stress da trapianto e produttivo;
                                                              - Migliora la qualità e la conservabilità dei frutti;
                                                              - Sviluppa l’ accrescimento delle radici;
                                                              - Stimola le resistenze contro i patogeni;
                                                              - Aumenta la quantità di sostanza secca negli organi vegetativi e nei frutti;
                                                              - Ripristina e integra le riserve della pianta

                                                              Il Potassio, invece, nelle cellule, partecipa alla trasformazione dei nitrati in proteine, regola e controlla l’apertura degli stomi, mantiene il turgore vegetativo delle piante conferendo alle stesse:
                                                              - Una migliore lucentezza ed una maggiore robustezza della vegetazione,
                                                              - Migliora le produzioni in termini quali-quantitativi;
                                                              - Maggiore consistenza, serbevolezza e conservabilità della frutta;
                                                              - Una maggiore resistenza alle avversità climatiche e parassitarie;
                                                              - Un aumento della shelf life dei prodotti raccolti;
                                                              - Regolazione permeabilità membrane;
                                                              - Catalizza sintesi zuccheri e grassi (sostanze di riserva);
                                                              - Regola gli equilibri acido-base nella pianta (neutralizza acidi organici);
                                                              - Aumento della turgescenza cellulare;
                                                              - Frutta di colore più intenso e più ricca di zuccheri;
                                                              - Regola la pressione osmotica all’intero delle cellule;
                                                              - Intervine nell’ attivazione di numerosi enzimi.

                                                              I microelementi assumono un ruolo importante nella pianta:
                                                              Boro: Stimola la fioritura;
                                                              - E' essenziale per la fecondazione (sviluppo del budello pollinico);
                                                              - Favorisce il trasporto degli zuccheri;
                                                              - Stimola l'attività meristematica degli apici vegetativi e radicali.

                                                              Ferro: Fondamentale per la sintesi della clorofilla;
                                                              - Entra nella costituzione di vari enzimi;
                                                              - Stimola la sintesi proteica - Interviene nella riduzione dei nitrati.

                                                              Manganese: Attiva numerosi processi enzimatici;
                                                              - Stimola la fotosintesi e la sintesi proteica.

                                                              Zinco: Precursore del triptofano (aminoacido);
                                                              - Fondamentale per la sintesi delle auxine;
                                                              - Influenza il metabolismo dell'azoto e l'assorbimento del fosforo;
                                                              - Favorisce i processi respiratori delle piante.

                                                              Il fosfito di potassio ha un’ azione battericida-fungicida data dalla capacità della pianta, di stimolare delle reazioni di difesa, quali:
                                                              - L'accumulo di antibiotici naturali più conosciuti come fitoalessine, che sono composti fungitossici che vengono prodotti e accumulati in risposta all’attacco dei patogeni.
                                                              Come promotore delle difese naturali delle piante ed induttore della sintesi delle fitoalessine , ha la capacità di amplificare la resistanza delle piante ai possibili attacchi fungini e batterici quali: Phytophthora, Plamospora viticola, Pseudoperonospora cubensis, Bremia ed altri. Inoltre impedice gli attacchi dei batteri quali : Pseduomonas PS, dell'Erwinia, ecc.
                                                              Di conseguenza, il relativo uso fornisce i seguenti vantaggi nella attuazione di disciplinari di coltivazione secondo S.P.I. (strategie di produzione integrate):

                                                              - Basso impatto ambientale
                                                              - Non rilascia residui sulle produzioni.
                                                              - Non necessita di periodi di carenza.
                                                              - Metodo d’azione naturale, attiva le difese naturali delle piante.
                                                              - Difende i raccolti in un modo naturale contro un possibili attacchi fungini e batterici.

                                                              E' un prodotto studiato per apportare alle piante, una forma particolarmente attiva ed efficace Fosforo e Potassio.

                                                              • La molecola di fosfito (PO3) si distingue dal fosfato (PO4) con un atomo d'ossigeno in meno che conferisce al prodotto proprietà specifiche:

                                                              - Una più grande solubilità e mobilità del fosforo, garanzia di un migliore assorbimento. Per quanto riguarda il fosforo, solubilità e mobilità sono strettamente legate alle epoche e modi di applicazione del prodotto;

                                                              - Un'elasticità d'utilizzo: la forma fosfito è assorbita molto rapidamente dalle radici, ma anche dalle foglie. Una volta nella pianta, migra facilmente in tutte le direzioni ascendante e discendente;

                                                              - Una sinergia con gli altri elementi nutritivi di cui migliora fortemente l'assimilazione e lo spostamento nella pianta;

                                                              - Grande compatibilità: la forma fosfito permette di associare al prodotto altri elementi minerali (Ca++ e Mg++), senza problemi di perdita d'efficacia agronomica.

                                                              • La presenza di acido fosforoso, come ione del fosfito, fornisce un effetto profilattico riguardo ai funghi qui elencati:
                                                              - Phycomiceti (Pythium,Phytophtora infestans, Plasmopara viticola, Peronospora nicotianae, Bremia lactucae, sclerospora gramicola, pseudoperonospora cubensis ...etc)
                                                              - Ascomiceti (Taphrina, Erysiphe, Uncinola necator, Venturia inaequalis, Monilinia, Sclerotinia ...etc)
                                                              - Deuteromicete (Phomopsis, Septoria, Alternaria, Botrytis, Cladosporium, Fusarium, Verticillium, Rhizoctonia ... etc)
                                                              - Basidiomiceti: (Puccinia, Uromyces ...etc)

                                                              E Batteri : Pseudomonas, Erwinia, Agrobacterium, Corynebacterium, Erwinia, Xanthomonas e Streptomyces

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