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Patata: agronomia e tecniche colturali

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  • Gio75
    ha risposto
    Originalmente inviato da Gio75 Visualizza messaggio
    Domanda per i più esperti:
    Più che dorifore quest'anno troviamo tante CIMICI (quelle classiche verdi) sulle patate: che danni reali possono fare alla pianta? Mio padre dice che mangiano i germogli...
    Devo preoccuparmi?
    Riporto all'attenzione la mia domanda, che forse era sfuggita...

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  • Arkans
    ha risposto
    Originalmente inviato da kentarro Visualizza messaggio
    il rame indurisce le foglie quindi presenta un "prodotto" meno prelibato al palato della dorifora. però quando ha fame....
    Arkans ho riletto il tuo post ora, non avevo letto prima della prefioritura, scusa. Il decis funziona abbastanza bene. non è sistemico, è di contatto quindi il suo effetto colpisce le larve e gli adulti che lo ingeriscono. Potresti fare confidor come già fai e poi, quando il suo effetto svanisce una passata di decis quando vedi adulti che girano da ripetere poi quando si aprono le uova.
    Gio ti diceva anche del Bacillus Thuringensis. quello ha l'effetto confidor nel senso che il bacillo resta per qualche tempo sulle foglie. Il venditore al consorzio mi diceva che i suoi clienti che fanno bio lo davano due volte ed erano a posto.
    Ti ringrazio delle informazioni! Non mancherò di informarmi presso il consorzio su questi due prodotti e sul loro costo, lo prometto

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  • kentarro
    ha risposto
    il rame indurisce le foglie quindi presenta un "prodotto" meno prelibato al palato della dorifora. però quando ha fame....
    Arkans ho riletto il tuo post ora, non avevo letto prima della prefioritura, scusa. Il decis funziona abbastanza bene. non è sistemico, è di contatto quindi il suo effetto colpisce le larve e gli adulti che lo ingeriscono. Potresti fare confidor come già fai e poi, quando il suo effetto svanisce una passata di decis quando vedi adulti che girano da ripetere poi quando si aprono le uova.
    Gio ti diceva anche del Bacillus Thuringensis. quello ha l'effetto confidor nel senso che il bacillo resta per qualche tempo sulle foglie. Il venditore al consorzio mi diceva che i suoi clienti che fanno bio lo davano due volte ed erano a posto.

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  • marerb
    ha risposto
    ma no la nonna era molto attenta se l'effetto del verderame era come l'acqua cotta lo avrebbe visto sicuramente, credo che ora la dorifera come molte zanzare ad esempio si cibano dei tanti veleni usati nel passato. del resto in un sistema globale che gira a velocità supersoniche dove il negozietto è non più il SUPERmercato ma l'IPERmercato le grandi produzioni sono costrette ad usare veleni potentissimi per soddisfare le esigenze dei consumatori....... in effetti si vede in una manciata di decenni abbiamo subito la distruzione del mondo

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  • Arkans
    ha risposto
    Originalmente inviato da kentarro Visualizza messaggio
    Confidor massimo un trattamento all'anno. In prefioritura o comunque vicino alla fioritura = uccidiamo le api complimenti, è scritto chiaro e tondo di non usarlo in prossimità della fioritura. il confidor si usa appena si vedono i primi adulti in modo da evitare che depongano le uova. quando l'effetto scema si usa altro ad esempio la deltametrina (decis). Il rame non fa nulla alla dorifora, serve ad altro. se leggi qui sopra si parla del bacillus Thuringensis
    Ho scritto che l'ho usato prima della prefioritura, così come sta scritto sulle istruzioni (il prodotto non va utilizzato in prefioritura e in fioritura, ma prima o dopo queste fasi). Infatti l'ho utilizzato nella prima decade di maggio.

    Comunque credo che utilizzerò un pò di Meteor magari a dosi un pò ristrette per non andar a far nuovi acquisti per quest'anno. Il prossimo anno spero di controllare meglio quelle maledette coccinelle troppo cresciute Prometto di informarmi sulla Deltametrina (Delcis)!

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  • Gio75
    ha risposto
    Se non volete usare "veleni" tradizionali..
    In agricoltura biologica oltre al Bacillus Thuringensis, sono consentiti prodotti a base di olio di neem (estratto dell'omonima pianta) che ha 3gg di carenza o a base di piretro (meno efficace) che hanno 2-3gg di carenza.
    Questi due prodotti hanno il limite di agire per contatto e di essere fotolabili (si degradano con la luce) e quindi vanno spruzzati la sera.

    I prodotti a base di RAME vanno bene per peronospera e attacchi fungini in genere ma NON fanno nulla contro le dorifore.. a parte forse far cambiar loro colore rendendole più mimetiche... forse per questo alla nonna marerb sembrava funzionasse... (si scherza! )

    Nel nostro orto quest'anno abbiamo attacchi limitati di dorifora e quindi oltre all'eliminazione manuale (mio padre è in pensione ed ha molto tempo libero) ho provato anche a trattare con piretro ma con scarsi risultati complici probabilmente anche le frequenti piogge.
    Ma ripeto vista l'entità ridotta dell'attacco (limitata peraltro solo a 1 fila di patate su 5) non me la son sentita di spendere quei 30€ (circa) per 1Kg di Bacillus Thuringensis...


