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Come va in vigneto?

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  • Grazie Vitality per le tue precise spiegazioni, per avere una conferma che si tratti proprio di questo fungo allego qualche foto:











    Prima della fioritura sono state effettuate due irrorazioni con mancozeb, oltre lo zolfo, rame e altri trattamenti classici per l'uva.
    Ritengo che si sia diffuso durante la potatura utilizzando rami contaminati. La diffusione è su quasi tutte le piante e trovare rami puliti per l'eventuale futura potatura è davvero una impresa ardua.
    Spero solo che adesso che sta avvenendo la maturazione questo fungo non crei ulteriori problemi.
    Ciao a tutti.

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    • Attualmente la mia vigna è così


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      • uova su acino

        Ciao a tutti,
        tempo fa ho trovato questo acinello: sapete dirmi da dove provengono queste uova?
        Attached Files

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        • salve a tutti,
          nel mio piccolo vigneto per uso domestico ho notato che i gli acini dell'uva Monica si stanno annerendo, le foglie sono appiccicose e in alcuni tronchi vi è una mufetta bianca, di che cosa si tratta? Come posso risolvere? L'uva Italia che è accanto alla Monica non presenta nessun problema di questo tipo. Come mai? Forse è una qualità di uva più delicata?
          Gianlu

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          • troppa vegetazione

            carissimi del forum vi espongo il mio piccolo problema,la mia vigna continua a vegetatre troppo proprio adesso che dovrebbe rallentare per la maturazione. mi hanno consigliato di dare del ossido di potassio per farla rallentare. Vorrei un vostro parere a riguardo se si può fare in questo periodo oppure no
            vi ringrazio anticipatamente.

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            • Ciao, dopo una grandinata, per trattare le viti colpite quanta acqua si deve dare?Anche perchè le viti cui sono rimasti solo i tralci e qualche grappolo, di trattamento non ce ne dovrebbe andare come una vite normale, ma di meno! Grazie per i consigli.

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              • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                preparazione del terreno del nuovo vigneto, che metterò a dimora la prossima primavera.

                - livellamento del terreno
                - aratura per scasso con aratro monovomere, profondità del solco circa 90 cm-1 metro
                - zappatura di questo scasso per affinare le zolle
                - abbondantissima letamazione
                - riaratura con aratro bivomere a circa 35-40 cm
                - zappatura della riaratura
                - affinamento con erpice rotante
                Riapro il messaggio e posto foto: questo è lo scasso che stiamo eseguendo.
                La profondità del solco non scende mai sotto gli 85 cm.
                La foto del vigneto è stata fatta oggi: è il vigneto che ho messo a dimora questa primavera e sul cui terreno è stata fatta la medesima lavorazione.
                Non è mai stato irrigato: mi sono limitato a tenere sempre zappato. Le piante sono ancora in puntata e l'anno prossimo torneranno tutte a 2 gemme dentro agli shelter.
                Lo scasso consente una freschezza e una capacità di mobilità delle radici eccezionali, senza considerare l'ottimo drenaggio dell'acqua che si ottiene per i primi anni di impianto, evitando asfissie e compattamenti del terreno nell'area esplorata dalle giovani radici.

