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Nocciolo: raccolta e commercializzazione

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  • ikonicazy
    ha risposto
    Originalmente inviato da Spazio Visualizza messaggio
    La tonda delle langhe e' piu' pregiata perche' la pellicina rimane bella pelata e di colore chiaro.
    Poi ci sono altri fattori come i marchi di qualita' e le industrie dolciarie in loco.
    Infatti costi bassi di lavorazione!


    Originalmente inviato da Spazio Visualizza messaggio
    Cmq sono fiducioso ci sono degli indicatori importanti che stanno manifestandosi come le infrastrutture agroalimentari e i bassi costi di movimentazione merci con le sinergie che si stanno creando nel Lazio. Alcune imprese stanno spostando importanti quote industriali dove i prezzi per i trasporti sono piu' bassi e quindi conseguentemente chi lavora le materie prime cacao e nocciole dove e' piu' vantaggioso vince!
    Per quanto riguarda il vostro territorio posso darti ragione ma qui da noi non è un problema di costi si lavorazione o di trasporto il problema secondo me è che non si riesce a valorizzare il prodotto come si dovrebbe!! perchè una bottiglia di Barolo,prodotto unico al mondo, a momenti la devo mettere in cassaforte!!! e invece la Tonda gentile delle Langhe anch'essa unica al mondo viene addirittura screditata?!?!?!

    Originalmente inviato da Spazio Visualizza messaggio
    Da questo punto di vista non capisco la Ferrero che ha due stabilimenti uno ad Alba e uno ad Avellino perche' non ne apre uno nel Lazio.
    Posso capire la Novi che ha vicino il porto di Genova ma la ferrero no.
    Il porto di Civitavecchia, gli interporti e gli aeroporti del Lazio stanno facendo squadra divenendo irresistibili dal punto di vista logistico-economico.
    Considera che non tutti i prodotti della Ferrero contengono nocciole...anzi...quindi credo che il gioco non valga la candela!

    Originalmente inviato da Spazio Visualizza messaggio
    Sostanzialmente per portare le nocciole agli stabilimenti industriali ha un costo di trasporto rilevante e quindi cosi' si spiegano i minori compensi.
    Ripeto c'è una tendenza in atto che adesso e' di nicchia ma che nei prossimi anni diverra' pesante ed il centro, il lazio ne e' protagonista.
    Sono ottimista.
    I nostri sono due mercati diversi...noi del Piemonte dovremo puntare ai piccolo mercato (quello dei pasticceri e dei gelatai per intenderci)
    e voi alle grosse industrie ma coem si farete a contrastare le grosse produzioni della Turchia dell' America e adesso anche del Cile????
    Io sono sempre più pessimista!!..qui o si è grandi produttori o si è destinati a sparire!!
    ciao

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  • Spazio
    ha risposto
    La tonda delle langhe e' piu' pregiata perche' la pellicina rimane bella pelata e di colore chiaro.
    Poi ci sono altri fattori come i marchi di qualita' e le industrie dolciarie in loco.

    Cmq sono fiducioso ci sono degli indicatori importanti che stanno manifestandosi come le infrastrutture agroalimentari e i bassi costi di movimentazione merci con le sinergie che si stanno creando nel Lazio. Alcune imprese stanno spostando importanti quote industriali dove i prezzi per i trasporti sono piu' bassi e quindi conseguentemente chi lavora le materie prime cacao e nocciole dove e' piu' vantaggioso vince!
    Da questo punto di vista non capisco la Ferrero che ha due stabilimenti uno ad Alba e uno ad Avellino perche' non ne apre uno nel Lazio.
    Posso capire la Novi che ha vicino il porto di Genova ma la ferrero no.
    Il porto di Civitavecchia, gli interporti e gli aeroporti del Lazio stanno facendo squadra divenendo irresistibili dal punto di vista logistico-economico.

    Sostanzialmente per portare le nocciole agli stabilimenti industriali ha un costo di trasporto rilevante e quindi cosi' si spiegano i minori compensi.
    Ripeto c'è una tendenza in atto che adesso e' di nicchia ma che nei prossimi anni diverra' pesante ed il centro, il lazio ne e' protagonista.
    Sono ottimista.

