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trattore senza telaio di sicurezza

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  • grazie, io comunque non avendo dipendenti penserò di farmela...
    Un altra domanda, o visto tempo fà da un concessionario same una semicabina composta da 4 montanti e lui mi ha detto che mi rilasciava fattura e io ero a posto, è verò?
    Può essere che sia omologata lo stesso senza rispondere a un progetto del ISPESL ?
    grazie

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    • Originalmente inviato da bolo86 Visualizza messaggio
      grazie, io comunque non avendo dipendenti penserò di farmela...
      Un altra domanda, o visto tempo fà da un concessionario same una semicabina composta da 4 montanti e lui mi ha detto che mi rilasciava fattura e io ero a posto, è verò?
      Può essere che sia omologata lo stesso senza rispondere a un progetto del ISPESL ?
      grazie
      Sei a posto se il tuo trattore è un Same e quella semicabina è un accessorio specifico per il tuo trattore,perchè testato e omologato dal costruttore del trattore.

      Originalmente inviato da Panizaro Visualizza messaggio
      Ma scusa Ferdy.
      Se io mi compero i tubolari e le piastre nesessarie citate nella direttiva ISPESL, mi reco presso una ditta specializzata con un progetto (pure citato da ISPESL), e dico al fabbro di saldare assieme i vari spezzoni per costruire una struttura come progetto, mi faccio installare la struttura al trattore come descritto sempre da ISPESL, non posso dichiarare che la struttura è stata costruita e montata a regola d'arte secondo quanto dettato da ISPESL????

      Per la cronaca...
      Venerdì sera ho parlato con un tecnico del locale consorzio ortofrutticolo, che tra l'altro si occupa di consulenze di questo tipo per i soci.
      Premetto che non sono affatto socio del consorzio, e ho incontrato il tecnico quasi per caso.
      Mi ha confermato quanto ho detto nei post precedenti. Mi sono autocostruito il telaio di sicurezza conformemente a quanto detta ISPESL, lo ho montato pure conformemente, e compilando la dichiarazione che Ferdy ha postato l'altro giorno sono LEGALMENTE IN REGOLA.
      Ciao Panizaro...tu sei liberissimo di procedere come meglio credi,l'unica cosa che ti posso dire è di sperare di non incappare in un'ispezione di un ufficiale dell'ASL che la sappia lunga e voglia far rispettare veramente le regole.
      Poi se vuoi credermi (liberissimo di non farlo-a me non viene in tasca niente-) posso anche dirti che ho parlato ,non con il fabbro del paese e nemmeno il tecnico del consorzio,bensi'con un addetto del dipartimento di sicurezza dell'ISPESL che mi ha confermato quello che ho già postato precedentemente relativamente agli allegati III e IV.
      Ultima modifica di Potionkhinson; 23/02/2009, 20:07. Motivo: il regolamento vieta di inserire post consecutivi nell'arco di 24 ore (utilizza la funzione "Modifica Messaggio"!).

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      • Originalmente inviato da Ferdy Visualizza messaggio
        ,bensi'con un addetto del dipartimento di sicurezza dell'ISPESL che mi ha confermato quello che ho già postato precedentemente relativamente agli allegati III e IV.
        Un parere autorevole è cosa utile ma, secondo me, insufficiente, ritengo invece necessari i riferimenti normativi, cioè dove e quando è scritto nero su bianco.
        Chi ha studiato le norme ci illumini!

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        • per dovere di cronaca, non parlo di infortuni ma per quanto riguarda il Codice della Strada, ( cioè circolare su pubbliche vie) l'articolo 112 comma 4°, cita testualmente: Circolava con macchina agricola avente dispositivo di protezione del conducente danneggiato o alterato. sanzione (ritiro carta di circolazione + pagamento).

          articolo 112 commi 1-4 :- circolava con la macchina agricola avente caratteristiche ( es arco di protezione) difformi da quelle indicate nella carta di circolazione. Sanzione - ritiro carta di circolazione + pagamento

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          • Non è che non voglio crederti, Ferdy. Volevo solo mettere a conoscenza gli altri utenti del forum dell'esistenza di questa possibilità. Ti assicuro che il tecnico con cui ho parlato venerdì non è il primo venuto, come ho detto si occupa di consulenze di questo tipo per i soci consorziati, quindi non è nel suo interesse raccontarmi fandonie. Andrò comunque anch'io a informarmi meglio presso l'ufficio ISPESL.
            Dai

