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Patata: agronomia e tecniche colturali

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  • Arkans
    ha risposto
    Originalmente inviato da Ghiddo94 Visualizza messaggio
    vorrei chiedervi due domande quando e come si piantano le patate
    Stento a credere che in 28 pagine di thread non si parli di come piantare le patate, prova a dare una sfogliata veloce

    Sinteticamente, i tuberi si piantano in primavera (tra marzo e aprile), in filari o solchi, adagiando i tuberi (tagliati o interi) ad una distanza di 30-40 cm l'uno dall'altro e rincalzandoli bene. Leggi e ne saprai di più!

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  • xrpan
    ha risposto
    conservazione delle patate

    Salute a tutti,
    è da circa tre anni che produco patate con coltivazione biologica e che vendo direttamente ad 1 € al kg.
    La produzione attuale è stata ottima; il problema è ora la conservazione del prodotto non ancora venduto.
    Ieri ci siamo accorti che nel magazzino vi sono moltissime patate che stanno marcendo completamente. Quando le abbiamo immagazzinate sono state controllate ed erano già state scartate quelle che presentavano anomalia.
    Nonostante questo il marciume è così tanto che prevedo di buttare l'invenduto.

    Grazie per i consigli in merito.

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  • Ghiddo94
    ha risposto
    mettere le patate

    vorrei chiedervi due domande quando e come si piantano le patate

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  • Gio75
    ha risposto
    Mi assento per il weekend e ve ne uscite con queste "belle" notizie!!!

    Giovedì sera raccolto le 2 file di varietà precoci/semiprecoci:
    PRIMURA: 10Kg seminati, 60Kg raccolti.
    MONALISA: 15kg seminati, 70Kg raccolti.
    Quasi tutti i tuberi sani e di pezzatura media (nonostante avessimo seminato troppo "fitto").

    Restano in campo 3 file di DESIREE che raccoglieremo entro un paio di settimane.
    Terrò d'occhio la tignola... non vorrei trovarmi brutte sorprese..

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  • peperoncino
    ha risposto
    Ciao Baffokid.
    Mi riferivo proprio a quei vermetti che hai trovato. é la tignola della patata che è in grado di distruggere l'intero raccolto. Le uova vengono deposte sulel gemme dei tuberi e da li si sviluppano larve che penetrano all'interno causando gallerie. Gli insetti si riproduono con estrema facilità. Pensa che quando ero all'università , nei testi era riportato come insetto presente nlla sola Sicilia. Ora sta in tutta Italia. Occorre usare varietà chetuberizzano in profondità ed evitare, soprattutto qui nel bolognese, di lasciare spaccature nel terreno da dove gli adulti entrano nel terreno e vanno ad ovideporre sui tuberi. Una semplice rullatura in grado di interessare 1-2 cm di terreno torna particolarmente utile in prossimità della raccolta, quando i voli sono consistenti

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  • Baffokid
    ha risposto
    Originalmente inviato da peperoncino Visualizza messaggio
    okkio alla tignola che sta facendo danni ingenti in tutte le regioni a cominciare da qui fio alle residue produzioni del sud
    Ciao peperoncino
    Io la mia Monalisa ho terminato di cacciarle l'ultimo giono buono della luna praticamente il 19u.s., e tanto con tutto questo caldo qualcuna l'ha cotta ed aveva già iniziato a marcire.
    Alcune anche io l'ho trovate bucate ma dentro ho trovato dei vermi lunghi di colore rossiccio, ora non so se sono li stessi che dici tu, però credo che più o meno ci siano sempre stati.
    Invece questo articolo che ho trovato su link:di freshplaza.it credo sia ancora di attualità.
    __________________________________________________ ____
    L’invasione degli "alieni" divora silenziosamente il territorio bolognese
    Per l’ambiente sono bombe a orologeria, veri e propri alieni che arrivano a Bologna e la invadono silenziosamente. Si tratta di animali e insetti che giungono dai quattro angoli del mondo e che spesso mettono a rischio le produzioni agricole nazionali, in assenza di predatori naturali che li contengano.

