Originalmente inviato da mattia85
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Patologie e trattamenti
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Salve a tutti, sono nuovo.
Ho un piccolo vigneto in prov. Di messina , circa 1500 piante. Volevo chiedervi dei consigli sui trattamenti fitosanitari. Ne ho già fatto un primo con erre6 Bayer per la peronospora, topas per l attacco dell'odio e ho aggiunto un concime fogliare basfoliar 20.20.20. Adesso intendo farne altri 2 con gli stessi prodotti. Successivamente quali prodotti mi consigliate di fare considerando di cambiare i principi attivi e la maturazione della pianta.
Grazie anticipatamenteUltima modifica di LorenzVigna; 27/05/2015, 05:04. Motivo: Peronospora si scrive con la "O", peronospOra e non peronospEra...
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Originalmente inviato da VolvoBm Visualizza messaggioSalve a tutti, sono nuovo.
Ho un piccolo vigneto in prov. Di messina , circa 1500 piante. Volevo chiedervi dei consigli sui trattamenti fitosanitari. Ne ho già fatto un primo con erre6 Bayer per la peronospora, topas per l attacco dell'odio e ho aggiunto un concime fogliare basfoliar 20.20.20. Adesso intendo farne altri 2 con gli stessi prodotti. Successivamente quali prodotti mi consigliate di fare considerando di cambiare i principi attivi e la maturazione della pianta.
Grazie anticipatamente
Topas,solo Pencanozolo o Zolfo più Pencanozolo?
A che tipo di problema vanno incontro i vigneti della tua zona?
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Principalmente Perospora e oidio, dopo l invaiatura in alcuni casi si presenta un po di marciume al grappoloUltima modifica di LorenzVigna; 02/06/2015, 04:50. Motivo: Peronospora si scrive con la "O", peronospOra e non peronospEra...
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Originalmente inviato da VolvoBm Visualizza messaggioPrincipalmente Perospora e oidio, dopo l invaiatura in alcuni casi si presenta un po di marciume al grappolo
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oidio
sconsolato ho verificato poco fa , per il terzo anno consecutivo, il trascinarsi del famigerato oidio su un filare di trebbiano
nel 2013 sono state colpite la maggioranza delle viti di questo filare con mancata produzione
Trattamenti regolari (7/10 gg) con zolfo bagnabile Tiovit 300 gr /hl
idem il 2014 aggiungendo qualche solforazione con zolfo polvere ramato al 5%
Purtroppo sembra tutto uguale anche quest anno . Viti molto diverse nella fioritura, alcune molto in ritardo , altre con pochi acini
altre con chiaramente visibile difficolta nell'allegagione, a scuotimento forte caduta acini
Tenete conto di 5 trattamenti quest anno con zolfo bagnabile 300 gr /hl e 5 solforazioni come sopra ad oggi 5/6 ......in sostanza 10 azioni per contenere il patogeno
tali ceppi colpiti nel 2013 anche quest anno hanno germogli piu sottili, piu corti , con molte foglie piccole
Cavoli non avrei mai pensato 3 anni a fila lo stesso problema
Per me L oidio e' la patologia piu pericolosa del vigneto
per chi tratta in modo biologico!
Non voglio cedere ad un sistemico ad inizio della prossima stagione ma non saprei piu come agire diversamente,
se non potando drasticamente (quasi capitozzando) ed allevando un germoglio basso
anche perdendo un anno al limite
Le mie conoscenze si fermano qui
se qualcuno ha una ricetta in merito ,senno' buon lavoro a tutti
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L'oidio resta sulla pianta e si manifesta anche negli anni successivi,ad inizio germogliamento i getti sono di lunghezza irregolari.
Nella fase vegetativa fino alla fioritura è possibile trovare foglie attaccate dall'oidio,questi segnali non vanno trascurati.
Quando sono stato colpito dall'oidio,ho dovuto fare trattamenti curativi.
Il Tiovit non l'ho mai usato,ma mi sono capitati zolfi che producevano schiuma e depositi nella botte,non erano tanto efficienti!
Un dosaggio di 300 grammi pari a 3 kg per ettaro è sufficiente ad evitare un attacco d'oidio,ma è preferibile usare 4 kg per ettaro; e in caso d'attacco manifesto,usare anche 800 grammi di zolfo bagnabile con il fresco di sera.
I zolfi in polvere vanno preferibilmente usati nel periodo accrescimento prechiusura grappolo.
Il periodo critico va dall'allegagione in poi,bisogna considerare che ciò che viene dato sul fiore, va poi via quando il fiore cade, e in fase d'allegagione il neoformato acino resta completamente scoperto e soggetto a qualsiasi attacco.
Nel caso d'oidio l'acino si presenta con la classica polverina bianca,mentre la crescita dell'acino si blocca restando alla grandezza del momento in cui la malattia è evasa.