    Ciao

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  • flash
    ha risposto
    Originalmente inviato da nocchio Visualizza messaggio
    Entro il mese di Novembre ci dovrebbe essere un ulteriore calo di ulteriori 10/15 centesimi.
    Se così sarà avremo perso un buon 3,7% circa sul prezzo di partenza.
    Sperem che mi sbagli (anche se non credo).

    Ciao
    _________
    Nocchio
    Ciao Nocchio,
    Mi piacerebbe conoscere le tue fonti di informazioni, Perché o vi sono fattori esterni, tipo Turchia che sta per immettere i loro prodotti in Italia, o sono voci che tendono a spaventarci. Noi sappiamo bene che le nocciole 2007 sono poche, quindi qualcuno sta bluffando.
    Ciao a tutti

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  • boccia7
    ha risposto
    comunque aspettate sempre dopo marzo-aprile

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  • peppe30679
    ha risposto
    Originalmente inviato da nocchio Visualizza messaggio
    Caro Giangi, è quello di cui ho paura io. Una piccolissima flessione nel prezzo per "incoraggiare" a vendere. Quasi nessuno ha confermato il prezzo attuale in attesa di un possibile aumento. I grossisti non possono disporre delle nocciole così come vorrebbero.
    Tecnica del piccolo ribasso e molti andranno a vendere con la paura che l'andamento del prezzo sia in fase calante.
    Successivo rialzo e molti andranno a vendere sospirando allo scampato pericolo.

    Ciao
    ___________
    Nocchio

    ps: postate ogni informazione.... anche i pettegolezzi da bar.
    Ma noi terremo duro finchè è possibile................

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  • nocchio
    ha risposto
    Appena confermato il calo sul sito della Assofrutti.

    Ciao
    __________
    Nocchio

    Lascia un commento:


  • nocchio
    ha risposto
    Originalmente inviato da giangi77 Visualizza messaggio
    Addirittura non vorrei deluderti ma si parla di un lieve calo di 10 centesimi di euro, questa mattina sono stato a fare la resa a vignanello (vt) comunque di ufficiale non c'è niente aspettiamo lunedi.
    ciao.
    Caro Giangi, è quello di cui ho paura io. Una piccolissima flessione nel prezzo per "incoraggiare" a vendere. Quasi nessuno ha confermato il prezzo attuale in attesa di un possibile aumento. I grossisti non possono disporre delle nocciole così come vorrebbero.
    Tecnica del piccolo ribasso e molti andranno a vendere con la paura che l'andamento del prezzo sia in fase calante.
    Successivo rialzo e molti andranno a vendere sospirando allo scampato pericolo.

    Ciao
    ___________
    Nocchio

    ps: postate ogni informazione.... anche i pettegolezzi da bar.

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  • ikonicazy
    ha risposto
    Originalmente inviato da natura vergine Visualizza messaggio
    Per favore, se una anima gentile puo spiegare a me ignorante che cosa esattamente vuol dire "punto resa"?
    C'è un argomento apposta se hai altre domande sulla resa ti conviene postare qui:



    ciao

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  • natura vergine
    ha risposto
    Originalmente inviato da ikonicazy Visualizza messaggio
    salve a tutti
    per la Tonda gentile delle Langhe si comincia a parlare di 6 Euro al punto resa! qualche mio "compaesano" può confermare?
    Per favore, se una anima gentile puo spiegare a me ignorante che cosa esattamente vuol dire "punto resa"?

    Lascia un commento:


  • rinomont
    ha risposto
    è confermato il prezzo delle giffoni o è solo una voce???
    Io ne ho trenta q.li da vendere interessano a qualcuno????

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  • flash
    ha risposto
    Originalmente inviato da boccia7 Visualizza messaggio
    è tutto un lotto il momento della vendita delle nocciole non si sa mai quando aumentano e quando calano e quando aumentano di solito aumentano pian piano mentre quando le quotazioni scendono, scendono in picchiata io le nocciole le vendo sempre ad anno nuovo verso marzo aprile
    Caro boccia7,
    la verità è che a noi manca un osservatorio della frutta secca, che c’informa del mercato italiano e internazionale. Penso che il gioco lo dovremmo condurre noi produttori e non i commercianti o gli industriali. Per fare questo, noi dovremmo essere uniti e oggi l'unico mezzo per raggiungere tale obiettivo è internet. Pensateci!

