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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto

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  • Quindi l'eccesso vegetativo è solo nella vigna che stai bonificando?
    In effetti il rame deprime la vegetazione...il Fosetyl ha un meccanismo d'azione ancora non ben chiarito,ma sembra certo che ha un'attività indiretta,con la produzione di fitoalessine( meccanismo di difesa della pianta contro l'attacco di agenti patogeni) ed una diretta,trasformandosi in ione fosforoso, biologicamente attivo contro la peronospora...non so se influenza la crescita dell'uva... forse in maniera indiretta,se le foglie sono sane trasferiscono più zuccheri ai grappoli....il Fosetyl non è attivo a livello dei grappoli,ma solo sulla vegetazione giovane...
    Per quanto riguarda i trattamenti,di solito da voi in primavera non piove? Aspettare la comparsa delle macchie d'olio è tipico di zone dove normalmente le precipitazioni sono scarse e quasi mai sono infettanti, serve quindi per evitare trattamenti non necessari...però come fai a calcolare il periodo d'incubazione,se dici di trattare 48 ore prima della comparsa delle macchie? Quale giorno prendi come riferimento per stabilire l'inizio dell' infezione?


    Ciao Roberto.

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    • Effettivamente il problema riguarda solo quel vigneto, mentre salendo di 20m di quota ho un altro vigneto con un problema inverso, dove i tralci non superano i 50cm e l'acino in fase di accrescimento resta piccolo.

      Ti chiedevo del Fosetyl perchè è il primo anno che lo adopero ed ho notato che la vigna presenta un aspetto differente, migliore rispetto agli anni precedenti.

      In primavera piove, ma quest'anno ha piovuto più del solito.

      Stabilire il giorno utile per trattare è arduo, es. con una temperatura di 22° l'incubazione avviene in 3 o 4 giorni dalla pioggia infettante. La cosa è alquanto complicata, pertanto ritengo migliore il sistema che tu precedentemente mi hai descritto.

      Secondo te per quale motivo il trattamento con il Forum Mz non è stato efficiente? Il giorno 12/05 ho avuto l'impressione che la vigna non fosse stata trattata, di conseguenza ho fatto un trattamento con l'iprovalicarb per bloccare anche l'infezione secondaria.

      Ciao Erasmo.

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      • Quindi nel secondo vigneto è utile intervenire con la concimazione,per riportare il giusto equilibrio vegetativo,in questo caso se fai il sovescio al miscuglio puoi aggiungerci anche le leguminose per apportare azoto.
        Probabile che il fosforo sia nei tuoi terreni difficilmente assimilabile dalla vite,quindi l'apporto fogliare di fosforo, quando tratti con il Fosetyl-Al, va a beneficio della vite anche sotto l'aspetto nutritivo.


        A proposito del trattamento col Forum Mz è difficile da comprendere cosa sia successo, provo a formulare alcune ipotesi:
        secondo me la pioggia infettante è stata quella del 5-6 maggio e non quella del 27 aprile,quindi un trattamento fatto il giorno 08 probabile che non sia riuscito a bloccare lo sviluppo del micelio all'interno dei tessuti(l'attività curativa del Dimethomorph),però potrebbe essersi attivata alla comparsa delle macchie,impedendo la successiva sporulazione del fungo,cioè sotto le macchie d'olio non si sono manifestate le muffe bianche(Conidi del fungo),bloccando di fatto l'attacco peronosporico(quando hai fatto il trattamento con l'Iprovalicarb c'erano le muffe bianche sotto le macchie d'olio?);
        l'intervento fatto con prodotti citotropici o sistemici quando la vegetazione è limitata può essere insoddisfacente,per il quantitativo limitato di prodotto che penetra nella vegetazione,e per la crescita della vegetazione stessa che diluisce la quantità di prodotto all'interno della pianta;
        Le caratteristiche principale del Dimethomorph sono la sua attività preventiva,e la difesa del grappolo, quindi di solito è preferibile effettuare trattamenti con questo prodotto al termine del periodo della fioritura,per sfruttare l'efficace azione sul grappolo.
        Il prodotto da te usato non era originale.


        Ciao Roberto.

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        • Bene per l'anno prossimo proverò il miscuglio che mi consigli, intanto ho trovato l'orzo, la colza e il ravizzone, quanti kg/ha devo seminare?

