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Fonti e materiali rinnovabili da agricoltura: Biogas, Biodiesel & co

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  • Fonti e materiali rinnovabili da agricoltura: Biogas, Biodiesel & co

    Cosa ne dite di discutere un p'ò delle nuove opportunità energetiche che abbiamo oggi, so che in austria queste tecnologie si applicano già da anni e portano alle aziende qualche soldino.

    Penso che l'agricoltura italiana si dovrà muovere in questo senso per il prossimo futuro, prima che l'industria ci porti via anche questa opportunita!
    Voi cosa ne pensate?

  • #2
    Ciao Giampi, in passato si era parlato un po di biodiesel ,da quanto è emerso pare sia stato abbandonato per via dei costi: l'argomento non me lo ricordo, qua forse c'era qualcosina http://www.forum-macchine.it/showthr...ight=biodiesel

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    • #3
      forse giampi voleva sapere qualcosa sul trattamento dei reflui degli allevamenti per la produzione di metano (biogas)

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      • #4
        Questa la so!

        Allora, almeno dal punto di vista legislativo, per fonti rinnovabili si intendono le seguenti fonti energetiche: eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas.
        Mentre per biomasse si intende la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (incluse sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.
        Sull'argomento ci si potrebbe scrivere un poema, ma non mi pare il caso.
        Magari prima sarebbe interessante capire che taglio dare all'argomento.
        Le fonti che hai citato tu sono tutte definite "rinnovabili" e, almeno per l'Italia, sono molto interessanti, economicamente parlando, soprattutto a seguito della ratifica del protocollo di Kyoto dalla Russia.
        Se andiamo però ad analizzarle singolarmente si vede che esistono significativi vantaggi solo per investitori che abbiano a disposizione una buona per non dire ingente quantità di capitali o in situazioni particolari.
        Infatti la realizzazione di impianti che permettano uno sfruttamento adeguato per la generazione di energia, ahimè, costano e inoltre hanno rendimenti abbastanza relativi: a seconda della tipologia, qualora non sussidiate o messe in un contesto adeguato perderebbero il confronto con quelle tradizionali.
        Ops, altra cosa da capire è se si vuole produrre energia per venderla o per uso aziendale.....ma come ho detto meglio se mi fermo e si decide che taglio dare all'argomento.
        Ciao!
        Tom

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        • #5
          se si può è meglio essere lungimiranti,fra dieci anni circa si annuncia che il petrolio estratto non sarà più sufficiente a coprire le richieste,così come l'acqua pensare al futuro con sistemi policombustibili da fonti rinnovabili può rivelarsi in un prossimo futuro un investimento decisivo e determinante.

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          • #6
            Il biodiesel è un carburante proveniente dall'olio di semi di girasole e dall'olio di semi di colza, in germania esistono grosse esperienze in questo settore, mentre in italia siamo ancora all'inizio, per quanto rigurda la competitività il biodiesel non è competitivo con il gasolio normale, quindi da alcuni anni è stato completamente destassato e ciò ha permesso di raggiungere un livello di prezzo uguale al diesel normale.

            Per quanto riguarda la produzione di biogas (metano) per la successiva trasformazione in corrente elettrica che può essere usato in azienda oppure venduta all'enel sò per certo che oltre al prezzo kwh prodotto riconoscito dall'enel il governo fornisce dei "bollini verdi" ovvero circa 100 150 lire x ogni kwh prodotto.

            La cosa mi interessa molto, ora cerco di informarmi sulle dimensioni degli impianti minime, sugli accorgimenti da adottare ecc..., ma da quanto ho capito fino ad ora mi pare che non sia un impianto tanto complesso: un silos riscaldato (35 °C) che fa da digestore, un compressore per comprimere e stoccare il biogas, un motore + alternatore che trasforma il biogas in metano (e tramite i fumi di scarisco riscalda il silos), e naturlamente molta cacca da buttarci dentro.
            Però mi pare che l'impianto per essere economicamente funzionale deve essere abbastanza grandino....adesso cercherò di documentarmi meglio poi vi farò sapere

