Ultimamente su questo forum ne abbiamo lette di tutti i colori. C'è chi ha esposto le loro conoscenze di fisica altri che hanno esposto che per non morire contadini bisogna arrivare a trattare con soli 80 100 litri ad ettaro e chi più ne ha più ne metta.Per favore torniamo un pò con i piedi per terra perchè la realtà in campagna è un po diversa che a stare in un laboratorio. Il basso volume può andare bene in molte situazioni ma non in tutte e questo deve essere chiaro a tutti coloro che leggono questo forum. Quello che si ha discusso finora con gli spesso interessanti interventi dei nostri forumisti da noi in AltoAdige Sudtirol lo si era già discusso moltissimo, oltre 20 anni fa. Si era già iniziato ad acquistare i KWH e Holder, ma alla fine si ha fatto marcia indietro e si è ripiegato sugli atomizzatori polifunzionali e cioè che si possono usare sia per fare basso volume che volume normale.Il tutto questo perchè voglia o non voglia molti prodotti funzionano solamente se si bagna bene e se asciugano lentamente. Ha ragione Nordest ad acquistare KWH perchè con una realtà di 90 ettari di vigneto dove i trattamenti principali sono quelli contro l' oidio e peronospora questo tipo di macchina è l' ideale.Ma prendiamo colture molto più complesse tipo il melo dove ci sono tante varietà che si differenziano dalla tipologia di sensibilità delle malattie. Su questa coltura bisogna trattare diversamente una golden da una delicius rossa, diversamente una gala da una granny smidt o una fuji e cosi via.Fare una mela è facile ma farla bella e perfetta come la vuole il mercato è difficilissimo.Prendiamo ad esempio i trattamenti più importanti per fare una mela di grossa pezzatura e cioè i diradamenti chimici.Se io questi trattamenti li faccio a basso volume praticamente butto via il prodotto, perchè risultano del tutto inefficaci. Non posso neanche trattare tutta la pianta nello stesso modo perchè mi riuscirebbe che la cima sarebbe troppo carica e quindi raccoglierei mele di basso calibro in basso troppo diradata e dal versante non esposto al sole addiritura rischierei di non raccogliere.Tutto questo perchè dove il prodotto si asciuga più lentamente maggiore è la sua efficacia. Questo non vale solo per fitoregolatori tipo Amide o NAA ma anche con diradamenti chimici che agiscono in modo meccanico e non ormonale, tipo il Carbaryl. Lo stesso discorso vale anche per gli anticascola e per molti trattamenti con concimi fogliari tipo il cloruro di calcio che servono per combattere varie fisiopatie.Per questo motivo cerchiamo di chiamare gli atomizzatori con il suo vero nome e non pomponi e cerchiamo di rispettare coloro che lo considerano ancora il mezzo più all' avanguardia. Se andiaamo a visitare anche realtà frutticole europee tipo l' Olanda Germania e Stayermark in Austria vediamo che gli atomizzatori la fanno ancora da padroni e hanno condizioni meteorologiche ben più difficili delle nostre
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Grazie a tutti (eccetto 1) :-)
x rotarnord: il basso volume fatto con macchine a polverizzazione pneumatica si adatta efficacemente alle situazioni tipo meleto dell'alto adige, ma non mi risulta esistano prodotti che funzionano bene solo se asciugano lentamente (ti pregherei di indicarmi quali sono e se lo sai anche il perchè ciò avviene dato che non si finisce mai di imparare e io mi diverto farlo....)
Nei casi come i vostri x effettuare i trattamenti, l'atomizzatore pneumatico permette una penetrazione ottimale e l'effettuazione dello stesso lavoro (dal punto di vista della qualità della copertura e della quantità di p.a. a bersaglio) che è effettuabile da un atomizzatore tradizionale impiegando almeno il doppio dell'acqua come veicolo. In queste condizioni quindi permette notevoli risparmi di tempo senza essere penalizzato da eccessiva dispersione di prodotto per deriva. Vi trovate quindi (sempre secondo il mio modestissimo parere) nella condizione per meglio sfruttare il sistema a polverizzazione pneumatica.
