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Contoterzisti

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  • Tanti contoterzisti si sono allargati anche al movimento terra per sbarcare il lunario;uno grosso della mia zona si è dotato di 2 ruspe (che usa anche durante la campagne trinciato),un escavatore cingolato e 2 ragni per la pulizia dei fossi.
    Posso riscontrare questa cosa anche sfogliando le pagine de "Il contoterzista":tantissimi agromeccanici si sono dotati di macchine per il movimento terra,dalle ruspe ai buldozer,dagli escavatori ai camion...

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    • Da tempo avevo visto questo argomento, e contavo di farci il mio intervento a breve. Visto però che il discorso è più ampio di quanto si possa pensare, avevo sempre rimandato. Ora invece mi sono fatto coraggio e cercherò di esprimere il mio pensiero.
      Ho letto tutta la discussione, concordo su molte cose. Su altre meno. Mi sembra che comunque il succo del discorso sia venuto fuori. Il mio posto potrebbe anche essere visto come un riassunto.

      Principalmente ci sono alcuni punti che a mio avviso non sono ancora ben chiari e dai quali prescinde una discussione ragionata e razionale.

      -L’Italia è morfologicamente, culturalmente, agronomicamente (e molti altri –mente) molto diversa al suo interno. Spesso non si perde occasione per fare paragoni e confronti con paese come Francia e Germania (e molte volte sono il primo), dimenticando come questi colossi dell’agricoltura europea a differenza dell’Italia non hanno un territorio molto variegato (colline, montagne, pianure principalmente raccolte in poche parti del paese, ma anche a livello di tessitura le differenze sono enormi) ed una varietà colturale così elevata. Quindi anche solo a livello italiano le differenze tra nord-sud, collina-pianura, sono molto evidenti. E’ chiaro che il tipo di servizio richiesto ad un contoterzista inteso anche come capacità operativa, mole di lavoro è necessariamente diverso tra un agricoltore lombardo ed uno campano.

      -Merito anche del punto precedente, la superficie media di un’azienda italiana, è ridicola rispetto alla media europea. Questo è in parte compensato dal fatto che molte micro-aziende, producono prodotti particolari o di nicchia, o rientrano in determinati consorzi (vedi dop – docg), e pertanto la superficie coltivata, assume un ruolo secondario. Ma direi che per quanto riguarda il nostro discorso queste esulino dal rapporto agricoltore-contoterzista.
      In ogni modo il problema dell’eccessiva frammentazione è reale e grave. E’ infatti facilissimo trovare aziende di pochi (2-5) ha, coltivate a seminativo.

      -Un altro punto che spesso viene trascurato, è l’età media degli agricoltori. E’ cosa nota infatti come essa sia tra le più alte d’Europa. Ovvio ci saranno le dovute eccezioni, ma è innegabile come un agricoltore anziano (magari già pensionato) non porterà mai innovazione e miglioramento all’agricoltura italiana.

      -In Italia l’agricoltura è da ormai molti anni considerata come il fanalino di coda dell’economia. Pochi aiuti, politica inappropriata, e soprattutto una consapevolezza diffusa che porta molta gente ad improvvisarsi agricoltori o contoterzisti. Credo che chiunque di voi conosca persone che magari per eredità o altro, si sono trovati a dover dirigere un’azienda agricola, oppure persone che di punto in bianco sono passati dall’essere semplici agricoltori a contoterzisti. Fin troppo diffusa è la presunzione che il “contadino” lo possano fare tutti.

      -In Italia manca una vera e propria regolamentazione del settore. Il legislatore evidentemente ha pensato che le leggi di 20 ani fa, possano ancora andare bene. Ci troviamo così con listini prezzi assolutamente improbabili e pertanto inutilizzati, con la mancanza di un contratto vero e proprio che regolamenti il rapporto tra agricoltore e contoterzista, con la mancanza di vere figure professionali in cui inquadrare i dipendenti dei contoterzisti.

      -Al punto precedente mi sento di aggiungere un’evidente, e quanto mai dilagante, incompetenza ed ignoranza di quanti operino nel settore agricolo. Spero concordiate con me nel sostenere (complice l’età media degli agricoltori), come grave sia il fatto che siano ancora radicate nel settore, modi e approcci al lavoro (perché in fondo di questo si tratta, un contoterzista è un’imprenditore o no ?) completamente anacronisti e superati.
      Se a questo uniamo la tipica mentalità italiana egoista e del “fregare il prossimo”, direi che il cerchio si chiude.