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            • Originalmente inviato da Ferdy Visualizza messaggio
              In attesa di una risposta,siccome presumo avremo ancora molto tempo per disquisire sull'argomento ,aggiungo un altro tassello alla discussione:
              secondo voi cosa vuole dire l'ISPESL quando nell'allegato III compare la voce "numero di serie del telaio (se esistente)"...? che forse un privato o un agricoltore ha una sua serie personalissima di telai?
              Ritengo sia doveroso da parte di un ente pubblico richiedere un lavoro fatto da professionisti del settore ,dai quali si esige preparazione ed aggiornamenti costanti (magari!).
              Detto questo nonostante molti siano in grado di saldare forse anche meglio dei succitati,allo stesso tempo molti potrebbero non esserlo e di fronte ad una loro autocertificazione ,mi vengono i brividi...
              Dato che all’estero, i costruttori di macchine agricole sono molto di più all’avanguardia di quelli italiani, già trent’tanni fa mettevano di serie gli archi di protezione sulle trattrici, ed io ne sono testimone poiché il mio john deere 2130 di costruzione francese sulla carta di circolazione porta l’omologazione col numero seriale, ma poiché importato in Italia, l’arco non vi è stato mai montato ( a questo è riferita la frase se esistente) .

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              • Originalmente inviato da giggione Visualizza messaggio
                Dato che all’estero, i costruttori di macchine agricole sono molto di più all’avanguardia di quelli italiani, già trent’tanni fa mettevano di serie gli archi di protezione sulle trattrici,
                Anche il minitaurus di mio zio, ha l' arco di protezione omologato applicato dal costruttore.
                Non saranno 30 anni, ma 28 di sicuro

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                • e quindi per tuo zio il problema non si pone il proplema e il mio che ci vuole per forza quell'arco, mai montato e si evince perchè il trattore ha la vernice originale e dove va alloggiato non vi sono graffi.

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                  • Mi sono studiato intanto, la norma relativa al montaggio delle cinture di sicurezza che fà sempre parte dell'argomento e ho appreso che per i trattori dotati di sedile predisposto di attacco omologato per le cinture di sicurezza, vanno montate cinture di sicurezza omologate, mentre per quanto riguarda i trattori dotati di sedile fisso o mobile non predisposti per il montaggio di cinture di sicurezza, va sostituito il sedile con uno del tipo omologato per quel tipo di trattrice. Il montaggio lo si può fare anche da soli rispettando le indicazioni di montaggio previste dal costruttore del sedile. La dichiarazione della conformità del sedile rilasciata dal costruttore, deve essere allegata alla carta di circolazione e non è prevista annotazione sulla stessa.

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                    • condivido quello che dice alfieri , e non vi è nemmeno l'obbligo di portare a seguito la dichiarazione di conformita, basta che sulle cinture vi sia l'omologazione CE.

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                      • Originalmente inviato da Panizaro Visualizza messaggio
                        Provo a rispondere a tutti..
                        Chiaramente il firmatario si assume la responsabilità in caso di sinistro.
                        Infatti, in caso di autocertificazione, solamente il proprietario del trattore può condurlo. (nel mio caso, dovrò provvedere a fare il passaggio di proprietà in modo che anche mio padre sia comproprietario del trattore)
                        Comunque, vedendo i telai in fase di costruzione nelle officine autorizzate, non sono poi molto dissimili dalla struttura che ho costruito io. Ho rispettato le linee guida di ISPESL, e per quanto riguarda le saldature, posso garantire che sono qualitativamente pari, se non migliori, a quelle eseguite da un professionista.
                        Come dice bolo86, la certificazione viene si rilasciata da un artigiano abilitato, ma appunto, è solo una certificazione che accompagna la carta di circolazione.
                        Tutte queste informazioni le ho ricevute da un'officina che costruisce i telai.
                        Devo anche dire che non ho nessun tipo di attività agricola, il trattore lo uso per qualche lavoretto a casa e per farmi la legna, quindi sono molto molto meno soggetto a controlli che, da quanto ho capito, vengono eseguiti solo da ispettorato del lavoro. Da quanto hanno detto, vigili urbani (che sono molto agguerriti dalle mie parti), polizia e carabinieri non effettuano questo tipo di controlli, sono più interessati al funzionamento di dispositivi di visibilità (fari, frecce, lampeggiante, ecc...) e dall'uso corretto della tabella per i carichi sporgenti (anche nel caso di attrezzi portati).
                        Ho sentito anche queste voci, però non ne assicuro la veridicità:
                        - Il termine per l'adeguamento dei trattori è prorogato a quest'autunno;
                        - I trattori immatricolati prima del '90 non saranno più soggetti al montaggio di dispositivi di sicurezza;
                        - I concessionari che hanno venduto un trattore, anche usato, prima del 2000, sono obbligati a montare gratuitamente i dispositivi di sicurezza su tali trattori.
                        Come ripeto, sono voci che ho sentito e non sono sicuro della loro affidabilità.
                        salve...vorrei sapere se conoscete una officina autorizzata per la costruzione di un telaio di sicurezza per un fiat 640 vigneto? o a nord italia o a sud

