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Atomizzatori da vigneto frutteto

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  • trattamenti insetticidi

    potrò anche sbagliarmi e non mi sono adeguato a riguardo ma data la loro modalità di azione gli insetticidi lavorano tanto più prontamente ed efficacemente quanto più sono concentrati.... per cui più posso abbassare il volume da distribuire megli è, fermo restando anche il concetto che se massimizzo il deposito fogliare massimizzo anche la quantità di insetticida che avrà effetto....
    Per dire comunque quale sia il volume più idoneo bisogna però effettuare compromessi valutando il mezzo che le distribuirà, le condizioni di impianto, i valori di temperatura, di U.R., le modalità di azione del p.a., il tempo per l'operazione ecc. ecc. Conoscere almeno parte di questi dati è indispensabile per poter offrire qualsiasi informazione seppur "di massima" data l'impossibilità di valutare personalmente le condizioni (e in particolar modo quelle dell'atomizzatore in oggetto....)

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    • Davidemi

      Andiamo a vedere punto per punto.
      /Dal punto di vista prettamente teorico tutto non fa una piega,/ due più due non fa teoricamente quattro, ma fa quattro / è possibile in condizioni di UR, umidità relativa, elevata e temperatura medio bassa(ad occhio 15°C) fare un buon trattamento anche con soli 100 litri a che micronizzazione? per impianti con poca vegetazione LAI, sfido chiunque a farlo a Palermo con 30°C....
      Stesso discorso per la vita media delle particelle, tutto vero ma a che t? e che %UR? Una goccia di 100 micron a 30°c e 50%UR vive 50 secondi e percorre in caduta libera 1,8 metri,che non sono pochi, 100 l/Ha(bassissimo volume VLV) a questa micronizzazione, sempre con un CU=1, producono una copertura di 1910 impatti per cmq, (poca vegetazione!? facciamo un LAI di 1,2!?), 1590 impatti cmq meno i coefficenti di variabilità che possono intervenire, e qui sta la capacità tecnica di individuarli e porvi rimedio. Normalmente in Sicilia lavorano al mattino nelle ore fresche con il caldo fanno la siesta.
      Vieri pubblicò, mi sembra in disinfestazione, le formule per calcolare i tempi di evaporazione. Che non sono certamente sue formule.
      Se irrori con polverzzazione meccanica a bassissima pressione con ugelli idonei a fare gocciolina da 400 micron circa ma usi bassi volumi potresti anche evitare la maggior parte dell' effetto percolamento non esistono ugelli come questi che mi diano un CU=1 e se il mio obbiettivo e 400 micron nel marasma delle goccie prodotte avrò un numero notevole di goccie al di sotto di 400 micron fino anche a50-100 ed un numero notevole al di sopra 1000-2000 micron, quest'ultimo facilitano il percolamento trascinandosi dietro anche altre, una goccia di 2000 micron mi porta via 125 goccie utili una da 1000 me ne porta via 15,6(con relativo p.a). Quanti impatti utili perdo? E nel ruscellamento l' uniformità di copertura nella singola foglia come sarà dato che ruscellando porta con se verso i bordi della foglia qantità elevate del prodotto?
      Se mi dai la curva dell'uniformità di micronizzazione ti posso calcolare il numero digoccie totale, più la curva è precisa più esatto sarà il calcolo.
      LV, basso volume, facciamo 500l/Ha con un LAI 1,2 come sopra!? Sono 124 impatti cmq meno i coefficenti di variabilità che possono intervenire e meno le perdite dovute dalla formazione di goccie diverse dai 400 micron.

      E' dimostrato da decenni che gli insetticidi agiscono meglio se concentrati, anche se molti venditori di prodotti, tecnici, informatori scientifici, chiamateli come volete,(se prendono la percentuale sul venduto per me sono dei bottegai) insisto che bisogna lavare le piante, è pure dimostrato da decenni che volumi ridotti aumentano il deposito sulla foglia riducendone l'uso o aumentandone il risultato fitoiatrico ma non tutti ci riescono, molti fanno dei fiaschi perchè non hanno la preparazione, si improvvisano.
      Ultima modifica di ALEX51; 13/01/2006, 00:33.

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      • fordjans

        Sì, è da rispettare il modo eroico di certi viticultori arrampicati come capre su questi pendii scoscesi.
        Vanno protetti come spece in estinzione, in special modo quelli che portano con se le conoscenze di generazioni e che ci danno un ottimo vino che non ha prezzo per il sudore versato.
        Se li perdiamo noi tutti perdiamo un patrimonio umano,culturale,ambientale.
        GRAZIE RAGAZZI, MERITATE MOLTO DI PIU'.
        Ultima modifica di ALEX51; 13/01/2006, 00:35.

