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Mietitrebbie: preferenze ed esperienze

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  • #31
    La TF non era aveva il battitore assiale, ma bensì era una macchina a separazione forzata, cioè, il lavoro di separazione dalla paglia svolto normalmente dagli scuotipaglia, veniva svolto in questo caso da un rotore posto dietro al battitore, che divideva il flusso della paglia in 2 (da qui il termine TF / Twin Flow) ed in questo percorso forzato avveniva la definitiva separazione della granella dalla paglia.

    Il battitore vero e proprio dei TF era il famoso ed esclusivo "rotary separator" introdotto per la prima volta con le serie '80 (8050/8060/8070/8080), abbinate in queste macchine ad una separazione convenzionale a scuotipaglia.

    Il rotary separator, adottato poi dalle TX serie 3 , serie 6, TF serie 7 ed attualmente in versione riveduta e corretta dalle CX è un battitore convenzionale di conformazione composita a 3 (o 4) alberi di cui il primo è il vero e proprio battitore, il secondo è un piccolo albero con il compito di deviare il flusso del prodotto ed alimentare il terzo tamburo con funzione di ulteriore trebbiatura ed infine a richiesta il 4° tamburo "straw flow" lanciapaglia per le TX serie 6, indicato per i prodotti difficili di serie sulle 68 plus e sulle CX.


    Le TF arrivarono verso la metà degli anni 80 e si proposero con produttività talmente elevate rispetto alla normalità di quei tempi da apparire incredibile. L'aggressività del rotary separator unitamente a quella del Twin Flow consentivano rese iperboliche, ma "massacravano" letteralmente la paglia al punto da impedirne la pressatura oltre che essere davvero poco poco gentili con la granella. Questo il motivo per cui, oggi vengono apprezzate di più le vecchie serie '80 delle mitiche TF. Il modello che abbiamo avuto in azienda fino al 1999 era il 44 con motore 6V Mercedes da 250 CV. Una macchina che, a parte i limiti sopracitati, ha dato soddisfazioni esagerate, un vero prodigio.......
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    • #32
      Semmai Tf 76 e 78.... le nuove Cr sono una cosa diversa, praticamente il progetto Tf è stato abbandonato... e mi piange il cuore, visto che la 76 la vedo al lavoro a casa mia, e sul mais per me è ben altra cosa rispetto alle macchine convenzionali; io non ho mai riscontrato rotture della granella superiori rispetto alle convenzionali, che per me sono macchine sorpassate.
      La Cr 960 vista quest'estate non ha proprio brillato..... però la qualità della paglia era molto vicino a quella di una convenzionale.... anche se questo è un'argomento da approfondire (non vedo cosa farsensene in stalla della paglia lunga, visto che non assorbe niente...).

      Io la paglia delle 2 Tf44 che girano qui in zona l'ho pressata, però mi hanno mandato con la pressa sbagliata (la Nh 5980), servono presse con un pick-up serio, e vedi che la paglia sale comunque....
      Benatti Emanuele

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      • #33
        le trebbie bisogna saperle usare e regolare, spesso da una mano all'altra sembra che lavorino 2 macchine diverse, è molto difficile fare paragoni. inoltre non tutte le macchine vanno bene su ogni prodotto, ad esempio le jd x andar bene su riso devono essere modificate per bene, una volta fatto van benissimo, ma se uno non è capace...
        cmq io non sono convinto che le tradizionali siano ormai obsolete (o sorpassate che dir si voglia), svolgono ancora il loro egregio lavoro e spesso sono il giusto compromesso tra costo, difficoltà di regolazione, peso ecc. ecc...
        Ultima modifica di albe 86; 05/12/2005, 15:46.

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        • #34
          Leggendo la discussione mi è sorta una curiosità: per quanto riguarda le AL, qual'è la migliore, secondo voi, tra NH AL59, NH cl560 e Laverda 184 AL e 255 AL 4WD. Come prezzi c'è molta differenza? Quali sono le più ecomiche? Grazie.