                Lorenzo

                <a target='_blank' href='http://img40.imageshack.us/i/06082009c.jpg/'><img src='http://img40.imageshack.us/img40/386/06082009c.th.jpg' border='0'/><br>
                <a target='_blank' href='http://img37.imageshack.us/i/06082009001.jpg/'><img src='http://img37.imageshack.us/img37/2620/06082009001.th.jpg' border='0'/><br>
                <a target='_blank' href='http://img30.imageshack.us/i/06082009004z.jpg/'><img src='http://img30.imageshack.us/img30/9169/06082009004z.th.jpg' border='0'/><br>
                <a target='_blank' href='http://img23.imageshack.us/i/06082009007.jpg/'><img src='http://img23.imageshack.us/img23/7959/06082009007.th.jpg' border='0'/><br>
                <a target='_blank' href='http://img514.imageshack.us/i/06082009008.jpg/'><img src='http://img514.imageshack.us/img514/1292/06082009008.th.jpg' border='0'/><br>
                <a target='_blank' href='http://img33.imageshack.us/i/06082009009.jpg/'><img src='http://img33.imageshack.us/img33/5765/06082009009.th.jpg' border='0'/><br>
                <a target='_blank' href='http://img33.imageshack.us/i/06082009010.jpg/'><img src='http://img33.imageshack.us/img33/5800/06082009010.th.jpg' border='0'/><br>
                <a target='_blank' href='http://img44.imageshack.us/i/06082009011.jpg/'><img src='http://img44.imageshack.us/img44/8148/06082009011.th.jpg' border='0'/><br>
                Ultima modifica di LorenzVigna; 06/08/2009, 10:16. Motivo: Ridimensionate immagini
                Az. Agr. Il Tralcio

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                • Salve Lorenzo anche io sto preparando un ettaro per un reimpianto.
                  Sto procedendo in questo modo:
                  1) livellamemto parziale del terreno (ci sono delle pendenze notevoli ma non voglio muovere troppo);
                  2) Aratura tra 80-90cm;
                  3) Letamazione;
                  4) Zappatura.
                  Ora passiamo alle domande
                  Quanto letame metti a ettaro?
                  Perchè ari una seconda volta?
                  Viste le elevate pendenze dovrei fare l' inerbimento lo devo fare gia da adesso o è meglio aspettare qualche anno?
                  Grazie per la consulenza tecnica.

                  Commenta


                  • Originalmente inviato da guardian72 Visualizza messaggio
                    Quanto letame metti a ettaro?
                    Perchè ari una seconda volta?
                    Viste le elevate pendenze dovrei fare l' inerbimento lo devo fare gia da adesso o è meglio aspettare qualche anno?
                    Grazie per la consulenza tecnica.
                    Letame: anche 1400 q.li/ha... l'importante è che sia maturo e bovino. La concimazione d'impianto è di vitale importanza: se usi un buon letame, non è mai troppo! E anche se ne dovessi buttare troppo, con una lavorazione del genere non avresti poi problemi sulle giovani piantine affamate soprattutto di azoto. Questo discorso vale finché sono in allevamento: quando poi parliamo di produzione allora i ragionamenti cambiano...
                    La seconda aratura garantisce un affinamento ancora migliore della terra!
                    Sull'inerbimento, non so purtroppo aiutarti: io di fatto lavoro in piano quindi faccio inerbimento dal terzo anno. Credo che per scoprirlo dovresti chiedere a un buon tecnico che conosce la tua zona!!!
                    Ciao!

                    Lorenzo
                    Az. Agr. Il Tralcio

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                    • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                      La seconda aratura garantisce un affinamento ancora migliore della terra!


                      Lorenzo
                      ammetto che son d'accordo con tè, però dopo che hai livellato per bene con le dovute\volute pendenze, ma dopo la seconda aratura che è utile per interrare il letame non scombini un poco le pendenze per il traverso??
                      saluti
                      av salùt tòt

                      Commenta


                      • Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggio
                        ammetto che son d'accordo con tè, però dopo che hai livellato per bene con le dovute\volute pendenze, ma dopo la seconda aratura che è utile per interrare il letame non scombini un poco le pendenze per il traverso??
                        saluti
                        Direi di no.
                        Le pendenze, una volta fatte e battute, restano.
                        E il senso di lavorazione del terreno, naturalmente, è quello delle pendenze.
                        Calcola che su un terreno che porterà filari da 140 metri circa, abbiamo una pendenza da inizio a fine filare di quasi 1,30 metri.

                        Ciao!

