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Unifeed

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  • Unifeed

    Salve a tutti i forumisti!!!

    Vi voglio domandarvi come si chiama il prodotto che viene dato negli allevamenti di grandi dimensioni, praticamente quello che esce dai miscelatori.

    Mi sembra che si sia del fieno ma non so niente di preciso.

    E' un prodotto valido o crea qualche problema alle bestie??

    Grazie per le eventuali risposte!!!

  • #2
    Originalmente inviato da singarut
    Salve a tutti i forumisti!!!

    Vi voglio domandarvi come si chiama il prodotto che viene dato negli allevamenti di grandi dimensioni, praticamente quello che esce dai miscelatori.

    Mi sembra che si sia del fieno ma non so niente di preciso.

    E' un prodotto valido o crea qualche problema alle bestie??

    Grazie per le eventuali risposte!!!
    Unifeed?
    Tom

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    • #3
      Grazie, ma con quali elementi si realizza?

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      • #4
        Dipende da che allevamento...di solito si usa per i bovini da carne e da latte ma ultimamente anche per capre e pecore.

        Nel caso dei bovini da carne si usa paglia, insilato di mais e mangime e alle volte soia integrale.
        Il caso delle vacche è un pò più complicato dipende molto dalla tipologia di azienda e dagli alimenti che ha a disposizione nonchè dai disciplinari di produzione alla quale essa è assogettata. Nel caso più semplice si usa insilato di mais, insilato di fieno (fasciato), mais farina, mangime (nucleo), erba medica essicata...naturlamente esistono molti altri alimenti da inserire nella razione come cotone integrale (oggi va di moda), farina di estrazione di soia, farinacci, cruche, soia integrale tostata, residui di distilleria ecc...
        Un caso particolare è nel disciplinare di produzione del parmiggiano reggiano dove non è possibile utilizzare insilati per le vacche in produzione quindi la razione è a base di foraggi affienati (erba medica, fieno di prato stabile ecc...)

        Ormai la razione unifeed è diffusa in tutti gli allevamenti di vacche da latte, permette di ottimizzare l'alimentazione in base alle caratteristiche produttive della mandria, inoltre ha il vantaggio di fornire gli alimenti miscelati in modo che l'animale non possa scegliere l'alimento più appetitoso (che tendenzialmente è quello più energetico) che se consumato in grandi quantità (come si usa nelle razioni per gli animali in alta produzione) da solo può comportare problemi a livello ruminale (acidosi ecc...) con tutti i fastidi collegati.
        La razione unifeed sicuramente non è l'alimentazione "naturale" per le vacche però è quella che di più si avvicina alle richieste energetiche e proteiche per la produzione del latte (nel caso di vacche da latte) o della carne.
        Sicuramente non si può affermare che una vacca che produce 40 - 50 kg di latte al giorno o un torello che arriva a punte di accrescimento fino a 1.5 kg al giorno non è esente da problemi anzi....ed anche la razione unifeed potrebbe entrare a far parte di tutto questo se non ben bilanciata.....
        Ultima modifica di Gianpi; 01/08/2005, 19:47.
        [FONT=Comic Sans MS]Gianpietro[/FONT]

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        • #5
          Grazie a tutti!!

          ormai a Gemona sono già una decina di allevatori che utilizzano l'unifeed e non riuscivo mai a capire cosa fosse...

          Ciao e grazie ancora!!!

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          • #6
            come una volta...

            gianpi il tuo interventoi mi ha fatto riflettere: se uno fa un allevamento all'aperto, es di capre allo stato semibrado (cioè con ricovero) deve prevedere per forza l'uso di queste miscelazioni op può farlo andare avanti con medica-fieno-paglia....?
            Tom

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            • #7
              Alle capre puoi anche dare la mancetta settimanale e si arrangiano loro, non ti serve nessuna dieta speciale.