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                        • Allora ragazzi preparatevi la frusta e fustigatemi mi rimangio tutto quello che ho detto di errato e chiedo venia. Alla specifica domanda da me posta relativamente se l'azienda agricola può realizzare e installare le strutture di protezione nonchè l'installazione delle cinture di sicurezza. Il Dott. Ing. Leonardo Vita del Dipartimento di Tecnologie di sicurezza VIII Unità funzionale ISPESL Via Fontana Candida 1 - 00040 Monte Porzio Catone (Roma) ha per iscritto così risposto:" L'Officina dell'Azienda Agricola può eseguire sia la realizzazione che l'installazione delle strutture di protezione e delle cinture di sicurezza, redigendo le relative dichiarazioni allegate alle linee guida". Spero di essere perdonato, chiedo ancora scusa. Spero di aver fatto cosa gradita.Saluti.

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                          • Originalmente inviato da ALFIERI479 Visualizza messaggio
                            Allora ragazzi preparatevi la frusta e fustigatemi mi rimangio tutto quello che ho detto di errato e chiedo venia. Alla specifica domanda da me posta relativamente se l'azienda agricola può realizzare e installare le strutture di protezione nonchè l'installazione delle cinture di sicurezza. Il Dott. Ing. Leonardo Vita del Dipartimento di Tecnologie di sicurezza VIII Unità funzionale ISPESL Via Fontana Candida 1 - 00040 Monte Porzio Catone (Roma) ha per iscritto così risposto:" L'Officina dell'Azienda Agricola può eseguire sia la realizzazione che l'installazione delle strutture di protezione e delle cinture di sicurezza, redigendo le relative dichiarazioni allegate alle linee guida". Spero di essere perdonato, chiedo ancora scusa. Spero di aver fatto cosa gradita.Saluti.
                            Carissimo ALFIERI479,non devi ne chiedere scusa ne prostrarti al cospetto di nessuno!
                            Semmai dovresti chiedere all'Ing. di elaborare eventualmente degli allegati che chiaramente specifichino che il costruttore/installatore è l'azienda agricola,ma soprattutto farci capire chi ne dovrà rispondere dopo la vendita del trattore ,se causa un possibile ribaltamento del mezzo venisse riscontrato che il telaio non è fatto a regola d'arte?!
                            Guarda caso ,chi costruisce di professione ha l'assicurazione...

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                            • Caro Ferdy Io non mi meraviglio più di nulla ne ho viste e sentite talmente tante che ci ho fatto il callo. Come ho già detto in precedenza, ci sono delle norme specifiche,che vietano espressamente a persone non autorizzate e perciò specializzate, ad effettuare riparazioni di qualsiasi genere, proprio per evitare le tue preoccupazioni e remore. Adesso mi sono stampato la mail dell'Ing. VITA e la tengo in archivio per ogni evenienza. Ma come dicevano i latini, Ubi maior minor cessat. Pertanto se stà bene all'ISPESL sta bene anche a me. A mio avviso per quanto riguarda il settore lavorativo - infortuni si è a posto al 100% forse qualche problema lo si potrà avere con l'interpretazione degli eventuali controlli su strada anche se è da escludere che l'agente accertatore vada a spaccare il capello in quattro. gli basterà controllare se vi è l'arco di protezione potrebbe storcere il naso quando gli si consegnerà l'allegato redatto da un'azienda agricola. Staremo a vedere.

