MMT Forum Macchine

Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Nocciolo: raccolta e commercializzazione

Collapse
X
 
  • Filtro
  • Data
  • Visualizza
Cancella tutto
new posts

  • giangi77
    ha risposto
    Originalmente inviato da peppe30679 Visualizza messaggio
    Aggiornamento dei prezzi sul sito Ass...tti: sempre 5 euro punto resa.
    e dire che ci speravo proprio ad un aumento.....va beh, comunque il monito è sempre la Turchia hai voglia a dire,
    con quasi il 90% della produzione mondiale non potrebbe essere altrimenti.
    L'unica cosa che possiamo fare noi è valorizzare il nostro prodotto made in italy, con etichettatura e provenienza del prodotto.
    un saluto.
    giangi

    Lascia un commento:


  • Spazio
    ha risposto
    Come dimostrano i dati siamo in balia della turchia, noi possiamo solo adeguarci a quello che fa la turchia, per influenzare i mercati occorrono soggetti molto molto robusti.

    Ciao

    Lascia un commento:


  • giangi77
    ha risposto
    Originalmente inviato da Spazio Visualizza messaggio
    Si, ho chiesto parere ed il forum ha risposto con varie opionioni ma non pensiate che il processo di fusione delle cooperative si fermera', nei prossimi mesi ci saranno importanti novita', rimanete sintonizzati!

    Ciao
    Speriamo solo che siano novità positive, intanto sono curioso di vedere il prezzo che uscirà domani, a seguito anche dell'aumento
    di 20 centesimi di venerdì sulle nocciole turche.......
    A proposito a Maggio andrò in crociera proprio in Turchia, che dite me le porto un pò di nocciole italiane così gliele faccio assaggiare?
    un Saluto a tutti i forumisti.!

    Lascia un commento:


  • Spazio
    ha risposto
    Si, ho chiesto parere ed il forum ha risposto con varie opionioni ma non pensiate che il processo di fusione delle cooperative si fermera', nei prossimi mesi ci saranno importanti novita', rimanete sintonizzati!

    Per quanto riguarda la popolarita' non dimenticate questi dati:
    La rappresentatività sociale della OP nocciola italia è di circa 2500 produttori associati che coltivano 13mila ettari di noccioleti con una produzione media annuale di circa 200.000q.li di prodotto in guscio.
    Questo e' parlare di numeri, tutto il resto e' chiacchere, la base di partenza per adesso e' questa ma per affrontare i mercati internazionali purtroppo non basta e occorrono altre fusioni da vagliare attentamente.

    Ciao
    Ultima modifica di Spazio; 23/01/2011, 20:49.

    Lascia un commento:


  • mondoarancio
    ha risposto
    Originalmente inviato da Magolli Visualizza messaggio
    Penso che questa e una buona strada per trovare un prodotto diferenziato. Poi, il consumatore deciderá si vuole comprare nocciole italiane o turche.
    scusate mi inserisco anch io...anche secondo me l etichettatura è un buon inizio!
    Per il resto non so se le cooperative o l associzionismo sia un utopia sicuramente non incontra una grande popolarita sia per i problemi su detti da biglio sia per l individualita tutta italiana....che abbiamo nell maggior parte delle volte per essersela presa nell....da incompetenze gestionali o "furbi" che hanno pensato alla sacoccia ! Io per ora vedo solo la necessita di una maggiore collaborazione tra le persone sia a livello di informazione come questo grande forum sta facendo sia piu concretamente aiutandosi tra agricoltori che vivono negli stessi paesi (questa è la mia utopia ) ciao a tutti ! la cosa davvero importante però alla fine è che le noccile italiane siano davvero piu buone ... ma che vengano pagate sempre di piu

    Lascia un commento:


  • peppe30679
    ha risposto
    Intanto sul sito Assofrutti non aggiornano il prezzo, rimasto fermo al 19/01.....