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              • #8
                X Cascina: questo tipo di alimentazione viene usata per gli animali in altra produzione...probabilmente è antieconomica per gli allevamenti all'aperto visto il costo di questi macchinari (un unifeed piccolino 9m3 come il mio costa circa 25000 euro), la necessità di manutenzione continua (gli insilati mangiano il ferro come fosse formaggio) e non ultimo la potenza necessaria a far girare le cloclee che vuol dire gasolio a secchi.....
                Però con le produzioni che si raggiungono oggi specie con le vacche da latte un unifeed è obbligatorio in un azienda dove si cerca di produrre ad un certo livello (anche se il latte non vale un cxxxo)
                [FONT=Comic Sans MS]Gianpietro[/FONT]

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                • #9
                  X Gianpi

                  Ma tu cosa allevi?

                  Commenta


                  • #10
                    X Alfre

                    Vacche da latte....almeno ci provo.
                    [FONT=Comic Sans MS]Gianpietro[/FONT]

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                    • #11
                      ciao!! cosa ne pensate del cotone nell unifeed??? a cosa puo servire??? (ne so poco di questo prodotto nell alimentazione bovina)

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                      • #12
                        nn lo so a cosa serve ma ho un mio amico che e da 5-6 anni che lo usa, la prossima volta gli chiedo.

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                        • #13
                          AL posto di buttare al cesso i soldi per comprare direttamente le materie prime (che sono più le volte che ti rifilano "merda" al costo sempre più alto....) meglio optare per una miscela già fatta da un mangimificio sia come integratori o sia come mangimi eri e propri....
                          [font=Arial Black]Nel dubbio accellera[/font]

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                          • #14
                            il cotone serve per aumentare il grasso e "olio " nella razione. Lo si fa principalmente per 2 motivi:
                            -aumentare il titolo di grasso nel latte
                            -mantenere le vacche più in forma specie nei momenti che sono più tirate....
                            io a questo secondo punto preferisco somministrare dei comuni saponi di calcio( o anche grassi idrogenati, forse 1pò + appetibili) per un semplice motivo: sono sostanze by-pass e quindi hanno un riscontro diretto senza alterare gli equilibri ruminali. Il cotone potrebbe dare il risultato opposto al dovuto in certe situazioni.... al posto di aumentare il grasso nell'alimentazione degli animali, potrebbe procuragli 1 senso di sazietà causato non solo dal fatto che è più voluminoso, ma anche che dovrei somministragliene il triplo di sostanza
                            Per quanto riguarda la qualità del cotone qua devo fare 1 piccola osservazione che però è validissima come consiglio: il cotone arriva con i mercantili, quindi o lo hanno bello tutti, o nessuno e nella razione anche se cammuffato in mezzo i mangimi finiti è sempre porcheria...
                            Ultima modifica di GiancaMI; 08/11/2006, 14:07.

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                            • #15
                              Materie Prime

                              Originalmente inviato da Toxi 82 Visualizza messaggio
                              AL posto di buttare al cesso i soldi per comprare direttamente le materie prime (che sono più le volte che ti rifilano "merda" al costo sempre più alto....) meglio optare per una miscela già fatta da un mangimificio sia come integratori o sia come mangimi eri e propri....
                              Io invece sono un sostenitore delle materie prime , per tre principali motivi :
                              - la qualità la puoi direttamente controllare , sia visivamente all' arrivo , che eventualmente con analisi , quando una materia prima scadente è miscelata nel mangime , le tue vacche la mangiano e tu non te ne accorgi (subito)
                              - costano meno del mangime finito nel prezzo del quale i costi di miscelazione , e commerciali , (vedasi rappresentanti vari) , incidono per 3 euro al qle , minimo .
                              mentre per venderti soia o cotone , non fanno girare molte mercedes
                              - l' integrazione la devi sempre prendere dall' industria , e se la fanno pagare , ma i qli utilizzati sono sempre meno
                              - le materie prime ti permettono degli aggiustamenti "ad hoc" della razione , in base ai tuoi foraggi , es . se hai una partita di silomais più scarso , con poca spesa aumenti la farina di mais e vi poni un parziale rimedio , lo stesso dicasi per una medica un po' "avanti" , e puoi intervenire aumentando la soia , etc.
                              ogni tanto passa qualche rappresentante di mangime , ma il mangime finito per vacche da latte , almeno per chi dispone di carro unifeed , ritengo che sia cosa economicamente superata .

