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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto

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  • Salve a tutti,

    sono nuovo del forum e volevo chiedere qualche consiglio in merito ai trattamenti,

    dovrei effettuare un trattamento con poltiglia disperss e zolfo, da domenica sera è previsto qualche temporale, fino a giovedì, sono scoperto da un pò di tempo in quanto le condizioni meteo non destavano preoccupazione e non c'era nessun pericolo di malattie...adesso il trattamento mi conviene farlo prima delle piogge previste o subito dopo?

    prodotti di sola copertura come la poltiglia resistono anche se piove per qualche giorno?

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    • La testimonianza di Vitality è una ulteriore conferma dei limiti dei citotropici,anche se traslaminari e logosistemici,e la validita dei trattamenti fatti con i fosfiti;tenento conto che usati nei trattamenti iniziali possono essere di scarsa efficienza.
      Il fosfito di potassio usato in pre fioritura migliora la pezzatura e la qualità dell'uva.
      Ispira perplessita l'uso in questi tempi,cioè tra la chiusura grappolo e l'invaiatura,riguardo alla diminuzione della sistemia nel periodo estivo.
      Interessante è invece sapere quanto influenzano uno o due trattamenti finali,il grado zuccherino delle uve,con il fosfito di potassio.
      Su questo certo ci può illuminare Vitality.
      Erasmo

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      • Originalmente inviato da johnnymorales Visualizza messaggio
        Salve a tutti,

        .adesso il trattamento mi conviene farlo prima delle piogge previste o subito dopo?

        prodotti di sola copertura come la poltiglia resistono anche se piove per qualche giorno?
        Assolutamente prima e l' efficacia del trattamento sarà maggiore se fatto il più vicino possibile dall' inizio delle piogge.
        Se l' accrescimento vegetativo non è elevatissimo, la poltiglia è efficace per circa 5 6 giorni e resiste al dilavamento fino ad un massimo di 70 mm di pioggia, poi è meglio ripristinare la copertura.
        Ultima modifica di Vitality; 21/07/2012, 16:40.

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        • [QUOTE=E355;610653],e la validita dei trattamenti fatti con i fosfiti;tenento conto che usati nei trattamenti iniziali possono essere di scarsa efficienza.
          Esatto nei trattamenti iniziali non sono consigliati essendoci troppo poca vegetazione.


          Il fosfito di potassio usato in pre fioritura migliora la pezzatura e la qualità dell'uva.

          essendo un concime fogliare in prefioritura da sicuramente una spinta


          Ispira perplessita l'uso in questi tempi,cioè tra la chiusura grappolo e l'invaiatura,riguardo alla diminuzione della sistemia nel periodo estivo
          no no anzi in questo periodo vengono proprio consigliati perchè sono molto efficaci nel mantenere sane le femminelle. In questo stadio vegetativo, non essendoci più il pericolo per l' infezione al grappolo, i fosfiti si usano alla dose di 300 cc/hl in miscela con soli 40- 50 grammi di rame metallo oppure 5 litri ad ettaro di fosfiti + 400 g di rame metallo ad ettaro.


          Interessante è invece sapere quanto influenzano uno o due trattamenti finali,il grado zuccherino delle uve,con il fosfito di potassio.

          sembra che i fosfiti di potassio non abbiano nessuna influenza al grado zuccherino

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          • Va bene Vitality,che usavi i fosfiti nel periodo estivo per proteggere le femminelle,ne avevi già parlato tempo fà,come pure originariamente dell'uso dei fosfiti,ne hai parlato sempre tu.
            Siccome nel 2010 ho fatto abbondante uso di fosfiti(dal fosetyl al kendal).e alla fine i zuccheri furono particolarmete scarsi,l'anno scorso ho usato solo i rameici,con risultato:zuccheri molto alti.
            Se tu mi dici che in pratica sono da escludere come causa di questa anomalia,devo ritenere altra la causa del problema.
            Ciao Erasmo

