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Come va in vigneto?

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  • Sicuramente potrebbe interferire il tipo di terreno particolarmente ricco di elementi. Nel mio caso i problemi di eccesso di vigoria li ho avuti in impianti nuovi dal 3° anno in poi, dove ho cambiato coltura e cioè dove sono passato da frutteto a vigneto. Questi problemi si hanno generalmente in terreni vergini e quasi mai dove c' è sempre stata invece la stessa coltura.Dopo un certo numero di anni tutto si sistema

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    • Scusate se mi intrometto, per me gli eccessi di vigoria son dati in particolar modo da eccesso di azoto nel terreno, poi per il taglio di radici credo sia possibile solo con aluni portainnesti.
      credo che ridurre le cocimazioni, principalmente di azoto sia la cosa migliore.

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      • Che io sappia sono ormai diversi anni che è stata piantata la vigna inoltre lo scorso anno mi hanno detto che non ci sono stati grandi problemi di produzione.....probabilmente dovrei fare le ananlisi del terreno per effettuare una corretta concimazione....ho comunque notato piantando nuove barbatelle (là dove le piante erano malate o morte)che il terreno cambia e di parecchio nei vari vigneti che abbiamo, nonostante questo facciamo una concimazione uguale per tutti i 6 ha

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        • X Vitality. Dalle nostre parti il problema è proprio quello dell'eccessiva vigoria nel vitigno Lambrusco di Sorbara, che comporta in certi anni la scarsa allegaggione. Nei vecchi impianti (Belussi o semi Belussi) veniva quasi risolto con la potatura lunga. Adesso con i nuovi impianti, pur avendo cambiato il port'innesto, il problema persiste, solo che con un GDC la potatura lunga non si può fare. Io stò provando sul vitigno anzidetto ad eliminare la concimazione granulare autunnale e intervenire con la fogliare a seconda dell'allegagione. Il tuo sistema di tagliare le radici potrebbe essere un'altra soluzione. Che attrezzatura usi per fare questa operazione? Ciao

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          • scusate se rimango sui prodotti fitosanitari:
            mi sono permesso di stilare un programma personale per la prossima primavera contro la peronospora e ioidio vorrei consigli e suggerimenti considerando che sono alle prime armi, mi sono informato su internet e qui sul forum. vorrei rimanere il piu' possibile sul biologico.

            Fine aprile: prosper ( 3 trattamenti a cadenza settimanale) Da meta' maggio e fino all'invaiatura: pasta caffaro + zolfo bagnabile( cadenza settimanale)
            so che il prosper non e' bio ma lo tratto solo all'inizio e poi basta. cmq attendo consigli dai piu' esperti grazie. Marco p.s. dopo l'invaiatura non devo piu' trattare?

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            • un'annata è diversa dall'altra non puoi stilare oggi unm programma per il controllo della peronospora.
              Ricorda di tenere semprepre a mente la regola dei tre 10 per avere il primo infezione peronosporica e cioè:
              10 mm di pioggia
              10 gradi di temperatura
              10 cm lunghezza

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              • uvabonarda, in parte ti ha già risposto tonibas!
                Non puoi sapere ora né quando ci sarà la ripresa vegetativa né l'andamento stagionale: un programma ora è perfettamente inutile!

                Lorenzo
                Az. Agr. Il Tralcio

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                • secondo il mio modesto parere, visto che quest'anno si sono avute un po' in tutta italia problemi di eccessiva vigoria delle piante, è stato dovuto al fatto che la vite si è trovato in uin eccesso di azoto disponibile nella soluzione del terreno. Ricordiamoci che ci sono stati due anni di siccità e i ternari usati in viticoltura sono pietre, se non piove restano lì.
                  Controllare analiticamente il terreno è sempre consigliabile almeno ogni 4 anni.
                  Un trattamento fogliare con potassio tende afrenare la vigoria e a lignificare i tralci.
                  Se lasci i sarmenti sul terreno e fai la trincia sfibratura degli stessi tieni presente che i sarmenti per essere attaccati dalla microflora del terreno devono essere finemente trinciati in quanto i tannini opresenti si hanno un comportamento antibiotico e stentano a umificare.
                  I sarmenti rendono circa così:
                  8-15 q/ha di sostanza secca
                  6,5-21 kg/ha di N
                  0,7-3,6 kg/ha di P
                  6,2-20 kg/ha di K
                  6-34 kg/ha di Ca
                  1,1-4,5 kg/ha di Mg
                  Però gli elementi minerali ritornati al terreno non sono prontamente assimilabili dalla pianta