Per quanto riguarda gli holder su meleto, il loro utilizzo mi sembra alquanto azzardato e dall'improbabile efficacia....
X quanto riguarda invece i prodotti ormonici (cui ti riferisci x la cascola) potrebbero essere distribuiti efficacemente a mano (con lancia o atomizzatore a spalla aeroassistito) in modo da poter essere distribuiti non più pressochè uniformemente ma (compatibilmente con la capacità dell'operatore) in maniera differenziata tra cima e base e tra lato esposto al sole e non....
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DAVIDEMI:ultimo intervento è ok!
E sì, dici bene Rotanord, si è letto di tutto in questo forum, bisogna scendere con i piedi per terra, ti dirò di più, bisogna scendere anche dalle vallate.
Mi sento abbligato a spezzare una lancia a favore della KWH, che come tu dici non ha preso piede nella tua zona, facendo un pò di storia.
Nelle vostre vallate non si parlava di migliorare l'uso dei pesticidi dal profilo meccanico fino all'introduzione, da parte di Laimburg nel '79 della suddetta macchina.
Nel '80-'81 ci furono diverse aziende che acquistarono questa tecnologia, pochi per convinzione, molti per moda, nel frattempo ci fu un allarmismo notevole da parte dei costruttori locali che si vedevano un concorrente entrare nel loro regno.
Per correre ai ripari, per prima cosa qualcuno di loro cominciò a proporre il Kinkelder, (foto copia olandese della KWH), per poi, aiutati da tecnici austriaci (vedi BBA), preoccupati anche dal fatto che un utilizzo razionale delle macchine comporta anche un utilizzo razionale dei prodotti con conseguente riduzione nella vendita dei pesticidi, ripiegarono nel cambio del diametro del foro degli ugelli.
Ora io sostengo che i costruttori Alto Atesini sono dei buoni fabbri e dei bravi commerciati protetti dalla lobi di valle.Se era così semplice fare del basso volume solo cambiando diametro dell'ugello, aggiungendo qualche filtro e migliorando l'agitazione, e se erano dei veri tecnici perchè non lo hanno proposto prima all'agricoltore e senza aiuti esterni?
Il KWH fa tutti i volumi che vuoi, dei 50 ai 2000 l/Ha, (macchina POLIFUNZIONALE) in un tempo variabile dei 1 a 5 minuti compresa sigaretta e svuotamento della viscica, senza sporcarsi le mani, ti dirò, a 2000 litri/Ha fai fatica a vedere sgocciolamento.(vedi rapporto vmd/nmd). e con la doppia testata alta e bassa hai la possibilità di uniformare la copertura come meglio credi, coprire più in alto o più in basso o trattare dall'alto verso il basso o dal basso verso l'alto o incrociando le correnti di nebbia, più di così.
Costa un bel pò di euro!!!
Chi prese il KWH per convizione, e si contano sulle dita, non l'ha venduto e lavora ancora, da 15-20 anni (deduzione,ha trovato la funzionalità). Quelli che lo presero per moda non l'hanno buttato nel ferro vecchio ma l'hanno venduto, e sai a chi? A dei compaesani che oltre ad avere l'azienda altoatesina hanno aziende appena giù dei monti fino al mare. Hanno acquistato, loro malgrado, in quanto non funzionanti, macchine carissime a prezzo vile.
Chicca; Vigneti Mezzacorona! hanno acquistato aziende in Sicilia, diverse, non si sono portati gli atomizzatori secondo i canoni della realtà frutticola europea tipo Olanda, Germania e Stayermark, ma di olandese si sono presi i KWH da montare sulle vendemmiatrici Pellenc (50000 euro ogni kit nebulizzatore) e dei carrellati da 1000 litri da 18000 euro l'uno.
Che spreco! non costavano meno dei Lochman e simili? E poi con il caldo che c'è in Sicilia, l'evaporazione, il basso volume, mha...! Forse il sole gli ha dato alla testa?
