70 centesimi a chilo? mi sembra fino esagerato...x come la penso io il gasolio costerà sempre di piu, prima o poi alle multinazionali passerà la voglia di far andare avanti e indietro i camion...
x biglio >
quindi se potete diversificate l'energia adesso per le imprese agricole rappresenta un'ottima opportunita' ma e' a tempo, chi si attrezza e' dentro chi no e' fuori mercato.
Ciaooo
Il problema non è tanto il cambiare, quanto ammodernare le attrezzature che spesso sono specifiche per una coltura....il gioco vale la candela? Che investimento servirebbe?
x biglio >
Godiamoci gli ultimi anni, sono e saro' sempre ottimista ma ho sentito parlare di 70 euro il q.le.
Per quanto mi riguarda sto gia' pensando ad altro, anche se sara' dura, l'agricoltura fatta da piante che producono qualcosa in Italia e' finita, quindi se potete diversificate l'energia adesso per le imprese agricole rappresenta un'ottima opportunita' ma e' a tempo, chi si attrezza e' dentro chi no e' fuori mercato.
ma che ne pensate voi del recente decreto per alzare la soglia di aflatossine? che ripercussioni avrà sul mercato?
Circa 10 gg fa ne parlavano al tg3 ambiente: hanno detto che ne stanno discutendo al parlamento europeo.
Sicuramente, se sarà fatto, si tratterà di un provvedimento poco garantista dei nostri prodotti molto più sani, ed ancora una volta ce la prenderemo in quel posto....
ma che ne pensate voi del recente decreto per alzare la soglia di aflatossine? che ripercussioni avrà sul mercato?
Ciao biglio immagino che non sarà una buona cosa xnoi...
se si valuta quello, e il fatto che nessuno dei grossi sgusciatori inreressa l igp o dop quindi pagare un po di più x dei prodotti con una maggiore cura e qualità, l interesse è quello di poter comprare il nostro prodotto al minor prezzo possibile ! Gli organi preposti alla certificazione (inoq) per la mia zona , danno sicuramente una mano per far si che cio accada ! ribadisco che nessuno dai politici alle associazioni stanno dando il giusto peso o supporto alla coricoltura nazionale....( almeno a mio avviso)....
ciao a presto !
Ciao ragazzi, vedo che siamo sempre di meno.....peccato, perchè era bello leggere i vostri interventi: credo che siamo un po' tutti demoralizzati.
Comunque apparte tutto, vorrei ricominciare a parlare di concimi ed affini.
La settimana prossima credo che concimerò e mi hanno consigliato il Triofert della Puccioni (organo minerale): lo conoscete?
gia... mi sa che è proprio cosi.... naturalmente i grandi sgusciatori lo sanno....
comunque sempre meglio dell anno scorso.........
5.2 per un prodotto bio ?
una domanda, visto che arrivo da verona, e parlando in fiera si diceva che la spollonatura chimica x chi è nella vecchia 2078 per le nocciole con il basta x capirci potrebbe non essere piu utilizzabile... a questo riguardo qualcuno sa se è vero ?
x boccia7 nel bio la spollonatura come la effettuate ?
Ciao a tutti !
ciao spazio, premetto che l ente che certifica (inoq ) non è per il bio, ma solo pere la ex 2078 (lotta integrata),sul prec messaggio non avevo specificato... se posso... la cooperativa in questione è tra coltivatori ? e cosa fa ritira sguscia e poi vende ?
Il fatto di essere DOP vi viene riconosciuto qualcosa in piu ? a punto resa oal quintale? scusa se sono stato troppo curioso ma secondo me lunico modo per noi produttori di avere dei prezzi migliori e si quello di fare qualita ma ricordare a chi di dovere che la coricoltura in italia è la seconda produzione mondiale (almeno per ora ) ma nessuno gli da il giusto peso e importanza... spesso anche le riviste specializzate...(non sono un politicante ma mi spiacerebbe vedere un altro gioiello della nostra terra affondare in un mare prodotti di dubbia qualita e sanita...) ciao e grazie !
Da quello che so e' difficile per un azienda singola seguire il disciplinare del marchio. La strada che faremo noi e' far fare tutto alla cooperativa che ci rappresenta con notevole risparmio di tempo, burocrazia e abbattimento costi.
