Il futuro della nocciola italiana e' a oriente?
Intervenendo alla VII Assise nazionale dell’Associazione Città della Nocciola (Giffoni Sei Casali, 26-28 settembre 2008) Eugenio Guarducci, presidente di Eurochocolate, ha dichiarato: "Il consumo di cioccolato in Cina passerà, nel giro di quattro anni, da settanta a settecento grammi pro-capite. Questo potrebbe rappresentare una difficoltà per l’approvvigionamento di materie prime, compresa la nocciola. Non per niente l’Associazione turca di Produttori di nocciole ha aperto un proprio ufficio di rappresentanza a Pechino". Si tratta di un dato su cui riflettere e da cui partire per nuove strategie di sviluppo.
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cari ragazzi,cosa ne pensate di questo articolo di Rossella Gigli su FRESHPLAZA del 01/10/08
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Nocciolo: raccolta e commercializzazione
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Nocchio ti quoto alla grande e ti capisco. Quest'anno, per la prima volta, ho convinto mio padre a non fare la doppia raccolta perchè il gasolio costa caro e poi non c'è più tanta convenienza. Ironia della sorte proprio quest'anno ha fatto un diluvio che si è portato via molte nocciole che se avessimo tolto prima avremmo salvato.
Morale della favola: l'altro ieri mio padre mi ha fatto tirare fuori la semovente già pulita e lavata per ripassare uno dei pezzi che ci siamo attardati a raccogliere cercando di evitare il ripasso.
Hai ragione sul fatto del tempo: anche io sto sempre a seguire i vari meteo di Sky, Rai ecc
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Doppia raccolta.
Non credo ci sia molta differenza tra conferire le nocciole il 10 o il 25 di settembre, in quanto chi aderisce alla doppia raccolta è per forza di cose un socio di una cooperativa e va da se che sempre lì il suo prodotto porterà.
Altro aspetto è invece quello che dice Ape circa i danni che si creano alle nocciole mediante la doppia raccolta, mi spiego.
Raccogliendo i primi giorni di settembre, almeno con le raccoglitrici FACMA, si creano (chi più, chi meno) cordoni di foglie, terra e nocciole che per la fretta la macchina lascia sul terreno. Quando, dopo 15 giorni (o anche più) si ritorna a raccogliere, oltre al disagio di dover raccogliere i cordoni umidi (in 15 giorni due gocce d'acqua le fa sempre), sopratutto nei noccioleti poco soleggiati, avremmo perso tutte le nocciole ormai marcite rimaste nel cordone. In più ne perderemo altre poichè, anche la raccoglitrice più efficace, in quelle condizioni qualche nocciola se la perde. Ecco fatto che se ne va il beneficio della doppia raccolta (ci vuole poco a rovinare ed a perdersi due quintali di nocciole su un ettaro). Senza contare il gasolio che si consuma in più ripassando due o tre volte un terreno.
Detto questo vi dico che, almeno per me, quando si avvicina il 6-7 di settembre, diventa molto difficile non andare a raccogliere pur consapevole che pazientando una decina di giorni potrei raccogliere lo stesso il mio prodotto risparmiando anche sul gasolio. Purtroppo in quei giorni (e questo non ha nulla a che fare con la doppia raccolta alla quale non aderisco più da 3 anni) entra in gioco l'insonnia, si diventa improvvisamente metereologi accaniti, viene bandita in casa la parola temporale o pioggia (se non piove non escono i funghi: ECCHISSENE FREGA DEI FUNGHI!! VATTELI A COMPRARE AL SUPERMERCATO).

Scherzi a parte mi ricordo che mio padre non iniziava mai prima del 15-20 di settembre mentre ora a quella data io ho già finito.
Saluti
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Nocchio
nb. chi soffre come me di frenesia da raccolto nei primi giorni di settembre? Raccontate i vostri aneddoti.
