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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto

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  • Originalmente inviato da bieler Visualizza messaggio
    Ciao "quasi compaesano".
    Secondo me si tratta di aleurodidi. Si nutrono della linfa e naturalmente sono dannosi se sono in grande quantità. Potrebbe trattarsi anche della metcalfa ma dalla foto non si capisce...
    Ciao.
    ciao, voterei anch'io per la metcalfa.
    Se così è, dovresti vedere alcune zone verdi come i piccioli delle foglie o parte del rachide del grappolo ricoperti da un manicotto biancastro cotonoso.
    Invece, per il quesito di prima, sarebbe bene vedere alcune foto dei sintomi sulla foglia.
    Certo, con queste temperature è difficile pensare ad un attacco di peronospora, anche se il clima all'interno della vegetazione è diverso da quello in campo.
    Personalmente io non tratterei, perchè sui grappoli non dovresti avere danni, tuttalpiù si rovinerebbe solo qualche fogliolina...

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    • Originalmente inviato da mauorfei Visualizza messaggio
      Certo, con queste temperature è difficile pensare ad un attacco di peronospora, anche se il clima all'interno della vegetazione è diverso da quello in campo.
      Personalmente io non tratterei, perchè sui grappoli non dovresti avere danni, tuttalpiù si rovinerebbe solo qualche fogliolina...
      Ciao mau. Seguo il tuo consiglio e non farò alcun trattamento, anche perchè mi sembra che la malattia non progredisca...
      Una domanda (che mi ha posto mia moglie e alla quale ho risposto con la prima balla che mi è venuta in mente): che fine fa il residuo azzurrognolo che rimane su qualche acino dopo il trattamento con rame?
      Non si scioglie nel vino vero?
      Grazie.
      Ciao.

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      • Originalmente inviato da bieler Visualizza messaggio
        Ciao mau. Seguo il tuo consiglio e non farò alcun trattamento, anche perchè mi sembra che la malattia non progredisca...
        Una domanda (che mi ha posto mia moglie e alla quale ho risposto con la prima balla che mi è venuta in mente): che fine fa il residuo azzurrognolo che rimane su qualche acino dopo il trattamento con rame?
        Non si scioglie nel vino vero?
        Grazie.
        Ciao.
        allora, scientificamente ti potrei rispondere che, trascorso il tempo di carenza indicato nell'etichetta dell'antiparassitario, non ci sono più problemi.
        In effetti, soprattutto se non piove prima della vendemmia, è quasi certo che alcuni residui rimangano sulle bacche dei grappoli.
        Però in quantità insignificanti per la salubrità del prodotto finale, il vino. Addirittura, in enologia, per togliere rapidamente il sapore di H2S, idrogeno solforato, o sentore di uova marce, si consiglia di disciogliere nel vino 0.5-1gr/hl proprio di solfato di rame, per cui non mi farei troppi problemi...
        Ciao
        mau

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        • La mia vigna è in fase di inizio maturazione, e si stanno lesionando gli acini, da qualcuno cola anche qualche goccia.
          Temo uno sviluppo di botrite. Fare un trattamento in questo momento può essere utile, tenendo conto che la vendemmia è prevista per ottobre? e con che cosa?
          Ciao Erasmo.

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          • Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggio
            La mia vigna è in fase di inizio maturazione, e si stanno lesionando gli acini, da qualcuno cola anche qualche goccia.
            Temo uno sviluppo di botrite. Fare un trattamento in questo momento può essere utile, tenendo conto che la vendemmia è prevista per ottobre? e con che cosa?
            Ciao Erasmo.
            SE è botrite (e sottolineo il SE) puoi provare a trattare col Teldor che ha una carenza di 7 giorni.
            C'è da dire che questo prodotto ha un'efficacia limitata: l'unico trattamento efficace contro il patogeno è quello effettuato prima della chiusura del grappolo.
            Controlla comunque l'andamento stagionale: se c'è asciutto e non piove è difficile che si sviluppi muffa grigia.

            Lorenzo
            Az. Agr. Il Tralcio

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            • probabilmente sarà l'aglianico(giusto??) che fa di questi scherzi e c'è sempre molto poco da fare...ma è solo uno dei tanti difetti che ha....ciao

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              • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                SE è botrite (e sottolineo il SE) puoi provare a trattare col Teldor che ha una carenza di 7 giorni.
                C'è da dire che questo prodotto ha un'efficacia limitata: l'unico trattamento efficace contro il patogeno è quello effettuato prima della chiusura del grappolo.
                Controlla comunque l'andamento stagionale: se c'è asciutto e non piove è difficile che si sviluppi muffa grigia.

