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Come va in vigneto?

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  • Originalmente inviato da guardian72 Visualizza messaggio
    Il problema non tanto è per le buche che restano aperte ma piuttosto legato alle piante che restano.Secondo voi che possibilità hanno di infestarsi anche loro e quelle che ho intenzione nel terreno a fianco?
    aih aih qui penso che solo con il tempo lo scoprirai, a casa mia però si stà allargando il fenomeno ,però strano solo su vigneto ultratrentennale, su piante di 10 anni zero problemi, significherà qualcosa??
    av salùt tòt

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    • ciao a tutti
      a sempo ho piantato 6 viti per uva da tavola rispettivamente: uva cardinal, uva italia, uva reggina dei vigneti o moscatello, uva matilde,uva alfonso levallè uva pizzutelo nero..... Ora pero non saprei quando andrebbero colte............. lo sapete voi ??

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      • Originalmente inviato da fiat 540 c Visualizza messaggio
        ciao a tutti
        a sempo ho piantato 6 viti per uva da tavola rispettivamente: uva cardinal, uva italia, uva reggina dei vigneti o moscatello, uva matilde,uva alfonso levallè uva pizzutelo nero..... Ora pero non saprei quando andrebbero colte............. lo sapete voi ??
        Io aspetterei che siano mature......................
        Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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        • Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggio
          Io aspetterei che siano mature......................
          si ottima soluzione, pero essendo tu inesperto, all'aprossimarsi della maturazione , ti suggerisco di cogliere ogni giorno una bacca di ciascuna varieta, solo cosi potrai capire quando sono giunte al giusto grado zuccherino.

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          • per la maturazione...aggiungo una domanda. non è che per caso c'è una cultivar di riferimento e poi si va a + tot giorni o - tot giorni tipo pero e melo? (è una curiosità)
            comunque l'unica è assaggiare si perchè anche se trovi tabelle e descrizioni la maturazione varia molto dall'andamento stagionale,acqua,altitudine ecc poi ad esempio alcune varietà sembrano mature perchè sono dolci ma se lasci indietro qualche grappolo scopri che lasciandole in pianta miglioravano ancora
            ciao!!!!!!!!!!!

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            • sul foietto della pianta c'è scritto: Matura in prima epoca" e su un altro : maturazione 3 epoca........ Scusate per l'ignoranza ma quando sarebbe la 1-2 e 3 epoca ??

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              • da qualche anno nei miei vigneti, specialmente nella nera, è un DISASTRO con i passeri \storni ,oltre al cannone, mal sopportato dai vicini, qualcuno ha rimedi validi e fattibili?
                av salùt tòt

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                • Qualcuni di voi sa dell' estistenza nel passato di un prodotto usato per il mal dell' esca che adesso non è più commercializzato?
                  Così mi è stato detto però io non ho trovato nessun altro riscontro

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                  • Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggio
                    Da qualche anno nei miei vigneti, specialmente nella nera, è un DISASTRO con i passeri / storni, oltre al cannone, mal sopportato dai vicini, qualcuno ha rimedi validi e fattibili?
                    Il fucile è sempre un'ottima soluzione: tra l'altro, il passero e lo storno sono esclusi dal computo del carniere giornaliero massimo.

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                    • il mal dell'esca si sta rivelando ( almeno nelle mie viti) una piaga veramente distruttiva: peggio di ogni altra malattia , persino della flavescenza dorata che per ora( speriamo!!) sembra sotto controllo. Le viti più colpite risultano quelle di Riesling( viti di 20 anni) e di Croatina(viti di 9 anni). Avevo letto un articolo su una nota rivista del settore , scritto da un luminare della viticoltura italiana e da un francese, in cui si declamavano gli effetti positivi del principio attivo folpet ( o folpel in francese)....Un bravo tecnico della mia zona mi ha invece detto che l'esca ha una patogenesi sconosciuta, e quindi non esistono cure...L'unico accorgimento sarebbe quello di potare separatamente le viti infette , e meglio ancora estirparle...Dal canto mio sono convinto che la malattia si diffonda per mezzo della spollonatura e della cimatura....Ho anche notato che più facilmente vengono colpite le viti sottoposte l'inverno precedente a grossi tagli di ringiovanimento...che ne pensate?
                      Grazie e scusate per il dilungamento.
                      Un buon ferragosto a tutti!