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Sono stato troppo scarico con le dosi sottovalutando molto l aggressivita dell attacco. Il tralcio tirato a guyot in febbraio presentava macchie brune nonostante i 15 trattamenti dello scorso anno
Ormai quest anno la produzione è persa . Cercherò di preservare i tralci facendoli maturare al meglio possibile raddoppiero a 600 gr hl lo zolfo bagnabile magari anche più per qualche trattamento adesso dopo fioritura.
Ciao a tutti
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L'oidio è davvero una bruttissima bestia, concordo con te sul fatto che è più pericoloso della peronospora per certi versi.
Capisco il non voler cedere a prodotti diversi, ma la spiroxamina (Prosper della Bayer e altri prodotti) ha un effetto eradicante al germogliamento: due-tre trattamenti a inizio campagna potrebbero essere davvero salvifici e risolverti il problema.
Lorenzo
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Originalmente inviato da albesevin Visualizza messaggioSono stato troppo scarico con le dosi sottovalutando molto l aggressivita dell attacco. Il tralcio tirato a guyot in febbraio presentava macchie brune nonostante i 15 trattamenti dello scorso anno
Ormai quest anno la produzione è persa . Cercherò di preservare i tralci facendoli maturare al meglio possibile raddoppiero a 600 gr hl lo zolfo bagnabile magari anche più per qualche trattamento adesso dopo fioritura.
Ciao a tutti
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Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggioLe oospore che svernano nel terreno possono essere più o meno mature e preparate dalle piogge primaverili ma di sicuro non assenti.
E comunque parliamo di una zona piena di vigneti e quindi è ancor più impossibile che non ci siano state infezioni trasmesse anche dai campi limitrofi!
Se la peronospora e l'oidio arrivarono in Portogallo a fine '800 con le navi mercantili transoceaniche e riuscirono ad arrivare in tutta Europa
Lorenzo
I principi attivi ad azione specifica,si attivano solo in presenza del fungo per cui sono stati formulati.
Quando si è sviluppata la "resistenza" al principio attivo,l'azione dello stesso risulta vano!
Che si tratti di peronospora,o di oidio,che può provenire da vigne dove ha sviluppato resistenza,rende vana i trattamenti con principi attivi che ne sono stata causa,anche se li usiamo in vigne per la prima volta.
Se in una zona è stato fatto largo uso del Karathane,è possibile che un prodotto che in passato funzionava benissimo,attualmente può risultare inefficace.
Scegliere principi attivi a largo spettro d'azione,è ormai una delle soluzioni.
Se albesevin non ha propensione per dei prodotti è anche giustificato!
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ragazzi ci stiamo confrontando , come sapete
E' questo il valore aggiunto di questo forum
Tutti voi , Lorenz ,E355,Falanghino e gli altri , avete delle buone idee e parte delle risposte condivisibili,corrette , Ognuno ha il suo metodo , con la propria esperienza diretta. Tutti siamo sicuramente appassionati sull argomento.
L'oidio a mio parere e' davvero un patogeno preoccupante e imprevedibile da un certo punto di vista
Viene da cedere utilizzando almeno a inizio stagione un prodotto che vada ad azzerare il problema
Condivisibile il fatto che si cerchi di evitare resistenze
Da qui il mio basso dosaggio e prodotti solo di copertura ma , come indica Falanghino ed E355 aumentare il dosaggio e in aggiunta solforare visto il problema diventa opportuno
Io non ho mai abusato con nulla in 10 anni circa che pratico viticoltura dunque potrei anche sgarrare una volta senza temere resistenze. Porca miseria sono passato a fare un giro stasera: molti grappoli ancora in fioritura ritardata , super acinellatura sugli altri che sono oltre il grano pepe. Oidio bruta bestia. Ciao a tutti buon lavoro p.s. sono poi scappato perche' dei moscerini mi stavano divorando (burrasche in giro forse)
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Lo zolfo,tutti i derivati dal rame,i carbammati,il folpet,alcuni p.a. sistemici NON provocano resistenza alcuna anche se usati a forti dosaggi!
Quindi dosaggi bassi vanno bene per prevenire,ma non per bloccare un attacco di un patogeno.
Sul filare interessato dall'oidio,potresti fare ancora Penconozolo più 200 grammi di zolfo bagnabile,poi si valuta l'evolversi dopo qualche giorno.
I moscerini non gradiscono tanto l'ossicloruro di rame!
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Originalmente inviato da albesevin Visualizza messaggiosconsolato ho verificato poco fa , per il terzo anno consecutivo, il trascinarsi del famigerato oidio su un filare di trebbiano
nel 2013 sono state colpite la maggioranza delle viti di questo filare con mancata produzione
Trattamenti regolari (7/10 gg) con zolfo bagnabile Tiovit 300 gr /hl
idem il 2014 aggiungendo qualche solforazione con zolfo polvere ramato al 5%
Purtroppo sembra tutto uguale anche quest anno . Viti molto diverse nella fioritura, alcune molto in ritardo , altre con pochi acini
altre con chiaramente visibile difficolta nell'allegagione, a scuotimento forte caduta acini
Tenete conto di 5 trattamenti quest anno con zolfo bagnabile 300 gr /hl e 5 solforazioni come sopra ad oggi 5/6 ......in sostanza 10 azioni per contenere il patogeno
tali ceppi colpiti nel 2013 anche quest anno hanno germogli piu sottili, piu corti , con molte foglie piccole
Cavoli non avrei mai pensato 3 anni a fila lo stesso problema
Per me L oidio e' la patologia piu pericolosa del vigneto
per chi tratta in modo biologico!