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            • Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggio
              Va bene Vitality,che usavi i fosfiti nel periodo estivo per proteggere le femminelle,ne avevi già parlato tempo fà,come pure originariamente dell'uso dei fosfiti,ne hai parlato sempre tu.
              Siccome nel 2010 ho fatto abbondante uso di fosfiti(dal fosetyl al kendal).e alla fine i zuccheri furono particolarmete scarsi,l'anno scorso ho usato solo i rameici,con risultato:zuccheri molto alti.
              Se tu mi dici che in pratica sono da escludere come causa di questa anomalia,devo ritenere altra la causa del problema.
              Ciao Erasmo
              Il problema forse lo si potrebbe imputare al fatto che un uso troppo abbondante di fosfiti, rinvigorisce troppo la vegetazione. In una vite equilibrata o tendente al debole si hanno zuccheri più alti, mentre una vite troppo vigorosa tende a vegetare troppo anche a luglio e agosto e gli zuccheri ne risentono. Da quando uso i fosfiti ho quasi eliminato completamente le concimazioni proprio per il problema di eccessi di vigoria. In certi vigneti sono perfino intervenuto con il taglio delle radici ottenendo dei buoni risultati. Abbondare troppo con i fosfiti non va bene, vanno aggiunti al rame solo in quei casi dove ci si trova di fronte ad un rischio alto d' infezione.

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              • Dopo che nel 2008-2009 ho fatto delle cattive esperienze (solo l'anno scorso ho finalmente capito la causa degli incidenti,esperienze di cui avremo modo di parlarne,in quanto utili per non commettere gli stessi errori),nel 2010 ho abbandonato il mio modo di fare trattamenti,e passare all'uso di fitofarmaci ad azione sistemica,di cui mai ho avuto simpatia.
                Dopo avermi sciroppata l'intera discussione"come va in vigneto",ho fatto uso del Dimetomorf,e mi ritrovai con una bella evasione primaria,da tamponare con due trattamenti con erre sei trevi!
                Proseguii con fosetyl e fenamidone,altri due trattamenti,poi fosfi-k+ossicloruro.
                Il 30 luglio venne giù il diluvio,mai avevo visto attacchi di peronospora in agosto,le femminelle in molte vigne andarono,io feci ricorso al Kendal(come documentato in questa discussione d'agosto 2010).
                Mea culpa,non tenni conto dei tuoi consigli nel post in cui parlasti del Cymoxanil !!!
                Il risultato fù zuccheri bassi,botrite,marciumi acidi.
                Successivamente ho analizzato ogni prodotto,dal punto di vista di posizionamento,di effetti,e reale utilità pratica.
                Se da voi siete molto ristrettivi,per me si salvano ancora meno sostanze attive,come già questanno ho avuto modo di parlarne in questa discussione,e l'analisi continua.
                In discussione è la salute,la salvaguardia del prodotto,i costi!
                Ciao Erasmo
                Ultima modifica di LorenzVigna; 27/07/2012, 12:39. Motivo: PeronospOra!

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                • Originalmente inviato da Cinghiale Visualizza messaggio
                  Aspetto fondamentale, lodevolmente segnalato.
                  si, confermo aspetto fondamentale... finchè non diranno il contrario...........beh da noi gli unici ad avere avuto peronospora (larvata) son quelli che han trattato con pergado pro ....il dimetomorf (con mancozeb......) ancora è il top da noi...........guardando qualità prezzo ovviamente..........
                  Ultima modifica di LorenzVigna; 27/07/2012, 12:40. Motivo: PeronospOra!

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                  • Situazione: uva bellissima. sangiovese invaiato al 40 %, cabernet savignon e merlot al 25%. vigneto non irrigato. gli ultimi trattamenti li ho fatti con zolfo ramato in polvere. pensavo di fare un ultimissimo "bagnato" con ossicloruro e zolfo bagnabile.
                    ora ci sta piovendo sopra e sembra pioverà anche domani. Al momento la pioggia è leggera e dicontinua ...
                    Che faccio ?
                    Ovviamente un trattamento, come detto, lo faccio appena smette di piovere.
                    Basterà o è meglio utilizzare altri prodotti ?

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                    • Non esiste in zona un servizio d'informazione mediante manifesti e segnalazione acustica con Campana o sirena, come accade qui, in PIemonte?