          Stando a delle vecchie tabelle del 1963, la pioggia del giorno 27/04 riporta la comparsa delle macchie dal 09 all'11/05, pertanto ho effettuato il trattamento il giorno 08.
          Il pomeriggio dell'11 su un testimone non trattato ho trovato una macchia su una foglia, il mattino successivo nella vigna trattata ho trovato delle macchie su una vite. Nel primo pomeriggio ho ricontrollato il vigneto ed erano comparse altre macchie diffuse, ed anche qualche grappolo presentava la tipica forma ad S, così ho immediatamente trattato, pertanto non ho avuto il tempo di controllare se c'era la muffa nella pagina inferiore della foglia.

          Se ora consideriamo la tua ipotesi, e cioè che la pioggia infettante sia quella del 5-6 maggio nasce un nuovo dubbio: il trattamento che ho effettuato con l'ossicloruro il giorno 01/05, con 210 gr/hl di rame metallo (quando normalmente ne dò 120-150 gr/hl) non ha coperto il periodo del 5-6 maggio?

          Grazie per le preziose informazioni.

          Ciao Erasmo.

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          • Il miscuglio è fatto tenendo conto della quantità relativa di ogni specie che verrebbe seminata da sola e in pieno campo. Così si determina la percentuale di ogni specie che si vuole utilizzare.

            Qui da noi in Emilia-Romagna le piogge del 4-5 maggio hanno prodotto l'evasione della malattia tra il 12-13 maggio,per questo ho indicato la data del 5-6 come la più probabile.
            Le tabelle di Baldacci hanno un valore puramente indicativo,le temperature negli ultimi anni sono molto più elevate rispetto all'epoca in cui venivano pubblicate queste tabelle,già alla fine degli anni '70 Goidanich aveva modificato queste tabelle considerando i valori di umidità,temperatura massima,temperatura minima, poi anche il modello Goidanich è stato superato.
            Adesso si stanno verificando vari modelli previsionali...vediamo come procede la sperimentazione.
            Rispetto al Dimetomorf quello che dici è la conferma che un prodotto che nel suo genere è ottimo, usato in maniera sbagliata stecca in maniera clamorosa...dimostrazione che non sono importanti il numero degli interventi,ma la qualità degli interventi stessi,cioè intervenire col prodotto giusto al momento giusto...inoltre altra conferma, intervenire in maniera preventiva,cioè prima della pioggia,evita rincorse affannose per bloccare infezioni che se non riesci ad acciuffare in tempo ti riempiono il vigneto di peronospora...
            Il trattamento del 1 maggio ha impedito l'infezione del 5-6 maggio sulle foglie che erano coperte dal trattamento,quelle scoperte,cioè quelle che si sono sviluppate dopo il trattamento, non lo sono state...in effetti è stato un trattamento inutile... se attendevi le macchie per il 9-11 maggio perchè hai trattato il 1 maggio con un prodotto di copertura?....trattare così non serve...e in più spendi tempo e denaro...non prenderla come critica personale ma come considerazione generale.
            Per il prossimo anno rimedia un pluviometro e un termometro a massima e minima, poi devi seguire le previsioni meteo...

            Ciao Roberto.

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            • Nessun problema, i discorsi schietti e diretti li preferisco!
              Non sono un tecnico del settore, e non riuscendo ad ottenere informazioni chiare da periti e dottori agrari della zona sono stato costretto a ricorrere a quel metodo, ormai obsoleto, commettendo degli errori.
              Quello che consigliano è di trattare sempre con sistemici, dal 1° all'ultimo trattamento, in modo da mentenere una copertura costante.

              Vorrei sapere come si manifesta il Black-rot e che conseguenze porta? Dato che si può confondere con la peronospora larvata, non essendo un esperto, non riesco a distinguere i due patogeni.

              Ciao Erasmo.

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              • Può essere obsoleto,ma è l'unico metodo che si può adottare in ogni parte d'Italia,da qualunque viticoltore, in ogni condizione climatica,in ogni azienda, senza bisogno di attrezzature sofisticate... con le adeguate correzioni è ancora quello più indicativo della data probabile di evasione del fungo della Peronospora...la famosa regola dei Tre 10 per iniziare la lotta è ancora attuale...se ti interessa possiamo riparlarne in maniera più precisa su come iniziare la lotta antiperonosporica..e anche sui consigli disinteressati dei tecnici...