    Nell'Appennino emiliano, per esempio, si possono trovare focolai della vespa cinese del castagno (cinipide galligeno), che mette a rischio anche i pregiati marroni IGP di Castel Del Rio e si riproduce per partenogenesi (la specie è composta da sole femmine), vanificando tutte le pratiche fitosanitarie che mirano ad eliminarle impedendo l’accoppiamento.

    Intanto dalla Lombardia sta diffondendosi il tarlo asiatico (Anoplophora chinensis), un grosso coleottero che attacca tutte le piante latifoglie infilandosi nei tronchi, mangiandoli da dentro e provocando facilmente il loro crollo.


    Tarlo asiatico

    Dal Sud giunge invece la tignola della patata, che ha valicato gli Appennini e sta andando ad insidiare le preziose coltivazioni di Budrio e Molinella. In pianura troviamo anche la diabrotica, un parassita originario degli Usa, in grado di spianare intere file di mais, mentre negli albicocchi imolesi si sta infiltrando il capnodium proveniente dalle zone caldo aride dell’Asia.

    “La novità - spiega Claudio Governi, Responsabile Ambiente e Territorio di Coldiretti Bologna – non è tanto nell’arrivo di parassiti e insetti dall’estero, ma nel numero e nella quantità delle razze importate. Se prima il ritmo era di 1 o 2 all’anno, oggi siamo ad oltre 30 specie tutti gli anni: il nostro ecosistema non riesce ad assorbirli".
    Data di pubblicazione: 10/07/2009
    __________________________________________________ ____________________

    Se tutto questo vuol dire globalizzazione bene siamo messi maluccio.
    Poi quanto pare in Italia si trovano tutti bene e mettono su famiglia.
    Un saluto a tutti
    Baffokid
    Ultima modifica di Baffokid; 21/07/2012, 20:25.

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  • peperoncino
    ha risposto
    okkio alla tignola che sta facendo danni ingenti in tutte le regioni a cominciare da qui fio alle residue produzioni del sud

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  • marerb
    ha risposto
    .... io sono in netto ritardo non potevo proprio mettere a dimora la semente; pioggia freddo ma freddo ! siamo a 470 metri sul l/m ad Aprile c'era 1° C al mattino e così andrò alla raccolta per fine settembre primi di ottobre .... col favore del "ninio" si spera che sarà asciutto !
    un saluto a Tutti

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  • Gio75
    ha risposto
    Per quanto mi riguarda, approfitterò del terreno bello asciutto per raccogliere al più presto Primura e Monalisa la cui vegetazione ha ormai concluso il ciclo vitale.
    Invece le piante di Desirèe sono ancora belle verdi e le raccoglieremo il mese prossimo.
    Su Primura abbiamo fatto dei "prelievi" a mano un mese fa e i tuberi erano già regolari e ben formati ma abbiamo aspettato perchè la pelle era ancora troppo delicata.

    Con le piogge di maggio e nonostante il gran caldo successivo non abbiamo mai irrigato.

    Come ho già scritto, gli attacchi di dorifora si sono limitati a desirèe e localizzati solo in alcune zone del campo.
    Più massiccia la presenza di cimici che, anche grazie all'intervento manuale del babbo, non sembrano aver provocato danni significativi.

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  • Arkans
    ha risposto
    Tutto "tace" perché la raccolta per me almeno è finita da un pò

    Credo non siano mai state fatte patate così sane, grandi e belle come quest'anno! Senz'altro merito delle abbondanti piogge di maggio che hanno fatto sviluppare benissimo le piante. Da 50 kg di semina Jaerla abbiamo ottenuto circa 10 quintali di patate! A proposito del mio dubbio sull'utilizzare un insetticida circa un mese fa quando vi era il secondo attacco i dorifora.. Bhè, ho desistito e ho lasciato che si mangiassero un pò le foglie. A posteriori ho fatto benissimo: nessun danno ai tuberi, meno "veleni" e patate più sane.
    Se riesco magari vi posto qualche foto e un video

