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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto

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  • Grazie per la risposta E355,posso usare la poltiglia bordolese miscelata con il pencanozolo e Aspor(zolfo bagnabile)?Ho qualche pianta che presenta i grappoli con delle parti più scure,che stanno seccando,mi dicono che la malattia in questione si chiama black road,hai qualche suggerimento?grazie
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    ho allegato due foto prese ad un mese di distanza dopo aver effettuato trattamento con flint(quello che mi era rimasto),aspor

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    • Controlla sulla confezione della poltiglia se è compatibile con lo zolfo bagnabile.
      Per il black-rot è consigliato proprio il flint.
      Ma quegli acini secchi a me sembrano più dovuti ad effetto del rame su fiori tardivi.
      La poltiglia al 20% è valida anche contro il black-rot,ed alcune sono miscelabili con gli zolfi bagnabili.
      Il solfato di rame+calce di certo non lo è miscelabile.
      Erasmo

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      • Lo zolfo in polvere ventilato è l'unico principio attivo eradicante, significa che è l'unico in grado di uccidere il fungo quando ha già infettato la pianta. Ha il difetto che non è persistente, viene allontanato dal vento e non resiste al dilavamento. Lo devi usare come un disinfettante, nel senso che ti pulisce il vigneto dall'oidio ma dopo due giorni devi ricominciare con la solita strategia di difesa ovvero zolfo bagnabile + eventuale specifico nelle zone collinari o su varietà sensibili. La dose varia da 25 a 35 kg ettaro e ricorda che per due giorni è meglio non entrare nel vigneto a compiere lavorazioni. Spegni il condizionatore se hai la cabina altrimenti in 5 minuti intasi i filtri e fai il trattamento al mattino o durante le ore notturne quando non c'è vento, mai con alte temperature, altrimenti lo zolfo sublima troppo velocemente e rischi di bruciare la cuticola.
        Per quanto riguarda la peronospora nei periodi di forte accrescimento bisogna trattare prima di ogni pioggia, oppure usare fosfiti di alluminio o di potassio ad intervalli di 7 - 10 giorni a seconda delle piogge, pressione fungina, sensibilità varietale. Naturalmente ci va abbinato il rame alle dosi d'etichetta. Il forum è un citotropico, significa che entra nella foglia ma a causa della pesantezza della molecola (dimetomorf) non va in circolo. in una settimana ad esempio possiamo avere 7 nuove foglie, ma il dimetomorf raggiungerà a malapena la prima lasciando scoperte le altre 6. I fosfiti invece sono dotati di sistemia ascendente e discendente e si accumulano soprattutto negli apici, eccezionali da usarsi nei periodi di forte accrescimento. Se il clima è asciutto e le piogge poco frequenti è sufficiente usare solo il rame curando bene la bagnatura con l'aggiunta di prodotto bagnante (esempio irol plus). Fate molta attenzione alla rugiada notturna nelle zone umide di fondovalle che causa bagnature prolungate favorevoli alle infezioni.
        Ultima modifica di LorenzVigna; 06/07/2012, 10:57. Motivo: Ortografia, punteggiatura e abbrevizioni stile sms. CONTROLLARE prima di postare!!!

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        • Originalmente inviato da dylan Visualizza messaggio
          usare fosfiti di alluminio o di potassio ad intervalli di 7 - 10 giorni a seconda delle piogge, pressione fungina, sensibilità varietale. Naturalmente ci va abbinato il rame alle dosi d'etichetta.

          SBAGLIATISSIMO!
          Con fosfiti di potassio e fosetil alluminio è FORTEMENTE sconsigliato usare in abbinamento il rame perchè non sono miscelabili.
          La miscela può eventualmente essere fatta non con generico "rame" ma con la sua forma "ossicloruro" e comunque a dosaggi MOLTO ridotti sia di uno sia dell'altro principio attivo.
          Sottolineo che nel tuo post ci sono molte, moltissime imprecisioni: intanto non è affatto vero che l'unico prodotto antioidico con effetto eradicante sia lo zolfo in polvere.
          Citare per la difesa antiperonosporica solo ed esclusivamente rame, dimetomorf e fosfiti mi pare come minimo riduttivo.

