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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto

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  • E355
    ha risposto
    Nei vigneti ormai si fa uso di concimi fogliari,che hanno varie funzioni.
    Parliamo di fosfiti,maggiormente usati quello di magnesio e di potassio,prodotti con azione analogo al fosfito d'allumunio o Fosetyl di al,cioè sistemici ascendenti e discendenti nella vite ,in grado di stimolare la pianta a produrre fitoalessine,che sono un anti peronosporico naturale.

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  • vori
    ha risposto
    Buona sera,
    Nel vigneto avete esperienza di concimi fogliari da miscelare con anticrittogamici?
    Magari con microelementi.
    Grazie

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  • satao
    ha risposto
    Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggio
    Beh, se vuoi cercare di non portarti dietro un po' di residuo dei vari trattamenti chimici ci son prodotti a base di rame e zolfo che danno ottimi risultati, io ho iniziato a provarli e ne sono entusiasta
    Ciao Eno, puoi fare dei nomi di questi prodotti?

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  • Eno2005
    ha risposto
    Beh, se vuoi cercare di non portarti dietro un po' di residuo dei vari trattamenti chimici ci son prodotti a base di rame e zolfo che danno ottimi risultati, io ho iniziato a provarli e ne sono entusiasta

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  • mauorfei
    ha risposto
    Originalmente inviato da uvabonarda Visualizza messaggio
    Ciao a tutti, spero di non sbagliare post, ma vorrei fare una domanda agli esperti, quando ho acquistato le mie barbatelle,nel 2008 non avevo la minima idea che per produrre del buon vino avrei dovuto effettuare così tanti trattamenti durante il periodo vegetativo, pensavo che un Po di rame e zolfo sarebbe bastato, ma non é stato così, la mia domanda è questa, i prodotti che ogni anno si devono effettuare in vigna, si è sicuri che non si ritrovano poi nel vino in bottiglia? Siccome il vino che produco lo bevo io, parenti e amici, la mia preoccupazione è questa.
    ti hanno già risposto bene.
    aggiungo solo che, in teoria, se rispetti l'interallo di sicurezza indicato sulla confezione, non ci sono problemi. Poi l'ideale sarebbe non dare nulla, ma in annate come questa, raccoglieresti niente.

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  • E355
    ha risposto
    Rame ( come sali di rame ecc.) e zolfo se non vanno via con le piogge estive,finiscone nelle fecci con la decantazione;per i prodotti che penetrano nella vegetazione è inevitabile che restino dei residui più o meno compatibili.

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  • uvabonarda
    ha risposto
    Ciao a tutti, spero di non sbagliare post, ma vorrei fare una domanda agli esperti, quando ho acquistato le mie barbatelle,nel 2008 non avevo la minima idea che per produrre del buon vino avrei dovuto effettuare così tanti trattamenti durante il periodo vegetativo, pensavo che un Po di rame e zolfo sarebbe bastato, ma non é stato così, la mia domanda è questa, i prodotti che ogni anno si devono effettuare in vigna, si è sicuri che non si ritrovano poi nel vino in bottiglia? Siccome il vino che produco lo bevo io, parenti e amici, la mia preoccupazione è questa.

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  • E355
    ha risposto
    Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
    Qualche tempo fa ero convinto che i fosfiti potessero provocare marciumi, ma ora posso assicurare che i fosfiti non sono cause di marciumi. Diciamo che i fosfiti sono concimi fogliari e se usati con una certa regolarità possono aumentare la vigoria con le conseguenze che essa comporta, però ora lo posso affermare con certezza che i fosfiti non sono responsabili in modo diretto alla comparsa di marciumi.
    Prima del 2010 non avevo esperienza diretta dell'uso del Fosetyl d'alluminio,ne conoscevo l'esistenza dei fosfiti come il fosfito di potassio.In quell'anno confortato dai buoni risultati conseguiti ottenuti dall'uso di queste molecole,li ho usati per ben sei trattamenti nella stagione,trovandomi come risultato un forte incremento di produzione d'uva e anche un forte attacco di marciumi;questo mi porto a dover considerare l'eventuale influenza del fosforo e potassio sia come effetti della maggiore produzione o come possibile causa dei marciuni,non l'unica viste altre possibilità che sto verificando. E' in quest'ottica che avevo chiesto un parere un anno fà a Vitality. Tuttavia nelle applicazionioni pratiche è bene tenere conto del meccanismo di funzionamento del fosfito di potassio e di alluminio,in quando induttori o stimolanti della pianta a produrre fitoalessine,quest'ultime poi quelle che realmente vanno ad agire contro la peronospora,e per conseguenza la necessità di superare nella singola pianta un limite di quantitativo che da avvio alla reazione,ed anche un limite di saturazione massimo.