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                  • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                    uvabonarda, in parte ti ha già risposto tonibas!
                    Non puoi sapere ora né quando ci sarà la ripresa vegetativa né l'andamento stagionale: un programma ora è perfettamente inutile!

                    Lorenzo
                    vi ringrazio non ci avevo pensato, ho solo preso in considerazione quale prodotti usare, per il periodo giusto bisognera' attendere. grazie cmq!!

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                    • X Lorenzvigna. La sai l'ultima della nostra cantina sociale: pagamento dell'uva con riferimento massimo 18 gradi babo se fai di più non te lo pagano per difficoltà nella vinificazione. Prima ci obbligano a fare con il DOC poca uva per il grado adesso il grado è troppo. Non si sa cosa vogliono. Ciao

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                      • Ciao Alfieri,innanzitutto complimenti per il tuo nome, seconda cosa di che varietà erano le uve consegnate??

                        ah, dimenticavo inserisco per Uva bonarda il programma di difesa usato due anni fa, quello di quest'anno l'ho totalmente modificato proprio per gli andamenti climatici.

                        1° micene df( solo mancozeb)
                        2°electis (mancozeb e zoxamide)
                        3°erresei triplo(mancozeb,fosetil al,cimoxanyl)

                        adesso iniziano i trattamenti post fiorali

                        forum r blu (rame e dimetomorf
                        ramedit combi(rame cimoxanyl)
                        melody compact (rame iprovalicarb
                        poi ho chiuso solo con rame

                        si accettano critiche e consigli!!!

                        ciao
                        Ultima modifica di grillo131; 03/11/2008, 17:19.

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                        • Io ogi ho cominciato a potare il sangiovese, c'è una parte di vigneto che ha perso quasi tutta la foglia, invece l'altra parte cel'ha ancora tutta... quindi ho cominciato con quella senza foglia
                          volevo chiedervi una cosa, ho avuto l'occasione di ricevere del letame di cavallo, è un buon letame? Quando lo devo stendere nella vigna? Avevo intenzione anche di darciun concime fosfo-potassico e di interrarlo, ma dato che mi è capitato questo letame, posso farne a meno?
                          Ciao ciao, saluti

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                          • sei un po' in anticipo con la potatura
                            tieni presente che si la foglia è caduta ma questo è dovuto a questi due mesi siccitosi.
                            Il latame va benissimo per l'apporto di sostanza organica e in base alla quantità ti da un'azione sulla struttura del terreno, apportando azoto e potassio ma no apporti fosforo e magnesio.
                            ti riporto le asportazioni di un ettaro di vigneto con una produzione media di 100 q
                            tieni presente che sono dati medi
                            azoto 76 kg/ha
                            P2O5 44 kg/ha
                            K2O 112 kg/ha
                            CaO 358 Kg/ha
                            MgO 31 Kg/ha

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                            • Originalmente inviato da tonipas_66 Visualizza messaggio
                              sei un po' in anticipo con la potatura
                              tieni presente che si la foglia è caduta ma questo è dovuto a questi due mesi siccitosi.
                              Il latame va benissimo per l'apporto di sostanza organica e in base alla quantità ti da un'azione sulla struttura del terreno, apportando azoto e potassio ma no apporti fosforo e magnesio.
                              ti riporto le asportazioni di un ettaro di vigneto con una produzione media di 100 q
                              tieni presente che sono dati medi
                              azoto 76 kg/ha
                              P2O5 44 kg/ha
                              K2O 112 kg/ha
                              CaO 358 Kg/ha
                              MgO 31 Kg/ha
                              Cavolo!!!! se io concimo in base ai tuoi dati,avendo prodotto oltre 300 q\ha. ,vado in rovina!!personalmente ho smesso di seguire queste tabelle e , non ho notato alcuna differenza
                              av salùt tòt