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            • #7
              Conclusa la fase di vendita delle Genco, è previsto un graduale incremento del mercato ‘libero’ (Clienti Idonei autorizzati a stipulare contratti bilaterali per l’acquisto dell’energia elettrica ovvero ad accedere direttamente alla Borsa dell’Energia per soddisfare i propri fabbisogni) fino al 100%, con eliminazione quindi del mercato ‘vincolato’ (piccole utenze commerciali ed utenze domestiche i cui fabbisogni vengono intermediati dall’Acquirente Unico con applicazione di un’unica tariffa sul territorio nazionale).
              La legge Marzano sul riordino del sistema elettrico nazionale, ha previsto, tra le altre cose, misure per la diversificazione delle fonti energetiche a tutela della sicurezza e dell’ambiente e la quota obbligatoria di energia elettrica da fonti rinnovabili è stata incrementata ad almeno il 2,35% dell’energia immessa in rete (ovvero nel sistema) nell’anno precedente – sia essa prodotta o importata. Essa deve provenire da impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili entrati in funzione dopo l’1/4/99.
              L’obbligo per i produttori e gli importatori di energia termoelettrica di produrre una quota di energia da fonti rinnovabili può essere anche rispettato anche tramite l’acquisto di Certificati Verdi (CV) da impianti alimentati da fonti rinnovabili.
              La Borsa Elettrica (luogo dove avviene la determinazione del prezzo dell'energia)ha determinato l’adozione di criteri di mercato per la vendita, quindi il prezzo viene determinato dall’incontro tra domanda e offerta.
              Ai produttori da fonti rinnovabili vengono riconosciuti, per un periodo di otto anni, CV “reali” che possono essere venduti sul mercato di riferimento o, in alternativa, negoziati sulla base di contratti.
              Fatte queste premesse, che cercano di racchiudere in quattro righe (è un casino lo so ma non posso scrivere tuto, se avete domande avanti) il sistema elettrico italiano, aggiungo che i certificati verdi hanno un mercato loro, e quindi il loro prezzo è variabile: quando costruisci una centrale devi fare in modo che stia in piedi a prescindere dalla componente incentivo, che devi considerare un maggior ricavo.
              Fate bene i conti per queste iniziative, ma tenete sempre a mente che il fai da te in certi casi sembra facile ma non lo è: ahimè ci sono molti casi di impianti fatti in casa che per problematiche operative hanno avuto costi troppo alti e quindi hanno azzerato i benefici.
              Le economie di scala richieste da questi progetti e le autorizzazioni necessarie (un botto), più le potenziali opposizioni locali sono le ciliegine sulla torta: in Italia, infatti, dopo la rimozione del nucleare siamo assistendo costantemente al fenomeno di riconversione del parco centrali, ma il problema vero, che blocca molti progetti, è l’opposizione delle comunità locali; prova ad andare a dire in paese che fai una centrale elettrica a casa tua...vedi che ridere!
              Tom

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              • #8
                Oggi ho letto su un giornale locale questo articolo, forse vi può interessare

                Invece che andare al distributore il pieno si fa al supermercato: si spende e s´inquina meno
                L´auto diesel funziona pure con l´olio di colza


                Pompa del gasolio

                Quando, più di cento anni fa, Rudolf Diesel inventò il motore diesel il carburante prodotto partendo dal petrolio non era ancora utilizzato; fu scoperto soltanto una ventina d´anni dopo. Tanto che i primi motori diesel funzionavano ad alcool. Ma pure - si legge su diversi siti internet - con molti altri combustibili, quale metanolo, biodiesel, olio vegetale, metano, miscele all´etanolo ed altre miscele. Insomma, molte automobili con motore diesel (l´unica accortezza è verificare su internet la compatibilità della pompa iniettore) possono essere alimentate con olio vegetale, quali olio di semi vari, olio di colza.
                E pare che, oltre a costare meno, questo tipo di combustibile sia anche molto meno inquinante. Se un litro di gasolio al distributore costa all´incirca 1 euro e 5 centesimi, un litro di olio di colza si riesce ad acquistare più o meno per 70 centesimi.
                In un servizio al Tg della Rai regionale di ieri sera è stata raccontata la storia di un trentino che, appassionato di tecnica e incuriosito dall´argomento, ha cominciato a navigare sulla rete virtuale scoprendo cose molto interessanti. Spiega che la sua macchina con motore diesel funziona perfettamente anche se alimentata in parte con olio. Nella stagione invernale, quando il freddo è più intenso e i motori devono essere trattati con più cura, la percentuale di olio che immette nel serbatoio è del 30 per cento. Ma in teoria si potrebbe arrivare a fare pure il pieno. Sul tema mercoledì prossimo alla circoscrizione Oltrefersina alle 17.45 si terrà un incontro pubblico organizzato da Orizzonti europei.