                Il Black-Rot può essere confuso con la peronospora larvata,li differenzia la presenza delle pustoline nerastre (Picnidi) sugli acini che è tipico del Black-rot, sulle foglie si formano macchie di colore rossastro che si ricoprono di piccole pustoline nerastre(Picnidi) che sono gli organi che diffondono il fungo,la lotta va fatta precocemente in concomitanza con quella contro l'escoriosi, poi i normali trattamenti contro Peronospora e Oidio sono sufficienti a contrastare la malattia. Le conseguenze sono soprattutto sui grappoli,con l'avvizzimento degli acini,quindi con perdita di produzione.


                Ciao Roberto.

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                • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                  Può essere obsoleto,ma è l'unico metodo che si può adottare in ogni parte d'Italia,da qualunque viticoltore, in ogni condizione climatica,in ogni azienda, senza bisogno di attrezzature sofisticate... con le adeguate correzioni è ancora quello più indicativo della data probabile di evasione del fungo della Peronospora...la famosa regola dei Tre 10 per iniziare la lotta è ancora attuale...se ti interessa possiamo riparlarne in maniera più precisa su come iniziare la lotta antiperonosporica..e anche sui consigli disinteressati dei tecnici...


                  Il Black-Rot può essere confuso con la peronospora larvata,li differenzia la presenza delle pustoline nerastre (Picnidi) sugli acini che è tipico del Black-rot, sulle foglie si formano macchie di colore rossastro che si ricoprono di piccole pustoline nerastre(Picnidi) che sono gli organi che diffondono il fungo,la lotta va fatta precocemente in concomitanza con quella contro l'escoriosi, poi i normali trattamenti contro Peronospora e Oidio sono sufficienti a contrastare la malattia. Le conseguenze sono soprattutto sui grappoli,con l'avvizzimento degli acini,quindi con perdita di produzione.


                  Ciao Roberto.
                  Roberto penso che i tuoi consigli su come iniziare la lotta antiperonosporica e sui consigli disinteressati dei tecnici siano utili ad un sacco di persone che cercano di capire qualcosa in più sull'uso corretto dei medicinali nei tempi e nei modi giusti.
                  Possiamo creare un apposito argomento, che dici?
                  oppure possiamo continuare a parlarne in questo post?

                  Commenta


                  • Originalmente inviato da muflix Visualizza messaggio
                    Roberto penso che i tuoi consigli su come iniziare la lotta antiperonosporica e sui consigli disinteressati dei tecnici siano utili ad un sacco di persone che cercano di capire qualcosa in più sull'uso corretto dei medicinali nei tempi e nei modi giusti.
                    Possiamo creare un apposito argomento, che dici?
                    oppure possiamo continuare a parlarne in questo post?

                    Questo mi sembra quello più indicato, trattando l'argomento Fitofarmaci e trattamenti su vigneto.

                    Ciao Roberto.

                    Commenta


                    • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                      Questo mi sembra quello più indicato, trattando l'argomento Fitofarmaci e trattamenti su vigneto.

                      Ciao Roberto.
                      Perfetto,
                      allora quando hai un pò di tempo attendiamo bramosi i tuoi consigli.suggerimenti e insegnamenti.

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                      • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                        Può essere obsoleto,ma è l'unico metodo che si può adottare in ogni parte d'Italia,da qualunque viticoltore, in ogni condizione climatica,in ogni azienda, senza bisogno di attrezzature sofisticate... con le adeguate correzioni è ancora quello più indicativo della data probabile di evasione del fungo della Peronospora...la famosa regola dei Tre 10 per iniziare la lotta è ancora attuale...se ti interessa possiamo riparlarne in maniera più precisa su come iniziare la lotta antiperonosporica..e anche sui consigli disinteressati dei tecnici...


                        Il Black-Rot può essere confuso con la peronospora larvata,li differenzia la presenza delle pustoline nerastre (Picnidi) sugli acini che è tipico del Black-rot, sulle foglie si formano macchie di colore rossastro che si ricoprono di piccole pustoline nerastre(Picnidi) che sono gli organi che diffondono il fungo,la lotta va fatta precocemente in concomitanza con quella contro l'escoriosi, poi i normali trattamenti contro Peronospora e Oidio sono sufficienti a contrastare la malattia. Le conseguenze sono soprattutto sui grappoli,con l'avvizzimento degli acini,quindi con perdita di produzione.


