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Patologie e trattamenti

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  • Originalmente inviato da mattia85 Visualizza messaggio
    Salve a tutti,

    Effettuati primi due trattamenti con prosper e zolfo bagnabile per oidio e rame
    per peronospera.
    Come dovrei proseguire con i trattamenti?
    Il prossimo è previsto, piogge permettendo, il 26 maggio.

    grazie
    Da te il 26 maggio non sono ancora fiorite le viti ?

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    • Ancora non parte la fioritura. .montepulciano d'Abruzzo Un po in ritardo. .

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      • Salve a tutti, sono nuovo.
        Ho un piccolo vigneto in prov. Di messina , circa 1500 piante. Volevo chiedervi dei consigli sui trattamenti fitosanitari. Ne ho già fatto un primo con erre6 Bayer per la peronospora, topas per l attacco dell'odio e ho aggiunto un concime fogliare basfoliar 20.20.20. Adesso intendo farne altri 2 con gli stessi prodotti. Successivamente quali prodotti mi consigliate di fare considerando di cambiare i principi attivi e la maturazione della pianta.
        Grazie anticipatamente
        Ultima modifica di LorenzVigna; 27/05/2015, 05:04. Motivo: Peronospora si scrive con la "O", peronospOra e non peronospEra...

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        • Ciao, direi che se leggi un po' di discussioni vecchie trovi tutte le risposte alle tue domande!

          Lorenzo
          Az. Agr. Il Tralcio

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          • Originalmente inviato da VolvoBm Visualizza messaggio
            Salve a tutti, sono nuovo.
            Ho un piccolo vigneto in prov. Di messina , circa 1500 piante. Volevo chiedervi dei consigli sui trattamenti fitosanitari. Ne ho già fatto un primo con erre6 Bayer per la peronospora, topas per l attacco dell'odio e ho aggiunto un concime fogliare basfoliar 20.20.20. Adesso intendo farne altri 2 con gli stessi prodotti. Successivamente quali prodotti mi consigliate di fare considerando di cambiare i principi attivi e la maturazione della pianta.
            Grazie anticipatamente
            Erre 6 Bayer,quale? ( Albis,trevi,ecc )
            Topas,solo Pencanozolo o Zolfo più Pencanozolo?
            A che tipo di problema vanno incontro i vigneti della tua zona?

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            • Principalmente Perospora e oidio, dopo l invaiatura in alcuni casi si presenta un po di marciume al grappolo
              Ultima modifica di LorenzVigna; 02/06/2015, 04:50. Motivo: Peronospora si scrive con la "O", peronospOra e non peronospEra...

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              • Originalmente inviato da VolvoBm Visualizza messaggio
                Principalmente Perospora e oidio, dopo l invaiatura in alcuni casi si presenta un po di marciume al grappolo
                Per evitare ceppi resistenti,e con precipitazioni che non superano i 40 mm,dopo il periodo della fioritura,conviene far uso di prodotti rameici contro la peronospora e zolfo contro l'oidio.

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                • oidio

                  sconsolato ho verificato poco fa , per il terzo anno consecutivo, il trascinarsi del famigerato oidio su un filare di trebbiano

                  nel 2013 sono state colpite la maggioranza delle viti di questo filare con mancata produzione

                  Trattamenti regolari (7/10 gg) con zolfo bagnabile Tiovit 300 gr /hl

                  idem il 2014 aggiungendo qualche solforazione con zolfo polvere ramato al 5%

                  Purtroppo sembra tutto uguale anche quest anno . Viti molto diverse nella fioritura, alcune molto in ritardo , altre con pochi acini
                  altre con chiaramente visibile difficolta nell'allegagione, a scuotimento forte caduta acini

                  Tenete conto di 5 trattamenti quest anno con zolfo bagnabile 300 gr /hl e 5 solforazioni come sopra ad oggi 5/6 ......in sostanza 10 azioni per contenere il patogeno

                  tali ceppi colpiti nel 2013 anche quest anno hanno germogli piu sottili, piu corti , con molte foglie piccole

                  Cavoli non avrei mai pensato 3 anni a fila lo stesso problema
                  Per me L oidio e' la patologia piu pericolosa del vigneto
                  per chi tratta in modo biologico!

                  Non voglio cedere ad un sistemico ad inizio della prossima stagione ma non saprei piu come agire diversamente,
                  se non potando drasticamente (quasi capitozzando) ed allevando un germoglio basso
                  anche perdendo un anno al limite
                  Le mie conoscenze si fermano qui

                  se qualcuno ha una ricetta in merito ,senno' buon lavoro a tutti

                  Commenta


                  • Perchè non provi aumentando, anche di molto , la percentuale di zolfo per ettolitro ?

