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Diritto di Prelazione Agraria
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Mi è capitato tempo fa di mandare delle prelazioni per un terreno che stavamo vendendo, uno dei confinanti a cui avevamo mandato la notifica non è andato in posta a ritirare la busta contenente il preliminare, il Notaio ha fatto partire i trenta giorni dalla data di ricezione della notifica.
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Originalmente inviato da Alessandro_71 Visualizza messaggioGrazie per avermi risposto.Ho sbagliato io ad esprimermi volevo dire che il notaio mi ha detto che " non basta averla spedita ma bisogna che lui l'abbia ritirata alla posta" mentre lui non l'ha mai ritirata infatti dopo un mese di giacenza ci è ritornata indietro. ......
Ma se io la raccomandata che mi è ritornata indietro, non la apro e me la tengo come prova? Dite che può valere?
i tempi decorrono dalla data di notifica della raccomandata inviata dall'ufficio postale.
In pratica le raccomandate sono due.
Originalmente inviato da agribio77 Visualizza messaggioAbbiamo avviato una attività agricola, per raggiungere lo stato di IAP tra due anni, e abbiamo affittato dei terreni. Intorno a questi terreni ci sono dei terreni di proprietà di IAP con azienda agricola (che ha sede da un'altra parte) già avviata da anni.
Ora il comune vorrebbe mettere all'asta alcuni appezzamenti confinanti con il nostro terreno (e forse non confinanti con i loro, ma su alcuni ho qualche dubbio).
Possono loro addurre che loro sono IAP e chiedere il diritto di prelazione su di noi?
la prelazione la può esercitare solo il proprietario se coltiva il fondo.
in questo caso ne il proprietario, in quanto non coltiva, ne l'affittuario che coltiva, non essendo proprietario, può esercitare il diritto di prelazione.
inoltre neanche il confinante, se ha la qualifica di IAP ma non di Coltivatore Diretto, può esercitare il diritto di prelazione.
quindi stando così le cose il terreno è "libero" da vincoli di prelazione.
L'asta dovrebbe essere pubblica, per cui dovrebbe superare i vincoli della legge sulla prelazione agricola.
Sbaglio?
Grazie a Voi per le risposte
per la precisione, l'imprenditore Agricolo Professionale non ha diritto di prelazione sui terreni confinanti posti in vendita ma solo il Coltivatore Diretto
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Puoi caricare il bando d'asta? Sarebbe più facile risponderti, aumenterebbero gli spunti per la discussione, etc...
Ho seri dubbi che possa essere esautorato il diritto prelatorio.
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Acquisto terreni e diritto di prelazione.
Abbiamo avviato una attività agricola, per raggiungere lo stato di IAP tra due anni, e abbiamo affittato dei terreni. Intorno a questi terreni ci sono dei terreni di proprietà di IAP con azienda agricola (che ha sede da un'altra parte) già avviata da anni.
Ora il comune vorrebbe mettere all'asta alcuni appezzamenti confinanti con il nostro terreno (e forse non confinanti con i loro, ma su alcuni ho qualche dubbio).
Possono loro addurre che loro sono IAP e chiedere il diritto di prelazione su di noi?
L'asta dovrebbe essere pubblica, per cui dovrebbe superare i vincoli della legge sulla prelazione agricola.
Sbaglio?
Grazie a Voi per le risposte
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Grazie per avermi risposto.Ho sbagliato io ad esprimermi volevo dire che il notaio mi ha detto che " non basta averla spedita ma bisogna che lui l'abbia ritirata alla posta" mentre lui non l'ha mai ritirata infatti dopo un mese di giacenza ci è ritornata indietro. Comunque noi avevamo spedito una prima raccomandata poi quando ci è tornata indietro "stupidamente " abbiamo buttato la busta e poi ne abbiamo rispedito un'altra con il solito contratto ma stavolta ci siamo tenuti la busta ancora sigillata con i timbri. Ma se io la raccomandata che mi è ritornata indietro, non la apro e me la tengo come prova? Dite che può valere?