                        Ciao Roberto.
                        Tutto quello che conosco sulla peronospora l'ho appreso da "Malattie e trattamenti nella vite" di E.Baldacci. In quanto alle tabelle è da tempo che cerco invano un calendario aggiornato dei trattamenti, di conseguenza mi sono attenuto a quello che avevo del 1963 e ho cercato di apportare delle correzioni personali, dato i cambiamenti climatici, ma trovarne uno aggiornato sarebbe molto utile. Mi interessa moltissimo riparlarne perchè non voglio commettere ulteriori errori, e l'unico modo è quello di ottenere il maggior numero di informazioni possibili sul'argomento. Apprezzo molto la tua disponibilità! Ciao Erasmo.

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                        • Questo grafico che qui sotto ti scrivo è la tabella Goidanich che migliora il calendario d'incubazione di E.Baldacci, anche se è pur sempre approssimativa,prende in considerazione la temperatura media, data dalla somma delle temperature massima,minima,quella delle ore 9, e quella delle ore 21,divisa per quattro;il valore di umidità che distingue una umidità bassa da un'umidità alta è 65% sopra questo valore è alta sotto è bassa,in base alla temperatura media e all'umidità presente si calcola una percentuale giornaliera del periodo di incubazione,quando il valore arriva al 100%,cioè quando la somma delle percentuali giornaliere da 100, dovrebbero manifestarsi le macchie d'olio,quindi quando il valore da 80(%) occorre intervenire con un trattamento per proteggere la vegetazione.

                          temp. media % giornaliera del periodo d'incubazione
                          in gradi C. con umidità bassa con umidità alta
                          14° 6.6 9.0
                          15° 7.6 10.5
                          16° 8.6 11.7
                          17° 10.0 13.3
                          18° 11.1 15.3
                          19° 12.5 16.6
                          20° 14.2 20.0
                          21° 15.3 22.2
                          22° 16.6 22.2
                          23° 18.1 25.0
                          24° 18.1 25.0
                          25° 16.6 22.2
                          26° 16.6 22.2


                          Quando il lavoro di cantina ritorna alla normalità,provo a spiegarti come fare per intervenire contro la peronospora con meno trattamenti e ,spero, migliore efficacia.


                          NB: ho visto che le tabelle non rispettano la grafica che avevo impostato dei tre numeri uno a fianco dell'altro il primo è il valore della temperatura media,il secondo è il valore della percentuale giornaliera con umidità bassa,il terzo è il valore della percentuale giornaliera con umidità alta. Mi scuso per la confusione che crea la lettura dei numeri in questo formato

                          Ciao Roberto.

                          Commenta


                          • Grazie per la tabella, appena sarà possibile ti chiederò alcuni chiarimenti, qualche esempio pratico, perchè utilizzando il calendario delle piogge ero abituato ad un sistema più semplice, anche se approssimativo.
                            Per adesso me la studio, così avrò modo di capire l'andamento epidemico locale con maggior precisione.
                            Riguardo ai trattamenti resto in attesa dei tuoi suggerimenti.

                            Ciao Erasmo.

                            Commenta


                            • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                              Questo grafico che qui sotto ti scrivo è la tabella Goidanich che migliora il calendario d'incubazione di E.Baldacci, anche se è pur sempre approssimativa,prende in considerazione la temperatura media, data dalla somma delle temperature massima,minima,quella delle ore 9, e quella delle ore 21,divisa per quattro;il valore di umidità che distingue una umidità bassa da un'umidità alta è 65% sopra questo valore è alta sotto è bassa,in base alla temperatura media e all'umidità presente si calcola una percentuale giornaliera del periodo di incubazione,quando il valore arriva al 100%,cioè quando la somma delle percentuali giornaliere da 100, dovrebbero manifestarsi le macchie d'olio,quindi quando il valore da 80(%) occorre intervenire con un trattamento per proteggere la vegetazione.

                              temp. media % giornaliera del periodo d'incubazione
                              in gradi C. con umidità bassa con umidità alta
                              14° 6.6 9.0
                              15° 7.6 10.5
                              16° 8.6 11.7
                              17° 10.0 13.3
                              18° 11.1 15.3
                              19° 12.5 16.6
                              20° 14.2 20.0
                              21° 15.3 22.2
                              22° 16.6 22.2
                              23° 18.1 25.0
                              24° 18.1 25.0
                              25° 16.6 22.2
                              26° 16.6 22.2


                              Quando il lavoro di cantina ritorna alla normalità,provo a spiegarti come fare per intervenire contro la peronospora con meno trattamenti e ,spero, migliore efficacia.