          Lorenzo
          Az. Agr. Il Tralcio

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          • In Trentino non sono ammessi i carbammati,compreso il Metiram,ma trattamenti con rame sotto qualsiasi forma.
            Per i trattamenti finali solo rame(a piacere ma a basso dosaggio),eventualmente si possono aggiungere i fosfiti di potassio.
            Forum non é un principio attivo ma il nome commerciale di cinque prodotti della Basf:
            Il dimetomorf non si sposta da una foglia a quella vicina e di certo non segue l'accrescimento dell'acino.
            Il fosetyl di alluminio può essere miscelato solo industrialmente con i rameici come fosetyl 25 % +rame da ossicloruro 25 %, attualmente nell'erre sei bordeaux é in miscela con il solfato di rame.
            Erasmo

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            • io ho partecipato a prove in campo con diverse tesi di fosfiti + rame e i risultati pratici sono che la miscela fosfiti + rame a basso dosaggio ( 50-60 gr rame metallo ad ettolitro) non è fitotossica. con poltiglia disperss il dosaggio può essere aumentato fino ad 1 kg ettolitro di prodotto commerciale (200 gr metallo). i fosfiti erano sia di potassio(fosfidor e fitofeed) che di alluminio trivalente (optix, jupiter e epal) all'80%. il rame era sotto forma di ossicloruro, poltiglia e idrossido. risultati: l'epal non è miscibile con nessuna forma di rame, forma una sospensione e non va in soluzione.
              jupiter ha buona miscibilità ed eficacia, ma l'optix è su un'altro scalino, decisamente meglio sia d'efficacia che miscibilità, stesso produttore della poltiglia disperss(agrimport).
              il rame con la migliore miscibilità è la poltiglia disperss seguito da ossicloruro, l'idrossido è da scartare per questa miscela.
              i fosfiti sia di k+ che di Al+++ hanno ottima sistemia e copertura della nuova crescita, l'unica differenza è che i fosfiti di Al+++ sono considerati anticrittogamici ed hanno un periodo di carenza di 40 gg, mentre i fosfiti di K+ sono considerati concime fogliare e non hanno periodo di carenza(oltre a costare la metà).
              conclusioni: la soluzione optix+poltiglia disperss è un 'ottima strategia di difesa(si può acquistare già miscelata - optix R)
              l'optix è miscibile anche a basse dosi di rame da ossicloruro.
              i fosfiti di potassio sono da preferirsi in miscela con basse dosi di rame (50-60 gr metallo/hl) per i trattamenti finali.
              questi risultati provengono da sei anni di esperienza in campo e non da una lettura di etichetta.
              spero di essere stato abbastanza esaustivo,
              Sarei curioso di conoscere altri prodotti veramente eradicanti, non prodotti che ce l'hanno soltanto scritto in etichetta.
              per quanto riguarda la difesa con rame fosfiti e dimetomorf è la mia esperienza personale, uso solo questi principi attivi per avere un basso numero di residuanti nel vino. da sei anni non uso ditiocarbammati e ne sono fiero, visto che poi ci devo mettere io le mani nel vigneto.
              PS: un moderatore che esordisce con "SBAGLIATISSIMO" non l'avevo ancora visto
              Ultima modifica di LorenzVigna; 08/07/2012, 09:50.

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              • Originalmente inviato da dylan Visualizza messaggio
                PS: un moderatore che esordisce con "SBAGLIATISSIMO" non l'avevo ancora visto
                Prima di essere un moderatore sono un viticoltore, quindi benvenuto nel mondo reale fatto di agricoltori veri che usano il forum e non di n.e.r.d. che si interessano di agricoltura. Comunque se hai delle lamentele puoi postarle (come da regolamento) nell'area "Lamentele e proteste" e "Contatta lo staff". Ogni ulteriore polemica qui sarà rimossa (sempre come prevede il regolamento).

