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Coltivazione frutti di bosco: more, lamponi, mirtilli...

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  • Originalmente inviato da Fede_Torino Visualizza messaggio
    Ma capitano tutte a me???
    Perdonami Fede... ma avevo già provveduto a spostare i tuoi precedenti post nella discussione Danni da ungulati... (il perché mi sembrava ovvio... o no?).
    Adesso, per lo stesso motivo, ti suggerisco: Danni da volatili e (data la risposta di Simone) Danni da roditori ‎... basta cercare

    Saluti

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    • Potionkhinson nessun problema, ho ricevuto gli aggiornamenti via mail e ho capito (il giorno dopo) che la discussione era stata giustamente spostata.
      Chiedo scusa ma sono "nuovo" del forum e non mi raccapezzolo ancora!

      Ho scritto qui perchè quando ho cercato su google "danni da volatili" non ti dico che siti mi sono stati proposti!

      Pensavo che alcune soluzioni potessero essere "dedicate" a coltivazioni specifiche tipo quelle dei mirtilli o dei piccoli frutti in genere.

      Ora mi toccherà cercare anche "danni da talpe"? Ma pure le talpe ci si possono mettere?

      Mi sa che nella lotta con la natura...partiamo svantaggiati, mooooolto svantaggiati!

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      • Originalmente inviato da Fede_Torino Visualizza messaggio
        Ho scritto qui perchè quando ho cercato su google "danni da volatili" non ti dico che siti mi sono stati proposti!
        hahahahahaha....
        Originalmente inviato da Fede_Torino Visualizza messaggio
        Pensavo che alcune soluzioni potessero essere "dedicate" a coltivazioni specifiche tipo quelle dei mirtilli o dei piccoli frutti in genere.
        mmm... ascolta... in effetti per alcune colture è così, si tratta di discussioni molto seguite e "argomentate" (per es. l'olivo, il nocciolo, ecc.). Però, se ritieni (ritenete) che la discussione sui "Frutti di bosco" è cresciuta (sia in post che in argomenti) è giusto (e doveroso) pensare anche ad una trattazione specifica, tipo (sono solo degli esempi):
        Frutti di bosco: operazioni preliminari & impianto;
        Frutti di bosco: potature, concimazione e irrigazione;
        Frutti di bosco: avversità e difesa;
        Frutti di bosco: raccolta, rese di produzione e mercati;
        Originalmente inviato da Fede_Torino Visualizza messaggio
        Ora mi toccherà cercare anche "danni da talpe"?
        no, ti ho già indicato la discussione adatta: Danni da roditori

        Saluti

        P.S.
        appena possibile, provvederò ad eliminare questi ultimi post (compresi i miei), al fine di non inquinare la presente discussione.

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        • .. ma nuuuu..
          non spostare Potionkhinson ti pregooo
          sia l'aspetto relativo all'irrigazione
          che quello del rischio di danni da parte di animali di vario genere
          sono estremamente INTERESSANTI per chiunque stia pensando di impegnarsi nella coltivazione dei piccoli frutti
          o come come me stia facendo i conti con la necessità di far fronte a problematiche pratiche di questo tipo.
          Apprezzo molto che tu abbia segnalato la presenza di discussioni specifiche (che mi leggerò attentamente) e anche l'ipotesi di suddivedere la tematica in discussioni più dettagliate,
          ma secondo me eliminare queste informazioni da questa dicussone sarebe un vero peccato.
          Mi rendo conto che comincia ad essere una lunga discussione..
          ma se uno è VERAMENTE interessato se la può leggere tutta con tranquillità come ho fatto io (che ogni tanto me la rileggo.. sono un po' cozza ) e raccogliere veramente tante utilissime informazioni
          ed entrare virtualmente in contatto con persone che hanno esperienza e sono gentili e disponibili a condividerla
          Certo non è sistematizzata .. ma è un dialogo a più voci .. che è il suo bello
          se uno vuole un trattato si compra un libro..

          Approfitto x chiedere alcuni pareri al mitico Le Rivette ♥
          (con cui mi scuso per le abbreviazioni che ogni tanto mi sfuggono.. un'utile abitudine acquisita x prendere appunti all'università che però continua ad influenzare il mio modo di scrivere anche quando non vorrei )
          Dopo la potatura all'impianto le mie pianticelle stanno crescendo e ormai è giunto il momento di legarle ai cavi predisposti..
          lo shelter in parte le sostiene, ma può far danni perchè in alcune piante qualche getto, col vento, si è stroncato proprio all'altezza dello shelter stesso
          Mi chiedo cosa sia più pratico usare per l legatura ?
          Rafia, spago intrecciato, cordino in gomma cavo ?
          .son prorio ignorante..

          Poi ho notato che le more fanno getti più sottili più elastici e più orientati lateralmente mentre i lamponi sono più grossi, fragili (e spinosi) e orientati verticalmente..
          (non so se sia una tedenza permanente o legata al fatto che sono piantine molto giovani)
          Penso sia meglio che io legando assecondi queste tendenze ?
          anche perchè le more sono piantate più rade, come qui suggerito, e quindi c'è spazio per disporle in un largo ventaglio..

          Grazie sempre
          Gagia

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          • Originalmente inviato da Fede_Torino Visualizza messaggio
            1 - Ora mi toccherà cercare anche "danni da talpe"? Ma pure le talpe ci si possono mettere?

            2 - Mi sa che nella lotta con la natura...partiamo svantaggiati, mooooolto svantaggiati!
            1 - Le talpe sono - o possono essere - un problema nei giovani impianti , perchè sono attirate dal poter scavare nel terreno morbido smosso dall'agricoltore , in più , sempre a causa della maggior tenerezza della terra , vi si ritrovano più facilmente vermi , insetti , larve di cui esse si cibano
            Di conseguenza , scavando i cunicoli vicini alle radici delle piante appena trapiantate , rompono le radici , e le piantine stentano a crescere , si ammalano più facilmente , e soffrono di stress da insufficiente irrigazione ( ma è più corretto dire da mancata possibilità di assumere acqua )

            Tutto questo viene enfatizzato dalla pacciamatura , naturale o sintetica , che mantiene per molti anni soffice il terreno lavorato

            Per alcuni mesi dopo il trapianto , bisogna tastare tutto attorno alla piantina , cercando se il terreno " cede " , e compattarlo , al limite aggiungendo terra