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                              • dato che la normativa inerente le macchine agricole non è stata ancora definita, io sarei del parere che ogni possessore di un trattore lo metta a posto alla meglio maniera sempre attenendosi a quel poco che è stato emanato dai vari enti. Di una cosa sono certo, quando sarà chiarita la situazione penso a breve saranno cavoli amari.
                                P.S. per i moderatori: poichè questa è una discussione di molto interesse, per far chiarimento perchè non coinvolgiamo sriscia la notizia?
                                Ultima modifica di giggione; 28/02/2009, 20:51.

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                                • Originalmente inviato da ALFIERI479 Visualizza messaggio
                                  ci sono delle norme specifiche,che vietano espressamente ,
                                  Sarebbe interessante sapere gli estremi (tipo di norma, data di emanazione, pubblicata su...., emanata da....)
                                  Originalmente inviato da ALFIERI479 Visualizza messaggio
                                  persone non autorizzate e perciò specializzate, ,
                                  (sempre a proposito di archi) autorizzate da chi?Ai sensi di quale legge? specializzate con quale titolo? titolo riconosciuto da chi?
                                  Chi mi dice che un arco, solo perchè costruito da una officina, sia "legale"?

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                                  • Ciao sergiom,nessuno ti può garantire niente,anzi visto i "praticoni" che ci sono in giro bisogna andare molto cauti .
                                    Tuttavia ci si può autotutelare:
                                    1) se si è (tecnici) esperti del settore
                                    2)soprattutto col fatto che hai a che fare con un soggetto che ne può rispondere in caso di danno

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                                    • Scusa Sergiom forse non mi sono spiegato. Ribadisco che per l'ISPESL l'arco te lo puoi costruire e montare e i sistemi di ritenzione li puoi montare basta rispettare le linee guida. IL discorso a mio avviso è chiuso. L'esempio lampante delle contraddizioni sono i rimorchi industriali passati agricoli; alcune MCTC li passavano e molte no. Adesso se non vado errato non li passa più nessuno. Se ti ferma la Polizia e la carta di circolazione è a posto non è che ti fà delle storie, perchè magari la norma era stata interpretata male da alcune MCTC. alla luce di quanto sopra io sono in attesa di riscontri da parte dell'ASAPS che cura la distribuzione dei prontuari del C. della S. degli associati. Per quanto riguarda le norme adesso non ho sottomano il prontuario per dare i riferimenti legislativi.

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                                      • Ultimi aggiornamenti.
                                        Attività della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle morti sul lavoro
                                        La Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro si è riunita martedì 17 febbraio per ascoltare il commissario straordinario dell'ISPESL, il professor Antonio Moccaldi, commissario straordinario dell'Istituto, accompagnato dagli ingegneri Vittorio Mazzocchi, Vincenzo Laurendi e Luigi Monica del dipartimento di tecnologie di sicurezza, sulla sicurezza sul lavoro legata all'utilizzo delle macchine agricole, anche nuove, emerso nel corso di precedenti audizioni della Commissione con i rappresentanti dei settori dell'agricoltura e dei costruttori delle macchine.

                                        Il prof. Moccaldi ha ricordato come, in base alle attuali direttive dell'Unione europea, tutte le macchine agricole in uso debbano obbligatoriamente essere munite di specifiche dotazioni di sicurezza e ha richiamato poi le linee guida già da tempo elaborate sul tema mediante il confronto con i Ministeri competenti, l'ISPESL ed i rappresentanti delle organizzazioni agricole e dei costruttori, alle quali però non risulta ancora sia stata data completa attuazione. Il professor Moccaldi ha quindi confermato che anche macchine nuove, munite delle relative certificazioni (rilasciate dallo stesso costruttore o anche emesse da un ente esterno), possono però presentare ugualmente carenze oggettive sul fronte della sicurezza. Dopo avere chiarito che l'ISPESL effettua i suoi controlli sulle varie macchine in modo limitato, agendo esclusivamente dietro segnalazione degli ispettori ministeriali o in seguito ad incidenti, in risposta ad un quesito del senatore NEROZZI (PD), ha precisato che le anomalie riscontrate riguardano vari tipi di macchine, sia grandi che piccole.