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scusate...
io le nocciole sinceramente le vado a raccogliere quando voglio..le secco le immagazzino e poi decido se consegnarle subito o no...
per quelle persone che non hanno la possilità di seccarle, il problema RESA penso che ci sia...
ciao
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togliamo loro il cibo
Xgentile
ho citato la doppia raccolta non a caso........
torniamo indietro di qualche anno : le nocciole le raccoglievamo alla fine di settembre .
quando già si sapeva più o meno il prezzo al quintale in guscio.
ora con la doppi raccolta si inizia a fine agosto e si termina diciamo il 20 settembre , tenete presente che a terra rimangono molti q.li che saranno cibo per topi, che io vedo in questi giorni passando per le campagne , ( io sono in fase di ripasso) ,se noi tornassimo a raccogliere le noccile alla fine di settembre fatti salvi i casi di richio piogge ( terreni scoscesi) potremmo creare mancanza di cibo ai commercianti e di riflesso alle industrie.
Vero la situazione è momentanea ma tenete presente che così facendo i cari sgusciatori si troverebbero con i magazzini vuoti per il mese di settembre e forse dovrebbero schiodarsi dai loro uffici per cercare le nocciole, che con i contratti in essere anno consegne anche per metà settembre . forse è solo una bojata quello di cui parlo ,però non costerebbe nulla metterla in atto.
premesso che non si perde ne sulle resa e neanche in salute ( vista la polvere che respiriamo i primi di settembre).
ciao a tutti
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ciao
per MAGOLLI..
hai ragione per quanto riguarda il ruolo economico\politico TMO...però io parlavo di quantità ed ha già ha risposto NOCCHIO...
PER APE...
nel viterbese si producono mediamente 400000q.li..
io parlavo di nocciole coltivate,lavorate e prodotte da aziende "caprolatte"...ripeto non è facile calcolare bene tutta la produzione
ciao
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Originalmente inviato da ape Visualizza messaggiociao a tutti ,,,,,,,,,
capranica con circa 70mila che è certo poi abbiamo sutri,vetralla , vignanello ,canepina , soriano ecc.ecc. mi spieghi come Caprarola ries
ca da sola a produrre 250mila?
ciao a tutti
Capranica 70mila, avrei pensato di meno. Però considerando quello che viene conferito nei due stabilimenti, quello che viene commercializzato in proprio e quello che viene portato fuori (Caprarola e Carbognano) i tuoi 70mila ci stanno tutti.
I 15mila di Bassano R. erano stati calcolati 5 o 6 anni fà con il metodo descritto nel precedente post. Però per Bassano era stato moltiplicato per 15 quintali/ha. Inoltre non si era tenuto conto di tutti quei terreni allevati a noccioleto, ma non denunciati al catasto come tali (e credo siano tanti).
Credo, inoltre, di aver sottostimato anche Sutri.
Comunque il mio intervento era solo per spiegare a Xrpan la mole di nocciole che vengono prodotte nei nostri territori.
La penso come te, come Tortora e come chiunque si lamenta che il nostro lavoro andrebbe remunerato di più.Originalmente inviato da ape Visualizza messaggiociao a tutti è da un pò che seguo il forum , ora credo di dover intervenire .
tanto per cominciare vorrei dire che il prof Tortora a mio avviso ha pienamente ragione "tutto dipende da noi" ...... Se noi continuiamo ad assecondare le varie richieste da parte dei sig. sgusciatori ho associazioni varie , finiamo male.
Però anche a te pongo la solita domanda: cosa dovremmo fare in concreto? e non mi dire che dovrei tenermi le nocciole sotto il materasso aspettando che le industrie me le vengano ad elemosinare. SOLUZIONI CONCRETE, grazie.
Io la soluzione l'avrei ed è molto vicina al pensiero di Spazio.
Saluti
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Nocchio
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siamo propio messi male
ciao a tutti è da un pò che seguo il forum , ora credo di dover intervenire .
tanto per cominciare vorrei dire che il prof Tortora a mio avviso ha pienamente ragione "tutto dipende da noi" ...... Se noi continuiamo ad assecondare le varie richieste da parte dei sig. sgusciatori ho associazioni varie , finiamo male.
Es.la doppia raccolta vi siete mai posti il motivo per cui ci pagano "vi pagano" tale servizio ?(tenete presente che le spese superano di molto il premio pagato) forse per accontentare i vari commercianti che così facendo riempiono i magazzini e poi forse se anno tempo fissano un prezzo per sfamarci?
le cose da dire sono molte,la sede è si anche questa ma forse era più idonea quella di Vignanello dove mi sarei aspettato di vedere molta più gente pardon produttori,non lo dobbiamo dimenticare, siamo innanzitutto produttori.