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                    • Dal canto mio, utilizzo sempre un po' di zolfo bagnabile nel verderame e, parimenti, zolfo ramato in polvere; nel caso in esame, sarebbe utile considerare l'impiego di antifungini azolici.

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                      • L'oidio resta sulla pianta e si manifesta anche negli anni successivi,ad inizio germogliamento i getti sono di lunghezza irregolari.
                        Nella fase vegetativa fino alla fioritura è possibile trovare foglie attaccate dall'oidio,questi segnali non vanno trascurati.
                        Quando sono stato colpito dall'oidio,ho dovuto fare trattamenti curativi.
                        Il Tiovit non l'ho mai usato,ma mi sono capitati zolfi che producevano schiuma e depositi nella botte,non erano tanto efficienti!
                        Un dosaggio di 300 grammi pari a 3 kg per ettaro è sufficiente ad evitare un attacco d'oidio,ma è preferibile usare 4 kg per ettaro; e in caso d'attacco manifesto,usare anche 800 grammi di zolfo bagnabile con il fresco di sera.
                        I zolfi in polvere vanno preferibilmente usati nel periodo accrescimento prechiusura grappolo.
                        Il periodo critico va dall'allegagione in poi,bisogna considerare che ciò che viene dato sul fiore, va poi via quando il fiore cade, e in fase d'allegagione il neoformato acino resta completamente scoperto e soggetto a qualsiasi attacco.
                        Nel caso d'oidio l'acino si presenta con la classica polverina bianca,mentre la crescita dell'acino si blocca restando alla grandezza del momento in cui la malattia è evasa.

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                        • considera che in questo periodo sublima circa 1 kg di zolfo bagnabile al gg x ha quindi con 300 gr/hl resti poco tempo coperto.

                          ciao

                          Commenta


                          • Sono stato troppo scarico con le dosi sottovalutando molto l aggressivita dell attacco. Il tralcio tirato a guyot in febbraio presentava macchie brune nonostante i 15 trattamenti dello scorso anno
                            Ormai quest anno la produzione è persa . Cercherò di preservare i tralci facendoli maturare al meglio possibile raddoppiero a 600 gr hl lo zolfo bagnabile magari anche più per qualche trattamento adesso dopo fioritura.
                            Ciao a tutti

                            Commenta


                            • L'oidio è davvero una bruttissima bestia, concordo con te sul fatto che è più pericoloso della peronospora per certi versi.
                              Capisco il non voler cedere a prodotti diversi, ma la spiroxamina (Prosper della Bayer e altri prodotti) ha un effetto eradicante al germogliamento: due-tre trattamenti a inizio campagna potrebbero essere davvero salvifici e risolverti il problema.

                              Lorenzo
                              Az. Agr. Il Tralcio

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                              • Originalmente inviato da albesevin Visualizza messaggio
                                Sono stato troppo scarico con le dosi sottovalutando molto l aggressivita dell attacco. Il tralcio tirato a guyot in febbraio presentava macchie brune nonostante i 15 trattamenti dello scorso anno
                                Ormai quest anno la produzione è persa . Cercherò di preservare i tralci facendoli maturare al meglio possibile raddoppiero a 600 gr hl lo zolfo bagnabile magari anche più per qualche trattamento adesso dopo fioritura.
                                Ciao a tutti
                                Potresti portare la dose di tiovit a 800 gr/ql e fare due trattamenti a distanza di 5-6 giorni associando spiroxamina o altro eradicante, poi passare dopo sette giorni a due trattamenti con zolfo ramato 85% e 5% sempre a distanza di 5-6 giorni. Una volta si usava il karathane come eradicante principale e funzionava.

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                                • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                  Le oospore che svernano nel terreno possono essere più o meno mature e preparate dalle piogge primaverili ma di sicuro non assenti.
                                  E comunque parliamo di una zona piena di vigneti e quindi è ancor più impossibile che non ci siano state infezioni trasmesse anche dai campi limitrofi!
                                  Se la peronospora e l'oidio arrivarono in Portogallo a fine '800 con le navi mercantili transoceaniche e riuscirono ad arrivare in tutta Europa

                                  Lorenzo
                                  Tutti i principi attivi funzionano se adeguatamente usati.
                                  I principi attivi ad azione specifica,si attivano solo in presenza del fungo per cui sono stati formulati.
                                  Quando si è sviluppata la "resistenza" al principio attivo,l'azione dello stesso risulta vano!
                                  Che si tratti di peronospora,o di oidio,che può provenire da vigne dove ha sviluppato resistenza,rende vana i trattamenti con principi attivi che ne sono stata causa,anche se li usiamo in vigne per la prima volta.
                                  Se in una zona è stato fatto largo uso del Karathane,è possibile che un prodotto che in passato funzionava benissimo,attualmente può risultare inefficace.
                                  Scegliere principi attivi a largo spettro d'azione,è ormai una delle soluzioni.
                                  Se albesevin non ha propensione per dei prodotti è anche giustificato!