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  • boccia7
    ha risposto
    Originalmente inviato da Gi75Na Visualizza messaggio
    Salve dalle mie parti (provincia di Napoli) dalle 230 € della settimana scorsa oggi si parla di 270 e qualcuno le sta comperando per 280€. In più c'è un mediatore che quasi ogni due settimane viene a casa mia per sapere se voglio vendere. La cosa mi puzza un pò e se è vero di questi aumenti ora capisco l'insistenza. Voi avete qualche informazione? anche sulle nocciole turche credete che invaderanno il nostro mercato facendo abbassare i prezzi? conviene attendere ancora?
    è tutto un lotto il momento della vendita delle nocciole non si sa mai quando aumentano e quando calano e quando aumentano di solito aumentano pian piano mentre quando le quotazioni scendono, scendono in picchiata io le nocciole le vendo sempre ad anno nuovo verso marzo aprile

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  • Spazio
    ha risposto
    Io appartengo ad un'altra cooperativa e non voglio fare pubblicita'.
    Ma vedere che queste cooperative crescono ed offrono dei prodotti finiti di qualita' e' veramente uno spettacolo.




    Ciao

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  • johnrocchi
    ha risposto
    Ciao Spazio, hai visto a proposito di filiera come si sta organizzando la cooperativa di vico matrino, sta puntato sul commercio con una serie di prodotti finiti e un locale per la vendita ben attrezzato, credo che sia la prima almeno nel lazio nel campo delle nocciole.
    ciao

    Lascia un commento:


  • Spazio
    ha risposto
    Si Hope,
    la maggior parte delle cooperative che conosco svolgono il servizio di sgusciamento, alcune la tostatura manca ancora qualche tassello come semilavorati o lavorati ma credo che ci sono un paio di cooperative che lo fanno gia' in piccola percentuale.
    Integrazione a monte non so esattamente che intendi, ti posso dire che se l'industria "attendista" non sapra' cogliere i cambiamenti in atto nell'arco di 15-20 anni, le cooperative diverranno talmente forti da farsi i prodotti per conto loro, certo il cacao e' un altro ingrediente base per preparare i prodotti dolciari ma qui entrano in gioco fattori esterni di logistica, trasporto e importazione.
    Maxpic la Turchia esporta nocciole mi sembra di ricordare in 78 Paesi nel mondo , e si e' attrezzata da tempo per invadere i mercati orientali molto promettenti, considera che nella sola Cina ci sono 100-150 milioni di nuovi ricchi e questi acquistano per la loro alimentazione prodotti dolciari, immaginate che enorme potenzialita' hanno questi mercati. Noi siamo talmente indietro che e' impossibile recuperare anche perche' siamo piccoli in confronto alla produzione turca che copre l'80% della produzione mondiale.
    I distretti agricoli come le Langhe e l'Avellinese Giffoni si sono mosse con astuzia puntando sulla qualita' e sulla certificazione di qualita' (marchi). Ora e' notizia di questi giorni l'istituzione del primo distretto agroalimentare del Lazio sui Cimini che copre il 35% della produzione nazionale di nocciole e l'8% di quella di castagne. Insieme all'istituzione del marchio DOP delle nocciole dei Cimini e dei Sabatini e del DOP per le Castagne, diverra' si spera un volano per iniziative future.

    Scopri sul sito dell'Agenzia ANSA le ultime notizie su cronaca, politica, economia, sport, calcio e cultura dall'Italia e da tutto il mondo.


    Ciao

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  • maxpic73
    ha risposto
    Non ho capito in che senso la Turchia è avanti e ha monopolizzato quel tipo di sbocco! Ma in Turchia non era stato esportata da noi italiani la nocciola?

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  • Hope
    ha risposto
    ciao sono nuovo del forum, volevo sapere riguardo alle cooperative, se queste svolgono anche il servizio di sgusciamento..inoltre mi rivolgo a Spazio..conosci quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una integrazione a monte (sempre per quanto riguarda le cooperative) nella filiera produttiva delle nocciole?
    ah proprio oggi mi hanno fatto la resa..43 scarso, calcolando che c'erano parecchie gentili!!!e roba da non crederci mi hanno calcolato il calo di peso su un prodotto secco...mah?!!
    un saluto a tutti!