Scusate il mio sfogo ma con il raccolto inferiore alle attese e le legnate che arrivano dai prezzi non sono tanto felice in questi giorni.
P.S . non vorrei sbagliare caro gentile ma la produzione caprolatta come tu la chiami non potrai mai quantificarla : le aziende in questione anno aquistato terreni in ogni comune limitrofo ed oltre. comunque i tuoi 250mila sono fuori luogo , ti spiego : la produzione della zona dei cimini è intorno ai 350/370mila q.li togliamo capranica con circa 70mila che è certo poi abbiamo sutri,vetralla , vignanello ,canepina , soriano ecc.ecc. mi spieghi come Caprarola ries
ca da sola a produrre 250mila?
ciao a tutti
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[QUOTE=gentile;400406]ciao a tutti nuovamente...
tralasciando il dicorso TMO che è ancora incerto(sinceramente non penso che vada a comprare tutte le nocciole turche per poi rischiare di rivenderle a un prezzo più basso)...
Ciao Gentile
Penso che su questo punto sei sbagliato. La TMO, infatti acquisita nocciole a prezzi per aiutare ai agricoltori (che sono piú alti che i prezzi che pagano ai agricoltori italiani, per esempio) e dopo vende le nocciole a prezzi de mercato internazionale. Nel proceso, il Goberno Turco perde un saco di soldi, pero lo fanno per sostegnere a questa grande quantitá di agricoltori.
Tutto questo fa un casino nel mercato internazionale, perche il prezzo internazionale non è di libera offerta, é controllato dal Governo Turco. Quindi non é molto importante a che prezzi comprano le nocciole al agricoltore turco, é molto piú importante la quantitá di prodotto (raccolta) e a che prezzi venderá TMO nei mercati internazionale.
Saluti...
Magolli
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ciao a tutti nuovamente...
mentre scrivevo il mio ultimo post sulla produzione caprolatta è uscito quello di antonio tortora...
tralasciando il dicorso TMO che è ancora incerto(sinceramente non penso che vada a comprare tutte le nocciole turche per poi rischiare di rivenderle a un prezzo più basso)...
vorrei parlare della filiera...si è detto albero,produttore ,consumo..
io non sono d'accordo per me è albero\produttore industria e consumo....ed è anche inevitabile una struttura del genere per tutti quei discorsi che abbiamo fatto sulla lavorazione delle nocciole..certo si potrebbero per me ridurre tutte quelle asociaziono e cooperative al tal punto di creare veramente una filiera a tre( produrre le nocciole portarle allo sgusciatore che le lavora e le vende poi all industrie dolciarie)...ma abbiamo più volte ripetuto che per certi aspetti abbiamo bisogno delle ass..coop..ecc
questo è il mio punto di vista...
ciao
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ciao a tutti
penso che non è facile calcolare la produzione "caprolatta" dovremmo richidere i dati precisi alle varie ass... e cooperative...
cmq circa 250000 q.li ...ora mi informo meglio...
per quanto riguarda i prezzi?
come procedono?
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Calcolare Caprarola (territorio) non dovrebbe essere poi molto difficile. Come facemmo per Bassano R. basta andare al Catasto (o in comune/UMA) e farsi dire quanto terreno nel territorio di Caprarola è coltivato a nocciolo, moltiplicare per 20 ed ecco il risultato.Originalmente inviato da Spazio Visualizza messaggioNocchio, sarei curioso di conoscere i dati su Caprarola VT e sui Caprolatti, quanto producono le imprese caprolatte?
100.000 q.li che ne dici?
Ciao
Per quanto riguarda le imprese caprolatte, almeno 3 volte quello che produce il comune di Caprarola. Sono in ogni luogo in cui si può coltivare nocciolo.
Saluti
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Nocchio
ps. ci siamo forse persi qualcuno dopo il prezzo della FISKO?