La frutta sana si porta a casa anche trattandola con l'ostensorio o con l'innaffiatoio se la dose di prodotto rimanente sulla pianta è sufficente, ma quanto prodotto perdo? E se, come azienda, non fallisco se utilizzo un 50-100% di prodotto in più del necessario, qual'é l'impatto ambientale che lascio?
E' qui che viene in gioco l'utilizzo della macchina e non mi puoi paragonare la conoscenza tecnica di un Lochman e compagni che con una decina di modelli lavora in un fazzoletto di terra rispetto una KWH che opera con diverse centinaia di modelli nei cinque continenti, a tutte le latitudini nei due emisferi, in tutte le culture mediterranee e tropicali, compresa la lotta alle locuste nel Sahara.
La KWH affonda le radici nella vecchia BMB che smise di costruire atomizzatori simili al Lochman e compagni, ma con raddrizzatore di flusso e ugelli al carburo di silicio (più resistenti della attuale "ceramica"), nel lontano 1948.
Proviamo fare una riflessione?
Altra cosa; La teoria da laboratorio, come tu dici, per qualcuno, in special modo nel privato é accompagnata da tanta pratica di campagna, è da questa che poi arrivi alla teoria, la quale va scritta e resta per decenni e decenni senza dimenticarla.
Diradanti e maturanti, c'è chi li fa a bassissimo volume.
Concimi fogliari, nutro perplessità sia ad alto che a bassissimo volume.
Io mangio dalla bocca.Ultima modifica di ALEX51; 23/01/2006, 19:44.
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Tanto per gettare un po di acqua sul fuoco...vediamo se riesco a capirci qualcosa:
Nella mia azienda abbiamo 2ha di vigneto e 880 olivi. Attualmente per i trattamenti in vigna usiamo una botte "classica" con pompa annovi reverberi e sei ugelli (3 per parte). Per gli olivi si procede a mano con 2 lance "a mitra".
Volendo migliorare e ridurre l'impiego di manodopera avrei bisogno, fondamentalmente di una macchina che mi permetta di fare i trattamenti agli olivi da solo (e non in 3 come ora) e che allo stesso modo mi permetta di fare la vigna con meno acqua (non come ora...1200l/ha in piena vegetazione, correndo come un disperato con il trattore!)
Ho visto il direi famigerato KWH, ma mi restano alcune perplessità in primis il costo Una azienda di 10ha può permettersi una macchina del genere??? e poi (questo vale per ogni tipo di genericamente detto atomizzatore) ce la farà ad arrivare ai 10m degli olivi più grandi? - Per la cronaca mi è stato offerto il 600l semi-portato. Come ulteriore offerta ho avuto un Novi....mai citati in queste pagine (se non erro)...che consiglio mi date? tenete presente che ormai (causa acquisto trattore TNF cabinato) il tutto è demandato alla stagione 2007!
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Originalmente inviato da ALEX51DAVIDEMI:ultimo intervento è ok!
E sì, dici bene Rotanord, si è letto di tutto in questo forum, bisogna scendere con i piedi per terra, ti dirò di più, bisogna scendere anche dalle vallate.
Mi sento abbligato a spezzare una lancia a favore della KWH, che come tu dici non ha preso piede nella tua zona, facendo un pò di storia.
Io concordo cmq, non ho preso certo il Kwh per moda ma bensì me lo sono sudato... nulla da aggiungere...
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X Davidemi. Innanzitutto ti faccio i complimenti per tutto quello che hai scritto e per quello che ci hai insegnato, hai anche dimostrato di essere un signore, una persona intelligente e preparata e sarebbe stato un peccato se ci avessi privato delle tue conoscenze per colpa di qualche persona che non merita neanche di essere presa in considerazione.