            L'unica " fortuna " che riservano le talpe , è la facilità di capire se ci sono : le montagnette all'entrata dei cunicoli sono uniche e vistose

            Io ho provato 1) con gli scacciatalpe solari a vibrazioni , in 2 serre di fragole , e mi pare che funzionino ( in un raggio limitato di 15 mt. , e vederemo quanto durano questi " Made in China " ) , 2) con le trappole cattura-talpe , con le quali ho preso solo una biscia d'acqua , 3) allagando il terreno con l'impianto d'irrigazione , funziona , ma non si può tenere perennemente bagnato un campo , 4) con i veleni appositi , ma presto o tardi le tane lasciate libere verranno occupate da nuovi inquilini , e bisogna ripetere la - cara - " derattizzazione "

            2 - nella lotta con - contro la Natura non partiamo svantaggiati , bensì perdenti
            Possiamo meglio assecondarla che sperare di averne la meglio , altrimenti saremo condannati a ripetere trattamenti per ogni " inconveniente " per il resto dei nostri giorni

            X Potionkhinson :
            questa discussione ha avuto sì un boom notevole negli ultimi tempi , basti pensare che il melo ha 15.000 visite , il pero 6.500 , la fragola 20.000 ed i f.d.b. 28.000 , ma l'importanza a livello di numeri e valori commerciati li vede relegati in infime posizioni , comunque penso che questo tema sia abbastanza maturo , nel senso che credo che non ci saranno particolari novità tali da richiedere una " moltiplicazione " di questo argomento
            Naturalmente mi auguro di essere smentito , e che una classificazione come quella da te proposta venga messa in piedi ( ma c'è dietro tanto lavoro , e va giustificato )
            Poi basterebbe leggere TUTTA la discussione prima di intervenire , al fine di evitare ripetizioni ( non voglio essere polemico con nessuno in particolare , sò bene che 10 pagine di script possono essere una menata da leggere , ma credimi che questo thread è molto completo )

            X Gagia
            a me fai un piacere personale eliminando lo stile sms - cosa di cui ti ringrazio fin d'ora - , ai moderatori eviti di applicare il regolamento...

            Per legare in generale mi pare ottimo il cordino di gomma cavo , per i lamponi uso il fil di ferro fasciato di carta , legato non troppo stretto ( sennò li strozza )
            Il cordino di gomma resta agganciato ai filari , e volendo puoi slegare i nodi e riusarlo ( è laborioso ) , il filettino di ferro fasciato di carta ( che sicuramente ha un suo nome più preciso ) ha di buono che si può lasciare sul terreno ed al limite lo concima , e dura quanto la pianta che tiene ferma ( max 18 mesi )
            La rafia sintetica diventa una porcheria che mi ha fatto best....are a lungo per toglierla....

            Il portamento attuale delle more è anche dovuto alla tenera età , forse anche al fatto che siano in sovrannumero : per ogni ceppaia di more tieni al massimo 4-5-6 tralci a seconda del vigore ( molto vigore tanti tralci - poco vigore pochi tralci ) , e taglia a raso quelli di troppo

            Quando le piante di mora superano il cavo del filare di 5-10 cm. è l'ora di legarle , assecondando la loro tendenza , ma mantenendole più possibilmente diritte ( verticali ) , e poi aprendole a ventaglio ; i lamponi vanno sempre messi verticalmente
            CIAO

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            • Originalmente inviato da Gagia Visualizza messaggio
              ma secondo me eliminare queste informazioni da questa dicussone sarebe un vero peccato.
              concordo... difatti ho detto "spostare" non "eliminare".
              L'eliminazione di cui parlo, è relativa ai miei post (compreso il presente) e a parte dei vostri (in cui rispondete a me... )... ma sempre & solo per lasciare la presente discussione "pulita" dagli O.T.
              Originalmente inviato da le rivette Visualizza messaggio
              ...penso che questo tema sia abbastanza maturo , nel senso che credo che non ci saranno particolari novità tali da richiedere una " moltiplicazione " di questo argomento
              Ok Simone, se lo dici tu... mi fido
              Quindi lascio tutto così?... compresi i danni da volatili, roditori, ecc... ?

              Saluti

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              • per lerivette ma non solo,
                adesso ti espongo il mio progetto; ho circa 7000 m2 di terreno terrazzato dove piantare probabilmente ad inizio primavera lamponi (la maggior parte) e in misura minore ribes rosso e qualcosina di mirtilli (per vedere più che altro il loro comportamento). Poi vorrei fare anche la "pazzia" di mettere fragoline di bosco (forse in un altro appezzamento) ma questo magari col tempo.
                Per le varietà non mi discosterei molto da quelle abitualmente coltivate e collaudate ma non saprei se prendere lamponi e ribes a radice nuda oppure in vaso.

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                • X Potionkhinson :

                  Ciao Peppe!
                  nel post precedente ho omesso saluti ed amenità varie ( nei confronti tuoi e di Gagia e Fede_Torino ) perchè mi sembrava già sufficientemente corposo...

                  Quello che temo suddividendo questo argomento in 4 o 5 parti è di trovare i post nelle sezioni sbagliate , ed incasinare il tutto ( ad es. : domande sulla resa nella sezione tecniche di coltivazione , etc. , e sappiamo che accadrà... ...ed è normale e comprensibile ) , ed aumentare il lavoro di " pulizia & spostamenti " a dismisura

                  Come ho detto , spero di essere smentito dai fatti , nel senso che auguro a questi miei amati frutti di bosco di trovare tantissimi estimatori che portino il thread ad avere uno sviluppo ed un'articolazione tali da richiedere una sistemazione più specifica per argomenti - e più lavoro per te , Peppe!