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  • Vitality
    ha risposto
    Originalmente inviato da Bollicine Visualizza messaggio
    E' da vedere se la mia è stata abilità o fortuna
    Se hai usato la Zooxamine, rame e fosfiti alle giuste dosi , ti posso assicurare che non è stata fortuna.

    [QUOTE=E355;652640]Dei fosfiti si è già parlato in questa discussione nel 2012 ,dove ho fatto una domanda specifica a vitality,che a suo tempo aveva già trattato l'argomento in" come va in vigneto".
    Un eccesso di fosfiti può essere causa di marciumi,e comunque ostacolare l'inizio della fermentazione delle uve.

    Qualche tempo fa ero convinto che i fosfiti potessero provocare marciumi, ma ora posso assicurare che i fosfiti non sono cause di marciumi. Diciamo che i fosfiti sono concimi fogliari e se usati con una certa regolarità possono aumentare la vigoria con le conseguenze che essa comporta, però ora lo posso affermare con certezza che i fosfiti non sono responsabili in modo diretto alla comparsa di marciumi.
    Ultima modifica di Vitality; 21/08/2013, 07:35.

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  • Bollicine
    ha risposto
    Nelle mie zone, da metà luglio (o comunque da quando il grappolo è completamente formato ed inizia l'accrescimento degli acini) si fanno 2-3 trattamenti con prodotti a base di Zoxamide, sfruttando la sua capacità di legarsi alle cere di foglie ed acini con una grande persistenza ed un alto livello di protezione. Dopo ciò (primi di agosto) si passa al rame per i trattamenti finali che proteggereranno le femminelle e le foglie giovani. Come E355, anche da noi si usa per la maggiore l'ossicloruro di rame, ma in caso di "ricadute" (o anche in via preventiva...) si usano anche altri prodotti a base di rame "complessato" (tipo i peptidati o i glucoumati di rame), classificati e venduti come concimi ma che come "effetto secondario" hanno dimostrato notevoli proprietà antiperonosporiche grazie alla capacità di veicolare il rame all'interno della pianta.
    Giusto per citarne un paio...Protiram Bio e Micostop Vite hanno dato risultati di assoluto rilievo.
    Siccome, però, io sono un bastian contrario attento al portafoglio...quest'anno ho optato per dell'idrossido di rame in bassissime dosi + fosfiti di potassio che avevo nelle mie scorte e sebbene la stagione sia stata molto impegnativa non ho praticamente avuto alcun problema di peronospora nè sulle foglie nè sui grappoli. E' da vedere se la mia è stata abilità o fortuna

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  • E355
    ha risposto
    L'evasione peronosporica è avvenuta in concomitanza con l'uso del rame;personalmente ho fatto uso dell'ossicloruro,praticamente,in tutti i trattamenti.
    Particolare saliente è che l'evasione è maggiormente accentuata nelle parti dove il terreno è maggiormente umido,dove alle prime luci del giorno il fogliame era intrinso d'acqua.
    Stessa situazione anche in altri vigneti che risultano colpiti da peronospora su foglie apicali e che nel mese di luglio sono stati trattati con rameici.

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  • car73
    ha risposto
    ma il fatto e che come si passa al rame si hanno bombardamenti di macchie....anche se quest'anno anche prima e stata dura.............

