Gio, mi sai dire il produttore del Bacillus thuringiensis varieta tenebrionis che hai. sono stato ieri al consorzio vicino a casa ed è disperato, non riesce a trovarlo.
Annuncio
Collapse
No announcement yet.
Patata: agronomia e tecniche colturali
Collapse
X
Collapse
-
Originalmente inviato da kentarro Visualizza messaggioGio, mi sai dire il produttore del Bacillus thuringiensis varieta tenebrionis che hai. sono stato ieri al consorzio vicino a casa ed è disperato, non riesce a trovarlo.
Ma appena posso sento il mio amico che ha l'azienda bio e ti faccio sapere.
Commenta
-
No so cos'hai usato finora ma cercando in giro ho trovato questi 2 prodotti:
- Jack Pot (http://www.agribio.it/jackpot.htm)
- Novodor FC (http://sicurezza.agri-consult.it/Agr...20(Valent).pdf)
Ti segnalo anche un documento specifico e molto completo sul bacillus Thuringensis trovato in rete:
Commenta
-
X Kentarro:
Ti confermo che il mio amico usa Jack Pot: 2 "applicazioni" e le dorifore dovrebbero sparire.
Nel frattempo anche Desirèe sono in piena fioritura...
Assieme a Primura e Monalisa sono una spettacolo: sembra perfino che la grandinata di un mese fa le abbia rinvigorite!
Nel fine settimana faccio una foto!
Commenta
-
trattando il fogliame, determina il blocco dello sviluppo delel auxine nelle gemme dei nuovi tuberi. In definitiva serve per aumentare la conservabilità dei tuberi una volta raccolti. Il sistema è usato in Francia dove riescono a conservare molto bene le patate scavate ad agosto fino a giugno del'anno dopo
Commenta
-
Ciao Peperoncino è una vergogna ! ci hanno distrutto tutto il territorio, l'economia il potere contrattuale sull'agricoltura in europa infinocchiandoci con le parole del "faremo" sono riusciti a fare FALLIMENTO e pensare che per millenni il granaio d'europa era il sud dell'italia fino agli anni 70 quando hanno pensato di portare le industrie distruggendo tutto ciò che fu mantenuto e protetto con cura invece di investire e dare forza ai contadini con quattro lire li hanno infinocchiati facendogli credere che la fabbrica era benessere e ora fabbriche non ce ne sono più il è terreno poco e tanto ne hanno inquinato e ti impiccano con il prezzo ! ... faremo .. faremo ..
Commenta
-
Ho un quesito per voi.
Sono già 2 settimane che abbiamo iniziato a mangiare qualche patata novella (terribilmente grandi come pezzatura quest'anno fra l'altro). La fioritura è finita da una quindicina-ventina di giorni, le piante sono ancora belle verdi ma si stanno ora riempiendo di dorifore.
Abbiamo già fatto un intervento contro le dorifore trattandole con il Confidor subito prima della prefioritura e le abbiamo efficacemente annientate. Ora, anche a causa delle frequenti piogge forse, non so, si ripresenta la minaccia.
Sulle istruzioni dell'insetticida raccomandano di non fare più di un trattamento all'anno (anche se negli anni precedenti in genere ne facevamo 2).
Il quesito è: sapendo che prima di 3 settimane non le raccoglieremo ancora, vale la pena di effettuare un secondo trattamento ora (ovviamente interrompendo la raccolta delle novelle)? Oppure lasciamo che le dorifore prolifichino in queste ultime settimane?
Commenta
-
Non so cosa consigliarti anche perchè non conosco l'estensione della coltivazione, il prodotto confidor è alla fine un gran bel veleno anche se sulla scheda di sicurezza non sembra tale, parlavo oggi di dorifera in quanto nel mio campo ieri ne ho trovata una l'anno scorso campo vergine neanche una per me è prassi non usare veleni ma avvicendare con alte frequenze ; comunque prova con un bel macerato di ortiche oppure con verderame il verderame non è mai come quella m.. cosaccia del confidor
Commenta
-
Confidor massimo un trattamento all'anno. In prefioritura o comunque vicino alla fioritura = uccidiamo le api complimenti, è scritto chiaro e tondo di non usarlo in prossimità della fioritura. il confidor si usa appena si vedono i primi adulti in modo da evitare che depongano le uova. quando l'effetto scema si usa altro ad esempio la deltametrina (decis). Il rame non fa nulla alla dorifora, serve ad altro. se leggi qui sopra si parla del bacillus Thuringensis
Commenta
-
Mia nonna all'epoca faceva un trattamento con verderame ed otteneva dei risultati personalmente non uso "veleni" sostengo con vivacità la biodiversità anchese alla dorifera non gli consento di moltiplicarsi, come dicevo nei commenti precedenti e ripeto, ho la fortuna di praticare un vivace avvicendamento e posso ritornare sullo stesso posto in un arco di otto anni questo mi permette di non avere dorifere il primo anno e come questo di intravvederne una adulta ... tremare un pochino... e monitorare la situazione, comunque c'è sempre l'arma segreta del tacchino.
Commenta
-
Se non volete usare "veleni" tradizionali..
In agricoltura biologica oltre al Bacillus Thuringensis, sono consentiti prodotti a base di olio di neem (estratto dell'omonima pianta) che ha 3gg di carenza o a base di piretro (meno efficace) che hanno 2-3gg di carenza.
Questi due prodotti hanno il limite di agire per contatto e di essere fotolabili (si degradano con la luce) e quindi vanno spruzzati la sera.