                                        L'ingegner Laurendi ha quindi chiarito che il problema della sicurezza delle macchine agricole non riguarda solo i mezzi vecchi già in circolazione che non vengono adeguati, ma talvolta anche i mezzi nuovi che, pure, dovrebbero essere conformi a tutte le normative. Nei controlli effettuati dall'ISPESL, infatti, sono emersi vari tipi di anomalie spesso di carattere strutturale, anche su macchine nuove. Tuttavia, sia le macchine nuove sia quelle usate, ove risultino non conformi, sono obbligate a mettersi a norma: delle macchine di nuova immissione sul mercato controllate dall'ISPESL il 65,6 per cento sono risultate non conformi, il 27 per cento sono state rese conformi in seguito agli accertamenti e solo il 7,4 per cento sono risultate pienamente a norma. Ha quindi ricordato che i trattori, in quanto veicoli stradali, sono sottoposti ai fini della messa in commercio esclusivamente all'omologazione del Ministero dei trasporti, sia per i profili della sicurezza stradale che per quelli della sicurezza lavorativa. Ciò ha determinato alcune lacune normative, specie per i trattori di massa ridotta, per i quali ad esempio non era previsto l'obbligo delle cinture di sicurezza. Sono inoltre assenti i dispositivi antiribaltamento sia sui trattori che sulle macchine semoventi, di grandi e di piccole dimensioni: nonostante le ripetute sollecitazioni dell'ISPESL e dei competenti organismi di vigilanza, non sempre i costruttori di macchine risultano aver pienamente adeguato i mezzi prodotti con tutti i necessari dispositivi di sicurezza. Ciò spiega la particolare gravità degli infortuni legati al ribaltamento dei trattori, che nello scorso anno hanno prodotto oltre 100 morti, un dato purtroppo superiore a quello di 20-30 vittime registrato dall'INAIL (che
                                        registra solo gli infortuni occorsi a lavoratori agricoli professionali e non rileva, quindi, anche quelli riguardanti agricoltori occasionali, stagionali o anziani).

                                        Il sen. Paravia (PdL) ha sollecitato l'avvio di adeguate campagne di formazione ed informazione degli operatori, considerando sostanzialmente adeguata la normativa di sicurezza vigente e il sen. Conti (PdL), nel rilevare un evidente difetto di comunicazione tra le varie parti coinvolte nel problema, ha chiesto se l'ISPESL abbia mai denunciato all'autorità giudiziaria le irregolarità riscontrate.

                                        Il presidente Moccaldi ha chiarito che il problema della sicurezza delle macchine agricole investe molteplici profili, da quello delle carenze nei dispositivi di sicurezza o nelle normative di settore a quello del comportamento dell'operatore, che si ricollega al tema più ampio della formazione-informazione in tema di sicurezza dei lavoratori. In risposta al senatore Conti, ha fatto presente che l'ISPESL è un mero organismo tecnico-scientifico e non ha come tale funzioni di polizia giudiziaria, sebbene i suoi funzionari non abbiano omesso di segnalare all'autorità giudiziaria eventuali irregolarità riscontrate nei vari controlli, qualora ne ricorressero i presupposti.

                                        L'ingegner Laurendi, in replica al senatore Paravia, ha sottolineato l'esigenza, al fine di risolvere il problema in discussione, di operare anche aggiustamenti della legislazione vigente, ricordando che le macchine agricole su strada (in particolare i trattori) non sono soggette a revisione periodica come gli altri autoveicoli e sono esentate dall'obbligo di montare determinati dispositivi di sicurezza, nonché la circostanza per cui macchine agricole di grande dimensione e difficoltà di manovra (ad esempio le mietitrebbiatrici) possono essere guidate con la semplice patente B.