                Ora che finalmente hai corretto il tiro (dicendo che il rame in miscela con fosfiti e fosetil-al deve essere usato a dosaggi bassi) direi che ci siamo. C'è da dire che quanto hai specificato l'avevamo già detto sia io sia Erasmo.
                Se rileggi con attenzione il tuo post precedente e provi a immedesimarti in un fruitore di questa discussione, ti accorgerai che avevi "sparato" assunti poco precisi e incompleti e che avrebbero lasciato spazio a grossolani errori.
                Per il futuro, cerca di motivare le tue argomentazioni in modo approfondito. Aggiungo anche che non sarebbe male controllare punteggiatura, maiuscole/minuscole e ortografia prima di postare.
                Il fatto di avere partecipato a qualche prova in campo non significa che la miscelazione di rame e fosfiti sia già considerata una pratica agricola valida.
                Sorvolo sul consiglio che dai ("i fosfiti di potassio sono da preferirsi in miscela con basse dosi di rame (50-60 gr metallo/hl) per i trattamenti finali") perchè non sono affatto d'accordo: proprio per la spiccata sistemìa acropeta e basipeta del fosetil e dei fosfiti, l'ideale utilizzo di questi prodotti e in fasi fenologiche di forte accrescimento vegetativo e cioè sino all'allegagione.
                Come noto, dopo l'allegagione la direzione della linfa e il suo spostamento nella pianta rallentano e cambiano: è uno spreco utilizzare prodotti sistemici che lavorano parzialmente.
                Aggiungo che il meccanismo di entrambi i prodotti (P+K e P+Al) è esclusivamente rivolto allo stimolo delle fitoalessine e che non agisce direttamente sul patogeno: il motivo per cui sono consigliabili 3-4 trattamenti annui e non di più è proprio perchè una volta stimolate (e prodotte dalla vite) non hanno bisogno di ulteriori accumuli (cosa invece molto importante a inizio stagione).

                Sugli antioidici eradicanti: il meptyldinocap è tuttora considerato un ottimo prodotto eradicante. Naturalmente il dinocap (in revoca cautelativa) aveva un effetto decisamente superiore.
                La spiroxamina è stata efficacemente provata come eradicante su germogli bandiera e infezioni primarie.
                Ciao!

                Lorenzo
                Ultima modifica di LorenzVigna; 10/07/2012, 20:39. Motivo: ortografia
                Az. Agr. Il Tralcio

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                • cosa sono i nerd?
                  il meptyldinocap è il principio attivo del karathane, usalo sulla vite e poi fammi sapere cosa succede al ragnetto rosso e al giallo. qui da noi non si può usare per l'effetto deleterio che ha sui fitoseidi. non t'offendere ma siamo molto più attenti del resto d'italia al nostro ambiente. usiamo solo un quarto dei principi attivi registrati su vite e abbiamo dimezzato il limite del residuo di ogni uno per rispettare l'ambiente. praticamente da noi il patentino non serve più!!
                  la spiroxamina è un buon principio attivo, ma in pratica non è eradicante, nemmeno al doppio della dose d'etichetta. provato sulla mia pelle.
                  Ultima modifica di LorenzVigna; 09/07/2012, 12:41.

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                  • Non confondiamo le acque: io non uso affatto meptyldinocap perché rispetto gli impegni della ex 2078 CEE e dell'attuale misura 214 az. 2 del PRSR dell'Emilia Romagna (Agricoltura Integrata). Quindi direi che non c'entra molto il discorso fitoseidi in questa discussione.
                    Mi limito ad osservare che quel principio attivo E' ERADICANTE. Se parliamo di rispetto per l'ambiente, il rame è uno dei principali nemici dei nostri terreni:
                    - pericoloso per gli organismi acquatici
                    - inquinante delle falde acquifere
                    - è un metallo pesante che non si dilava dal terreno
                    - è irritante per l'uomo (pelle)
                    Aggiungi che personalmente uso dosaggi inferiori del 25-30% rispetto a quelli indicati e per non avere conseguenze dell'uso di rame (è provato che riduce i primari delle uve) interrompo la difesa antiperonosporica a fine giugno.
                    Di conseguenza non m'offendo affatto: solo ti informo che in tante parti d'Italia ci sono realtà altrettanto (se non di più) rispettose dell'ambiente.

                    Il "provato sulla mia pelle" relativo alla spiroxamina lascia il tempo che trova: TU dici che non è eradicante "in pratica". Mi domando se le numerose prove in campo fatte con risultati e studi sono tutte fasulle. Così come mi chiedo se l'esperienza di tutti gli altri agricoltori che hanno trovato nella spiroxamina un valido aiuto per le infezioni PRIMARIE (non le secondarie) non valgono nulla ai tuoi occhi.
                    Se vogliamo parlare in modo obiettivo, dobbiamo abbandonare il "a me pare che sia così", "io so che è così" eccetera. Qui cerchiamo di valutare senza tifoserìe di sorta ogni opinione. Ogni opinione può essere espressa purchè sia motivata e argomentata in modo serio.
                    Ciao!