      Chiariti questi punti che vi invito a criticare, aggiungere, tagliare ecc vorrei ora elencare quelli che sono a mio avviso gli effetti di quanto detto. Cercherò di andare con ordine.

      -Già il fatto che nella prima pagina di questa discussione, siano state nominate almeno10 unità di misura del terreno diverse, la dice tutta su quanto sia disomogeneo il panorama italiano. E’ evidente come una tale situazione non sia favorevole. Questo porta all’impossibilità di creare filiere allargate (solo in quanto tali utili) e reti di servizi a livello per lo meno regionale.

      -Se è vero che in Francia ci sono all’incirca 4 principali sindacati agricoli, è altrettanto vero che a causa della “caleidoscopica” situazione italiana questo è impossibile. E’ altrettanto vero come in Italia ci sia un’ esubero di enti ed istituzioni che si improvvisano associazioni agricole e sindacati. Cosa comporta questo ? Semplicemente l’inutilità e l’oggettiva impotenza di tante piccole associazioni di categoria, zona, comune ecc.

      -La esigua superficie agricola e l’ampia varietà colturale, obbliga i conterzisti ad avere un’ampio parco macchine, ma nell’insieme poco utilizzato. E’ difficile applicare economie di scala quando ci si deve confrontare con superfici di pochi ettari. Difficile risulta l’impiego ti tecniche o macchine moderne, per ragioni di convenienza e non di utilità-validità

      -A questo potremmo aggiungere il reddito basso delle aziende agricole ed il basso prezzo dei prodotti agricoli. E’ chiaro come il contoterzista lavorando per un settore in crisi, non possa che esserne coinvolto. Molto semplicemente in agricoltura i soldi sono pochi, come potrebbe mai far eccezione il contoterzista ? E per tanto il contoterzista per fare impresa deve riuscire a vincere ciò. Altrimenti è bene che chiuda.

      Quello detto fino ad ora sono però a mio avviso situazioni fisiologiche, e pertanto poco risolvibili (per i prezzi spero di no), con le quali forse occorrerà convivere per sempre.

      Per quanto riguarda il lato agricoltore io lamento alcune cose.

      -Molte aziende agricole sono condotte da persone che dell’agricoltura non fanno la propria prima attività (come già detto anche i pensionati). Questo per forza di cose non induce loro ad ottenere il meglio e di esprimere al meglio le potenzialità dell’azienda. A questo ci aggiungiamo una diffusa non-modernità del sistema produttivo. C’è gente che fa le stesse cose che si facevano 50 anni fa !

      -La già citata ignoranza (mi spiace, ma punto molto su questa), porta a comportamenti assurdi che altri hanno già ampiamente descritto.
      Volete sapere quando comincia la campagna di semina quest’anno ? Semplice posso anche deciderlo io, basta che esca e faccia finta di seminare, che domani potete star sicuri che tutti si strappano i capelli per seminare.
      Quando si comincia a trebbiare il frumento ? Semplice ! Quando il primo co…ione pretende che il terzista gli vada a trebbiare il frumento con un 18% di umidità, perché dice: “se poi piove…”

      Per lo meno nella mia zona, (ma credo di avere una casistica abbastanza ampia anche di altre zone, soprattutto nord Italia) ho assistito a scene imbarazzanti al limite della comica.
      Persone che si sono messe a piangere perché andrai a trebbiare i loro 2 ha di frumento non il giorno che volevano loro, ma quello dopo. Persone che sempre per 2 ha da lavorare, ti ricattano sul giorno e quasi sull’ora alla quale devi andare da loro, altrimenti cambiano terzista. Persone che non accettano consigli sulle lavorazioni, quando non hanno nessun titolo per poter giudicare una coltura od una lavorazione. Persone che pretendono lavorazioni al limite dell’assurdo (vogliamo parlare di arature da scasso annuali ? Lavorazioni con la precisione di un orto degno di un convento di clausura ?), persone che proprio non hanno la più pallida idea di come debba essere un’azienda oggi.