                  X Malinska Dolina :

                  Se tutto questo lo fai per vendere frutta fresca , il mio consiglio è di vedere il tuo potenziale mercato di clienti cosa preferisce e quanto prodotto può consumare : in genere la preferenza và a mirtilli e lamponi , meno alle more , ancor peggio per ribes ed uva spina

                  Le fragoline di bosco sono deliziose e ricercate , ma la mia personale idea è che gli acquirenti , sapendo che sei un produttore diretto , pensano che i tuoi prezzi saranno molto più bassi di quelli da loro adesso pagati , e ti spingono a metterle
                  Il fatto è che la resa ed il bisogno di manodopera sono tali da farti tenere il prezzo pari od appena al di sotto di quello commerciale , vanificando l'interesse inziale degli entusiasti - potenziali - clienti futuri

                  Come dico sempre , ogni zona ha le sue caratteristiche , sia di clima/terreno , sia di gusti/preferenze dei clienti , per cui bisogna sperimentare al massimo e farsi la propria idea sulle coltivazioni che rendono davvero

                  La scelta tra radice nuda e vaso è fondamentalmente legata al prezzo : quello più basso è il migliore! se sono lavorate bene dal vivaio , danno le stesse chanches di attecchimento
                  Quelle a radice nuda hanno per contro la necessità di essere piantate immediatamente , e non sempre questo è possibile , quelle in vaso ti danno mesi di tempo

                  Ne approfitto per salutare tutti per un paio di giorni , vado a staccare la spina a Torino al Tractor Pulling!!!
                  CIAO

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                  • Originalmente inviato da Fede_Torino Visualizza messaggio
                    Ma capitano tutte a me???


                    Dopo una prima battaglia contro gli ungulati vinta grazie ad un pastore elettrico ora ne ho scoperta un'altra!
                    Le gazze e le ghiandaie!
                    Non è tanto per i mirtilli che mangiano, ma 'sti volatili hanno un dicreto peso e quando si posano sulle piante spaccano rami di due o tre anni, i germogli novelli: sbriciolati, beccano i mirtilli maturi e staccano interi grappoli di quelli ancora verdi.
                    Non ho ancora l'impianto antigrandine e non posso fissare delle reti anti uccelli!
                    Che disperazione ragazzi...sembra di giocare a risiko, ogni volta che risolvi un problema ne spunta un altro!

                    Quando finiranno le sorprese? C'è ancora qualche calamità che non ho ancora scoperto? Ditemelo così almeno mi preparo!
                    Risolto il problema uccelli con alcuni spaventapasseri molto coreografici ecco che se ne presenta un altro!

                    IL TASSO! ma porcacciapaletta, 'sto infame ha scoperto che i mirtilli sono buoni, spacca i rami per papparseli! (ho trovato le impronte sul nylon di pacciamatura)
                    Il pastore elettrico è troppo alto per intercettare il tasso, ora proverò a mettere un "giro" di pastore più basso per vedere se lo dissuado...Basterà o devo recintare?

                    Ma si passano parola gli animali? "Hei...domani sera c'è l'happy hour del mirtillo, tutti da Fede alle 21.00 che il pirla a quell'ora è a casa che guarda la tele!"

                    Ma sono su candid camera? O in un cartone animato di tom e jerry dove io faccio la parte di tom che cerca inutilmente di difendere il frigorifero?
                    Non vorrei trasformarmi improvvisamente in willy coyote!

                    Domani metterò le foto dei disastri che mi ha causato. Piante di 6 anni di circa 150 cm praticamente distrutte.
                    Domanda: come recuperare quelle piante negli anni a venire? I rami "giovani" sono stati distrutti, ho praticamente solo più i tronconi di circa 15-20 centimetri ma di legno vecchio. Riusciranno a riprendersi? Cosa posso fare per recuperare le piante in quello stato?

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                    • Originalmente inviato da Fede_Torino Visualizza messaggio
                      1 - Basterà o devo recintare?

                      2 - come recuperare quelle piante negli anni a venire? I rami "giovani" sono stati distrutti, ho praticamente solo più i tronconi di circa 15-20 centimetri ma di legno vecchio. Riusciranno a riprendersi? Cosa posso fare per recuperare le piante in quello stato?
                      1 - Io ho recintato tutto , i mirtilli addirittura con la rete a maglie esagonali da pollaio accoppiata a quella da cinghiali
                      Non sò perchè nella mia Provincia e non solo , dove vengono sovvenzionati i metodi protettivi da danni della fauna selvatica , ci sia la preferenza a consigliare il pastore elettrico : secondo me , dal punto di vista della sicurezza dei campi , ha solo difetti
                      Di certo è più veloce da installare , e probabilmente più economico , ma la tua esperienza è esemplare riguardo il " chi più spende , meno spende "

                      2 - Piante di 6 anni sono già abbastanza cresciute e forti...aspetta a darle per spacciate : prima di tutto pota i rami rovinati , tagliandoli appena sotto la " scosciatura " , in questo modo riduci al minimo la superficie non protetta dalla corteccia , e le perdite idriche ; se i rami sono ben lignificati e grandi puoi applicare anche un pò di mastice da potature sul taglio netto che farai
                      Poi leva tutti i frutti presenti sulle piante danneggiate : portarli a maturazione le indebolisce inutilmente
                      Infine , se non è piovuto negli ultimi 2-3 giorni , innaffia abbondantemente ogni pianta
                      Ometto di cantare una Messa , in quanto rosari ne avrai tirati giù a sufficienza...
                      CIAO

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                      • Originalmente inviato da le rivette Visualizza messaggio
                        1 - Io ho recintato tutto...

                        2 - Piante di 6 anni sono già abbastanza cresciute e forti...aspetta a darle per spacciate : prima di tutto pota i rami rovinati , tagliandoli appena sotto la " scosciatura "
                        Grazie Rivette. Provvederò, Tra l'altro quelle piante le dovrò trapiantare l'anno prossimo in quanto il mio sesto d'impianto è troppo fitto, avrei dovuto comunque potarle "pesantemente" ma girano lo stesso....miseria se girano! Ieri sera giravano talmente tanto che se fosse passato qualcuno avrebbe pensato che stessi usando la trincia!

                        Sfrutto la tua disponibilità per chiederti ancora un paio di consigli.
                        Il primo riguarda i mirtilli: Come ho già avuto modo di scrivere le mie piante stentano a portare a maturazione gli utlimi mirtilli, tendono a diventare violacei, sono dolci ma con davvero poco gusto. Ho notato che la cosa capita maggiormente nei rami più "vecchi" con tanti brindilli (vecchi per modo di dire, le piante appunto hanno 6 anni). Oltretutto la pezzatura è ridotta e non me la sento di venderli comunque.
                        In questi casi, in questo periodo munito di fobici elimino tutti quei frutti dalle piante. Quegli stessi rami, probabilmente stressati dall'eccessiva presenza di frutti stentano a ricacciare nuovi germogli vigorosi, che faccio? Li elimino completamente nella prossima potatura?