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  • marerb
    ha risposto
    ai miei cari "pataticoltori" è un da parecchio che tutto tace, è ora che si consuntivi qualche cosa : messa in dimora kennebec e desiree in data 11 maggio bella fioritura su tutto il fronte (ci sono ancora alcune piante 2/3 con i fiori) ma a due mesi e una settimana le desiree si sono già piegate nelle interfile, direi che il 95% ha vegetato bene non altissime ma robuste il restante un poco debolucce e di altezza molto inferriore, dorifera un attacco per il volore di 50 esemplari adulti (tolti a mano) e dopo 10 giorni la presenza di due adulti e delle maledette larve rosse voraci come il sottoscritto dopo una settimana a pastina in brodo di dado, di queste larve di dorifera sin ora due attacchi eliminati raccogliendo anche le foglie, presenza di cimici non tante ma in posizione di accoppiamento, ed infine sabato 14 luglio violentissimo temporale 2 ore secchiate di acqua e vento.
    speriamo in bene

    Lascia un commento:


  • robinarianna
    ha risposto
    grazie per le risposte.per la dorifera ho(purtroppo) dovuto usare il confidor.Per le patate rosicchiate mi sono espresso male,si trattava di piante appassite un pò gialle.per fare le foto ho cavato delle altre piante che presentavano i stessi problemi ma sotto non cè traccia di patate.(quelle le avevo buttate)Il resto del campo si presenta malissimo nel senso che sono nate tutte le piante ma la crescita non è eccezionale(rispetto a piantagioni vicine)

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  • peperoncino
    ha risposto
    Oppure lumache o grillotalpe. Dovresti mettere una foto per poter capire di che si tratta



    Originalmente inviato da Gio75 Visualizza messaggio
    Oppure potrebbero essere elateridi (ferretto) che proliferano nei campi incolti!

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  • Gio75
    ha risposto
    Originalmente inviato da Gatto di marmo Visualizza messaggio
    Le patate rosicchiate, potrebbero essere i topi.
    Simpatici animaletti che assaggiano la produzione.
    nella parte rosicchiata si dovrebbero vedere i segni di due solchi e un rialzo centrale (piccolo tutto ciò, al massimo un paio di millimetri tra tutto o giù di lì).
    Rimedi....
    Si può passare dalle esche avvelenate, alle trappole a molla, oppure.... Gatti.
    Oppure potrebbero essere elateridi (ferretto) che proliferano nei campi incolti!

    Lascia un commento:


  • Gatto di marmo
    ha risposto
    Ciao Robinarianna
    Le patate rosicchiate, potrebbero essere i topi.
    Simpatici animaletti che assaggiano la produzione.
    nella parte rosicchiata si dovrebbero vedere i segni di due solchi e un rialzo centrale (piccolo tutto ciò, al massimo un paio di millimetri tra tutto o giù di lì).
    Rimedi....
    Si può passare dalle esche avvelenate, alle trappole a molla, oppure.... Gatti.

    Le dorifere... Gli adulti possono spostarsi e magari nelle vicinanze ci sono o c'erano coltivate patate. Difficile non incontrare questi voracissimi insetti, se si coltivano patate.

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  • robinarianna
    ha risposto
    salve.a proposito di dorifera,il campo dove ho piantato le patate non era coltivato da più di venti anni(quindi presumo vergine) invece questa mattina la sorpresa:in una fila più di cinque piante semidistutte,nell'altre file qualche esemplare sulle foglie.Una domanda:ho cavato 5-6 piante per vedere(e mangiare)la produzione e alcune patate sembravano come rosicchiate.Cosa può essere? e come intervenire?