      Ultima chicca finale, (che già altri hanno anticipato), il discorso pagamenti. Io non vedo nessun motivo logico per il quale l’agricoltore debba pagare il contoterzista a fine anno. Ma dove siamo ? Anni ’50 ? Da anni ormai i pagamenti si fanno a 30-60-90 giorni. O forse l’agricoltura esula dalle regole di mercato ? Forse le banche la rata della trebbia te la posticipano ? O forse i fornitori di carburante e prezzi di ricambio si possono pagare a fine anno ? I dipendenti li paghiamo a fine anno ?
      Potrei continuare a lungo, ma rischierei di sembrare esagerato.

      Per quanto riguarda del contoterzista le mie critiche sono le seguenti.

      -Complici di quelle persone che per ripicca, cambiano terzista, solo perché ritarda di un giorno la trebbiatura dei suoi preziosi 2 ha di frumento, ci sono molti contoterzisti che fanno il loro gioco.
      Pronti quasi a lavorare sotto costo pur di “fregar” il cliente.

      -A questi si aggiungono quelli che fanno gara a chi ha più trattori o a chi ce l’ha più grosso (il trattore…). Cosa porta questo ? A parchi macchine a volte spropositati, poco utilizzati. Dimenticano come un trattore od un’altre attrezzatura, come ogni fattore produttivo deve essere conveniente, ammortizzato, ed utilizzato al massimo delle proprie potenzialità. Dove si arriva ? Si arriva al giorno in cui la corsa a cambiar macchina rallenta fino a fermarsi, trovi quindi terzisti con un parco macchine degno della preistoria della meccanizzazione che per forse di cose a breve sarà tagliato fuori.
      Altra grave lacuna sono la mancanza delle cooperative, o meglio delle forme di cooperazione. Utili strumenti con il quale i macchinari potrebbero essere meglio sfruttati e pagati. Non si spiega infatti perché un’agricoltore o un conteterzista debba comprare una macchina od un’attrezzatura per usarla 10 giorni all’anno. Altro mistero è il fatto che in agricoltura il noleggio non abbia mai preso piede. Perchè nel settore edile e movimento terra, è ormai affermato ?
      Sempre a questi aggiungerei l’inattitudine alle nuove tecniche-tecnologie. Nessuno pretende (e sarebbe sbagliato in quanto non conveniente) che domani tutte le aziende siano attrezzate con gps per la mappature delle rese, ma ci sono molte applicazioni che si adattano anche alle realtà italiane.
      Forse si deve ancora capire come queste cose servano a diminuire i costi e non il contrario.
      Se poi aggiungiamo chi si improvvisa contoterzista, possiamo chiudere il cerchio. Non mi risulta che uno possa da un giorno all’altro aprire uno studio dentistico…

      Detto questo mi piacerebbe anche sapere perché nel 2008 un’operaio che lavori in agricolture nel 90 % dei casi non ha diritto (o meglio diritto ce l’ha, ma mai rispettato) a straordinari dopo le 8 ore, a maggiorazioni di tariffa per i festivi ed i notturni ecc. Poi ci lamentiamo i giovani scappano dall’agricoltura.

      Per quanto riguarda l’autore della discussione ho una domanda: l’azienda con il quale collaborate per il mais dolce è Brusola ?
      Ultima modifica di mapomac; 26/01/2008, 17:17.

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      • Ciao mapomac, non sono propriamente daccordo con le critiche da te poste agli agricoltori. Tutto ciò che tu imputi a questi ultimi è appunto eclusivamente da ricondurre (purtroppo) al mancato ricambio generazionale e quindi è normalissimo che un "nonno" di 75 anni con 7 ha di terreno faccia le stesse cose di 50anni fa e che si vada a litigare per trebbiare prima del suo vicino...fa parte della logica di una persona anziana, logica che non appartiene a gente giovane come me o te ...., mentre mi meraviglio di quanto tu dica al capitolo pagamenti.., purtroppo l'agricoltura esula dalle più elementari regole del mercato!!! io non so se tu sei un agricoltore o meno, ma ti posso garantire che se ci pagassero i nostri prodotti con la regolarità delle rate dei mutui che abbiamo (sia dei contoterzisti che degli agricoltori) ... non credo che ci sarebbero grossi problemi nel saldare i conti con i contoterzisti....!