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        • ringrazio alex 51

          Grazie 1000 x le info sulla vita media delle goccioline, mi piacerebbe sapere dove le hai trovate, dato che le trovo molto utili, e se sono farina del tuo sacco sei quasi da Nobel.....
          per il discorso Palermo beh, dipende dalle estensioni da trattare, sicuramente iniziano al mattino ma quando finiscono dipende un po' da quanto devono trattare, ho visto trattare (agrumeti) con 40° C all'ombra !
          Nel marasma delle goccioline prodotte con polverizzazione meccanica le goccioline più grosse che hai citato, ovvero quelle da 1000-2000 micron mi sembrano un po' al di fuori della realtà, almeno utilizzando ugelli in buono stato e pressioni idonee (diciamo 2 bar per i comuni ugelli a ventaglio in plastica o ancor meglio a 5 bar con ugello a cono antideriva tipo ALBUZ TVI giallo). Nel caso degli ugelli a cono il "marasma" è poi inferiore a quello ottenibile con quelli a ventaglio, ancora inferiore diventa utilizzando ugelli antideriva (con aspirazione d'aria). In tal caso poi il diametro della gocciolina non è più così "significativo" in quanto dato da una gocciolina che al suo interno non contiene liquido bensì aria, e che, date le sue caratteristiche impattando sulla vegetazione esplode in una serie di goccioline più minute.
          Grazie ancora alex... ciao

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          • Ovvio che non è farina del mio sacco, 11/01 ti ho citato due autori, Amsden (1962), Johnstone D.R. e Johnstone K.A. (1977) deposition and drift of ULV end ULV insectiside sprays.... pesticide scientific, ieri o citato Vieri (2005) che probabilmente ha letto qualcosa sugli stessi autori o su altri, non italiani sicuramente, ma non so quanto ci abbia capito, mi sembra l'abbia pubblicato su disinfestazione.

            Ho visto gente irrigare sotto la pioggia, preparare letti di semina a meta febbraio per le barbabietole con stirpatori a 20cm di profondità, ho visto gente viaggiari a 150 Km/h con la nebbia fitta, etc,etc,etc...
            Nella grosse realtà agrumicole mondiali si tratta 24 su 24 con una pausa di 6 ore nelle ore più calde nella quale si fa manutenzione e ci si riorganizza.
            La Sicilia mi spice, non fa testo, deve recuperare credibilità, anche se ci sono elementi validi come il prof Tribulato.
            Arance ci sono anche in Marocco zona di Agadir, belle aziende da un migliaio di ettari, consulenti internazionali, trattano a volumi ridotti, 46°C 25%UR.( !?!?)
            Bisognerebbe fare un giro per vedere come fanno.

            1000-2000 micron ti sembrano fuori della realtà?
            Quando cerco una curva sulla popolazione delle goccie non riesco mai ad averla, non la voglio dai costruttori di ugelli è troppo di parte, ammesso che la possiedano. Gli istituti dicono che non hanno i fondi per farle.
            Prof Baraldi pubblico qualcosa nel '86 o giù di lì, ti posso assicurare che la curva era molto piatta e con goccie di 256 micron di NMD ce n'erano goccie di 2000 micron eccome se c'erano.(andare a vedere).

            Bella la teoria di trattare con le bolle di sapone, riepiamole di aria così a parità di peso galleggiano meglio nell'aria ma sono grandi e cascano prima (contradizione in termini), ma quando toccano la foglia esplodono facendo tante piccole goccioline che mi aumentano la copertura.
            Peccato che anche qui si comincia a commercializzare un prodotto con l'avvallo di istituti senza avere delle serie pubblicazioni, no proprio non ce ne sono, c'è solo la teoria dei costruttori.
            E sì nel torbido si pesca meglio, specie i pesciolini piccoli ed indifesi, ma tanti e cotti nell'olio viene una buona frittura.
            Uscire con gli occhietti dall'acqua e guardare da dove viene l'informazione per non stare attaccati all'amo, no....!?!?
            E' un po' la storia di 30 anni fa che si pubbicizzava il Colgate con il gardol, per anni fu la soluzione per i denti di tutti gli italiani fino a che qualcuno si chiese, "ma che cos'è il gardol?".
            Il Colgate é rimasto, il gardol é sparito.
            Non c'era, non esiste, era solo pubblicità.
            FILIPPO B, occhei!! vedo di fare il possibile!
            Ultima modifica di ALEX51; 13/01/2006, 20:03.

