Ragazzi tra un po andremo via con il gecam il gasolio bianco che inquina meno ed e in parte vegetale.
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Fonti e materiali rinnovabili da agricoltura: Biogas, Biodiesel & co
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gecam è un progetto italiano?
riguardo alla pompa idrosonica inserisco alcuni link,
una spiegazione della pompa idrosonica e link di riscontro http://www.xmx.it/pompaidrosonica.htm
altre spiegazioni interessanti, anche del campo alimentazione ambiente http://www.xmx.it/idee.htm
Costruttore di caldaie http://www.kwant.it/index.php?id=16
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Visto e considerato che la direttiva europea 30/2003 prevede che entro il 2010 si debba in ambito UE utilizzare il 5,75% di biocarburanti,visto che mancano solo 3 anni al 2010,mi piacerebbe sapere se e quando l'Italia fara' qualcosa per arrivare allo scopo.
Aggiungo che altri paesi sono sulla via di realizzare l'obiettivo,per cui son da escludere proroghe e si finira' con l'importare i biocarburanti,alla faccia della bilancia dei pagamenti,tanto chi paga e' il popolo.
D'altronde,finche' il governo attuale e' alle prese con l'aumento degli estimi catastali,e conseguente aumento dell'ICI e del 740,mi sembra che tutto sommato le prospettive non siano certo favorevoli,altro che investire in agricoltura............................
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A parte che la potenza ( installata o no)
si misura in kW e non in kWh(quella e' l'energia prodotta)...
Originalmente inviato da HP90http://forum.promiseland.it/viewtopic.php?t=9583
Diario di viaggio "LA CALDAIA IDROSONICA"
...................
Nel 1990 viene effettuata la prima fornitura di caldaie idrosoniche ad un importante ente religioso Italiano, una potenza installata ad uso riscaldamento e sanitario di 22 kWh, prima di ciò utilizzavano una caldaia a metano, con una spesa media in gas di circa 8 milioni di lire mensili, con la caldaia idrosonica non hanno mai speso più di 2/3 milioni di vecchie lire al mese in energia elettrica
...................
Non è più molto lontano il giorno in cui vedremo finalmente installate nelle nostre case delle caldaie economiche, che non hanno bisogno di camini, non necessitano di collaudo e verifica dei fumi, totalmente ecologiche (se l’energia utilizzata non è di fonte fossile, ma questo è un altro argomento).
..........................
Un'altra storia che non conoscevo.
Altro link interessante
http://energierinnovabili.forumcommunity.net/
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Originalmente inviato da GianpiCosa ne dite di discutere un p'ò delle nuove opportunità energetiche che abbiamo oggi, so che in austria queste tecnologie si applicano già da anni e portano alle aziende qualche soldino.
Penso che l'agricoltura italiana si dovrà muovere in questo senso per il prossimo futuro, prima che l'industria ci porti via anche questa opportunita!
Voi cosa ne pensate?
volevo sapere se qualcuno di voi lavora gia con le "colture energetiche" per avere almeno una vaga idea dei profitti che se ne possono trarre.
qui in sardegna pare stia procedendo la conversione dello zuccherificio,chiuso da un anno, di villasor (paese dove vivo) in centrale alimentata a biomasse per la produzione di energia elettrica e biocarburanti e in un po in tutta l'isola sono sorti dei campi dimostrativi serimentali con le colture che si vorrebbero far seminare agli agricoltori.
la mia domanda è:qualcuno di voi lavora già in questo campo?coltiva colza,brassica etc per questi scopi?se si,quali rese avete avuto?e alla consegna quanto viene pagato il prodotto?
e rispondendo a gianpi credo che possano essere delle alternative per i nostri terreni,ma bisogna vedere quanto conviene seminare queste colture.
qua in zona stanno facendo un di pubblicità a riguardo ma di prezzi,costi,guadagni etc etc ancora non si parla chiaramente!Ultima modifica di fra 83; 13/10/2006, 16:04.
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pollina
Salve a tutti.
