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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto

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  • Cabibbo611
    ha risposto
    Vorrei sapere se qualcuno usa le bottiglie con il liquido che attira le zanzare, cosa ci mettete nella bottiglia. Saluti

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  • Cinghiale
    ha risposto
    Il Mancozeb è il grande classico adoperato prima della fioritura, peraltro adoperabile solo quest'anno, dopo di che sarà messo fuori legge; il Cimoxanil aggiunto potenzia l'azione antiperonosporica.
    Personalmente, ho sempre e comunque adoperato il Rame, talora addizionato con sistemici, in caso di malattia particolarmente grave. Ovviamente, se si può evitare il Rame in piena fioritura è meglio, così come, con gli Umani, non si dovrebbe adoperare, in caso d'infezione fungina, l'Itraconazolo per i Pazienti cardiopatici, ma, se l'infezione tendesse a non lasciare scampo, si porta il Paziente in Ospedale e, sotto stretto controllo, si somministra il farmaco per via endovenosa.

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  • riky25
    ha risposto
    Si ma che io sappia il rame in fioritura non si può usare. La mia domanda è specifica.

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  • Cinghiale
    ha risposto
    I nostri vecchi avevano solo il Verderame e non hanno mai avuto problemi.

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  • riky25
    ha risposto
    Posso usare PROSPER + CURZATE M in Fioritura. Ho qualche grappolo fiorito e qualcuno no. Ho visto che il Curzate non contiene rame.

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  • mefito
    ha risposto
    Originalmente inviato da Jokerello Visualizza messaggio
    Ciao Volevo chiedere che tipo di armadio utilizzate per conservare i prodotti (da poco ho preso il patentino).



    pensavo di mettere un semplice scaffale ma mi hanno detto che la norma non lo prevede e già da qualche amico è arrivato il controllo.. ma a voi risulta?

    grazie Andrea.
    Dici di aver fatto da poco il corso,possibile che non ti hanno illustrato le possibili modalità di stoccaggio?
    L'armadio è la soluzione più pratica(posizionato in luogo idoneo),non l'unica.

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  • Jokerello
    ha risposto
    Ciao Volevo chiedere che tipo di armadio utilizzate per conservare i prodotti (da poco ho preso il patentino).



    pensavo di mettere un semplice scaffale ma mi hanno detto che la norma non lo prevede e già da qualche amico è arrivato il controllo.. ma a voi risulta?

    grazie Andrea.
    Ultima modifica di mefito; 25/07/2017, 16:43. Motivo: Link superfluo.

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  • mefito
    ha risposto
    Originalmente inviato da Cinghiale Visualizza messaggio
    Se è (non ha, n. d. R.) piovuto poco.
    Trovo "fuoriluogo" questa nota.
    Chiediamo che si scriva correttamente,ma solo per la comprensione del testo e la traduzione automatica.Non siamo un forum di puristi della lingua italiana.
    Oltretutto , sembrerebbe che il rilievo da te mosso non sia neppure fondato.

    Piove, è piovuto, ha piovuto: come si dice? Qual è la grafia corretta? Sciogli i tuoi dubbi con i dizionari di Corriere.it

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  • vori
    ha risposto
    Buongiorno,
    la poltiglia è solo di copertura. Cioè ti ha protetto per questa piovuta ma adesso è stata dilavata. Io la ripeterei. (cosa diversa sarebbe stato per i prodotti sistemici che entrano nella linfa, come endovenosa, e continuano l'azione per 10 giorni circa)
    saluti

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  • Cinghiale
    ha risposto
    Se è (non ha, n. d. R.) piovuto poco, si può tranquillamente attendere la pioggia successiva, per poi trattare, naturalmente, accertandosi che le viti siano ben asciutte.