                    Lorenzo
                    Ultima modifica di LorenzVigna; 09/07/2012, 13:12.
                    Az. Agr. Il Tralcio

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                    • A riguardo dei cosiddetti prodotti "eradicanti" nei confronti dell'oidio, la mia esperienza trentennale di lotta contro questa avversità della vite (nella mia zona assai più problematica della peronospora), la mia esperienza è questa.
                      Una volta che l'oidio è entrato risulta assai difficile contenerlo.
                      Ho provato di tutto, dai trattamenti ripetuti ad alto dosaggio di penconazolo, bupirimate e metyldnocap, nonchè zolfo in polvere.
                      Direi che, forse per la facilità di diffusione e considerando anche il costo, il migliore è proprio lo zolfo in polvere, anche se in questo periodo, con queste temperature, possono esserci problemi di fitotossicità. A proposito della sistemia di questi prodotti, posso affermare che grappoli cresciuti nell'interno delle fessure dei colonnini in cemento, presentano sintomi diffusi.
                      Un'efficace lotta si basa sulla prevenzione.
                      In zone ad alto rischio di oidio, è bene iniziare presto i trattamenti e "sganciarli"dalla lotta antiperonosporica, soprattutto nel periodo postallegagione, riducendo i turni e aumentando la frequenza. Così facendo per alcuni anni consecutivi, si riduce drasticamente l'inoculo e poi si pùo tornare ad una lotta più convenzionale. Estremamente importante è anche l'arieggiamento dei grappoli mediante potatura verde ed eliminazione delle foglie prossimali ai grappoli stessi.
                      Sono solo consigli, che al sottoscritto hanno permesso nelle ultime annate di ridurre assai la presenza dell'oidio.
                      Mau

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                      • ... Sono perfettamente d'accordo con te Mauorfei. Anche io sono in una zona con grandissimi problemi di oidio e l'oidio, ahimè, è un nemico ostile. Concordo con quanto hai detto circa la difesa antioidica e proprio per questo ritengo tardivo intervenire con zolfo in polvere a 36-37°C in questa stagione. La prevenzione fatta con zolfo bagnabile aiutato da IBE e dai nuovi prodotti come metrafenone e spiroxamina di solito aiuta a non avere lo sviluppo di infezioni secondarie epidemiche.
                        Per il resto lo zolfo polverulento è senz'altro un ottimo prodotto. Peccato per la difficoltà di applicazione.

                        Lorenzo
                        Az. Agr. Il Tralcio

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                        • concordo con mau.
                          la spiroxamina è da usarsi come preventivo, è specificato anche in etichetta. non è proprio eradicante. è vero che il rame ha molti effetti collaterali, stiamo parlando di anticrittogamici non di caramelle, ma almeno non è cancerogeno, o sospettato di esserlo, come i ditiocarbammati. ognuno fa quello che gli pare nella propria azienda e non mi permetterei mai di giudicarlo e nemmeno pretendo di insegnargli il mestiere, io riporto la mia esperienza personale, come fanno in molti e nessuno può metterla in dubbio.

                          ognuno di noi ha sempre qualcosa da imparare.
                          Ultima modifica di mefito; 09/07/2012, 20:42. Motivo: Come da regolamento.

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                          • La spiroxamina è commercializzata da vari produttori,nell'etichetta del Prosper non è specificato cos'è,ma se ne consiglia solo l'uso preventivo.
                            La casa madre parla di attivita preventiva,curativa,eradicante,riguardo al Prosper;abbiamo argomenti validi per metterli in dubbio?
                            Personalmente ne ho fatto uso l'estate scorsa con buono risultato (certo non c'è stato il miracolo,"per quello ci stiamo attrezzando").
                            Quest'anno (come ho già avuto modo di parlarne) ho iniziati i trattamenti con la spiroxamina,senza zolfo,ho fatto due trattamenti con zolfo bagnabile+prodotti IBE dopo la caduta dei cappucci fiorali,e al momento non vedo problematiche.
                            Negli anni novanta ho risolto una seria problematica d'oidio usando un zolfo al 90% di ottima qualità,l'anno scorso un zolfo che lasciava molti residui nella botte, ha aperto la via ad una infezione molto seria.
                            Erasmo

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                            • io mi sono trovato molto bene anche con uno zolfo particolare, è una soluzione liquida concentrata al 51% di zolfo, aggiunta di alcoli che lo rendono indilavabile. si chiama heliosoufre della intrachem.