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  • peperoncino
    ha risposto
    calma pataticoltori!!! i semi ottenuti dalle bacche sono vitali come ad esempo i semi dei pomodori. Ovviamente, essendo il risultato di un incrocio, presentano alto grado di eterozigosi, quindi, da ogni seme esce fuori una pianta con caratteristiche diverse. In pratica, ogni seme può dare origine ad una nuova vaietà. Ovviamente il ciclo della patata sarà diverso se si pianta un semino o un tubero seme. in alcuni paesi del mondo si usa questa tecnica per produrre patate. Ovviamente non si tratta di pataticoltura professionale perchè il prodotto è estremamente eterogeneo nella forma, colore, maturità. Si è studiato molto sui TPS (true potato seed) nel'intenzione di trovare combinazioni di incrocio che garantissero buona resa e stabilità di prodotto. Non vorrei sbagliarmi ma ci hanno lavorato giù a Portici presso la facoltà di Agraria. Il problema è che la patata è tetraploide quindi l'ererozigosi è estremamente alta http://www.curzio.com/N/Potato_starting_from_seed.htm .
    Ovviamente le piante nate da seme sono esenti da virus perchè non si trasmettano per via sessuale. Inoltre certo che in Olanda fanno le rotazioni e le rispettano altrimenti il NAK non da il benestare per le colture da seme

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  • marerb
    ha risposto
    Beh! credo di si ma la verginità sta che non hanno toccato terra mentre le paptate da semina provengono dalla terra e ad esempio in olanda non credo che facciano rotazioni pluriennali e quindi sono sempre le stesse che girano sia per certificate e sanificate dalle patologie
    se mi capitano quest'anno provo e vi farò sapere

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  • kentarro
    ha risposto
    saranno però semi imbastarditi. non è detto che ciò che nascerà sarà della stessa qualità. è come seminare semi di frutta comprata. a poi innestata.

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  • marerb
    ha risposto
    Si ! sembrerebbe cosa rara e quando capita è una fortuna io l'anno scorso non gli ho dato peso non ho raccolto nessuna "ovaia", da ricerche invece ho appreso che questi semi sono la verginità della ... del tubero ovvero si ottengono tuberi primogeni non da sementi ricavate da patate germogliate a contatto con la terra e quindi disinfettate o portatrici di patologie.

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  • Gio75
    ha risposto
    In attesa di capire le cause di appassimento/ingiallimento/morte...

    Vi ringrazio per le risposte sulla questione "frutti" cito Wikipedia:
    I fiori fecondati producono i frutti, che in alcune varietà sono piccoli, verdi e di forma simile ai pomodori ciliegini. Ogni frutto può portare fino a 300 semi.
    Lasciando essicare i frutti, i semi si possono piantare o sono sterili???

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  • marerb
    ha risposto
    ...... e a cosa adduci a questo ingiallimento generale ? clima anomalo o ........ la previsione dei Maya ....

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  • kentarro
    ha risposto
    i frutti da me si vedono spesso. anzi, uno degli anziani che ho come inquilino mi diceva che quando era piccolo erano soliti usare quelle palle per gocare...
    dalle mie parti non solo le patate stanno ingiallendo. anzi le patate poco il resto della verdura di più (coste, piselli, etc etc)

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  • marerb
    ha risposto
    Tranquilli è la semente della patata l'anno scorso sulle Desiree parecchi "bacelli", ma solo sulle Desiree.
    mentre quello che dici Gio75 temo di avere lo stesso problema su un paio di Desiree : fioritura leggero ammosciamento ed ingiallimento ..... anomalo

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  • Gatto di marmo
    ha risposto
    Ciao Gio75
    Secondo me, sono i frutti della patata.
    Ti linko un collegamento a Wikipedia, dove si trova una foto dei frutti della patata anche se ad uno stadio di maturazione più avanzato dei tuoi.

    A memoria NON sono commestibili.

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  • Gio75
    ha risposto
    Altri problemi:

    Qua e là mi stanno morendo delle patate:
    All'improvviso appassiscono, ingialliscono e muoiono.
    Può essere dovuto alle forti piogge delle scorse settimane?
    Non credo sia il caldo di questi ultimi giorni perchè il fenomeno ha cominciato a manifestarsi prima.

    Guardando le piante ho notato che in molti casi dove c'erano i fiori, si sono sviluppati dei... pomodorini!!!
    Non datemi del pazzo... sono dei "frutti" verdi tondi (come piccoli pomodori ciliegini) e aperti a metà presentano parecchi piccoli semi...
    Mai vista una cosa simile.. neanche mia madre che ha 70 anni!
    L'anomalia è presente su Desiree per certo ma forse anche sulle altre varietà.. (devo verificare meglio).
    Ho fatto delle foto, appena posso le inserisco.
    Che mi sapete dire?