Vorrei lanciare una domanda.
Sono un allevatore di polli da carne. Ogni fine ciclo mi ritrovo con enormi quantità di lettiera (pollina e paglia) da smaltire. Come i miei colleghi sono costretto a pagare una ditta che provvede allo smaltimento. Contemporaneamente l'allevamento ha enormi necessità di calore per riscaldare le stalle.
Qualcuno ha esperienze sull'utilizzo della lettiera come combustibile per le caldaie "bruciatutto".
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Fuoco di Paglia,
Facendo quattro conti spannometrici, direi che la cosa è da approfondire.
La paglia al centro Italia in rotoballe da 3,2 ql a rotolo costa se non erro intorno a 4-5 €/ql
Un Kg produce 3950 cal se non erro
vedi linkhttp://www.apeac.it/biomasse.htm
Per un quintale di paglia produce 395.000 cal equivalenti a 395.000/10000Cal/kg gasolio=39,5 kg di gasolio/ peso specifico 0.85=46,5 lt a 1,08€/lt=50€
Riassumendo un quintale di paglia dal costo di 5€ produce energia come 46,5 Kg di gasolio che costa 50€
Alias la paglia costa 10 volte meno!!!
Ho fatto qualche errore???
Se è tutto Ok mica male per alimentare caldaie per fare energia elettrica.
Riflessioni??
Saluti
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Direi che hai ragione.
Faccio il calcolo a modo mio e confrontiamo.
per fare unmilione di Kcal
1.000.000/10.000(gasolio)= 100lt x 1,08€/lt = 113 euro
1.000.000/3.950(paglia)= 253,164Kg x 0,05€/Kg = 12,65 euro
113€ / 12,65€ = 8,9 volte in più costa il gasolio.
Se la tabella sul sito http://www.apeac.it/biomasse.htm è giusta direi che hai ragione.
Io per il riscaldamento uso paglia e legna, l'anno scorso ho bruciato circa 80 ballette più un po di foraggio vecchio, la paglia rende un po di più rispetto al foraggio e l'odore dei fumi della paglia non è fastidioso, ma se si abita in un centro urbano forse i vicini non gradirebbero, a volte al fumo non gli va di salire.
Qualcuno fresco d'università ci vuole bacchettare sulle dita?
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Originalmente inviato da virale66Salve a tutti.
Vorrei lanciare una domanda.
Sono un allevatore di polli da carne. Ogni fine ciclo mi ritrovo con enormi quantità di lettiera (pollina e paglia) da smaltire. Come i miei colleghi sono costretto a pagare una ditta che provvede allo smaltimento. Contemporaneamente l'allevamento ha enormi necessità di calore per riscaldare le stalle.
Qualcuno ha esperienze sull'utilizzo della lettiera come combustibile per le caldaie "bruciatutto".
Ultima modifica di challenger; 15/10/2006, 09:39.
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Originalmente inviato da The Red BaronSalve Hp90,
Nei Tuoi calcoli, considerando la densità del Gasolio1 lt=0,85Kg
otteniamo lo stesso risultato 8,9/0,85= 10,5 volte più economica la paglia!!!
Ma le ballette dove le bruci nel camino???
Ciao,
vedi http://www.forum-macchine.it/showpos...41&postcount=5
l'importante è organizzare il focolaio in modo che difronte il bocchettone dell'aria ci sia un tunnel libero per diffondere meglio l'aria, se è fatto bene le ceneri devono uscire bianche
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Il "mio" materiale é del tutto simile a quello degli altri allevatori di polli da carne a terra, l'unica variabile é rappresentata dal materiale di supporto (paglia o trucioli).
Di seguito riporto i valori standard (Fonte: CRPA di Reggio Emilia).
Lettiera di Broilers:
pH : 7,9;
sostanza secca - SS (%): 75,1;
sost.organica (%SS): 83,0;
Carbonio organico (%SS): 42,2;
Azoto totale - NTK (%SS): 5,8
Azoto ammoniacale (%NTK): 11,7;
rapporto C/N 7
Fosforo totale (%SS): 1,9;
Potassio totale (%SS): 0,0.