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          • #35
            Originalmente inviato da manu 14
            Leggendo la discussione mi è sorta una curiosità: per quanto riguarda le AL, qual'è la migliore, secondo voi, tra NH AL59, NH cl560 e Laverda 184 AL e 255 AL 4WD. Come prezzi c'è molta differenza? Quali sono le più ecomiche? Grazie.
            Per me la migliore è la 255 AL4WD anche se è forse la più "cara" ma, almeno da quel poco che ho visto e sentito, stabilità e trazione sono ai massimi livelli. Per info sulle prestazioni sulla AL 59 lascio il campo al più esperto CONTE, anche perchè dalle mie parti ce ne sono poche.
            Infine la CL560 è una macchina troppa nuova perchè la consca, visto che anche questa non c'è dalle mie parti.
            Per la cronaca le più diffuse (sempre dalle mie parti) sono:
            Laverda 3550 AL, Laverda M112AL (in assoluto le più diffuse), Laverda M100AL, New Holland 3560AL, Arbos AL(parecchie ma nn ricordo i modelli).
            Per ciò che concerne l'economicità, penso sia l'AL 59, essendo, tra quelle che hai citato, il modello di più vecchia costruzione; tra le altre, la più economica è quasi certamente la 184 AL.

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            • #36
              mietitrebbia claas medion 330

              Ciao a tutti,

              sono un nuvo utente del forum e vorrei sapere se qualcuno di voi ha informazioni sulla mietitrebbia CLAAS MEDION 330, Motore Mercedes OM906; 170 KW; 231cavalli.
              Mi interesserebbe soprattutto sapere qualche opinione su come accessorriarla per ottimizzarla al meglio per la lavorazione di una grossa superficie e quanti ettari rispettivamente di soia, mais, colza, girasole e frumento possono essere lavorati in una giornata lavorativa di 8 ore con l'attrezzatura proposta.
              Qualcuno e' cosi' informato ed avrebbe l'immensa pazienza di rispondermi?
              Grazie.
              Ale

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              • #37
                Tornado un attimo al discorso dei trebbiatori, non ho molto da aggiungere a quanto gia riportato dal preparatissimo Jd Fan, ad ogni buon modo avevo un supplemento di Terra e Sole (gli utenti piu "anziani" li ricorderanno sicuramente) dei primissimi anni 80 in cui si faceva il raffronto mietitrebbia-trebbiatore trainato, purtroppo detto supplemento col tempo è andato perduto.
                Queste macchine in america del nord le hanno fatte un po tutti i costruttori, JD IH White mi sembra anche MF ecc.
                Le densita di impianto degli USA-Canada non sono di certo paragonabili alle nostre, è anche per quello che trovavano molto impiego queste tipologie di macchine.

                Cambiando un attimo discorso, se io dico "maximezer" a qualcuno viene in mente qualcosa? (mi rivolgo in particolare a JD Fan che conosce bene le macchine usa, sperando che il termine sia giusto)

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                • #38
                  Il progetto CTS John Deere nasce nel 1996 (più o meno) negli states, come primo approccio alle macchine non convenzionali. Cts nella prima versione in Europa arriva con la dicitura "rice" (riso) come macchina concepita soprattutto per evitare la "sbiancatura" del riso grazie al fatto che, grazie alla maggior efficenza in fase di separazione dalla paglia dei 2 rotori, riesce a lavorare con il controbattitore molto più "lento" rispetto alle mietitrebbie convenzionali, risultando così molto meno aggressiva verso la granella, cosa che tutt'oggi la contraddistingue.........

                  La "maximizer" dovrebbe essere la seconda evoluzione del CTS made in USA evoluta per lavorare sulla maggior parte delle colture (grano, mais, soia). La mietitrebbia comunque rimane americana anche nella scarsa attenzione alla razionalizzazione degli ingombri in rapporto alla sua produttività (è ancora una mietitrebbia di nicchia.......).

