Ciao, parto dalla fine per comodità: se leggi l'introduzione dell'elenco, vedrai chiaramente che il fatto di esservi incluso non prevede in automatico che si possa fare il MC, in quanto è basato su autocertificazione dei titoli. Quindi non è detto che i MC della tua azienda possano effettivamente esercitare per il solo fatto di essere presenti in elenco.
Sono d'accordo che non solo i Medici del Lavoro possono fare il MC, ma gli Igienisti e i Medici Legali devono frequentare "appositi percorsi formativi universitari di tre anni" ecc. che al momento non esistono, a meno che dimostrino di aver esercitato come MC per almeno un anno nei tre anni precedenti.
Poi ci sono tutte le altre specializzazioni che sono virtualmente inesistenti e i vari sanati.
A prescindere da ciò, l'utilità del MC, oltre alle visite, dovrebbe essere la conoscenza delle lavorazioni e delle mansioni e quindi il punto di vista medico nella stesura del DVR, cosa che non avviene praticamente mai.
Per la stesura del DVR: ribadisco che è uno degli obblighi non delegabili del Datore di lavoro (l'altro è la nomina dell'RSPP), il che significa che la responsabilità di ciò che c'è scritto è sua, non di chi effettivamente lo scrive.
Detto ciò, e premesso che non ho mai affrontato un'azienda agricola/allevamento, quindi sto ragionando man mano che scriviamo, mi piacerebbe capire come può uno dei tre individui che porti come esempio stabilire l'esistenza o meno, e l'entità, di un rischio chimico, del rumore o del sovraccarico biomeccanico da movimentazione carichi: per come la vedo io lo studio che sta dietro a conoscenze necessarie per queste valutazioni va ben oltre qualche ora su un banco, ci vuole almeno qualche mese di pratica, se non anni.
Sono assolutamente d'accordo che il SPP è meglio se è interno, perchè conosce meglio la realtà aziendale ed è interessato a fare il lavoro meglio che può, ma deve avere adeguata preparazione su argomenti non proprio alla portata di tutti: secondo me è proprio qui il problema che deve far intervenire esperti esterni. L'altra faccia della medaglia è che magari questo "esperto" è il mio ex vicino d'azienda che ha chiuso una settimana prima e si è buttato nel business della sicurezza, tanto la responsabilità non è in capo a lui.
Tutto ciò non per polemica, ma per quello che vedo quasi tutti i giorni nei DVR che mi capitano sotto mano.
Sembra che per fare un DVR fatto bene sia necessario scrivere migliaia di pagine (o si fanno pagare a pagina?), ma non è così: per chiarire, meglio fare un elenco dicendo che ci sono a, b, c, d... e poi discutere nei particolari che parlare di tutti i rischi esistenti al mondo dicendo che non ci sono (se lavoro in un ufficio a Milano, non avrò il rischio biologico del laboratorio analisi che analizza i campioni con Ebola, quindi non lo riporto neanche e magari invece mi dimentico delle allergie agli acari della polvere!).
Non so se ad esempio tu hai avuto a che fare con la movimentazione carichi e l'Allegato XXXIII: vuoi dirmi che le norme ISO e le metodiche valutative proposte sono alla portata di tutti? Perchè se è così devo essere più scemo della media della popolazione, io ci ho messo un po'di mesi per conoscerle approfonditamente (abbastanza, quantomeno) e mi sto ancora spaccando la testa a ragionare sul metodo di secondo livello per traino-spinta. E credo che in una "fattoria" qualche applicazione ci stia sicuramente (poi magari mi sbaglio e c'è più meccanizzazione in agricoltura/allevamento che altrove). E' vero che questi metodi sono "consigliati" e non obbligatori, ma se devi spiegarlo a un giudice del lavoro che anzichè l'OCRA hai usato il metodo "andrea b", ti faccio i miei auguri.
Per il discorso mini guida di Gabriele: se dalla discussione salta fuori qualche spunto utile, ragionamenti, esperienze, perchè no, anche se non saprei, personalmente, come impostarla.