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  • E355
    ha risposto
    Forum è un nome generico di una serie di formulati contenente il Dimetomorf,più altro principio attivo,salvo il Forum 50 WG.
    Quello delle foglie apicali,o delle femminelle è il problema dell'ultimo mese che si sta verificando;nella mia zona dopo la pioggia del 14 luglio.
    Ora è da considerare come era la situazione prima delle piogge di giovedì-venerdì scorso,nonchè le temperature e soprattutto se sotto le foglie la parte bianca sta cambiando colore,e se escono nuove macchie.
    Volendo intervenire è il caso di far uso di Forum erre,o Dimetomorf più rame ( ossicloruro,idrossido ) questo al fine di preservare le giovani foglie ancora sane e impedire la sporulazione;comunque un trattamento con rameici è opportuno tanto più se all'alba si trovano le foglie bagnate d'acqua.

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  • Faro
    ha risposto
    io ho un'appezzamento di sangiovese rigoglioso dove negli apici dei tralci trovo una marea di peronospora!!!!!!chi è messo come me, come interviene? ad ora ho fatto solo 2 rameici nn avevo + voglia di usare del forum!corro rischi? saluti

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  • E355
    ha risposto
    Dei fosfiti si è già parlato in questa discussione nel 2012 ,dove ho fatto una domanda specifica a vitality,che a suo tempo aveva già trattato l'argomento in" come va in vigneto".
    Un eccesso di fosfiti può essere causa di marciumi,e comunque ostacolare l'inizio della fermentazione delle uve.
    L'attacco di peronospora sulle giovani femminelle verificatosi dopo il 21 luglio non è un fatto isolato,dalle mie parti si è verificato maggiormente nelle zone basse altimetricamente.
    Sulla mancata efficienza dei principi attivi usati,non ancora si è giunti ad una conclusione logica,visti anche gli stessi esiti con trattamenti effettuati anche in giorni molto vicini al periodo di possibili inoculi.

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  • mauorfei
    ha risposto
    per l'effetto dei fosfiti nel vino, sinceramente, non so darti risposte precise.

    invece vorrei fare un piccolo riassunto della mia situazione attuale.
    Fino all'allegagione conclusa, non ho avuto problemi, poi c'è stata l'esplosione della peronospora, soprattutto nelle foglie. Ancora oggi, dopo un paio di settimane a 38°C ci sono macchie d'olio e zoosporangi ben formati! Ho trattato ai primi sintomi con rame e cimoxanil, ma senza risultati. Per fortuna che l'oidio non si è visto...
    Ho imparato, come già scritto in precedenza, che, in annate con primavera piovosa come questa, bisogna stare sui 5 giorni massimo fra i trattamenti!

    Del resto conduciamo prove di diversi trattamenti chimici su cereali in pieno campo e quest'anno, in pratica, non c'è differenza fra i controlli e i trattati, proprio forse per un eccessivo dilavamento sia all'esterno sulle foglie ma, probabilmente, anche per una sorta di dilavamento interno dovuto alla grande acqua presente nel terreno. Almeno questa è una teoria avanzata da altri colleghi tecnici in un incontro tenuto nei primi di giugno.

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  • satao
    ha risposto
    fitofarmaci e trattamenti su vigneto

    Originalmente inviato da mauorfei Visualizza messaggio
    ma quale trattamento? ti riferisci ai fosfiti? o ad altri prodotti?
    Si, intendo i fosfiti, cosa comporta nel vino l'utilizzo eccessivo?
    Ciao

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  • mauorfei
    ha risposto
    Originalmente inviato da satao Visualizza messaggio
    In caso di eccesso per numero di trattamenti e per l'utilizzo oltre l'allegagione qualcuno sà dire quale tipo di problema si possa riscontrare nel vino?
    Grazie buona serata,ciao lorenzo
    ma quale trattamento? ti riferisci ai fosfiti? o ad altri prodotti?