Negli USA ed in GB sono attive da tempo centrali elettriche alimentate a pollina (www.fibrowatt.com) quindi ritengo sia un buon combustibile, oltre ad essere gratuito (!).
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a mio parere le prospettive sono più che promettenti anche xkè nn si è mai parlato così tanto di rinnovabile e riduzione dei gas serra come negli ultimi mesi (anche gli states,notizia fresca, stanno pensando di aderire al protocollo di kyoto). Il problema grosso e che bisogna spendere sempre tanti soldi e individuare (cosa + difficile)partner commerciali seri sia a monte (fornitori) che a valle (clienti del termico + che altro).
L'unica cosa che nn mi piace e che molti partono con il piede sbagliato pensando solo di produrre en elettrica sprecando così più della metà dell'energia prodotta (termica) e in alcuni casi con solo la vendita della prima i conti faticano a tornare.
un'altra problematica è quella della fiducia nel proprio lavoro che noi imprenditori agricoli stiamo via via perdendo e il pensiero di fare mutui con tanti zeri senza prospettive + che sicure spaventa,almeno personalmente parecchio, xò con la collaborazione tra + soggetti e la concertzione con le amm pubbliche tutto risulterebbe molto più semplice
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per me va bene riutilizzare scarti agricoli per la produzione di energia elettrica o per combustibile. ma nn servirebbe a niente fare colture specifiche per produrre carburanti. perche, da calcoli fatti, nenche utilizzando tutte le i terreni coltivabili in italia si andrebbe a pareggiare i soli carburanti utilizzati per l autotrazione.
mi pare la francia in linea teorica riuscirebbe ad arrivare a pareggiare.
e cmq i biocarburanti sono piu cari dei carburanti attuali.
eccezione è l etanolo prodotto dagli scarti della canna da zucchero usato in brasile per autotrazione.
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Stamani parlavo con un fornitore di legname per uso energetico a riguardo del prezzo in discesa per motivi che sanno tanto di '' accordi antitrust'' ma che non sono comprovabili.
Il punto e' '' Quanto rendono economicamente realmente le produzioni agricole per tale scopo''
Perche' se e' vero che vi sono tonnellate di relazioni riguardanti le fattibilita e le rese e' anche vero che alla fine il prodotto consegnato viene pagato a prezzi di fame ed e' solo un giro di soldi senza utili.
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Originalmente inviato da rambino Visualizza messaggioA proposito di risparmi energetici qualcuno di voi ha sentito parlare del sistema di Paul Pantone che consente di risparmiare fino al 40% di carburante?
Pare che si possa applicare sui trattori qualche agricoltore francese l'ha fatto con ottimi risultati.
RambinoOgnuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da rambino Visualizza messaggioA proposito di risparmi energetici qualcuno di voi ha sentito parlare del sistema di Paul Pantone che consente di risparmiare fino al 40% di carburante?
Pare che si possa applicare sui trattori qualche agricoltore francese l'ha fatto con ottimi risultati.
Rambino
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Nuove frontiere
Ciao a tutti,ho sentito in questi giorni notizie che secondo me cambieranno radicalmente il mondo agricolo:con la diffusione dei bio carburanti,vaste zone verranno coltivate a mais per tale scopo.Secondo me questo avrà un duplice effetto:da una parte portera ad investire di nuovo in questo settore,ma dall'altra non si punterà più sulla qualità,ma sulla quantità.Cosa ne pensate?
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A mio parere le colture energetiche potrebbero essere qualitativamente differenti dalle attuali, in base allo scopo per cui la coltura è stata impiantata, non vuol dire però che siano peggiori. Io porrei la questione in un altro modo e cioè, se aumentasse molto la domanda di colture energetiche, ci troveremmo con una scarsa offerta di materie prime, che farebbe lievitare i prezzi per le aziende zootecniche, che già non se la passano tanto bene, il che avrebbe pesanti conseguenze.
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