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  • peperoncino
    ha risposto
    non ho mai visto danni da cimici verdi . Il danno può essere grave solo in caso di fortissima presenza che però è veramente rara

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  • marerb
    ha risposto
    La cimice verde è un notissimo parassita di diverse piante dell'orto, soprattutto solanacee e leguminose, alle quali può fare danni anche notevoli. Non starò qui a dilungarmi sulla descrizione di questa specie nota praticamente a tutti, anche a chi non la conosce come parassita ma solo come insetto abbastanza sgradevole se si ha la sfortuna di toccarne o addirittura schiacciarne maldestramente uno. I rimedi che si conoscono sono tanti, ma come al solito sono soprattutto sostanze che in qualche modo la uccidono o fanno da repellente. In agricoltura biologica in genere si usa il piretro, una sostanza innocua per mammiferi e uccelli, ma non tanto innocua , come tanti sembrano pensare, per gli altri insetti e per i vertebrati a sangue freddo. Ho addirittura letto qua e là che il piretro uccide solo gli insetti nocivi. E' vero che non è un veleno molto potente, ma da qui ad usarlo con tanta facilità per me ce ne passa parecchio. Anche perchè è pur sempre un tipo di trattamento che cura i sintomi ma non le cause del fatto che certi parassiti diventano troppo invadenti. Certo contenere il numero di questi insetti comporta l'adozione di una strategia abbastanza complessa, ma se in genere non ho grossi problemi non dipende dal fatto che li controllo a posteriori, ma che cerco di creare condizioni particolarmente sfavorevoli a tutti i parassiti del mio orto. Sono infatti tanti gli accorgimenti che col tempo ho adottato per mantenere il numero delle cimici entro limiti non preoccupanti. Più volte ne ho parlato in varie pagine del mio sito ma ora voglio elencarli tutti insieme proprio perchè si tratta di uno dei parassiti più difficili da affrontare. Ovviamente quanto andrò scrivendo vale anche per numerosi altri rappresentanti fitofagi di questa famiglia di insetti, alla quale tra l'altro appartengono anche insetti che si comportano prevalentemente da predatori. Anzi si può dire che quasi tutte le cimici di questa famiglia possono anche comportarsi da predatori, anche se molte lo fanno solo se costrette dalla fame.

    Ti lascio questo link che ritengo ci siano delle info interessanti
    comunque il piretro ( ne parlano anche nel sito indicato ) può essere un buon deterrente
    ciao e buona giornata
    marerb

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  • Gio75
    ha risposto
    Grazie Marerb..
    Che facesse danni ai frutti lo sapevo... sui pomodori soprattutto!!!

    Ma sulle patate non pensavo/speravo riuscissero a fare danni importanti.
    Suggerimenti per l'eliminazione/contenimento del problema?

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  • marerb
    ha risposto
    da Wikipedia

    NON ho mai preso in considerazione la cimice verde se non una rompiballe serale nei portalampade quello che ho trovato è letteratura generale on line e mi sembra abbastanza preoccupante
    La cimice verde è molto dannosa per diverse specie di piante erbacee e alberi. Con le sue punture, infatti, causa la morte delle gemme fiorali e il deperimento della pianta che diventa giallastra. Il danno si manifesta sulle foglie e sui frutti ed è causato dalle punture di nutrizione di tutte le forme mobili del fitofago. Le foglie presentano necrosi localizzate e disseccamenti. Sui frutti le punture dell’insetto causano tipiche punteggiature clorotiche che successivamente si necrotizzano. I frutti attaccati dalle cimici assumono uno sgradevole sapore e non possono essere commercializzati. Indirettamente la cimice può trasmettere, attraverso le ferite lasciate dagli stiletti boccali, alcune malattie secondarie, come la batteriosi
    spero di esserTi stato un poco d'aiuto vedrò se trovo altro

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