                        La seconda richiesta riguarda le more.
                        Ho un filare di more senza spine, abbastanza belle e molto produttive. Ho un problema nella gestione della raccolta.
                        Adotto la classica tecnica: piego dolcemente il frutto di lato e se si stacca è maturo.
                        Ora mi trovo nella seguente condizione: se forzo leggermente, senza esagerare, raccolgo frutti ancora sodi e belli ma non completamente maturi, sono davvero acerbi. Se aspetto che siano maturi, i frutti sono dolcissimi ma ho problemi di conservazione del frutto che infatti degrada quasi subito. Non ho il coraggio di invaschettarli e venderli, il risultato è che le mie figlie fanno indigestione di more e la mia dolce metà spazzola il resto. Qualcuno ha esperienza con le more? Come gestite la raccolta?

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                        • 1 - Nei mirtilli , quei rami corti e contorti , invecchiati e poveri di nuova vegetazione , vanno rinnovati , cioè tagliati al fine di stimolare l'emissione di nuovi getti
                          Mi si chiede : quando?
                          Se non te la senti di operare un rinnovo dei rami fruttiferi sistematicamente ogni 3-4 anni , puoi farlo quando vedi che non producono più , nell'inverno successivo alla prima raccolta " grama "
                          Consiglio sempre di potare e fine inverno , e non all'inizio , ed è importante la presenza dei nuovi rametti nati quest'anno , che adesso dovrebbero essere ancora verdi e vigorosi , e superare in altezza quelli invecchiati e contorti , dalle estremità sfogliate e di colore tendente al grigio
                          Una pianta vigorosa e sana può emettere nuovi germogli che , in una sola stagione , diventano lunghi anche 1,50 mt. e più ,

                          I mirtilli violacei alla base del picciolo sono più frequenti a fine raccolta , è normale che siano meno saporiti perchè la pianta ha dato tutto , ed in più le giornate più corte rallentano la maturazione , e di notte è più freddo ( avrete notato che in un mese abbiamo perso un'ora di luce ) , io li lascio maturare qualche giorno in più sulla pianta e poi via , nelle cassette - sei pazzo a buttarli? con quello che ti hanno fatto sudare!

                          Ora le more
                          Ho il tuo stesso problema , ma in fine raccolta , quando la mattina la rugiada è più " spessa " , e le piante sono come innaffiate
                          Quindi mi chiedo se la tua zona , od in particolar modo quest'anno , siano stati molto più umidi del solito , perchè le more sono sensibili al marciume almeno quanto i lamponi
                          Ho notato che solo la varietà Black Satin , dal frutto piccolo ma compatto , è immune da questa grana , le more dalle drupeole ( i " pallini " che compongono il singolo frutto ) grandi ed un pò distanti una dall'altra sono a più alto rischio botrite

                          Secondo me il motivo è proprio l'umidità che si insinua all'interno dei frutti in maturazione , infatti , se guardi ben da vicino , le more mature si " aprono " , nel senso che l'ingrossarsi delle singole drupeole le fà allontanare una dall'altra , lasciando dei micro-spazi aperti ( come mettendo tanti palloni attaccati )
                          Black Satin invece , è quantitativamente meno produttiva , ma i frutti anche a piena maturazione non creano fessurine tra le drupeole , sono proprio aderenti una all'altra

                          A mio avviso la lotta è preventiva , bisogna dare dopo la pioggia un'antibotritico , come per la vigna ... dimmi la verità : è piovuto 2-3 settimane prima della raccolta e non gli hai fatto nulla perchè erano ancora verdi ?
                          CIAO

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                          • Ciao Rivette

                            Questo forum sta diventando una conversazione a due, spero di non passare per "eccessivo"

                            Chiedo scusa a tutti ma non mi sono spiegato bene riguardo alle more.
                            Il mio problema è il tempo ridotto dei frutti nel passare da poco maturi, quando il frutto è già scurissimo ma le singole drupeole non sono ancora belle gonfie e "allargate" a quando invece hanno la maturazione ottimale.
                            La differenza organolettica è incredibile, prima sono aspri dopo sono dolcissimi.
                            Il fatto è che quandoil frutto è ben maturo la sua conservabilità è pressochè nulla, nel giro di un giorno il frutto raccolto si "spappola"
                            Mi stavo chiedendo come poter gestire la cosa.
                            Probabilmente non devo lasciar passare due giorni tra una raccolta e l'altra, qualcuno mi ha consigliato di raccogliere le more quando manca un giorno alla maturazione perchè tanto maturano in cassetta, ma sono inorridito rispetto a questa possibilità. Ho fatto la scelta di raccogliere i piccoli frutti quando sono ben maturi e la cosa sta facendo la differenza dal punto di vista della qualità. L'idea di raccogliere more non mature confidando che 'maturino' in vaschetta mi fa inorridire.

                            Non ho problemi di botrite o malattie sulle more.
                            Ho invece avuto seri problemi di antracnosi sul ribes, a mio avviso dovuto al sesto d'impianto troppo fitto, dopo due anni di trattamenti a base di switch mi sono deciso. Ho estirpato tutti i ribes (poca roba, 50 piante, 25 bianchi e 25 rossi) ho arieggiato il terreno lasciandolo incolto per quest'anno e quest'autunno re-impianterò i ribes con un sesto d'impianto più consono.
                            Lo so, non ho mezze misure, ma mi sono detto: inutile continuare quest'agonia, risolviamo il problema alla radice. Qualità totale!

                            Grazie per i consigli sul mirtillo, ci hai preso perfettamente, quei rami grigetti che da un anno all'altro ricacciano decine di brindilli lunghi una ventina di centimetri del diametro di 2 mm. In primavera sono uno spettacolo: carichi di fiori sembrano mimose ma inevitabilmente, ogni anno, non riescono mai a maturare bene!
                            A febbraio ci penserà San Forbice da Vite!

                            Ci sono tecniche diverse di potatura a seconda della varietà di mirtillo?