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            • Originalmente inviato da ALEX51
              Comicio a vedere un po di numeri.
              Certo che se parli di gocce di 300-400 micron vai sul sicuro per quanto riguarda la deriva ma rischi il percolamento a terra con inquinamento del terreno.
              Una goccia di 200 micron che ha una vita (lifetime) di 200 secondi a 20 gradi con 80% di umidità ed una percorenza di caduta (falldistance) di 81,7 metri e se mi porto a 30 gradi al 50% i secondi diventano 56 ed i metri 21. (Amsden 1962,Johnstone end Johnstone 1977)
              Mi sembrano parametri gestibili. specie se hai un sistema di micronizzazione dove il VMD e uguale al NMD ed il CU quindi uguale ad 1.(in questo modo non ho evaporazione perchè tutte le goccie hanno lo stesso diametro).
              Se disponi di una attrezzatera in grado di localizzare al meglio la micronizzazione magari anche caricandola elettricamente, pui pesare di scendere a 100 micron sempre con un CU=1
              avrai a 20°all'80% 50s e 6,7m
              mentre 30°all'50% 14s e 1,8m
              Se la cosa funzionase, a PARITA' DI IMPATTI PER CMQuadro se con goccie di 200 micron uso 800l/ha, con goccie di 100 micron me ne bastano 100l/ha contro i 6400l/ha se usassi goccie di 400 micron. Questa è la proporzionalità matematica.
              Un pò tantini.
              Se parli con prof Varnet dell' ist. di viticoltura di montpellier che è il guru francese della maccanica agraria (a volte anche lui va per partito preso, ma so ragazzi) parla di 60-70 micron con volumi variabili da 80 a 120l/ha, ci sono delle pubblicazioni in materia, e i francesi lavorano con questi volumi, non mi si dica che è un'altra realtà. Andare per verificare non per sentito dire.
              Scusate se mi intrometto ma non e' tutto un po' troppo scientifico? E un ombreggiamento imprevisto causato da uno stormo di passeri che mi abbassa la temperatura della vegetazione dove lo mettiamo? Per non parlare poi della fumosita' di scarico delle vecchie trattrici euro zero o doppio zero che mi incide sulla vita media delle particelle di 200 micron, compresa quella di sodio dell'acqua della pubblicita' che e' da luglio del 2005 che sta vagando per il mio vigneto!O di una ragnatela improvvisa che devia il flusso del trattamento? E fare una prova con le vecchie cartine tornasole (esistono ancora?), poste in mezzo al bersaglio,prima con una attrezzatura a volume normale convenzionale,poi con una a basso volume, non sarebbe sufficiente secondo voi bisogna essere dei fisici nucleari per dare il verderame?Va bene tutto ma penso siano prove teoriche per essere reali dovrebbero essere fatte in ambiente protetto tipo una serra o un tunnel (tipo TAV).Adesso mi arrivera' contro di tutto pazienza ma questa dovevo proprio scriverla...

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              • Io spero di cavarmela andando a fare tarare il mio amotizzatore in primavera.
                Così finalmente avrò la certezza della quantità distribuita grazie a delle prove con attrezzature idonee.

                Potreste dare un pò di informazioni in pillole così si riesce a starvi dietro senza essere degli ingegneri nucleari?

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                • Io devo comprare l'atomizzatore e dopo tutta questa discussione ho pensato che mi prendo l'OMA in promozione (alla faccia del basso volume)
                  Tosi Alessandro

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                  • Scusa Alle e cosa sarebbe l'OMA??

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                    • vai a questo sito www.progroup.it
                      Tosi Alessandro