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                • #9
                  E' vero il motore diesel non ha grosse pretese dal combustibile, però mettere olio in un motore common rail non mi fiderei tanto.

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                  • #10
                    Salve a tutti. Innanzi tutto complimenti per gli argomenti che trattate su questo forum. Io il servizio sull'olio di colza l'ho visto su un tg nazionale; in conclusione del servizio è stato detto che nei supermercati si sta già avendo una crescita nelle vendite dell'olio di colza. Io mi chiedo ma se fosse così semplice ottenere un carburante, per quale motivo si podruce biodisel dall'olio di colza e di girasole con notevoli spese energetiche?

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                    • #11
                      X Cascina:
                      E' vero le complicazioni ci sono, certo non ho l'intenzione di costruire una centrale a casa mia (o almeno per adesso in futuro non si sa mai...), però è innegabile che potrebbe rappresentare qualcosa di interessante se si tratta di una grande azienda o di una cooperativa di produttori. Il problema con la popolazione è "facilmente" risolvibile secondo me, già la parola biogas dovrebbe dire molto, inoltre basterebbe un informazione accurata e puntuale su tutti gli aspetti positivi di un impianto del genere...
                      Per quanto rigurda la complessità sono d'accordo con te quando dici che un impianto artigianale potrebbe finire in un fallimento, forse hai frainteso o forse io mi sono lasciato prendere un pò.

                      In definitiva voglio dirvi che sono giovane ed ho molti progetti per la testa, non riuscirò a realizzarli tutti, forse nemmeno uno, ma intanto mi piace pensarci e discuterne con voi

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                      • #12
                        Tranqui

                        Originalmente inviato da Gianpi
                        X Cascina:
                        In definitiva voglio dirvi che sono giovane ed ho molti progetti per la testa, non riuscirò a realizzarli tutti, forse nemmeno uno, ma intanto mi piace pensarci e discuterne con voi
                        Vai tranquillo, io da quando sono sul forum ho seri problemi di sovraccarico mentale......troppe idee, poco tempo e meno soldi....
                        Ma si va avanti!!
                        Io, se posso, cercherò di darti una mano, quindi chiedi pure!
                        Tom

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                        • #13
                          Biodiesel

                          Per esperienza diretta, molte ditte non danno controindicazioni all'uso del biodiesel, però il tutto non è privo di riscontri negativi, in effetti il biodiesel è molto più aggressivo del gasolio normale su fasce e guarnizioni, faccio un'esempio, la ditta per cui lavoro produce carrelli elevatori, sia elettrici che diesel o gpl, dall'estero, ci sono pervenute richieste sul poter utilizzare il biodiesel sui carrelli, a parte il fatto che và comunque miscelato con il gasolio tradizionale, la rispsta che abbiamo avuto dai ns fornitori di motori è stata la seguente: non c'è problema all'utilizzo per quello che riguarda la meccanica, ma non danno garanzie sull'impianto di alimentazione, cioè, gl'organi meccanici sono già predisposti anche all'utlizzo ma i loro fornitori di pompe ad iniezione non ti danno la garanzia se lo utilizzi....è un pò un casino..........ho fatto un pò di casino nelle spiegazioni scusatemi....ciao

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                          • #14
                            "E' un po come un cane che si morde la coda".Non si riesce a svincolarsi dall'uso del petrolio.

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                            • #15
                              la same trattori non si è posta questi problemi anni fà quando per prima credo assieme a steyer lo ha usato e fornito trattori specie per il mercato austriaco,unico inconveniente all'epoca riscontrato una certa agressività verso la vernice del serbatoio se trabordava nei rifornimenti.