                      Commenta


                      • Originalmente inviato da Paolo B Visualizza messaggio
                        X guardian72 sono d'accordo con simotre per quello che riguarda le piante colpite dal mal dell'esca e mi permetto di aggiungere che se capitozzi le viti è meglio se disinfetti le forbici (o il seghetto se sono viti vecchie) tra un taglio e l'altro per non rischiare di trasmettere comunque la malattia da una pianta all'altra (noi usiamo un disinfettante spray ma in commercio ce ne sono di vari tipi).
                        Ciao e spero di essere stato utile.
                        potresti risparmarli i soldi per l'acquisto del disinfettante usando la classica candeggina per il bucato,costa sicuramente meno e funziona

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                        • Originalmente inviato da eagle56 Visualizza messaggio
                          il mal dell'esca si sta rivelando ( almeno nelle mie viti) una piaga veramente distruttiva: peggio di ogni altra malattia , persino della flavescenza dorata che per ora( speriamo!!) sembra sotto controllo. Le viti più colpite risultano quelle di Riesling( viti di 20 anni) e di Croatina(viti di 9 anni). Avevo letto un articolo su una nota rivista del settore , scritto da un luminare della viticoltura italiana e da un francese, in cui si declamavano gli effetti positivi del principio attivo folpet ( o folpel in francese)....Un bravo tecnico della mia zona mi ha invece detto che l'esca ha una patogenesi sconosciuta, e quindi non esistono cure...L'unico accorgimento sarebbe quello di potare separatamente le viti infette , e meglio ancora estirparle...Dal canto mio sono convinto che la malattia si diffonda per mezzo della spollonatura e della cimatura....Ho anche notato che più facilmente vengono colpite le viti sottoposte l'inverno precedente a grossi tagli di ringiovanimento...che ne pensate?
                          Grazie e scusate per il dilungamento.
                          Un buon ferragosto a tutti!
                          Sono d' accordo con te sul fatto delle viti sottoposte a grossi tagli di ringiovanimento, mentre sulla spollonatura e cimatura sono un pò scettico perchè il mio vigneto infetto è l' unico che ho a non essere cimato e spollonato.

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                          • quest 'anno nel mio vigneto non c'è male riguardo al mal dell'esca rispetto agli scorsi anni, ma una quindicina di viti malate ci sono lostesso. durante la potatura io le taglio ad una altezza di 30 cm e l'anno dopo ricacciano dei polloni e la nuova vite entra in produzione il secondo anno, sono già 5 anni che ho provato con le prime e fino ad adesso non hanno ripresentato questa malattia, bisogna però vedere se durano. saluti

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                            • Originalmente inviato da Baldo-8 Visualizza messaggio
                              quest 'anno nel mio vigneto non c'è male riguardo al mal dell'esca rispetto agli scorsi anni, ma una quindicina di viti malate ci sono lostesso. durante la potatura io le taglio ad una altezza di 30 cm e l'anno dopo ricacciano dei polloni e la nuova vite entra in produzione il secondo anno, sono già 5 anni che ho provato con le prime e fino ad adesso non hanno ripresentato questa malattia, bisogna però vedere se durano. saluti
                              questa tecnica la usa anche mio padre ma con risultati deludenti in quanto dopo qualche anno la piante muore per gli efffetti della malattia in questione

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                              • per guardian: mi hai tranquillizzato sul fatto di spollonatura e cimatura; in effetti sono operazioni che ai giorni nostri sarebbe arduo fare a mano...
                                sono anche d'accordo sul fatto che le viti capitozzate e allevate da un pollone hanno breve durata; dopo alcuni anni o neppure, fanno la fine predestinata. Che grave problema!!!

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                                • Anche noi abbiamo problemi con il mal dell'esca. Abbiamo provato con il folpan man scarsi risultati.
                                  Anche la capitozzatura non ci è sembrata una soluzione, spesso le piante non si riprendono o rimangono deboli.
                                  Ormai ci siamo convinti che l'unica è tirare via la pianta con l'escavatore disinfettare la buca e mettere una nuova barba.

