Qualche notizia
Buona sera a tutti meno che a uno.
Ho per le mani questa analisi della situazione delle nocciole turche. Ve la passo così come mi è pervenuta. Purtroppo la fonte non è certa, però dovrebbe, e ribadisco dovrebbe, trattarsi di un analista di mercato abbastanza quotato nell'ambiente.
"(...) Anzitutto i dati: è confermato che la produzione 2008 è stata, in Turchia, di 820.000 tonn; in settembre le esportazioni sono state pari a circa 48.000 tonn, contro le 29.500 della scorsa campagna: un record assoluto. TMO sta ritirando essendosi impegnato ad arrivare a 235.000 tonn e, alla data di questo rapporto, è arrivato a 120.000 tonn. Esistono però “prenotazioni”, da parte dei produttori con TMO, senza impegno di vendita e/o di acquisto per nessuna delle due parti, per altre 350.000 tonn. E’ chiaro che tutto dipenderà da cosa succederà intorno a questi due numeri. Se TMO si limiterà a fare il “compitino” con il quale ha iniziato la stagione e, dunque, ritirerà 235.000 tonn, i prezzi non saranno destinati a cambiare in maniera significativa se non in conseguenza delle oscillazioni valutarie e/o della crisi economica mondiale che potrebbe far contrarre i consumi. Se, di contro, TMO avrà intenzione e possibilità, economiche e di spazio, di ritirare i quantitativi “prenotati”, finirebbero con lo sparire dal mercato circa 470.000 tonn. A questo punto subentra la seconda incognita: che cosa ci farà TMO con tutto questo ben di Dio che va a gravare sulle circa 300.000 tonn di riporti provenienti da campagne precedenti? Se queste nocciole non torneranno sul mercato attraverso il meccanismo delle aste, la pressione sul mercato diminuirà e i prezzi potrebbero anche risalire. Se, invece, TMO iniziasse a mettere in piedi aste con la reale intenzione di vendere, allora il ventaglio delle incognite sui prezzi si allargherebbe in ragione dei quantitativi che potrebbero tornare in circolazione. Questo quadro già ben confuso di per sé diviene, se possibile, ancora più nebuloso ove si consideri che, nel marzo prossimo, ci sarà una tornata elettorale importante, in Turchia. Non possiamo nasconderci che, in tali frangenti, gli interventi governativi anche sulla politica delle nocciole sono sempre stati un importante strumento di campagna elettorale. Poi, resta sempre in piedi l’incognita più grossa: che fine faranno gli enormi quantitativi che TMO si ritroverà in carico di qui a marzo? Stiamo parlando di un ammontare che andrà dalle 535.000 tonn dell’ipotesi in cui TMO si limiti a ritirare quello che ha impegnato a inizio stagione (300.000 di preesistenti + 235.000 di raccolto 2008), fino ad un massimo di oltre 770.000 tonn nel caso in cui si decida di tirare via tutta le merce impegnata dai produttori (300.000 di preesistenti + 470.000 di raccolto 2008). Da qualche parte tutta questa roba dovrà andare a finire perché spazio e soldi non sono illimitati. Ad oggi, per i produttori europei, non resta che incrociare le dita e sperare che i ritiri proseguano ben oltre le 235.000 tonn e che non tornino, successivamente, sul mercato. In considerazione del numero e della portata delle incognite che gravano sul mercato interno Turco, nessun analista, in Europa, sta azzardando previsioni di qualsivoglia natura. Tutti si limitano a delineare un quadro confuso oltre ogni limite già conosciuto; questo è quanto posso fare anche io. Osare azzardare previsioni, almeno fino a marzo, non è proprio una cosa del tutto intelligente: si rischia di orientare la politica delle vendite, sia quella dei produttori che quella degli esportatori, senza avere elementi per farlo e, dunque, si rischia di indurre a “sbagliare le vendite”. La prudenza, mai come in questa stagione, deve assolutamente guidare le analisi del mercato delle nocciole. Per quanto riguarda la qualità, infine, è confermato che <?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com
</st1:PersonName>la Levant ha problemi di marcio/muffo e di aflatossina, mentre <st1:PersonName w:st="on" ProductID="la Akcakoca">la Akcakoca</st1:PersonName> è a posto. D’altro canto, però, per quest’ultima varietà sono confermati i problemi dovuti alla scarsità di calibri grandi."
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A me sembra un quadro di incertezza totale con il quale, in ogni caso, dovremo fare i conti perchè è da quello che succederà in Turchia che dipende il prosieguo della campagna 2008-2009 (e forse anche quello delle successive. Spero di aver portato un contributo alla discussione.