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                              • #16
                                Si è vro a materie prime si risparmi, il vero risparmio le fai xò facendo ordini per materia di almeno 100 quintali, se no il gioco non ne vale la candela

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                                • #17
                                  , ma il mangime finito per vacche da latte , almeno per chi dispone di carro unifeed , ritengo che sia cosa economicamente superata .[/QUOTE]
                                  ..................... noi non abbiamo l,uniffed , ma le materie prime le somministriamo con autoalimentatori da anni ; aquistiamo un pellettato da integrazione (sali minerali , tamponi , ecc ) e il risultato direi essere buono , anche perche non appesantisco troppo la razione utilizzando meno kg/ capo di concentrato e quindi consumano piu foraggio, e questo mi permette di avere qualche problema in meno in stalla , mi fa sorridere una pubblicita di una nota ditta mangimistica presente anche a cremona ::: :::::::: utilizzo di materie prime = meno 0,50 € capo giorno!!!!!!!!!!!!!! e io aggiungo : l,Hanno scoperto solo ora che non vendono piu niente??????

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                                  • #18
                                    Secondo me non si puo' generalizzare,le condizioni sono favorevoli o meno a seconda dell'azienda e delle tipologie d'uso.
                                    Per chi e' ''tirato'' con la manodopera,la macinatura e la miscelazione sono tempi in piu' da trovare,oltre a piu' attrezzatura,piu' manutenzioni,nonche' posto da reperire per il lavoro.
                                    In piu' c'e' da aggiungere la necessita' di un continuo monitoraggio e analisi della miscelazione,variando sempre la provenienza di alcuni dei prodotti utilizzati,nel caso di miscele complesse.
                                    Non credo che tutto dipenda dai quantitativi di materie prime utilizzate,tutte vengono consegnate anche in minime quantita',tranne per il cotone,che ha l'handicap di irrancidire all'aria,nel caso non venga utilizzato velocemente.
                                    Non ultima l'impossibilita' per un privato di avere un impianto di produzine del pellet,necessario nel caso della maggioranza degli impianti di distribuzione localizzata.
                                    Per cui,OK in certe condizioni e no in altre.

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                                    • #19
                                      concordo con olmo! il mio doscorso va aggiunto al suo ragionamento. Il mio riguardava prettamente il costo d'acquisto

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                                      • #20
                                        concordo

                                        Originalmente inviato da Teo81 Visualizza messaggio
                                        Si è vro a materie prime si risparmi, il vero risparmio le fai xò facendo ordini per materia di almeno 100 quintali, se no il gioco non ne vale la candela
                                        Si , mi sono dimenticato di aggiungere , che il prezzo concorrenziale , si ottiene acquistando minimo una motrice alla volta , che parta dal luogo di produzione o dal porto , meglio autotreno completo .

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                                        • #21
                                          dopo tutte le vostre utilissime informazioni volevo effettuare alcune condisiderazioni sull' unifeed e sull'uso dei semi di cotone.
                                          l'alimentazione unifeed oltre al pregio di fornire in un'unica soluzione una razione bilanciata consente rispetto alle rispettive somministrazioni separate dei vari alimenti che costituiscono la razione di ottenere produzioni maggiori. ciò è dovuto al mantenimento della costanza del pH ruminale che in base del tipo di alimento somministrato, foraggio o concentrato, può subire notevoli variazioni nel corso della giornata. il ph del rumine somministrando più volte al giorno dell'unifeed che ha composizione costante si mantiene costante, rendento pertanto più idonee alla metabolizzazione degli alimenti la microflora ruminale. l'alternanza di ph è dovuta alla diversa produzione di saliva in base all'alimento somministrato.
                                          i semi di cotone dato che per il processo estrattivo vengono sottoposti a pressione e non a trattamento chimico ritengono una maggiore quantità di olio. inoltre la presenta di rimanente parte di peluria incrementa il contenuto in fibra grezza dell'alimento (prevalenza adf e cellulosa). il valore nutritivo come ben sapete di aggira intorno alle 120-125 U.F.. A causa delle presenza del Gossipolo (da 0.03 a 0.20 % sostanza antitripsinica) tale prodotto può essere utilizzato esclusivamente per i poligastrici.
                                          [COLOR=Green][/COLOR]