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                                  • fino ad ora sono sempre andato bene, ma sicuramente col passare del tempo le viti manifesteranno ancora il mal dell'esca

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                                    • per fede73: come procedete per disinfettare la buca? non l'ho mai fatto, e vorrei cominciare ora; tieni presente che io le buche le faccio con uno scavabuche Gramegna con le tre vanghe laterali.
                                      Grazie ciao

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                                      • A me hanno consigliato di estirpare con escavatore in modo da togliere anche le radici di bruciare il tutto e di lasciare aperta una buca 1x1x1 metri e di disinfettare con calce ogni 15 giorni da adesso a Marzo, quindi piantere nuove barbatelle.

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                                        • ciao a me secca un po di tutto quest anno

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                                          • Originalmente inviato da marti Visualizza messaggio
                                            ciao,anche io di brindisi,ma da te tignoletta niente?da me continuano ancora a volare, ultimo trattamento 3/8 ultime catture 7/8 non so se trattare o meno.Il mio negramaro ha bisogno di circa 30 giorni ,stessa cosa lambrusco ,quasi quasi mi fermo....... Che brutto presagio lo chardonnay a 30 euro.Non si può raccontare nemmeno, nel trentino media di 130 euro/ql liquidazione 2006 di cantine mezza corona.
                                            confermo anche per il 2007...pero' sono comunque prodotti diversi.

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                                            • Ciao,
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                                              Grazie,
                                              Valerio.

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                                              • xpvg10: io penso tu stia scherzando e cmq non sarai un viticoltore professionale, in ogni caso rispetta scrupolosamente i tempi di carenza indicati nelle etichette dei prodotti che usi. Naturalmente a patto che gli stessi siano ammessi su quella coltura...............

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                                                • Originalmente inviato da eagle56 Visualizza messaggio
                                                  per fede73: come procedete per disinfettare la buca? non l'ho mai fatto, e vorrei cominciare ora; tieni presente che io le buche le faccio con uno scavabuche Gramegna con le tre vanghe laterali.
                                                  Grazie ciao
                                                  Subito dopo la vendemmia facciamo la buca con il mini e disinfettiamo con la calce, ripetendo il trattamento un paio di volte.

                                                  Qualcuno ha problemi con l'escoriosi?
                                                  Ultima modifica di fede73; 19/08/2008, 12:52. Motivo: aggiunta

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                                                  • Diradamento grappoli

                                                    In questi giorni ho provato a diradare in quanto, mentre alcune viti hanno stentato a dare una produzione media, alcune presentano anche 3 grappoli sullo stesso giogo con un totale anche di 14/15 grappoli per vite; io ho del dolcetto delle Langhe e farò il vino per me e la mia famiglia.
                                                    Penso che troppi grappoli siano un danno per la vite, ma volevo chiedere se devo togliere 1 o 2 grappoli dove ce ne sono 3 per giogo oppure quantificare il totale del carico di ogni vite, cioè se un giogo ha 3 grappoli ma gli altri ne hanno pochi è il caso di toglierli lo stesso?
                                                    Spero di essere stato chiaro, se no chiedetemi. Già da subito grazie a chi mi aiuta.

                                                    Commenta


                                                    • Originalmente inviato da mauro lorenzo Visualizza messaggio
                                                      In questi giorni ho provato a diradare in quanto, mentre alcune viti hanno stentato a dare una produzione media, alcune presentano anche 3 grappoli sullo stesso giogo con un totale anche di 14/15 grappoli per vite; io ho del dolcetto delle Langhe e farò il vino per me e la mia famiglia.
                                                      Penso che troppi grappoli siano un danno per la vite, ma volevo chiedere se devo togliere 1 o 2 grappoli dove ce ne sono 3 per giogo oppure quantificare il totale del carico di ogni vite, cioè se un giogo ha 3 grappoli ma gli altri ne hanno pochi è il caso di toglierli lo stesso?
                                                      Spero di essere stato chiaro, se no chiedetemi. Già da subito grazie a chi mi aiuta.
                                                      Innanzitutto sei in ritardo: il diradamento eseguito ora non ti porterà molti vantaggi.
                                                      Il periodo ideale è quello che va dalla chiusura del grappolo all'invaiatura.
                                                      Sulla quantità... cerca sempre di equilibrare la pianta!
                                                      Calcola che la regola non è mai "lascio 2 grappoli per pianta" quanto piuttosto "lascio il numero di grappoli ideali secondo la FORZA della pianta".
                                                      E qui entrano in gioco tanti fattori: la vigoria, la potatura che hai eseguito, l'esposizione, lo stato sanitario del vigneto...
                                                      Insomma... se una pianta ha forza conviene lasciare qualcosa di più; se, al contrario, è deboluccia conviene limitare.
                                                      Comunque lascio spazio a TheLamb e Vitality che in materia sono molto più esperti di me!
                                                      Ciao!

