Sei bravo a rigirare la frittata. .....ancora non ci fai capire con e quanto hai trattato. ...
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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto
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Originalmente inviato da car73 Visualizza messaggio.....ancora non ci fai capire con è quanto hai trattato. ...
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...beh...tre trattamenti di fila col folpet sono una bella guerra a cannonate
Potessi usarlo...probabilmente sarei fermo a quattro trattamenti anch'io...e non a sei. Qua sono in vigore due protocolli: uno imposto dal consorzio della DOCG ed un secondo (con ulteriore grado di ristrettezza...) dalla cooperativa a cui conferisco l'uva. Da almeno tre anni il folpet è tra i prodotti non ammessi. Altri sono banditi perchè le sostanze attive rientrano tra quelle non ammesse nei mercati esteri dove viene venduto il vino (USA in primis...). Altri sconsigliati...altri vanno usati con moderazione....Alla fine si fa quel che si può usando i prodotti ammessi...ma sei là che corri tutti giorni a trattare, cimare, sfogliare, sfoltire, arieggiare...
Sul numero di trattamenti, comunque, credo ci siano fattori importanti a determinarlo. Qua scrivono viticoltori da tutta l'Italia. Ci son persone che hanno vigne vigorose, con palizzature di due metri ed oltre, climi umidi di sera, poco ventilati......altri hanno vigne basse, produzioni limitatissime, climi caldi ed asciutti...........a volte trattare poco non è solo bravura o capacità tecnica, è anche questione di vantaggio climatico!!!
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Chi è nel biologico fa trattamenti a cadenza settimanale,ma dal mio prospetto delle piogge cadute,era pressocchè difficile restare del tutto pulitisalvo usare l'idrossito di rame o altro formulato.
Anche peggio con i formulati in unione al Mancozeb.[/QUOTE]da questo capisco che preferiscè rame........scusate se ho capito male
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Originalmente inviato da car73 Visualizza messaggio.
Chi è nel biologico fa trattamenti a cadenza settimanale,ma dal mio prospetto delle piogge cadute,era pressocchè difficile restare del tutto pulitisalvo usare l'idrossito di rame o altro formulato.
Anche peggio con i formulati in unione al Mancozeb.
car73,tu hai un concetto del tutto "personalistico" di un Forum,dei moderatori,delle regole,e di questa specifica discussione che tratta di fitofarmaci e trattamenti,e non di cosa fà E355.
Ciò premesso la mia è una coltivazione integrale,e non biologica,nella scelta dei fitofarmaci evito quelli ad azione monosito dopo il disastro del 2014!( ho perso il 75 % della produzione!!!)
In questa discussione,come in altre,ho espresso delle considerazioni,su l'azione di specifici fitofarmaci,come:
Il Mancozeb che ha una tenuta di 30 mm.
L'ossicloruro di rame con una tenuta di 40 mm.
L'idrossido di rame con una tenuta di ben 50 mm e 450 grammi di rame metallo per ettaro.
Del solfato di rame con alto titolo di calce che va oltre i 50 mm.
Nella protezione del grappolo,con scarse precipitazioni,è più che sufficiente il Mancozeb,ma che viene meno con serie precipitazioni che superino i 30 mm,mentre un idrossido da maggiore garanzia con i 50 +10.
La dove si è trattati con il Mancozeb,anche in unione al migliore dei sistemici,quest'anno si registrano attacchi di peronospora al grappolo.
Questo è il concetto che avevo espresso,e non le mie personali preferenze.
( Sulle mie scelte personali,avevi ben altro modo di proporti )
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Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggioPerchè fin'ora non ci sono stati attacchi di peronospora.