                Lorenzo
                Ti ringrazio per la celerità della risposta, devo precisare che il problema riguarda principalmente la vigna che stavo bonificando. Ho già fatto i trattamenti per la botrite, e farne uno adesso non è il caso. Ritengo che sia l'oidio la causa del problema, quest'anno ne ho subito due attacchi, e ho dovuto ricorrere alla spiroxamina X CAR 73 Si è l'aglianico, come la stragrande maggioranza dei vitigni coltivata nel mio paese, e i problemi sono risaputi, ma con opportuni trattamenti si ottiene un buon prodotto come uva. Ciao Erasmo

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                • espongo il mio problema:
                  dopo l'ultimo trattamento con poltiglia effettuato all'incirca ai primi di agosto,da me non e'piu' piovuto,ora mi accingo alla vendemmia con l'uva ancora azzurra di rame.Questo puo' rappresentare un danno per la qualita' del vino?
                  si tratta di un piccolo vigneto per uso domestico (7-8 q.li di uva)
                  Posso fare dei passaggi con l'atomizzatore con solo acqua per dare una lavata?
                  saluti
                  Luca

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                  • Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggio
                    Ti ringrazio per la celerità della risposta, devo precisare che il problema riguarda principalmente la vigna che stavo bonificando. Ho già fatto i trattamenti per la botrite, e farne uno adesso non è il caso. Ritengo che sia l'oidio la causa del problema, quest'anno ne ho subito due attacchi, e ho dovuto ricorrere alla spiroxamina X CAR 73 Si è l'aglianico, come la stragrande maggioranza dei vitigni coltivata nel mio paese, e i problemi sono risaputi, ma con opportuni trattamenti si ottiene un buon prodotto come uva. Ciao Erasmo
                    gli opportuni trattamenti costano e per come stanno pagando l'aglianico(almeno dalle mie parti..)non e che ne valga più di tanto la pena.....o ancora meglio come ti han già consigliato meglio bombardarlo a giugno,...ciao

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                    • X farmaluca
                      La poltiglia ha una carenza di 20 giorni,se vuoi tentare un lavaggio è il caso di utilizzare ugelli grandi diretti sui grappoli e velocità bassa.
                      Xcar 73
                      Purtroppo la realtà è questa.
                      Per i trattamenti uso miscele di rame e carbammati in prefioritura e solo rame dopo con aggiunta di zolfo bagnabile.
                      Trattamenti che eseguo solo in base alle effettive esigenze climatiche e fenologiche.
                      Sono assolutamente contrario a trattamenti sistematici e a prodotti costosi, che tra l'altro non sempre l'effetto vale il loro costo, nonchè spesso sono dei monositi e quindi inducono resistenze.
                      Ciao Erasmo

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                      • ho fatto un paio di passaggi con solo acqua e un po' di rame e' andato via,poi ieri notte ha piovuto per cui spero bene. Chiedo: un eccesso di rame sull'uva puo' compromettere la qualita' e il gusto del vino?O il rame va' in deposito e si elimina con la decantazione?
                        saluti
                        Luca
                        Si vede che sono preoccupato per il risultato finale? mi rispondo io stesso:si..molto!!!

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                        • La tenuta del rame è di 40mm d'acqua, e in effetti è un pò difficile mandarlo via, in genere dopo l'ultimo trattamento l'intervento di qualche pioggia pulisce tutto.
                          Comunque si dovrebbe decantare (non sono esperto di vinificazione).
                          Ciao Erasmo

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                          • Per il 2012 sono previsti ulteriori limitazioni per l'uso di fitofarmaci, o la situazione è rimasta quella del 2011?
                            Un augurio di buene feste e di un buon anno a tutto il forum.
                            Erasmo

                            Commenta


                            • Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggio
                              Per il 2012 sono previsti ulteriori limitazioni per l'uso di fitofarmaci, o la situazione è rimasta quella del 2011?
                              Un augurio di buene feste e di un buon anno a tutto il forum.
                              Erasmo
                              Ciao a tutti.
                              Rispondo subito alla domanda, per ora non è semplice dirti se ci saranno nuove limitazioni, nel senso che, come saprai, non è tanto frequente che un principio attivo venga proibito, quanto piuttosto uno dei suoi prodotti commerciali. Oppure quel prodotto viene proibito su una determinata coltura. Ciò succede, per es. quando una ditta, magari per i costi eccessivi, si dimentica di registrare di nuovo il prodotto per un determinato uso. Pertanto ancora dobbiamo aspettare, consiglio cmq la lettura del supplemento "speciale vita" dell'Informatore Agrario che in genere esce a metà aprile.