                                        Il senatore De Luca (PD) ha sottolineato la necessità di coinvolgere fin dall'inizio i costruttori dei macchinari, anche alla luce delle informazioni e dei suggerimenti che l'ISPESL fornirà alla Commissione e il presidente Tofani, alla luce del preoccupante quadro segnalato dall'ISPESL, ha chiesto di acquisire dall'Istituto la documentazione concernente le verifiche condotte negli ultimi 10 anni, l'elenco delle macchine nuove risultate non in regola e, soprattutto, indicazioni sui vari interlocutori (enti, costruttori, rappresentanti del mondo agricolo ed altri) ai quali l'Istituto ha inoltrato le sue segnalazioni e sui provvedimenti che gli stessi hanno o meno adottato per risolvere le carenze segnalate in materia di sicurezza dei mezzi agricoli.

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                                        • Credo di impazzire!!!! Tutti che si appellano a una virgola. Sto seguendo il caso sia dal punto di vista del C.d.S. che da quello dell'Ispesl. Il Codice (art. 106 del Reg.) dice: con dispositivi di protezione del conducente e con attrezzi portati o semiportati . I dispositivi sono obbligatori dal 1974 e vanno collaudati secondo le norme OCSDE.
                                          Per i trattori per cui il telaio (o arco) non fossero più disponibili, essi possono essere costruiti secondo quanto previsto dall'Ispesl (non esistendo altra norma)
                                          Se il telaio non dovesse essere usato per la circolazione su strada, secondo voi, perchè sarebbe previsto dal codice? Su strada va tenuto alzato.
                                          Anche sul fondo privato, se il veicolo è affidato a terzi, per via della responsabilità civile e penale.
                                          Non vogliatemene, ma evitate di farvi troppe seghe mentali.

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                                          • Originalmente inviato da falcolibero Visualizza messaggio
                                            Credo di impazzire!!!! Tutti che si appellano a una virgola. Sto seguendo il caso sia dal punto di vista del C.d.S. che da quello dell'Ispesl. Il Codice (art. 106 del Reg.) dice: con dispositivi di protezione del conducente e con attrezzi portati o semiportati . I dispositivi sono obbligatori dal 1974 e vanno collaudati secondo le norme OCSDE.
                                            Per i trattori per cui il telaio (o arco) non fossero più disponibili, essi possono essere costruiti secondo quanto previsto dall'Ispesl (non esistendo altra norma)
                                            Se il telaio non dovesse essere usato per la circolazione su strada, secondo voi, perchè sarebbe previsto dal codice? Su strada va tenuto alzato.
                                            Anche sul fondo privato, se il veicolo è affidato a terzi, per via della responsabilità civile e penale.
                                            Non vogliatemene, ma evitate di farvi troppe seghe mentali.
                                            E quindi il codice della strada cosa prevede? poiche l'art. 106 contempla solo le conformita della macchina agricola e non parla di alcuna sanzione?

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                                            • Originalmente inviato da giggione Visualizza messaggio
                                              E quindi il codice della strada cosa prevede? poiche l'art. 106 contempla solo le conformita della macchina agricola e non parla di alcuna sanzione?
                                              Ragazzi, lo so che non sono molto corretto, ma io ho parlato dell'art. 106 del regolamento, e non dell'art,. 106 del codice. Quando si parla di qualcosa, almeno un po' di documentazione bisogna cercarsela. Altrimenti sono ancora seghe mentali.

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                                              • x falcolibero: seghe mentali a parte, a quale regolamento di riferisci cosi accresco la mia conoscenza studiandolo un pochino?

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                                                • Originalmente inviato da giggione Visualizza messaggio
                                                  x falcolibero: seghe mentali a parte, a quale regolamento di riferisci cosi accresco la mia conoscenza studiandolo un pochino?
                                                  regolamento di esecuzione del C.d.S"

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                                                  • Originalmente inviato da falcolibero Visualizza messaggio
                                                    regolamento di esecuzione del C.d.S"
                                                    Giusto per precisare, l'art. 106 del codice della strada, sancisce le Norme costruttive e dispositivi di equipaggiamento delle macchine agricole;
                                                    Mentre, il Regolamento di Attuazione del suddetto articolo, e contemplato nella specifica negli articoli che vanno dal nr.269 al nr. 289 del suddetto codice.