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                      • MACANICA Il tuo intervento é corretto, che dico corretto, di più, a parte le cartine al tornasole, servono per i PH, ma è chiaro che intendevi le cartine idrossesibili, quelle gialle per capirci.
                        Fare l'agricoltore (e farlo bene con serietà) è uno dei lavori più difficili, in quanto le conoscenze devono spaziare in tutti i campi.
                        Tant'è che le tre facoltà più impegnative sono, agraria, ingegneria e medicina (ordine alfabetico).
                        Il mio sfogo tecnico ( a parte che i calcoli usati è matematica e fisica che si trova nei testi dei primi due anni di superiore) non era rivolto a voi, ma a chi, forte del loro titolo di prof, spara pirlate per giustificare lo stipendio da cattedratico. (non parlo di te davidemi, tu stai raccogliendo dati e cerchi di elabolarli in mezzo a molte difficoltà, credo).
                        Vedi; le famose cartine idrossensibili servono all' agricoltore per avere una idea dell' uniformità di copertura, ripeto UN'IDEA E NULLA PIU'.
                        I proff le utizzano come mezzo scientifico e dentro ci vedono tante di quelle cose, le decantano, le elaborano, fanno convegni, parlano parlano parlano, l'agricoltore non capisce, crede di non essere all'altezza, si sforza, si sente impotente di fronte a tanti numeri e tanto sapere.
                        Sono maghi con la sfera di vetro, solo loro vedono.
                        In realtà nelle cartine non c'è nulla, solo macchie in una carta assorbente,hanno fritto l'aria. Dalle cartine non ricavo dati. Non è un mezzo internazionalmente riconosciuto. Sono della ciba e servono per aumentare il fatturato della ciba.Perchè se come le decantano portano un contributo ad un uso più proprio dei pesticidi e quindi una riduzione di prodotto e fatturato, col c...o le metteno in commercio.
                        La teoria delle goccie è vecchia di molti decenni, molti di voi non erano ancora nati, ripeto, è matematica elementare,
                        il fatto è che i docenti o la ignorano, (che è grave), o la omettono per motivi di interessi personali, (che è ancor più grave).
                        Macanica, usa al meglio la macchina che hai, usa la testa, e vedi se trovi qualcosa di meglio uscendo un po dal paesello.
                        JOHNDIN, se sei obbligato porta pure a tarare la tua macchina, ma quella attrezzatura idonea (parola grossa) non è altro che un simulacro dello vegetazione, non corrisponde al vero (già dimostrato in camera caritatis).
                        Quando sai quanti l/Ha vuoi distribuire verifica con le cartine l'uniformità nella vegetazione, potresti avere delle sorprese, le sorprese si pagano.
                        ALLE: prendi una macchina simile ma usata ,ci guadagni e spendi meno!!!
                        Ma, uno di Maranello dove la tecnologia la trovi anche nei fossi.... andiamoo.., c'è di meglio in giro!!!!
                        Ultima modifica di ALEX51; 14/01/2006, 19:32.

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                        • Sempre del gruppo Project insomma... e come mai l'hai scelto? Solo x il prezzo... o altro?

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                          • A quale della Oma pensavi? e quanto ti hanno fatto di prezzo?

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                            • Io ho i fratello di quello che vuol prendere Alle giallo (il Project) e arieggia che è un piacere, quello portato da 400lt.
                              Ovviamente quando l'ho preso non pretendevo di prendere la settima meraviglia del creato ma un atomizzatore che dato il prezzo non avesse neanche una qualità eccelsa con le elettrovalvole per comandare dalla cabina 2000€, però ha il telaio zincato il suo bravo serbatoio lavaimpianto e lavamani la pompa Annovi in fin dei conti atomizza abbastanza bene problemi di malattie non ne ho avuti.

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                              • Ho guardato il trainato EcoWind il 600 lt. è a 2.600€ e il 1000 lt. a 2.900 e lo paghi tra un'anno
                                Tosi Alessandro

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                                • Grazie Alex51. Mi scuso per aver scambiato le cartine del ph(che uso per controllare il rame+calce),con quelle idrosensibili va gia' bene che non le ho confuse con quelle che trovi dal tabaccaio.Avevo iniziato questa discussione con lo scopo di cercare delle risposte in quanto,visto che ho aumentato la superficie aziendale a vigneto,sarei tentato a cambiare il mio atomizzatore tradizionale con uno a basso volume.Esigenza che si e' posta anche per il fatto che ora con una botte (600 lt.) non arrivo a fare un ettaro e la reperibilita d'acqua,che quest'anno fra l'altro scarseggia,non e' sempre cosi'comoda.Ben vengano,mi sono detto, altre attrezzature( ho visto il cima blitz-45 600lt) che ti consentano di risparmiare acqua e tempi morti per il suo riempimento.L'acqua,da quanto ne so, mi risulta essere solo un vettore come lo e' ad esempio per i dissecanti .Volevo solo cercare di capire se con queste macchine si puo "stare tranquilli" come efficacia del trattamento.Ho provato a utilizzare altri ugelli ma a occhio non mi danno la stessa sicurezza che quelli in ceramica o gli albuz piu'grossi. I tecnici preposti mi hanno tarato l'atomizzatore nel ottobre.Hanno annotato il tipo di macchina, il num. di ugelli, la quantita' di liquido per ha., la pressione ecc.Tutto chiaro adesso funziona benissimo considerando che era fermo sotto il portico e che i dati li dicevo io va che e' una meraviglia come tutti gli attrezzi che sta immobili nel capannone.Per quanto riguarda uscire dal paesello Alex,hai proprio ragione, ci sto provando considera che secondo me dalle mie parti siamo "indietro"di ventanni rispetto ad altre.Ciao e buon lavoro

