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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto

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  • Ciao.
    Prima della perturbazione, prevista per giovedì, avevo trattato con R6 albis. In seguito è venuto un violento acquazzone con 20 mm di pioggia, e adesso non so che fare.
    Devo ritrattare appena c'è bel tempo o sono ancora coperto (adesso mentre scrivo c'è una piogerellina prevista per tutto il giorno). E' il secondo trattamento che faccio con R6 più uno con mancozeb; nel caso dovessi rifare il trattamento, posso usare ancora R6 oppure passare al rame. Ho merlot (che è agli inizi della fioritura) e nebbiolo (che è nella fase "grano di pepe).
    Un'altra cosa: durante la fioritura, posso usare zolfo bagnabile, mescolato al R6, contro l'oidio?

    La mancanza di piogge (normali da noi in questo periodo) e una temperatura mite per tutto aprile-maggio ha fatto si che quest'anno la vigna sia uno spettacolo e vorrei, finalmente, riuscire a fare un discreto vinello...
    Grazie.
    Ciao.

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    • Se non ho capito male hai trattato martedì-mercoledì scorso(24-25 maggio),quindi prima delle piogge verificatesi ieri,con questo trattamento sei coperto da piogge che avvengono nel frattempo fino ad almeno il 3-4 giugno,se in quei giorni si prevedono precipitazioni anticipa di 1-2 giorni il trattamento rispetto al tempo di persistenza del prodotto, per cautelarti contro possibili infezioni che quelle piogge potrebbero innescare ... se invece non piove puoi aspettare a trattare contro la peronospora il giorno precedente l'arrivo di nuove precipitazioni...però devi controllare l'oidio con prodotti specifici,lo zolfo va bene però è poco persistente,se nell'ultimo trattamento effettuato i giorni scorsi hai miscelato lo zolfo con R6 Albis,devi ripetere dopo una settimana il trattamento solo con zolfo,bagnabile oppure polverulento,per coprire nuovamente la vegetazione,in caso di utilizzo di prodotti contro la peronospora con persistenza intorno ai 10-12 giorni,devi usare sostanze attive contro l'oidio che abbiano pari persistenza,per non essere sorpreso da un attacco dell'oidio,perché la vegetazione non era adeguatamente coperta contro questa avversità .... se invece il giovedì che è piovuto è il 19 maggio,con trattamento fatto il 17-18 maggio sei coperto fino a questo fine settimana dal trattamento con R6 Albis,in questo caso ripeti il trattamento se agli inizi della prossima settimana sono previste nuove precipitazioni; considerato che il merlot è all'inizio della fioritura e che è soggetto ad essere attaccato dalla peronospora al grappolo, ripeterei in questo caso il trattamento con R6 che rispetto al rame ha maggior resistenza al dilavamento e protegge in maniera efficace il grappolo. Se non sono stato chiaro puoi sempre chiedere per evitare malintesi.
      Ciao Roberto.

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      • Buongiorno .Roberto.Ieri dopo due trattamenti fatti con zolfo in polvere , sono andato con rame idrossido e zolfo bagnabile .Ora guardavo le previsioni meteo , e lungo la fascia adriatica danno temporali per mercoledi -.giovedi,come devo fare? madonna che stress questi trattamenti!Ciao.

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        • Buongiorno a tutti,
          sono un nuovo iscritto, appassionato di vigneto da quando avevo 15 anni, poi laureato in Agraria (con tesi in viticoltura) ed ora lavoro presso l'istituto di Patologia vegetale dell'Università di Perugia come tecnico.
          Ho letto con molta attenzione la discussione, e ho trovato molto pertinenti e precisi i consigli di Roberto.
          La mia personale convinzione, fra l'altro rafforzata da quanto ho letto, è che ogni microzona dell'Italia fa caso a sè.
          Infatti ho letto di utenti che sono già al terzo trattamento se non di più, mentre qui nel Perugino, io personalmente ne ho fatto solo 1 antiperonosporico e due antioidici.
          Preciso che però nel mese di maggio è piovuto solo domenica 15, quando ha fatto ben 49mm.
          La vegetazione si presenta bene e non vi sono sintomi.
          Il mio più grande problema però è l'oidio, o meglio il suo controllo.
          Infatti, mentre ho visto la peronospora soltanto negli anni 2000, 2004 e 2008 (sì, proprio i bisestili!), il mal bianco mi ha sempre creato diversi problemi, essendo il mio vigneto in zona collinare e piuttosto umida.
          Quest'anno sto sperimentando una nuova tecnica di somministrazione, velocità più spedita e pressione alla pompa maggiore. Mi sembra che il prodotto raggiunga meglio la superficie fogliare, penetrando in maniera migliore.
          tenete presente che ho un vecchio Pasquali da 33CV con botte ed irroratori a cannoncino e una superficie di 7.000m2.
          Al lavoro sono anni che sperimentiamo i metodi previsionali della Peronospora della vite, ottenendo buoni risultati con il modello EPI.
          Scusandomi per la lunghezza del post, e con l'augurio di ottenere buoni consigli, saluto tutta la comunità.