                  Nel 2001 JD decide di produrre le CTS a Zweibrucken (D), sede storica dove sono state prodotte tutte le m.trebbie JD europee (970,975,1075,1188 serieZ ecc.) chiamandola 9780 CTS. Questa macchina è stata "europeizzata" del tutto razionalizzandola negli ingombri (330 cm largh. max), applicandovi il sistema di autolivellamento Hillmaster, ed è divenuta la mietitrebbia di punta della Casa per l'Europa.....
                  Ultima modifica di jd fan; 11/03/2006, 12:00.

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                  • #39
                    Ti ringrazio JD Fan per la risposta molto precisa.
                    Un altra domanda: il termine maximizer in JD è stato applicato solo sulla CTS oppure veniva usato anche per le mietitrebbie JD made in Usa antecedenti alla CTS? Mi riferisco alle macchine con cabina SG2 disassata, cassone granella in rete e tutte le altre caratteristiche delle mietitrebbie specifiche per il mercato americano.

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                    • #40
                      La mietitrebbia cui ti riferisci, caro Filippo, penso sia il modello 8820 Titan evoluta in Titan II in produzione fino al 1989. Alcuni (rari) esemplari furono importati in Europa. Mi ricordo di un esemplare visto all'Eima del 1987 o 1988. Di dimensioni imponenti (soprattutto per l'epoca), ma con soluzioni inadeguate, soprattutto per noi europei. Lo schema della macchina era del tutto convenzionale (battitore-lanciapaglia-scuotipaglia), il motore laterale comportava un ingombro in larghezza irragionevole, una accessibilità al motore dubbia, una distribuzione dei pesi, una visibilità, un isolamento termico ed acustico della cabina assurdi, ma in quanto a fascino, nulla da eccepire ........da "born in the U.S.A." allo stato puro per gli amanti (come me) del genere........
                      Attached Files
                      Ultima modifica di jd fan; 09/03/2006, 20:47.

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                      • #41
                        errata corrige

                        Originalmente inviato da Filippo B
                        Ti ringrazio JD Fan per la risposta molto precisa.
                        Un altra domanda: il termine maximizer in JD è stato applicato solo sulla CTS oppure veniva usato anche per le mietitrebbie JD made in Usa antecedenti alla CTS?
                        Con questo, vorrei correggere l'inesattezza riportata nel mio precedente intervento rispondendo al quesito di Filippo. Il termine "maximizer" fu utilizzato non solo per la CTS a separazione forzata made in USA, ma anche per le mietitrebbie convenzionali (a scuotipaglia) made in USA, denominate 9400,9500,9600 (1990), che succedono alle Titan, seguite poi dalla serie '10 (9410,9510,9610) all'introduzione delle quali fu affiancato dal 1992 la CTS dapprima "sottotitolata" rice ed in seguito maximizer come le consorelle. Esteticamente le serie 9000 e le CTS, come si desume dalle immagini, erano del tutto simili, ma non nella sostanza.....

                        Perdonatemi la precedente inesattezza....
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                        Ultima modifica di jd fan; 11/03/2006, 12:04.

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                        • #42
                          Jd Fan ti ringrazio nuovamente per le spiegazioni.
                          Confermo che le 8820 vennero proposte anche in Europa, ho il depliant (un po' scarno ma vabbe'....) in italiano: non sono riuscito a trovarvi la data di stampa, ma sicuramente è antecedente al 1984. Chiedevo lumi circa il termine maximizer perche appunto ricordavo fosse statousato per definire anche queste macchine, ma non avevo dati sottomano che confermassero cio'.

                          Allego parte del depliant menzionato, mi scuso per qualita abbastanza ridicola, ma in questo periodo mi tocca arrangiarmi con la fotocamera.
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                          • #43
                            Sento tanto parlare di mietitrebbie convenzionali e non. Dalla bassezza della mia esperienza so che le mieti convenzionali son quelle con battitore, controbattitore, ventilatore, scuotipaglia; mentre le non convenzioali sono quelle a rotori come le NH TF o le case AF. Ora mi chiedo e vi chiedo quali sono i parametri migliori mettendo a confronto le due tipologie di macchine (sia pe le convenzionali che per le non convenzionali) ed inoltre siccome io sono un patito di macchine AL, vi sono in commercio mieti non convenzionali AL? Quali sono i punti di vantaggio rispetto ad una AL convenzionale?