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Come già discusso precedentemente sarebbe opportuno mandare raccomandate alla "francese" oppure, secondo la mia opinione, utilizzare un telegramma.
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Originalmente inviato da Alessandro_71 Visualizza messaggioInnanzi tutto buongiorno a tutti.
ma che è la seconda volta che ci rimanda indietro la raccomandata con il preliminare del contratto
Legge 20-11-1982 n. 890 art. 9 4° comma.
la raccomandata di cui si parla nel comma sopra non è quella spedita del mittente/venditore ma dall'ufficio postale e contiene una lettera nella quale più o meno è scritto
"carissimo Tizio/destinatario, il signor Caio/mittente ti ha spedito una lettera contenuta in una busta e inviata a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, l'altro giorno non eri a casa e quindi l'ho depositata presso l'ufficio postale di ........ dove potrai ritirarla. Sappi che trascorsi 10 giorni da quando hai ricevuto questa lettera non ti presenti a la lettera che ti ha inviato Caio, noi comunicheremo a Caio/mittente che tu non ti sei presentato a ritirarla e lui potrà comportarsi come se tu l'avessi ricevuta."
naturalmente il postino potrebbe essere costretto a recarsi dal destinatario più e più volte per consegnare la seconda lettera ma prima o poi lo becca ed è dal quel giorno che partono i dieci giorni.
Trascorsi 6 mesi la lettera viene restituita a Caio/mittente.
nulla si dice in merito all'ipotesi che il postino, nei 6 mesi, non trovi Tizio/destinatario.
Il Notaio ci ha detto che non basta aver spedito la raccomandata ma che la deve anche averla letta.
non è possibile avera la prova certa che venga letta.
e se ti dice "si, l'ho ricevuta ma è caduta nel camino e quindi non l'ho letta!" che fai? tu presumi comunque che l'abbia letta ma non hai mai la prova certa da portare in giudizio.
è per questo che si parla sempre di ricevimento, avvenuta ricezione, avvenuta notifica.
non leggi mai "avvenuta lettura da parte del destinatario".
in ogni caso fare attenzione a come si "imbusta" il preliminare (vedi questa sentenza)
Ma devo per forza essere coltivatore diretto per fare ciò o basta essere affittuari?
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chiarimento acquisto terreno
Innanzi tutto buongiorno a tutti. mi sono inscritto perchè vorrei un chiarimento in quanto desidero acquistare un terreno per dedicarmi in modo alla coltivazione di prodotti agricoli per autoconsumo. Il terreno da acquistare è diviso in due proprietari, fratelli, ed in tutto è di 11000mq di cui 3500mq coltivabili i restanti di bosco ceduo. Avremmo già concluso tutto se non fosse che uno dei due terreni è confinante con un 'azienda agricola la quale per telefono ci ha detto che non ha intenzione di esigere la prelazione agraria ma che è la seconda volta che ci rimanda indietro la raccomandata con il preliminare del contratto e che adesso si nega anche al telefono. Il Notaio ci ha detto che non basta aver spedito la raccomandata ma che la deve anche averla letta. Allora avevo pensato di acquistare solo il terreno non confinante con l'azienda agricola e di prendere in affitto l'altro, per due anni per poi procedere all'acquisto, avendo letto che trascorsi i due anni nn vale piu la prelazione. Ma devo per forza essere coltivatore diretto per fare ciò o basta essere affittuari?
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Se non ricordo male non puoi vendere titoli senza terra.
Attendiamo la risposta dell'altro moderatore , è più ferrato per quanto riguarda questi problemi.
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Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggioSalvo migliorie fondiarie occorse oltre quelle della normale conduzione, non vi spetta nulla.Il terreno devi rilasciarlo alla scadenza.E' già presente un compratore del tutto?