                              Tempo fa il buon Pierpierres (che fine ha fatto?) mi suggeriva di riportare nel forum i risultati ottenuti nella mia vigna dopo l'applicazione dei modelli sperimentali per la lotta alla peronospora, di cui ho parlato in un post precedente.
                              Devo dire che l'annata 2011, per ciò che attiene alle zone del centro Italia, è stata assai avara di peronospora sulla vite (per fortuna...). Infatti, anche e soprattutto tenendo conto delle condizioni atmosferiche, io me la son cavata con 3 trattamenti antiperonosporici, di cui l'ultimo, a base di poltiglia bordolese, effettuato solo allo scopo di "indurire" la buccia dell'acino d'uva.
                              Per quanto riguarda la lotta all'oidio, la maggior avversità nelle mie zone, trattando ininterrottamente da maggio ai primi di agosto, sono riuscito a tener la malattia fuori dal mio vigneto.
                              In conclusione, un po' per il clima favorevole, un po' per la gestione, spero oculata, sono riuscito a salvare bei soldini.
                              In attesa dei prossimi trattamenti, saluto tutto il forum.

                              Maurizio

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                              • Credo che sia il caso di riaprire questa discussione - vista la stagione -. Sono solo io ad avere dubbi sulla necessità di iniziare i trattamenti ?
                                Tremperature da 7, 8 gradi a 17, 20 ed anche di più; tralci lunghi da 15 (cabernet) a circa 40 cm del Sangiovese. Piove un giorno si e uno no da 15 giorni. Io ho trattato con rame e zolfo subito prima di una pioggia ad inizio settimana.
                                Voi che state facendo ? E' il caso che tratti di nuovo ?

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                                • Io non sto facendo un beneamato nulla.
                                  Da noi i germogli non arrivano ai 10 cm, di notte (quando il funghetto lavora) ci sono temperature sotto i 10 gradi.
                                  Ma, soprattutto, il mese di marzo caldo e asciutto non ha di sicuro offerto spalla alle oospore del terreno: le piogge cosiddette "preparatorie" per l'infezione sono proprio queste. Di conseguenza, dormo sonni tranquillissimi senza trattamenti.
                                  Ciao!

                                  Lorenzo
                                  Az. Agr. Il Tralcio

                                  Commenta


                                  • Anche qua da me sono ancora indietro, quando il tempo cambierà e le temperature saliranno ci muoveremo. Ciao

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                                    • A me molte sono tornate indietro causa forte gelata

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                                      • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                        Io non sto facendo un beneamato nulla.
                                        Da noi i germogli non arrivano ai 10 cm, di notte (quando il funghetto lavora) ci sono temperature sotto i 10 gradi.
                                        Ma, soprattutto, il mese di marzo caldo e asciutto non ha di sicuro offerto spalla alle oospore del terreno: le piogge cosiddette "preparatorie" per l'infezione sono proprio queste. Di conseguenza, dormo sonni tranquillissimi senza trattamenti.
                                        Ciao!

                                        Lorenzo
                                        D'accordissimo sulla prima parte.
                                        Per quanto riguarda le oospore il discorso è più complesso.
                                        A parte che per loro costituzione sono molto resistenti, c'è da dire che anno scorso, perlomeno in Italia centrale, non si dovrebbero essere formate poichè la peronospora è risultata quasi del tutto assente.
                                        E' però vero che in annate tragiche precedenti (es. 2008 ma anche 2004 e 2000, tutti anni bisestili ndr) pur venendo da annate senza peronospora, ci sono stati fortissimi attacchi.
                                        E allora?
                                        La mia teoria è che l'infezione primaria è causata non solo dalle oospore nel terreno (secondo i dettami dei sacri testi) ma anche da spore provenienti da altri siti e trasportate in vari modi.
                                        Anche perchè non ho mai capito come un'oospora presente nel terreno riesca con gli schizzi d'acqua ad arrivare a 1.5m o più (es. tendoni).
                                        O no?