    Lascia un commento:


  • peppe30679
    ha risposto
    A proposito di etichettatura:

    Agronotizie è la rivista online per l'agricoltura di Image Line con la newsletter settimanale dedicata a tecnica, economia e innovazione.

    Lascia un commento:


  • Magolli
    ha risposto
    Originalmente inviato da robol69 Visualizza messaggio
    Le cooperative sono un utopia di pochi. Avete letto questo:
    L'etichettatura d'origine degli alimenti diventa legge nazionale
    Birindelli e Battistoni: "Vera conquista per il made in Italy e per il Lazio"


    Questa è la strada giusta per un corretto prezzo delle nocciole.
    Facciamo si che questa legge venga ben applicata anche sui derivati delle nocciole e obbligando a scrivere in modo chiaro e leggibile la località di produzione della nocciola.
    La legge sull’etichettatura è uno strumento prezioso in più per tutelare i prodotti tipici e tradizionali della nostra regione e costituisce un importante passo nella difesa della qualità e della trasparenza, a vantaggio della salute dei consumatori.

    Il consumatore deve sapere cosa trova nel prodotto e poi vediamo se Fer.. o Per.... Nov.... Stel.. quando scriveranno nell' etichetta nocciole coltivate in Turchia cosa deciderà il consumatore.
    Non solo visto che queste industrie nelle pubblicità inneggiano alla qualità di cosa ..... nocciole Turche alla Aflatossina.
    Questa è la strada da percorrere dobbiamo essere uniti e ben rappresentati.
    Penso che questa e una buona strada per trovare un prodotto diferenziato. Poi, il consumatore deciderá si vuole comprare nocciole italiane o turche.

    Lascia un commento:


  • Magolli
    ha risposto
    la soluzione ai problemi (molto diplomaticamente :-) è fare una cooperativa unica a controllo statale (come mi sembra che si comporti la turchia)

    Con tutto il rispetto Biglio, penso che mettere allo stato italiano in questo, non sarebe lo piú responsabile.
    Penso che tutti insieme o tutti sciolti daneggia la libertá dei agricoltori di scieglere dove, quando o come vendere le sue nocciole. Sono piú di accordo con valutare il prodotto locale e trovare mercatti che sono disposti a pagare quello che la nocciola vale. Ci sono strumenti per fare questo, bisogna lavorare molto e svilupare un prodotto veramente differenziato de la nocciola turcha.
    Salutti,
    Magolli

    Lascia un commento:


  • robol69
    ha risposto
    Le cooperative sono un utopia di pochi. Avete letto questo:
    L'etichettatura d'origine degli alimenti diventa legge nazionale
    Birindelli e Battistoni: "Vera conquista per il made in Italy e per il Lazio"


    Questa è la strada giusta per un corretto prezzo delle nocciole.
    Facciamo si che questa legge venga ben applicata anche sui derivati delle nocciole e obbligando a scrivere in modo chiaro e leggibile la località di produzione della nocciola.
    La legge sull’etichettatura è uno strumento prezioso in più per tutelare i prodotti tipici e tradizionali della nostra regione e costituisce un importante passo nella difesa della qualità e della trasparenza, a vantaggio della salute dei consumatori.

    Il consumatore deve sapere cosa trova nel prodotto e poi vediamo se Fer.. o Per.... Nov.... Stel.. quando scriveranno nell' etichetta nocciole coltivate in Turchia cosa deciderà il consumatore.
    Non solo visto che queste industrie nelle pubblicità inneggiano alla qualità di cosa ..... nocciole Turche alla Aflatossina.
    Questa è la strada da percorrere dobbiamo essere uniti e ben rappresentati.

