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Tree-climbing

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  • Scusa riccardo per le molte domande, solo che è l unico modo per capire un po' di più su questo mondo.Comunque ho trovato su big wall l' imbrago,il navaho vario fast a 117 euro più 20% di sconto ai soci c.a.i.Tu i ramponi a quante punte me li consigli?grazie
    Ultima modifica di luca90; 19/05/2007, 11:51.

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    • Originalmente inviato da luca90 Visualizza messaggio
      Scusa ricardo per le molte domande, solo che è l unico modo per capre un po di piu su questo mondo.Comunque ho trovato su big wall l' imbrago,il navaho vario fast a 117 euro più 20% di sconto ai soci c.a.i.Tu i ramponi a quante punte me li consigli?grazie
      per i ramponi l'importante è che abbiano belle punte anteriori. di solito sono a 12 o14 punte.

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      • Raga l'ultimo post è di maggio, che succede, gli esperti e gli appassionati di treeclimbing si sono chiusi nel mutismo? Forza
        Io lo faccio per diletto, a marzo 2007 con un collega ho abbattuto un castagno alto circa 18metri(una bestia) che rischiava di cadere su una strada.
        Avevamo imbrago Navajo vario, longe autobloccante antitaglio, frizione a tubo per far scendere le branche e tirfor per guidare la caduta del tronco nudo ed abbassato di 10 metri(oltre a carrucole e corde varie).

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        • sempre al lavoro, cadute le foglie è iniziata la stagione per la potatura dei castagni

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          • X paolonet2003

            Ciao confermo quello che scrive rimazza... cadute le foglie inizia la stagione delle potature.
            Qui grazie al vento dei giorni passati abbiam gia iniziato visto che ha fatto molti danni alle piante,xcui tra abbattimenti , consolidamenti,ancoraggi ed alleggerimenti della chioma la stagione è partita ben bene diciamo.
            dovremmo fare prima di natale degli abbattimenti con la grù in città e dei lavori di potatura a montecarlo. ciao e b continuaz a tutti

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            • Ciao, il tree-climbing mi ha sempre appassionato...ora che ho un po' più di tempo libero mi farebbe piacere frequentare dei corsi che mi permettano di mettere in pratica questa mia passione... mio sapete dare qualche informazione su quello che esiste in Piemonte e nell'Astigiano?

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              • ciao eno in questo sito trovi molte informazioni interessanti

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                • Ragazzi miei, sono riuscito a farmi fare un articolo (con tanto di foto!!) sul giornale locale, che è poco più di un giornalino della scuola, ma la gente lo legge. Il mio cellularesquilla mica da ridere e cosa mi succede? Discopatia-lombosciatalgia e chiamala come vuoi ma è un'ernia lombare...E che sfiga!!!!! Chi ci riesce più a salire sulle piante per un po'.
                  Saluti.

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                  • Rischi del mestiere...e dell'età...ma come giiustamente confermerai, se non si è in perfette condizioni fisiche meglio non avventurarsi, il pericolo viene amplificato in maniera esponenziale...
                    Complimenti comunque per il successo riscosso...sarebbe possibile avere magari una scanzione dell'articolo da mettere qua sul Forum? (chiedi prima al giornale se ti danno il permesso).
                    ciao e auguri per il "mal di schiena"
                    ACTROS
                    "CB COMINO"

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                    • purtroppo il lavori in pianta specialmente usando le motoseghe sono abbastanza usuranti.
                      usando la motosega in questo modo è facile incorrere nell' epicondilite , meglio conosciuta come - gomito del tennista- , chi usa invece le motoseghe dette - da potatura - con l'impugnatura sopra è più soggetto a un infiammazione del polso. intanto che guarisci prova a leggere questo libro che tratta di infortuni di uno sport simile al nostro lavoro. http://www.versantesud.it/ONEMOVE.html

