Originalmente inviato da tortora
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"In Italia si usano denari pubblici per...ecc. ecc.", dice l'esperto. Bisogna che qualcuno gli spieghi che, in Europa, le politiche nazionali di sostegno al reddito sono vietate. La soluzione ? Dichiariamo guerra all'Europa e, se la vinciamo, facciamo come ci pare. Oppure ci teniamo quei soldi che, comunque, tramite Piani di Miglioramento, Programmi Operativi, contributo forfettario, sono arrivati e stanno arrivando e, seppure non risolvono la situazione, comunque aiutano. Le Associazioni sono state costituite perché rappresentavano l'unica via per attingere a contributi comunitari. Se qualcuno è più furbo degli altri e si è fatto una Associazione di comodo, non lo possiamo certo impicccare al pennone più alto.
"...è più bravo degli altri nel gestire gli affari..." continua il nostro amico. Su questo non ho dubbi. Non sono amico di P. St.......ri e non vendo a lui le mie nocciole ma non ho il minimo dubbio: è sicuramente una spanna al di sopra di tutti gli altri. Se qualcuno la pensa in maniera diversa, dovrà sforzarsi un bel po' per riuscire a dimostrarlo. Il capitolo prezzi. La "Ditta Mu....ci" di Catania, offre, tra le altre varietà di SGUSCIATO turco, Giresun 13/15 a US$ 6,480 pari ad € 4,396 (al cambio del 25-08-08), per merce condotta nei principali porti italiani. TMO compra quella stessa varietà a Ytl 4,00/Kg che sono € 2,30/Kg (al cambio del 31.08.08), che, a resa 50% (Vedi capitolato TMO) si traducono in € 4,60 al punto resa, cioè al Kg di sgusciato. Il raffronto si riduce a: TMO paga € 4,60 un chilo di sgusciato. Lo immagazzina e, poi, lo cede agli sgusciatori. Questi lo lavorano, lo sgusciano, lo calibrano, fanno la cernita, lo insaccano, lo mettono sopra una nave che, a loro spese. lo porta in Italia. Qui un operatore italiano se lo va a prendere e lo paga € 4,396. Nel mezzo c'è anche la "Ditta Mu....ci" che qualcosa, ovviamente, ci guadagna.
Allora, come me la spiegate questa ? Gli sgusciatori turchi sono una specie di confraternita di filantropi che paga € 4,60, spende almeno € 0,50 di lavorazioni e provvigioni, arrivando a un costo totale di € 5,10, e poi rivende ad € 4,396 ? Non mi pare proprio ! Dove sta l'inghippo ? Mi pare chiaro (Rubinaccio, per favore, svegliati presto la mattina e vieni in mio soccorso) ! Gli sgusciatori turchi pagano il prodotto tra le 2,30 e le 2,70 lire turche al chilo in guscio (Sono notizie consolidate e certe). Da chi le prendono a questi prezzi ? Intanto ne hanno comprate un bel po' dai contadini che non potevano permettersi di aspettare che il TMO si degnasse di scendere in campo. Dopo le compreranno dal TMO stesso. L'industria dolciaria europea sta pagando sgusciato Giresun 13/15 condotto in Europa ad € 3,60/3,80/4,00 (le differenze dipendono da fattori lagati al singolo contratto). E noi ci stiamo a porre il problema di chi sia bravo a fare le Associazioni e chi no ? Ma svegliamoci !
Occhio che, alla fine, non è detto che debba finire così male, eh ?!
Se TMO ritira un quantitativo importante e lo ritira definitivamente dal mercato, noi non avremo un prezzo a stracci.
Chiudo con "...conferire il prodotto alla cieca..."
E che cosa ci fa con il prodotto chi non ha pulitrice, essiccatoio e spazio sufficiente in magazzino ? Se lo stoppa al c...zo ? Scusate il francesismo ! Ma, prima di parlare bisognerebbe accertarsi che quello che si sta per dire sia più intelligente del silenzio.
Un caro saluto a tutti (aspetto considerazioni anche da altri, oltre che quelle, sempre gradite ma talvolta poco obiettive, di Tortora).
Zlatan
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