Rispondendo alle tue domande premetto che il basso volume lo faccio ormai da parecchi anni con ottimi risultati in tutti i trattamenti contro le malattie funginee e gran parte degli insetticidi. I vantaggi sono molti perche le goccioline piccole coprono meglio la foglie e a differenza delle grosse per effetto della forza di gravità non scivolano tirandosi dietro le altre gocce con il p.a. facendolo cadere a terra o portandolo sulla punta con conseguente non uniformità della copertura. Altro vantaggio è che asciugando prima e come spesso accade che bisogna intervenire tra una pioggia e l' altra il prodotto una volta asciugato la sua adesività è maggiore. Alcuni prodotti però devono essere fatti a volume normale perchè il loro effetto è maggiore.Un esempio sono gli olii minerali che essendo degli ovicidi devono creare una pellicola sulla corteccia della pianta e se asciugano troppo velocemente si interrompe quell' effetto dell' acqua va dalla parte più umida a quella più secca. In primavere secche e con umidità relativa bassa interveniamo prima del trattamento con l' azionamento nel frutteto dell' impianto a pioggia. Per quanto riguarda i trattamenti con fitoregolatori tipo l' NAA, NAD, acido giberellico ecc la cosa l' abbiamo notata con l' esperienza. Nella parte non esposta al sole o in basso o all' interno della chioma l' azione diradante risulta maggiore e percio in genere cerchiamo di bagnare bene la cima della pianta chiudendo gli ugelli in basso e trattando il solo il versante esposto al sole. Il Carbaril è un p.a nato come insetticida ma ci si è accorti che se trattato quando i frutticini più grossi hanno raggiunto il diametro di 12 mm quelli sotto i 10 mm cadono. Anche in questo caso se il trattamento viene eseguito in giornate umide con conseguente lenta asciugatura l' azione diradante risulta ottimale. Lo scorso anno mi è accaduto che il trattamento con acido giberrelico mi ha funzionato meno nei vigneti trattati dopo le nove quando il sole cominciava ad essere più forte e si era anch alzata l' aria che mi ha accelerato l' asciugatura. Anche certi trattamenti con concimi fogliari i tecnici di zona ce li hanno sconsigliati di eseguirli a basso volume perche in certi casi creavano delle bruciature.Anche molti antibotritici si è visto che funzionano meglio usando il volume normale specialmente all' invaiatura perchè l' acqua scivolando sul grappolo riesce ad entrare meglio tra gli acini. Anzi i migliori risultati li abbiamo avuti proprio usando la lancia ed inzuppando il solo grappolo. Per i trattamenti diserbanti come il gliphosate vale invece l' esatto contrario e cioè si hanno gli effetti maggiore se trattato a basso volume in giornate calde e soleggiate. Se per il tuo lavoro ti serve conoscere altre esperienze sappi che sono sempre a tua disposizione. CiaoUltima modifica di Rotarnord; 25/01/2006, 22:55.
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Originalmente inviato da macanicaX Nordest1. Sa dai regalaci un KHW per uno e mettiamoci una pietra sopra tanto uno piu' o uno meno cosa vuoi che sia. P.S. se non ti spiace fammello avere con un trattorino da vigneto incluso lascio a te decidere la marca e non ne parliamo piu'.
I poveri contadini come me non possono moralmente permettersi di spendere più del doppio.
Comunque Buon Viaggio per le terre del Nuovo Mondo !!
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Sulla storia della Kwh non discuto, e neanche sul fatto che la kwh abbia speso moltissime energia in ricerca e sviluppo del proprio prodotto. Proprio per questo reputo che abbiano il miglior prodotto nell'ambito degli atomizzatori a polverizzazione pneumatica deella vena liquida. Molta della ricerca (tipologia e conformazione dei diffusori, elettrostatico, ventole) è stata infatti spesa per limitare i difetti congeniti che tale tipolgia di attrezzature possiede. I "difetti congeniti" comunque esistono anche nelle altre tipologie di atomizzatori (e di "cose" in generale); si tratta solo di difetti diversi, ognuno poi cercherà di limitarli per accrescere il valore aggiunto del proprio prodotto rispetto alla concorrenza.
Fino a pochi anni or sono un grossissimo vantaggio dei "pneumatici" era dato da un diamtero delle goccioline piuttosto costante, cosa improponibile per qualsiasi atomizzatore tradizionale.