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                                  • Il mio modello della Lochmann da 1000 litri me l'hanno ceduto a 3000€,con lavaimpianto,lavamani,ventola rovesciata,pompa comet ed ugelli albuz....mi sembra che vada bene,sicuramente molto di piu' del mio vecchio,ma devo prima usarlo una stagione intera almeno....x il pagamento,dopo sei mesi....ho dato solo un acconto,ma solo perche' conoscevo il concessionario,comunque mi sembra che anche gli oma siano ottimi....

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                                    • Ho visitato il sito progroup, comunque è interessante come per la maggior parte dei marchi si tratti di assemblare componenti, quindi di fatto non ci sono grosse differenze tra le macchine... io ho preso il gruppo irrorante nel Casalese, e devo dire che la differenza l’ha fatta la competenza e la specializzazione dell’artigiano; infatti tutti i concessionari “canonici” non si spostavano dai cataloghi, guai a chiedere un modello di pompa o dei tubi diversi.. si arrampicavano sui preventivi come se gli avessi chiesto l’impossibile... alla fine ho un’attrezzatura che si è dimostrata più valida delle macchine “standard”(e questo anche grazie ad alcuni consigli del titolare), con manuali e marchiature varie, pagata il giusto, fatturata, e se combino qualche dramma ho un meccanico che, anche se non è dietro l’angolo, ha a che fare con queste attrezzature tutti i giorni!
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                                      • cartine idrosensibili-banchi prova

                                        Sulla non validità al 100% del metodo delle cartine idrosensibili concordo con alex51, le goccioline che impattano sulle stesse creano una "macchia" più grande del dovuto, consentono semmai di quantificare i numeri di impatto per unità di superficie ma non il grado di copertura, o almeno non correttamente.
                                        Volevo proporre un altro metodo, molto semplice ed economico, utile per validare anche in azienda le proprie diverse "tarature".
                                        Si tratta di utilizzare come "bersaglio" dei semplici pannetti di cellulosa in tessuto non tessuto (simili alla carta per pulizie) da applicare sulle piante da trattare in posizioni "strategiche" e oltre le stesse (sopra e sotto) per valutare eventuali "fuori bersaglio".
                                        Una volta applicati i pannetti si passa ad irrorare con acqua e un marker (per es. un colorente alimentare, io uso tartrazina o E102 che è di colore giallo, è economica, praticamente atossica e fonte di azoto per la vegetazione...).
                                        Dpodichè si staccano dalle piante i pannetti e si osservano.... meglio di così....
                                        Per quanto concerne i banchi prova verticali effettivamente ce ne sono di diverso tipo (a lamelle o a palette)... Il secondo tipo è quantomai "osceno" dal punto di vista dei risultati, un po' meglio vanno quelli a lamelle.... (sempre che non si abbia a che fare con atomizzatori a polverizzazione pneumatica, perchè con le velocità dell'aria in gioco un banco a palette potrebbe subire addirittura guai "meccanici", mentre quello a lamelle sottostimerebbe di brutto le quantità a bersaglio). Resta il fatto (a mio parere) che siano sempre meglio che niente o sempre meglio che "ad occhio" o "a spanne".
                                        per quanto riguarda il consiglio di alex51 a portatre a far tarare l'atomizzatore solo se obbligatorio mi vedo parzialmente in disaccordo. mi spiego meglio:
                                        - e' vero che una taratura effettuata "a tavolino" o da personale non propriamente competente è solo uno spreco di soldi! o meglio una truffa!
                                        - è vero anche che una taratura fatta a regola d'arte da personale esperto e competente può portare a risparmiare poi dei bei soldini durante i trattamenti.
                                        -è vero che il personale competente non c'è dappertutto.
                                        -Io ho controllato, tarato e sistemato molte macchine (si tratta però soprattutto di barre, pochi gli atomizzatori) non soggette ad obbligo, alcuni dei loro possessori mi ringraziano ancora a distanza di anni, alcuni mi hanno chiamato per ricontrollarla.....
                                        - spesso ci si trova davanti a macchine che hanno oltre 20 anni di esercizio e zero manutenzione, in questi casi i risultati possono apparire quasi "miracolosi".