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                      • Credo che funzioni per quelli che conferiscono alle cantine della zona. Io faccio il vino solo per casa, famiglia (allargata) e qualche amico. Seguo però le indicazioni, pubbliche, dell'associazione olivicoltori.
                        Di sicuro nella mia zona non vengono utilizzate segnalazioni acustiche.

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                        • Originalmente inviato da car73 Visualizza messaggio
                          si, confermo aspetto fondamentale... finchè non diranno il contrario...........beh da noi gli unici ad avere avuto peronospera( larvata) son quelli che han trattato con pergado pro ....il dimetamorf (con mancozeb......)ancora e il top da noi...........guardando qualità prezzo ovviamente..........
                          Rispetto alla precipitazione,alquanto abbondante del 4 giugno,ricordi se in queste vigne soggette a perenospora,l'allegagione era già avvenuta? Da stanotte sta piovendo.........e sono scoperto!!! Adesso non è facile decidere cosa fare. Erasmo
                          Ultima modifica di LorenzVigna; 27/07/2012, 12:40. Motivo: PeronospOra con la O!

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                          • Originalmente inviato da Cinghiale Visualizza messaggio
                            Non esiste in zona un servizio d'informazione mediante manifesti e segnalazione acustica con Campana o sirena, come accade qui, in PIemonte?
                            Se non hanno cacellato il tuo, non dovrebbero cancellare neanche questo mio messaggio: non è che campane e sirene le senti solo tu ? Forse sono scricchiolìi del cervello....
                            Scherzo, ovviamente ......
                            Ultima modifica di cincinnato; 25/07/2012, 18:11.

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                            • In Piemonte, esiste un servizio di Fitopatologia agraria, che dirama bollettini, un tempo pubblicati sul sito della Regione fino al 2007 ed ora diffusi tramite la Federazione Coltivatori Diretti mediante posta elettronica.
                              Consultando un documento ancora in rete o cercando attraverso un motore la voce Campana del Verderame, si trovano menzioni relative agli avvisi acustici.

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                              • Mi scuso per avere creduto che tu stessi, a mio avviso senza motivo, "prendendomi per i fondelli". Il servizio di fitopatologia della regione c'è anche i queste terre disastrate ma sirene e campane mi sembravano ..troppo.

                                Commenta


                                • Qui, quando si preannuncia la necessità di un trattamento, si dice che, a breve, tirerà la Campana.

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                                  • Salve,torno a chiedere un parere...qui non piove da oltre due mesi,le viti stanno soffrendo abbastanza,io ho trattato l'ultima volta il 15/7 poi più niente.Ho visto alcuni vicini trattare nei giorni scorsi e sono indeciso se farlo anche io viste le alte temperature (notte 22°-23°/giorno 34°-35°/poca rugiada mattutina) non vorrei fare danni...che mi consigliate...grazie in anticipo!

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                                    • Qui, nel Monferrato Acquese, è arrivato il bollettino per la Muffa Grigia, mentre, per quanto riguarda la Peronospora, raccomandano il Rame nei soli vigneti di fondo valle, con evidenza di malattia. Non è previsto di tirare la Campana, come, invece, succede in caso di indicazione ai trattamenti per la totalità dei vigneti.

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                                      • Trattare vigneti in allevamento ok.... ma penso che la difesa antiperonosporica e antioidica su vigneti in produzione possa considerarsi abbondantemente conclusa!
                                        La rugiada può causare la sporulazione e provocare infezioni secondarie, ma se sei "pulito" e non hai infezioni primarie non vedo la necessità di trattare.
                                        Ciao!

                                        Lorenzo
                                        Az. Agr. Il Tralcio

                                        Commenta


                                        • Ciao,alla fine ho deciso di trattare..venerdi ha fatto uno scroscio di pioggia inaspettato,sabato ho dato Pasta Caffaro e zolfo bagnabile in dose minima..poi ho parcheggiato l'atomizzatore e se ne riparla l'anno prossimo.

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                                          • Oidio

                                            Un esperto (enologo) che ho conosciuto ad un corso invernale ha proposto di usare per combattere l'oidio un nuovo prodotto: il latte fresco intero!!!!!
                                            Ho provato a sostituirlo allo zolfo dopo l'allegagione e devo dire che non ho avuto molti problemi con l'oidio; l'uso del latte mi sembra alquanto stravagante, qualcuno ne ha sentito parlare? C'è da considerare che il mio vigneto è condotto a livello amatoriale, non professionale.