    Domanda per i più esperti:
    Più che dorifore quest'anno troviamo tante CIMICI (quelle classiche verdi) sulle patate: che danni reali possono fare alla pianta? Mio padre dice che mangiano i germogli...
    Devo preoccuparmi?
    Ultima modifica di Gio75; 13/06/2012, 07:36.

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  • marerb
    ha risposto
    Mia nonna all'epoca faceva un trattamento con verderame ed otteneva dei risultati personalmente non uso "veleni" sostengo con vivacità la biodiversità anchese alla dorifera non gli consento di moltiplicarsi, come dicevo nei commenti precedenti e ripeto, ho la fortuna di praticare un vivace avvicendamento e posso ritornare sullo stesso posto in un arco di otto anni questo mi permette di non avere dorifere il primo anno e come questo di intravvederne una adulta ... tremare un pochino... e monitorare la situazione, comunque c'è sempre l'arma segreta del tacchino.

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  • kentarro
    ha risposto
    Confidor massimo un trattamento all'anno. In prefioritura o comunque vicino alla fioritura = uccidiamo le api complimenti, è scritto chiaro e tondo di non usarlo in prossimità della fioritura. il confidor si usa appena si vedono i primi adulti in modo da evitare che depongano le uova. quando l'effetto scema si usa altro ad esempio la deltametrina (decis). Il rame non fa nulla alla dorifora, serve ad altro. se leggi qui sopra si parla del bacillus Thuringensis

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  • Arkans
    ha risposto
    Già.. Proprio perché non è una cosa leggera chiedevo. L'estensione non è molta, circa 400 m2, produzione massima 7-8 q.li all'anno.

    Attenderò gli sviluppi e vedrò se la cosa si fa problematica. Nemmeno una dorifora te? Da noi ogni anno è pieno!

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  • marerb
    ha risposto
    Non so cosa consigliarti anche perchè non conosco l'estensione della coltivazione, il prodotto confidor è alla fine un gran bel veleno anche se sulla scheda di sicurezza non sembra tale, parlavo oggi di dorifera in quanto nel mio campo ieri ne ho trovata una l'anno scorso campo vergine neanche una per me è prassi non usare veleni ma avvicendare con alte frequenze ; comunque prova con un bel macerato di ortiche oppure con verderame il verderame non è mai come quella m.. cosaccia del confidor

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  • Arkans
    ha risposto
    Ho un quesito per voi.

    Sono già 2 settimane che abbiamo iniziato a mangiare qualche patata novella (terribilmente grandi come pezzatura quest'anno fra l'altro). La fioritura è finita da una quindicina-ventina di giorni, le piante sono ancora belle verdi ma si stanno ora riempiendo di dorifore.

    Abbiamo già fatto un intervento contro le dorifore trattandole con il Confidor subito prima della prefioritura e le abbiamo efficacemente annientate. Ora, anche a causa delle frequenti piogge forse, non so, si ripresenta la minaccia.

    Sulle istruzioni dell'insetticida raccomandano di non fare più di un trattamento all'anno (anche se negli anni precedenti in genere ne facevamo 2).

    Il quesito è: sapendo che prima di 3 settimane non le raccoglieremo ancora, vale la pena di effettuare un secondo trattamento ora (ovviamente interrompendo la raccolta delle novelle)? Oppure lasciamo che le dorifore prolifichino in queste ultime settimane?

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  • marerb
    ha risposto
    Ciao Peperoncino è una vergogna ! ci hanno distrutto tutto il territorio, l'economia il potere contrattuale sull'agricoltura in europa infinocchiandoci con le parole del "faremo" sono riusciti a fare FALLIMENTO e pensare che per millenni il granaio d'europa era il sud dell'italia fino agli anni 70 quando hanno pensato di portare le industrie distruggendo tutto ciò che fu mantenuto e protetto con cura invece di investire e dare forza ai contadini con quattro lire li hanno infinocchiati facendogli credere che la fabbrica era benessere e ora fabbriche non ce ne sono più il è terreno poco e tanto ne hanno inquinato e ti impiccano con il prezzo ! ... faremo .. faremo ..

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  • peperoncino
    ha risposto
    Ciao Mareb. Oggi ho saputo che la patate novelle ai napoletani le pagano a 8 centesimi e che il prezzo tende al ribasso mentre in Spagna tende ad aumentare

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  • marerb
    ha risposto
    ciao Peperoncino mi sbalordisci l'altro giorno ho visto patate novelle ad € 1.9 al Kg. non posso credere che ci sia la lontana possibilità di essere raggirati in questo modo quello che Tu racconti è frode bella e buona ........ coltiviamoci le nostre patate anche con un poco di fatica

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  • peperoncino
    ha risposto
    Ciao Mareb, certo che ci sono le patate novelle e per giunta sono ottime ma nei supermercati trovi la roba vecchia ben conservata che a volte viene spacciata per novella

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  • marerb
    ha risposto
    quindi dire "frutti di stagione" è diventato un vecchio adagio popolare ma ....... a giugno non ci sono già le patate novelle?