                              costa 5,4 euro al litro iva compresa ed ha un'impressionante adesività, dosi da 150 a 500 millilitri ad ettolitro, io lo uso a 2,5 litri ad ettaro.
                              con l'idropulitrice si fa fatica a pulire l'attrezzatura dopo il trattamento, la ditta lo dichiara indilavabile e ne consiglia l'uso a dieci giorni di cadenza indipendentemente dalle piogge cadute. per mia esperienza è un ottimo prodotto, soprattutto in miscela con rame. la ditta vende anche singolarmente l'adesivante, chiamato pinolene (i prodotti hanno un caratteristico odore di resina di pino) che aggiunto ai prodotti di copertura li rende impermeabili alle piogge. il rame miscelato col pinolene si chiama heliocuivre, è un idrossido al 26%. non so quanto costi, questo non l'ho mai usato, ma ho sentito pareri positivi unanimi riguardo la sua efficacia dai miei colleghi viticoltori. provateli.

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                              • Eseguito il terzo ed ultimo trattamento con il Pencanozolo,con l'aggiunta di ossicloruro di rame al dosaggio di 60 grammi di rame metallo per hl.
                                Quest'anno comunque non è comparsa neanche una macchia di peronospera sui testimoni non trattati.
                                Erasmo

                                Commenta


                                • Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggio
                                  Eseguito il terzo ed ultimo trattamento con il Pencanozolo,con l'aggiunta di ossicloruro di rame al dosaggio di 60 grammi di rame metallo per hl.
                                  Quest'anno comunque non è comparsa neanche una macchia di peronospera sui testimoni non trattati.
                                  Erasmo
                                  in trentino abbiamo avuto seri attacchi di attacco precoce sul grappolo, causati dalla pioggia del 1° maggio, quando i germogli erano lunghi 5-6 cm, una cosa mai vista prima. i tecnici della fondazione mach hanno consigliato un trattamento con fosfiti + forum R per bloccare le primarie. una nuova infezione è comparsa all'inizio di giugno mentre si effettuavano i trattamenti con forum R, chi usava i fosfiti non ha avuto questa nuova infezione. i testimoni erano pieni di macchie d'olio gia l'11 maggio e una settimana dopo le stesse foglie erano piene anche di micelio d'oidio, cosa abbastanza insolita.

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                                  • I tecnici!!!!
                                    Quanti raccolti andati in fumo ho visto curati da tecnici!
                                    Ultimamente sembra che si verificano primarie anche con germogli inferiori ai 10 cm,ed anche la regola dei tre dieci è messa in discussione.
                                    Personalmente in passato con una precipitazione avvenuta il primo maggio avrei fatto un trattamento tra il 10-12 maggio con rame a 150 grammi di rame metallo per hl.
                                    Dato la restrizione del trentino(indubbiamente valida e condivisibile) era il caso di trattare con iprovalicarb più ossicloruro di rame,tanto più se la vigna è a spalliera (l'iprovalicarb è meno efficace nei tendoni).
                                    In caso di macchie manifeste il trattamento va ripetuto dopo tre giorni.
                                    I fosfiti lavorano bene prima della pioggia infettante.Partire male comporta sempre la possibilità di qualche ulteriore incidente di percorso.
                                    Comunque da me l'ultima pioggia risale al 4 di giugno e non si vedono nuvole all'orizzonte,nei trattamenti post fioritura ho dato rame solo per prevenire i marciumi.
                                    Erasmo

                                    Commenta


                                    • Originalmente inviato da mauorfei Visualizza messaggio
                                      A riguardo dei cosiddetti prodotti "eradicanti" nei confronti dell'oidio......
                                      Un'efficace lotta si basa sulla prevenzione....... Estremamente importante è anche l'arieggiamento dei grappoli mediante potatura verde ed eliminazione delle foglie prossimali ai grappoli stessi.
                                      Sono solo consigli, che al sottoscritto hanno permesso nelle ultime annate di ridurre assai la presenza dell'oidio.
                                      Mau
                                      Buon giorno,io quest'anno ho avuto problemi con l'oidio.A maggio un pò la pioggia un pò il freddo la vigna non "partiva",poi con i primi caldi di giugno è letteralmente esplosa,siccome ho avuto problemi ad un polso ho cominciato tardi ad allacciare i tralci e a cimare(come sistema di potatura adopero il doppio capovolto)e soprattutto le viti di Ciliegiolo(ha un vigore vegetativo eccezionale)avevano i grappoli totalmente soffocati in mezzo alle foglie.Molti grappoli sono anche sfioriti male e sono un pò spargoli,e poi è arrivata la "muffetta"...appena ristabilito il polso ho ricominciato a sfogliare e cimare.Ho fatto due trattamenti con zolfo ramato in polvere e la malatiia non si è propagata.Gli altri anni ho sempre sfogliato per tempo e non ho mai avuto problemi con l'oidio;quindi concordo con te.....potatura verde e normali trattamenti preventivi sono sufficenti se invecela malattia si attacca poi ci sono poche speranze...