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Salvo migliorie fondiarie occorse oltre quelle della normale conduzione, non vi spetta nulla.Il terreno devi rilasciarlo alla scadenza.E' già presente un compratore del tutto?
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Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggioE' un terreno comunale? Quando scade il contratto di fitto di tua madre? Il prezzo è congruo con il valore agricolo medio? Hai verificato il prezzo?
Desidravo sapere se in caso di rinuncia di prelazione e quindi di rilascio del fondo ci spetta quacosa.
Inoltre il terreno lo debbo rilasciare subito oppure a Novembre?
Grazie ancora
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E' un terreno comunale? Quando scade il contratto di fitto di tua madre? Il prezzo è congruo con il valore agricolo medio? Hai verificato il prezzo?
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Graazie
Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggioSe le particelle sono contigue e non è possibile dimostrare che le particelle possono essere un fondo autonomo, non si può esercitare la prelazione parziale.
I casi sono rari. Tua madre è affittuaria di una parte del fondo?
Il fondo come è diviso? Gli altri acquirenti chi sono?
Potrebbe venir diviso il fondo se tua madre e il compratore hanno gli stessi diritti.
Diversamente potrebbe essere negata la divisione del fondo.
Non vi è una regola precisissima sulla prelazione parziale.
Purtroppo servono più notizie.
Le particelle del fondo sono contigue, vi è una particella che ha una stradina stretta per accedere al resto del fondo, dove passa a malapena un trattore. La mamma è affittuaria di tutto il fondo.
La mia speranaza era che avendo mandato la comunicazione di vendita a tutti e tre gli eredi del babbo, potessimo esercitare la prealzione su di un terzo (es. la mamma che è coltivatrice diretta) in modo da avere un pezzo di terreno con una spesa per noi sostenibile.
Grazie ancora
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Se le particelle sono contigue e non è possibile dimostrare che le particelle possono essere un fondo autonomo, non si può esercitare la prelazione parziale.
I casi sono rari. Tua madre è affittuaria di una parte del fondo?
Il fondo come è diviso? Gli altri acquirenti chi sono?
Potrebbe venir diviso il fondo se tua madre e il compratore hanno gli stessi diritti.
Diversamente potrebbe essere negata la divisione del fondo.
Non vi è una regola precisissima sulla prelazione parziale.
Purtroppo servono più notizie.
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prelazione parziale
Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggioTua madre in qualità di affittuaria può esercitare la prelazione.
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Tua madre in qualità di affittuaria può esercitare la prelazione.
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Prelazione agraria parziale
Avrei un quesito:
Mia madre a seguito della morte di mio padre ha continuato a coltivare un terreno in affitto di proprietà comunale.
Ora il terreno è stato venduto insieme ad un altra particella con affittuario.
ll comune ci ha inviato una raccomandata per avvisarci dei trenta giorni per esercitare la prelazione.
la raccomandata è stata inviata oltre che a mia madre coltivatrice diretta anche a me e mio fratello (io dip. statale mio fratello pensionato).
Volevo sapere se è possibile ad uno di noi , anche la mamma esercitare la prelazione solo su una parte (un terzo) del terreno.
grazie
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Originalmente inviato da jova Visualizza messaggioed infine arrivati a questo punto e constatando che l'agricoltore a parole non era interessato ma la lettera di rinuncia consegnata a mano non l'ha voluta firmare dicendo che ora era interessato, prendendo per buono che non sia valida una procedura del genere, posso fare un compromesso reale con prezzo maggiorato visto il mio interessamento e con conseguente ripartenza del giro e stavolta inviando con raccomandata?
Originalmente inviato da jova Visualizza messaggiosi hai ragione, ho sbagliato a scrivere in prima persona,cmq intendevo quello che dici tu, ovviamente è il venditore che deve fare il tutto
Quanto hai fatto non è una denuntiatio.Circa la prassi prelatoria è come se non fosse successo nulla. hai solo scoperto che l'affittuario è interessato al fondo.