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                                          • #22
                                            Grazie Giuba delle utilissime delucidazioni sul cotone.Peraltro ne sono gia' utilizzatore da tempo.
                                            Quanto all'utilizzo del sistema unifeed su vacche da latte,credo che sia assodato che ha indubbi vantaggi,tant'e' vero che nessuno,usandolo,e' mai tornato al sistema diciamo ''tradizionale'' di alimentazione.
                                            Vorrei conoscere un po' di pareri sull'utilizzo di alcuni sottoprodotti tipo trebbie di birra,buccette di pomodoro,frutta o altro,sempre nel campo dei bovini da latte.

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                                            • #23
                                              toxy ma sei un venditore di mangime? con quello si che ti danno merda io allevo bovini da carne e uso solo materie prime alle quali aggiungo degli integratori di minerali e penso di risparmiare un bel pò rispetto al mangime

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                                              • #24
                                                Originalmente inviato da AndreaVerona Visualizza messaggio
                                                toxy ma sei un venditore di mangime? con quello si che ti danno merda io allevo bovini da carne e uso solo materie prime alle quali aggiungo degli integratori di minerali e penso di risparmiare un bel pò rispetto al mangime
                                                Non dovresti pensarlo,ma saperlo!!!!!!
                                                Ormai il problema principale è la qualità dei prodotti,probabilmente facendo carne senti meno la problematica tossine,ed anche gli animali sono meno sensibili,ma come fai a verificare sempre la qualità dei prodotti che utilizzi?
                                                Nel caso di un mangime ,se prodotto da una ditta di grandi dimensioni,ha dalla sua la standarizzazione dei processi produttivi e la capacita di analisi sui prodotti in ingresso,oltre che non avere la responsabilita in proprio del processo produttivo, portano a bilanciare i presunti vantaggi.
                                                Come tutte le cose non vi è mai una certezza,vi sono aziende dove una cosa può essere fatta bene e con significativi risparmi,vi sono aziende dove la stessa cosa risulta problematica e "costosa",basta saper scegliere a ragion veduta.
                                                Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                                                • #25
                                                  NO sono un semplice allevatore che ha in mungitura 130 capi e produco al giorno 42q di latte e mi affido a 4 ditte diverse per rifornirmi con il mangime dopo che ho avuto a che fare con sali, semi di cotone, polpa di barbabietole (di qualità talmente scadente che non ho mai pagato e anzi lì ho fatti rimandar indietro) e visto che i mangimi con il discorso della rintracciabilità DEVONO ESSER TUTTI CONTROLLATI...... Quindi non spariamo certe castronerie e ti dirò di più le 4 ditte sono: Cap di Piacenza, Mangimi Primavera, Raggio di Sole e Storchi...
                                                  [font=Arial Black]Nel dubbio accellera[/font]

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Originalmente inviato da Toxi 82 Visualizza messaggio
                                                    AL posto di buttare al cesso i soldi per comprare direttamente le materie prime (che sono più le volte che ti rifilano "merda" al costo sempre più alto....) meglio optare per una miscela già fatta da un mangimificio sia come integratori o sia come mangimi eri e propri....
                                                    non corcordo per iseguenti motivi 1 da produttore di materie prime ( mais granella , orzo ) per quale motivo devo venderle per poi riaquistarle nel mangime finito ??? 2 tanto le materie prime , quanto il mangime finito le aquisti con certificazione (aflatossine) , quindi in entrambi i casi ,, in caso di controversie sai dove agire 3 la scarsa qualita delle materie prime é piu facilmente individuabile anche ad occhio nudo rispetto ad un pellettato . 125 capi in mungitura giornaliera con media produttiva di 3750 kg giorno pesato nei frigo latte , non da dati apa ........ ---------, con alimentazione per formaggio parm. . reggia......