                              Commenta


                              • Originalmente inviato da ALFIERI479 Visualizza messaggio
                                X Lorenzvigna. La sai l'ultima della nostra cantina sociale: pagamento dell'uva con riferimento massimo 18 gradi babo se fai di più non te lo pagano per difficoltà nella vinificazione. Prima ci obbligano a fare con il DOC poca uva per il grado adesso il grado è troppo. Non si sa cosa vogliono. Ciao
                                Non è del tutto sbagliato: il problema è (NON MI STANCHERO' MAI DI DIRLO!) che la qualità NON è il grado.
                                La qualità di un'uva è un insieme di fattori:
                                - modalità dei trattamenti
                                - tecniche colturali per un corretto carico delle piante (sono un fautore della resa per ceppo e non della resa per ettaro)
                                - acidità totale
                                - aromi
                                - colore
                                - sanità

                                Difficile controllarle, ma si può.
                                Finchè solo il grado sarà il riferimento qualitativo, le cantine sociali andranno sempre poco lontano...
                                Ciao!

                                Lorenzo
                                Az. Agr. Il Tralcio

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                                • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                  Non è del tutto sbagliato: il problema è (NON MI STANCHERO' MAI DI DIRLO!) che la qualità NON è il grado.
                                  La qualità di un'uva è un insieme di fattori:
                                  - modalità dei trattamenti
                                  - tecniche colturali per un corretto carico delle piante (sono un fautore della resa per ceppo e non della resa per ettaro)
                                  - acidità totale
                                  - aromi
                                  - colore
                                  - sanità

                                  Difficile controllarle, ma si può.
                                  Finchè solo il grado sarà il riferimento qualitativo, le cantine sociali andranno sempre poco lontano...
                                  Ciao!

                                  Lorenzo
                                  Concordo in pieno! fortunatamente qualche produttore si sta convincendo...
                                  Ultima modifica di mefito; 04/11/2008, 07:07. Motivo: Sistemato il quote

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                                  • ciao tocia di dove sei?
                                    opinione personale
                                    non serve produrre 300 q

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                                    • c'è scritto di dove sono! non serve produrre 300 q\ha? in romagna con trebbiano romagnolo è l'unica strada per non estirpare, se fai 150 q\ha al prezzo di 20 22 euro al q. sei fritto ,non guadagni un accidente. Anzi si stanno sperimentando impianti a croce di sant'andrea sesto 3,5x1,5 per fare 400 q. con trebbiano romagnolo. Non crederai ma qui la realtà è così.....saluti toni66
                                      av salùt tòt

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                                      • tocia non volevo mica offendere
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                                        Qui nella zona del collio hanno valorizzato alcuni vitigni e di conseguenza i vini.
                                        Cabernet, Pinot grigio, Chardonay, Refosco, Merlot
                                        Si sta tornando dal Casarsa al Guyot, si stanno stringendo i sesti, arrivano a 4000 e forse anche piu ceppi per ettaro e qualcuno in vigna fa addirittura il diradamento dei grappoli. Produzioni che si aggirano dai 50 ai 150 q/ha
                                        In questa vendemmia il Merlot in zona è stato quotato 25 €/q, come vedi non molto lontano dalle tue quotazioni.
                                        Secondo la mia modesta opinione la viticoltura italiana avrebbe bisogno di un ridimensionamento, basato non tanto sulla diminuizione dagli ettari vocati a vite ma sulla diminuizione dei quintali per ettaro.
                                        Personalmente non sono daccordo sulla pratica del diradamento dei grappoli la trovo superflua e inutile, ma concordo in una diminuizione dei kili per ceppo.
                                        Capisco comunque le posizioni di chi come te è in campagna e che poi deve fare i conti per starci dentro.
                                        La responsabilità secondo il mio punto di vista è molto delle cantine sociali e cooperative che si sono ostinate a pagare le uve in base a un solo parametro della qualità "il grado" tralasciando tutto il resto.
                                        Comunque sino a quanto la quantità pagherà sono perfettamente daccordo con te
                                        Ciao Buona Giornata
                                        Antonio