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                      • Il fatto è che la mia età pur non essendo più di primissimo pelo, non è nemmeno così "avanti, non supero i 35 e mi ritrovo già con questa schiena! Comunque ho constatato che i danni maggiori me li sono fatti lavorando a terra, sforzando più del dovuto senza nemmeno accorgermene (non nell'immediato almeno); perchè suppongo che nel tempo le patologie siano quelle che dici tu Riccardo, dati dall'uso della motosega in posizioni poco consone, ma trovo che la schiena non sia così mal sollecitata durante il lavoro in pianta.
                        Per l'articolo se riesco a capire come fare (e per me non sarà facile) vedrò di metterlo nel forum.
                        Vi saluto, ciao!

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                        • Originalmente inviato da rimazza Visualizza messaggio
                          purtroppo il lavori in pianta specialmente usando le motoseghe sono abbastanza usuranti.
                          usando la motosega in questo modo è facile incorrere nell' epicondilite , meglio conosciuta come - gomito del tennista- , chi usa invece le motoseghe dette - da potatura - con l'impugnatura sopra è più soggetto a un infiammazione del polso. intanto che guarisci prova a leggere questo libro che tratta di infortuni di uno sport simile al nostro lavoro. http://www.versantesud.it/ONEMOVE.html
                          Ah birbone sei salito con i ramponi da ghiaccio fino alla cima. E io avrei tagliato il ramo sopra per abbassare un pò la pianta. Come problemi fisici io invece sto accusandone uno moolto più grave: l'aumento di peso causato da lavoro prolungato al computer(faccio il progettista meccanico) e contemporanea prolungata assenza dalla cura dei miei castagni. Ho paura che con il di dietro che pesa quasi 5kg di più non riesco nemmeno ad arrivare al primo impalcato usando il body thrust.

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                          • ciao sono marco, premesso che di potature non so' niente ma di tecniche di corda si, perche' faccio alpinismo e speleologia mi sento il dovere di ricordare che tutte le attivita' in altezza sono da considerarsi pericolose a quindi non vanno prese con leggerezza, le tecniche di risalita delle corde se fatte con le dovute precauzioni rendono di piu' nel senso di meno fatica e sono piu sicure,in alcuni post precedenti c'e' un uso non molto consono del materiale e questo mette a repentaglio la propria incolumita' fisica, le spiegazioni per l'uso corretto del mareriale non e' un consiglio e va rispettato.

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                            • Originalmente inviato da b.marco Visualizza messaggio
                              in alcuni post precedenti c'e' un uso non molto consono del materiale e questo mette a repentaglio la propria incolumita' fisica, le spiegazioni per l'uso corretto del mareriale non e' un consiglio e va rispettato.
                              Chiedo scusa, potresti evidenziare a tuo avviso dove si riscontrano questi errori?
                              Così se ne può discutere tra noi...come ben si sa c'è sempre da imparare...niente di meglio che un bel confronto per farlo.
                              Ciao
                              ACTROS
                              "CB COMINO"

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                              • Allora gli "errori" da me riscontrati sono di lieve entita' pero' fanno pensare
                                premesso che la discesa di una corda ha come obbiettivo finale calarsi dall'alto
                                quesito: con un discensore a 8 o con un mezzo barcaiolo in caso di malore cosa ci evita l'impatto con il suolo
                                risposta: il suolo
                                soluzione: un discensore autoblocante o un nodo tipo prussic o machard (non sono sicuro che si scrive cosi)
                                in un post precedente leggevo di problemi in calata con il discensore gri gri questo era dovuto che la corda sotto il discensore era in tensione,qui l'errore a parer mio e' stato salire su una pianta senza conoscere il funzionamento del materiale
                                Altro esempio e' la tecnica con la corda legata dal basso, mettiamo il caso che un ramo tagliato in caduta vada a lacerare la corda, io non starei molto tranquillo
                                Io parlo come alpinista e speleologo che davanti a tutto mette la sicurezza perche' un fatto del genere 300 metri sotto o sopra il suolo potrebbe creare seri problemi