Questo deve farti riflettere.
Sarebbe opportuno prima del rogito che tu abbia prima il possesso del fondo. Puoi sottoscrivere un preliminare di vendita che sancisce il libero godimento del bene prima del rogito e con l'immissione del possesso contemporaneamente al rogito.
Potresti incappare nello spiacevole caso che se il prezzo è basso l'affittuario si avvale dei diritti prelatori. se il prezzo è alto non lascia il fondo fino alla fine del contratto di affitto.
Presta attenzione.
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Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
Circa la vicenda in sè, la tua non può essere una "denuntiatio", poichè deve essere il venditore e non l'acquirente ad espletare tale incombenza. Il tuo tentativo (da acquirente) di conoscere le intenzione di un secondo possibile acquirente non rientrano nel discorso della prelazione.
Fissato il prezzo per te congruo al proprietario del terreno, sottoscrivi un preliminare di vendita. Se l'affittuario non esercita la prelazione, il terreno puoi considerarsi libero da prelanti.
Diversamente non è in disponibilità dell'acquirente fin quando non vi è la risoluzione del contratto di affitto dell'attuale conduttore.
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è ovvio che il prezzo dichiarato nel rogito è quello realmente corrisposto!!!!!!!
lo so che “strategia” è una parola che non suona bene, ma intendo sempre azioni legali e trasparenti!!!!!!
capisco che jova vuole acquistare quel terreno (è l’occasione che capita una volta nella vita)
riassumendo
1. jova è un agricoltore, è il suo mestiere, conduce un’azienda agricola
2. jova vuole acquistare un terreno e non è proprietario-coltivatore di un terreno confinante
3. il terreno che vuole acquistare jova è coltivato da un affittuario
la cosa fondamentale è capire “l’entità” di questo contratto di affitto, avrà una durata?
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Originalmente inviato da azzeccagarbugli Visualizza messaggioinoltre i contratti verbali possono essere comunque registrati da parte dell'affittuario.
Basta dimostrare la conduzione non clandestina del fondo.
Se percepisce aiuti comunitari, gasolio, etc.....sarà facile dimostrarne il pacifico possesso.
Originalmente inviato da gigglhirn Visualizza messaggiose l'affittuario dimostra che il prezzo maggiorato nel compromesso è stato indicato nel tentativo di escluderlo dalla possibilità di esercitare il suo diritto di prelazione, ottiene lui la proprietà del fondo al prezzo precedente.
Oltre a poter essere denunciati per truffa.
Filodiritto portale informazione attualità diritto notizie economia lavoro finanza cultura letteratura arte storia online dal 2001. Filodiritto vede ufficialmente la luce. Dopo quattro mesi di riunioni, di schizzi, di discussioni e di confronti, Luca Martini, Gianrico Masetti e Antonio Zama fondano il portale e lo mettono online. È l’inizio del viaggio.
Originalmente inviato da gigglhirn Visualizza messaggiotieni presente che non esiste nessun prezzo maggiorato, fa riferimento l'importo dichiarato nel rogito
la cosa da pensare è il discorso tasse, se hai i requisiti per avere il massimo dell'agevolazione qualsiasi sia il valore riportato nel rogito la quota (delle tasse) rimane invariata... quindi...
Originalmente inviato da gigglhirn Visualizza messaggionon serve nemmeno che invii la raccomandata con r.r. se l'affittuario lo riscatta deve pagare quello che hai dichiarato
se però quel terreno lo vuoi te a tutti i costi bisogna mettere in atto un'altra strategia
ovviamente con la massima trasparenza e legalità!!