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                              • #16
                                Ne anno parlato a GHEO&GHEO qualche giorno fà del bodiesel.
                                Il tipo (docente di un'università che non ricordo) miscelava olio di colza con ETANOLO (forse) ed otteneva il propellente.
                                L'unica raccomandazione era di informarsi sulla "tolleranza" della pompa di iniez.
                                Ha citato anche la Germania che è già dotata di impianti di distibuzione funzionanti (molti) dove il prodotto viene detassato per equiparare il prezzo del gasolio.
                                Ma non ha detto quanti ettari di colza servirebbero per 100km

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                                • #17
                                  Sulla rivistaTrattori di ottobre 2004 c'era scritto che con 5 metri quadrati di girasole un' auto puo percorrere 10 km e con due ettari di colza si puo fare il giro della terra praticamente 40000 km

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                                  • #18
                                    Se a qualcuno può interessare questo sito sembra ricco di argomenti interessanti....

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Ieri sera al TG5 hanno fatto vedere un servizio relativo all'olio di colza usato come carburante sulle macchine diesel, hanno intervistato un docente universitario che ha detto che l'olio di colza è un carburante, l'auto perde un pò in prestazioni, il filtro tende ad intasarsi prima e occorre tenere revisionata la pompa di iniezione, ma la macchina funziona bene, l'unico inconveniente è che dallo scarico esce odore di fritto invecie che puzza di gasolio...

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                                      • #20
                                        Quindi?

                                        Possiamo usare il biodiesel o no?
                                        Se l'inconveniente è un pò di manutensione in più e le città puzzeranno come uina friggitorìa penso che i prò siano di gran lunga maggiori
                                        (Iraq,inquinamento,riconversione di terreni incolti ecc. ecc.) forse qualcosa mi sta sfuggendo?

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                                        • #21
                                          x giampi, mi sono perso il servizio di ieri sera,diceva solo cio che hai postato?,riguardo alla pompa cosa ha affermato in specifico?

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                                          • #22
                                            Scusate l'ignoranza, ma come è possibile che al supermercato vendano olio di colza che non è commestibile?

                                            Per l'utilizzo ci sono molte voci discordanti:
                                            chi come TG5 dice bene sui diesel nuovi, no su quelli più vecchi;
                                            chi come stamani su RTL 102.5 si sulle vecchie e no sulle nuove...

                                            tralascio poi le controversie fiscali....
                                            A me pare tutta una manovra pubblicitaria per vendere tutti questi olii scadenti (non che non funzionino, ma il risparmio mi pare molto modesto!!!)
                                            ciao

                                            Commenta


                                            • #23
                                              Al di la dei pareri discordanti, io penso che abbiano ritirato fuori l'argomento sui biodisel in questo momento proprio per fare un po di polemica riguardo ai prezzi alle stelle dei carburanti di questi giorni. Non so se vi ricordate ma qualche anno fa un litro di gasolio costava circa 1700 £ al litro; adesso non basta più 1 euro per un litro di gasolio!!!!

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                                              • #24
                                                Ciao ragazzi,

                                                leggete l'articolo che sta al link sottostante

                                                http://www.repubblica.it/2005/c/moto...a1/colza1.html

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                                                • #25
                                                  Originale inviato da challenger:
                                                  x giampi, mi sono perso il servizio di ieri sera,diceva solo cio che hai postato?,riguardo alla pompa cosa ha affermato in specifico?

                                                  Non hanno affermato niente di specifico, hanno solo detto che basta tenerla revisionata un pò + spesso, penso però che come il filtro tenti ad intasarsi. Hanno anche detto che sui diesel nuovi funzionana tutto senza modifiche, mentre sui vecchi è necessaria una piccola modifica (penso basti modificare la messa a punto)

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    x 555,grazie per il link da te postato,ho una fiat nel mezzo del cammino di sua vita,credo che sperimenterò un alchimia personale, un mix vegetale-petrolchimico,vi farò sapere.

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Ho letto un articolo sull' uso dell' olio di colza che dice che non da nessun problema nei motori di nuova denerazione e che su quelli più vecchi invece necessitano di una piccola modifica, ma non hanno specificato di che si tratta. C'era scritto che l' olio di semi usura maggiormente delle parti meccaniche e plastiche e che l problema non sussiste nei motori degli ultimi 4 anni.

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Intendevo dire motori di nuova generazione. Quando si scrive in fretta succede

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                                                        • #29
                                                          Ma questa colza di preciso cosa è?

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                                                          • #30
                                                            Un tipo particolare di cavolo che fa dei baccellini pieni di semi da cui si ricava l'olio. La vedi molto bene nel periodo di fioritura: sono quei campi gialli...

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