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        • Senza volere fare della polemica, mi sento di rispondere al tuo post.
          Il mancato ricambio generazionale, secondo te è un problemo o no ? Secondo me si.
          Questo mancato cambio generazionale, può essere la causa di una diffusa arretratezza del sistema agricolo ? Secondo me si.
          L'agricoltura esula le più elementari regole di mercato ? Vero ! Quella italiana assolutamente si ! Ma può essere forse questa una giustificazione ? A mio avviso no.
          So benissimo che ad esempio ai produttori di frutta, o di orticole industriali, i pagamenti vengono fatti (quando va bene) con un primo anticipo a gennaio ed il resto 6 mesi dopo (ovvero quasi un'anno dopo aver conferito la merce). Questa però è solo un'altra delle anomalie italiane, dove in questo caso, gli agricoltori sono le vittime.
          C'è forse qualche spiegazione logica per la quale debba avvenire questo ?

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          • ...ma mapomac siamo daccordo su tutto, ma non puoi incolpare/criticare la categoria se non paga i terzisti a 30gg quando i prodotti ce li pagano così! o se le nostre campagne e specialmente le nostre... sono piene di "vecchi". La colpa o la critica semmai è da muovere verso un sistema perverso che sta distruggendo il settore un pezzo per volta! ed è sopratutto da muovere verso le associazioni di categoria che in tutti questi decenni non hanno fatto altro che dormire e litigare fra loro. Per finirla sia gli agricoltori che i terzisti sono tutti vittime di questo andazzo, e poi non vedo perchè se il mio prodotto me lo pagano poco e male o quando gli pare alle lobby che muovono le corde di questo teatrino..., devo pagare cash i lavori dei terzisti, che pure loro sono agricoltori, e vedono benissimo che si fa fatica tirare avanti e che è già buona tirare i soldi alla fine dell'anno, piuttosto che non vederli per niente, come sempre di più frequente accade. Sbaglio?
            Della serie non sono solo i terzisti che aspettano, ma anche i cosorzi o chi per essi ...ecc...( non è che ce l'ho con i terzisti era per semplificare il discorso).

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            • Originalmente inviato da mercury Visualizza messaggio
              ...ma mapomac siamo daccordo su tutto, ma non puoi incolpare/criticare la categoria se non paga i terzisti a 30gg quando i prodotti ce li pagano così! o se le nostre campagne e specialmente le nostre... sono piene di "vecchi". La colpa o la critica semmai è da muovere verso un sistema perverso che sta distruggendo il settore un pezzo per volta! ed è sopratutto da muovere verso le associazioni di categoria che in tutti questi decenni non hanno fatto altro che dormire e litigare fra loro. Per finirla sia gli agricoltori che i terzisti sono tutti vittime di questo andazzo, e poi non vedo perchè se il mio prodotto me lo pagano poco e male o quando gli pare alle lobby che muovono le corde di questo teatrino..., devo pagare cash i lavori dei terzisti, che pure loro sono agricoltori, e vedono benissimo che si fa fatica tirare avanti e che è già buona tirare i soldi alla fine dell'anno, piuttosto che non vederli per niente, come sempre di più frequente accade. Sbaglio?
              Della serie non sono solo i terzisti che aspettano, ma anche i cosorzi o chi per essi ...ecc...( non è che ce l'ho con i terzisti era per semplificare il discorso).
              Nel mio discorso (dove forse mi sono espresso male) infatti non accuso esclusivamente una categoria o l'altra. Entrambe per vari motivi ed in tempi diversi, sono vittime di un sistema che non funziona. Inoltre ho ben specificato il discorso delle associazioni di categoria, le quali, come giustamente dici, non curano gli interesssi degli agricoltori (e dei contoterzisti)

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              • x mapomac: ok, ok... scusa se mi infervoro un po' ma quando si toccano questi tasti....., invece ritornado in tema con la discussione, io vorrei dire che meno male che esiste l'usato!
                nel senso che in questi anni grazie ad oculati acquisti nell'usato, mi sono reso sempre più indipendete dai terzisti e ora mi servo da loro solo per i fossi ( mi scoccia allargare il trattore per usare una giornta solo lo scavafossi...) e per la rotoballe..., e poi agganciandomi un po' al discorso di prima, almeno nella nostra zona, i contoterzisti, stanno sempre più smarcandosi dal mero contoterzi, per diventare grosse aziende agricole, prendendo in affitto grosse superfici di terreno....probabilmente anche per ammortizzare meglio i macchinari...
                Ultima modifica di mercury; 02/02/2008, 19:28. Motivo: correzz

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                • Per Sapere I Prezzi Di Un Terzista Come Devo Fare?