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  • satao
    ha risposto
    In caso di eccesso per numero di trattamenti e per l'utilizzo oltre l'allegagione qualcuno sà dire quale tipo di problema si possa riscontrare nel vino?
    Grazie buona serata,ciao lorenzo

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  • maddylor
    ha risposto
    Originalmente inviato da Farmer on board Visualizza messaggio
    sono sempre al disotto dei limiti di legge.
    se poi pensi che come attivante di fermentazione si usa fosfato mono o bi-ammonico..... a te la conclusione
    ..ho capito, nulla di particolarmente strano o "tossico" ..
    Ho solo un po paura, visto che il vino lo bevo io e la mia famiglia..
    Grazie comunque per il prezioso contributo - Lorenzo

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  • Farmer on board
    ha risposto
    sono sempre al disotto dei limiti di legge.
    se poi pensi che come attivante di fermentazione si usa fosfato mono o bi-ammonico..... a te la conclusione

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  • maddylor
    ha risposto
    Originalmente inviato da Farmer on board Visualizza messaggio
    Leggi questo
    www.vinoway.com › Approfondimenti › Viticoltura

    Ciao
    Molto interessante ..
    Ho letto questo:
    Magazine di enogastronomia e enoturismo, una fonte di informazione sempre aggiornata che racconta il vino e il cibo veicolo del turismo enogastronomico.


    Scusate l'ignoranza, la parte finale dell'articolo mi fa capire che "è meglio evitare" in questo periodo l'uso del fosfito di potassio, causa residui nell'uva/vino di fosfanati: ho capito bene?

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  • Farmer on board
    ha risposto
    Leggi questo
    www.vinoway.com › Approfondimenti › Viticoltura

    Ciao

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  • maddylor
    ha risposto
    ... si, ero già a conoscenza delle piccole foglie giovani nei pressi del grappolo, ma cosa ne pensi di dare concime fogliare (fosfito di potassio) in questo periodo??

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  • E355
    ha risposto
    Gli zuccheri sono apportati dalle femminelle degli ultimi quaranta giorni prima della raccolta,ed è opportuno lavorare su queste,sia facendole sviluppare che preservandole con i dovuti trattamenti.

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  • maddylor
    ha risposto
    Fosfito di potassio

    Salve, per dare "un aiutino" in termini di gradazione zuccherino alla mia uva mi è stato consigliato di fare almeno un trattamento (intorno metà agosto ...) con concime foliare a base di fosfito di potassio ..
    Non sono molto convinto perché ho un po paura che possa creare problemi all'uva nella fase di fermentazione e che si possono trovare tracce di "concime" nel vino.

    Cosa ne pensate? è consigliabile fare una cosa del genere oppure è meglio lasciar perdere e accontentarsi di quello che il sole e la natura ci regala naturalmente?
    Grazie per i preziosi consigli ..
    Lorenzo

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  • Bollicine
    ha risposto
    Originalmente inviato da Farmer on board Visualizza messaggio
    ...alcuni hanno notato che inducono (in anni favorevoli al patogeno) un più facile sfaldamento della buccia in caso di botrite.
    ...ma lo sfaldamento della buccia non dipenderà PROPRIO dal fatto che l'attacco avvenga in anni favorevoli al patogeno?

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  • LorenzVigna
    ha risposto
    Non ti so dire: non ho mai fatto prove dirette. Mi sai dare qualche informazione in più? Dove sono state fatte queste prove?

    Lorenzo

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  • Farmer on board
    ha risposto
    In uno dei tanti incontri organizzati per visionare prove di efficacia si è affrontato con i colleghi il discorso fosfiti e stando all'esperienza di alcuni hanno notato che inducono (in anni favorevoli al patogeno) un più facile sfaldamento della buccia in caso di botrite.
    Voi esperti cosa dite??

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  • cincinnato
    ha risposto
    Grazie di cuore. Ho sentitto che in parecchi posti in Italia temporaleggia con cadenza giornaliera (di pomeriggio). Come nella jungla amazzonica. Anche lì ci sono liane (come le viti). Chissà come le trattano ?!?!

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