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  • francy88
    ha risposto
    Buonasera a tutti ! Premetto che sono nuovo del forum e sicuramente faró una domamda banale e ripetitiva. Ho effettuato trattamento con poltiglia e zolfo bagnabile lunedì 26 sulle mie 120 viti di malvasia bianca. Questa sera ha piovuto; non molto peró ha piovuto. Nei prossimi giorni le previsiono meteo non promettono di meglio, quindi volevo chiedervi se e quando effettuereste nuovemte il trattamento. Grazie !
    Francesco

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  • vori
    ha risposto
    Si. compatibilissimi. Puoi usarli contemporaneamente.
    saluti

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  • ramma5
    ha risposto
    info

    Salve a tutti
    Volevo chiedere agli esperti del forum alcune info sulla compatibilità tra i seguenti prodotti
    Topas 10 EC (Penconazolo) --- oidio
    Vitene R WG (Cymoxanil + poltiglia) --- peronospera

    E' possibile usarli contemporaneamente?
    Ho trattato venerdi scorso con Topas per un inizio di oidio sulle mie piante e al prossimo trattamento vorrei poter combinare anche il Vitene in quanto ho qualche segno di peronospera, oppure conviene darlo in modo alternato? A che distanza l'uno dall'altro?

    Grazie

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  • vori
    ha risposto
    Buon giorno,
    guarda dovrebbe essere la Eutipiosi. Se qualcuno di voi ha esperienza diretta su come risolvere o prevenire il problema è già di grande aiuto. (foto non riesco a postarle )

    saluti

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  • satao
    ha risposto
    qui trovi molti esperti ma se posti delle foto è sicuramente più facile capire il problema, credo che possano essere diverse le possibilità

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  • vori
    ha risposto
    Buon giorno,
    Non so se è il posto giusto ma vorrei chiedere, le vigne che soffrono di internodi stretti si curano con qualche prodotto? Ed è vero che è il gambo americano che fa questo effetto mentre la pianta da talea non ne soffre? E ancora ci sono varietà che non vengono attaccate da questa malattia? (so per esperienza che sono i terreni acquitrinosi responsabili)
    saluti

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  • LorenzVigna
    ha risposto
    I normali prodotti antiperonosporici (rame, mancozeb, metiram, folpet...) sono sempre attivi anche contro escoriosi. Dovresti risolvere il problema così.

    Lorenzo

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  • maddylor
    ha risposto
    Escoriosi

    Buon giorno, ho un piccolo vigneto maggiormente con montepulciano d'abruzzo ...Ho un bel problema di ESCORIOSI nonostante dopo la potatura brucio i sarmenti e prima della fase vegetativa ho trattato con FOLPET. Cosa mi consigliate?
    Grazie - Lorenzo

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  • E355
    ha risposto
    Originalmente inviato da mauorfei Visualizza messaggio
    Ricordo però, quando ero ragazzetto, intorno ai 14-15 anni, quando ho iniziato a seguire la vigna, che il vecchietto dell'epoca mi faceva usare la poltiglia bordolese a dose doppia (!?) perchè faceva meglio.
    Eppure non si verificavano perdite sensibili alla vendemmia!
    Si è usato fino agli anni settanta,e con dosaggi di 2kg per ettolitro d'acqua+ 1 kg di calce.
    Ho trattrato diverse volte ad inizio fioritura,o qualche giorno dopo,con rameici,ed effettivamente i fiori vengono bruciati,ma ciò spesso è un beneficio per il grappolo :
    primo perchè si effettua un diradamento del grappolo,con i relativi benefici.
    secondo,si decimano gli acini precoci,che poi anticipando la maturazione,rischiano di smaturare,aspettando la maturazione dei più tardivi.

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  • Farmer on board
    ha risposto
    La risposta secondo me sta nel fatto che il rame è tossico in una specifica fase della fioritura, ma come sappiamo la fioritura è scalare, quindi trattando in questa fase possiamo provocare l'aborto di alcuni fiori che in quel momento si trovano nella fase di max sensibilità che sono una parte trascurabilissima rispetto agli altri.
    ciao

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  • mauorfei
    ha risposto
    In effetti, tutti le etichette, i libri e manuali riportano che il rame in fioritura è tossico per i fiori.

    Ricordo però, quando ero ragazzetto, intorno ai 14-15 anni, quando ho iniziato a seguire la vigna, che il vecchietto dell'epoca mi faceva usare la poltiglia bordolese a dose doppia (!?) perchè faceva meglio.
    Eppure non si verificavano perdite sensibili alla vendemmia!

    del resto, anni fa, c'era solo il verderame da sciogliere con la calce.