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Nocchio, sarei curioso di conoscere i dati su Caprarola VT e sui Caprolatti, quanto producono le imprese caprolatte?
100.000 q.li che ne dici?
Ciao
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Approssimativi. Solo per far capire di che produzione stiamo parlando.Originalmente inviato da Spazio Visualizza messaggioNocchio dove hai preso quei dati che hai postato sulla produzione di quei comprensori? Sono dati approssimativi o affidabili?
Grazie
Ciao
Saluti
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Nocchio
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x nocchio
Non posso spiegare per filo e per segno ogni cosa che dico. Mi scuso adesso se le mie critiche sono state troppo dirette. Ritorno ab ovo su ciò che scrivevate nel forum e che in un certo qual modo mi aveva colpito: primo la mancanza di trattativa; secondo lo stare con la testa sotto i piedi dei commercianti e loro emissari diretti, indiretti, in incognita, falsamente mascherati ovvero nel senso che qualcuno decide i prezzi e tu ci stai; terzo tutto quel che gravita in questo momento intorno alle nocciole rappresenta il passato. E' chiaro in un mercato in continua evoluzione le scelte di vendita devono cambiare. In questo momento ho provato a trovare una risposta più adatta a ciò che chiedevo dal mio prodotto. Ripeto anche il fatto che la nocciola serve all'industria alimentare e non; quindi per quanto detto avrà buoni prezzi solo quando l'offerta è scarsa e la richiesta del mercato alta. Avevo anche detto che per me un prezzo intorno ai 230.00-260.00 € poteva andare bene ma questo era riferito al discorso di vendita a grossista incettatore. Ora (da un pò di mesi) ho provato a vendere da me le nocciole e devo dire che girando ci si riesce. Certo io non ho solo le nocciole da proporre e questo sono sicuro che mi aiuta a vendere. Produco circa 15.00 tons di nocciole da agricoltura biologica e nel mio breve futuro spero di smettere espiantando i terreni per poter passare a qualcosa di diverso. Le nocciole vengono pulite e seccate come si faceva molti anni fa in quanto sono piuttosto riottoso a meccanizzare anche questa fase; preferisco il sole all'essiccatoio. Ecco, quel che produco segue una filosofia, sarà anche per questo che vedo bene il confronto con la Turchia. Con un produttore così forte ed aggressivo sarà giocoforza scoprire metodi di produzione e vendita alternativi agli attuali. In questo senso sono molto fiducioso; questo è dovuto al fatto che se sul mercato c'è già chi produce tanto ed a basso costo allora il problema di sopravvivenza delle aziende italiane o si risolverà per via politica o si dovrà per forza fare scelte che a quel punto saranno obbligate.
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Nocchio dove hai preso quei dati che hai postato sulla produzione di quei comprensori? Sono dati approssimativi o affidabili?
Grazie
Ciao
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Caro Xrpan, nel tuo post del 27-09-2008 21.28.36 hai fortemente criticato il nostro approccio alla vendita del prodotto. Inizialmente hai fatto intendere che ti fossi attrezzato in altro modo. Ora ci vieni a dire che hai ovviato all'inconveniente di essere sottoposto ai compratori di turno avviando una sorta di vendita porta a porta.
Questo è quanto.
Vorrei darti dei numeri sulle produzioni nei paesi di Sutri, Bassano Romano, Capranica rispettivamente (dati approssimativi) 25.000 q.li, 15.000 quintali, 35.000 q.li.
Ce li vedi 2-3000 produttori di nocciole girare con i sacchetti in mano a vendere il proprio prodotto porta a porta? E poi a chi dovrebbero vendere se tutti qui produciamo nocciole?
Posso capire di creare un punto vendita di prodotti derivati da nocciole, ma uno per paese sarebbe già più che sufficiente e non riuscirebbe a smaltire più di 50-100 q.li di prodotto.
Purtroppo quantità di nocciole come quelle sopra citate possono essere lavorate solamente dalla grande industria.
Comunque complimenti per l'iniziativa. Potrei sapere quante nocciole produci?
Saluti
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Nocchio
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Tranquilissima. non l'ho pensato minimamente. D'altronde se fossi così permaloso come potrei fare il lavoro che ho descritto? Saluti.