          Maurizio

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          • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
            Se non ho capito male hai trattato martedì-mercoledì scorso(24-25 maggio),quindi prima delle piogge verificatesi ieri,con questo trattamento sei coperto da piogge che avvengono nel frattempo fino ad almeno il 3-4 giugno,se in quei giorni si prevedono precipitazioni anticipa di 1-2 giorni il trattamento rispetto al tempo di persistenza del prodotto, per cautelarti contro possibili infezioni che quelle piogge potrebbero innescare ... se invece non piove puoi aspettare a trattare contro la peronospora il giorno precedente l'arrivo di nuove precipitazioni...però devi controllare l'oidio con prodotti specifici,lo zolfo va bene però è poco persistente,se nell'ultimo trattamento effettuato i giorni scorsi hai miscelato lo zolfo con R6 Albis,devi ripetere dopo una settimana il trattamento solo con zolfo,bagnabile oppure polverulento,per coprire nuovamente la vegetazione,in caso di utilizzo di prodotti contro la peronospora con persistenza intorno ai 10-12 giorni,devi usare sostanze attive contro l'oidio che abbiano pari persistenza,per non essere sorpreso da un attacco dell'oidio,perché la vegetazione non era adeguatamente coperta contro questa avversità .... se invece il giovedì che è piovuto è il 19 maggio,con trattamento fatto il 17-18 maggio sei coperto fino a questo fine settimana dal trattamento con R6 Albis,in questo caso ripeti il trattamento se agli inizi della prossima settimana sono previste nuove precipitazioni; considerato che il merlot è all'inizio della fioritura e che è soggetto ad essere attaccato dalla peronospora al grappolo, ripeterei in questo caso il trattamento con R6 che rispetto al rame ha maggior resistenza al dilavamento e protegge in maniera efficace il grappolo. Se non sono stato chiaro puoi sempre chiedere per evitare malintesi.
            Ciao Roberto.
            Grazie Roberto,
            come sempre tu sei stato chiarissimo al contrario di me che non mi sono spiegato bene.
            Mi riferivo a giovedì 26, ma quello che mi ha confuso sono i 20 mm. di pioggia caduti in modo violento. Avevo letto che i prodotti di copertura vengono dilavati con 25-30 mm di pioggia, e temevo che il trattamento appena fatto non fosse più efficace.
            Domani farò comunque il trattamento con zolfo perchè, temendo che fosse fitotossico per i grappoli in fioritura, non l'avevo aggiunto all'R6.
            Ciao.