Non voglio cedere ad un sistemico ad inizio della prossima stagione ma non saprei piu come agire diversamente,
se non potando drasticamente (quasi capitozzando) ed allevando un germoglio basso
anche perdendo un anno al limite
Le mie conoscenze si fermano qui
se qualcuno ha una ricetta in merito ,senno' buon lavoro a tutti
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Topas è Pencozolo,come pure Scudex,variare principi attivi nei trattamenti successivi è solo un metodo per variare i trattamenti per chi non fa biologico.
In una vigna dove si è fatto uso solo di zolfo,dovrebbero funzionare tutti i principi attivi curativi,la dove si è intervenuto in passato con p.a.noti,quando questi non agiscono più,necessariamente bisogna far ricorso a nuovi formulati.
Il Penconozolo è abbastanza economico,e dovrebbe risolvere il problema,agendo dall'interno della pianta,già dopo qualche giorno.
Nel caso il trattamento trova riscontro positivo,può essere ripetuto dopo pochi giorni,ma in caso contrario bisogna far ricorso ad altro principio attivo,come la Spirixamina ecc.
Dopo due trattamenti ravvicinati i trattamenti fanno fatti con lo zolfo,tenendosi con il dosaggio entro i 4-5 kg per ha.
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Originalmente inviato da Gianca59 Visualizza messaggioDa vecchio vignaiolo con basi agrotecniche molto datate posso chiederti
Mattia se ce un motivo particolare per usare il prosper sin dal primo
trattamento sulle tue viti.
Svernando all'interno delle gemme, il Prosper ha un effetto "pulente" sul cordone impedendo il rilascio delle ascospore e le infezioni primarie.
Lorenzo
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Malattia grappolo
ciao a tutti,
in allegato vi metto alcune immagini dei grappoli. quest'anno molti grappoli sono stati attaccati da diverse malattie. mi fate sapre che ne pensate e che cosa posso fare l'anno prossimo per evitare questi problemi.
e' da alcuni anni, che l'uva viene come da allegato. o mangiata da insetti o spariscono proprio gli acini o diventa secca senza liquido.boh.
che ne pensate?
ciao peter
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Buon giorno,
com'è che tutti inserite foto di grappoli con patologie ed io non riesco. Mi sono registratto a MMt ecc. , ma inutilmente. Comunque ho delle foglie di vigneto con misteriosi punti più chiari di verde. Poi questi puntini disseccano. Tenete presente che non è peronospora ne mal d'oidio. La pagina di sotto delle foglie non ha muffe e poi non piove da maggio. Se riesco inserisco foto. Sapete dirmi di cosa si tratta? Saluti
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Salve a tutti ,avrei bisogno di un consiglio , possiedo un piccolo vigneto ( Cabernet S di circa 25 anni a Pergola , tra rimesse varie per morie da un paio d’ anni la produzione continua a diminuire e le piante mi sembrano patite nonostante le concimi regolarmente ) in questi giorni ho fatto una verifica motosega alla mano ho aperto la parte superiore del tralcio ho notato del legno secco e spugnoso , Mal dell esca ! Dendrochirurgia funziona ..? Ciao a tutti buon 2018
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Originalmente inviato da tonno Visualizza messaggioho notato del legno secco e spugnoso , Mal dell esca ! Dendrochirurgia funziona ..? Ciao a tutti buon 2018
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Originalmente inviato da tonno Visualizza messaggio...la parte superiore del tralcio ho notato del legno secco e spugnoso , Mal dell esca ! Dendrochirurgia funziona ..?
per quanto riguarda quella che viene definita dendrochirurgia, eseguita in vari modi da anch'essa un miglioramento sintomatologico ma, fino all'ultimo incontro tecnico scientifico a cui ho assistito, non si è mai parlato di risultati di risanamento della pianta statisticamente significativi.
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Originalmente inviato da tonno Visualizza messaggioGrazie per la risposta, quest’ anno voglio provare anche un, applicazione con prodotto a base di Tricoderma ciao
ti consiglierei anche una attenta lotta agronomica: evita tagli grossi in potatura, non potare piante sane e malate con le stesse forbici, non rasare le gemme della corona, cerca di potare il piu vicino possibile al risveglio vegetativo e disinfetta le lame delle forbici... tutto ovviamente se è possibile, più fai meglio è ma non diventar matto...
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