    Mi sono sempre posto domande su questa situazione...

    Mau

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  • E355
    ha risposto
    10-10-10, ovvero la regola dei tre dieci,cioè 10 cm di vegetazione,10 mm di pioggia caduta,temperatura "media" intorno ai 10 gradi,queste sono le condizioni che permettono un attacco di peronospora,in più va tenuto conto del periodo d'incubazione,cioè l'intervallo tra una pioggia infettante e la comparsa delle macchie d'olio.
    Tale periodo d'incubazione,purtroppo,è variabile da un massimo di 15 giorni di fine aprile inizi maggio a circa tre giorni della seconda parte di giugno.
    La poltiglia bordolese ( solfato di rame+calce ) regge fino a circa 60 mm di pioggia,poi a seguire l'idrossido di rame con 50 mm ed infine gli ossicloruri di rame con 40 mm.
    Il rame in fioritura non può essere usato,o si bruciano i fiori!
    I trattamenti è bene eseguirli in previsione di una pioggia,nelle 24-48 ore prima,o al massimo al 70-80 % del periodo d'incubazione ( metodo Baldacci),per cui gli intervalli reali sono determinati dalle piogge!
    Va effettuato un trattamento ad inizio della fioritura,anche in assenza di una previsione di pioggia.
    Sono attualmente di libera vendita tutti i prodotti registrati come concimi fogliari,e distribuiti da alcune aziende del nord-Italia,tutti i fosfiti tra cui il Fosetyl d'alluminio,il fosfito di potassio,il fosfito di magnesio.
    Per altri principi attivi,dato l'irrisorio consumo,valuta anche la possibilità di appoggiarti a qualche "amico" che ha il patentino.

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  • rodovese
    ha risposto
    Vigne coperte o no ?

    Mi pare di aver capito che la miglior soluzione per chi come me non ha il patentino ed ha un piccolo appezzamento sia quello di trattare con Poltiglia Bordolese e zolfo bagnabile max ogni 5/7 giorni dopo la regola del 10...
    Il rame non farà male in fioritura?
    Potrei allungare l'intervallo se non piovesse?
    Sto pensando di comprare un atomizzatore a spalla poichè il vecchio a traino comincia a dare problemi. Che ne dite?
    Saranno veramente coperte le vigne così o mi converrà pensare a prendere il patentino (140 euro a Verona) ?
    Grazie a tutti

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  • mauorfei
    ha risposto
    credo che l'unica possibilità sia trattare per te con rameici ad intervalli ravvicinati, 7-10 gg se non piove, 4-5 in caso di pioggia. Meglio usare poltiglia bordolese più adesivante e quindi meno dilavabile.

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  • vori
    ha risposto
    Buon giorno,
    a parte quello che ha detto E 355, per la troppa acqua, dalle mie parti, si poteva trattare solo in elicottero.

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  • E355
    ha risposto
    Originalmente inviato da rodovese Visualizza messaggio
    Assieme a mio suocero curo un piccolo vigneto a Merlot, Schiava e Teroldego. Molto meno di un ettaro.
    Solitamente 5/7 quintali di mosto.
    Il problema nasce quest'anno per l'attacco della peronospora che ha ridotto la produzione della metà.
    Non potendo usare prodotti professionali essendo sprovvisto di patentino per le nuove leggi, chiedo a voi quale potrebbe essere un programma tipo per salvaguardare al massimo il vigneto in tutti i suoi vari periodi.
    Con queste condizioni,ed in anni come l'attuale,è molto molto difficile poter fare trattamenti validi.
    La peronospora si combatteva bene con il solfato di rame+calce,ma dall'avvento di prodotti come il Metalayil e il Cymoxanil,si sono selezionati ceppi resistenti,tali da invalidare i migliori piani di trattamenti,come è nuovamente avvenuto quest'anno,in cui si è avuto attacchi di peronospora in prefioritura,dopo la fioritura,ed essendo larvata le conseguezense sono emerse solo a distanza di tempo,poi attacchi sulle femminelle,ed infine nella mia provincia nel mese di settembre,continue ed incessanti piogge,hanno dato corso anche ai vari tipi di marciumi!
    Ora pur se si tratta di un piccolo vigneto,gli inconvenienti sono gli stessi dei vigneti più estesi,dove quest'anno tanti sono stati i prodotti che non hanno funzionato bene,tale che la difesa è stata efettuata solo dai prodotti di copertura come il Mancozeb,e rameici.
    Prodotti che,purtroppo,non reggono ai dilavamenti,e per conseguenza si è dovuto fare trattamenti molto ravvicinati,al fine di ottenere dei risultati discreti; ben altri risultati si sono ottenuti con pricipi attivi che si legano alle cere,e non vengono dilavati.