    Lascia un commento:


  • Spazio
    ha risposto
    Zlatan io ti rispetto molto lo sai,
    le criticita' che hai elencato le conosco bene e prima o poi le cooperative dovranno affrontarle.
    Pero' ragioniamo insieme su questo: con un soggetto piu' robusto le professionalita' e' piu' probabile che riescano ad emergere e fare breccia. Aumentare i rapporti tra le cooperative fino a fonderle insieme in un unico soggetto e' una strada che puo' essere intrapresa pur nelle difficolta'.
    In questi anni ci saranno degli assestamenti ma io spero che il dialogo tra le varie strutture anche con quelle in difficolta' o che entreranno in sofferenza possa fondarsi su basi nuove, su prospettive a medio-lungo termine, lasciamo a casa le invidie, gli incastri del passato e guardiamo avanti.

    Ciao

    Lascia un commento:


  • Biglio
    ha risposto
    quoto zlatan... ci siamo passati con l'uva... la soluzione ai problemi non è la cooperativa secondo me.

    la soluzione ai problemi (molto diplomaticamente :-) è fare una cooperativa unica a controllo statale (come mi sembra che si comporti la turchia)

    la mia idea in due parole è "o tutti insieme o tutti sciolti" ecco.

    Lascia un commento:


  • Zlatan
    ha risposto
    Ciao,
    qui non si vuole crocifiggere nessuno!
    Il problema è che le cooperative non hanno la forza per contrastare il privato. Prova ne sia che, non appena un secondo "privato" del viterbese ha provato a crescere, ci è riuscito senza alcun problema. Non insidia il primato di chi sappiamo, però è cresciuto e anche bene. Come mai le cooperative invece di crescere e di affermarsi quale "baluardo contro la speculazione dei privati sulla pelle dei produttori" restano nel limbo del "non cresce e non crepa" ? Le capacità imprenditoriali, amici miei, non le hai solo perché sei stato messo in un consiglio di amministrazione da qualche politicuccio di piccolo cabotaggio. Purtroppo, oggi le cooperative sono infestate da questo genere di parassiti. Le professionalità vengono relegate a ruoli di secondo piano, le vendite non si fanno bene perché gestite da incompetenti, dunque le liquidazioni sono basse e i produttori cambiano strada. Mi sembra un'equazione amara ma logica.
    Attendo insulti.
    Zlatan

    Lascia un commento:


  • Spazio
    ha risposto
    Si Biglio considera pero' che il consorzio melinda e' anche formato da piccoli produttori e sono tutti felici. Qui ci sono 18000 ha coltivati a nocciole quindi 3 volte tanto la val di non e sole. Il "consorzio" op italia attualmente ne raggruppa circa 2600 non e' che poi sia impossibile raggiungere la cifra di 5000 associati basta coinvolgere altre strutture associative.

    Ciao

    Lascia un commento:


  • Biglio
    ha risposto
    no, l' esempio da seguire è quello che hanno fatto i produttori di vino.

    chi ha avuto il coraggio e la possibilità di vinificare in proprio va avanti

    chi non lo ha avuto si è associato alle cooperative o cantine sociali
    morale della favola le cantine chiudono, e i soci mollano perchè?

    perchè la cooperativa strutturata come è strutturata usualmente è una cazzata, alla fine se va bene hai un responsabile commerciale e un enotecnico (che non si faranno scrupoli ad ingrassarsi, LORO NON I SOCI)...

    Melinda melinda è un altro discorso... 5200 soci vuol dire che una fettina ina ina di torta c'è per tutti, è logico che funziona... ma dove li trovi 5200 produttori di nocciole per fare un consorzio?