Addirittura sembra che il biologico sia fuori dal disciplinare, pero' non ne so molto a riguardo perche' qui da noi la DOP e' passata da poco.
Attenzione con la storia della crisi del mercato, non e' assolutamente vero leggete quest'agenzia:
"Trend in aumento per la frutta secca (noci, nocciole e mandorle), che hanno segnato un piu' 2,2 per cento nelle vendite e dei legumi (lenticchie e fagioli in testa), cresciuti del 2,6 per cento".
In questo inizio anno 2010 sarebbe il caso di fare il punto della situazione dei prezzi al produttore e dei prezzi finiti al cliente.
Sì Giangi è vero, infatti non propendo nè per l'una nè per l'altra soluzione: volevo solo sollevare il problema che comunque non è da sottovalutare, soprattuto per chi vende grandi quantitativi....insomma bisgona fare due calcoli....
Forse Peppe ha ragione riguardo gli interessi, però se valutiamo quanto le banche pagano gli interessi (circa l'uno percento) non so se è meglio sperare in un aumento del prezzo magari anche fra quattro mesi oppure prendersi l'un percento subito!
Comunque anche io non vendo adesso, voglio aspettare, e la penso esattamente come baffokid credo nella carenza di prodotto.
Saluti.
Novità sui prezzi? Come siete messi con le lavorazioni?
Ciao
Allora che io sappia fino a ieri a sera parlavo con un amico
che ha deciso di venderle, mi riferiva che il prezzo non è cambiato
sta fermo come all'apertura della stagione. Sembra pero' che un
aumento ci potrebbe essere in primavera prossima.
Voci di corridoi, la cosa mi da la certezza perche' c'è una forte
carenza di nocciole. Comunque stiamo un po' a vedere io
per il momento non vendo.
Saluti Baffokid
mi associo a peppe e johann, anche io non ho nessuna nuova sui prezzi e spero che chi ne sa qualcosa lo posti,.........da gli ultimi post prevale un senso di rassegnazione che non fa bene a nessuno secondo me........
tutto tace... nessuno sa nulla sull'andamento dei prezzi?
Hai ragione johann, e i dispiace perchè questo è uno dei pochi punti d'incontro che abbiamo....
Comunque , forse molti sono alle prese con i lavori di potatura.
beh in pratica hai detto una cosa impossibile se no tra decenni forse quando i miei figli avranno una 30ntina d'anni
oggi stavo riflettendo con un collega agricoltore e stavamo discutendo sul famoso contributo che nelle riunioni della provincia di viterbo che stelliferi ha sollevato l'idea di proporlo ma il contributo ed è questo di cui stavamo parlando stasera ma perché dare i soldi ad ettaro non è meglio dare una tantum per qli prodotti?? gli agricoltori più meritevoli quelli che ci tengono saranno così più aiutati mentre quelli che hanno i terreni abbandonati già non lavorano il terreno ma se prendono i soldi ad ettaro figuriamoci
Boccia non sono daccordo,
ci stanno portando ad un punto critico in cui la redditivita' ad ettaro si sta abbassando talmente tanto che solo un pazzo puo' decidere di "immobilizzare 50.000 euro ad ettaro".
I turchi non raccolgono tutti a mano, vai a vedere i filmati su youtube, i piu' grandi si sono gia' attrezzati e miglioreranno sempre di piu'.
Intendiamoci rimango ottimista ma la partita e' dura se siamo solo noi produttori a giocarla.
Noi facciamo la nostra parte ma bisogna fare "sistema" e intraprendere "sinergie" serie tra produttori, sgusciatori, politici, dop e igp che devono funzionare e non rimanere sulla carta e anche l'industria non deve fare il gioco delle tre carte ma stabilizzare i prezzi di acquisto della produzione nazionale ed europea su livelli accettabili, anche se questo richiede dei sacrifici.