Originalmente inviato da jova Visualizza messaggioper prezzo maggiorato intendo, visto che a me interessa realmente, sono disposto ad offrire al venditore più di quanto offrivo prima. Ovviamente è il prezzo reale che verrà rogitato.Non mi pare illegare no? Non c'è ancora nessun compromesso scritto, c'è solo la lettera di rinuncia che non ha firmato, ma senza alcun dato, solo il prezzo.(il tutto perchè verbalmente aveva già rinunciato e per esserne sicuro mi hanno dato questa dritta che a quanto pare non è propio giusta), quindi lui non sa chi lo compra ,ha scoperto solo il prezzo che era in accordo verbale tra me e il venditore. Come posso muovermi quindi? posso fare un compromesso scritto con un altro prezzo e avviare la procedura della raccomandata? se poi va male pazienza ma almeno c'ho provato, giusto?
Originalmente inviato da jova Visualizza messaggiogigglhirn a che strategia ti riferisci?, voglio fare le cose in regola ed esserne pienamente propietario subito, non voglio che salta fuori fra qualche mese la prelazione di questo tizio, anche perchè si lui riprende il fondo con il prezzo, ma le spese notarili e le tasse ce le smeno. Sono coltivatore diretto pure io , ammetto che le tasse sono basse a riguardo ma pursempre comodo mi fanno in tasca
Vi ringrazio dei consigli e della disponibilità!
Diversamente non è in disponibilità dell'acquirente fin quando non vi è la risoluzione del contratto di affitto dell'attuale conduttore.
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Originalmente inviato da jova Visualizza messaggioCome posso muovermi quindi? posso fare un compromesso scritto con un altro prezzo e avviare la procedura della raccomandata?
quindi (L.590/65 art. 8 commi 4 e 5)
"Il proprietario deve notificare con lettera raccomandata al coltivatore la proposta di alienazione trasmettendo il preliminare di compravendita in cui devono essere indicati il nome dell'acquirente, il prezzo di vendita e le altre norme pattuite compresa la clausola per l'eventualità della prelazione. Il coltivatore deve esercitare il suo diritto entro il termine di 30 giorni
Qualora il proprietario non provveda a tale notificazione o il prezzo indicato sia superiore a quello risultante dal contratto di compravendita, l'avente titolo al diritto di prelazione può, entro un anno dalla trascrizione del contratto di compravendita, riscattare il fondo dell'acquirente e da ogni altro successivo avente causa."
più chiaro di così non si può
gigglhirn a che strategia ti riferisci?...
(L. 817/71 art. 7) "................................
Detto diritto di prelazione, con le modifiche previste nella presente legge, spetta anche:
.............................
2) al coltivatore diretto proprietario di terreni confinanti con fondi offerti in vendita, purché sugli stessi non siano insediati mezzadri, coloni, affittuari, compartecipanti od enfiteuti coltivatori diretti
in conclusione qualora sul fondo in questione ci fosse un "affittuario" (meglio se con contratto della durata di 15 anni), il confinante non avrebbe diritto di prelazione.Ultima modifica di azzeccagarbugli; 10/05/2012, 16:21.
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per prezzo maggiorato intendo, visto che a me interessa realmente, sono disposto ad offrire al venditore più di quanto offrivo prima. Ovviamente è il prezzo reale che verrà rogitato.Non mi pare illegare no? Non c'è ancora nessun compromesso scritto, c'è solo la lettera di rinuncia che non ha firmato, ma senza alcun dato, solo il prezzo.(il tutto perchè verbalmente aveva già rinunciato e per esserne sicuro mi hanno dato questa dritta che a quanto pare non è propio giusta), quindi lui non sa chi lo compra ,ha scoperto solo il prezzo che era in accordo verbale tra me e il venditore. Come posso muovermi quindi? posso fare un compromesso scritto con un altro prezzo e avviare la procedura della raccomandata? se poi va male pazienza ma almeno c'ho provato, giusto?
gigglhirn a che strategia ti riferisci?, voglio fare le cose in regola ed esserne pienamente propietario subito, non voglio che salta fuori fra qualche mese la prelazione di questo tizio, anche perchè si lui riprende il fondo con il prezzo, ma le spese notarili e le tasse ce le smeno. Sono coltivatore diretto pure io , ammetto che le tasse sono basse a riguardo ma pursempre comodo mi fanno in tasca
Vi ringrazio dei consigli e della disponibilità!Ultima modifica di jova; 10/05/2012, 12:10.