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                            • #44
                              Le mietitrebbie AL sono solo a scuotipaglia ovvero di tipo tradizionale, anzi da poco sono in commercio le mieti a 5 scuotipaglia, e forse la M304 della Laverda è a 6 ma non è proprio una autolivellante da montagna.
                              Le nieti a rotori sono migliori in produzione su alcuni prodotti tipo il mais e il riso, mentre sembra siano peggiori sul grano soprattutto sulla qualità della paglia (anche se quella che ho visto io non sembrava CR NH).
                              La velocità di quelle a rotori sui prodotti che ho detto dovrebbe essere superiore ma mi sembra che per condizioni speciali quelle a battitori guadagnino parecchio tipo sui prodotti allettati e molto umidi.
                              Un vantaggio sicuro delle mieti a rotori è che sono molto compatte e quindi più agili delle pari livello a scuotipaglia.
                              Adesso però ci vorrebbe qualcuno più esperto di me che le guardo e basta.

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                              • #45
                                Precisazione

                                La Laverda nasce in 4 applicazioni normale, da riso, Levelling System e Autolivellante.Sul sito che perfortuna è stato aggiornato e per il modello M 304 ricopre tutte e 4 le applicazioni risultando la mietitrebbia più grossa a livello mondiale con il sistema livellante del 20% Trasversale, 30% Salita e 10% Discesa.

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                                • #46
                                  x johndin: la M304 laverda è una 5 squotipaglia. le mietitrrebbie convenzionali vanno bene per tutto, son molto versatili, mentre quelle non convenzionali a volte han problemi ad adattarsi.

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                                  • #47
                                    Innanzitutto vorrei precisare la differenza, tra le mietitrebbie convenzionali, a separazione forzata e assiali.

                                    Col termine convenzionale in senso strettosi intendono, volgarmente, tutte quelle macchine con le seguenti caratteristiche:

                                    TREBBIATURA
                                    -battitore e relativo controbattitore (o griglia) a che normalmente avvolge il tamburo battitore (di diametro 450-600 mm) per un angolo di 50-60° nella sua parte inferiore. Poi tra le convenzionali, vi sono diverse varianti relative al comparto battitore con l’applicazione di alberi preparatori posti dopo (serie TX e CX New Holland) o prima (Claas) del battitore vero e proprio, con lo scopo di rendere più aggressiva e produttiva la macchina e/o favorire l’afflusso del materasso agli scuotipaglia.

                                    SEPARAZIONE
                                    -tramite scuotipaglia elementi incernierati su 2 alberi di supporti a gomito inclinati verso il battitori con 4 o 5 salti (scalini) che imprime alla paglia con parte della granella invischiata un movimento sussultorio che arieggiando il materasso consente la separazione della paglia dalla convogliandola verso i crivelli. Normalmente le mietitrebbie sono a 4 scuotipaglia con battitore largo 100 -120 cm; a 5 scuotipaglia con battitore largo a 130-140 cm; a 6 scuotipaglia con battitore largo 160-170 cm.

                                    Le macchine a separazione forzata hanno invece le seguenti peculiarità:

                                    TREBBIATURA
                                    -come le macchine convenzionali

                                    SEPARAZIONE
                                    -tramite elementi rotativi. Diverse sono le soluzioni adottate in queste mt. Nel caso delle NH TF ad un gruppo trebbiante dei TX seguiva un separatore di flusso (Twin Flow) dietro al quale due tamburi trasversali provvedono alla definitiva separazione per forza centrifuga. Nella JD CTS e nella Claas Lexion 570 – 580 – 600 il gruppo separatore è formato da due lunghi alberi longitudinali. Queste 2 ultime macchine rispetto al TF sono molto più delicate nel trattamento granella.