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  • rssport
    ha risposto
    scusate sapete dirmi il prezzo della nocciola siciliana
    e qualche azienda che la acquista grazie

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  • boccia7
    ha risposto
    devo dire che il costo dell'essiccatoio di per se non è caro e si recupera già dal pimo anno quindi chi produce anche anche solo 200 qli lo può benissimo acquistare io lo comprai nel 1999 a una cifra che non sono sicuro ma mi sembra di una 30ntina di milioni il silos (cemento armato) e la tettoia per il seccatoio non me lo ricordo e la nafta quest'anno con 2 qli di nafta ho essiccato il tutto la corrente bo perché ho lo stesso contatore per pozzo e essiccatoio
    comunque conviene; gli operai per il carico non servono anche da solo si fa tutto
    quest'anno ho lavorato io e mio padre e basta mentre gli ultimi tre giorni ho chiamato due operai uno con scopa e uno con nuvola (quello con la nuvola mi ha fatto un lavoro del cavolo in certi punti ) io vado a scuola senno bastavo solo io

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  • Spazio
    ha risposto
    Si e' vero alcuni Paesi si stanno affacciando prepotentemente come produttori di nocciole ma la benzina alle stelle ci dara' una mano!

    Mi spiego meglio il mercato finale dei prodotti dolciari e' l'Europa, per l'Asia ci pensa la Turchia che non solo e' piu' avanti ma ha monopolizzato quel tipo di sbocco, le nostre imprese purtroppo hanno capito molto in ritardo quello che avveniva ad oriente, il gap ora e' incolmabile.
    Cmq le principali industrie dolciarie sono in Europa e i costi di trasporto stanno lievitando sensibilmente: sostanzialmente chi e' vicino vince! Per chi si trova lontano "the end" "canc" "esc"!!!
    Non sottovalutiamo poi i marchi di qualita' europei e i piani di miglioramento varietali, i consumatori esigono giustamente garanzie.
    Un esempio? Un europeo dovendo scegliere tra nocciola cilena e nocciola gentile delle langhe non avra' dubbi su cosa consumare, purche' l'etichettatura sia chiara ma statene certi come c'è differenza tra nutella di alba e quella di avellino sicuramente si accorgera' senz'altro della differenza!

    Ciao

    Lascia un commento:


  • maxpic73
    ha risposto
    Presentazione!

    Ciao a tutti sono Max, sono nuovo del forum e ho finito proprio ieri di raccogliere!


    Mi piaceva aprire una discussione sugli stati che più o meno recentemente stanno tentando la produzione del nostro tipo di coltivazione!
    Tra verità e leggende metropolitane mi sembra di aver capito che oltre all'Italia e la Turchia c'è da annoverare anche il Cile e la recentissima Romania come stati produttori(o almeno lo saranno fra "pochi" anni) e essendo nazioni a manodopera bassissima la loro produzione potrebbe influire drasticamente sui prezzi!

    Che ne pensate? E'tutto vero quello che ho detto?

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  • giangi77
    ha risposto
    A proposito di resa, quest'anno la trovo così e così .
    a me hanno fatto 43 di media considerando punte di 45.6
    non so da voi ma qui in zona pressappoco siamo lì.

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  • flash
    ha risposto
    Ciao Gentile 1, ti rispondo: quando vuoi!
    Quello che ho cercato di dire è un concetto molto semplice: il prezzo dipende dalla domanda e dall’offerta. L'offerta la facciamo noi. Se l'offerta si fa attendere il prezzo sale. Chiaro? Ciao a tutti.