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Originalmente inviato da car73 Visualizza messaggioSe scrivi questo è poi mi fai l'elenco dettagliato con date di attacchi. ..se mi dici che sei pulito. ..e poi dici che è difficile rimanerlo. ...io non dovrei rispondere a e355. .......non fare vittimismo. .....mi giro dal altro lato come comandate
Riguardo all'elenco delle precipitazioni,a cui fai riferimento,se effettivamente conoscessi l'argomento,avresti capito che si tratta di rilievi di piogge cadute,al di sopra di 10 mm tali da doversi considerare "infettanti",ed ho aggiunto la data delle probabili evasioni,in modo che potevi verificare con le evasioni da te riscontrate sui testimoni non trattati,perchè da parte mia,purtroppo,non ho riscontri.
Hai portato tu l'argomento degli otto trattamenti rameici fatti da un tuo amico,o conoscente,e che qualche macchia c'è l'aveva,da parte mia ho semplicemente confermato quanto da te asserito,"se ha trattato solo con l'ossicloruro di rame"!
Un mio amico tratta con la Bordolese ed è pulito!
Gli altri viticoltori,della mia zona,hanno fatto sei trattamenti,a me mancano due del periodo iniziale,pertando sto nelle stesse condizioni di numero.
( Perchè fin'ora non ci sono stati attacchi di peronospora!
Per quando mi riguarda ciò corrisponde al vero.
Per quando riguarda te,il significato di quella frase,fattela spiegare dal moderatore mefito......... e vedi di capire almeno una volta)
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60 mm dal 12 al 17 di maggio con evasione tra il 22 ed il 29 di maggio,ed è questo il periodo in cui sono stati attaccati i grappoli,causa insufficiente protezione.
Chi è nel biologico fa trattamenti a cadenz settimanale,ma dal mio prospetto delle piogge cadute,era pressocchè difficile restare del tutto puliti[/QUOTE]questo è il periodo in cui sono stati attacchi i grappoli. ........Quali se non ne hai. ? Per me quella è un affermazione ....ma forse ho capito male. ....
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Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggioNegli ultimi mesi ho avuto ben altre preoccupazioni.................................... ................................................
Chi è nel biologico fa trattamenti a cadenza settimanale,ma dal mio prospetto delle piogge cadute,era pressocchè difficile restare del tutto pulitisalvo usare l'idrossito di rame o altro formulato.
Anche peggio con i formulati in unione al Mancozeb.
car73 non hai capito affatto!
Gravi ragioni di salute mi hanno tenuto via dalla vigna.
Poi quando ho potuto sono intervenuto.
Il periodo a cui ti riferisci,prima della fioritura,giorni 12 -17 ho rilevato 60 mm di pioggia,che portano ad una possibile evasioni nei giorni compresi tra il 22 ed il 29,questo è uno spazio di ben 7 giorni,non il giorno in cui si può essere manifestato un attacco di peronospora.
Superato il periodo,non ho rilevato attacchi!!!!!
Mentre risale ad una settimana fà le notizie riguardo ad attacchi di peronospora su grappolo,per me riconducibili a quel periodo con alta precipitazione.
Il tutto è solo il mio personale parere;questa mattina ho avuto modo di controllare la vigna,( prima del bagno ) ed è ancora pulita.
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Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggioPerchè fin'ora non ci sono stati attacchi di peronospora.
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Giovedì pomeriggio sono venuto a conoscenza degli attacchi di peronospora avvenuti in alcune zone.
Il messaggio che hai quotato è di venerdì in risposta al tuo messaggio "originale"e non quello che adesso risulta dopo le modifiche di mefito!
In una vigna è stato effettuato un trattamento con fosfito di magnesio il giorno 9,poi il 12 una pioggia di 34 mm,ed oggi hanno riscontrato macchie sulle foglie giovani,con stesso tipo di trattamento effettuato anche in precedenza.
A parer tuo come è possibile!
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Prima ci si lamenta,della mancata partecipazione in questa discussione,in un anno cosi ricco d'eventi,poi si ricerca con insistenza la peronospora nei mie messaggi,quando poi espongo un grave evento come un attacco di peronospora avvenuto in una vigna trattata ripetutamente con prodotto appertenente ai fosfonati,constato un improvviso calo d'interesse partecipitativo!