                              NB: ho visto che le tabelle non rispettano la grafica che avevo impostato dei tre numeri uno a fianco dell'altro il primo è il valore della temperatura media,il secondo è il valore della percentuale giornaliera con umidità bassa,il terzo è il valore della percentuale giornaliera con umidità alta. Mi scuso per la confusione che crea la lettura dei numeri in questo formato

                              Ciao Roberto.
                              Buona sera,siccome quest'anno fra piogge e stagione a gambero la vigna è sempre verde fare un trattamento ora sarebbe sprecato o potrebbe servire per l'anno prossimo?

                              Commenta


                              • Ormai i "giochi" son fatti.
                                L'unica cosa utile, eventualmente, può essere fare trattamenti a rame post-vendemmia per favorire la lignificazione. Ma secondo me ormai è tardi.
                                Ciao!

                                Lorenzo
                                Az. Agr. Il Tralcio

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                                • Originalmente inviato da santinello Visualizza messaggio
                                  Buona sera,siccome quest'anno fra piogge e stagione a gambero la vigna è sempre verde fare un trattamento ora sarebbe sprecato o potrebbe servire per l'anno prossimo?
                                  Domanda interessante,potrebbe non essere sprecato,se hai qualche rimanenza di rame e di zolfo bagnabile puoi provare a fare il trattamento, se invece devi acquistare il prodotto...alcuni centro di saggio stanno verificando se è efficace trattare post-vendemmia per ridurre l'inoculo dei funghi...così fai sperimentazione anche te...

                                  Ciao Roberto.

                                  Commenta


                                  • quantità di liquido per trattamenti pergola doppia

                                    a tutti i possesori di impianti allevati a pergola trentina doppia quanto liquido usate a ettaro ben sapendo che nei primi trattamenti si usano quantità inferiori,ovviamente in concentrazione normale,era solo una curiosità io stò sui 12 hl/ha concentro 2 volte quindi 6 grazie in anticipo

                                    Commenta


                                    • Pure io uso una quantità simile, a doppia concentrazione.

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                                      • Originalmente inviato da willi Visualizza messaggio
                                        a tutti i possesori di impianti allevati a pergola trentina doppia quanto liquido usate a ettaro ben sapendo che nei primi trattamenti si usano quantità inferiori,ovviamente in concentrazione normale,era solo una curiosità io stò sui 12 hl/ha concentro 2 volte quindi 6 grazie in anticipo
                                        Anch' io sono su questi quantitativi

                                        Commenta


                                        • E' con sommo piacere (di Lorenzo specialmente ) che vi annuncio che è ufficiale, dal 31/12 cesso la pratica del biologico
                                          Visto che mi ritrovo con solo rame in magazzino e quest'anno peronospora e oidio hanno fatto baldoria nel mio vigneto, volevo consigli su che prodotti mi posso orientare negli acquisti per il 2011, dopo 5 anni di bio sono un pò arruginito sui sistemici
                                          Tosi Alessandro

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                                          • GRANDE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
                                            Finalmente potremo aprire una bottiglia di spumante con l'uva fatta da te!
                                            Allora... non esagerare coi sistemici, buttati su copertura con metiram e mancozeb, eventualmente "sistemizza" il tutto con fosfiti di potassio o fosetil alluminio (NON CREANO CEPPI RESISTENTI!).
                                            Se te la vedi grigia e ci arrivi lungo, datti al dimetomorf!
                                            Poi, da fioritura in poi, rame!

                                            Lorenzo

                                            Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggio
                                            E' con sommo piacere (di Lorenzo specialmente ) che vi annuncio che è ufficiale, dal 31/12 cesso la pratica del biologico
                                            Visto che mi ritrovo con solo rame in magazzino e quest'anno peronospora e oidio hanno fatto baldoria nel mio vigneto, volevo consigli su che prodotti mi posso orientare negli acquisti per il 2011, dopo 5 anni di bio sono un pò arruginito sui sistemici
                                            Az. Agr. Il Tralcio

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                                            • Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggio
                                              E' con sommo piacere (di Lorenzo specialmente ) che vi annuncio che è ufficiale, dal 31/12 cesso la pratica del biologico
                                              Visto che mi ritrovo con solo rame in magazzino e quest'anno peronospora e oidio hanno fatto baldoria nel mio vigneto, volevo consigli su che prodotti mi posso orientare negli acquisti per il 2011, dopo 5 anni di bio sono un pò arruginito sui sistemici
                                              E' questo il motivo che ti ha fatto abbandonare il biologico?
                                              Ma anche gli anni precedenti avevi avuto problemi di peronospora e di oidio?