                                  Commenta


                                  • ragazzi ci stiamo confrontando , come sapete
                                    E' questo il valore aggiunto di questo forum
                                    Tutti voi , Lorenz ,E355,Falanghino e gli altri , avete delle buone idee e parte delle risposte condivisibili,corrette , Ognuno ha il suo metodo , con la propria esperienza diretta. Tutti siamo sicuramente appassionati sull argomento.
                                    L'oidio a mio parere e' davvero un patogeno preoccupante e imprevedibile da un certo punto di vista
                                    Viene da cedere utilizzando almeno a inizio stagione un prodotto che vada ad azzerare il problema
                                    Condivisibile il fatto che si cerchi di evitare resistenze
                                    Da qui il mio basso dosaggio e prodotti solo di copertura ma , come indica Falanghino ed E355 aumentare il dosaggio e in aggiunta solforare visto il problema diventa opportuno
                                    Io non ho mai abusato con nulla in 10 anni circa che pratico viticoltura dunque potrei anche sgarrare una volta senza temere resistenze. Porca miseria sono passato a fare un giro stasera: molti grappoli ancora in fioritura ritardata , super acinellatura sugli altri che sono oltre il grano pepe. Oidio bruta bestia. Ciao a tutti buon lavoro p.s. sono poi scappato perche' dei moscerini mi stavano divorando (burrasche in giro forse)

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                                    • Lo zolfo,tutti i derivati dal rame,i carbammati,il folpet,alcuni p.a. sistemici NON provocano resistenza alcuna anche se usati a forti dosaggi!
                                      Quindi dosaggi bassi vanno bene per prevenire,ma non per bloccare un attacco di un patogeno.
                                      Sul filare interessato dall'oidio,potresti fare ancora Penconozolo più 200 grammi di zolfo bagnabile,poi si valuta l'evolversi dopo qualche giorno.
                                      I moscerini non gradiscono tanto l'ossicloruro di rame!

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                                      • Originalmente inviato da albesevin Visualizza messaggio
                                        sconsolato ho verificato poco fa , per il terzo anno consecutivo, il trascinarsi del famigerato oidio su un filare di trebbiano

                                        nel 2013 sono state colpite la maggioranza delle viti di questo filare con mancata produzione

                                        Trattamenti regolari (7/10 gg) con zolfo bagnabile Tiovit 300 gr /hl

                                        idem il 2014 aggiungendo qualche solforazione con zolfo polvere ramato al 5%

                                        Purtroppo sembra tutto uguale anche quest anno . Viti molto diverse nella fioritura, alcune molto in ritardo , altre con pochi acini
                                        altre con chiaramente visibile difficolta nell'allegagione, a scuotimento forte caduta acini

                                        Tenete conto di 5 trattamenti quest anno con zolfo bagnabile 300 gr /hl e 5 solforazioni come sopra ad oggi 5/6 ......in sostanza 10 azioni per contenere il patogeno

                                        tali ceppi colpiti nel 2013 anche quest anno hanno germogli piu sottili, piu corti , con molte foglie piccole

                                        Cavoli non avrei mai pensato 3 anni a fila lo stesso problema
                                        Per me L oidio e' la patologia piu pericolosa del vigneto
                                        per chi tratta in modo biologico!

                                        Non voglio cedere ad un sistemico ad inizio della prossima stagione ma non saprei piu come agire diversamente,
                                        se non potando drasticamente (quasi capitozzando) ed allevando un germoglio basso
                                        anche perdendo un anno al limite
                                        Le mie conoscenze si fermano qui

                                        se qualcuno ha una ricetta in merito ,senno' buon lavoro a tutti
                                        Visto che l'uva quest'anno su quel filare non la raccogli tanto vale andare di sistemico per eradicare il patogeno, dai una bella passata di Topas, poi dopo 7/10 gg una di flint e dopo altri 7/10 gg ancora una con il topas, il tutto a dosi massime di etichetta, per gli ultimi trattamenti usa zolfo bagnabile sempre a dosi elevate. Penso che così dovresti levare le spore ed essere più tranquillo l'anno prossimo.