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  • Ciso
    ha risposto
    Se fai viticultura per uso personale e non professionale, senza patentino puoi acquistare qualsiasi prodotto fitosanitario a uso non professionale, caratterizzati da ridotta pericolosità.
    Se ti rivolgi a un consorzio di scorte agrarie della tua zona ( Trentino ? ) sapranno consigliarti un piano di difesa basato su rame per la peronospora e zolfo per l' oidio, acquistabili senza patentino.
    Per un piccolo vigneto dovresti riuscire a coprire senza problemi, senza uso di sistemici o prodotti professionali.

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  • carmine19651
    ha risposto
    ciao,conosco bene il merlot,ne avevo 1 ettaro a tendone, molto sensibile alla peronospora larvata,del grappolo x intenderci,ti consiglio sistemici x combatterla ,se non stai attento ti azzera raccolto ,saluti

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  • rodovese
    ha risposto
    Quali prodotti usare ?

    Gent.issimi,
    sono nuovo del forum e chiedo aiuto a voi:
    Assieme a mio suocero curo un piccolo vigneto a Merlot, Schiava e Teroldego. Molto meno di un ettaro.
    Solitamente 5/7 quintali di mosto.
    Il problema nasce quest'anno per l'attacco della peronospora che ha ridotto la produzione della metà.
    Non potendo usare prodotti professionali essendo sprovvisto di patentino per le nuove leggi, chiedo a voi quale potrebbe essere un programma tipo per salvaguardare al massimo il vigneto in tutti i suoi vari periodi.
    Saranno sufficienti i prodotti non professionali per proteggerlo dalle varie malattie?
    Vi ringrazio anticipatamente.

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  • E355
    ha risposto
    Originalmente inviato da mauorfei Visualizza messaggio
    io, come detto in precedenza, ho trattato con etilfosfito di alluminio in unione con rame 2 volte e una da solo.
    Mau
    Rifacendomi a quando era stato in precedenza riportato,la protezione del grappolo doveve essere eseguita dal rame.
    Per i grappoli distrutti,è del tutto evidente che al momento della pioggia infettante,non erano coperti dal rame.
    Ciò può essere conseguenza di una cattiva distribuzione del prodotto,dalla concentrazione del trattamento ( dosaggio min e max ),dall'entita della pioggia caduta,che su i grappoli poi scoperti,ha favorito l'infezione.
    Se la pioggia infettante ha superato il limite di tenuta del tipo di rame usato,era inevitabile l'inoculazione,quindi non c'entra l'intervallo tra i trattamenti.
    Nell'esecuzione di un trattamento va tenuto conto dell'effetto bandiera delle foglie,che vanno a mascherare i grappoli,non permettendone la totale copertura.
    Un dosaggio del formulato ridotto porta ad un inevitabile attacco parziale dei grappoli,ma anche delle foglie.
    La mancata presenza di principi attivi nel giorno in cui si è raggiunti l'80% dell'incubazione,permette l'evasione peronosporica.
    Con l'esecuzione dei trattamenti con cadenza settimanale,si è semplicemente andati in parte a prevenire ed in parte a bloccare l'infezione,coprendo i vari periodi d'incubazione sia iniziali lunghi di 14-15 giorni fino ai corti inferiori ai 7 giorni.
    Cosi facendo si è raddoppiati il numero degli interventi,ma l'inedeguadezza dei principi attivi preposti come antidilavanti resta!

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