Dall'altra parte (vedi Teejet e Albuz, che sono anch'esse grandi aziende) sono state spese molte risorse affinchè i tanto detestati "assemblatori" potessero disporre di materiali sempre migliori, con diamteri delle goccioline emessi più costanti ed uniformi... e anche questo è innegabile.....
In sostanza non è che un sistema o un atomzzatore sia meglio dell'altro... sono le condizioni (e il prezzo) a fare pendere l'ago della bilancia da una parte e dall'altra.
Eppoi non è tutto oro quello che luccica... il basso volume non è la panacea per tutti i mali.... a seconda delle modalità di azione e della fitotossicità del p.a. utilizzato si rivela spesso un beneficio, ma con prodotti con elevata fitossicità (es. il Merlin su Mais) e in presenza di disuniformità di distribuzione può accentuare i danni....
Di certo resta il fatto che diminuisce i tempi e quindi un risparmio già lo consente....
Tornando a rotarnord, fungicidi sistemici e insetticidi sono i p.a. che mediamente più risentono dei vantaggi e dell'aumento di efficacia con distribuzioni a basso volume ( o meglio a bassa diluizione in quanto è la maggiore concentrazione ad aumentarne la prontezza d'azione e quindi anche l'efficacia).
Per quanto concerne gli oli minerali e anche i fungicidi di copertura invece il discorso è leggermente diverso in quanto per garantire una ottima copertura i volumi in gioco sono sempre leggermente superiori rispetto a quelli minimi utilizzabili per p.a. traslocanti e sistemici, sia che si tratti di "pomponi" che di KWH (fermo restando che per l'ottenimento dello stesso risultato di copertura con quelli tipo kwh basta meno acqua che con i pomponi, e questo deriva dai diametri uniformi delle loro goccioline).
Di fitoregolatori non me ne sono mai occupato mentre concordo pienamente x il gliphosate (anche se ci sarebbe da aprire una discussione in merito proprio a questo prodotto date le recenti scoperte riguardo ai suoi metaboliti secondari).
Per quanto riguarda i concimi fogliari bisogna fare molta attenzione alla loro fitotossicità, questi sono spesso agenti di "bruciature" proporzionali alla loro concentrazione (+ concentrati + bruciature).
Per gli antibotritici.... di sicuro sparando a mano con la lancia sul grappolo è il massimo dal punto di vista del risultato e del contenimento delle dispersioni ma i tempi???? Ottimi risultati si ottengono utilizzando macchine con bocchette orientabili direzionando bene il flusso dell'aria verso dove si trovano i grappoli. Rimane però una maggiore quantità di prodotto "sparato" per aria inutilmente....
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PLINIO, ti ho già risposto il 12/01/2006 ore 2,01
La ricerca è fatta nell'elidere le cose inutili e dimostrare ciò che non funziona. La soluzione migliore non esiste, si utilizza la meno peggiore.
La ricerca continua.
Il tuo intervento, DAVIDEMI, è corretto ed equilibrato, diversamente dai miei che tendono alla polemica. (cosa vuoi! è l'età!).
Ma,c'è sempre un ma!
Originalmente inviato da DavideMIDall'altra parte (vedi Teejet e Albuz, che sono anch'esse grandi aziende) sono state spese molte risorse affinchè i tanto detestati "assemblatori" potessero disporre di materiali sempre migliori, con diamteri delle goccioline emessi più costanti ed uniformi... e anche questo è innegabile...
Trovo che abbiano fatto un ottimo lavoro di marcheting, una scelta di prodotti ampia e spesso confusa. Al di la della portata in funzione della pressione (con la precisione del 10% in più o in meno), dei colori per una verifica rapida)e del fantasioso sistema di spruzzo , non mi danno quello che un ricercatore ha bisogno VMD e NMD.
Poi facciamo i volumi che vogliamo in funzione del CL concentrazione letale (Cesari, Flori, giornate fitopatologiche 2004).Ultima modifica di ALEX51; 25/01/2006, 19:55.
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Non trovo materiale, frutto di studi universitari, che mi dimostrino questi miglioramenti di uniformità negli anni.