I prodotti a base di RAME vanno bene per peronospera e attacchi fungini in genere ma NON fanno nulla contro le dorifore.. a parte forse far cambiar loro colorerendendole più mimetiche... forse per questo alla nonna marerb sembrava funzionasse...
(si scherza!
)
Nel nostro orto quest'anno abbiamo attacchi limitati di dorifora e quindi oltre all'eliminazione manuale (mio padre è in pensione ed ha molto tempo libero) ho provato anche a trattare con piretro ma con scarsi risultati complici probabilmente anche le frequenti piogge.
Ma ripeto vista l'entità ridotta dell'attacco (limitata peraltro solo a 1 fila di patate su 5) non me la son sentita di spendere quei 30€ (circa) per 1Kg di Bacillus Thuringensis...
Domanda per i più esperti:
Più che dorifore quest'anno troviamo tante CIMICI (quelle classiche verdi) sulle patate: che danni reali possono fare alla pianta? Mio padre dice che mangiano i germogli...
Devo preoccuparmi?Ultima modifica di Gio75; 13/06/2012, 07:36.
Commenta
-
Originalmente inviato da kentarro Visualizza messaggioConfidor massimo un trattamento all'anno. In prefioritura o comunque vicino alla fioritura = uccidiamo le api complimenti, è scritto chiaro e tondo di non usarlo in prossimità della fioritura. il confidor si usa appena si vedono i primi adulti in modo da evitare che depongano le uova. quando l'effetto scema si usa altro ad esempio la deltametrina (decis). Il rame non fa nulla alla dorifora, serve ad altro. se leggi qui sopra si parla del bacillus Thuringensis
Comunque credo che utilizzerò un pò di Meteor magari a dosi un pò ristrette per non andar a far nuovi acquisti per quest'anno. Il prossimo anno spero di controllare meglio quelle maledette coccinelle troppo cresciutePrometto di informarmi sulla Deltametrina (Delcis)!
Commenta
-
ma no la nonna era molto attenta se l'effetto del verderame era come l'acqua cotta lo avrebbe visto sicuramente, credo che ora la dorifera come molte zanzare ad esempio si cibano dei tanti veleni usati nel passato. del resto in un sistema globale che gira a velocità supersoniche dove il negozietto è non più il SUPERmercato ma l'IPERmercato le grandi produzioni sono costrette ad usare veleni potentissimi per soddisfare le esigenze dei consumatori....... in effetti si vede in una manciata di decenni abbiamo subito la distruzione del mondo
Commenta
-
il rame indurisce le foglie quindi presenta un "prodotto" meno prelibato al palato della dorifora. però quando ha fame....
Arkans ho riletto il tuo post ora, non avevo letto prima della prefioritura, scusa. Il decis funziona abbastanza bene. non è sistemico, è di contatto quindi il suo effetto colpisce le larve e gli adulti che lo ingeriscono. Potresti fare confidor come già fai e poi, quando il suo effetto svanisce una passata di decis quando vedi adulti che girano da ripetere poi quando si aprono le uova.
Gio ti diceva anche del Bacillus Thuringensis. quello ha l'effetto confidor nel senso che il bacillo resta per qualche tempo sulle foglie. Il venditore al consorzio mi diceva che i suoi clienti che fanno bio lo davano due volte ed erano a posto.
Commenta
-
Originalmente inviato da kentarro Visualizza messaggioil rame indurisce le foglie quindi presenta un "prodotto" meno prelibato al palato della dorifora. però quando ha fame....
Arkans ho riletto il tuo post ora, non avevo letto prima della prefioritura, scusa. Il decis funziona abbastanza bene. non è sistemico, è di contatto quindi il suo effetto colpisce le larve e gli adulti che lo ingeriscono. Potresti fare confidor come già fai e poi, quando il suo effetto svanisce una passata di decis quando vedi adulti che girano da ripetere poi quando si aprono le uova.
Gio ti diceva anche del Bacillus Thuringensis. quello ha l'effetto confidor nel senso che il bacillo resta per qualche tempo sulle foglie. Il venditore al consorzio mi diceva che i suoi clienti che fanno bio lo davano due volte ed erano a posto.Ti ringrazio delle informazioni! Non mancherò di informarmi presso il consorzio su questi due prodotti e sul loro costo, lo prometto
Commenta
-
Originalmente inviato da Gio75 Visualizza messaggioDomanda per i più esperti:
Più che dorifore quest'anno troviamo tante CIMICI (quelle classiche verdi) sulle patate: che danni reali possono fare alla pianta? Mio padre dice che mangiano i germogli...
Devo preoccuparmi?
Commenta
-
da Wikipedia
NON ho mai preso in considerazione la cimice verde se non una rompiballe serale nei portalampade quello che ho trovato è letteratura generale on line e mi sembra abbastanza preoccupante
La cimice verde è molto dannosa per diverse specie di piante erbacee e alberi. Con le sue punture, infatti, causa la morte delle gemme fiorali e il deperimento della pianta che diventa giallastra. Il danno si manifesta sulle foglie e sui frutti ed è causato dalle punture di nutrizione di tutte le forme mobili del fitofago. Le foglie presentano necrosi localizzate e disseccamenti. Sui frutti le punture dell’insetto causano tipiche punteggiature clorotiche che successivamente si necrotizzano. I frutti attaccati dalle cimici assumono uno sgradevole sapore e non possono essere commercializzati. Indirettamente la cimice può trasmettere, attraverso le ferite lasciate dagli stiletti boccali, alcune malattie secondarie, come la batteriosi
spero di esserTi stato un poco d'aiuto vedrò se trovo altro
Commenta
Commenta