                                        Commenta


                                        • Hei tocia anch'io sono romagnolo e porto l'uva alla cantina (tranne questanno x la grandine...) Però sono iscritto alla DOC e mi hanno dato le tabelle col prezzo dell'anno scorso €/q, e varia molto a seconda delle categorie, il sangiovese ad esempio (sempre doc) varia da 25 a 49 euro, a seconda della categoria, l'albana quest'anno ha cresciuto e costa sui 40 euro, il trabbiano doc è sui 29- 30 euro, Poi c'è anche da dire che nelle colline l'unico allevamento possibile è o il capovolto(ormai in disuso) e il guyot per l'uva bianca e il guyot e il cordone speronato per la nera, con rese nettamente inferiori ai 300 quintali, e non esiste l'irrigazione... Premiare la qualità delle uve è l'unico modo per salvare un po' la viticoltura in collina... Io anno scorso in un ettaro di vigna di cui 6000 mq di sangiovese di cui la metà a cordone speronato e la metà a guyot, sono riuscito a fare 52 quintali d'uva a 13.20 gradi, 2500 mq di albana a doppio guyot 9q a 14 gradi, 1000 mq di trabbiano romagnolo a doppio capovolto 6q a 12 gradi, e 500 mq di pagadeb a doppio guyot 3q a 11.50 gradi... totale 70q di uva doc...

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                                          • Originalmente inviato da tonipas_66 Visualizza messaggio
                                            tocia non volevo mica offendere

                                            Ciao Buona Giornata
                                            Antonio
                                            Ma che dici!! offeso chi?!? sarà il mio modo di scrivere strampalato.. non pensarlo minimamente.....solo per dire che in bassa romagna non esiste doc e compagnia bella, devi sopravvivere con la quantità. il trebbiano romagnolo così com'è vale ben poco , però lo usano come vino da taglio in vini più pregiati, poi sento dire che serve per base da spumante(che vuol dire?qualcuno lo saprà nel forum.lo ringrazierei). anche qui si stà abbandonando il casarsa per ritornare al capovolto(sant'andrea) però con sesti più fitti. Senz'altro che le sociali hanno colpa, ritirano uva inferiore all'otto e mezzo (andrebbe alla distilleria) e la commercializzano,qui in romagna! E ce n'è tanta sai ,tutti agricoltori che se non ci fossero le sociali........saluti pure al 27 diesel e fòrza rumàgna!
                                            av salùt tòt

                                            Commenta


                                            • Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio
                                              Ciao Alfieri,innanzitutto complimenti per il tuo nome, seconda cosa di che varietà erano le uve consegnate??

                                              ah, dimenticavo inserisco per Uva bonarda il programma di difesa usato due anni fa, quello di quest'anno l'ho totalmente modificato proprio per gli andamenti climatici.

                                              1° micene df( solo mancozeb)
                                              2°electis (mancozeb e zoxamide)
                                              3°erresei triplo(mancozeb,fosetil al,cimoxanyl)

                                              adesso iniziano i trattamenti post fiorali

                                              forum r blu (rame e dimetomorf
                                              ramedit combi(rame cimoxanyl)
                                              melody compact (rame iprovalicarb
                                              poi ho chiuso solo con rame

                                              si accettano critiche e consigli!!!