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                                        • Topas è Pencozolo,come pure Scudex,variare principi attivi nei trattamenti successivi è solo un metodo per variare i trattamenti per chi non fa biologico.
                                          In una vigna dove si è fatto uso solo di zolfo,dovrebbero funzionare tutti i principi attivi curativi,la dove si è intervenuto in passato con p.a.noti,quando questi non agiscono più,necessariamente bisogna far ricorso a nuovi formulati.
                                          Il Penconozolo è abbastanza economico,e dovrebbe risolvere il problema,agendo dall'interno della pianta,già dopo qualche giorno.
                                          Nel caso il trattamento trova riscontro positivo,può essere ripetuto dopo pochi giorni,ma in caso contrario bisogna far ricorso ad altro principio attivo,come la Spirixamina ecc.
                                          Dopo due trattamenti ravvicinati i trattamenti fanno fatti con lo zolfo,tenendosi con il dosaggio entro i 4-5 kg per ha.

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                                          • per bloccare ed eradicare meglio spiroxamina in formulazione non sc

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                                            • E dare una passata con Vivando ( bello carico) !,

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                                              • Originalmente inviato da Gianca59 Visualizza messaggio
                                                Da vecchio vignaiolo con basi agrotecniche molto datate posso chiederti
                                                Mattia se ce un motivo particolare per usare il prosper sin dal primo
                                                trattamento sulle tue viti.
                                                Credo che il motivo sia per la capacità eradicante del Prosper nei primi stadi di sviluppo dell'oidio.
                                                Svernando all'interno delle gemme, il Prosper ha un effetto "pulente" sul cordone impedendo il rilascio delle ascospore e le infezioni primarie.

                                                Lorenzo
                                                Az. Agr. Il Tralcio

                                                Commenta


                                                • Malattia grappolo

                                                  ciao a tutti,

                                                  in allegato vi metto alcune immagini dei grappoli. quest'anno molti grappoli sono stati attaccati da diverse malattie. mi fate sapre che ne pensate e che cosa posso fare l'anno prossimo per evitare questi problemi.
                                                  e' da alcuni anni, che l'uva viene come da allegato. o mangiata da insetti o spariscono proprio gli acini o diventa secca senza liquido.boh.
                                                  che ne pensate?


                                                  ciao peter
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                                                    • Salve a tutti ,avrei bisogno di un consiglio , possiedo un piccolo vigneto ( Cabernet S di circa 25 anni a Pergola , tra rimesse varie per morie da un paio d’ anni la produzione continua a diminuire e le piante mi sembrano patite nonostante le concimi regolarmente ) in questi giorni ho fatto una verifica motosega alla mano ho aperto la parte superiore del tralcio ho notato del legno secco e spugnoso , Mal dell esca ! Dendrochirurgia funziona ..? Ciao a tutti buon 2018

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                                                      • Originalmente inviato da tonno Visualizza messaggio
                                                        ho notato del legno secco e spugnoso , Mal dell esca ! Dendrochirurgia funziona ..? Ciao a tutti buon 2018
                                                        metti qualche foto del tronco, dei tralci, della parte tagliata ecc

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                                                        • Originalmente inviato da tonno Visualizza messaggio
                                                          ...la parte superiore del tralcio ho notato del legno secco e spugnoso , Mal dell esca ! Dendrochirurgia funziona ..?
                                                          Ciao, in rete ormai ci sono mille soluzioni idee e commenti, dalle piu scientifiche a veri e propri santoni; lasciando perdere questi ultimi, in un paio di confronti tecnici, ti posso dire che: effettivamente il complesso di funghi responsabili del mal dell'esca diminuiscono la loro attività in seguito ad un'esposizione diretta alle condizioni ambientali esterne e che le tossine prodotte, responsabili della sintomatologia su germoglio/foglia sono fotolabili, quindi: quasi certamente in seguito alla vecchia pratica di spaccatura del tronco, divaricazione delle sezioni e allevamento di un pollone sano avrai un miglioramento, almeno nel breve-medio periodo, della situazione;
                                                          per quanto riguarda quella che viene definita dendrochirurgia, eseguita in vari modi da anch'essa un miglioramento sintomatologico ma, fino all'ultimo incontro tecnico scientifico a cui ho assistito, non si è mai parlato di risultati di risanamento della pianta statisticamente significativi.

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                                                          • Grazie per la risposta, quest’ anno voglio provare anche un, applicazione con prodotto a base di Tricoderma ciao

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                                                            • Originalmente inviato da tonno Visualizza messaggio
                                                              Grazie per la risposta, quest’ anno voglio provare anche un, applicazione con prodotto a base di Tricoderma ciao
                                                              Tricoderma è un buon prodotto per la protezione dei tagli, ma ricorda che non è curativo;

                                                              ti consiglierei anche una attenta lotta agronomica: evita tagli grossi in potatura, non potare piante sane e malate con le stesse forbici, non rasare le gemme della corona, cerca di potare il piu vicino possibile al risveglio vegetativo e disinfetta le lame delle forbici... tutto ovviamente se è possibile, più fai meglio è ma non diventar matto...

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