                                              I prodotti ti conviene sceglierli al momento del trattamento,così utilizzi il prodotto più indicato a seconda dell' andamento climatico di quel periodo...scegliere adesso non ha molto senso.

                                              P.S. Dal 1 dicembre 2010 per acquistare prodotti in cui è presente il principio attivo Mancozeb, occorre essere muniti di patentino

                                              Ciao Roberto.

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                                              • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                                GRANDE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
                                                Finalmente potremo aprire una bottiglia di spumante con l'uva fatta da te!
                                                Una buona bottiglia di Lambrusco te la porto anche adesso
                                                Se no se aspetti a primavera stò affinando una microvinificazione che ho provato a fare (85% L.Grasparossa-15%Malbo) i profumi sono già uno spettacolo.
                                                Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                                Allora... non esagerare coi sistemici, buttati su copertura con metiram e mancozeb, eventualmente "sistemizza" il tutto con fosfiti di potassio o fosetil alluminio (NON CREANO CEPPI RESISTENTI!).
                                                Se te la vedi grigia e ci arrivi lungo, datti al dimetomorf!
                                                Poi, da fioritura in poi, rame!

                                                Lorenzo
                                                Userò un pò di Mancozeb ma non tanto perchè in cantina mi hanno accennato che nel corso del 2011 ci potrebbero essere delle restrizioni sul suo uso.
                                                Del Metalaxil che cosa mi dici?
                                                Per l'oidio pensavo di partire con della Spiroxamina o del Tebuconazolo
                                                Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                                                E' questo il motivo che ti ha fatto abbandonare il biologico?
                                                Ma anche gli anni precedenti avevi avuto problemi di peronospora e di oidio?
                                                In parte è dovuta ai problemi continui più o meno evidenti, pensa che nel 2008 è andato perso il 60% della produzione dalla peronospora larvata, e in più quest'anno ha fatta la comparsa anche l'oidio dopo 20 anni che non si vedeva più aiutato dalle piogge e dalle basse temperature dell'inizio germogliamento. Oltre a tutto questo a fare 10-12 trattamenti con il rame spendi più che a farne la metà con i sistemici e inoltre devi stare nei 6Kg/anno/ettaro e con la stagione del 2010 la cosa è molto difficile.
                                                Altro motivo è stata la riduzione della superficie aziendale che praticamente ha ridotto i contributi al massimo, in più aggiungo che dal 2010 nella mia cantina l'uva biologica non viene più vinificata separatamente quindi mi viene pagata come quella non bio.

                                                Allego la nota integrativa della cantina dove conferisco l'uva su Macozeb e Glufosinate ammonio.
                                                Attached Files
                                                Tosi Alessandro

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                                                • Ciao Roberto, vitality, Lorenz e chiunque voglia darmi un consiglio.
                                                  Ho notato che ci sono parecchie viti dove il legno è diventato nero.
                                                  Dovrebbe essere stato causato dalla cocciniglia.
                                                  Quando consigliate di effettuare il primo trattamento contro la cocciniglia?
                                                  Potrebbe andare bene un olio minerale insieme allo zolfo fatto tra la fine di Gennaio e metà Febbraio?
                                                  Oppure cos'altro mi consigliate?

                                                  Grazie mille per tutto.

                                                  E buon anno a tutti.

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                                                  • Ciao Muflix, buon anno anche a te,
                                                    non credo che la causa dei tralci neri sia dovuta alle cocciniglie,l'eventuale presenza delle cocciniglie la puoi accertare eliminando con una spazzola il ritidoma della corteccia,perché varie specie di cocciniglie trascorrono l'inverno riparandosi sotto il ritidoma.
                                                    Potrebbe essere stata causata dal legno nero,che viene detto così appunto perché i tralci meno lignificati tendono ad annerire d'inverno;
                                                    oppure la conseguenza di un attacco d'oidio che ha colpito i tralci, che si manifesta con ampie macchie necrotiche,evidenti anche quando il tralcio lignifica;
                                                    anche la botritis sverna sui tralci con maculatura nerastra,ma non penso sia il tuo caso.