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                            • Ciao Fede ,
                              la scelta del giusto momento per raccogliere le more è effettivamente una delle " finezze " agricole che si imparano con un pò di tempo , ed è anche difficile da spiegare a parole ai neo-raccoglitori , anche coi miei genitori abbiamo avuto animate discussioni a riguardo

                              Questo perchè le more domestiche sono diverse nella maturazione da quelle selvatiche , nel senso che , benchè esternamente diventino presto nere , non sono immediatamente dolci come sembrerebbe , ed anzi sono immangiabili
                              Il grado di maturazione minimo è quando vedi le drupeole gonfiarsi e diventare lucide , prima si ingrandiscono ma la superficie rimane opaca , comunque in questo caso , come non mai , vale la regola dell'esperienza diretta : bisogna mangiarne parecchie al fine di stabilire da soli i propri parametri

                              Mettere more ( e lamponi ) in frigorifero appena dopo la raccolta ( se possibile ) , prolunga di molto la conservabilità , anche se capisco bene che non sia , a livello amatoriale , una cosa facile da realizzare ( e serve un frigorifero dimensionato alla tua raccolta , in quelli normali ne stanno da 4 a 8 cassette intere , se levi le cassette e lasci solo i cestini ne entrano molti di più , ma è un lavoro che richiede tempo e poi vanno re-incassettati )

                              Per quanto riguarda la potatura dei mirtilli , vale la regola generale : pianta molto vigorosa = poca potatura ; pianta poco vigorosa = molta potatura

                              Le piante già messe bene si lasciano stare , al limite si levano rami intrecciati o in posizioni scomode , in quelle " rachitiche " va fermata la crescita di tanti rametti contorti ed improduttivi attraverso tagli di potatura bassi che stimolino lo sviluppo di gemme latenti , e quindi il rinnovo totale della vegetazione

                              Però l'uso della potatura , soprattutto in piante a lento accrescimento come i mirtilli , ha senso dopo aver verificato se lo stentato sviluppo non sia dovuto ad altre cause , come la concimazione errata del terreno , il suo Ph , la disponibilità idrica , la situazione climatica del sito prescelto , etc.

                              Questo lo dico perchè in genere , se un mirtillo ha attecchito bene , i rami nuovi nel giro di 1-2 anni superano nettamente quelli della pianta madre , e non c'è da dubitare del fatto che quest'ultima vada eliminata
                              CIAO

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                              • Posso farvi delle domande base? già le sto facendo!
                                Se le risposte saranno confortanti mi metterò a studiare tutto sui rovi.

                                Devo mettere a coltura 3 ettari, la zona è tipicamente votata all'olivo 250m s.l.m. e sto lavorando sulla parte più pulita da infestanti per rispristinare ed impiantare l'oliveto.

                                Una grossa parte del campo però è senza olivi ed è infestata dai rovi, stavo per cominciare a debellarli con diserbante ma poi mi sono messo a raccoglierne i frutti ed ho appena confezionato una decina di barattoli di marmellata di more dal sapore e consistenza davvero eccezionali. Sarà che l'ho fatta io!

                                ... se dedicassi un 1/2 ettaro alla coltura dei rovi? insomma farmeli amici...

                                Le domande sono:

                                1) se i rovi crescono spontaneamente ed in abbondanza vuol dire che il terreno è adatto o conviene comunque valutare la struttura del terreno con analisi? ... effettivamente mi pare crescano quasi ovunque.

                                2) le piante sono spinose... si può portare avanti cmq la coltura per la vostra esperienza?

                                3) per il calcolo del reddito agrario/giornate: quante piante per ha ci stanno in genere?

                                4) pensavo per il momento di mantenere le piante in ordine sparso e di disporre gradualmente i filari nel corso dei prossimi anni selezionando e spostando. Secondo voi è fattibile? il terreno è terrazzato.

                                5) c'è il pericolo che il roveto complichi la manutenzione dell'oliveto confinante? meglio tenerlo lontano, vero?

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                                • Originalmente inviato da Pier79 Visualizza messaggio
                                  1) se i rovi crescono spontaneamente ed in abbondanza vuol dire che il terreno è adatto o conviene comunque valutare la struttura del terreno con analisi? ... effettivamente mi pare crescano quasi ovunque.

                                  2) le piante sono spinose... si può portare avanti cmq la coltura per la vostra esperienza?

                                  3) per il calcolo del reddito agrario/giornate: quante piante per ha ci stanno in genere?

                                  4) pensavo per il momento di mantenere le piante in ordine sparso e di disporre gradualmente i filari nel corso dei prossimi anni selezionando e spostando. Secondo voi è fattibile? il terreno è terrazzato.

                                  5) c'è il pericolo che il roveto complichi la manutenzione dell'oliveto confinante? meglio tenerlo lontano, vero?
                                  Ciao Pier79 , la tua idea è originale , non avevo ancora sentito di tentativi di coltivazione del rovo selvatico , comunque :

                                  1) In questo caso risparmia i soldi dell'analisi del terreno , se crescono già rigogliosi...

                                  2) Non saprei , direi di no , se lo vuoi lo puoi provare in un piccolo pezzetto di terreno , ma con difficoltà molto grandi , dovute alla presenza delle spine che complicheranno maneggiamenti , legature e raccolta
                                  Se hanno selezionato quelle senza spine , investendoci tempo e denaro , un motivo ci sarà...

                                  3) Mettendo i filari 3 mt di distanza , e le piante a 2,5 mt sulla fila ,vengono 1320 piante/Ha

                                  4) Ho idea che non si lasceranno " mettere in riga " tanto facilmente , meglio predisporre i filari fin dall'inizio

                                  5) Sicuramente meglio tenere una " fascia di rispetto " di almeno 5-10 metri , in quanto il problema principale saranno i nuovi rovi che dalle radici cresceranno letteralmente ovunque , anche a parecchia distanza dalle piante madri
                                  CIAO

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                                  • Con originale intendi al limite dell'assurdo o al limite del geniale?

                                    Farò come dici per valutare concretamente le difficoltà spine e disposizione su filare: faccio un mini-filare di 20 m.
                                    Cmq i terrazzi sono larghi 3 m abbondanti, disponendo il filare ad 1m dal bordo avrei spazio per lavorare su entrambi i lati, sembra carino.


                                    Grazie le rivette.
                                    Ultima modifica di Pier79; 17/08/2010, 20:59.