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Anche io concordo con bj è più facile controllare la qualità delle materie prime. A proposito delle polpe di barbabietola io ho smesso di usarle costano tanto x niente

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        ciao a tutti questo discorso mi interessa molto e vorrei capirne di più!
                                                        Io ho un amico che produce latte, dopo essere stufo dei problemi che recava il nucleo che acquistava,decise di passare alle materie prime.
                                                        Dopo poco tempo vide i primi risultati e prosegui per 2/3anni con materie prime,dopo un po decise di ritornare al nucleo,ovviamente cambiando fornitore.
                                                        Il passaggio da materie prime a nucleo fu stato per il fatto che nell'ultimo periodo la conformità delle singole materie prime era un po scadente e poi per il discorso dei continui oscillamenti del prezzo e così ritornò al nucleo avendo bene o male quasi sempre lo stesso prezzo e sostenendo,come alcuni di voi sostiene,il controllo del mangime. Io mi domando quale sarebbe la scelta migliore da fare,e in base a che criteri?
                                                        grazie

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                                                        • #29
                                                          la scelta migliore in assoluto non c'è!
                                                          è innutile che si dica che io controllo la qualità del cotone etc.... i prodotti importati qnd arrivano con il mercantile sono quelli! e quelli sono per tutti!
                                                          dove e come c'è la convenieza economica? ve lo dicono in poche righe.... quando le quotazioni delle materie prime sono alte conviene andare a nucleo finito, e quando sono basse conviene andare a materie prime il mistero è presto svelato... solo che così essendo uno non può andare 4 mesi in 1 modo e 4 in un'altro... devi fare tu una scelta in base alla tua azienda o alle tue caratteristiche...
                                                          ora io non mi immetto nel discorso carne perchè sono meno preparato(anche se forse sul discorso carne l'andare a materie prime comporta meno problemi perchè anche con un alimentazione meno bilanciata di problemi non ce ne sono e questo mi sembra palese), ma nel discorso latte penso che possa valere la pena di andare con materie prime quando si iniziano a passare le 200-300 vacche in lattazione... al di sotto non so se il goco ne valga la candela. Oltre alla condizioene sopra indicata(vedi l'esempio di questi mesi che è più conveniente un nucleo finito piuttosto che usare materie prime) devi addizionare tempi, scorte e soprattutto integrazione!
                                                          Ti porto un piccolo esempio... per le bovine da latte grosso modo le componenti farinacee da usare sono mais, soia, soia tostata e pannello di lino. Se si vuol grassare la razione puoi mettere del cotone o dei grassi. Nella farina di mais si può addizionare 1pò di orzo. Ora al di fuori del mais e dell'orzo(la dose ideale è 1,2kg pro capo) che ricoprono da 50 al 60% dei parte mangimistica non penso che molti allevatori abbiano a disposizione gli alimenti mancanti... devono comprarli da un grossista, movimentarli etc..
                                                          Il criterio migliore da usare non è ne uno, ne l'altro, ma il criterio migliore è quello di cercare come base patire dai prodotti interni e in base a ciò costruire la razione,comprare 2 o 3 prodotti o una miscela già pronta da adizzionare che si sposa bene, senza cercare di comprare prodotti troppo artificiosi e pozzioni magiche vendute a peso d'oro

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                                                          • #30
                                                            Ti ringrazio per la esauriente risposta.
                                                            Vedo che sei preparato in materia e ti chiedo:
                                                            -perchè al di sopra delle 200/300vacche in lattazione convengono le materie prime?
                                                            -come mai,a differenza delle materie prime, i nuclei non subiscono sempre questi oscillamenti dei prezzi,nonostante anch'essi siano "composti da materie prime"?
                                                            grazie

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