                                                    Se accerti la presenza di cocciniglia non devi assolutamente fare olio minerale insieme allo zolfo perché non sono compatibili,deve trascorrere un certo periodo(10-15 giorni almeno) tra un trattamento a base di olio e lo zolfo(anche il polisolfuro).
                                                    Per combattere la cocciniglia puoi usare l'olio bianco(2,5kg/ha) prima dell'ingrossamento delle gemme,oppure il polisolfuro di calcio ad inizio ingrossamento gemme, che oltre a combattere le cocciniglie controlla bene anche l'oidio, con dose di 20-25 kg/ha messe in 75-80 litri d'acqua(la somma da 100)
                                                    l'azione anticoccidica è dovuta all'azione caustica del polisolfuro che demolisce lo scudo protettivo rendendo vulnerabile l'insetto. Non compatibile con il rame,occorrono almeno 10-15 giorni di distanza per distribuire rame dopo il polisolfuro.
                                                    Entrambi i prodotti possono essere impiegati in agricoltura biologica.


                                                    Ciao Roberto.

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                                                    • Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggio
                                                      Del Metalaxil che cosa mi dici?
                                                      Per l'oidio pensavo di partire con della Spiroxamina o del Tebuconazolo
                                                      Il metalaxil a casa mia è VIETATO. Perchè è vecchio, ormai frusto, costoso, e l'efficacia è tutta da verificare, ormai....
                                                      Molecola superatissima, a parer mio, e nel 2008 ha fatto cilecca clamorosamente in parecchie, troppe aziende! Io l'ho abbandonato da tempo.
                                                      Più che il mancozeb, usa il metiram! Funziona molto bene e ha meno problemi del mancozeb.

                                                      Per l'oidio: tieni gli IBE (tebuconazolo & c) per momenti più delicati! Ottimo partire con la spiroxamina, poi batti di zolfo a manetta, e intervieni con tebuconazolo a giugno-luglio.
                                                      Ciao!

                                                      Lorenzo
                                                      Az. Agr. Il Tralcio

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                                                        P.S. Dal 1 dicembre 2010 per acquistare prodotti in cui è presente il principio attivo Mancozeb, occorre essere muniti di patentino

                                                        Ciao Roberto.
                                                        Davvero pierr ?? Ma vogliono proprio impedire agli hobbisti come me di coltivare un piccolo vigneto-frutteto! O, meglio, cercano di ragranellare quattrini ovunque possono . Si, perchè il famigerato "patentino" l'avevo ottenuto una decina di anni fa, dopo un ridicolo corso ed un altrettanto ridicolo esame. Poi non l'ho più rinnovato perchè il costo del rinnovo superava quasi il valore dei miei prodotti.
                                                        Comunque, "dura lex sed lex", cosa c'è sul mercato in sostituzione del mancozeb, liberamente acquistabile?
                                                        Grazie e...buon 2011.
                                                        Ciao.

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                                                        • Originalmente inviato da bieler Visualizza messaggio
                                                          Davvero pierr ?? Ma vogliono proprio impedire agli hobbisti come me di coltivare un piccolo vigneto-frutteto! O, meglio, cercano di ragranellare quattrini ovunque possono . Si, perchè il famigerato "patentino" l'avevo ottenuto una decina di anni fa, dopo un ridicolo corso ed un altrettanto ridicolo esame. Poi non l'ho più rinnovato perchè il costo del rinnovo superava quasi il valore dei miei prodotti.
                                                          Comunque, "dura lex sed lex", cosa c'è sul mercato in sostituzione del mancozeb, liberamente acquistabile?
                                                          Grazie e...buon 2011.
                                                          Ciao.
                                                          Ciao e un buon 2011 anche a te.
                                                          Il prodotto Mancozeb è stato riclassificato, da Xi è diventato Xn per tutti i prodotti che contengono una percentuale di Mancozeb superiore al 5%(praticamente tutti),anche quelli a due o tre vie che hanno il Mancozeb come prodotto di copertura nella miscela.Mantengono la sigla Xi,quindi acquistabili senza patentino, i prodotti che hanno una percentuale di Mancozeb dell'1%.
                                                          In sostituzione del Mancozeb si possono usare senza patentino,almeno fino ad oggi:
                                                          il Metiram;
                                                          i prodotti a base di Rame;
                                                          Cyazofamid agisce come i fungicidi Qol(analoghi delle Strobilurine),interferendo sulla catena respiratoria,ma in una posizione diversa perciò viene detto Qil e non presenta resistenza incrociata con i Qol ha un ottima affinità con le cere e resiste bene al dilavamento è indicato per trattamenti nel periodo intorno alla fioritura o appena seguenti;
                                                          Zoxamide in miscela con rame perché quello col Mancozeb richiede il patentino, anche questo ha un'elevata affinità con le cere cuticolari con buona resistenza al dilavamento;
                                                          il Fluopicolide attività translaminare, buona persistenza,è abbinato in miscela col Fosetyl quindi dotato di una elevata sistemia;
                                                          Dimethomorph o da solo oppure abbinato col rame,azione citotropica-traslaminare,da utilizzare preferibilmente come preventivo anche se distribuito entro le 48 ore da un evento infettivo riesce a bloccare lo sviluppo dell'infezione,oppure quando si manifestano le macchie d'olio impedisce la sporulazione del fungo;
                                                          Iprovalicarb in miscela col rame,oppure con il tre vie insieme al Fenamidone e al Fosetyl,da utilizzare in epoca fioritura,perché agisce bene con la vegetazione in attiva crescita;
                                                          Fenamidone insieme col Fosetyl oppure il tre vie come sopra.
                                                          Mandipromanid abbinato col rame,attività translaminare si può utilizzare nel periodo che va da fine fioritura fino alla pre-chiusura grappolo.
                                                          Probabilmente ve ne sono altri che in questo momento mi sfuggono,l'importante è alternare i vari principi attivi per evitare fenomeni di resistenza, e anche scegliere il prodotto più appropriato in ogni diversa situazione climatica.