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                                      • Io fin'ora ho fatto 6 trattamenti, di cui l'ultimo con zolfo ramato in polvere, l'uva è sana e nonostante la siccità non smette di allungare le femminelle, nella mia zona tenere il terrewno lavorato significa molto visto che chi lascia inerbito ha tutte le foglie gialle...

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                                        • Un anno fa già al periodo della fioritura avevo provveduto alla defogliazione e arieggiamento,al fine di combattere la botrite.
                                          In fase di allegagione parti un'infezione di oidio,successivamente bloccata con pencanozolo a 1,5 %+zolfo40%.
                                          Praticamente di questo periodo salvo qualche grappolo perso il 99% dell'uva era pulita,pertanto considerai la fase superata e proseguii normalmente con i trattamenti.
                                          Nella prima settimana d'agosto mi ritrvai con il 90% dei grappoli con la classica muffetta d'oidio.
                                          Chi invece, aveva fatto due trattamenti con la spiroxamina ,il problema non l'aveva.
                                          Ad ottobre si verificò una ulteriore evasione di oidio in alcune vigne del mio Paese.
                                          A maggio anche quà si è verificato quanto descritto da sentinello,le temperature basse non hanno favorito la peronospera di certo,ma non giustificano il diverso accrescimento dei tralci,che ho imputato ad una consegueza invece dell'oidio.
                                          Tanto più che comunque è comparsa ,nel mese di maggio ,qualche sporadica foglia colpita dal patogeno.
                                          Daltronte l'evasione di oidio in post allegagione sta proprio ad indicare che l'oidio era presente sulla pianta,(come è noto l'oidio sverna nella pianta,ed è per questo che la lotta inizia prima di quella peronosporica).
                                          Conseguenza del diverso accrescimento è anche la fioritura prolungata,tantè che ho deciso ad un certo momento ,di darci un taglio con un trattamento con ossicloruro di rame,onde evitare il possibile insorgere di nuove problematiche,poi difficile da contenere.
                                          Attualmente non vedo la situazione tanto diversa da quella di un anno fà (Quindi chi può fare trattamenti con sistemici valuti l'opportunità di eseguire trattamenti che agiscano anche dall'interno della pianta,teniamo conto anche delle cattive altrui esperienze!).
                                          Erasmo

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                                          • Proprio ieri sera ho fatto una passeggiata in vigna.
                                            Per la prima volta dopo anni, non sono riuscito a trovare un acino con sintomi di oidio, nemmeno sul mezzo filare di uva da tavola, in genere ben attaccato. Ad ogni buonconto, considerando che venerdì prossimo me ne vado 15gg in vacanza, io un trattamento antioidico lo faccio, tanto ho del proquinazid avanzato, invece mi sa che non metterò dell'altro rame, anche se in pre-chiusura grappolo l'avevo sempre dato per indurire la buccia.
                                            Non credo sia merito al 100% dei prodotti usati quanto piuttosto delle condizioni ambientali assai avverse al patogeno, in particolare la bassa umidità relativa. Infatti qui a PG abbiamo avuto alte temperature (36-37°C) ma con bassi valori di umidità (20-40%). L'ultima pioggia, fra l'altro, è stata l'11 giugno.
                                            Ancora il terreno argilloso regge la carenza di pioggia, ma le previsioni non danno speranze a breve termine e sarebbe un vero peccato, data la quantità d'uva e la sua sanità.