Che cosa ne dite ?
Un saluto
Zlatan
Buona sera a tutti meno che a uno.
Ho per le mani questa analisi della situazione delle nocciole turche. Ve la passo così come mi è pervenuta. Purtroppo la fonte non è certa, però dovrebbe, e ribadisco dovrebbe, trattarsi di un analista di mercato abbastanza quotato nell'ambiente.
"(...) Anzitutto i dati: è confermato che la produzione 2008 è stata, in Turchia, di 820.000 tonn; in settembre le esportazioni sono state pari a circa 48.000 tonn, contro le 29.500 della scorsa campagna: un record assoluto. TMO sta ritirando essendosi impegnato ad arrivare a 235.000 tonn e, alla data di questo rapporto, è arrivato a 120.000 tonn. Esistono però “prenotazioni”, da parte dei produttori con TMO, senza impegno di vendita e/o di acquisto per nessuna delle due parti, per altre 350.000 tonn. E’ chiaro che tutto dipenderà da cosa succederà intorno a questi due numeri. Se TMO si limiterà a fare il “compitino” con il quale ha iniziato la stagione e, dunque, ritirerà 235.000 tonn, i prezzi non saranno destinati a cambiare in maniera significativa se non in conseguenza delle oscillazioni valutarie e/o della crisi economica mondiale che potrebbe far contrarre i consumi. Se, di contro, TMO avrà intenzione e possibilità, economiche e di spazio, di ritirare i quantitativi “prenotati”, finirebbero con lo sparire dal mercato circa 470.000 tonn. A questo punto subentra la seconda incognita: che cosa ci farà TMO con tutto questo ben di Dio che va a gravare sulle circa 300.000 tonn di riporti provenienti da campagne precedenti? Se queste nocciole non torneranno sul mercato attraverso il meccanismo delle aste, la pressione sul mercato diminuirà e i prezzi potrebbero anche risalire. Se, invece, TMO iniziasse a mettere in piedi aste con la reale intenzione di vendere, allora il ventaglio delle incognite sui prezzi si allargherebbe in ragione dei quantitativi che potrebbero tornare in circolazione. Questo quadro già ben confuso di per sé diviene, se possibile, ancora più nebuloso ove si consideri che, nel marzo prossimo, ci sarà una tornata elettorale importante, in Turchia. Non possiamo nasconderci che, in tali frangenti, gli interventi governativi anche sulla politica delle nocciole sono sempre stati un importante strumento di campagna elettorale. Poi, resta sempre in piedi l’incognita più grossa: che fine faranno gli enormi quantitativi che TMO si ritroverà in carico di qui a marzo? Stiamo parlando di un ammontare che andrà dalle 535.000 tonn dell’ipotesi in cui TMO si limiti a ritirare quello che ha impegnato a inizio stagione (300.000 di preesistenti + 235.000 di raccolto 2008), fino ad un massimo di oltre 770.000 tonn nel caso in cui si decida di tirare via tutta le merce impegnata dai produttori (300.000 di preesistenti + 470.000 di raccolto 2008). Da qualche parte tutta questa roba dovrà andare a finire perché spazio e soldi non sono illimitati. Ad oggi, per i produttori europei, non resta che incrociare le dita e sperare che i ritiri proseguano ben oltre le 235.000 tonn e che non tornino, successivamente, sul mercato. In considerazione del numero e della portata delle incognite che gravano sul mercato interno Turco, nessun analista, in Europa, sta azzardando previsioni di qualsivoglia natura. Tutti si limitano a delineare un quadro confuso oltre ogni limite già conosciuto; questo è quanto posso fare anche io. Osare azzardare previsioni, almeno fino a marzo, non è proprio una cosa del tutto intelligente: si rischia di orientare la politica delle vendite, sia quella dei produttori che quella degli esportatori, senza avere elementi per farlo e, dunque, si rischia di indurre a “sbagliare le vendite”. La prudenza, mai come in questa stagione, deve assolutamente guidare le analisi del mercato delle nocciole. Per quanto riguarda la qualità, infine, è confermato che <?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com
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A me sembra un quadro di incertezza totale con il quale, in ogni caso, dovremo fare i conti perchè è da quello che succederà in Turchia che dipende il prosieguo della campagna 2008-2009 (e forse anche quello delle successive. Spero di aver portato un contributo alla discussione.
Che cosa ne dite ?
Un saluto
Zlatan
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