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  • Gi75Na
    ha risposto
    Scusate dell'ignoranza ma non sono del mestiere: non riesco a rendermi conto dei prezzi quando parlate di PUNTO RESA, essendo abituato al prezzo €/q. Chi mi spiega la differenza e come poter fare una conversione approsimativa per rendermi conto dei valori che dite? Grazie e scusatemi

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  • johnrocchi
    ha risposto
    Ciao a tutti mi sono appena registrato e mi presento, produttore di nocciole con una superficie di 5 ha associato ad una cooperativa di produttori. Voglio subito entrare nella discussione.
    Vorrei spostare l'attenzione sul ruolo che ricoprono oggi le cooperative di produttori e cioè se la loro gestione risponde alle esigenze di mercato oppure sono delle realta' che non stanno al passo con i tempi.
    Secondo il mio punto di vista e la mia esperienza sarebbero da ripensare, nate per favorire i piccoli produttori con l'essiccatura e lo stoccaggio prima e la commercializzazione poi, sono rimaste a 30-40 anni dalla loro fondazione praticamente immutate, cioè non offrono uno strumento moderno ed efficente a vantaggio del produttore.

    Lascia un commento:


  • nocchio
    ha risposto
    Originalmente inviato da gentile1 Visualizza messaggio
    Ciao nocchio,
    io credo che questo modo di pensare non sia positivo per tutti i produttori di nocciole.
    Ti sei mai chiesto quando le nostre belle nocciole vengono utilizzate per fare quei prodotti che ci permettono di venderle?
    Ti è mai capitato di mangiare un bel torrone e trovare qualche nocciola rancida?
    Non capisco quando vuoi vendere le nocciole?? a marzo giugno o ad agosto ?? Quindi le cooperative quando le devono vendere??
    Saluti a tutti
    Tralascio i primi 4 punti interrogativi in quanto non so cosa risponderti. Sicuramente non avrai capito bene il tema che stavamo trattando. Ti do una traccia di risposta sull'ultima domanda circa quando le cooperative devono vendere le nocciole. Se avessi letto i miei precedenti interventi avresti anche potuto notare che dico che una cooperativa che porta avanti un buon lavoro di marketing non spunterà mai il massimo prezzo annuale, ma neanche il minimo.
    Ti spiego il perchè. In una cooperativa di 500 persone ci sono realtà ed esigenze di ogni singolo socio molto etereogenee. C'è il socio che potrebbe attendere il pagamento delle proprie nocciole fino, non sò, diciamo maggio/giugno, poi c'è il socio a cui non frega niente e poi (tralasciando anche altre tipologie) ci sono i soci (e sono la stragrande maggioranza) che, almeno per il periodo di Natale, vorrebbero vedere nelle proprie tasche un primo cospicuo acconto (60-70%), magari per pagarsi le spese, fare i regali di natale, pagare la rata del mutuo o per qualsiasi altro loro motivo. Per far questo la cooperativa ha ben poche scelte a disposizione tenendo sempre in considerazione la volontà dei soci che di fatto sono la cooperativa.
    La prima schelta è azzardare, cioè prendere una cambiale agraria e con questa pagare il primo acconto con il rischio che se poi le nocciole non salgono di prezzo i soci si dovranno sobbarcare anche gli interessi passivi della cambiale agraria.
    La seconda è quella di vendere un poco alla volta. Diciamo 1/3 prima di Natale, 1/3 prima di Pasqua ed il rimanente nei restanti periodi. In questo modo si copre l'intero anno contrattuale delle nocciole che di solito va da settembre a giugno del successivo anno. Con questa ultima soluzione la cooperativa senza rischiare molto garantirebbe comunque ai soci una liquidazione che rispecchierebbe il prezzo medio dell'intera annualità.
    Spero di essermi spiegato bene.

    Ai tuoi successivi interventi (domande) una è rivolta a Flash e a lui lascio la risposta mentre su quante tasse devi pagare con 10.000,00 euro di reddito agricolo, dipende in che posizione fiscale ti trovi tu. Non potrai essere in stato di esonero (a meno che non sia il primo anno che superi i 7000,00 euro), se ti trovi in regime speciale (forfettario al 4%) praticamente tra compensazioni ed abbuoni non dovrai pagare praticamente nulla o poco più. Mentre se sei a regime normale (10%) pagherai il 10% sul tuo guadagno (meno alcune agevolazioni ed abbatimenti iva che non ricordo bene).
    In tutti e due gli ultimi casi và comunque pagata l'IRAP che se non erro è al 3,75%, ma su cui puoi scaricare un po di tutto (spese ecc.).