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            • X LUPO 70-65
              Adesso devi aspettare e vedere cosa succede effettivamente,in ogni caso non ti conviene ripetere il trattamento entro martedì prossimo perché gli eventuali temporali se di una certa entità possono dilavare il prodotto distribuito,vanificando quindi questo ulteriore trattamento col risultato di essere costretto a ripetere nuovamente il trattamento per proteggere la vegetazione da infezioni primarie che possono essersi avviate, perché il rame distribuito è stato dilavato completamente dalla pioggia … quindi aspetterei per verificare il quantitativo di pioggia realmente caduta,poi aspetterei 4-5 giorni ,per intervenire in ogni caso,quando si valuta completato per circa l’80%, il periodo d’incubazione con un trattamento rameico a dosi elevate specialmente se la fioritura è terminata,poi se avviene la comparsa di macchie d’olio si può ripetere il trattamento per evitare infezioni secondarie …. Ho scritto in ogni caso perché anche se le piogge fossero in totale 10-20mm quindi controllate dal rame distribuito ieri,nel frattempo la vegetazione è cresciuta, il rame è dotato solo in parte della capacità di redistribuirsi sulla nuova vegetazione,perciò una parte consistente di vegetazione che da ieri si è formata(dopo il tuo trattamento) e che fino a mercoledì prossimo si formerà(in questo periodo si ha una crescita media dei germogli di 4-5 cm al giorno),rimane esposta all’attacco della peronospora. Se invece si prevedono ulteriori piogge nei giorni successivi, possiamo valutare la strategia migliore da adottare,per evitare che nei giorni previsti per effettuare il trattamento sia impossibile intervenire causa terreno impraticabile,o piogge.
              X BIELER
              L’R6 Albis non ha prodotti di copertura nella miscela,ma solo il Fosetil-Al+Fluopicolide,questa molecola in parte penetra nella pianta e in parte si lega alle cere cuticolari sfuggendo in questo modo al dilavamento,quindi resiste senza essere dilavato fino ad un 130-150mm di pioggia.
              X MAUORFEI
              Innanzitutto un benvenuto tra noi, finora la situazione climatica non è stata favorevole allo sviluppo della peronospora,almeno in gran parte d’Italia,anche se è un rischio troppo grande abbassare la guardia perché convinti che il peggio sia ormai passato…in questa situazione è l’ oidio ad essere il più pericoloso,perché non ha bisogno di piogge per insediarsi( per essere precisi come infezione secondaria,conidica,mentre la primaria ha necessità di piogge per liberare le ascospore). Per attuare una lotta antioidica efficace bisogna considerare che dalla fioritura in avanti termina la fase primaria e inizia la fase secondaria dell’oidio,quella più virulenta come manifestazione… quindi dalla fioritura fino alla fase di chiusura grappolo,la vegetazione deve essere sempre sotto copertura,per evitare l’insediamento dell’oidio nella vegetazione stessa. Si possono adottare diverse strategie di lotta: Utilizzare lo zolfo, sia in polvere che bagnabile,ogni 6-7 giorni,in caso di attacco di oidio fare due trattamenti ravvicinati di zolfo in polvere intervallati tra loro 2-3 giorni,in ogni caso un trattamento in polvere fase pre-chiusura grappolo è determinante; oppure fare trattamenti con prodotti specifici tipo IBS,Strobilurine,Quinoxyfen ,Metrafenone ecc. Tenendo presente alcune indicazioni:
              Privilegiare le applicazioni preventive specie nelle situazioni di rischio elevato;
              In caso di comparsa dei sintomi non usare Strobilurine,Quinoxyfen,Proquinazid;
              Alternare le diverse tipologie di prodotti durante l'annata;
              Bagnare bene la vegetazione anche con i prodotti sistemici;
              Termino qui per non abusare della pazienza di chi legge.


              Ciao Roberto.

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              • Salve a tutti, quest'anno ho comprato un solforatore portato e intendevo usarlo, quand'è il momento giusto x iniziare o solforare?
                Utilizzando lo zolfo in polvere, nel prossimo trattamento previsto il prossimo lunedì-martedì (vista la perturbazione che arriva mercoledì) cosa mi consigliate di irrorare? ho a disposizione optix, vitene triplo e ossicloruro di rame come antiperonosporici, e karathane star, protil e arius syistem come antioidici...
                Grazie mille anticipatamente!

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                • Grazie ,Roberto per questa ennesima risposta, ma avere dei consigli cosi professionali e soprattutto a costo zero ,sembra un sogno .Il bello è che adesso sono i vicinati che cominciano a domandarmi , cosa devono fare loro ,a me ma!.Per qunto riguarda lidio un presunto tecnico mi a voluto dire che i vigneti esposti a nord-ovest sono più soggetti alla malattia ,rispetto a quelli a nod-est,per via delle correnti.quanto c;è di vero secondo te.ciao a tutti .Dimenticavo questa mattina fatto cimatura su chardonnay.