Trovo che abbiano fatto un ottimo lavoro di marcheting, una scelta di prodotti ampia e spesso confusa. Al di la della portata in funzione della pressione (con la precisione del 10% in più o in meno), dei colori per una verifica rapida)e del fantasioso sistema di spruzzo , non mi danno quello che un ricercatore ha bisogno VMD e NMD.
Poi facciamo i volumi che vogliamo in funzione del CL concentrazione letale (Cesari, Flori, giornate fitopatologiche 2004).[/QUOTE]
Effettivamente di materiale frutto di studi universitari non ce ne è...
Vi confesso che mi piacerebbe molto studiarci sopra e che ho anche provato a mettere giù uno schemino (molto semplice) di un programmino di ricerca atto proprio a valutare quei parametri..... ma c'è un piccolo ma.....
Servono i fondi che non ci sono..... e non sarebbero poi chissà quanti....
Penso che riuscirei a farmi bastare 3000-4000 euro per costruire, mettere a punto e poi collaudare tutto l'"ambaradan" necessario per tali prove..... e poi c'è un altro ma....
L'"ambaradan" funzionerebbe bene per gli ugelli a ventaglio ma sarebbe quasi inutile per quelli a cono (ma probabilmente è un problema che si potrebbe risolvere almeno per provare quelli a cono vuoto)....
La precisione della portata rispetto alla pressione è anche molto meno del 10% per ugelli nuovi e direi circa il 2-3% di scarto (sia in + che in -) rispetto alla media tra il migliore e il peggiore di quelli provati per gli ugelli di qualità elevata (es. teejet e albuz in ceramica) (Fonte: prove da me fatte). Difatti 10% di scarto rispetto alla media è il limite di tolleranza per le prove effettuate su maccine usate sia in base al protocollo IV ENAMA sia in base alla nuova EN13790.
I colori per la rapida verifica non sono frutto del marketing ma di una precisa normativa ISO....
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E sì..! I fondi sono stati distribuiti per fare della ricerca, ma aimè, molti sono stati elargiti a chi, politicamento protetto, ha fatto studi alquanto deludenti.
Il tuo è molto interessante e lodo l'iniziativa.
Trovare dei fondi da privati (costruttori) è improbabile per il motivo che i risultati servono anche alla concorrenza. Almeno che si facciano studi fitoiatrici che servano all'agricoltore, allora quanche soldino privato si trova.
Non è stata la normativa ISO ad imporre alla teejet ed all'albuz le regole, ma sono loro che se la sono cucita addosso (con tutti i costi che comporta per tutta una serie di controlli) per costringere eventuali nuovi costruttori a seguire tale normativa, si chiama marcheting. (a me piace più scritto così)
I colori c'erano prima della normativa.
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Ma se qualcuno visto il titolo del post scrivesse:
ragazzi sono nuovo del forum e dell'agricoltura, ho cinque ettari di vigna e devo fare i trattamenti per cui pensavo di prendere un'atomizzatore apposta che consigli mi date su che attrezzatura e che trattamenti fare?
Pensate che il poverino ce ne andrebbe fuori coi trattati? A me non danno fastidio anzi però certe volte bisognerebbe aprire la sezione scientifica non agricola.
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Originalmente inviato da johndinMa se qualcuno visto il titolo del post scrivesse:
ragazzi sono nuovo del forum e dell'agricoltura, ho cinque ettari di vigna e devo fare i trattamenti per cui pensavo di prendere un'atomizzatore apposta che consigli mi date su che attrezzatura e che trattamenti fare?
Pensate che il poverino ce ne andrebbe fuori coi trattati? A me non danno fastidio anzi però certe volte bisognerebbe aprire la sezione scientifica non agricola.
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Originalmente inviato da johndinPensate che il poverino ce ne andrebbe fuori coi trattati? A me non danno fastidio anzi però certe volte bisognerebbe aprire la sezione scientifica non agricola.
Consigliare quale macchina prendere? Ognuno prende la macchina in base alle sue conoscenze tecniche, un mezzo non capito fa danni.
E non sono ne Davidemi e ne Io a dirvi che macchina prendere. Troppa responsabilità.