                        Lorenzo
                        Az. Agr. Il Tralcio

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                        • salve a tutti vorrei fare una domanda
                          ho avuto un attacco tardivo di peronospera su malvasia bianca per adesso si è manifestata solo sulle foglie non so se si è fermata, è capitato a qualcuno di voi?
                          cosa mi consigiate di fare?
                          grazie

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                          • Visto che si è toccato l'argomento ''nuovo impianto'',volevo fare chiedere qualche suggerimento.
                            Ho visto nel forum che c'è una discussione che mette a raffronto aratura e ripuntatura.
                            Ora sono abbastanza convinto che non ci sia una tecnica migliore dell'altra ma che l'utilizzo di ognuna sia giustificato dal tipo di terreno,dal tipo di coltura,dal tipo di impianto ecc..
                            Stringendo il cerchio(qui di viticoltura si parla no?) si può fare una distinzione tra terreno e terreno,tralasciando logicamente il discorso di portinnesti che complicherebbe di molto le cose.
                            Sono convinto che LorenzVigna abbia fatto accurante riflessione prima di scegliere un'aratura da scasso a 85 cm e sicuramente per la zona dove si trova è stata una buona scelta.
                            Io mi trovo in una zona collinare con rilievi in alcuni punti anche superiori al 40% di origine morenica,suolo argilloso e compatto abbastanza povero ma con un buona presenza di scheletro.
                            Molti da noi arano in profondità ma questa pratica è quantomai(si dice)sconsigliata in quanto si porterebbe in superficie tutto ''il magro'' e si comprometterbbe la struttura del terreno favorendone l'evaporazione.
                            La cosa migliore (dicono) e una ripuntatura anche un metro di profondità in estate,concimazione,leggera aratura in autunno (40-45 cm) per interrare il letame alla giusta profondità in modo che le viti possano beneficiarne solo nella fase di allevamento,evitando che ''spingano'' troppo in produzione e poi un'erpicatura prima dell'impianto.
                            Qualcuno di voi lavora in zone similari alla mia?Può confermare o correggere quello che dico?

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                            • Hai centrato il punto: ogni terra ha la sua corretta lavorazione!
                              Qui da me non corri i classici rischi dello scasso, che sono:
                              - portare in superficie strati meno fertili
                              - portare in superficie calcare attivo

                              Sul sistema che propongono da te, niente da eccepire: lo trovo corretto. Solo... abbi cura che i passaggi col ripper siano molto, molto ravvicinati (anche 10 cm, se ci si riesce).
                              Ciao!

                              Lorenzo



                              Originalmente inviato da Cawa Visualizza messaggio
                              Visto che si è toccato l'argomento ''nuovo impianto'',volevo fare chiedere qualche suggerimento.
                              Ho visto nel forum che c'è una discussione che mette a raffronto aratura e ripuntatura.
                              Ora sono abbastanza convinto che non ci sia una tecnica migliore dell'altra ma che l'utilizzo di ognuna sia giustificato dal tipo di terreno,dal tipo di coltura,dal tipo di impianto ecc..
                              Stringendo il cerchio(qui di viticoltura si parla no?) si può fare una distinzione tra terreno e terreno,tralasciando logicamente il discorso di portinnesti che complicherebbe di molto le cose.
                              Sono convinto che LorenzVigna abbia fatto accurante riflessione prima di scegliere un'aratura da scasso a 85 cm e sicuramente per la zona dove si trova è stata una buona scelta.
                              Io mi trovo in una zona collinare con rilievi in alcuni punti anche superiori al 40% di origine morenica,suolo argilloso e compatto abbastanza povero ma con un buona presenza di scheletro.
                              Molti da noi arano in profondità ma questa pratica è quantomai(si dice)sconsigliata in quanto si porterebbe in superficie tutto ''il magro'' e si comprometterbbe la struttura del terreno favorendone l'evaporazione.
                              La cosa migliore (dicono) e una ripuntatura anche un metro di profondità in estate,concimazione,leggera aratura in autunno (40-45 cm) per interrare il letame alla giusta profondità in modo che le viti possano beneficiarne solo nella fase di allevamento,evitando che ''spingano'' troppo in produzione e poi un'erpicatura prima dell'impianto.
                              Qualcuno di voi lavora in zone similari alla mia?Può confermare o correggere quello che dico?
                              Az. Agr. Il Tralcio

                              Commenta


                              • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                Direi di no.
                                Le pendenze, una volta fatte e battute, restano.
                                E il senso di lavorazione del terreno, naturalmente, è quello delle pendenze.
                                Calcola che su un terreno che porterà filari da 140 metri circa, abbiamo una pendenza da inizio a fine filare di quasi 1,30 metri.