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                                • Prima di tutto auguro Buon Natale e felice Anno Nuovo a tutti i frequentatori del forum.
                                  Guarda b. marco che tutti quelli che hanno esperienza di tree climbing sanno esattamente come usare nodi di frizione ed imbrago, discensori ecc. Ti assicuro che si cerca di essere + accorti possibile in salita,nello spostamento sulla chioma ed in discesa. Tanto per capirci si è soliti usare una "doppia via" di corda. I discensori ad 8 io di solito li uso solo per calare piccole branche al posto della frizione a tubo. L'unico "errore" se così si può definire, lo considero, ma è mia personale opinione, usare dei ramponi da ghiaccio per salire sulle piante in quanto si rovina parecchio la corteccia. Ciao ed auguri

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                                  • non lo metto in dubbio che che fa tree climbing e' molto attento a quello che fa, io mi sono solo permesso di dare un parere personale a quello che ho letto nei post precedenti, non mi permetterei mai di dire e' giusto o e' sbagliato perche' non e' compito mio, e a parere mio ognuno e' responsabile delle proprie azioni.

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                                    • Giustamente Marco hai fatto le tue considerazioni, ma io da ossevatore e non praticante ti chiedo:
                                      Muoversi in pianta con motoseghe ed accessori vari è perfettamente paragonabile al muoversi 300 metri sopra o sotto il suolo?
                                      Io da profano direi che in pianta ho bisogno di molta più libertà di movimento e di rapidità degli stessi...cosa ne pensi?
                                      ACTROS
                                      "CB COMINO"

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                                      • giustissimo, no non e' uguale perche' in arrampicata non hai una motosega e comunque una disattenzione penso che anche in tree climbing la si paga cara, e la perfezione, la rapidita' di un lavoro vengono vanificate con un infortunio, non ne vale la pena la vita non la si puo' mettere in gioco. secondo me un vero professionista non e' chi rischia, ma e' chi sa' fare il proprio lavoro senza correre rischi qualunque esso sia

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                                        • Io non stavo parlando di rischi, ma di modalità operative differenti tra chi deve affrontare una parete e chi si deve districare tra rami e tronchi...
                                          Più di una volta leggendo documentazione sul TC mi sono imbattuto in questo discorso e il succo era:
                                          La tecnica di base è identica, ma le modalità operative sono nettamente differenti.
                                          Da questo forse deriva l'utilizzo di accorgimenti diversi per ottenere lo stesso scopo, ovvero salire e scendere....
                                          ACTROS
                                          "CB COMINO"

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                                          • Originalmente inviato da Actros 1857 Visualizza messaggio
                                            Io non stavo parlando di rischi, ma di modalità operative differenti tra chi deve affrontare una parete e chi si deve districare tra rami e tronchi...
                                            Più di una volta leggendo documentazione sul TC mi sono imbattuto in questo discorso e il succo era:
                                            La tecnica di base è identica, ma le modalità operative sono nettamente differenti.
                                            Da questo forse deriva l'utilizzo di accorgimenti diversi per ottenere lo stesso scopo, ovvero salire e scendere....
                                            sono daccordo con te io parlavo sul fatto del rischio anche in arrampicata o in speleo per fare un azione ci sono piu' tecniche e per la maggiore vanno quelle piu' sicure