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                                        • x macanica

                                          Sarò anche testardo pignolo e bsatrdo ma volevo ribadire che a mio parere il "basso volume" lo puoi fare con meno spesa e tutta tranquillità anche con il tuo atomizzatore...
                                          Per farlo basta scegliere gli ugelli giusti, e per stare tranquilli bisogna semplicemente adeguare il sistema di filtrazione (magari aggiungendo uno o due filtri in linea) al diamentro del foro dei nuovi ugelli.
                                          Resta il fatto che se devi penetrare masse elevate di vegetazione, o devi coprire distanze superiori ai 3-4 dall'atomizzatore al bersaglio, l'atomizzatore a polverizzazione pneumatica è più indicato.

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                                          • elettrostatico

                                            ciao a tutti. sono uno studente di agraria e sto preparando la tesi su una irroratrice con sistema di recupero elettrostatico. mi piacerebbe inserire nella tesi anche alcune opinioni di chi queste macchine le sta già usando in campo. cosa ne pensate? sono efficaci secondo voi? gradirei anche segnalazioni su siti o libri che trattano dell'argomento. grazie, a presto, rougealbert!
                                            Ultima modifica di Filippo B; 16/01/2006, 18:45. Motivo: unione argomenti

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                                            • Oh DAVIDEMI!, hai ragione, il simulacro serve per sensibilazzare gli agricoltori ad avere cura della propria macchina ed a farla controllare da gente esperta per poi imparare a loro volta.
                                              Penso che una buona parte, se non esperti, siano in buona fede, alcuni aimè....! Ma questo non toglie la validità del controllo.
                                              Quella che mi preoccupa è che alcuni docenti lo ritengono una metodelogia scientifica, e qui mi girano un pò, perchè sempre simulacro è.
                                              Anche le pneumatiche entrano nei simulacri senza problemi.

                                              Poi, scusa, sei fissato con la velocità dell'aria.
                                              Metri cubi e velocità vanno a braccietto, col calare dell'uno, se l'altro aumenta, la forza dell' impatto è la medesima e le geccie vanno alla stessa distanza.
                                              Si deve sempre affiancare al valore dei metri cubi la loro velocità per avere un valore di forza, altrimenti mi rimane un dato campato in aria.

                                              I prodotti da te citati c'è chi li usa e, al posto delle cartine, usa le pellicole fotografiche rese trasparenti poi priettate su schermo ingrandite.

                                              Non so cosa intendi tu per ugello idoneo, per me deve avere un rapporto VMD/NMD più vicino ad 1 possibile.
                                              Io personalmente un diagramma che mi dia questo rapporto, non l'ho trovato in nessuna bibliografia internazionale, di quello che dicono i costruttori di ugelli non mi fido, perchè, da quel che ne so di fisica, non è possibile se non abbinandolo a qualche forza che agisca esternamente.

                                              Poi, esistono delle prove pubblicate sull' Informatore agrario (non chiedermi il numero, sono passati 20 anni), dove, a chi sosteneva che, l'ugello a ventaglio era indicato per diserbo e l'ugello a cono per anticrittogamici; avendo invertito i loro ruoli non hanno riscontrato differenze sostanziali nel risultato finale.

                                              Hai tarato delle barre ho letto!?!?!?!
                                              che ne pensi della barra della Tecnoma a dischi rotativi? Io ho notato che non fa la ben che minima deriva e puoi fare da 50 L/Ha a 400L/Ha.
                                              Che ne pensi?

                                              ROUGEALBERT: dal punto di vista fitoiatrico funziona..! Lo ha detto PADOVA e BOLOGNA in un periodo di prove dal '84 al '96, tant'è che ora ci prova FIRENZE con prove meccaniche.
                                              Questo in Italia, fuori Europa funziona da mo'.
                                              L'agricoltore non vede molto, si fida dei risultati. Puoi trovare quello entusiasta, come quello che, non funzionando bene la presa sul trattore, l'ha tolto e ti dice che non funziona.
                                              Di che facoltà di agraria sei? se è lecito!
                                              Il sistema è ad induzione elettrostatica, ad ionizzazione (corona), per contatto o esiste un'altro sistema che non conosco?
                                              Ultima modifica di ALEX51; 18/01/2006, 00:48.