                                Ciao!

                                Lorenzo
                                ma io parlo di pendenza trasversale, avrai pure una pendenza anche in questo senso, arando, dal lato che inizi con un voltaorecchi farai per forza il colmo e dove finisci resterà la "bassa"....è ovvio che la pendenza nel senso dei filari rimarrà inalterata!!
                                av salùt tòt

                                Commenta


                                • [quote=LorenzVigna;465933]Direi di no.
                                  Le pendenze, una volta fatte e battute, restano.
                                  E il senso di lavorazione del terreno, naturalmente, è quello delle pendenze.
                                  Calcola che su un terreno che porterà filari da 140 metri circa, abbiamo una pendenza da inizio a fine filare di quasi 1,30 metri.



                                  Beato te io su 150 metri ne ho 30 di cui 10 negli ultimi 30.
                                  Il problema maggiore è la pendenza laterale che è quella che vorrei addolcire con il livellamento.

                                  Commenta


                                  • Ormai siamo agli sgoccioli.
                                    Forse a fine settimana o sicuramente lunedì 24 agosto si inizia la vendemmia.

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                                    • in romagna qualche sporadico attacco di ragno giallo ha lasciato il segno, adesso bisogna fare i conti con la siccità associata a temperature fuori dal comune per questo periodo
                                      av salùt tòt

                                      Commenta


                                      • Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggio
                                        in romagna qualche sporadico attacco di ragno giallo ha lasciato il segno, adesso bisogna fare i conti con la siccità associata a temperature fuori dal comune per questo periodo
                                        Il mio vigneto tutto ok
                                        Anche quì c'è la siccità ma stò irrigando a go-go
                                        Tosi Alessandro

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                                        • A me quest' anno non mi ha lavorato bene il trattamento diradante con Berelex in fioritura sul pinot grigio e ora i grappoli, in certi vigneti, mi sono diventati troppo compatti ed inizia un po' di marciume acido. Le notti d' agosto ancora troppo calde non aiutano, ci vorrebbe uno maggiore sbalzo termico.
                                          La cosa fino ad ora non è ancora preoccupante, per fortuna venerdì 22 agosto si inizia.
                                          La produzione quantitativamente è sopra la media e visto che oltre tot quintali ad ettaro non si puo' consegnare abbiamo un certo margine di gioco e si puo' tranquillamente scartare ciò che non è qualitativamente buono.

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                                          • Anche da me (Verona,Lago di Garda) alcuni grappoli di grigio iniziano ad avere del marciume...sabato piove,se le cose peggiorano probabilmente lunedì si inizia.

                                            Queste sono viti a pergola innestate l'anno scorso e purtroppo non sono ancora omogenee nella maturazione....vedrò se vendemmiare in due volte.

                                            Oltre ai trattamenti anti marciume e diradanti che per questa varietà sono indicati chiedevo se avete provato dei prodotti (credo che alla fine nn sia altro che concime fogliare)che mi sembra vadano dati in fioritura e praticamente stimolano l'allungamento del rachide rendendo il grappolo piu spargolo e quindi meno soggetto a rotture degli acini con relative conseguenze...

                                            Io ho fatto un paio di trattamenti anche con calcio fogliare...essendo il primo anno che ho a che fare con questa varietà e quindi non potendo fare paragoni chiedevo se secondo voi aiuta ad elasticizzare la buccia degli acini evitando la rottura o se sono soldi buttati....