                                                      Lorenzo
                                                      Az. Agr. Il Tralcio

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                                                      • Sono daccordo su tutto quanto ha scritto LorenVigna in fatto di diradamento a parte solamente il discorso che ora è tardi. Io in questi giorni infatti sono stato occupato proprio nel diradamento sul pinot grigio eliminando i grappoli in eccesso nelle vigne che non riuscivano a portare a maturazione l' uva in modo soddisfacente. Diciamo che il diradamento in questo periodo dovrebbe essere il completamento di una serie di operazioni colturali volti a portare un prodotto di qualità. Arrivare adesso con delle vigne ormai sfibrate da eccessi di produzione io penso che diradare è sempre meglio che niente, ma non si possono ottenere miracoli. Una vigna sfibrata da un eccesso di produzione in genere in questo periodo non ha tralci molto lunghi e legnosi, ma corti e verdi. Questo è cmq il periodo migliore in cui si vede se la vigna è in perfetto equilibrio e se la produzione è ottimale per la vigna per portarla a maturazione. Il diradamento fatto in questo periodo è ottimale per avere la maturazione omogenea nel vigneto. Passare nel vigneto ora si vedono subito le viti dove l' uva matura bene e le viti dove l' uva è ancora verde. In quest' ultime se il grappolo è ancora duro vuol dire che la vite non ha ancora sofferto e perciò eliminando una parte di grappoli si avranno sicuramente dei vantaggi. Dove l' uva è ormai molle e leggermente appassita vuol dire che la vite è già in stato di sofferenza e ormai il diradamento porterà pochi vantaggi alla maturazione ma porterà sicuramente vantaggi alla vigna.Lasciare ancora l' uva debiliterà ulteriormente la vigna, perciò è meglio eliminarla. Tornando però alla prima ipotesi e cioè in quella situazione dove la vigna non ha ancora sofferto, ma fatica a portare a maturazione l' uva piu delle altre e perciò è rimasta più in ritardo, in questi casi il diradamento porta sicuramente dei vantaggi per la qualità. In genere tre grappoli per un germoglio sono troppi e l' eliminazione del terzo grappolo e cioè di quello più lontano del tralcio è un operazione molto utile. In certi casi è meglio lasciare anche un solo grappolo a germoglio. E' molto utile eliminare anche i grappoli su quei tralci molto piccoli verdi e corti e lasciare quelli sui tralci più vigorosi e legnosi. Naturalmente ci vuole un po' di pratica nel sapere trovare il giusto rapporto tra produzione e massa fogliare. Un tot di produzione deve avere altrettanto un tot di foglie. Dove il rapporto non è ottimale si avrà un uva di qualità più scadente.

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                                                        • a proposito di tralci, ho notato che molti di questi non sono ancora lignificati in una vigna di Croatina piantata nel 2005; questi tralci sono anche vigorosi, ma temo che non lignificheranno più...colpa di un attacco di peronospora?
                                                          Grazie per i vostri graditi pareri

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                                                          • Originalmente inviato da eagle56 Visualizza messaggio
                                                            a proposito di tralci, ho notato che molti di questi non sono ancora lignificati in una vigna di Croatina piantata nel 2005; questi tralci sono anche vigorosi, ma temo che non lignificheranno più...colpa di un attacco di peronospora?
                                                            Può darsi!
                                                            Le foglie sono molto colpite?
                                                            Devi valutare quello... e comunque per favorire la lignificazione: RAME RAME RAME RAME.
                                                            Controlla i tralci: presentano desquamazioni e "ferite"? Se sì, quella è peronospora. E allora... RAME RAME RAME RAME.
                                                            Naturalmente occhio ai tempi di carenza.
                                                            Oppure raccogli l'uva e poi tratta fino a tutto settembre.
                                                            Ciao!

                                                            Lorenzo
                                                            Az. Agr. Il Tralcio

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                                                            • Grazie Lorenzo per il tuo consiglio. Aspetto di cogliere l'uva e tratterò con prodotti cuprici.
                                                              Un cordiale saluto
                                                              Claudio

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