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                                              • Di scientifico il simulacro non ha granchè secondo me, o almeno per quanto riguarda i banchi verticali (specie quelli a palette tipo MIBO)... In questo caso la corrente d'aria, a seconda dell'angolo di incidenza che ha sulle palette, trasporta al di fuori di esse buona parte del liquido irrorato, falsando i dati rilevati in maniera diversa a seconda delle altezze (perchè cambia l'angolo di incidenza).
                                                le pneumatiche in questi casi accentuano oltremodo il problema.
                                                Sono fissato con la velocità perchè... ooops devo scappare... ci risentiamo nei prox gg. ciao

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                                                • Attenzione

                                                  Come sempre navigo sì, ma nella bratta , quindi ho perso un pò di post.
                                                  Mi fa piacere che si sia ritrovato il dialogo in termini civili e soprattutto concreti. Ricordo a tutti che, a parte il regolamento, gli interventi su questo Forum devono mantenersi entro canoni di professionalità (che non va letto come preclusione agli inesperti, altrimenti io non ci scriverei). In tal senso chiedo a tutti di fare uno sforzo e adottare metodologie di confronto in linea con le aspettative di chi viene qui per trovare soluzioni tecniche e contenuti.
                                                  Ricordo ancora che, almeno io la penso così, se qualcuno è in discordia con qualcun'altro lo faccia a quattr'occhi esistono gli MP, ok?

                                                  Un saluto
                                                  Tom

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                                                  • [QUOTE=ALEX51].......Poi, scusa, sei fissato con la velocità dell'aria. Metri cubi e velocità vanno a braccietto, col calare dell'uno, se l'altro aumenta, la forza dell' impatto è la medesima e le geccie vanno alla stessa distanza. Si deve sempre affiancare al valore dei metri cubi la loro velocità per avere un valore di forza, altrimenti mi rimane un dato campato in aria.

                                                    I prodotti da te citati c'è chi li usa e, al posto delle cartine, usa le pellicole fotografiche rese trasparenti poi proiettate su schermo ingrandite.

                                                    Poi, esistono delle prove pubblicate sull' Informatore agrario (non chiedermi il numero, sono passati 20 anni), dove, a chi sosteneva che, l'ugello a ventaglio era indicato per diserbo e l'ugello a cono per anticrittogamici; avendo invertito i loro ruoli non hanno riscontrato differenze sostanziali nel risultato finale. [QUOTE]

                                                    La forza dell'impatto di una particella dipende dalla sua massa e dalla sua accelerazione (o decelerazione) e l'accelerazione dipende soprattutto dalla sua velocità appena prima dell'impatto... (questo per una singola particella). Se invece consideri un flusso di particelle è chiaro xò che entra in gioco anche la loro quantità....Ma qui bisogna vedere se ti interessa quantificare la quantità di energia ceduta alla vegetazione dalla massa d'aria (x smuovere la vegetazione) e allora concordo con te, oppure ti riferisci alla particella liquida trasportata.......

                                                    Comunque sia, facendo tutti i calcoli possibili e immaginabili per quantificare esattamente il moto di un fluido aeriforme all'interno di uno anch'esso aeriforme mi sa che non bastano i computer della NASA (troppe variabili in gioco, poca costanza del dato istante per istante e punto per punto) e quindi il dato rimane e per un po' rimarrà campato per aria (è proprio li poi che ci si trova )

                                                    So che c'è chi usa quei prodotti, li ho usati anch'io...) li trovo semplici, economici, ecologici, efficaci....

                                                    Dei risultati pubblicati 20 anni fa non mi stupisco, penso che accadrebbe lo stesso ora.... Il fatto è che quasi sempre la dose di p.a. usata è mooooolto superiore (e ancora di più ) rispetto alla dose minima necessaria per ottenere l'effetto voluto, per cui a darla in un modo o in un altro il risultato fitoiatrico è lo stesso.....

                                                    La Tecnoma a dischi rotativi (Girojet) l'ho vista per lo più accoppiata alle seminatrici solo in 2 casi su barra da pieno campo. La vedo più indicata comunque nel primo caso dove gli ugelli sono più in basso e perdono meno per deriva.... Il fatto è che con questi particolari ugelli e portate comunemente usate la copertura è scarsa, nonostante il rapporto VMD/NMD si avvicina moltissimo a 1, ma questo poco importa se devo distribuire diserbati "antigerminello" che sarranno poi portati in soluzione dall'acqua meteorica....Altri vantaggi sono il fatto di essere ugelli praticamente esenti dal rischio di intasamento, il difetto è che sono terribilmente cari e se li monti su una barra prima o poi toccano terra...

                                                    x ROUGEALBERT: come dice alex51 il sistema funziona, ad occhio è possibile anche vederlo, specie usando volumi medio-alti su colture con vegetazione con spessore medio (50 cm-1 m) e magari su colture con "buchi" di vegetazione (es. su un filare di cipressi....)