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  • peperoncino
    ha risposto
    trattando il fogliame, determina il blocco dello sviluppo delel auxine nelle gemme dei nuovi tuberi. In definitiva serve per aumentare la conservabilità dei tuberi una volta raccolti. Il sistema è usato in Francia dove riescono a conservare molto bene le patate scavate ad agosto fino a giugno del'anno dopo

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  • marerb
    ha risposto
    Fazor

    Scusami Peperoncino ma il Fazor chi Te lo ha consigliato e per quale motivo lo impieghi? Allego per tutti gli interessati la scheda di sicurezza
    Attached Files

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  • peperoncino
    ha risposto
    Quest'anno iniziano le prove con il FAZOR, idrazide maleica. vedremo che succede

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  • kentarro
    ha risposto
    Grazie, forse ho trovato un consorzio che lo ha non lontano da dove vivo. al limite mercoledì vado a Ravenna x lavoro e li dovrei trovarlo di certo

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  • Gio75
    ha risposto
    X Kentarro:
    Ti confermo che il mio amico usa Jack Pot: 2 "applicazioni" e le dorifore dovrebbero sparire.

    Nel frattempo anche Desirèe sono in piena fioritura...
    Assieme a Primura e Monalisa sono una spettacolo: sembra perfino che la grandinata di un mese fa le abbia rinvigorite!
    Nel fine settimana faccio una foto!

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  • marerb
    ha risposto
    in ritardo ma..

    sia pur in ritardo di due settimane alla messa in dimora oggi dopo un paio di giorni di gran sole e relativo caldo le desiree sono uscite tutte e le kennebec all'80%

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  • Gio75
    ha risposto
    No so cos'hai usato finora ma cercando in giro ho trovato questi 2 prodotti:
    - Jack Pot (http://www.agribio.it/jackpot.htm)
    - Novodor FC (http://sicurezza.agri-consult.it/Agr...20(Valent).pdf)


    Ti segnalo anche un documento specifico e molto completo sul bacillus Thuringensis trovato in rete:

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  • kentarro
    ha risposto
    senza fretta e problemi. grazie e ciao. Mi ha detto il gestore del consorzio che il suo fornitore non lo tratta più e sta cercando chi lo fornisce ancora. ha diversi clienti che lo cercano.

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  • Gio75
    ha risposto
    Originalmente inviato da kentarro Visualizza messaggio
    Gio, mi sai dire il produttore del Bacillus thuringiensis varieta tenebrionis che hai. sono stato ieri al consorzio vicino a casa ed è disperato, non riesce a trovarlo.
    Mi spiace Kentarro.. io il baccillus non l'ho ancora comprato vista la ridotta quantità di dorifore...
    Ma appena posso sento il mio amico che ha l'azienda bio e ti faccio sapere.

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  • kentarro
    ha risposto
    Gio, mi sai dire il produttore del Bacillus thuringiensis varieta tenebrionis che hai. sono stato ieri al consorzio vicino a casa ed è disperato, non riesce a trovarlo.

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  • Adelf
    ha risposto
    Originalmente inviato da peperoncino Visualizza messaggio
    Adef ma ti sei cancellato da questo blog? sabato siamo andati ma tu non sei venuto
    Ciao Peperoncino,
    dove sei andato sabato? Io non mi sono mosso da qui. Comunque, quando ti trovi in zona e vuoi visitare i campi dove ho in coltivazione la Ricciona e gli altri cloni recuperati in zona, chiamami direttamente (tu dovresti averli i miei recapiti) o tramite i nostri comuni amici.
    Saluti.

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  • marerb
    ha risposto
    non trovo più ma lo troverò sicuramente un appunto che parlava sui tempi di aratura se meglio l'autunno - invernale o primaverile, e davano la primaverile migliore per il ferretto in quanto portato all'aria aperta moriva e prima di rifarsi interrarsi e fare danno si poteva portare a termine la coltivazione ovvio senza apporti di veleni specifici.
    vedrò di rintracciare per conferma

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  • Gio75
    ha risposto
    Tre anni fa abbiamo avuto il più grosso attacco di ferretto che ricordiamo:
    Su un terreno che in precedenza era un vigneto inerbito, arato a 20-25cm di profondità in autunno per poi piantare le patate la primavera successiva...
    Il raccolto fu un vero disastro.

    In generale e tempo permettendo, ariamo sempre a quella profondità in autunno/inizio inverno, interrando anche letame o compost, ma quasi sempre su terreni già coltivati a orticole gli anni precedenti..

    Negli ultimi anni mi sto "allargando" e quindi capita di lavorare su terreni "vergini".. però cerco sempre di piantare le patate su porzioni diverse in modo da limitare eventuali danni e allo stesso tempo faccio anche qualche test.

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  • marerb
    ha risposto
    che tipo di aratura fai? profonda e in che periodo autunnale o in prossimità del periodo di messa in dimora?
    questo credo che possa influire anche per il ferretto

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