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                  • X FIAT 27C
                    Lo zolfo in polvere lo puoi usare sempre fino alla fase di chiusura grappolo,dopo è meglio evitare l'uso perché può creare problemi in fase di vinificazione ...
                    Ho controllato adesso le previsioni della settimana della tua zona e le piogge (temporali)previste per mercoledì-giovedì sembra che poi siano scarse o nulle,quindi puoi domani fare il trattamento con lo zolfo e attendi il fine settimana,quando per sabato -domenica prossimo sono previste precipitazioni ... per indicarti quale prodotto usare aspetterei i prossimi giorni per verificare se le previsioni di piogge vengono confermate anche i prossimi giorni,e anche controllare l'entità e la durata prevista.
                    X LUPO 70-65
                    Quello che dice il tecnico può essere anche vero se la sua indicazione si basa su osservazioni ed esperienza personale,anche perché ogni zona viticola ha la sua particolarità (o meglio ancora specificità) di clima,orografia,esposizione,ventilazione,ecc.
                    Il chardonney che hai cimato è forse una delle varietà più sensibili all'oidio, non tenere in questa fase fenologica la vegetazione scoperta da zolfo,e oltre a cimare defoglia la zona grappolo, non affastellare la vegetazione,così funziona meglio lo zolfo che penetra all'interno della vegetazione e riduci i rischi di oidio e botritis,che privilegiano vegetazione abbondante,con zone interne nella vegetazione umide ed ombreggiate.
                    Ciao Roberto.

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                    • Grazie mille per i consigli, dato che non ho mai utilizzato lo zolfo in polvere, almeno che in casi eccezzionali, mi potreste dare qualche consiglio tipo dosi e modalità di impiego?
                      Se allo zolfo aggiungo una dose di poltiglia bordolese? Alcuni anziani me lo consigliano ma non so...
                      grazie ancora

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                      • Se riesci a miscelare lo zolfo senza avvertire bruciore agli occhi, va benissimo miscelare lo zolfo con la bordolese, o se si trova ancora in vendita, col solfato di rame ... le dosi sono circa 20-30 kg/ha di zolfo,distribuiscilo o al mattino presto o la sera tardi,quando la ventilazione è assente,ha una persistenza d'azione di circa una settimana.
                        Ciao Roberto.

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                        • Originalmente inviato da mauorfei Visualizza messaggio
                          Al lavoro sono anni che sperimentiamo i metodi previsionali della Peronospora della vite, ottenendo buoni risultati con il modello EPI.
                          Maurizio
                          Ciao Maurizio, potresti spiegare (con parole semplici) cosa è il modello EPI?
                          Ho cercato su internet ma, un pò per pigrizia e molto per limiti miei, non è che ci abbia capito molto...
                          Grazie.
                          Ciao.

                          Commenta


                          • Originalmente inviato da bieler Visualizza messaggio
                            Ciao Maurizio, potresti spiegare (con parole semplici) cosa è il modello EPI?
                            Ho cercato su internet ma, un pò per pigrizia e molto per limiti miei, non è che ci abbia capito molto...
                            Grazie.
                            Ciao.
                            ciao Bieler,
                            per cominciare ti do il link di riferimento della docente con cui collaboro nel quale si parla di EPI e altri modelli:



                            poi, per chi non ha pazienza, proverò in poche parole a spiegare il modello.
                            Si tratta di una tecnica messa a punto dai cugini francesi che di peronospora della vite se ne intendono dovendo combatterla quasi ogni anno.
                            Il metodo si basa sulla rilevazioni di alcuni parametri ambientali tramite una capannina metereoligica quali la temperatura giornaliera, la piovosità, la bagnatura fogliare e l'umidità relativa.
                            Tali dati vengono immessi nel modello che provvede a fornire un valore che indica se sia il caso o no di procedere al trattamento.
                            Inoltre fornisce anche dati sullo "stato di salute" delle oospore (responsabili della infezione primaria) cioè se l'inverno sia stato favorevole o meno sulla conservazione delle oospore stesse.
                            La peculiarietà di tale modello sta nel fatto che, tramite le rilevazioni fatte dalla centralina in continuo su una certa zona per anni, si costituisce un "archivio storico" della località in esame, cosicchè il dato risultante è molto preciso e puntuale proprio per quella zona, superando così di fatto le differenze che si possono avere fra un areale ed un altro (venti, esposizione, giacitura ecc.).

                            Infine ti posso dire che in oltre dieci anni di sperimentazione l'utilizzo dei modelli di previsione e/o in generale della lotta guidata ha portato ad una riduzione del numero dei trattamenti considerevole con notevole vantaggio sia per l'ambiente che, soprattutto, per il portafoglio. Riduzione rispetto al resto del vigneto della prova, condotto con metodi tradizionali (lotta a calendario) che ha comportato sempre un numero maggiore di 5-6 volte di trattamenti.
                            C'è da dire che in genere l'inizio dei trattamenti secondo tale modello coincideva quasi perfettamente con la vecchia regola dei "tre dieci" che pertanto appare sempre attuale e veriteria.
                            Con la speranza di essere stato chiaro e non prolisso saluto te e gli altri utenti del forum.