    Ciao
    __________
    Nocchio

    Lascia un commento:


  • gentile1
    ha risposto
    Ciao nocchio,
    io credo che questo modo di pensare non sia positivo per tutti i produttori di nocciole.
    Ti sei mai chiesto quando le nostre belle nocciole vengono utilizzate per fare quei prodotti che ci permettono di venderle?
    Ti è mai capitato di mangiare un bel torrone e trovare qualche nocciola rancida?
    Non capisco quando vuoi vendere le nocciole?? a marzo giugno o ad agosto ?? Quindi le cooperative quando le devono vendere??
    Saluti a tutti

    Ciao Flash, mi dici quando devo venderle??
    saluti

    CIao a tutti,
    secondo me non lo sa nessuno di voi. Vorrei sapere quale il costo di produzione di un ettaro di nocciole?
    Quante sono le imposte e tasse che un imprenditore agricolo deve pagare su ogni 10.000 euro di guadagno.
    Saluti a tutti
    Ultima modifica di L85; 23/09/2007, 21:10. Motivo: unione post consecutivi

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  • nocchio
    ha risposto
    Per Flash
    Tu avevi chiesto : "..... informazioni per far parte di una cooperativa. La mia domanda finale fu: "quale vantaggio ho nel far parte della vostra cooperativa, dal momento che fate il prezzo di mercato?".
    La risposta esauriente non vi fu.
    Io penso che allo stato attuale non vi è nessun vantaggio economicamente valido di far parte di una cooperativa, il prodotto in ogni modo si vende al prezzo di mercato.
    Se mi sbaglio correggetemi. Buona giornata."

    Praticamente volevi sapere quali erano i vantaggi di far parte di una Cooperativa di produttori rispetto alla vendita diretta al privato.
    Io ti ho elencato quali secondo me sono i motivi che dovrebbero spingere un produttore ad associarsi.

    Adesso perchè metti in dubbio che una cooperativa faccia pagare i servizi di pulitura ed essiccazione come il privato?
    Inoltre è soggettivo preferire o meno il fatto di avere assicurata una media del prezzo di mercato annuo piuttosto che rischiare con qualche speculazione attendendo il prezzo migliore.
    Non credo assolutamente che tutti i produttori siano attrezzati con essiccatoi e contenitori/locali adatti per stipare le nocciole per lunghi periodi, anzi tutt'altro.

    Sono daccordissimo con te che il prezzo lo dovremmo fare noi. Per far questo bisognerebbe mettere daccordo tutti i produttori a congelare l'offerta che annualmente si presenta nel mese di settembre. Come fare a parlare a tutti o comunque al maggior numero di produttori possibile ed a fargli capire di non cedere immediatamente il prodotto al privato.
    Secondo me se tutti i produttori si associassero a cooperative vere che non fanno unicamente da magazzino al privato quello che dici tu sarebbe realizzabile.

    Io il condizionale quando su argomenti come questi lo uso sempre.


    Ciao
    __________
    Nocchio

    Lascia un commento:


  • boccia7
    ha risposto
    secondo me il momento migliore per vendere e dopo marzo di solito i prezzi aumentano io fino a tre mesi fa avevo le nocciole poi le ho vendute e dopo qualche giorno è salito il prezzo che cavolata che ho fatto comunque domani io finisco di raccogliere e sono a quota 250 qli

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  • flash
    ha risposto
    Caro Nocchio, permettimi di dissentire:
    a) le spese di pulitura ed essiccazione ci sono ed hanno un costo, che sia contenuto ho i miei dubbi;
    b)il prezzo lo devi lo stesso definire entro l'anno, il che non ti permette di speculare come vorresti. In questo modo fai i loro interessi e non i tuoi;
    c) vedo che hai usato il condizionale, il che mi fa pensare che in pratica non è così.
    Tu sai bene che la nocciola è un frutto che può essere conservato anche per qualche anno prima di essere venduto, quindi non abbiamo nessuna fretta ( non per tutti ) di svenderla. E' questa caratteristica il nostro punto di forza.
    In questo momento la Turchia ci sta dando una mano, poiché ha i prezzi alti. Noi dovremmo approfittare di questo momento. Non dovremmo svendere il nostro prodotto accontentandoci del prezzo che ci fanno i commercianti e gli industriali. Il prodotto è nostro e noi dobbiamo decidere il prezzo.

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