                                            Mau

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                                            • Ciao Maurizio
                                              Buon prodotto questo che vuoi usare,leggo nel catalogo della casa madre del Talendo che è classificato Xn.
                                              Posso usarlo se ho già un'infezione in atto?
                                              Ciao Erasmo

                                              Commenta


                                              • Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggio
                                                Ciao Maurizio
                                                Buon prodotto questo che vuoi usare,leggo nel catalogo della casa madre del Talendo che è classificato Xn.
                                                Posso usarlo se ho già un'infezione in atto?
                                                Ciao Erasmo
                                                a leggere l'etichetta, assolutamente no.
                                                Infatti il prodotto, che è un contatticida, molto onestamente riporta che è da usarsi a "scopo preventivo" e quindi prima dei sintomi visibili.
                                                A me è stato regalato, non so se l'avrei comperato...

                                                Mau

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                                                • Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggio
                                                  I tecnici!!!!
                                                  Quanti raccolti andati in fumo ho visto curati da tecnici!
                                                  Ultimamente sembra che si verificano primarie anche con germogli inferiori ai 10 cm,ed anche la regola dei tre dieci è messa in discussione.
                                                  Personalmente in passato con una precipitazione avvenuta il primo maggio avrei fatto un trattamento tra il 10-12 maggio con rame a 150 grammi di rame metallo per hl.
                                                  Dato la restrizione del trentino(indubbiamente valida e condivisibile) era il caso di trattare con iprovalicarb più ossicloruro di rame,tanto più se la vigna è a spalliera (l'iprovalicarb è meno efficace nei tendoni).
                                                  In caso di macchie manifeste il trattamento va ripetuto dopo tre giorni.
                                                  I fosfiti lavorano bene prima della pioggia infettante.Partire male comporta sempre la possibilità di qualche ulteriore incidente di percorso.
                                                  Comunque da me l'ultima pioggia risale al 4 di giugno e non si vedono nuvole all'orizzonte,nei trattamenti post fioritura ho dato rame solo per prevenire i marciumi.
                                                  Erasmo
                                                  perchè l'iprovalicarb funziona meno nei tendoni?????????????

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                                                  • Volevo solo confermare quanto scritto da Dylan che ha esposto con chiarezza tutto il lavoro, studi ed esperienza degli ultimi 10 anni, nella lotta contro la peronospora e oidio nel rispetto dell' ambiente, effettuato dai tecnici della Fondazione Mach dell' Istituto Agrario di San Michele a/A.
                                                    Confermo pure che i fosfiti si possono miscelare con bassi dosaggi di rame. Sono ormai anni che noi li utilizziamo in miscela, senza mai aver avuto nessun problema.
                                                    Come ha a pure scritto, quest' anno nella nostra zona abbiamo avuto due infezioni gravi di peronospora, una il primo maggio e un' altra i primi di giugno e gli unici prodotti che hanno dato dei buoni risultati sono stati appunto i fosfiti in miscela con rame.
                                                    I fosfiti essendo sistemici hanno dato ottimi risultati nella prevenzione delle macchie di peronospora sulla vegetazione, ma non avendo efficacia sul grappolo c' è la necessita della miscela con rame.
                                                    Abbiamo avuto scarsi risultati con il dimetomorf nella lotta preventiva, ma buoni nella lotta curativa in miscela sempre con fosfiti alla dose di 300 g/hl e rame.

                                                    Domani vi posto alcune foto della nostra esperienza nella grave infezione dei giorni sabato domenica lunedì martedì 2-3-4-5 giugno. Posterò una foto di un testimone non trattato ed alcune di due vigneti confinant,i uno trattato il mercoledì precedente con solo dimotomorf- rame, e uno trattato sempre il mercoledì precedente con fosfito e rame. Problemi pressochè nulli invece per coloro che hanno trattato il sabato e nella breve pausa della pioggia, durante la domenica.
                                                    Ciao
                                                    Ultima modifica di Vitality; 18/07/2012, 05:54.

                                                    Commenta


                                                    • Un particolare saluto a Stefano Vitality,e una tiratina d'orecchio per la sua assenza di circa un annetto dal forum,(e non solo la sua!!)in verita ultimamente ci sentiamo un pò orfani.
                                                      L'esperienza trentina dovrebbe essere presa ad esempio anche in altre regioni!
                                                      X car 73:l'iprovalicarb è inserito nei CAA come il dimetomorf,ed è similare come azione.
                                                      Sulla vite ha anche una certa sistemia in quanto è acropeta,sale nella pianta,pertanto ha la stessa azione degli altri fitofarmaci nel tendone e semitendone,ma nella spalliera,con i tralci in sù,agisce anche per sistemia.
                                                      In quanto all'azione curante ricorderai certo il largo uso fatto nel 2004 (curit),soprattutto dove per anni si è ripetutamente trattato con cymoxanil.
                                                      Ciao Erasmo

                                                      Commenta


                                                      • metiram buono come il mancozeb??