Quali sono le possibili ragioni per cui trattamenti effettuati con fosfiti non hanno dato risultato con una pioggia di solo 34 mm.
Se anche i fosfiti non funzionano,cosa resta per trattare?
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Da me il fosfito ha funzionato più che egregiamente.
Non c'entra la quantità di pioggia e basta: bisogna guardare date, modalità dei trattamenti, partner di copertura, dosaggi. Le variabili sono troppe per basarsi solo sul principio attivo.
Di sicuro ha funzionato la strategia dell'accorciamento dei turni di intervento: chi si è fidato di fosfiti, fosetil-al e sistemici in generale per 10-11 giorni è rimasto fregato. Chi invece a 8 giorni ha ritrattato non ha avuto problemi.
Lorenzo
P.S.= piantatela con la vostra polemica perchè ha scassato parecchio le bolitas
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Quà le condizioni climatiche non sono state cosi "catastrofiche";da anni si discute dei fosfiti,del loro funzionamento,che non proteggono il grappolo,che funzionano in accumulo.
Causa temperature basse,la vegetazione quest'anno è contenuta,tale da ritenere valida una copertura di 14 giorni con un fosfito.
L'attacco di peronospora riguarda una vigna,e non le vigne trattate con fosfiti,dove il 9 di giugno è stato eseguito il quinto trattamento consecutivo con fosfito,a cadenza di 10 giorni,con dosaggio di 4 litri ad ettaro,ed anche di 5 litri.
Il trattamento del 9 anticipa di 3 giorni la pioggia del giorno 12,trattamento ripetuto il giorno 17,ancora con fosfito.
L'evento piovoso del giorno 12 è stato di solo 34 mm,in queste condizioni anche solo trattando con Mancozeb si era coperti!
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io, come detto in precedenza, ho trattato con etilfosfito di alluminio in unione con rame 2 volte e una da solo. Purtroppo mi trovo la vigna divisa in due parti, una in pianura abbastanza pulita e una in collina molto attaccata. Non è solo una questione di lunghezza dei tralci, una gran presenza di acqua nel terreno può provocare un dilavamento interno a livello della linfa, in pratica la pianta "diluisce" i succhi linfatici e così i nostri trattamenti vanno a farsi friggere. Bene ha fatto chi ha trattato ha 7-8 gg di distanza.
Mau
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Mi trovo nella stessa situazione descritta da E355: ho utilizzato fosfito di potassio e rame prima e dopo la fioritura ed ora ho grappoli perfetti e qualche (rara) macchia d'olio su qualche foglia. L'ultima volta ho trattato con rame e zolfo. Pensate sia sufficiente e posso continuare così o mi conviene trattare tra qualche giorno con un eradicante ?
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Non volevo ostinatamente....e che forse stupidamente. ...non mi spiegavo come a pochi km di distanza e meno trattamenti non c'erano problemi quanto da noi di attacchi ce ne sono stati eccome. ...ma come detto già. ..I fattori sono molteplici. ...e magari anche se non capisco tanto l argomento e non mi metto a guardare i mm di pioggia. ..so che anche con meno di 34mm ...se rimane bagnata dal pomeriggio fino al mattino poi qualcosa esce a prescindere dai prodotti usati ....la situazione da noi e pressoché quella che dice LorenzVigna. ..chi è andato ogni 7/8 giorni e ha iniziato il 20 aprile e salvo (eppure qualche macchiolina c'è l ha. ..)altrimenti ci ha beccati. ...ma non abbiamo comunque superato i 10 /12 giorni. ..
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Di problemi ci sono stati,ma molte vigne sono pulite,o lo erano fino a qualche settimana fà.