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                                    • Per originale intendo che è inusuale coltivare - o pensare di farlo - una delle regine delle infestanti , comunque come ragionamento fila , il fatto che se già spontaneamente crescono bene , aiutate dall'uomo dovrebbero esprimersi anche meglio

                                      Sperimentare inizialmente un piccolo filare è sicuramente meglio , se poi dovesse andare bene , valuterai se sia il caso di investire tempo e denaro per filari ed irrigazione

                                      Magari è meglio mettere i filari nel centro delle terrazze , perchè 1 mt. dal ciglio potrebbe rivelarsi troppo stretto una volta che i rovi cresceranno

                                      Resto però abbastanza scettico riguardo la manovrabilità delle spine : coltivo anche tayberry , rivestiti di fitte ma piccole spine , nulla al confronto dei rovi selvatici , e già queste sono sufficienti a rendere disagevole ogni operazione colturale ( la legatura , ad esempio , và fatta a mani nude , voglio vedere con 1/2 Ha di tralci di rovo ... ) , ma la difficoltà aguzza l'ingegno , e potresti trovare nel tempo una pratica soluzione a questi problemi
                                      CIAO

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                                      • Volevo dirti/vi innanzitutto che come avrete capito non sono esperto quindi penso sia normale che le idee si intreccino come rovi e che possano portare a ragionamenti bizzarri... come ho imparato in altri settori penso che valga il principio che, oltre a nuove conoscenze, è l'esperienza che poi porta a spaper selezionare tra tante possibilità...
                                        Cmq voi siete qui per questo, no? siete la mia conoscenza e anche un po' la mia esperienza

                                        ... questa mappina voleva essere un ringraziamento!
                                        Spero con questo di essermi meritato altre domande:

                                        - ma il rovo selvatico è più infestante di quello addomesticato? si diffonde più facilmente delle sue cugine colturali oppure i mezzi per controllarlo sono gli stessi (lavorazione tra le file e spollonatura) ?
                                        Naturalmente immagino che diano meno frutti!

                                        - per legare stavo pensando a qualche metodo alternativo per non fare i nodi: filo metallico oppure fascette da lasciare lasche per consentire la crescita dei rami... Se non soffrono il vento posso evitare di legarli stretti, inoltre non mi pare che i rami crescano troppo in diametro, io ne ho visti massimo di 3 cm.

                                        le rivette... ti prego di corregermi!

                                        Dopo questo non vi tedierò più e faro la prova sul campo.

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                                        • Originalmente inviato da Pier79 Visualizza messaggio
                                          1 - ma il rovo selvatico è più infestante di quello addomesticato? si diffonde più facilmente delle sue cugine colturali oppure i mezzi per controllarlo sono gli stessi (lavorazione tra le file e spollonatura) ?

                                          2 - per legare stavo pensando a qualche metodo alternativo per non fare i nodi: filo metallico oppure fascette da lasciare lasche per consentire la crescita dei rami... Se non soffrono il vento posso evitare di legarli stretti, inoltre non mi pare che i rami crescano troppo in diametro, io ne ho visti massimo di 3 cm.
                                          1 - Sì , è più infestante perchè emette parecchi polloni dalle radici , mentre quello domestico ne genera molti meno

                                          2 - Soffrono il vento , purtoppo , il quale è causa di piegature e spezzature dei rami , in più il peso stesso dei frutti può provocare gli stessi inconvenienti ; allo stato selvatico non temono il vento perchè i rovi formano dei mucchi di vegetazione intrecciata , ma messi in piedi e separati gli uni dagli altri fanno " vela " e sono quindi vulnerabili
                                          Per questo bisogna legarli , forse quello selvatico è abbastanza resistente e coriaceo da essere fermato con del fil di ferro morbido , ma legato comunque abbastanza stretto ai filari da non far muovere i tralci

                                          Le fascette di plastica saranno poi un problema :
                                          o le lasci attaccate ai filari , o andranno tagliate una ad una e portate via ( possibilmente nella raccolta plastica )
                                          Il fil di ferro potrà essere riutilizzato , ed al limite lasciato per terra dove concimerà
                                          CIAO

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                                          • info lamponi

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                                            Avrei i seguenti dubbi che spero possiate diradare con la vostra competenza (complimenti a le rivette).
                                            1) quest'anno ho avuto un netto calo della produzione, mi è stato detto che dopo qualche anno le piante vanno in esaurimento (sia le piante madri che i polloni) e vanno sostituite, è vero o poterbbe dipendere da qualcos'altro ? cosa ?
                                            2) credo che i miei siano del tipo rifiorente, dato che le produzioni si concentrano sia a giugno che a fine agosto, ho letto però che questa qualità fruttifica sulla punta in giugno e alla base in agosto, mentre i miei fanno frutti solo in punta, c'è una spiegazione ?
                                            grazie in anticipo a chi potrà rispondermi

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                                            • Originalmente inviato da tex29 Visualizza messaggio
                                              1) quest'anno ho avuto un netto calo della produzione, mi è stato detto che dopo qualche anno le piante vanno in esaurimento (sia le piante madri che i polloni) e vanno sostituite, è vero o poterbbe dipendere da qualcos'altro ? cosa ?
                                              2) credo che i miei siano del tipo rifiorente, dato che le produzioni si concentrano sia a giugno che a fine agosto, ho letto però che questa qualità fruttifica sulla punta in giugno e alla base in agosto, mentre i miei fanno frutti solo in punta, c'è una spiegazione ?
                                              Ciao Tex29 , benarrivato nel girone ...

                                              1) Più che le piante , è il terreno ad " esaurirsi " in soli 4 anni , la vita media di un lamponeto è di circa 15-20 anni , forse dipende dalla mancata o troppo scarsa concimazione ... d'inverno gli dai letame maturo ? o compost ? o qualche alternativa chimica ( in primavera ) ?
                                              Mi perdoni la Categoria , ma questo ( sostituirle ) mi sà di parere di Vivaista...

                                              2) Qui c'è qualcosa di strano... se producono a Giugno e poi a fine Agosto sono di certo rifiorenti , ma la fruttificazione è nei tralci dell'anno scorso , potati , a Giugno , mentre avviene sull'estremità dei polloni , in estate
                                              Non possono produrre sulla punta del solito tralcio sia a Giugno che ad Agosto...ma li poti ? Perchè se tu non li avessi mai potati , questo spiegherebbe anche il calo di produzione

                                              Come si chiama questa varietà?
                                              CIAO

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                                              • Originalmente inviato da le rivette Visualizza messaggio
                                                Ciao Tex29 , benarrivato nel girone ...