                                              ciao
                                              X Grillo da Noi c'è solo lambrusco di Sorbara e lambrusco Salamino DOC. Per quanto riguarda i trattamenti io faccio mancozeb e zolfo bagnabile in prefioritura e dopo la fioritura rame e zolfo bagnabile. I sistemici costano troppo. Ciao, da te c'è, del buon moscato,he!!!

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                                              • Pure io sono un frutticoltore e anche viticoltore della romagna, ma della zona pedocollinare. Una volta chi viveva dalle mie parti guadagnava poco, perchè quello che si pagava era la quantitá sia per la frutta che per il vino, mentre invece nella bassa si guadagnava perché si fanno + di 300q.li Ha..
                                                Ora peró le cose son un po cambiate: il guadagno si fa trovando un giusto compromesso tra qualitá e quantitá. Ora ci possiamo permettere di produrre 100-150q.li di sangiovese con una media di 12,5 (grado alcolico) con un ritorno di prezzo non deludente. Inoltre, la nostra cantina (non so se anche nelle vostre) sta promuovendo una certa linea di lavorazione che parte da produzioni controllate, processi di vinificazione distiniti, per ottenere un vino di qualitá garantendo un prezzo delle uve nettamente elevato. (certo che questo puo´ esser possibile solo se si dispone del mercato adeguato per collocare questo prodotto).
                                                Per i produttori della bassa (spero di non offendere nexuno con questo termine) ora in effetti iniziano i problemi in quanto il prezzo del trebbiano balla sui 20€, e anche se si fanno 300q.li è difficile guadagnarci. In queste situazioni cosí delicate, bisognerebbe avere dei contratti di coltivazione, cmq degli accordi bilaterali cantine produttore per garantire un prezzo minimo per un uva di determinata qualitá, (perqué anche se il trebbiano lo usano per tagliar altri vini, alcune caratteristiche le deve avere!!!)

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                                                • Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggio
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                                                  Ciao, il trebbiano è veramente usato come base per lo spumante, infatti con il metodo classico viene molte volte addizzionato di zucchero,sali d'ammonio e lieviti e fatto rifermentare.
                                                  Scusate, ma lasituazione dei prezzi e delle cantine sociali è questa in tutta la Romagna o ci sono delle eccezioni??

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                                                  • Originalmente inviato da ALFIERI479 Visualizza messaggio
                                                    X Vitality. Dalle nostre parti il problema è proprio quello dell'eccessiva vigoria nel vitigno Lambrusco di Sorbara, che comporta in certi anni la scarsa allegaggione. Nei vecchi impianti (Belussi o semi Belussi) veniva quasi risolto con la potatura lunga. Adesso con i nuovi impianti, pur avendo cambiato il port'innesto, il problema persiste, solo che con un GDC la potatura lunga non si può fare. Io stò provando sul vitigno anzidetto ad eliminare la concimazione granulare autunnale e intervenire con la fogliare a seconda dell'allegagione. Il tuo sistema di tagliare le radici potrebbe essere un'altra soluzione. Che attrezzatura usi per fare questa operazione? Ciao
                                                    Scusami se ti rispondo solamente adesso ma ultimamente mi sono connesso poco. L' attrezzo che uso è questo. Praticamente tolgo il vomere e ci metto la lama.



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                                                    • Grazie Vitality. Li abbiamo anche qui dalle nostre parti si usano per dare il chelato di ferro ai frutteti. Proverò a fare qualche fila per vedere cosa succede.Ciao

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                                                      • devo spostare una decina di vigne perchè devo fare dei lavori...quando mi conviene spostarle???tra qualche settimana o a marzo.

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                                                        • Ciao Grupel, scusa la domanda idiota, ma con 10 vigne intendi 10 piante??

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                                                          • anche se non so quanto ti convenga spostarle, il periodo ottimale è quello di Gennaio-Febbraio.

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                                                            • si, intendo 10 piante.volevo spostarle, perchè ho poche piante...e non volevo pianterle di nuove.si tratta di un vigneto a uso personale!

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