    Lascia un commento:


  • Spazio
    ha risposto
    Non e' che dobbiamo inventare niente, il modello da seguire e' quello del consorzio melinda.
    Melinda e' un consorzio con 5200 soci aderenti alle 16 Cooperative, che si dividono i 6.400 ha di superficie coltivata dei distretti delle Valli di Non e di Sole.
    Lo porto come esempio perche' tutti conosciamo le mele della val di non. Noi dobbiamo solamente applicare questo modello gia' collaudato e che ha dato ottimi risultati sia al piccolo agricoltore che al grande produttore.
    Non serve "guerra" ma alleanze tra cooperative, aumentare la base dei soci per fare sistema e volumi, tutto qui. Non e' un'idea rivoluzionaria ma gia' dalle reazioni che ci sono nel forum si capisce che la strada e' ancora lunga e piena di insidie, credo pero' che ci voglia una spinta di coraggio nel perseguire un obiettivo concreto, la crisi ha messo in evidenza delle criticita' che se non si affrontano di petto potrebbero nel tempo portare a risultati disastrosi per l'intero settore corilicolo italiano.

    Ciao

    Lascia un commento:


  • nocchio
    ha risposto
    La filiera in riferimento è: 1)AGRICOLTORE 2) COOPERATIVA/SGUSCIATORE 3) SGUSCIATORE/COMMERCIANTE 3) INDUSTRIA DEL CIOCCOLATO O DEL GELATO 4) TU CONSUMATORE

    E’ logico che il mercato abbia bisogno delle nocciole turche. Tu sei sicuro che le stesse vengano commercializzate come tali?

    Per quanto riguarda il mio prodotto, stai tranquillo che provo a venderlo al meglio che posso (ed è molto meno di quello che pensi tu).

    Saluti
    _______
    Nocchio

    Lascia un commento:


  • mariobruz
    ha risposto
    ciao a tutti,
    ma come si fa a parlare di cose che non conosciamo?
    La storia della filiera corta la sento da tanti mesi e secondo me nelle nocciole è una bella e pura cavolata e ti spiego perchè:
    La filiera nelle nocciole a mia conoscenza è questa: 1)AGRICOLTORE 2) SGUSCIATORE 3) INDUSTRIA DEL CIOCCOLATO O DEL GELATO 4) TU CONSUMATORE.
    Mi spieghi tu Nocchio chi vuoi eliminare da questa lunghissima filiera??
    Ma vuoi capire che 80% delle nocciole che si consumano nel mondo vengono dalla Turchia e se non ci sono le nocciole turche le fabbriche del mondo chiudono e qualche milione di persone perde il posto di lavoro.(convegno a Caprarola)
    Certo che se ragione solo per le i tuoi 200 quintali di nocciole tutto va bene.
    A proposito ma per quale motivo tu non riesci a vendere al meglio i tuoi 200 quintali? Perchè non te le vendi da solo?
    Un saluto e buona potata con il bunga bunga

    Lascia un commento:


  • Spazio
    ha risposto
    Interessante, noi tutti concordiamo che c'è un problema di mercato.
    Le opinioni sono constrastanti su come risolvere quest'anomalia.
    Io affermo che l'unica strada e' l'associazionismo, non ho detto che adesso queste strutture siano perfette, ma il tempo le fara' maturare.
    Quello che non ho capito ancora e' su come agireste voi per risolvere l'anomalia di mercato.

    Una cosa la voglio ribadire a nocchio e agli altri che gia' conoscono la nostra storia, in passato neanche una nocchia andava al noto industriale di caprarola, questo se permettete ce lo dovete riconoscere, ora se le condizioni di mercato sono cambiate non potete crocifiggerci.

    Ciao

    Lascia un commento:


  • Zlatan
    ha risposto
    Bravo Nocchio

    Analizziamo i problemi senza tante ipocrisie.
    Nel Viterbese (quasi) tutte le nocciole finiscono per essere lavorate e commercializzate dalla stessa società. Quest’ultima gode della certezza di avere già acquistato le nocciole ancor prima che noi le raccoglieremo. Pertanto non avendo problemi di reperimento della materia prima può giostrarsi il prezzo come meglio crede....
    -------------
    Ok, Nocchio, condivido appieno la tua analisi. Mi pare che la retorica che ruota da anni intorno alle Cooperative debba fare i conti con la realtà. Questa è, purtroppo, tutt'altro che gradevole per loro. Che dire, ad esempio, di quelle Cooperative che ci riempiono le orecchie di menate a proposito del valore aggiunto che scaturirebbe solo dal mettersi insieme e combattere il "nemico speculatore" ? Ci rendiamo conto, spero, che la gran parte di esse, anche fra quelle che sgusciano, non sanno che fare del prodotto conferito dai soci. Non conoscono il mercato, non sanno come affrontarlo e finiscono con l'andare a mendicare dal "nemico speculatore" per vendergli le nocciole. Allora gliele do da solo e risparmio un passaggio, no? I consigli di amministrazione delle cooperative vengono formati sulla base delle indicazioni di piccoli politici locali. La maggior parte delle volte non hanno idea di cosa significhi "mercato" e, magari, si sentono pure autorizzati a dire la loro su cose che sono troppo complesse per le loro competenze, e il mercato delle nocciole è MOLTO complesso.
    Non vorrei tediarvi ancora, dico solo che io credo seriamente che ci sia la possibilità di fare meglio ma che le "capocce" che spesso colonizzano le cooperative finiscono col mandare tutto alla malora. E vendono al "nemico speculatore".
    Mi chiedo: è preferibile farsi prendere in giro da chi ti illude che non lo farà e poi lo fa perchè è fondamentalmente incapace, oppure è meglio farsi prendere in giro da chi te lo dice in faccia? Per adesso non mi pare che ci sia una terza opzione..
    Cordialmente
    Il vostro quasi redivivo Zlatan

    Lascia un commento:


  • nocchio
    ha risposto
    Analizziamo i problemi senza tante ipocrisie.
    Nel Viterbese (quasi) tutte le nocciole finiscono per essere lavorate e commercializzate dalla stessa società. Quest’ultima gode della certezza di avere già acquistato le nocciole ancor prima che noi le raccoglieremo. Pertanto non avendo problemi di reperimento della materia prima può giostrarsi il prezzo come meglio crede.

    Il valore aggiunto di una cooperativa consisterebbe nel valorizzare il prodotto mediante la trasformazione e la commercializzazione. In poche parole creando concorrenza.
    Questo, purtroppo, per alcune cooperative (come quella che Spazio rappresenta) non è mai accaduto, mentre per altre non succede più (rimane fuori da questo contesto Euronocciola).
    Il consorzio delle Associazioni (e non delle cooperative), ha fatto si che anche chi ancora, avendone i mezzi, si misurava liberamente con il mercato, per pigrizia o “per convenienza”, adesso si limiterà ad utilizzare le capacità commerciali del “Padrone”.
    Una cooperativa, che non trasforma, che non ha capacità di confrontarsi con il mercato, che pensa solo a mantenere le poltrone del CdA, è la realtà più dannosa che si possa immaginare per il mondo della nocciola (ed agricolo in generale): non fa altro che aumentare il monopolio che, invece, si dovrebbe contrastare.


    Purtroppo nel mio piccolo, non vedo soluzioni, se non quelle rappresentate da una nuova concorrenza fatta di realtà associative serie, con filiere più corte e con una tracciabilità del prodotto garantita. Per far questo occorrono normative di import ed export da individuare mediante soluzioni che premino le aziende pronte ad utilizzare il prodotto Nazionale piuttosto che quello Turco. Naturalmente la mia è solo utopia, perché so benissimo che ormai la via intrapresa è senza uscita, che nessuno farà nulla per tornare indietro.

    Solo perché a leggere queste cose poi mi in….zo, vorrei chiedere a Spazio di pubblicare il dividendo della sua cooperativa (punto resa liquidato ai soci) e dimostrarci con le cifre a quanto ammonta il divario con il prezzo medio dell’anno che vorremo prendere in considerazione.
    Mi spiego, se una cooperativa che lavora 20-30mila q.li, che vende (ed assicura di vendere) tutto il proprio prodotto ad una unica società (che poi è un’associazione di cooperative) non riesce a ricavarne un valore aggiunto almeno…. diciamo….del 6-7%, secondo me è meglio che affitti i propri locali ad una discoteca piuttosto che ad un supermercato, guadagnerebbe di più rischiando di meno.