                            Maurizio

                            Commenta


                            • oggi 4^ trattamento con erresei albis + protil...

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                              • ieri iniziato 4 trattamento con erresei albis+prosper dopo circa un ora e trenta si è scatenato il diluvio circa 30mm di pioggia.
                                Posso stare lo stesso tranquillo o devo ritrattare prima della scadenza prevista?

                                Commenta


                                • Quando la vegetazione si è asciugata,di solito occorre poco più di un'ora dopo il trattamento, il prodotto viene trattenuto dalle cere cuticolari della vegetazione stessa, in questo modo sfugge all'azione dilavante delle piogge ... una parte del prodotto rimane all'esterno della vegetazione e una parte penetra rapidamente all'interno,la parte esterna funziona in parte come un prodotto di copertura,impedisce cioè alle zoospore di penetrare all'interno della vegetazione,e in parte da serbatoio di riserva del prodotto che viene traslocato nel tempo all'interno della vegetazione ...quindi dovrebbe essere abbastanza sicuro il tuo trattamento,ma la precipitazione di 30mm di pioggia in quanto tempo è avvenuta,mezz'ora,un'ora,due ore,ecc.?
                                  Ciao Roberto.

                                  Commenta


                                  • Grazie, la pioggia del 02/06 è venuta giù in circa 1 ora, ieri e oggi sta continuando a piovere a intermittenza i tipici temporali estivi piove per un pò poi esce il sole

                                    Commenta


                                    • ieri sera ho pensato di dare lo zolfo in polvere col solforatore... l'ho dato a file alternate, e andavo in 6^ marcia (fiat 455) devo dire che funziona molto bene, d'ora in poi i prossimi trattamenti penso proprio che siano zolfo in polvere e poltiglia bordolese, tutto a seconda della stagione climatica ovviamente, che ne pensate voi?
                                      Grazie mille di tutti i consigli che mi date, ciao ciao

                                      Commenta


                                      • Io l'ultimo trattamento l'ho fatto il 17/05 con R6+zolfo, dal 31/05 ad oggi sono caduti 25 mm di pioggia, mi sà che se domani c'è uno spiraglio di sole devo trattare............
                                        Mi consigliate un'altra passata di R6 Triplo o di passare al Forum MZ?
                                        Tosi Alessandro

                                        Commenta


                                        • Quale R6 hai utilizzato il 17 maggio,il Trevi? Con le piogge previste in questi giorni forse era meglio aver trattato il 30 maggio,perché adesso la vegetazione è sicuramente scoperta,e il fungo non trova ostacoli nella sua entrata nella vegetazione,quindi devi trattare al più presto per evitare l'evasione della peronospora,ho guardato le previsioni riferite alla tua zona e fino a martedì prossimo il rischio di nuove precipitazioni è elevato,poi 2-3 di tregua e il fine settimana un nuovo peggioramento,devi coprirti con un prodotto che non abbia sostanze attive di copertura nella miscela,perché in caso di temporali c'è il forte rischio che la sostanza attiva di copertura venga dilavata,quindi la difesa è affidata solo al partner che penetra nella vegetazione,il rischio in questo caso aumenta ... devi usare un prodotto che abbia nella miscela sostanze attive penetranti con diverso meccanismo d'azione,che si leghino alle cere cuticolari per sfuggire al dilavamento l'R6 trevi va bene,il Forum Mz meno bene ... se nella tua zona l'Oidio crea qualche problema,occorre usare un antioidico di pari durata,lo zolfo ha una durata limitata e questa è la fase fenologica in cui l'Oidio si manifesta con più intensità..
                                          X FIAT 27C DIESEL
                                          Va bene utilizzare lo zolfo in polvere,hai una buona difesa antioidica con poca spesa.
                                          Ciao Roberto.