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Originalmente inviato da xrpan Visualizza messaggioHo preso in considerazione il fatto di commercializzare in proprio le nocciole quando mi sono accorto della piega che stava prendendo il mercato. Prezzi soddisfacenti spuntano solo quando c'è scarsità di offerta. Poi per le nocciole, essendo un prodotto industriale, cioè un prodotto di filiera, l'affare non lo fai neanche con la sfera di cristallo. Facendo visita alle Aziende di occasionali conoscenti notavo che queste erano dotate di attrezzature all'avanguardia per la cotivazione e per laraccolta ed anche per pulizia, essiccazione e stoccaggio; ma per vendere o semilavorare e lavorare il prodotto niente. Io ho sempre venduto direttamente ciò che si produceva nella "aziendola di famiglia"; dagli animali che si allevavano, alle uova, ai latticini e stessa cosa per l'olio di oliva, il vino, i cereali, il fieno e la legna. Tutto veniva commercializzato così. Certo prima non c'erano le leggi restrittive di adesso e molte cose erano facilitate. Alla Domenica i cittadini venivano a fare incetta di prodotti da portarsi a casa. Quindi i clienti esistevano già; si trattava soltanto di aggiungere le nocciole. Si fanno tante spese per le macchine agricole e ci si pavoneggia in piazza per l'acquisto della semovente o del New Holland Supersteer (trade-mark), o perchè si è acquistato quel pezzo di terra e di qualcosa che ti fa vendere ad un prezzo remunerativo il tuo prodotto non se ne prende in esame nemmeno la possibilità. Una cosa è certa, nel mio breve futuro, le nocciole (le piante) spariranno dai miei terreni. Eh si Annuccia io faccio vendita porta a porta.
X xrpan
quarda che non ti volevo sfottere, scusami.
Io pensavo che tu avessi qualche aggancio presso alcune strutture che prendevano nocciole in guscio nei sacchetti.
Comunque il mio prodotto è già essiccato
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No! perentoriamente no! Io credo nell'unicità. Le coop, i consorzi, le associazioni di produttori, ecc, li abbiamo già avuti. Perdere tempo con ieri non mi è più concesso. Se tieni conto delle trasmissioni tv e dei giornali oggi si parla sempre più di filiera corta. Di proposte di vendita (non mi viene la parola adatta) che non spendono gasolio nel trasporto; come si dice vendere sul territorio. Ad esempio i distributori per latte crudo. Gli orti dove ti cogli le verdure da solo. Il consumatore si renderà conto di quel che mangia. E poi ci sarà chi fa agricoltura industriale, perchè no, ogni scelta se motivata può essere la migliore per se stessi.Originalmente inviato da Spazio Visualizza messaggioComplimenti Xrpan per la tua nicchia di mercato che ti sei ritagliato.
Probabilmente quando tira aria di crisi e' inevitabile che molte aziende mollano o si riconvertono, molte altre si potenziano e razionalizzano e altre decidono come te di provare lo sbocco direttamente al cliente consumatore.
Il prossimo passo sara' quello di consorziare le aziende come le tue, trovando un'etichetta comune, uno standard comune e proporsi ad un mercato piu' vasto.
eheheheh scherzo ma intanto lo dico.
Ciao
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Daccordissimo con te! Ben vengano tutte le strutture che in qualche modo ci aiurano a far conoscere e vendere i prodotti del ns territorio.Originalmente inviato da gentile Visualizza messaggiociao a tutti
certo ci sono molti modi per parlare di nocciole...si può parlare di piccola produzione,di come fare i dolci con le nocciole,di come venderle ,di come è sarebbe possibile consorziarci e di come sfruttare al meglio la filiera delle nocciole ecc.
sono contento che xspar può pensare a vendere e confezionare le proprie nocciole direttamente nella sua azienda..ma questo caso non è comune per tutti..penso che ci siano molte persone che producono una quantità assolutamente diretta alle industrie,anche derivante dagli investimenti fatti, e visto che le industrie possono rifornirsi dove vogliono noi siamo qui ad analizzare(per quanto possiamo) il mercato in generale...