                                                        voglio chiedere a chi ha esperienza a riguardo se il metiram equivale al mancozeb come funzionalità.....

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                                                        • Il vantaggio del metiram è la formulazione che gli consente un'adesività superiore sulla vegetazione. Per contro, molti tecnici sostengono che abbia una "tenuta" inferiore al mancozeb come durata.
                                                          Io lo uso molto (in miscela con fosfiti) nei trattamenti fino alla fioritura e mi sono sempre trovato bene.
                                                          Come costo si equivalgono perché il metiram costa leggermente di più ma ha dei dosaggi per ha (o per ettolitro...) più bassi.
                                                          Aspetto non trascurabile: al momento non pare avere attività cancerogena per l'operatore (dimostrata, invece, per il mancozeb).

                                                          Lorenzo
                                                          Ultima modifica di LorenzVigna; 18/07/2012, 22:44. Motivo: aggiunta
                                                          Az. Agr. Il Tralcio

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                                                          • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                                            (omissis) ... il metiram ... (omissis) ... al momento, non pare avere attività cancerogena per l'operatore ... (omissis)
                                                            Aspetto fondamentale, lodevolmente segnalato.

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                                                            • Allora come vi ho promesso e farmi perdonare per la mia latitanza vi posto le foto della situazione fitosanitaria che abbiamo avuto quest' anno nella nostra zona. Le prime 3 foto si riferiscono al testimone non trattato. Come avevo già scritto in precedenza abbiamo avuto due forti infezioni di peronospora , una intorno al primo maggio e l' altra nei giorni di sabato 2 giugno, domenica 3, lunedì 4 e martedì 5.
                                                              Nelle foto 2 e 3 si possono distinguere appunto i grappoli piccoli colpiti il primo maggio dove l' infezione ne ha portati via un 40% e i grappoli colpiti i primi di giugno.
                                                              Nella infezione del primo maggio possiamo smontare definitivamente la regola dei 3 dieci per l' inizio dei trattamenti. I germogli maggiormente colpiti furono proprio quelli inferiori ai 10 cm, abbiamo imparato che appena i germogli fuoriescono, bisogna controllare il meteo e trattare prima della pioggia..
                                                              L' infezione di giugno è stata provocata maggiormente nelle giornate di lunedì e martedì quando erano caduti circa 70 mm di pioggia, ma gia sabato erano iniziati i temporali con una breve pausa nella giornata di domenica dove le viti erano riuscite ad asciugare per qualche ora, permettendo a qualcuno che si trovava scoperto, di intervenire con un trattamento in qualche vigneto. Per chi è intervenuto domenica con solo rame si è trovato completamente pulito da macchie di peronospora. Chi è intervenuto sabato si è trovato invece con la comprsa di qualche rara macchia. La situazione è stata seria e varia per chi aveva fatto l' ultimo trattamento il mercoledì e giovedì. La situazione varia tantissimo da zona a zona anche se distante solo pochi km tra esse, non influendo se il trattamento era stato effettuato dallo stesso operatore, alla stessa velocità d' avanzamento, nella stessa giornata e con gli stessi prodotti. Nelle foto successive abbiamo la situazione di due appezzamenti confinanti in una zona dove la pressione della malattia fu molto alta. Le foto 4 5 6 mostrano la situazione attuale dove si ha trattato con fosfito in miscela con rame, mentre le foto 7 8 9 si ha l situazione dove si ha trattato con dimetomorf e rame. Il risultato è sicuramente di esperienza sull' efficacia dei due prodotti. Il fosfito di K avendo azione sistemica è riuscito a mantenere la copertura per 7 giorni pur essendo avvenuta l' infezione dopo il quinto e sesto giorno, mentre con il dimotomorf l' efficacia è stata inferiore. . Nell' appezzamento trattato con il fosfito sono comparse qualche macchia di peronospora anche se in forma minore ed è stato colpito qualche raro grappolo.
                                                              Nella foto 6 si puo' notare l' effetto del trattamento con Spray Global che ha reso il grappolo di pinot grigio più spargolo causa il suo allungamento.

                                                              foto 1


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                                                              foto 2


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                                                              foto 3


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                                                              foto 4


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                                                              foto 5


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                                                              foto 6


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