                                                1) Più che le piante , è il terreno ad " esaurirsi " in soli 4 anni , la vita media di un lamponeto è di circa 15-20 anni , forse dipende dalla mancata o troppo scarsa concimazione ... d'inverno gli dai letame maturo ? o compost ? o qualche alternativa chimica ( in primavera ) ?
                                                Mi perdoni la Categoria , ma questo ( sostituirle ) mi sà di parere di Vivaista...

                                                2) Qui c'è qualcosa di strano... se producono a Giugno e poi a fine Agosto sono di certo rifiorenti , ma la fruttificazione è nei tralci dell'anno scorso , potati , a Giugno , mentre avviene sull'estremità dei polloni , in estate
                                                Non possono produrre sulla punta del solito tralcio sia a Giugno che ad Agosto...ma li poti ? Perchè se tu non li avessi mai potati , questo spiegherebbe anche il calo di produzione

                                                Come si chiama questa varietà?
                                                Grazie per la pronta risposta, cercherò di chiarire al meglio.
                                                Io concimo solo con stallatico pellettato, solitamente poto in tardo autunno tutti i tralci, a pochi centimetri da terra (5 circa) quelli + vecchi e sotto la punta quelli che hanno fruttificato x ultimi e sembrano + giovani. Confesso che questa operazione mi mette un pò in difficoltà in quanto faccio fatica a individuare correttamente i tralci vecchi e giovani, ma fin'ora (a parte quest'anno) la produzione è sempre stata soddisfacente. In primavera poi nascono numerose altre piantine e la confusione aumenta. Mi sembrava di sapere che la qualità rifiorente fruttifica prima in punta e poi alla base,quello che so per certo è che nei miei i frutti vengono sempre e solo sulla punta dei rami.
                                                Non è che x caso le mie piante siano di qualità unifere e la produzione sia prolungata x il fatto che nascono continuamente nuove piantine ? Mi potresti chiarire questo dubbio e consigliare un metodo corretto e semplice di potatura ? Grazie ciao

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                                                • Le varietà unifere fruttificano il 2° anno , il 1° , quando nascono come polloni , crescono ma non fanno fiori
                                                  L'anno successivo , lignificati , emetteranno rametti fruttiferi , e dopo la raccolta possono essere tagliati a raso terra

                                                  I rifiorenti fioriscono quando sono polloni - al 1° anno - nella parte apicale , finita la raccolta si taglia la parte che ha fruttificato e rimane uno " stecco " diritto
                                                  Questo " stecco " , l'anno dopo , fiorirà emettendo rametti laterali

                                                  In questo modo i lamponi uniferi hanno contemporaneamente presenti nel filare sia tralci vecchi che fioriranno che polloni nuovi che crescono soltanto

                                                  I rifiorenti hanno presenti sia polloni verdi che in tarda estate fioriranno , sia tralci lignificati e potati ( erano polloni l'anno prima ) che fioriscono verso Giugno

                                                  Avendo i tuoi lamponi la produzione concentrata a Giugno e fine Agosto sono per forza rifiorenti , gli uniferi , come dice il loro stesso nome , " portano " fiori e frutti una sola volta

                                                  Originalmente inviato da tex29 Visualizza messaggio
                                                  Mi sembrava di sapere che la qualità rifiorente fruttifica prima in punta e poi alla base
                                                  Sì , ma in punta sui polloni , mentre alla base - che è la parte rimasta del pollone dell'anno prima - sui tralci
                                                  CIAO

                                                  Commenta


                                                  • Originalmente inviato da le rivette Visualizza messaggio
                                                    Le varietà unifere fruttificano il 2° anno , il 1° , quando nascono come polloni , crescono ma non fanno fiori
                                                    L'anno successivo , lignificati , emetteranno rametti fruttiferi , e dopo la raccolta possono essere tagliati a raso terra

                                                    I rifiorenti fioriscono quando sono polloni - al 1° anno - nella parte apicale , finita la raccolta si taglia la parte che ha fruttificato e rimane uno " stecco " diritto
                                                    Questo " stecco " , l'anno dopo , fiorirà emettendo rametti laterali

                                                    In questo modo i lamponi uniferi hanno contemporaneamente presenti nel filare sia tralci vecchi che fioriranno che polloni nuovi che crescono soltanto

                                                    I rifiorenti hanno presenti sia polloni verdi che in tarda estate fioriranno , sia tralci lignificati e potati ( erano polloni l'anno prima ) che fioriscono verso Giugno

                                                    Avendo i tuoi lamponi la produzione concentrata a Giugno e fine Agosto sono per forza rifiorenti , gli uniferi , come dice il loro stesso nome , " portano " fiori e frutti una sola volta


                                                    Sì , ma in punta sui polloni , mentre alla base - che è la parte rimasta del pollone dell'anno prima - sui tralci
                                                    Grazie per la chiarissima spiegazione, ti chiedo cortesemente ancora un pò di pazienza perchè ho ancora qualche dubbio.
                                                    Sono sicuro che i miei lamponi hanno sempre e solo fruttificato sulla punta, anche ipotizzando di sbagliare la potatura (assai probabile) possibile che non abbia mai lasciato dei polloni dell'anno che, dato che dovrebbero essere rifiorenti, avrebbero dovuto fiorire in basso la primavera successiva ? All'inizio della coltivazione, un anno, in autunno potai tutte le piante alla base, ma l'anno successivo raccolsi comunque i lamponi che si erano sviluppati dai nuovi polloni nati in primavera ! Non potrebbe essere che le mie piante siano unifere e producano tutta l'estate (con maggiore concentrazione a inizio giugno e fine agosto) ?
                                                    La concimazione con stallatico pellettato va bene o puoi suggerirmi qualcosa di meglio ? Grazie ancora della tua disponibilità e competenza

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                                                    • Per quanto riguarda la produzione di frutta , essa quasi sempre segue un'andamento a parabola : all'inizio poca , poi il picco di produzione , poi il calo , mi sorprende un recupero dopo la raccolta di Giugno sullo stesso tralcio
                                                      Avevo un filare di lamponi uniferi , e la raccolta era molto concentrata solo in un breve periodo di fine Giugno , mi sembra certo , a questo punto , che i tuoi siano rifiorenti : avendoli tagliati alla base tutti , come hai scritto , hanno fruttificato sui polloni l'anno successivo al taglio , questo fatto ci rassicura al 99% ma...