                  Grazie Ciao

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                  • Originalmente inviato da trat.1235 Visualizza messaggio
                    Per Sapere I Prezzi Di Un Terzista Come Devo Fare?

                    Grazie Ciao
                    Di un terzista in particolare ? Beh direi che il modo più facile è chiedere direttamente a lui

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                    • Originalmente inviato da yellow Visualizza messaggio
                      il problema dei prezzi è cosa seria, ma spesso per chi ha aziende giovani è meglio guadagnare quanto basta a vivere che nulla, farsi nuovi clienti oggi è molto dura. Si spera sempre di lavorare meglio domani e si prende quello che ti danno oggi, anche perchè a volte il prezzo è il cliente a farlo a te resta solo se accettare o no!
                      Vi sono terzisti che lavorano solo in nero, almeno con i piccoli proprietari. Ma i controlli non ci sono? Io ormai quasi tutti i lavori principali me li faccio da me, (soprattutto per comodità) anche se, a conti fatti, non so se mi conviene. Comunque so di miei vicini, che sono in regime forfetario, a cui non è mai stata fatta una fattura, per trebbiatura o trasporto o aratura o semina e i prezzi non credo che siano bassi. Infatti volevo sapere se, per esempio, secondo voi 55€/ora (in nero) con un 70 cavalli e una solcatrice, e 60€/ora con un 100cv e un erpice rotante da 2,50m. sono prezzi onesti (a parte il discorso "nero").

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                      • Salve a tutti sono nuovo di questo forum.
                        x Francob, secondo me 60 euro ora con un 100 cv e un erpice 2.50 m appaiono un pò troppi, per la solcatrice non lo so, però questi terzisti "in nero" ne approfittano e sparano prezzi alti 20 - 30 euro in più e a gli accetta penso che convenga non avendo poi altri oneri da pagare.
                        Cambiando discorso, dalle mie parti c'é un unico terzista veramente competitivo che ormai lavora sui 300 ha all anno se non di più, oltretutto spostandosi anche molto lontano,
                        Ci sono altri 2 terzisti più piccoli che ormai stanno chiudendo bottega perchè non riescono più a mantenersi i clienti.
                        Anche per il mondo del contoterzismo a mio parere si formeranno aziende di grandi dimensioni con attività complementari e i piccoli conto terzisti saranno destinati alla chiusura.
                        ciao

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                        • cavoli se siete demoralizzati.... qui da noi molti contoterzisti chiuduno ma a noi sinceramente non stà andando così male anzi tutti gli anni la clientela e il giro d'affari aumenta nonostante ci siano sempre quelli che vengono a prezzi stracciati, ti fregano i clienti ma lasciandoli fare dopo qualche anno saltano tutti.
                          Io penso che siano neccessarie due cose: molta serietà, non fregare nessuno, buoni mezzi, andare via per il giusto cercando di non adeguarsi al resto del mercato che gira sottocosto e sapersi accontentare evitando di fare il passo più lungo della gamba.
                          Altra cosa pochi mezzi tenuti cambiati e attrezzatura comprarla quando sei sicuro di averne bisogno

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                          • Ciao a tutti! premetto che sono un piccolo agricoltore, coltivo circa 13 ettari a riso nella provincia di Novara (esattamente a Biandrate). Purtroppo non posseggo ne mietitrebbia ne essicatoio ne magazzini, quindi sono alla ricerca di un contoterzista che si occupi del taglio e dell'essicazione e magari anche di una conservazione temporanea. Qualcuno ha qualche nome (magari anche con dei recapiti per poter informarmi)??? Grazie mille in anticipo a tutti

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                            • contoterzisti in italia

                              Ho voluto riaprire questa discussione per capire le dimensioni ed il tipo di macchine dei contoterzisti nelle varie zone del nostro paese.
                              Ultima modifica di urbo83; 11/06/2009, 20:15.

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