poi non lo so ma io do ragione a nocchio...scusate da sempre in questo periodo si parla di prezzi e visto che con l aiuto di internet e di questo forum possiamo conoscere molti aspetti che determinano il mercato per quale motivo aspettare...
ripeto è giusto il discorso di xspsar ed è anche giusto valorizzare al massimo le nostre nocciole,però vorrei ricordargli che non tutti producono una quantita da destinare solo a quel tipo di mercato e che di certe "strutture" ne abbiamo assolutamente bisogno...
ciao
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Ho preso in considerazione il fatto di commercializzare in proprio le nocciole quando mi sono accorto della piega che stava prendendo il mercato. Prezzi soddisfacenti spuntano solo quando c'è scarsità di offerta. Poi per le nocciole, essendo un prodotto industriale, cioè un prodotto di filiera, l'affare non lo fai neanche con la sfera di cristallo. Facendo visita alle Aziende di occasionali conoscenti notavo che queste erano dotate di attrezzature all'avanguardia per la cotivazione e per laraccolta ed anche per pulizia, essiccazione e stoccaggio; ma per vendere o semilavorare e lavorare il prodotto niente. Io ho sempre venduto direttamente ciò che si produceva nella "aziendola di famiglia"; dagli animali che si allevavano, alle uova, ai latticini e stessa cosa per l'olio di oliva, il vino, i cereali, il fieno e la legna. Tutto veniva commercializzato così. Certo prima non c'erano le leggi restrittive di adesso e molte cose erano facilitate. Alla Domenica i cittadini venivano a fare incetta di prodotti da portarsi a casa. Quindi i clienti esistevano già; si trattava soltanto di aggiungere le nocciole. Si fanno tante spese per le macchine agricole e ci si pavoneggia in piazza per l'acquisto della semovente o del New Holland Supersteer (trade-mark), o perchè si è acquistato quel pezzo di terra e di qualcosa che ti fa vendere ad un prezzo remunerativo il tuo prodotto non se ne prende in esame nemmeno la possibilità. Una cosa è certa, nel mio breve futuro, le nocciole (le piante) spariranno dai miei terreni. Eh si Annuccia io faccio vendita porta a porta.
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Originalmente inviato da xrpan Visualizza messaggioQuando stavo a Napoli spesso mi parlavano dell'esistenza di una certa Pietra Filosofale; panacea per tutti i mali. Loro si che le cose le sanno prendere con Filosofia. Sono maestri di vita. Piccola divagazione sul tema che serve a dire che Xrpan non ha nessuna soluzione che vada bene a tutti. Ognuno trova la sua se ne ha la possibilità. Io ho trovato che a confezionare in proprio le nocciole, sia in guscio che senza, ed offrendole al variegato mondo di acquirenti ne traggo un buon profitto e soprattutto grande soddisfazione visto che questo micro-commercio mi fa conoscere tante persone; tante brave persone. Produco in economia diretta e pratico la cosidetta "agricoltura biologica". Lo scrivo tra virgolette perchè non è la dizione corretta.
X XRPAN
Ho oltre 200ql di nocciole in magazzino e vorrei sapere come ti sei organizzato per confezionare e vendere le nocciole.
Chi e come ti fornisce i sacchetti, a chi ti rivolgi per la vendita;
sopratutto se conosci qualcuno in provincia di NA per portare le nocciole; mica posso procedere per la vendita porta a porta?
Ti ringrazio in anticipo
Buona serata a tutti.
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salve a tutti,qualcuno sa il prezzo delle nocciole siciliane . grazie , tindaro
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ciao a tutti
certo ci sono molti modi per parlare di nocciole...si può parlare di piccola produzione,di come fare i dolci con le nocciole,di come venderle ,di come è sarebbe possibile consorziarci e di come sfruttare al meglio la filiera delle nocciole ecc.
sono contento che xspar può pensare a vendere e confezionare le proprie nocciole direttamente nella sua azienda..ma questo caso non è comune per tutti..penso che ci siano molte persone che producono una quantità assolutamente diretta alle industrie,anche derivante dagli investimenti fatti, e visto che le industrie possono rifornirsi dove vogliono noi siamo qui ad analizzare(per quanto possiamo) il mercato in generale...