                                            Grazie

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                                            • Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggio
                                              Anche quì c'è la siccità ma stò irrigando a go-go
                                              a go-go con che sistema??go-goccia o sommersione?
                                              salùt
                                              av salùt tòt

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                                              • A volontà ho fatto calare di 6 metri il lago
                                                Tosi Alessandro

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                                                • Irrigazione vigneto

                                                  Ho alcuni grappoli che perdono gli acini appena si toccano, penso sia dovuto alla siccità; premetto che si tratta di uve dolcetto che si presume di vendemmiare verso il 15 settembre (l'anno scorso ho vendemmiato il 20 e 21). E' opportuno irrigare per combattere la caduta degli acini e con questo sarà possibile recuperarli oppure questi grappoli sono da considerare già persi? Grazie a chi può rispondermi.

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                                                  • Salve amici, ho iniziato a vendemmiare il Pinot nero giovedì 20 e ho finito ieri. Ne ho trovato quasi il doppio dell'anno scorso, con gradazioni babo di 18-18,5 a 33°. Sembra che quest'anno ci sia molto mosto. Sarei molto soddisfatto, non fosse che per il prezzo ( qui in oltrepo' si parla di almeno 20€ in meno al quintale...). Credo che fra 8-10 gg inizierò con il Rieslig.
                                                    Buona vendemmia a tutti!

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                                                    • io ho lo stesso problema solo con il dolcetto

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                                                      • nuovo vigneto

                                                        Salve nella realizzazione del nuovo vigneto a spalliera sto valutando l' idea di mettere i fili dei binari più vicino al filo portauva.
                                                        Negli impianti che ho fatto in precedenza il primo binario si trova a circa 30cm dal porta uva e il secondo a circa 65 cm sempre dal portauva.
                                                        In questo nuovo impianto vorrei abbassarli intrambi di 10 cm e aggiungerne un terzo a 30 cm dal secondo.
                                                        Vorrei fare questo per ridurre i tempi per sistemare i tralci nei binari che essendo più vicini dovrebbero convogliare meglio gia da soli i tralci.
                                                        Voi che ne pensate?
                                                        Può essere giusto questo discorso o non serve a niente, e aumento solo le spese per i fili e i distanziatori?

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                                                        • Oggi ho finito di fare la sfogliatura nel sangiovese, tra 2 settimane dovrebbe essere pronto per la vendemmia, è il primo anno che gli cavo la foglia voi cosa ne pensate è una buona pratica agronomica? ciao ciao

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                                                          • Originalmente inviato da guardian72 Visualizza messaggio
                                                            Salve nella realizzazione del nuovo vigneto a spalliera sto valutando l' idea di mettere i fili dei binari più vicino al filo portauva.
                                                            Negli impianti che ho fatto in precedenza il primo binario si trova a circa 30cm dal porta uva e il secondo a circa 65 cm sempre dal portauva.
                                                            In questo nuovo impianto vorrei abbassarli intrambi di 10 cm e aggiungerne un terzo a 30 cm dal secondo.
                                                            Vorrei fare questo per ridurre i tempi per sistemare i tralci nei binari che essendo più vicini dovrebbero convogliare meglio gia da soli i tralci.
                                                            Voi che ne pensate?
                                                            Può essere giusto questo discorso o non serve a niente, e aumento solo le spese per i fili e i distanziatori?
                                                            Per convogliare i tralci più facilmente nei fili paralleli la cosa migliore è dotarli dei ganci in modo da allargarli ad inizio vegetazione e chiuderli man mano che i tralci crescono.
                                                            Se fai un impianto nuovo è importante dotarlo di almeno tre coppie di fili oltre a quello porta uva in modo da avere sempre un buon rapporto tra uva e vegetazione. Nel guyot basta spesso avere 20 cm di foglia in più per avere un grado zuccherino maggiore.

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                                                            • Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
                                                              Per convogliare i tralci più facilmente nei fili paralleli la cosa migliore è dotarli dei ganci in modo da allargarli ad inizio vegetazione e chiuderli man mano che i tralci crescono.
                                                              Se fai un impianto nuovo è importante dotarlo di almeno tre coppie di fili oltre a quello porta uva in modo da avere sempre un buon rapporto tra uva e vegetazione. Nel guyot basta spesso avere 20 cm di foglia in più per avere un grado zuccherino maggiore.
                                                              E le distanze dei fili secondo te quali devono essere?

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