Caffini? E' una ditta conosciuta a livello nazionale, come atomizzatore é curato e certificato.
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Originalmente inviato da ALEX51Penso che le due cose possano convivere purchè non si usino termini troppo tecnici. Se un termine uno non lo capisce può chiedere chiarimenti, non c'è da vergognarsi.
Consigliare quale macchina prendere? Ognuno prende la macchina in base alle sue conoscenze tecniche, un mezzo non capito fa danni.
E non sono ne Davidemi e ne Io a dirvi che macchina prendere. Troppa responsabilità.
Caffini? E' una ditta conosciuta a livello nazionale, come atomizzatore é curato e certificato.)
Un Caffini ce l'ho anch'io ad esempio, ormai ha + di 10 anni e direi che ha sempre fatto discretamente il suo lavoro. Inizialmente ha avuto un problema col filtro, era un coso tutto particolare che aveva il difetto di aspirare aria... dopo un paio d'anni di tira e molla con o senza garanzia ho risolto da me smontando tutto ed applicando un normalissimo corpo filtro il più commerciale possibile...
Per il resto una buona macchina, ora la tengo di scorta in caso di rottura del kwh.
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Appunto come dice alex51 non ti consiglierei mai una marca o un'altra perchè la scelta io personalmente la effettuerei più che altro sul prezzo, una volta esclusi tutti quelli che non hanno la dotazione minima a me necessaria.....
E il prezzo lo fa anche il rivenditore della zona, oppure il costruttore stesso, e spesso le differenze da listino a prezzo finale sono sostanziali e variano di zona in zona....
Ringrazio poi nuovamente alex51 x le info sulla "cucitura" ad hoc della ISO (non lo immaginavo proprio)....
Quantomeno, visto che l'atomizzatore l'hai già preso mi doterei di due differenti kit di ugelli (e filtri) in modo da fare due differenti volumi mantenendo costante per comodità la velocità di avanzamento.
Per dirti altro dovresti rispondere a qualche domanda tipo:
Quanti ha hai??? che coltura??? che forma di allevamento??? distanza tra un filare e l'altro??? Hai una foto dell'atomizzatore visto da dietro(per capire di che tipo di convogliatori d'aria dispone)??? Quanti ugelli monta???
Allora si potrà sparare li qualche numero indicativo....
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Originalmente inviato da DavideMIQuantomeno, visto che l'atomizzatore l'hai già preso mi doterei di due differenti kit di ugelli (e filtri) in modo da fare due differenti volumi mantenendo costante per comodità la velocità di avanzamento.
Per dirti altro dovresti rispondere a qualche domanda tipo:
Quanti ha hai??? che coltura??? che forma di allevamento??? distanza tra un filare e l'altro??? Hai una foto dell'atomizzatore visto da dietro(per capire di che tipo di convogliatori d'aria dispone)??? Quanti ugelli monta???
Allora si potrà sparare li qualche numero indicativo....
Gli ettari per il momento sono 2 di vigneto con varie forme d'allevamento, cordone speronato (3,3 mt.), sylvoz (3,5 mt) e un semibelussi,con prospettiva di arrivare a 4 ettari tutti a cordone speronato + 2 ettari di pereto a fusetto(4,5 mt).
L'atomizzatore monta 12 ugelli (6 per parte) in più ho preso il kit con doppio agitatore e doppio filtro per il basso volume che però manterrò per il momento sui 200 lt/Ha.Tosi Alessandro
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E Sì, devo dare ragione a Plinio, 200 l/Ha con quel tipo di macchina, ci andrei un po piano. Infondo con gli etteri che hai non ne vedo tutta questa necessità.
Quando parli di costo, Davidemi, ti riferisci al costo di acquisto o di esercizio?
Se è costo di acquisto, un Blasi (al secolo Agritalia, Projet, Oma) offre una vastissima gamma di pneumatiche e aeroconvezione ad un prezzo che neanche i cinesi gli fanno paura. Certificazione Enama, si fanno tutto loro, anche gli ugelli ISO. Un vero affare, un 1000 litri carrellato completo a 2800 Euro.