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                                            • Non è che chi fa coltivazioni amatoriali abbia meno problemi di altri,cio premesso è interessante avere qualche informazione in più,come il dosaggio,un confronto fatto con vite non trattata contro l'oidio,al fine di verificare l'efficienza del prodotto.

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                                              • Originalmente inviato da mauro lorenzo Visualizza messaggio
                                                Un esperto (enologo) ... il latte fresco intero!!!!!...
                                                non so...
                                                quest'annata è stata molto avara riguardo all'oidio, quindi penso che ci saranno altri anni per valutare il sistema del latte.
                                                Certo, sarebbe bello assai, anche se dalle mie parti si usava dire "latte e vino, veleno sopraffino". Così, ad occhio, ci potrebbe essere una spiegazione logica per ciò che attiene all'adesione degli appressori dell'oidio sulla cuticola fogliare, però non credo che possa essere un effetto prolungato nel tempo...attendo conferme, ma con un po' di scetticismo!

                                                Mau

                                                Commenta


                                                • Ciao Maurizio,e buone feste.
                                                  Anche se l'anno trascorso non abbia presentato particolari patologie,almeno per la peronospora,l'oidio si è comunque ripresentato nelle vigne infettate nel 2011,dove ovviamente non è stato curato a fondo.
                                                  Come già dicevo precedentemente è interessante avere maggiori informazioni sull'uso del latte,che a parer mio,non potra andare oltre la protezione preventiva.
                                                  Saluti e di nuovo auguri.

                                                  Commenta


                                                  • sarebbe interessante sapere anche le dosi

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                                                    • Originalmente inviato da grupel Visualizza messaggio
                                                      sarebbe interessante sapere anche le dosi
                                                      Per 100 litri di acqua, insieme al rameico, ho messo 2 litri di latte fresco intero; considera che io uso l'irroratrice a batteria a spalla. Per il prossimo anno sono ancora indeciso se iniziare l'esperimento già dall'inizio dei trattamenti in quanto qualche perplessità mi rimane, comunque spero sia una discussione stimolante per poter sempre più tentare di ridurre al minimo la chimica nelle vigne.

                                                      Commenta


                                                      • se ne parla qui:



                                                        e qui:



                                                        se mi scoprono dove lavoro è la volta che mi licenziano!

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                                                        • Originalmente inviato da mauro lorenzo Visualizza messaggio
                                                          Per 100 litri di acqua, insieme al rameico, ho messo 2 litri di latte fresco intero; considera che io uso l'irroratrice a batteria a spalla. Per il prossimo anno sono ancora indeciso se iniziare l'esperimento già dall'inizio dei trattamenti in quanto qualche perplessità mi rimane, comunque spero sia una discussione stimolante per poter sempre più tentare di ridurre al minimo la chimica nelle vigne.
                                                          Come idea è iteressante ed ha certo una sua validità,ma da un punto di vista economico,farne un uso stagionale in un vigneto, lo trovo sconveniente purtroppo!!!!!!!!

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                                                          • X satao

                                                            In effetti l'intendo è proprio quello di proteggere i tagli da eventuali patogeni.
                                                            Comunque personalmente inizio i trattamenti sempre con rame (preferisco l'ossicloruro di rame ),anche perchè la germogliazione sui tralci non è uniforme,pertando il rame dovrebbe rallentare la crescita dei più precoci,ed uniformare per i trattamenti successivi.
                                                            L'anno scorso ho effettuato il primo trattamento con ossicloruro di rame +zolfo bagnabile,mentre al successivo ho fatto uso di spiroxamina.

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                                                            • Salve a tutti io sono un nuovo membro di questo forum che trovo molto interessante volevo chiedere ai piu esperti un parere riguardo una pratica che io eseguo ogni anno nei primi trattamenti antioidio ed é quella di usare 10 kg di zolfo bagnabile piu un litro di olio bianco per ettaro cosa ne pensate?tenendo conto che coltivo principalmente uva chardonay non molto lontano dalla costa marina del lazio

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