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Originalmente inviato da jova Visualizza messaggioed infine arrivati a questo punto e constatando che l'agricoltore a parole non era interessato ma la lettera di rinuncia consegnata a mano non l'ha voluta firmare dicendo che ora era interessato, prendendo per buono che non sia valida una procedura del genere, posso fare un compromesso reale con prezzo maggiorato visto il mio interessamento e con conseguente ripartenza del giro e stavolta inviando con raccomandata?
la cosa da pensare è il discorso tasse, se hai i requisiti per avere il massimo dell'agevolazione qualsiasi sia il valore riportato nel rogito la quota (delle tasse) rimane invariata... quindi...
non serve nemmeno che invii la raccomandata con r.r. se l'affittuario lo riscatta deve pagare quello che hai dichiarato
se però quel terreno lo vuoi te a tutti i costi bisogna mettere in atto un'altra strategia
ovviamente con la massima trasparenza e legalità!!Ultima modifica di gigglhirn; 10/05/2012, 09:56.
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Originalmente inviato da jova Visualizza messaggioOra mi domando..ma senza contratto d'affitto regolare, ma solo verbale può l'agricoltore avvalersi della prelazione? ad esempio avendo due testimoni che dichiarano che coltiva lui?.
inoltre i contratti verbali possono essere comunque registrati da parte dell'affittuario.
La lettera di rinuncia senza alcun preliminare d'acquisto è valida?
visto che in una delel prime pagine potionkinson affermava di no, è cambiato qualcosa?
......., posso fare un compromesso reale con prezzo maggiorato visto il mio interessamento e con conseguente ripartenza del giro e stavolta inviando con raccomandata?
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vorrei acquistare un terreno e visto la vastità della materia di prelazione ho cercato consigli. Andiamo con ordine: il terreno è coltivato da un agricoltore senza alcun contratto. I confinanti non sono coltivatori diretti. A questo punto credevo di essere libero da ogni diritto di prelazione, invece parlando con un notaio l'agricoltore avrebbe diritto anche senza contratto. Qui ho cominciato ad avere dei dubbi, cmq secondo lui bastava fare la famosa raccomandata con il contratto preliminare di acquisto o in alternativa (scelta che ho preferito per via dei tempi piu corti) una semplice lettera di rinuncia al suo diritto, con indicato il prezzo di vendita e basta. Ora mi domando..ma senza contratto d'affitto regolare, ma solo verbale può l'agricoltore avvalersi della prelazione? ad esempio avendo due testimoni che dichiarano che coltiva lui?. La lettera di rinuncia senza alcun preliminare d'acquisto è valida? visto che in una delel prime pagine potionkinson affermava di no, è cambiato qualcosa? ed infine arrivati a questo punto e constatando che l'agricoltore a parole non era interessato ma la lettera di rinuncia consegnata a mano non l'ha voluta firmare dicendo che ora era interessato, prendendo per buono che non sia valida una procedura del genere, posso fare un compromesso reale con prezzo maggiorato visto il mio interessamento e con conseguente ripartenza del giro e stavolta inviando con raccomandata?
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Originalmente inviato da GabrieleB. Visualizza messaggioStavolta ci siamo capiti, ma non concordo. Per quanto riguarda l'agricoltore (semplifichiamo senza parlare di CD, IAP, IA...) l'iscrizione previdenziale diventa obbligatoria solo se in possesso dei requisiti previsti dall'INPS, e cioè le famose 104 giornate lavorative (a Udine l'INPS ti iscrive come CD, che poi tu voglia la qualifica di IAP la richiedi alla Regione FVG, ma per l'INPS la qualifica di IAP non è necessaria ai fini dell'iscrizione).