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                                                    • Computer? NASA? IL cervello dove lo mettiamo? Creatività, colpo d'occhio, esperienza, il computer arriva dopo.
                                                      Il girojet da 200mm. di diametro lavora ad 1,2metri da terra e sapendolo tarare ti fa gocce da 250 micron uniformi che non fanno la ben che minima deriva.
                                                      Il funzionamento dell' elettrostatico con i medi volumi (MV arboree) 500/1000l/Ha è neutralizzato. Viene invece valorizzato, (parlo di quelli in commercio ora), con i bassissimi volumi, le barre della ESS lavorano nel cotone (USA) a 20 l/Ha (VLV erbacee) e quello della KWH lavora ad 80/120l/Ha (VLV arboree) nella vite e (con determinate attenzioni) a 15l/Ha (ULV arboree) contro la Sigatoka del banano.
                                                      Ecc, ecc, ecc....
                                                      E di queste macchine in giro per il mondo ce ne sono tante, oltre i tempi riducono l'uso dei pesticidi se poi qualcuno le vuole ignorare... si chiuda gli occhi.
                                                      Comunque dovrei entrare troppo sul tecnico e come dice CASCINA TOLLU stiamo escludendo gli altri.
                                                      BREAK.
                                                      Ultima modifica di ALEX51; 20/01/2006, 11:12.

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                                                      • Per quanto riguarda creatività esperienza ecc. ignorando i computer, rimango della mia opinione... La velocità va considerata, mentre la quantità di flusso è importante, ma meno della velocità (sempre però riferendosi alla valutazione della forza di impatto delle particelle liquido da esso trasportate). O meglio, a mio parere la velocità ha la massima importanza nelle immediate vicinanze dell'atomizzatore mentre la quantità di aria acquisisce importanza man mano che ci si allontana dallo stesso... ora se si parla di trattare una facciata di filare distante 50 cm - 1 m è una cosa, se si tratta invece qualcosa a 2-3 m le cose cambiano radicalmente....

                                                        Il funzionamento dell'elettrostatico aumenta man mano che le dimensioni delle particelle liquide cariche diminuiscono, mi riferivo a volumi medio alti solo perchè ne fosse possibile capire visivamente il funzionamento, non certo perchè con tali volumi funziona meglio .

                                                        lavorando a 1,2 metri da terra per non fare la benchè minima deriva 250 micron non bastano secondo me... e poi ripeto la copertura della Girojet è quella che è.... per cui per certi trattamenti va bene, per i trattamenti di copertura userei altro..... io l'ho vista in molti casi accoppiata con seminatrice per trattare con 50 litri/ha circa (da 40 a 80 nei casi da me visti) e chi l'ha usata ne è pienamente soddisfatto....

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                                                        • Originalmente inviato da DavideMI
                                                          (velocità d'aria)... ora se si parla di trattare una facciata di filare distante 50 cm - 1 m è una cosa, se si tratta invece qualcosa a 2-3 m le cose cambiano radicalmente....
                                                          Vuoi dirmi che se uso una pistola da verniciatura, che ha una velocità d'aria in uscita elevatissima (non so quanto, so che è oltre gli 800m/s contro 10-20m/s del tangenziale) e una quantità di metricubi secondo ridicola, l'effetto spostamento d'aria raggiuge delle distanze di decine di metri?
                                                          Mi hai convinto, è probabile che i verniciatori stiano a 30 cm dall'oggetto da verniciare perchè non vedono bene, hanno problemi di vista.

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                                                          • No, voglio dire il contrario, ovvero che se calcoli la forza (o meglio l'energia) di impatto della particella liquida 1 cm dopo la pistola x la vernicatura questa sarà elevatissima, e decrescerà allontanandosi dalla stessa tanto più velocemente quanto più sarà ridotta la quantità di aria che la trasporta.

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                                                            • Originalmente inviato da DavideMI
                                                              Sarò anche testardo pignolo e bsatrdo ma volevo ribadire che a mio parere il "basso volume" lo puoi fare con meno spesa e tutta tranquillità anche con il tuo atomizzatore...
                                                              Per farlo basta scegliere gli ugelli giusti, e per stare tranquilli bisogna semplicemente adeguare il sistema di filtrazione (magari aggiungendo uno o due filtri in linea) al diamentro del foro dei nuovi ugelli.
                                                              Resta il fatto che se devi penetrare masse elevate di vegetazione, o devi coprire distanze superiori ai 3-4 dall'atomizzatore al bersaglio, l'atomizzatore a polverizzazione pneumatica è più indicato.
                                                              Grazie Davide era questo che volevo sapere. Speriamo solo che riducendo il volume d'acqua e aumentando la quantita' di prodotto,non faccia "il fondo" nella botte e non mi intasi il filtro.

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