Non sono i pochi chilometri ( almeno 20!) a fare la differenza,ci sono vigne sane,e poi quella a stretto confine ad essere colpite.
Anche nella mia vigna ho trovato qualche macchia,comparsa il giorno 22.
La vigna,di cui parlavo,sono 3 ettari di superfice,e solo una parte di circa un ettaro ha subito un attacco di peronospora sulle foglie giovani,cosa poco spiegabile,visto i trattamenti eseguiti!
Tra le condizioni per far partire un'infezione peronosporica occorre una pioggia di almeno 10 mm,poi segue un periodo variabile d'incubazione,è alla fine di questo periodo che compaiono le famose macchie ( infezione primaria ).
Se nella notte successiva c'è una bagnatura delle foglie,avviene la sporulazione
( infezione secondaria ),e le nuove spore passano di foglia in foglia,o con l'azione del vento da vigna a vigna,a questo punto se non si ha copertura,la nuova peronospora è distruttiva.
Nel caso che ho riportato,nella notte tra il 22 ed il 23 NON c'è stata sporulazione,con il susseguente arresto dell'infezione.
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I prodotti antiperonospori si dividono in tre gruppi:
1. preventivi tradizionali
2. preventivi a bassa dilavabilità
3, endoterapici
Il fosetil di alluminio fà parte dei preventivi a bassa dilavabilità,ed è un particolare prodotto sistemico: anzichè agire direttamente sul fungo stimola la pianta stessa a produrre sostanze naturali,quali fenoli e fitoalessine ad azione antimicrobica.
Agisce solo quando l'accumulo di principio attivo raggiunge una certa concentrazione e quando la pianta è in attivo metabolismo.
Il fosfito di potassio ha azione analoga.
Emerge dai vari scritti che nei trattamenti intervallati a 10-12 giorni non abbia lavorato bene,e che abbia dato risultati con intervalli di 7-8 giorni.
Ciò non è in linea con le modalità d'azione di un fosfito,che deve indurre la pianta a difendersi,dopo di che l'azione cessa quando la concentrazione scende al di sotto del limite d'attivazione,che si traduce in pratica in numero di giorni in cui la protezione è attiva,tale da restringerne il periodo.
Al che fatto il trattamento s'induce la reazione e dura 10-12 giorni,o in condizioni estreme ai 7-8 giorni,se poi l'evento piovoso cade oltre questo periodo,è normale che parta un'infezione!
Ma quando la pioggia arriva nei due tre giorni successivi al trattamento,e avviene l'infezione sulle foglie,c'è una sola spiegazione: non è avvenuta la reazione!!
Si sono salvate le vigne in cui i trattamenti sono stati ripetuti dopo 7 o 8 giorni,ma qualche foglia pure è colpita!
E' del tutto evidente che i prodotti antidilavanti non hanno sortito effetto,e la difesa è avvenuta solo per la presenza dei componenti tradizionali.
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in ogni caso, almeno per l'etilfosfito-Al, oltre l'induzione di resistenza, c'è anche una certa azione tossica sul fungo. Come dice giustamente E355 dipende dalla concentrazione all'interno (= turni più o meno ridotti). Personalmente non ho soltanto macchie d'olio ma anche diversi grappolini distrutti.
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Originalmente inviato da mauorfei Visualizza messaggioio, come detto in precedenza, ho trattato con etilfosfito di alluminio in unione con rame 2 volte e una da solo.
Mau
Per i grappoli distrutti,è del tutto evidente che al momento della pioggia infettante,non erano coperti dal rame.
Ciò può essere conseguenza di una cattiva distribuzione del prodotto,dalla concentrazione del trattamento ( dosaggio min e max ),dall'entita della pioggia caduta,che su i grappoli poi scoperti,ha favorito l'infezione.
Se la pioggia infettante ha superato il limite di tenuta del tipo di rame usato,era inevitabile l'inoculazione,quindi non c'entra l'intervallo tra i trattamenti.