poi non lo so ma io do ragione a nocchio...scusate da sempre in questo periodo si parla di prezzi e visto che con l aiuto di internet e di questo forum possiamo conoscere molti aspetti che determinano il mercato per quale motivo aspettare...
ripeto è giusto il discorso di xspsar ed è anche giusto valorizzare al massimo le nostre nocciole,però vorrei ricordargli che non tutti producono una quantita da destinare solo a quel tipo di mercato e che di certe "strutture" ne abbiamo assolutamente bisogno...
ciao
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Complimenti Xrpan per la tua nicchia di mercato che ti sei ritagliato.
Probabilmente quando tira aria di crisi e' inevitabile che molte aziende mollano o si riconvertono, molte altre si potenziano e razionalizzano e altre decidono come te di provare lo sbocco direttamente al cliente consumatore.
Il prossimo passo sara' quello di consorziare le aziende come le tue, trovando un'etichetta comune, uno standard comune e proporsi ad un mercato piu' vasto.
eheheheh scherzo ma intanto lo dico.
Ciao
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Quando stavo a Napoli spesso mi parlavano dell'esistenza di una certa Pietra Filosofale; panacea per tutti i mali. Loro si che le cose le sanno prendere con Filosofia. Sono maestri di vita. Piccola divagazione sul tema che serve a dire che Xrpan non ha nessuna soluzione che vada bene a tutti. Ognuno trova la sua se ne ha la possibilità. Io ho trovato che a confezionare in proprio le nocciole, sia in guscio che senza, ed offrendole al variegato mondo di acquirenti ne traggo un buon profitto e soprattutto grande soddisfazione visto che questo micro-commercio mi fa conoscere tante persone; tante brave persone. Produco in economia diretta e pratico la cosidetta "agricoltura biologica". Lo scrivo tra virgolette perchè non è la dizione corretta.
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Ottima osservazione Nocchio!Originalmente inviato da nocchio Visualizza messaggioI
ps. come faranno in Turchia a decidere chi può vendere alla TMO e chi al mercato libero? Il primo per l'agricoltore vale 5YTL al Kg. , il secondo 2,60 YTL.
Faranno ad estrazione, con una lotteria o con sfide all'ultimo sangue del tipo chi sopravvive vende alla TMO?
In effetti ci sara' un iter che le aziende agricole devono attuare gia' da molto prima . Sarebbe interessante approfondire questo aspetto!
Ciao
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x tutti
Scusate se mi intrometto di nuovo con le mie idee.
Continuo a vedere i Vs messaggi e trattano sempre dello stesso argomento: che prezzo fanno qui, che prezzo fanno li; i ritiri della Turchia; i ritiri degli organismi di non so chi ( e poi a chi interessa). Mi sembra di essere tornato in carcere: quanto hai preso tu e quanto ho preso io (vale come esempio e da prendere cum grano salis). A me di quello che paga l'associazione o il commerciante non me ne importa granchè. Della filiera corta avete mai sentito parlare? Della valorizzazione del proprio prodotto fatto con amore non importa a nessuno? Quando io vendo qualcosa di mia produzione c'è in essa un valore aggiunto che è dato dalla mia esperienza e dalle scelte produttive (qualcuno le chiama strategie ma a me questa parola mi ricorda la guerra e cerco di non usarla). Vi pare poco?
I Turchi sono nostri amici e magari la loro esperienza ci può far comodo. Se loro sono in grado di far rispettare regole al mercato fanno bene. Personalmente penso che da loro qualcosa ci sia da imparare. Innanzitutto la loro produzione soddisfa il mercato mondiale. Forse in qualche annata hanno avuto dei problemi ma sono sicuro che presto impareranno a calmierare il mercato.
E Voi che farete? Andrete in fibrillazione guardando in Internet siti Turchi?
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Ecco perche' si spiega che le nocciole i produttori le portano alla TMO. Fisko da quello che ho capito (posso sbagliare) ritira poche nocciole adesso ma tramite accordi bilaterali con TMO le lavora per conto di quest'ultima. Ripeto posso sbagliare purtroppo la lingua turca e' una barriera non indifferente.
Ciao
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