                                        Mau

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                                        • Io oggi ho fatto il primo trattamento con ossicloruro di rame e zolfo bagnabile

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                                          • ragazzi sapete dirmi come mai i prodotti non hanno la data di scadenza (quella di produzione si..)
                                            riportata sulle confezioni?non credo credo che passati un paio d'anni abbiano lo stesso effetto o sbaglio...??

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                                            • oggi ho fatto il secondo trattamento con ossicloruro di rame + dimetomorf liquido + zolfo bagnabile + penconazolo...

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                                              • Azz, trattamento da cavallo!
                                                Ma perché il dimetomorf e il penconazolo scusa?!?!?!?

                                                Lorenzo
                                                Az. Agr. Il Tralcio

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                                                • Oggi effettuato primo trattamento.

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                                                  • il dimetomorf per la peronospora e il penconazolo per l'oidio... otto giorni fa ho fatto ossicloruro e zolfo, questo è solo il secondo trattamento, visto le piogge ho preferito stare dalla parte del sicuro, appena il meteo si assesta vado di ossicloruro e zolfo, o zolfo ramato in polvere... qual'è meglio fra i due?

                                                    Commenta


                                                    • Che il dimetomorf sia un antiperonosporico e il penconazolo un antioidico lo sapevo... grazie!
                                                      Quello che non capisco è perchè usare preventivamente:
                                                      - dimetomorf, che è un prodotto curativo citotropico che non ha una spiccata sistemia nella pianta. Ha poca "durata" in avanti nei giorni mentre è ottimo come curativo. Soprattutto in questa fase vegetativa è assolutamente sprecato. Piuttosto usa fosetil-alluminio! Costa meno e funziona molto meglio data la spiccatissima sistemia ascendente e discendente.
                                                      - penconazolo e IBE in generale: in questa fase vegetativa, così lontana dalla fioritura, sono sprecati. Piuttosto è meglio usare spiroxamina o semplice zolfo bagnabile.

                                                      Se il trattamento l'hai effettuato DOPO le piogge potenzialmente infettanti allora hai agito correttamente.
                                                      Ma se l'hai fatto prima non ha molto senso....
                                                      Date le temperature, io adesso NON farei trattamenti in polvere. Preferirei usare ossicloruro di rame tra i due... ma è sempre meglio usare fino a metà-fine giugno i ditiocarbammati (mancozeb, metiram o dithianon) che non rallentano la vegetazione.
                                                      Ciao!

                                                      Lorenzo
                                                      Az. Agr. Il Tralcio

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                                                      • Ciao,ho fatto il primo trattamento il 27/4 con Pasta Caffaro+Tiovit e oggi (piogge abbondanti negli ultimi tre giorni) il secondo con R6 Trevi + Tiovit,come zolfo ho anche il Flint che non ho ancora usato,penso di metterlo nel prossimo trattamento,allo stato attuale ho molta differenza di sviluppo tra i vari vitigni ma ho la necessità di trattare tutto assieme per motivi di tempo....scarso.

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                                                        • Oggi, è arrivato il primo bollettino: Verderame & Zolfo.

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                                                          • Io ho già fatto 2 trattamenti ,solo rame e zolfo bagnabile.
                                                            [Inizialmente ho dato uno in piolvere di zolfo ramato.
                                                            Cerco di trattare solo con rame e zolfo dato che l'altranno sono andato di poltiglia bordolese.
                                                            Prima della fioritura do mancozeb.
                                                            ciao
                                                            vincenzo]

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                                                            • Il periodo attuale è stato caratterizzato da una pressione peronosporica molto bassa,o assente.
                                                              Diverso discorso per l'oidio che ha ripetutamente colpito l'estate scorsa,tanto da rendere necessario un trattamento con spiroxamina.
                                                              Proseguirò i trattamenti con zolfo bagnabile e preventivi tradizionali in stretto riferimento ad eventuali piogge infettanti,fino al periodo di fioritura,fase in cui è opportuno cambiare strategia di lotta.
                                                              Erasmo

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