    Saluti
    __________
    Nocchio

    Lascia un commento:


  • Biglio
    ha risposto
    ma spazio... chi è in cooperativa ha gia dei vantaggi!!!perchè penalizzare ancora di piu i privati... non capisco...

    Lascia un commento:


  • Spazio
    ha risposto
    Biglio apprezzo il tuo intervento.
    Il mio intento e' quello di far emergere il problema, quindi il dialogo in un forum e' cosa buona e giusta. Ognuno puo' esprimere le proprie opinioni supportandole con fatti concreti.
    Chi sta dentro una cooperativa accetta delle regole, le regole comportano sacrifici che pero' vanno nella direzione dell'obiettivo comune di tutti gli associati. Chi sta fuori spesso gioca con le oscillazioni del mercato, non ha regole e non persegue scopi comuni ma solo i propri, questo danneggia chi e' dentro una cooperativa. Visto che adesso le cooperative si sono consorziate sono maturi i tempi affinche chi e' fuori e non persegue gli interessi comuni ma solo i propri venga penalizzato concretamente.
    I contratti con i grossisti devono prevedere premi di un certo rilievo per volumi (cooperative), prevedere invece prezzi diversi per volumi notevolmente inferiori (singoli). Questo determinera' una ulterioriore corsa all'associazionismo per chi rimane fuori, poi se ci si sente grossi buona fortuna. Non ci possiamo permettere di penalizzare gli associati perche' ci sono singoli che giocano con le oscillazioni di mercato, liberi di farlo ma noi dobbiamo essere attrezzati a contrastare questo fenomeno:
    Perche' allora deve convenire ASSOCIARSI?
    Ci deve essere il riscontro sopratutto economico e l'incremento dei volumi fa la forza sui mercati aggressivi internazionali e mette in condizione i grossisti di programmare la stagione a vantaggio di tutti.

    Questa e' la mia opionione, potrei anche sbagliarmi, forse mi convincete del contrario.
    Siamo in un forum e vorrei sentire le vostre opinioni a riguardo.

    Ciao

    Lascia un commento:


  • Biglio
    ha risposto
    eheheh spazio... non prendertela ma sollevi un vespaio se parli di soldi...

    ti dico come la penso io contadino della domenica: è ora di finirla di dire "i produttori liberi ci penalizzano" perchè se è vero che io, contadino della domenica, sottraggo agli operatori specializzati una quota di gasolio a prezzo agevolato, è anche vero che io, contadino della domenica, per comperare un pezzo di terra pago l'istrumento il doppio dei suddetti professionisti... e cosi non ho diritto neanche a qualsiasi forma di agevolazione...

    non mi sembra giusto sentirsi sempre dare del "ladro di diritti" perchè non è propriamente cosi.

    semmai il problema sono quelle migliaia di ottantenni che raccolgono a mano un quintale di prodotto e poi lo svendono ma continuano a farlo cosi per hobby...sono quegli individui li a "rovinare" i prezzi...

    poi la cosa del penalizzare i piccoli per privilegiare i grandi è ciò che capita in praticamente tutti i settori. ovvero le grosse aziende fatturano miliardi e trovano il modo di "aggiustarsi" con l' erario mentre gli altri si attaccano.


    Seguendo la tua logica mi verrebbe da dirti: allora obblighiamo tutte le aziende al di sotto dei 100 ettari a chiudere perchè produttivamente non sono competitive...

    andrebbe bene un discorso del genere secondo te?