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                                                    • Originalmente inviato da giggione Visualizza messaggio
                                                      Giusto per precisare, l'art. 106 del codice della strada, sancisce le Norme costruttive e dispositivi di equipaggiamento delle macchine agricole;
                                                      Mentre, il Regolamento di Attuazione del suddetto articolo, e contemplato nella specifica negli articoli che vanno dal nr.269 al nr. 289 del suddetto codice.
                                                      "Le macchine agricole indicate nell'art. 57, comma 2, devono essere costruite in modo che, ai fini della circolazione stradale, garantiscano sufficiente stabilità sia quando circolano isolatamente, sia quando effettuano il traino, se previsto, sia, infine, quando sono equipaggiate con attrezzi portati o semiportati dei quali deve essere garantito il bloccaggio tridimensionale. Le macchine agricole semoventi devono essere inoltre costruite in modo da consentire un idoneo campo di visibilità, anche quando sono equipaggiate con cabina di guida chiusa, con dispositivi di protezione del conducente e con attrezzi portati o semiportati. Il sedile del conducente deve essere facilmente accessibile e confortevole ed i comandi adeguatamente agibili"
                                                      Ultima modifica di Potionkhinson; 05/03/2009, 15:35.

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                                                      • quindi ricapitolando, per entrare nel vivo della discussione: l'arco di protezione è obbligatorio, e va installato come disposto dall' ISPESL; l'installazione non comporta la trascrizione sulla carta di circolazione.

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                                                        • Esatto, solo se l'arco è costruito ex novo o modificato va omologato (es. deiagra di bologna). Se su macchine vecchie in cui non è disponibile come ricambio, va costruito e certificato secondo le direttive Ispesl. In questo modo si sa chi lo ha fatto e se ne assume le responsabilità civili e panali. Quanto alle F.d.O., che non vedono l'arco trascritto sulla carta di circolazione, ma la dichiarazione del costruttore (anche singolo utente), a loro non deve interessare. Basta citare (correttamente e non per sentito dire) la direttiva Ispesl.
                                                          Ultima modifica di falcolibero; 05/03/2009, 14:40. Motivo: precisazione

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                                                          • X Sergiom. A titolo di chiarimento, il mio prontuario commentato per il controllo del territorio, di Polizia Amministrativa redatto da Balduino Simone ed edito da Sapignoli per ASAPS relativamente alle officine di riparazione testualmente cita:" L'attivitità di manutenzione e di riparazione dei veicoli a motore,compresi ciclomotori, macchine agricole, rimorchi e carrelli è disciplinata dalla legge 5/2/1992 n.122. Rientrano nelle attività disciplinate dalla legge,tutti gli interventi di sostituzione,modificazione e ripristino di qualsiasi componente,nonchè l'installazione di impianti di ogni genere. Ne sono escluse le operazioni di lavaggio,rifornimento di carburante, di sostituzione del filtro dell'olio,dell'aria,del lubrificante e del liquido di raffreddamento. Tali attività sono consentite esclusivamente alle imprese che denunciano l'inizio attività alla C.C.I.A.A. Tra le condizioni richieste è compresa la designazione di un responsabile tecnico che deve possedere i requisiti personali di cui all'art. 7."
                                                            In particolare la legge sanziona sia il proprietario del veicolo che si avvale di un'officina non autorizzata,sia il fatto che provveda in proprio a tale attività art. 6 e 10/4°. Questi articoli sono comunque conseguenti alla contestazione dell'art. 10/2° o 10/3° (Attività senza autorizzazione), Contestazione che prevede il sequestro delle attrezzature per la successiva confisca. Pertanto, come puoi notare questa norma contrasterebbe a quanto specificato dall'ISPESL. Ma ripeto se L'ISPESL con il benestare del ministero ci autorizza ad autocostruirci e montarci il telaio di protezione a mio avviso e come ha già ribadito da qualcuno perchè complicarci la vita. Grazie e saluti

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                                                              Poichè su vecchie macchine l'arco di protezione non è più disponibile, l' Ispesl ha deciso di ovviare ai danni derivanti dal ribaltamento suggerendo metodi costruttivi attraverso le linee guida. Poichè prevede anche l'autocostruzione, purchè certificata, per ovvii motivi di responsabilità civile e penale, credo che le norme del citato Manuale (interpretazione e non norma di legge o buona tecnica) valgano per evitare evasioni fiscali sui lavori da effettuare o illecite concorrenze. (infatti si parla di Polizia Amministrativa e non Giudiziaria, quindi solo di illeciti amministrativi)
                                                              Saluti a tutti

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