Supponiamo io conduca 9 ettari di mais (e non faccia altro); il mais, da tabella INPS, richiede 11gg lavorative. Ottengo 99 giornate lavorative, il solerte funzionario INPS respinge la mia domanda di iscrizione.
Pongono in vendita un terreno agricolo confinante al mio, incolto, il cui proprietario è il camionista di cui parlavi tu. Io ho il diritto di prelazione (infatti le varie norme parlano di coltivatore diretto come colui che conduce direttamente il fondo, non si parla mai di iscrizione negli elenchi previdenziali).
ciao
Gabriele
nel post precedente (vedi qui) dove mi osservi l'ipotesi di sostenere la obbligatorietà dell'iscrizione all'inps non intendevo dire che doveva essere obbligatoria, non ne parlavo proprio.
invece quello che io intendevo nella risposta che ti davo successivamente è una valutazione personale riguardo all'obbligatorietà dell'iscrizione (se sono imprenditore, titolare di partita IVA devo pagare i contributi come tutti i lavoratori)
fra l'altro questa non obbligatorietà fa pensare che "iscrizione inps = qualifica di coltivatore diretto"
comunque la prassi è quella che correttamente hai illustrato.(che io personalmente non condivido ma così è)
tuttavia, facendo un ragionamento a largo raggio, si sta applicando il diritto agrario, scritto praticamente nel dopoguerra quando l'agricoltura era di un certo tipo, ad un settore che si è evoluto sotto tutti i punti di vista.
ed anche il "nuovo testo unico" che era stato preparato e sbandierato dal ministro zaia ai suoi tempi che in bozza era ed in bozza è tuttora, non era altro che un copia/incolla di vecchie normative (tant'è che vi erano articoli che parlava di Imprenditore Agricolo Professionale ed altri di Imprenditore Agricolo a Titolo Principale)
riguardo ai solerti funzionari inps.................... (ops !!! la tastiera non funziona più)Ultima modifica di azzeccagarbugli; 09/05/2012, 10:15.
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Originalmente inviato da azzeccagarbugli Visualizza messaggioquella dell'iscrizione previdenziale è materia dubbia.
in effetti non esiste nessuna norma nel diritto agrario che obbliga un agricoltore ad iscriversi nelle liste previdenziali ed assistenziali se non quella sullo IAP che fra l'altro è controversa, segno che i nostri legislatori ben poco sanno di quello che accade in campagna.
tuttavia, pur non essendoci niente di "ufficiale" nel diritto agrario, un imprenditore, qualunque lavoro faccia, deve iscriversi nelle liste previdenziali, insomma, deve pagare i contributi, e l'agricoltore è un imprenditore, che poi abbia o meno la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale o di Coltivatore Diretto o entrambe è indifferente.
in conclusione ritengo che l'iscrizione all'inps sia obbligatoria non tanto perchè requisito per esercitare il diritto di prelazione o altro ma perchè è un imprenditore come gli altri.
esempio (che non so se è corretto)
i camionisti hanno un credito di imposta sul gasolio consumato.
non mi risulta che la norma preveda che per vedersi riconosciuto il credito debbano, fra le altre cose, essere iscritti all'inps ma ciò non toglie che comunque debbano pagare i contributi.
Supponiamo io conduca 9 ettari di mais (e non faccia altro); il mais, da tabella INPS, richiede 11gg lavorative. Ottengo 99 giornate lavorative, il solerte funzionario INPS respinge la mia domanda di iscrizione.
Pongono in vendita un terreno agricolo confinante al mio, incolto, il cui proprietario è il camionista di cui parlavi tu. Io ho il diritto di prelazione (infatti le varie norme parlano di coltivatore diretto come colui che conduce direttamente il fondo, non si parla mai di iscrizione negli elenchi previdenziali).
ciao
Gabriele
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