    Lascia un commento:


  • nocchio
    ha risposto
    Originalmente inviato da Spazio Visualizza messaggio
    Si ma per questi agricoltori sciolti paghiamo tutti.
    E' ora di prendere decisioni dure che possano portare beneficio a tutti. Quelli che stanno dentro alle strutture cooperativistiche devono essere maggiormente premiati, chi sta fuori deve essere penalizzato.
    Ora lapidatemi, resitero'...

    Ciao
    Sono i produttori "sciolti" che ancora tengono su il prezzo. Non certo le cooperative/magazzino come la tua.

    Sempre più indignato
    _________________
    Nocchio

    Lascia un commento:


  • Spazio
    ha risposto
    Si ma per questi agricoltori sciolti paghiamo tutti.
    E' ora di prendere decisioni dure che possano portare beneficio a tutti. Quelli che stanno dentro alle strutture cooperativistiche devono essere maggiormente premiati, chi sta fuori deve essere penalizzato.
    Ora lapidatemi, resitero'...

    Ciao

    Lascia un commento:


  • Magolli
    ha risposto
    Originalmente inviato da nocchio Visualizza messaggio
    La fiskobirlik è un'associazione di coltivatori di nocciole Turchi.
    Dovrebbe controllare alcune cooperative.
    I prezzi dei suoi bollettini sono quelli reali giornalieri relativi alla singola cooperativa divisi per tipologia di nocciola, sempre in guscio, al chilo ed espresso in lire turche (1 Nuova Lira Turca = 0.4889 Euro).

    I prezzi Italiani riportati nei precedenti post sono quelli realmente pagati a noi agricoltori. Sono espressi in Euro su punto resa.

    Saluti
    _______
    Nocchio
    Grazie per la confirmazione dei prezzi. Qua ancora non esce un prezzo ufficiale, vedremo cosa sucede nelle prossime settimane.

    Salutti

    Magolli

    Lascia un commento:


  • Magolli
    ha risposto
    Originalmente inviato da nocchio Visualizza messaggio
    La fiskobirlik è un'associazione di coltivatori di nocciole Turchi.
    Dovrebbe controllare alcune cooperative.
    I prezzi dei suoi bollettini sono quelli reali giornalieri relativi alla singola cooperativa divisi per tipologia di nocciola, sempre in guscio, al chilo ed espresso in lire turche (1 Nuova Lira Turca = 0.4889 Euro).

    I prezzi Italiani riportati nei precedenti post sono quelli realmente pagati a noi agricoltori. Sono espressi in Euro su punto resa.

    Saluti
    _______
    Nocchio
    Grazie per la confirmazione dei prezzi. Qua ancora non esce un prezzo ufficiale, vedremo cosa sucede nelle prossime settimane.

    Salutti

    Magolli

    Lascia un commento:


  • Biglio
    ha risposto
    si poi mettiamo sulla cooperativa una bella bandiera con falce e martello e lo slogan "o con noi o contro di noi" ...


    non sarebbe meglio penalizzare in modo sostanziale i vari mega-acquirenti che piuttosto di risparmiare 0.000000001 cent/kg vanno ad impiantare in cile o acquistano da fuori??????


    ma dev' essere una cosa del governo, noi parliamo e basta...

    Lascia un commento:


  • giangi77
    ha risposto
    Originalmente inviato da nocchio Visualizza messaggio
    MA CHE C....O STAI DICENDO.
    PENALIZZARE CHI NON ENTRA IN COOPERATIVA?
    CONSTRINGERE LE AZIENDE AD ASSOCIARSI?
    Proposte al limite dell'assurdo.

    Scandalizzato
    ___________
    Nocchio
    Da queste affermazioni si deduce che non proprio tutti sono dalla parte del produttore, ma forse tirano l'acqua al loro mulino che evidentemente non è il mulino di tutti!!!
    La parola d'ordine dovrebbe essere DIFENDERE e non PENALIZZARE!!!
    Sconcertato come Nocchio
    Giangi.

    Lascia un commento:

Caricamento...
X