Altrimenti l'unica strada sono trattori in piazza a richiedere con forza la tracciabilita' in etichetta anche per le percentuali di ingredienti minori, il sistema di vendite ad asta, filiera corta, differenziare le attivita' come produzione di energia elettrica da biomassa come cippato della potatura e i gusci delle nocciole, valore aggiunto che attualmente viene "bruciato" o buttato via.
secondo me qua in italia non c'è da pensare che siamo meglio o peggio ma dobbiamo aiutarci a reggere la concorrenza con le nostre forze e bisogna cercare di pensare di produrre di più, meglio e senza aiuti comunitari quindi bisogna avere nuove idee perché altrimenti non siamo competitivi.
in turchia le nocciole le raccolgono a mano e le seccano col sole qua facciamo tutto a macchina quindi un vantaggio c'è no?
poco importa al turco se le nocciole (come pianta) sono brutte mezze secche tanto le raccolgono e poi prendono i contributi
qua invece dobbiamo preoccuparci a produrre da ogni pianta sempre più e quindi bisogna investire più denaro ad ettaro a trattamenti contro cimice balanino marciumi sia alla pianta che ai frutti per prevenire la cascola e il frutto danneggiato.
solo così possiamo essere competitivi; lavorando.
anche se gli anni a venire sembrano incerti
speriamo che l'ue torni sui suoi passi, pensi al benessere dei suoi cittadini e non a stronzate tipo il crocefisso nelle scuole, ma che andassero a lavorare sul serio!!!!
Bel servizio un ora fa su RAIDUE sulla nocciola italiana.
questo passo mi ha fatto riflettere:
"l'Italia e' il primo produttore europeo di nocciole e secondo mondiale, tuttavia consuma solamente il 10% delle nocciole prodotte sul suo territorio!"
Tradotto vuol dire che i cittadini italiani consumeranno per il 90% nocciole con aflatossine turche e le nostre nocciole senza aflatossine andranno a deliziare il palato e la salute di qualcun'altro!
L'UE ha fatto una gigantesca ca...ta!
Aumentando le aflatossine ha messo in seria difficolta' le nostre imprese agricole e contemporaneamente ha calpestato i diritti europei alla salute!!!
Le soluzioni possibili sono due:
1) L'UE ritorna sui suoi passi e cancella tale norma.
2) ETICHETTA CHIARA con indicata la TRACCIABILITA' dei PRODOTTI.
esempio principe: sulla nutellaa vogliamo vedere nocciole italiane o nocciole turche!
Qui qualche industriale (non so chi) ha fatto il gioco delle tre carte perche' i politici europei hanno subito senz'altro grosse pressioni e non credo che siamo alla merce' dei turchi, quindi i fatti sono chiari!
a tale proposito leggere questo fonte helpconsumatori.it:
"Secondo il VI rapporto sulla sicurezza alimentare del Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente, Italia a tavola, sono le micotossine (785) i contaminanti principalmente riscontrati dal sistema di allerta comunitario, nella frutta secca. Si tratta soprattutto aflatossine (782), seguite da problematiche microbiologiche. Dei 785 prodotti della categoria frutta secca, notificati per micotossine, 200 sono originari della Turchia, 167 della Cina, 164 dell'Iran e 69 degli USA.
L'allarme è stato lanciato dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia) che si dimostra preoccupata per una "decisione, che se confermata, avrebbe effetti devastanti per la nostra produzione e per i consumatori". Come ha spiegato a Help Consumatori Giuliana Roncolini, responsabili settore ortofrutta della Cia"le aflatossine sono delle micotossine che si sviluppano con l'umidità e sono fortemente cancerogene. Da tempo si sta cercando di limitarne i contenuti nei cibi, proprio per la loro pericolosità."
Quindi i favoriti sono le imprese agricole e di trasformazione di Turchia, Cina, Iran e Usa.
Le domande: perche' l'Italia e' il secondo contribuente dell'UE se poi "schiacciano" economicamente le nostre imprese in questo modo? Da chi parte stanno i nostri politici europei e chi favoriscono con le loro azioni?
Sono europeista da sempre ma i fatti mettono a dura prova la mia convinzione di fondo.
Ciao Peppe,
c'è un importante convegno sabato 7 novembre alle ore 15 alla Comunita' Montana dei Cimini a Ronciglione VT.
Si parlera' di coltivazione del nocciolo e di progetti per l'utilizzo della biomassa a scopi energeteci.
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