                                          Commenta


                                          • Ho fatto 2 trattamenti con l'R6 Triplo a 12 gg di distanza l'uno dall'altro, visto che l'anno scorso si è fatto vedere l'oidio vado di Prosper
                                            Tosi Alessandro

                                            Commenta


                                            • quindi l'R6 triplo è quello a base di Cimoxanil+Mancozeb+Fosetil-Al? Ma è ancora in catalogo questo prodotto? Come prodotto andrebbe bene se utilizzato entro 48 ore da una pioggia infettante per sfruttare l'effetto retroattivo del Cimoxanil,oppure alla comparsa delle macchie d'olio per bloccare la successiva sporulazione della peronospora,in tutte le altre situazioni non è indicato,ha una persistenza di soli 4-5 giorni,e abbinato al Mancozeb che con 30 mm di pioggia viene dilavato,non mi sembra adeguato come prodotto alla situazione meteo prevista per i prossimi giorni ... è vero che le previsioni vanno confermate però in questa fase userei la maggior prudenza possibile,utilizzerei un altro prodotto che in questa situazione climatica mi assicura maggiore copertura,se effettivamente la peronospora ha iniziato il suo ciclo d'infezione non ci si può far cogliere di sorpresa,meglio rischiare di spendere 50€ in più,perché in realtà la situazione meteo si stabilizza e le piogge previste quindi non avvengono,piuttosto che poi dover intervenire in maniera massiccia per eliminare le varie infezioni che si sono sviluppate ... naturalmente sei libero di procedere nel modo che ritieni più valido,ti ho spiegato come mi comporterei se mi trovassi nella tua situazione ...bene l'aggiunta di Prosper come antioidico.

                                              Leggendo il messaggio mi sono accorto che non è chiaro la parte che dice: carenza di 4-5 giorni,in questo caso mi riferivo al Cimoxanil e non al prodotto R6, inoltre per maggior chiarezza il Fosetil-Al,l'unico che delle 3 sostanze attive in miscela persiste per oltre 10 giorni,non protegge il grappolo ma solo la vegetazione,quindi il grappolo particolarmente vulnerabile in questa fase fenologica,rimane esposto, senza difese particolari,agli attacchi della peronospora,
                                              Ciao Roberto.
                                              Ultima modifica di pierrpes; 05/06/2011, 18:38. Motivo: Aggiunta precisazione

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                                              • Un saluto al forum mi i sono iscritto da poco ma sono molto interessato alle vostre discussioni che ho trovato per caso girovagando su internet. Sono proprietario di circa 1 Ha di vigneto doc situato a sud delle marche e vorrei chiedere un parere ai piu esperti sui trattamenti fatti fino adesso.L'ultimo trattamento fatto giovedi scorso con curit trio (iprovalicarb-mancozeb- fosetil) + penconazolo,quello precedente con idrossido di rame (kocide 3000)+ penconazolo.Ora sta piovendo abbastanza e i prossimi giorni il tempo prevede ancora pioggia.Pierpess dice che il mancozeb viene dilavato che il fosetil non protegge il grappolo (3 anni fa ho avuto un'infezione di larvata che mi ha dimezzato il raccolto) ma in questo periodo cosiderando che il rame meglio non darlo per via della fioritura cosiderando la fase critica anche in relazione al tempo inclemente di questi giorni quale sarebbe il prodotto piu adatto che puo far stare relativamente tranquilli?

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                                                • Volevo prima di tutto fare una puntualizzazione: il messaggio precedente faceva riferimento ad un caso particolare quelli di Alle,sono quasi trascorsi 20 giorni dall'ultimo trattamento e nei giorni scorsi è piovuto,quindi è probabile l'avvio di un'infezione primaria, le considerazioni sul prodotto prendono spunto da questa situazione particolare ....il Curit trio, del nostro nuovo amico Benur che colgo l'occasione per salutare, fatto prima delle piogge va bene,ha sempre il problema della dilavabilità del Mancozeb ma l'Iprovalicarb protegge bene anche il grappolo ed ha una persistenza simile al Fosetil-Al,quindi fino alla fine di questa settimana la vegetazione è coperta da possibili piogge infettanti ... questa situazione meteorologica caratterizzata da temporali frequenti, richiede un'attenzione particolare nella scelta dei prodotti da impiegare, per evitare di trovarsi senza protezione per limiti delle sostanze attive presenti nella miscela ... in questa fase fenologica, da fine fioritura ad allegagione completata,vanno utilizzate miscele composte da sostanze attive che garantiscano una protezione ottimale del grappolo ... cioè tutte quelle sostanze attive che si legano alle cere cuticolari(Zoxamide,Fluopicolide,Mandipropamid,Ipr ovalicarb,
                                                  Fenamidone,Famoxadone,Valifelanate,Cyazofamid)oppu re come il Metalaxil-M o il Betalaxil-M dotati di sistemia,che nella fase di fioritura-completa allegagione,proteggono in maniera efficace il grappolo,passata questa fase fenologica il rame è più che sufficiente per proteggere i grappoli dalla peronospora.
                                                  Spero di essere stato chiaro.
                                                  Ciao Roberto.