Belle macchine curate ed esteticamente piacevoli, acciaio zincato a caldo e polietilene,
gialle e verdi, lo stand più grande presente all'Eima e solo irrorazione, socio Unacoma, tutto perfettamente in regola.
Ma se mi parli di costo d'esercizio, la cosa si fa complicata, perchè le voci da mettere nel calcolo d'ammortamento non sono solo quelle che ti insegnano a scuola, tant'è che la macchina più costosa all'acquisto potrebbe risultare la più economica nell'unità di utilizzo.
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Io il Project l'ho preso perchè non avevo delle gran velleità di spesa e allora ho preso quello che costava di meno, devo dire che comunque l'idea di essere un pò cinese ogni tanto me la dà.
I caffini e i tifone qua sono atomizzatori molto venduti oltretutto li dovrebbero fare nel veronese ed è sempre un vantaggio avere vicino i produttore.
Alle hai preso uno a basso volume quindi o convenzionale?
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La macchina ripeto NON L'HO ANCORA PRESA, giovedì mi ha fatto visita Caffini e mi ha proposto questa macchina che a detta sua con il kit basso-alto volume copre un range che và da 150lt/Ha a 700lt/ha però ha sparato 5800€+iva senza l'omologazione stradale.
Ho escluso a priori Martignani,Cima,VMA ecc. perchè ho intenzione di fare anche un frutteto e a 4-4,5 mt se lo sognano d'arrivarci (Caffini almeno ha detto che il suo non ce la fà, se gli altri poi sono dei maghi non lo sò).
Detto questo e dopo aver letto tutti i post (ben 15 pagine) voglio fare una domanda ai tecnici:
Se io fino a quest'anno con la macchina che ho (vedi foto) ho sempre trattato a 1000lt/Ha con una pompa da 120lt/min a 65 bar con un'atomizzatore non riesco a trattare a metà volume??
Tosi Alessandro
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Vacci...ma veramente lavoravi con quello? mamma mia mi lamentavo io del mio vecchio ma era un gioiello in confronto....io con il Lochmann tratto viti,Kiwy,pesche,albicocche e ciliegi,ma sui ciliegi devo andare di lancia perche' ovviamente con una ventola normale non ci puoi arricare a certe altezze...
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Plinio parlo di 4,5 tra le file e di 3,5-4 in altezza e Caffini mi ha detto che è pronto a scommettere che non ci arrivano, almeno ci arrivi però devi montare la torre e in collina non vai e ci vuole una ventola che devi trattare con un 100cv..........torniamo al mio quesito......ho trattato i vigneti con il mio scassone a 1000lt/Ha con unatomizzatore non riesco a dimezzare la quantità d'H2O?Tosi Alessandro
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Sinceramente non capisco il vantaggio tecnico del ventilatore rovesciato se non quello di non aspirare foglie da dietro, per contro trovo che gli assi di entrata e di uscita d'aria paralleli e contrapposti producano un riciclaggio ed una resa inferiore a parità di potenza.
E' un mio pensiero
Originalmente inviato da AlleGli ettari per il momento sono 2 di vigneto con varie forme d'allevamento, cordone speronato (3,3 mt.), sylvoz (3,5 mt) e un semibelussi,con prospettiva di arrivare a 4 ettari tutti a cordone speronato + 2 ettari di pereto a fusetto(4,5 mt).
L'atomizzatore monta 12 ugelli (6 per parte) in più ho preso il kit con doppio agitatore e doppio filtro per il basso volume che però manterrò per il momento sui 200 lt/Ha.
Nel fusetto per arrivare nelle cime utilizza una velocità di 3,5-4 Km/h e come volume da 600 l/Ha in su.
Minore è la velocità d'avanzamenyo, più dai possibilità al ventilatore di salire sulle cime con le goccie più grosse.
Se prendi una macchina che costa poco (5800 euro per un atomizzatore mi sembra tanto), quando avrai tutto cordone, potrai scegliere un mezzo idoneo solo per quello.
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