                                    Le macchine assiali invece sono caratterizzate dal fatto che il gruppo trebbiante e di separazione sono ricavati da uno stesso albero longitudinale (o due a seconda del tipo di macchina).
                                    La prima macchina assiale costruita dovrebbe essere stata la New Holland TR a due alberi controrotanti. Poi credo sia stata la International ad uscire col progetto Axial Flow ad un unico albero. L’ultima assiale mono tamburo longitudinale è la JD STS con la particolarità del diametro dell’ albero crescente in 3 stadi. Negli States hanno una certa diffusione la Gleaner del gruppo AGCO, macchina assiale con l’albero posto trasversalmente dietro la cabina….. sul principio della Gleaner ricordo il progetto Laverda MX 240-300 di 20 anni che propose un battitore assiale posto subito dietro la barra e mosso idrostaticamente, che si rivelò assolutamente inadeguata per qualsiasi tipo di utilizzo.

                                    In generale le macchine convenzionali hanno le seguenti caratteristiche: un costo d’acquisto inferiore, una elevata flessibilità di utilizzo, un basso maltrattamento della paglia, un’eccessiva aggressività verso la granella, un’ eccessiva sensibilità all’umidità del prodotto.

                                    Le mt a separazione forzata vantano una minor aggressività verso la granella (tranne le TF) una maggior produttività (a parità di larghezza battitore), ma normalmente maltrattano un po’ di più la paglia

                                    Le mt assiali hanno la prerogativa di essere le migliori per quanto riguarda il trattamento della granella e la lavorazione su prodotto umido, la qualità della paglia normalmente è scadente, anche se sembra che le ultime CR anche da questo punto di vista siano molto migliorate (cosa che verificheremo in prima persona quest'anno....)
                                    Ultima modifica di jd fan; 15/03/2006, 18:28.

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                                    • #48
                                      scusate l'ignoranza, ma da me c'è la leggenda che le claas con l'accelleratore aps davanti al battitore spezzano la granella del mais perchè il battitore ha un diametro piccolo rispetto alle altre (cosa secondo me assurda) e perchè non si può cambiare la griglia del controbattitore, ma solo di questo accelleratore (che del resto non è un battitore).
                                      avete esperienze al riguardo?

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                                      • #49
                                        ekko per quest anno la mietitrebbia è pronta per l uso. manutenzione fatta con un tecnico nh veramente esperto e gentilissimo come sempre.
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                                        • #50
                                          ekko alcune foto anche non fatte benissimo della trebbia di mio zio deutz 5485 ht .purtroppo la foto dentro è venuta male perche "lo zio" se la chiude a chiave! infatti non si vede neanche il sedile passeggero..
                                          la mieti deutz è fatta in finlandia , ha un motore da 175cv se non erro sisu, ha 5 scuotipaglia, la trazione 4 X 4 , trinciapaglia, serbatoio granella da 52 litri , barra da 4.80 , autolivellante.
                                          approposito di cabina, questa si che è una "cabina" no la mia schifezza di cabina della al59 che sono quattro vetri messi insieme!
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                                          • #51
                                            E' una bella mietitrebbia della Sampo marchio finnico da 50 anni che producono mietitrebbie e noto con piacere queste foto visto che l'impianto di livellamento di questa macchina nasce in Italia o meglio a Piacenza da gli ex progettisti di Arbos che mi sembra che si chiamino Comeb

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                                            • #52
                                              La TR che significa Twin Rotor, ovvero la separazione avviene tramite 2 cilindri disposti longitudinalmente (vedi immagine)viene prodotta ancora negli USA. Insieme all'Axial Flow alla fine degli anni '70 era l'unica trebbia "non convenzionale".Quì in provincia di Modena ne ho viste un paio, non si sono diffuse molto. Per i dati tecnici se te la cavi con l'inglese http://www.newholland.com/na/Products/combine.html
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                                              Ultima modifica di Alle; 02/06/2006, 06:06.
                                              Tosi Alessandro