Nell'esecuzione di un trattamento va tenuto conto dell'effetto bandiera delle foglie,che vanno a mascherare i grappoli,non permettendone la totale copertura.
Un dosaggio del formulato ridotto porta ad un inevitabile attacco parziale dei grappoli,ma anche delle foglie.
La mancata presenza di principi attivi nel giorno in cui si è raggiunti l'80% dell'incubazione,permette l'evasione peronosporica.
Con l'esecuzione dei trattamenti con cadenza settimanale,si è semplicemente andati in parte a prevenire ed in parte a bloccare l'infezione,coprendo i vari periodi d'incubazione sia iniziali lunghi di 14-15 giorni fino ai corti inferiori ai 7 giorni.
Cosi facendo si è raddoppiati il numero degli interventi,ma l'inedeguadezza dei principi attivi preposti come antidilavanti resta!
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Quali prodotti usare ?
Gent.issimi,
sono nuovo del forum e chiedo aiuto a voi:
Assieme a mio suocero curo un piccolo vigneto a Merlot, Schiava e Teroldego. Molto meno di un ettaro.
Solitamente 5/7 quintali di mosto.
Il problema nasce quest'anno per l'attacco della peronospora che ha ridotto la produzione della metà.
Non potendo usare prodotti professionali essendo sprovvisto di patentino per le nuove leggi, chiedo a voi quale potrebbe essere un programma tipo per salvaguardare al massimo il vigneto in tutti i suoi vari periodi.
Saranno sufficienti i prodotti non professionali per proteggerlo dalle varie malattie?
Vi ringrazio anticipatamente.
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Se fai viticultura per uso personale e non professionale, senza patentino puoi acquistare qualsiasi prodotto fitosanitario a uso non professionale, caratterizzati da ridotta pericolosità.
Se ti rivolgi a un consorzio di scorte agrarie della tua zona ( Trentino ? ) sapranno consigliarti un piano di difesa basato su rame per la peronospora e zolfo per l' oidio, acquistabili senza patentino.
Per un piccolo vigneto dovresti riuscire a coprire senza problemi, senza uso di sistemici o prodotti professionali.
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Originalmente inviato da rodovese Visualizza messaggioAssieme a mio suocero curo un piccolo vigneto a Merlot, Schiava e Teroldego. Molto meno di un ettaro.
Solitamente 5/7 quintali di mosto.
Il problema nasce quest'anno per l'attacco della peronospora che ha ridotto la produzione della metà.
Non potendo usare prodotti professionali essendo sprovvisto di patentino per le nuove leggi, chiedo a voi quale potrebbe essere un programma tipo per salvaguardare al massimo il vigneto in tutti i suoi vari periodi.
La peronospora si combatteva bene con il solfato di rame+calce,ma dall'avvento di prodotti come il Metalayil e il Cymoxanil,si sono selezionati ceppi resistenti,tali da invalidare i migliori piani di trattamenti,come è nuovamente avvenuto quest'anno,in cui si è avuto attacchi di peronospora in prefioritura,dopo la fioritura,ed essendo larvata le conseguezense sono emerse solo a distanza di tempo,poi attacchi sulle femminelle,ed infine nella mia provincia nel mese di settembre,continue ed incessanti piogge,hanno dato corso anche ai vari tipi di marciumi!
Ora pur se si tratta di un piccolo vigneto,gli inconvenienti sono gli stessi dei vigneti più estesi,dove quest'anno tanti sono stati i prodotti che non hanno funzionato bene,tale che la difesa è stata efettuata solo dai prodotti di copertura come il Mancozeb,e rameici.
Prodotti che,purtroppo,non reggono ai dilavamenti,e per conseguenza si è dovuto fare trattamenti molto ravvicinati,al fine di ottenere dei risultati discreti; ben altri risultati si sono ottenuti con pricipi attivi che si legano alle cere,e non vengono dilavati.
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