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                                            • Buona sera a tutti
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                                              Secondo me,oggi ci sono tanti giardinieri che comprata l attrezzatura si improvvisano climbers senza avere almeno le nozioni basilari del lavoro in pianta. I sistemi di lavoro in quota sono molteplici ed in base alla tipologia ognuno adotta il suo per lavorare il piu in sicurezza possibile..Quelli che montano gru edili quelli che lavano i vetri dei palazzi e quelli che lavorano in pianta. Anche i materiali cambiano,tanti usano maniglie e discensori con corda doppia singola o fissa alla base,io uso corda americana e già nel discensore non passa,però conosco ugualmente altri sistemi che in situazioni diverse possono venir di aiuto,avendo fatto corsi e tenendosi sempre aggiornati visto che è un settore sempre in evoluzione.
                                              io personalmente nn so come mai ma ho più problemi a fidarmi di un chiodo di ferro in una parete di roccia che di un ramo di legno a 30 mt di altezza.Poi calcola che nn si tratta solo di tecnica di salita discesa e spostamenti... ma di dover lavorare salvaguardando la pianta,le cose sottostanti se si calano o tagliano pezzi e usare motoseghe che sono tra gli attrezzi più pericolosi gia con i piedi per terra figuriamoci in pianta.
                                              riguardo al lavoro con corda legata dal basso,nn vorrei propio sbagliarmi siccome nn uso,ma si lega in basso si sale con corda singola fin al punto in cui viene doppiata,ci si ancora e recuperata la corda si opera con discensore autobloccante in corda doppia,ricordo un ragazzo che mi sembra abbia fatto monza,che ogni volta che scendendo si fermava per lavorare,fissava la longe e metteva in sicurezza il discensore facendo un nodo sopra esso.ricordo cosi io,senza il problema di tagliare rami e lacerare la corda sotto...però lascio la parola agli esperti che usano questo sistema di risalita.
                                              Ciao e auguri auguri a tutti

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                                              • ps se qualcuno sa... cerco un sito o video che parlano del taglio della pianta che tutti gli anni portano in vaticano x fare albero di natale.
                                                ho visto una volta un pezzo di trasmissione nn so se linea verde o mela verde o altro... dove uno in pianta legava fascia ad un elicottero e una volta tagliata la pianta calibrata l elicottero partiva da una cittàè del trentino e andava a s.pietro.
                                                Grazie ciao a tutti

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                                                • Ciao, se provi a cercare sul sito del cfs ci dovrebbe essere perche l'anno scorso e' stato portato dalla calabria a cura del cfs

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                                                  • non è grande come quelo del papa ma la tecnica è la stessa.. bisogna fare più attenzione nel caso di alberi natalizi per non rovinare i rami.

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                                                    • Caspita.
                                                      L'òmini di Altofusto sono veramente tosti.
                                                      Chiedo un consiglio da chi ne sa di più. Devo cercare di riportare una pianta secolare di castagno con 70-80 cm di diametro a metà altezza (12m) sulla verticale il più possibile per evitare che crolli causa sbilanciamento verso valle. Attualmente la verticale della cima casca 2 m verso valle dopo che ho alleggerito la cima(purtroppo) abbassandola di 4 m. Attualmente ho messo solo un cavo di 10mm doppiato che passa a 3/4 di altezza e va ad ancorarsi su 2 alberi più a monte. Metterò un fascione per proteggere il tronco dal taglio che può provocare il cavo. Voi come fareste?