                                                          Ciao Roberto.

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                                                          • Grazie Roberto.
                                                            Ho stampato la tua risposta e con questa andrò al consorzio agrario in zona sperando di trovare qualche prodotto di quelli che hai elencato. Questa non è proprio una zona viticola...
                                                            Ciao.

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                                                              Ciao Muflix, buon anno anche a te,
                                                              non credo che la causa dei tralci neri sia dovuta alle cocciniglie,l'eventuale presenza delle cocciniglie la puoi accertare eliminando con una spazzola il ritidoma della corteccia,perché varie specie di cocciniglie trascorrono l'inverno riparandosi sotto il ritidoma.
                                                              Potrebbe essere stata causata dal legno nero,che viene detto così appunto perché i tralci meno lignificati tendono ad annerire d'inverno;
                                                              oppure la conseguenza di un attacco d'oidio che ha colpito i tralci, che si manifesta con ampie macchie necrotiche,evidenti anche quando il tralcio lignifica;
                                                              anche la botritis sverna sui tralci con maculatura nerastra,ma non penso sia il tuo caso.


                                                              Se accerti la presenza di cocciniglia non devi assolutamente fare olio minerale insieme allo zolfo perché non sono compatibili,deve trascorrere un certo periodo(10-15 giorni almeno) tra un trattamento a base di olio e lo zolfo(anche il polisolfuro).
                                                              Per combattere la cocciniglia puoi usare l'olio bianco(2,5kg/ha) prima dell'ingrossamento delle gemme,oppure il polisolfuro di calcio ad inizio ingrossamento gemme, che oltre a combattere le cocciniglie controlla bene anche l'oidio, con dose di 20-25 kg/ha messe in 75-80 litri d'acqua(la somma da 100)
                                                              l'azione anticoccidica è dovuta all'azione caustica del polisolfuro che demolisce lo scudo protettivo rendendo vulnerabile l'insetto. Non compatibile con il rame,occorrono almeno 10-15 giorni di distanza per distribuire rame dopo il polisolfuro.
                                                              Entrambi i prodotti possono essere impiegati in agricoltura biologica.


                                                              Ciao Roberto.
                                                              Grazie Roberto,

                                                              Gentilissimo come sempre.
                                                              Ora cerco di spiegare perchè secondo me il problema è causato dalla cicalina. La scorsa estate l'uva in queste piante non ha maturato e il tronco principale sembrava bagnato/umido, e dalle nostre parti dicono che questi sintomi sono della cicalina. Poi le stesse piante che avevano quei sintomi ora hanno i tralci vicino ai grappoli (e alcune non solo vicino ai grappoli), che abbiamo lasciato sulla pianta, di colore più scuro; come se il liquido che emanavano in estate si fosse seccato.
                                                              Può essere cocciniglia oppure è qualcos'altro?
                                                              Ti posto qualche foto se hai bisogno.

                                                              P.S. se volessi usare qualche farmaco convenzionale cosa mi consiglieresti?

                                                              Grazie mille.

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