Forse vedrei più una cosa tipo domande precise e risposte mirate, almeno all'inizio: da li magari può uscire tipo un vademecum o "domande frequenti". Sarebbe utile se oltre a Skinki saltasse fuori anche qualcun altro che si occupa di queste cose, visto che i dubbi non mancano di sicuro.
Sono d'accordo che non solo i Medici del Lavoro possono fare il MC, ma gli Igienisti e i Medici Legali devono frequentare "appositi percorsi formativi universitari di tre anni" ecc. che al momento non esistono, a meno che dimostrino di aver esercitato come MC per almeno un anno nei tre anni precedenti.
Poi ci sono tutte le altre specializzazioni che sono virtualmente inesistenti e i vari sanati.
A prescindere da ciò, l'utilità del MC, oltre alle visite, dovrebbe essere la conoscenza delle lavorazioni e delle mansioni e quindi il punto di vista medico nella stesura del DVR, cosa che non avviene praticamente mai.
Per la stesura del DVR: ribadisco che è uno degli obblighi non delegabili del Datore di lavoro (l'altro è la nomina dell'RSPP), il che significa che la responsabilità di ciò che c'è scritto è sua, non di chi effettivamente lo scrive.
Detto ciò, e premesso che non ho mai affrontato un'azienda agricola/allevamento, quindi sto ragionando man mano che scriviamo, mi piacerebbe capire come può uno dei tre individui che porti come esempio stabilire l'esistenza o meno, e l'entità, di un rischio chimico, del rumore o del sovraccarico biomeccanico da movimentazione carichi: per come la vedo io lo studio che sta dietro a conoscenze necessarie per queste valutazioni va ben oltre qualche ora su un banco, ci vuole almeno qualche mese di pratica, se non anni.
Sono assolutamente d'accordo che il SPP è meglio se è interno, perchè conosce meglio la realtà aziendale ed è interessato a fare il lavoro meglio che può, ma deve avere adeguata preparazione su argomenti non proprio alla portata di tutti: secondo me è proprio qui il problema che deve far intervenire esperti esterni. L'altra faccia della medaglia è che magari questo "esperto" è il mio ex vicino d'azienda che ha chiuso una settimana prima e si è buttato nel business della sicurezza, tanto la responsabilità non è in capo a lui.
Tutto ciò non per polemica, ma per quello che vedo quasi tutti i giorni nei DVR che mi capitano sotto mano.
Sembra che per fare un DVR fatto bene sia necessario scrivere migliaia di pagine (o si fanno pagare a pagina?), ma non è così: per chiarire, meglio fare un elenco dicendo che ci sono a, b, c, d... e poi discutere nei particolari che parlare di tutti i rischi esistenti al mondo dicendo che non ci sono (se lavoro in un ufficio a Milano, non avrò il rischio biologico del laboratorio analisi che analizza i campioni con Ebola, quindi non lo riporto neanche e magari invece mi dimentico delle allergie agli acari della polvere!).
Non so se ad esempio tu hai avuto a che fare con la movimentazione carichi e l'Allegato XXXIII: vuoi dirmi che le norme ISO e le metodiche valutative proposte sono alla portata di tutti? Perchè se è così devo essere più scemo della media della popolazione, io ci ho messo un po'di mesi per conoscerle approfonditamente (abbastanza, quantomeno) e mi sto ancora spaccando la testa a ragionare sul metodo di secondo livello per traino-spinta. E credo che in una "fattoria" qualche applicazione ci stia sicuramente (poi magari mi sbaglio e c'è più meccanizzazione in agricoltura/allevamento che altrove). E' vero che questi metodi sono "consigliati" e non obbligatori, ma se devi spiegarlo a un giudice del lavoro che anzichè l'OCRA hai usato il metodo "andrea b", ti faccio i miei auguri.
Per il discorso mini guida di Gabriele: se dalla discussione salta fuori qualche spunto utile, ragionamenti, esperienze, perchè no, anche se non saprei, personalmente, come impostarla.
Forse vedrei più una cosa tipo domande precise e risposte mirate, almeno all'inizio: da li magari può uscire tipo un vademecum o "domande frequenti". Sarebbe utile se oltre a Skinki saltasse fuori anche qualcun altro che si occupa di queste cose, visto che i dubbi non mancano di sicuro.
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