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                                                      • Originalmente inviato da shunt Visualizza messaggio
                                                        Caspita.
                                                        L'òmini di Altofusto sono veramente tosti.
                                                        Chiedo un consiglio da chi ne sa di più. Devo cercare di riportare una pianta secolare di castagno con 70-80 cm di diametro a metà altezza (12m) sulla verticale il più possibile per evitare che crolli causa sbilanciamento verso valle. Attualmente la verticale della cima casca 2 m verso valle dopo che ho alleggerito la cima(purtroppo) abbassandola di 4 m. Attualmente ho messo solo un cavo di 10mm doppiato che passa a 3/4 di altezza e va ad ancorarsi su 2 alberi più a monte. Metterò un fascione per proteggere il tronco dal taglio che può provocare il cavo. Voi come fareste?
                                                        fatto un lavoro del genere su due cedri di cui uno si appoggiava ai poggioli di una casa. ho messo i fascioni attorno al tronco come ai fatto tu per proteggere la corteccia. a questo punto ho ancorato un tirfor da 20 ql ( argano manuale) http://www.treeclimbingonline.it/pro...no-manuale.asp alla base della pianta più distante dalla casa , sopra il tirfor all'altezza del fascione di ancoraggio ho messo una carrucola in cui ho passato la cordina del tirfor e quindi proseguiva verso la pianta da ancorare. messo in trazione il tirfor, la pianta appogiata alla casa si è spostata di 20 cm. a questo punto si fissa il cavo d'acciaio. ricordarsi di mettere il fascione della pianta da radrizzare più in alto di quello che funge da ancoraggio. se si usano mezzi di trazione più potenti ,attenti a non fare danni a pianta e radici. piuttosto meglio ritornare dopo alcuni giorni e rimettere in tensione il tutto. altri sistemi tipo cobra- boa http://www.agri-consult.it/jsp-agri-...raggiaerei.htm permettono ancoraggi dinamici lasciando la pianta libera di muoversi e intervengono solo in caso di caduta. sono più indicati per ancoraggio di rami che di piante. ciao ric

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                                                        • io uso i ramponi (da pianta) solo negli abbattimenti.Nelle potature, se si usano i ramponi, si provoca alla pianta un numero esagerato di ferite.

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                                                          • Originalmente inviato da rimazza Visualizza messaggio
                                                            fatto un lavoro del genere su due cedri di cui uno si appoggiava ai poggioli di una casa. ho messo i fascioni attorno al tronco come ai fatto tu per proteggere la corteccia. a questo punto ho ancorato un tirfor da 20 ql ( argano manuale) http://www.treeclimbingonline.it/pro...no-manuale.asp alla base della pianta più distante dalla casa , sopra il tirfor all'altezza del fascione di ancoraggio ho messo una carrucola in cui ho passato la cordina del tirfor e quindi proseguiva verso la pianta da ancorare. messo in trazione il tirfor, la pianta appogiata alla casa si è spostata di 20 cm. a questo punto si fissa il cavo d'acciaio. ricordarsi di mettere il fascione della pianta da radrizzare più in alto di quello che funge da ancoraggio. se si usano mezzi di trazione più potenti ,attenti a non fare danni a pianta e radici. piuttosto meglio ritornare dopo alcuni giorni e rimettere in tensione il tutto.
                                                            Grazie Ric
                                                            In effetti mi sono fatto prestare un Tirfor da 16q da un amico che lo usa quando va in fuoristrada. Ho aspettato che fosse un periodo piovoso perchè mi sembrava che la pianta si sarebbe mossa meglio. Ho doppiato il cavo in una carrucola che poi ho fissato più in alto possibile(tanto il diametro minimo è ormai più di 50cm) ad un fascione da 5ton che passava intorno al tronco della pianta da raddrizzare. Uno dei capi l'ho ancorato con dei rinvii fatti con della corda di 30 a due piante e la stessa cosa per il tirfor che tirava l'altro capo di cavo. Quindi in totale penso di aver trazionato la pianta con circa 3 ton. Il risultato non è stato poi molto evidente si è spostata verso monte di poco, ma come mi hai consigliato tu non ho esagerato, e poi anche tutto il marchingegno non mi sembrava voler esser tirato di più, avevo una fifa matta di rompere il prigioniero di sicurezza del Tirfor e quando ho sentito che diventava troppo duro per farlo avanzare ho desistito. Se non altro ora è ben tensionato il cavo che ho lasciato per tenere "in piega" la pianta e problemi di stiramento da vento non ne dovrebbe avere visto che per ora ha anche meno chioma del normale.

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                                                            • Ciao a tutti

                                                              Come siete messi con la certificazione da D.l 235 del 2006?

                                                              io ho fatto il corso, ma molte cose sono ancora da definire, altre in deroga

                                                              nodi si, nodi no ecc..

                                                              insomma piu dubbi che certezze

                                                              Fatemi sapere

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