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                                              • #53
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                                                La parte devastante comunque era data dalle coppie coniche dei 2 rotori, vero e proprio tallone d'Achille della macchina; saltavano via quasi ogni volta che la macchina "intoppava" nonostante la sottolineata fiacchezza del Cat. Se a tutto ciò aggiungiamo una produttività a grano del tutto in linea con quella delle Laverda M132 e la assoluta aggressività nei confronti della paglia, se ne deduce che nelle nostre realtà poteva essere una macchine accettabile a mais ed ottima sui ravanelli, su qualsiasi altro prodotto era da buttare. Probabilmente negli States, dove, riveduta e probabilmente corretta, ha goduto di una longevità tale da dedurne che le realtà nostre e le loro abbiano ben poco di affine.

                                                Tengo a sottolineare che le nuove CR 960 e 980, che ai TR si ispirano, sono costruite in Belgio come le TX e le CX e sviluppate per buona parte in Italia, per cui spero vivamente che siano di tutt'altra pasta.

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                                                • #54
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                                                    ora volevo chiedere se nessuno di voi ha il deplian della Mx300 e se l'ha vista all'opera? io lo vista sono in foto e su qlc giornale
                                                    Ultima modifica di Teo81; 16/07/2006, 07:32.

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                                                    • #56
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                                                      Ultima modifica di il_conte; 07/06/2006, 20:19.

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                                                      • #57
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                                                        ekko un paio di foto della mia al59collina plus .purtroppo le ho fatte alla sbrigativa, e non si vedono granche. altro problema la terra con mille sorgenti d acqua che non finiscono mai di correre e ovviamente si devono fare mille andane diverse.
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                                                          ho visto al opera la laverda 255 4wd ,gran bel mezzo , peccato i padroni un po cafoni! cambio rotto! ha fatto in due giorni 85 ettari e poi il disastro!

                                                          ho visto la claas medium che in pratica ha gli stessi assali della deutz di mio zio.
                                                          cioe l assale d avanti messo molto in avanti (senza 4 per 4 con questo sistema non farebbe manco mezza salita) . gran bella macchina anche questa se non fosse qualche problema nelle perdite .

                                                          la deutz dopo le varie modifiche al ponte dietro ed alle pompe si è comportata benone . la 4 per 4 auta molto in salita . il mezzo è molto stabile ed anche molto agile. il problema è un po la regolazione perche se dai troppa ventilazione perdi grano ma se ne dai poca lo fai sporco.

                                                          ho visto anche la cl560 che aveva problemi di perdite dai crivelli.questa nuova mieti new holland è stata fatta per migliorare il grande problema che ha la 59alcollina , che in pratica distrugge la paglia , infatti per chi deve imballare non va tanto bene.
                                                          in pratica pero regolandola per fare paglia si hanno delle perdite di grano .

                                                          ho visto anche la 3560al di mio zio. la mieti non da mai problemi, forse il suo grande problema è che è un mezzo piccolo , con una massa trebbiante piccole e con 4 scuotipaglia e senza controbattitore.
                                                          la mattina fatica a partire presto e teme molto le velocita superiori a 4 km/h .
                                                          il suo cambio è un due marce con hi.lo. si va sempre di prima con low.
                                                          a questa andatura non perde.

                                                          infine la mia 59. cio nonostante i fossi assurdi che ci sono quest anno e le varie frane, il grano esce sempre pulito gil ultimi test mi davano 83.3 di peso specifico. essa non teme l umidita del mattino e parte almeno un ora prima delle altre piu piccole che vedo in giro. i suoi problemi sono come dicevo prima la paglia molto fine( ma a me importa poco perche non ne faccio molta) , e le salite. essa è troppo pesante per farcela sempre. in discesa invece dato il basso baricentro non ci sono mai problemi . in costa va come un binario e l allivellamento fa ottimamente il suo lavoro .

                                                          buona visione!
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                                                            eh conte ti vorrei vedere vicino a una macchinetta del genere
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                                                            • #60
                                                              Ecco le foto della lexion del terzista nel mio campo di grano
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                                                              Carlo

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