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                                                  • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                                                    ...Va bene utilizzare lo zolfo in polvere,hai una buona difesa antioidica con poca spesa.
                                                    Ciao Roberto.

                                                    beh...io su questo punto non sarei così categorico.

                                                    Se il vigneto non è particolarmente soggetto all'oidio, se non piove tanto o spesso da dilavarlo, allora lo zolfo in polvere può andare bene.
                                                    In caso contrario, utilizzerei in questa fase molto delicata(allegagione o postallegagione) prodotti un po' più persistenti (sistemici).
                                                    Certo è che in prechiusura grappolo un trattamento con zolfo in polvere è determinante.
                                                    Da tener presente anche l'effetto ustionante, soprattutto nelle uve da tavola.

                                                    Maurizio

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                                                    • Il limite di utilizzo dello zolfo è entro i 30°, questo si sa. Altrimenti può risultare fitotossico.
                                                      Ma in tutta sincerità, sia l'esperienza in campo sia la letteratura contrastano con quanto affermi: lo zolfo in polvere dall'allegagione in poi è micidiale e, spesso, l'unico sistema per combattere infezioni in atto.

                                                      Lorenzo


                                                      Originalmente inviato da mauorfei Visualizza messaggio
                                                      beh...io su questo punto non sarei così categorico.

                                                      Se il vigneto non è particolarmente soggetto all'oidio, se non piove tanto o spesso da dilavarlo, allora lo zolfo in polvere può andare bene.
                                                      In caso contrario, utilizzerei in questa fase molto delicata(allegagione o postallegagione) prodotti un po' più persistenti (sistemici).
                                                      Certo è che in prechiusura grappolo un trattamento con zolfo in polvere è determinante.
                                                      Da tener presente anche l'effetto ustionante, soprattutto nelle uve da tavola.

                                                      Maurizio
                                                      Az. Agr. Il Tralcio

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                                                      • Ma io infatti ho fatto un trattamento con erresei albis + protil giovedì scorso, e sabato ho dato lo zolfo in polvere.... così nonostante oggi piova rimango coperto perchè il protil è sistemico...

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                                                        • Ottimo Roberto, risposta chiara ed esauriente, sai con le pioggie di questi giorni il rischio di beccarmi un'infezione mi preoccupa un poco.Se la fase fenologica era piu avanzata (acini piu grandi) trattavo con la zoxamide electis r piu specifico per la protezione del grappolo, ottimo prodotto, l'ho usato con infezione in atto sugli acini che iniziavano a marcire be ha seccato il marciume e l'acino ha continuato l'accrescimento, chiaramente su quei grappoli meno rovinati poi alla vendemmia sembrava che avessi trattato qualche giorno prima tanto è resistente al dilavamento Quest'infezione sul grappolo è veramente una brutta bestia nemmeno te ne accorgi perche le foglie magari sono pulite.Va be aspettiamo quest'altre pioggie poi sul fine settimana vediamo che fare. Ciao

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                                                          • Ciao a tutti,qui oltre alla pioggia è arrivata la grandine....risultato un pò di pigne colpite con lesioni più o meno gravi agli acini (diciamo un 20%) e all'apparato fogliare.
                                                            Cosa mi consigliate,trattare subito o aspetto la scadenza di fine copertura? Prodotti particolari o gli stessi? (finora ho usato R6 Trevi+Flint+Heliosufre)
                                                            Grazie,

                                                            Lorenzo

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                                                            • Dipende dall'entità dei danni riportati,se sono lievi non occorre fare niente,se sono di una certa entità,farei un trattamento con rame,che cicatrizza le ferite,impedisce l'entrata di muffe e soprattutto batteri attraverso le ferite prodotte dalla grandine ...meglio intervenire subito in questi casi.
                                                              Ciao Roberto.

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