                                                      ...metto , per dovere di cronaca , questa citazione dal libro del Bounous , pag. 31 ed. 1996 , pag. 133 ed. 2009 :
                                                      " Questa tendenza - alla fruttificazione diversa tra rifiorenti ed unifere - è di natura genetica , tuttavia , in condizioni particolari di stress o per il prolungarsi della stagione vegetativa , in certe annate anche cultivar unifere possono comportarsi come rifiorenti ( Keep , 1961 ) "

                                                      Potrebbe dunque essere il tuo caso , sebbene raro a verificarsi , e per meglio chiarire bisognerebbe conoscere la zona d'impianto - anche a grandi linee , come la Regione o la Provincia , per vedere se è una zona " stressante " - ed ancor più il nome della cultivar

                                                      Infine , per quanto concerne la concimazione , nulla v'è di più completo e duraturo del letame bovino maturo ( 12-18 mesi ) , ma lo sò che è oramai difficile da trovare , e va dato ogni inverno in abbondanza ( 5 kg / m2 ) , poi vanno bene i letami di qualunque allevamento ovino-caprino-equino-suino-avicolo ( assai meglio se biologici , quindi con minori dosi di medicinali e residui vari ) ma sempre ben maturi , perchè il tempo di maturazione " disattiva " i semi delle erbacce in esso contenute , stempera i letami caldi che " bruciano " come quello equino e avicolo , ed amalgama il tutto riducendo il volume totale ma mantenendo la sostanza utile
                                                      Anche il compostaggio dei rifiuti domestici , sfalci , ed organici varii , per superfici ridotte , è una valida alternativa - ed è gratis

                                                      In mancanza di questo , o nell'impossibilità di approvigionarsi dell'organico " tal quale " , anche i sacchi di concime pellettato non faranno di certo male , di origine bio a maggior ragione se è solo per autoconsumo , con un occhio di riguardo più alla frazione fosforo-potassica che a quella azotata , poichè generalmente i lamponi si adattano bene ed hanno un buon apparato radicale scrutatore del terreno - arriva senza problemi anche a 2 mt dall'ultima pianta
                                                      CIAO

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                                                      • grazie ancora per l'esauriente spiegazione, i lamponi si trovano nell'entroterra ligure (150 ms.l.m.) il terreno è argilloso e l'esposizione è a sud-ovest. Non credo che i tralci che fruttificano + tardi siano gli stessi che hanno già fruttificato prima, io avevo ipotizzato che alcuni rami fruttificassero prima (inizio giugno) e altri invece dopo (fine agosto) ma dato che mi hai spiegato che gli uniferi fioriscono l'anno successivo la nascita non è possibile che i miei siano di quella qualità. E' evidente a questo punto che sbagliando le potature sono stato tratto in inganno dal loro ciclo. Ti chiedo una cortesia, avresti una foto che mi aiuti a capire come si presenta la seconda fioritura/fruttificazione di un ramo (potato sotto l'apice dopo la prima fioritura). Come ho scritto, io poto tutto a fine stagione e questo metodo mi ha portato a fare degli errori, come mi consiglieresti di fare in futuro per operare in modo corretto ? Per la concimazione, è vero che interrandola si corre il rischio di rovinare le radici e quindi compromettere la successiva riproduzione dei polloni ? Qual'è la modalità corretta? (tieni presente che date le dimensioni ridotte non utilizzo nessuna macchina) grazie e ciao

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                                                        • Scusa per il ritardo nel risponderti , ma sono 2 giorni che provo a scrivere e salta la linea prima di inviare il messaggio , quindi questa è la 3a volta che scrivo questo post...

                                                          Il clima dell'entroterra ligure non ha particolari controindicazioni per la coltivazione dei lamponi , ed il tuo terreno non deve essere eccessivamente argilloso al punto di creare ristagni idrici , visto che coltivi con successo da 4 anni

                                                          Un metodo per non sbagliare , visto che la parte coltivata a lamponi è ridotta , è di tagliare raso terra i tralci che producono per primi , a Giugno , appena finita la raccolta
                                                          Così lascerai solo polloni verdi in accrescimento che fioriranno in tarda estate , e quando anche quella raccolta sarà finita , tagliali sotto l'ultimo rametto che ha fiorito , lasciando uno " stecco "
                                                          Questo " stecco " fiorirà l'anno prossimo , ed il ciclo infinito della Natura si ripeterà per l'ennesima volta

                                                          Così facendo praticherai 2 potature all'anno : la prima alla fine della raccolta dei tralci legnosi dell'anno precedente , verso Luglio , e la seconda in autunno , quando si saranno esauriti i frutti dei polloni

                                                          Per la gestione del terreno di un piccolo appezzamento effettuata manualmente puoi fare così :
                                                          - taglia l'erba attorno ai lamponi per una fascia di 1 mt.
                                                          - scortica la superficie con una zappa , come per fare la barba al terreno ( levando 1cm , che è tutto cotico e radici dell'erba , potrai poi utilizzare questo materiale compostandolo )
                                                          - distribuisci il concime , interrandolo poi zappettando a 2-3 cm di profondità
                                                          - il terreno in questo modo rimane sempre lavorato minimamente , pulito da erbe infestanti , e vedrai i polloni nuovi subito , senza rischiare di tagliarli assieme alle erbacce
                                                          - l'erba tra i lamponi si può togliere solo a mano
                                                          - negli anni , se lasciato stare , questo macchione di lamponi si espanderà continuamente

                                                          P.s. le foto che ho sono generiche dei filari , e non si distinguono dettagli significativi per la potatura
                                                          Ultima modifica di le rivette; 11/09/2010, 20:22. Motivo: P.s.
                                                          CIAO

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                                                          • Grazie ancora le rivette, un' ultima domanda, le lavorazioni del terreno che mi consigli in che periodo è meglio eseguirle per non rischiare di rovinare eventuali nuovi polloni in sviluppo ?

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                                                            • In Autunno - ma anche in Inverno : il terreno è reso più morbido dalle pioggie ( a maggior ragione nel caso di terreni con buona parte di argilla come il tuo ) , le infestanti crescono poco , i polloni sono arrivati alla fine della crescita , c'è il tempo per far assorbire la sostanza organica durante l'Inverno , e , non ultimo , il clima è fresco e si suda di meno
                                                              CIAO

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